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La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno
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La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno
Ebook42 pages32 minutes

La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno

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Qualcuno ha detto, in passato, che il paradosso sarebbe l'ethos dell'uomo. Ma cosa significa davvero quest'espressione? Cosa e dov'è la vera vitalità se non nel movimento, nella costante dinamicità?

Quando nel nostro cammino ci troviamo di fronte a un problema, siami sicuri che invece non si possa trattare di una grande opportunità? Questo breve libro di pensieri ha l'intento terapeutico di risvegliare, o quantomeno di " smuovere" la vita del lettore, a partire, però, dalla sua dimensione mentale, dai limiti dei suoi ragionamenti e soprattutto dalla presa di coscienza di questa limitatezza. Potrebbe esistere un principio irrazionale alla base di qualsiasi altro processo esistente? Anche del più logico e matematico? La Vis Vitalis non è forse, allegoricamente, quell'improvvisata volontà e capacità di trasmutare il piombo in oro?
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateAug 9, 2018
ISBN9788827840665
La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno

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    La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno - Gianluca Perricone

    foto."

    La contraddizione, la gestalt, il conigliocigno

    Note IV

    La verità non è la realtà. La realtà è mentale. La verità è totale. La realtà è dei filosofi, la verità è dei profeti.

    Non è vero che nessun saggio ha paura, tutti i grandi uomini hanno sempre una gran paura. È facile parlare, accorgersene e dire che non dovremmo averne, tutt’altro è invece mettere in pratica.

    Ho cercato l’amore, ho trovato sofferenza. Sono tornato nel disamore e ho trovato indifferenza.

    Accettare di soffrire significa vivere davvero.

    Grazie alla luce, la nostra mente può viaggiare ovunque voglia, rimanendo anche in un sol posto.

    Non dovremmo mai cedere al terrore mediatico.

    Chi ama davvero si protegge dalla violenza. Solo così può amare, distaccandosi dall’ingiustizia.

    Il vero problema delle condizioni di vita di quest’epoca è la precarietà e l’assurdità.

    Ogni qualvolta si supera un conflitto, si torna in una sintonia che inevitabilmente comporta una grande dose di mescolanza, nella comunicazione. Comunicare significa forzatamente, anche se minimamente, pure confusione.

    La contraddizione strutturale è causa di problemi vitali.

    Quando si è corrotti, provando a risolvere un nodo se ne stringono altri dieci, si deve pertanto, un attimino, uscire dal campo e mettersi in panchina. L’azione non ci è sempre concessa, bisogna riconoscere quando abbiamo da essere passivi.

    Nel momento in cui decido di lasciare, mi torna in mente che posso fare senza attaccamento, e allora non la smetto.

    La full immersion nella schiavitù e nella contraddizione illude sempre di poter essere arrivati finalmente, quando invece non si ha la minima idea di dove si è finiti.

    Quando regna l’osceno, la norma è recepita come follia.

    Approcciati alla vita come essa è davvero: un continuo capolavoro… Ma non cadere mai nella tentazione di volerla catturare e conservare, perché altrimenti sarai dannato e la trasformerai in una gabbia asfissiante. La vita è un habitat…

    A seconda del nostro habitus può essere aperto luogo di pace, stanza, o nel peggiore dei casi invece, camera di tortura.

    Dio non ci ha fatti mortali. Siamo noi a sbagliare qualcosa.

    Non mi piace il fatto di dover sacrificare della vita per la vita. Ma mi rendo conto che è importante farlo.

    Oggi per la prima volta, senza precedenti storici (21° secolo) , possiamo tornare alla nostra salute e alla nostra felicità. Penso che la maggior parte della storia precedente fosse rivolta a questo riassestamento. Lo zeitgeist ha raggiunto il suo asintoto. L’umanità vivrà il suo periodo aurorale e la sua mattina santa.

    Non vorrò

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