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La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2)
La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2)
La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2)
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La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2)

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About this ebook

Lady Lucianna Constantine, una donna sveglia e fonte di guai, non ha dubbi su chi è responsabile dell’omicidio della sua cara amica. E non si fermerà davanti a niente per denunciare i crimini del colpevole - e quelli di ogni uomo spregevole di Londra. Lucianna è testimone della crudeltà del bel mondo di Londra da tutta la vita… a cominciare dal suo stesso padre. Perciò, è molto più che disposta a far scendere, da sola, dal proprio piedistallo ogni uomo indegno che incrocia il suo cammino.

Roderick Crofton, il duca di Montrose, ha visto sparire tutto il denaro della sua famiglia quando il padre si è fidato degli uomini sbagliati. Dopo la pubblicazione di un articolo scandaloso sulla Gazzetta Quotidiana di Londra, scritto dal famigerato curatore della rubrica Mayfair Confidential, Roderick si ritrova ridotto in miseria, senza una promessa sposa e privo di mezzi per scovare gli uomini responsabili di aver ingannato il padre. Con poche opzioni a sua disposizione, Roderick ha soltanto una scelta: trovare un’altra ricca ereditiera da sposare. La sua ricerca lo conduce a Lady Lucianna Constantine e, in breve tempo, non potrà negare che la desidera, oltre che per la semplice dote, anche per altre ragioni.

Tuttavia, Luci nasconde dei segreti che potrebbero cambiare ogni cosa. E, nel momento in cui Roderick dovesse scoprire cosa implicano, la disgrazia potrebbe colpire tutti quelli coinvolti.

LanguageItaliano
Release dateOct 28, 2018
ISBN9781547539451
La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2)

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    La Disgrazia di Lady Lucianna (Le Intrepide Debuttanti, Libro 2) - Christina McKnight

    Hanno scritto dei romanzi di Christina McKnight

    THE THIEF STEALS HER EARL

    Quando ho cominciato a leggere questo libro non sono riuscita più a metterlo giù... mi ha provocato gli effetti di un’altra sbronza causata da troppa lettura. Volevo vedere come sarebbero andate le cose quando sarebbe venuta fuori la verità di Judith e come Simon l’avrebbe presa... l’ho amato. - Sissy’s Book Review

    La storia di Jude e Cart è una meraviglia! È così originale vedere l’eroe timido, socialmente impacciato e non troppo benestante. Lo adoro... Questo è stato decisamente uno dei migliori libri che abbia letto quest’estate. - Reviews from a Thrifty Mom

    FORGOTTEN NO MORE

    Questa scrittrice mi ha fatto amare di nuovo il romanzo storico. - TwinsieTalk Book Reviews

    HIDDEN NO MORE

    La trama è molto buona, la scrittura fantastica. Così fluida e interessante, sono riuscita a sfrecciare attraverso la storia che scorre benissimo. Amo scoprire autori per me nuovi e con questa storia, scritta magnificamente da Ms. McKnight, ho scoperto una nuova autrice di romanzi storici. - Bound by Books

    CHRISTMAS EVER MORE

    Christmas Ever More è una novella natalizia scritta in modo meraviglioso, piena di speranza, rinnovamento, amore e nuovi inizi. Se siete fan della serie Lady Forsaken di Christina, questo libro è da non perdere. Anche se non siete al passo con la serie, questa storia si può leggere da sola e potrebbe essere un’aggiunta deliziosa alla vostra lista di letture per le vacanze. - Literal Addiction

