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vita, notti, puttane & città!: velocemente tutto sull'amore
vita, notti, puttane & città!: velocemente tutto sull'amore
vita, notti, puttane & città!: velocemente tutto sull'amore
Ebook111 pages1 hour

vita, notti, puttane & città!: velocemente tutto sull'amore

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La vita è dura, è bella, è spietata. Con queste 31 donne, di più. Sono storie che ho sentito raccontare, che ho vissuto, che ho ascoltato, che ho scritto convinto che le donne non sono ancora abbastanza libere di decidere di quali direzioni sarà fatto il loro domani.
Amori espliciti, drammatici, sfacciati, pericolosi. Erotismo? Scene e racconti che lasciano basiti, freddati, increduli che si possa arrivare a tanto, che l'uomo possa trasformarsi a tal punto, come una bestia e fuori dall'essere uomo.
Tutte puttane, ma non tutte hanno scelto di esserlo. C'è molta violenza, così come c'è molta violenza nella vita delle donne, ancora oggi. 
Tra queste pagine non c'è nulla di finto e nulla di finito.
C'è un progetto dietro ogni scrittura. Ho avuto voglia di guardare oltre, vedere cosa c'è dietro, chi? Narrare è come accendere fari, su angoli bui dell'esistenza.
LanguageItaliano
Release dateMay 9, 2018
ISBN9788899333478
vita, notti, puttane & città!: velocemente tutto sull'amore

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    vita, notti, puttane & città! - Beniamino Cardines

    http://write.streetlib.com

    Perché tutte queste puttane? Perché tutte queste città?

    Perché no!? Perché far finta di niente?

    La sera quando torno a casa, ci sono delle strade piene di ragazze, di donne messe lì a battere. Puttane che valgono tanto quanto incassano. Un popolo anonimo delle città, un popolo senza voce, senza narrazione. La coscienza collettiva ne fa una specie di riserva naturale, di bestie non umane. Esistono e non esistono!? Ci sono invece, e non solo per soddisfare qualche goccia veloce di orgasmo, strappato alla noia della vita quotidiana...

    Mi tuffo con voi, dentro questo mondo di acque insicure, tra le sue mille maree, mille vite, mille contraddizioni.

    C'è un progetto dietro ogni scrittura.

    Ho avuto voglia di guardare oltre, vedere cosa c'è dietro, chi?

    Non si tratta solo di assaporare la vita in altre direzioni, di girovagare per il mondo, di portarvi con me in questo velocemente tutto sull'amore. Come scrittore ho voluto giocare, ma le storie ci sono, le vite ci sono. Serve anche denunciare, essere coscienza. Narrare è come accendere fari, su angoli bui dell'esistenza.

    Come in un quiz-gioco che si faceva da bambini cose fiori frutti nomi e città: ricordate? Ho messo insieme donne e città, amori e notti d'amore... luoghi diversi, pelli diverse, destini e cicatrici che germinano altri destini.

    La vita è dura, è bella, è spietata. Con queste 31 donne, di più. Sono storie che ho sentito raccontare, che ho vissuto, che ho ascoltato, che ho scritto convinto che le donne non sono ancora abbastanza libere di decidere di quali direzioni sarà fatto il loro domani.

    Ho cercato di comporre ogni storia come fosse un piccolo romanzo, tutto brevissimo ma denso di vita, e alla polpa stessa della vita.

    Amori espliciti, drammatici, sfacciati, pericolosi. Erotismo? Scene e racconti che lasciano basiti, freddati, increduli che si possa arrivare a tanto, che l'uomo posso trasformarsi a tal punto, come una bestia e fuori dall'essere uomo.

    Tutte puttane, ma non tutte hanno deciso di esserlo. C'è molta violenza, così come c'è molta violenza nella vita delle donne, ancora oggi.

    Tra queste pagine non c'è nulla di finto e nulla di finito. Non sono solo racconti veloci, ma scelte. Squarci di vita ricostruiti a partire da un'incontro, fra Cronaca e Fantasia. Anche loro due magnifiche puttane, ma decisamente apolidi!

    L'Autore

    1 Parigi/Belle

    È arrivato il vecchio porco, quello con lo smoking blù: tra pochi istanti uscirà Belle.

    È la sua protetta, la preferita. Le preferite di solito sono sempre le nuove arrivate, la chair fraiche. Ma per Belle non è così. Lei è diversa dalle altre. Sono già due anni che fa la vita in questo mio assurdo bordello di lusso. Continua a essere la preferita, la più desiderata. Eppure... eccola, indossa un nuovo vestito. Un vestito luminoso di perle nere: lungo insinuante aderente trasparente. L’ultimo regalo forse. Lei sorride sicura. Tutti gli occhi nella sala la baciano, la adorano. Tutti vorrebbero fare l’amore con lei. «C’est un ange!» dicono. Ma il vecchio porco con lo smoking blù, vuole averla solo per lui. Belle sorride, e poggia, tra le labbra rosse e sensuali, un bocchino d’avorio incastonato di brillanti e rubini.