    LIBRI DI CHRISTINA MCKNIGHT

    Serie The Undaunted Debutantes - Le Intrepide Debuttanti 

    The Disappearance of Lady Edith - La scomparsa di Lady Edith*

    The Misfortune of Lady Lucianna - La disgrazia di Lady Lucianna*

    The Misadventures of Lady Ophelia

    Serie Lady Archer’s Creed

    Theodora

    Georgina

    Adeline - Adeline*

    Josephine

    Serie Craven House

    The Thief Steals Her Earl

    The Mistress Enchants Her Marquis

    The Madame Catches Her Duke

    The Gambler Wagers Her Baron

    Serie A Lady Forsaken

    Shunned No More - L’amore in esilio*

    Forgotten No More

    Scorned Ever More

    Christmas Ever More

    Hidden No More, A Lady Forsaken

    Titoli indipendenti

    The Siege of Lady Aloria, A de Wolfe Pack Novella

    A Kiss At Christmastide - Un bacio per Natale*

    For The Love Of A Widow - Per sempre nel mio cuore*

    *Unici titoli finora tradotti in italiano.

    DEDICA

    A Theresa e Debbie

    Siete sempre presenti quando serve.

    Grazie per aver creduto in me e in questa serie!

    RINGRAZIAMENTI

    Ci sono diverse persone che vorrei ringraziare per avermi accompagnato in questo frenetico viaggio durante la stesura di questo libro.

    Marc, il mio straordinario ragazzo - grazie per essere sempre stato te stesso!

    Lauren Stewart, partner critica e mia migliore amica, mi hai spinto a esplorare nuove strade di pensiero che non avevo mai sognato possibili. Se fossimo in una vera relazione, sarebbe una di quelle basate sulla codipendenza, ma in senso positivo. La mia scrittura non sarebbe la stessa senza i tuoi commenti, le tue critiche, i tuoi suggerimenti e la tua guida.

    Vorrei anche ringraziare le meravigliose donne che mi hanno incoraggiato sia nella mia carriera da scrittrice che nella vita, incluse (ma non soltanto loro): Erica Monroe, Amanda Mariel, Debbie Haston, Angie Stanton, Theresa Baer, Ava Stone, Roxanne Stellmacher, Laura Cummings, Dawn Borbon, Suzi Parker, Jennifer Vella, Brandi Johnson e Latisha Kahn. So che mi sto dimenticando qualcuno... Siete state tutte molto pazienti e avete supportato meravigliosamente i miei modi eccentrici.

    Un grazie molto speciale al mio editore, Chelle Olson di Literally Addicted to Detail, le tue qualità e la tua professionalità superano di gran lunga quello che mi aspettavo. Chelle Olson si può contattare tramite e-mail a literallyaddictedtodetail@yahoo.com

    Inoltre, un grazie speciale a Scott Moreland, editore storico e dello sviluppo.

    E alla mia correttrice di bozze, Anja, grazie per esserti avventurata in un altro viaggio con me.

    Design della copertina realizzato da The Midnight Muse.

    Copertina finale di Sweet ‘N Spicy Design.

    Infine, grazie a voi perché supportate gli autori indipendenti.

    PROLOGO

    Devonshire, Inghilterra

    Dicembre 1813

    Lady Lucianna Constantine sedeva accanto alla sua più cara amica, Lady Tilda Abercorn, precedentemente la signorina Tilda Guthton - almeno fino a prima del suo matrimonio tenutosi quella mattina con Lord Abercorn, un duca. Luci voleva essere felice per Tilda; desiderava provare quel pizzico di gioia e allegria evidente nelle sue altre amiche -Lady Edith e Lady Ophelia- ma, semplicemente, non riusciva a trovare quell’emozione dentro di sé. Perciò, per il momento, forzò un sorriso tutt’altro che sincero sul suo viso e si preparò a salutare Tilda, che avrebbe avuto il primo assaggio di ciò che riservava il letto nuziale.

    Se le spalle di Tilda apparivano un po’ troppo rigide o la sua postura un po’ troppo eretta, nessuna delle sue amiche ne fece cenno.

    Dovrei davvero ritornare nelle mie stanze prima che Sua Grazia sospetti che io sia sgattaiolata via... ancor prima di consumare il nostro matrimonio. Tilda saltò in piedi dalla poltrona.

    Quando Lady Ophelia ridacchiò, Lucianna si unì a lei; il suono molto più leggero della sua risata normalmente roca. Avrebbe dovuto essere Luci quella che si preparava per la sua prima notte di nozze, non Tilda, semplice figlia di un baronetto. In quanto figlia del marchese di Camden, Luci aveva sempre pensato che si sarebbe sposata molto prima di Tilda. O anche di Edith e Ophelia. La infastidiva vedere che la sua amica aveva trovato marito prima ancora che suo padre avesse fatto addirittura cenno a dei possibili pretendenti per lei.

    Non che Luci avrebbe mai preso in considerazione di prendere Abercorn, un uomo abbastanza vecchio da essere suo padre, come suo sposo; tuttavia, aveva sempre immaginato che sarebbe stata la prima a condividere tutti i piccanti segreti scoperti al di là delle porte chiuse della stanza da letto.

    Il grande orologio incastonato tra due verande coperte aveva rintoccato la mezzanotte almeno da cinque minuti.

    Ci dirai tutto domani? A colazione, non un minuto più tardi. Devo davvero sapere se è tutto come mi è stato detto. Luci alzò un sopracciglio in modo suggestivo, stringendo Tilda in un forte abbraccio prima di indietreggiare e darle un’occhiata dalla testa fino ai piedi coperti dalle calze. Sei così innocente da togliere il fiato.

    E completamente terrorizzata.

    Quasi sicuramente pronta a esalare l’ultimo respiro per il nervosismo.

    Le altre donne amavano pensare che Tilda possedesse una spina dorsale forte come una stecca di balena, ma Luci la pensava diversamente. Erano amiche intime sin da quando potevano a malapena sgambettare nelle case di città delle loro famiglie nel Mayfair.

    Era il turno di Edith di rincuorare Tilda. Sei bella. Sei intelligente e oggi hai cominciato la tua vita da sposata in modo perfetto. Spero soltanto che Ophelia, Luci e io avremo la fortuna di trovare dei mariti così generosi.

    Mariti generosi? Lo sposo di Tilda sarebbe stato fortunato se avesse visto altri cinque anni sulla terra. Luci sperava che quell’uomo non morisse, lasciando la sua vedova a prendersi cura di un’orda di bambini indisciplinati - o, peggio ancora, senza prole e bisognosa di trovare una casa nuova quando il parente ed erede più prossimo di Abercorn fosse giunto a reclamare la sua parte.

    Grazie, Edith. Sei sempre stata un’amica fantastica. Tilda trovò comprensione tra le braccia di Edith, sciogliendosi nell’abbraccio di quel bocciolo di rosa dai capelli biondi. Era un sentimento che Luci faceva fatica a offrire - empatia per gli altri.

    Le era stato insegnato fin da piccola che si doveva combattere per ciò che si voleva. Se non si riusciva a ottenere quello che si desiderava, era perché non lo si era voluto abbastanza. Perlomeno questo era ciò che il padre, Lord Camden, aveva inculcato nella testa dei suoi quattro figli da quando gli arrivavano alle ginocchia.

    Tilda si tirò indietro mentre il suo sorriso tremava. "Devo sbrigarmi. Non sarebbe carino se mio marito arrivasse nella mia stanza e scoprisse che sono fuggita."

    Luci si mise sottobraccio a Tilda, mentre Ophelia recuperava il suo libro e le seguiva a pochi passi di distanza. Luci sapeva che Ophelia era lì perché la ragazza, nonostante tutte le volte che era stata rimproverata, non vedeva la necessità di alzare i piedi quel tanto che bastava per evitare di trascinarli.

    Spengo le candele, disse Edith.

    Sempre quella responsabile, Luci disse guardando indietro con un sorrisetto. La sola cosa che la irritava più dei passi fiacchi di Ophelia era l’atteggiamento giudizioso di Edith.

    Luci avvicinò Tilda a sé mentre si dirigevano verso la scala principale. Ora, Tilly, quando ho detto che voglio sentire ogni parola, intendevo ogni dettaglio! sussurrò. Dal momento che hai insistito nello sposarti per prima e affrettare la cerimonia prima che fossi addirittura a metà della tua prima stagione, ce lo devi.