    Lei è sicura...

    Quattro giovani ufficiali si affrettano a offrirle fiamme. Ma lei si dirige con lo sguardo fisso in un’unica direzione. Non vede altri Belle, che il vecchio porco con lo smoking blù.

    Lui le ha messo gli occhi addosso appena è apparsa, continuando a sputare, il fumo di un sigaro acre, da quella bocca acida sfregiata da una cicatrice di guerra. La guerra... Parigi è invasa dai nazisti. Qui, da Joséphine, vengono a fottere con le più belle mignotte parigine. Ma Belle non è una puttana, lei è diversa dalle altre!

    ...

    La incontrai sotto la Tour Eiffel, era sola. Ann, il suo vero nome, mi raccontò che insieme alla sua famiglia, era stata deportata in un campo di concentramento ebreo. Poi della sua famiglia, non né aveva saputo più nulla. Ann ha degli orribili ricordi del campo nazista, lì tutto era merce. Ricorda che improvvisamente una notte, con altre ragazze e ragazzi, fu portata in un capannone metallico. Lì, a turno, venivano a sfogarsi gli ariani di Hitler. Ma Belle era già un angelo allora. Con l’aiuto di un vecchio ufficiale invaghito di lei, riuscì a fuggire e ad arrivare a Parigi.

    Parigi, la Ville Lumière.

    E ora eccomi qua, disse. Sono sotto la torre più famosa del mondo, chissà cosa mi riserva il futuro? Le proposi di venire a stare da me. Lei accettò, le si illuminarono gli occhi di una gioia che mi apparve unica. Sembrava volesse dirmi che ormai non aveva più nulla da perdere, che ragazzina straordinaria doveva essere! Volevo aiutarla, volevo che capisse che le ero amica. Aveva tredici anni, e non era per farla prostituire che la portai qui, da Joséphine. Decise da sola di fare la vita.

    Ma non prende ordini da me come le altre. Belle è libera di scegliere. Belle è un angelo.

    Il vecchio porco con lo smoking blù, le ha acceso la sigaretta infilata al bocchino, con il mozzico del sigaro che aveva tra le dita ingiallite. Belle gli sta sorridendo, dolcemente. Lui la guarderà, le parlerà per tutta la serata, poi dirà: Belle, ecco, questo è per te. Un altro gioiello, l’ultimo vestito, altre preziosità.

    Ma Ann lo odia. Ad Ann fanno schifo gli uomini. Lei dice che potrebbe amare solo una donna. E io sono quella donna. Joséphine...

    «Illuditi pure, non ti resta che questo, vecchio porco nazista con lo smoking blù. Belle è mia!»

    2 Calcutta/Kali

    Avere lo stesso nome di una dea punitiva come Kali, ti segna la vita.

    Io sono quella tutta vestita di nero, il mio sari è nero, il mio cuore è nero, i miei amori sono neri...

    Il Gange ha paura di me. Qui sulle sue rive affollate di morte e benedizione, trovi un pullulare di gente da ovunque. Mi guardano come se fossi una creatura venuta d'altrove. Invece sono nata qui, a Calcutta, tra uno straccio e l'altro, tra le differenze e la svendita di qualsiasi cosa. Da bambina ho dovuto rincorrere la felicità, avevo tredici fratelli, tutti più grandi di me, tutti più sudici di me, tutti ugualmente in svendita.

    Mia madre è morta partorendomi, e nostro padre ci ha indicato la via della strada per risolvere tutti i nostri problemi: primo mangiare, secondo cercare di sopravvivere, terzo pregare per i primi due...

    Rama, il mio terzo fratello, a 14 anni aveva già venduto un rene.

    Amal, il mio sesto fratello, a 10 anni è morto stuprato da una gang di pedofili.

    Gopan, il mio nono fratello, a 9 anni ha ammazzato la sua fidanzatina perché l'ha trovata nuda con Guru, il mio secondo fratello. Hanno gettato il corpo nel Gange. Io ho dovuto ripulire tutto il sangue.

    Kamal, il mio quarto fratello è stato il primo a farmi capire che avevo qualcosa di diverso e prezioso che gli altri non avevano. Ero donna, una femmina in mezzo a tutti maschi. Avevo 11 anni quando mi chiese di toccargli l'uccello e fargli una sega, ubbidii d'istinto. Il giorno dopo mi regalò un piccolo sari nero: «Brava Kali, così sarai la più bella di tutte le dee!».

    Kamal ne parlò con Mukul il mio primo fratello, insieme si fecero masturbare. Poi lo dissero a Omkar, il mio quinto fratello, il più cattivo

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