    Tilda rallentò e posò lo sguardo, accompagnato da preoccupazione e dubbi, su Luci. Sai come me che questo matrimonio è stata opera di mio padre, non mia. Io avrei volentieri aspettato fino alla fine della stagione per annunciare il mio fidanzamento.

    Luci diede un bacio veloce sulla guancia di Tilda. Lo so, lo so. Mio padre avrebbe fatto la stessa cosa se Abercorn avesse mostrato un interesse per me. Luci girò delicatamente Tilda verso le scale e le diede una pacca sul sedere. Adesso sali su e saluta in modo appropriato tuo marito.

    Luci! Tilda sibilò. Devo ammettere che non ho idea di cosa tu intenda.

    Non la infastidiva affatto che Abercorn preferisse le donne con i capelli scuri, modeste, riservate e delicate rispetto alla corporatura alta e magra di Luci e ai capelli neri come la notte che le ricadevano fino al fondoschiena. No, Luci non aveva dubbi che avrebbe preteso come marito un lord affascinante, di classe e astuto. Poteva già immaginare gli sguardi invidiosi degli altri scapoli d’oro - e delle donne libere. Forse un principe...

    Tilda cominciò a salire le scale, all’inizio esitante, ma Luci le fece un occhiolino quando Tilly guardò in basso verso di lei, il che diede alla donna la sicurezza di correre su verso l’ultimo piano.

    Un’ombra apparve davanti ai suoi occhi, in cima alle scale, e una mano afferrò il braccio di Tilda.

    Luci si spostò per vedere meglio chi aveva bloccato l’amica. Tutti gli altri ospiti erano andati a letto da diverse ore nello loro stanze. Nessuno aveva visto neanche un domestico da quando un cameriere aveva attizzato il fuoco nel camino più di due ore prima.

    No, lo giuro. Io non... il lamento di Tilda risuonò dalla cima delle scale mentre una presa decisa per le spalle da parte di chi era con lei silenziò le rimanenti parole dell’amica di Luci.

    Una massa di capelli grigi sopra una vestaglia rossa apparve alla vista, il viso dell’uomo a un centimetro da quello di Tilda mentre lei indietreggiava.

    Tilly? Luci esclamò nello stesso momento in cui il piede dell’amica scivolava dal gradino più alto e le braccia di Tilda cominciavano a roteare mentre il corpo cadeva all’indietro.

    Tilda aprì la bocca e un profondo urlo fuoriuscì prima che la sua testa colpisse il pavimento, riportando la villa alla quiete silenziosa di un attimo prima. Poi, il corpo di Tilda sbatté per tre volte e, alla fine, si fermò sul pavimento lucido ai piedi di Luci.

    Luci rimase in piedi, in silenzio, per un attimo, mentre la sua mente vorticava per cercare di capire cosa avesse appena visto.

    Guardando in alto ancora una volta, si aspettava che l’uomo si precipitasse giù per le scale per aiutare Tilda, ma vide soltanto una macchia rossa e poi... niente. Se n’era andato, era svanito.

    Il suo stomaco si rivoltò mentre la sua mente si affrettava a collegare quello che aveva visto in cima alle scale.

    Edith! Il battito di Lucianna accelerò, le sue urla acute mentre si inginocchiava accanto a Tilda. Ophelia!

    Un altro tonfo si udì sul pavimento.

    Luci alzò lo sguardo e vide Ophelia impietrita al suo posto, con il libro aperto ai suoi piedi, la causa dell’ultimo tonfo. Edith arrivò di corsa subito dietro di lei.

    Luci. Edith superò Ophelia. Che cosa-

    Lei si alzò, scuotendo lievemente la testa.

    No, no, no, Edith singhiozzò mentre si precipitava verso Tilda. Non può essere-

    È stato lui. Luci non poté frenare l’accusa nel suo tono di voce. Edith allontanò lo sguardo da Tilda e lo spostò lì dove si trovava Luci, in piedi, che puntava il dito verso la cima delle scale, lasciando pochi dubbi su chi fosse responsabile di tutto.

    Seguendo la direzione indicata da Luci, Edith strinse gli occhi verso il pianerottolo buio sopra di loro, ma Luci sapeva che l’amica non avrebbe visto nessuno indugiare nell’ombra.

    Abercorn si era dileguato.

    Chi? Ophelia gridò, avanzando e fermandosi alle spalle di Edith.

    Non è importante adesso, Edith sussurrò, inginocchiandosi accanto a Tilda, proprio come aveva fatto Luci un attimo prima. Dobbiamo svegliarla, assicurarci che stia bene e chiamare il duca - e un dottore.

    È inutile. Luci si inginocchiò accanto a Edith, spostando i capelli dal volto di Tilda. È morta.

    Luci trattenne il singhiozzo che minacciava di sfuggirle. Era necessario che frenasse le emozioni, almeno fino a quando non fosse stato convocato il magistrato e fosse stato documentato un resoconto della caduta.

    La sua cara amica, così nervosa -ma viva- solo pochi minuti prima, ora fissava il soffitto, i suoi occhi castani, vuoti e ciechi, pietrificati dal terrore per sempre.

    La rabbia si accese dentro Luci e lei implorò il suo sangue che ribolliva di raffreddarsi - almeno quel tanto che bastava per farla parlare.

    Hanno litigato, Luci afferrò il braccio di Edith mentre lei si allungava per toccare Tilda. Lui era lì su e l’ha spinta. Lo giuro.

    Luci era incapace di fare qualsiasi cosa mentre Edith osservava il corpo straziato di Tilda, la sua camicia da notte bianca impigliata tra le gambe e la sua testa piegata in un modo strano.

    Co-co-cosa dobbiamo fare? Ophelia disse piangendo.

    Sveglieremo tutti e diremo loro cosa ha fatto il duca! Lucianna balzò in piedi ancora una volta. Qualcuno deve aver sentito il trambusto.

    L’ingresso era deserto tranne che per la presenza di Luci, Ophelia, Edith e, ovviamente, Tilda.

    Hai ragione. Io ho sentito l’urlo e poi il tonfo -Edith visibilmente fece una smorfia alla sua stessa scelta di parole e Luci sentì il bisogno di confortarla- mentre cadeva giù.

    "Non è caduta. Lucianna sapeva che la sua voce aveva raggiunto un tono pericolosamente acuto mentre stringeva gli occhi su Edith, ma non riuscì a calmare la furia dentro di sé. È stata spinta. Da Abercorn!"

    Luci fissò le due amiche che le restavano e i suoi occhi si addolcirono, implorandole di crederle.

    Com’è potuto succedere? chiese Ophelia, raccogliendo il suo libro dal pavimento.

    Questa è una domanda per lui. Tu l’hai visto, vero, Ophelia? Luci guardò verso Ophelia e i capelli sciolti le ricaddero sulla spalla.

    Il colore sparì dal viso della giovane, facendo diventare la sua carnagione pallida quasi verde.

    Dille cosa hai visto. Luci ordinò. Tu eri proprio qui.

    Io-io-io stavo leggendo. Ophelia si girò verso Edith, tenendo il libro stretto come se potesse proteggerla. Lo giuro, Edith, non ho visto niente. Stavo leggendo di Xavier e-

    Che sta succedendo qui? Townsend, il maggiordomo di Abercorn, entrò nell’ingresso, con i capelli di traverso come se il rumore glieli avesse tirati per svegliarlo. Vostra Grazia! I suoi occhi si spalancarono su Tilda mentre si dirigeva velocemente nel punto in cui lei giaceva. La mano andò verso il polso di lei e lì si fermò. Non c’è battito. Non c’è nessun battito!

    Il domestico si alzò in piedi, barcollando

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