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L'auto elettrica fa per me!: Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.
L'auto elettrica fa per me!: Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.
L'auto elettrica fa per me!: Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.
Ebook155 pages1 hour

L'auto elettrica fa per me!: Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.

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About this ebook

L'ambiente in cui viviamo e l'uso consapevole dell'energia sono argomenti spesso trascurati dalle masse. Eppure servirebbe un poco di impegno per incidere molto. Basterebbe per esempio capire come funziona l'auto elettrica, come si carica e quanto dura per dare una svolta alle ordinarie abitudini ed al bilancio familiare. Qui trovate quasi tutte le informazioni che vi servono per decidere, raccontate da Pasquale, convinto utilizzatore di veicoli elettrici.
LanguageItaliano
Release dateAug 25, 2018
ISBN9788869095245
L'auto elettrica fa per me!: Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.

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    L'auto elettrica fa per me! - Pasquale Pizzichetti

    Pasquale Pizzichetti

    L'auto elettrica fa per me!

    Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.

    L'auto Elettrica fa per me! Scopri le conferme nascoste che non immaginavi.

    (2018) - Copyright

    di Pasquale Pizzichetti

    email: pasquale.pizzichetti@gmail.com

    UUID: c621a83a-a866-11e8-81af-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Prefazione

    Note dell'autore

    Introduzione

    E l'ambiente?

    Si corre ai ripari contro le emissioni nocive

    Il mito dell'auto elettrica

    Funzionamento dell'auto elettrica

    Vantaggi e svantaggi delle auto elettriche

    Quanta strada faccio con l'auto?

    L'auto elettrica fa per me?

    Quadro Normativo

    L'infrastruttura di ricarica pubblica ordinaria

    L'infrastruttura di ricarica pubblica rapida

    La tecnologia ci aiuta

    Cosa ne pensa il consumatore medio?

    Le batterie dell'auto elettrica

    Cosa offre il mercato dei veicoli elettrici?

    Le auto elettriche più vendute

    Quante auto elettriche ci sono in circolazione?

    Veicoli commerciali elettrici

    Altri veicoli elettrici

    Veicoli elettrici e lo sport

    Imbarcazioni elettriche

    Velivoli a batteria

    Retrofit

    Come alimento l'auto elettrica?

    E l'auto ad idrogeno?

    Quanta energia serve per caricare l'auto elettrica?

    Attivismo

    Bibliografia

    Sull'autore

    Termini e abbreviazioni

    Ringraziamenti

    Prefazione

    E’ con vero piacere che ho accettato di scrivere la prefazione dell’e-book di Pasquale Pizzichetti, socio EnergoClub da ormai 10 anni, attuale vice-presidente dell’associazione, e referente, molto ascoltato, sulla elettromobilità soprattutto perché, su questo tema e altri collegati, la vive ogni giorno con ben tre veicoli elettrici, la casa dotata di sistemi energetici che impiegano l’energia solare, prosumer ante litteram, sperimentatore e innovatore.

    Il piacere è doppio perché mi consente di amplificare alcuni aspetti nel nostro futuro che nell’e-book sono accennati.

    Quanto emerge tra le righe di Pasquale è che stiamo vivendo un momento epocale molto importante per la nostra attuale cultura. Posso dire che è in corso un salto evolutivo darwiniano ormai da qualche anno. Il bello è che questo salto si sta verificando perché dobbiamo metterci in sintonia con il pianeta Terra. Sì, perché abbiamo sperperato le risorse non rinnovabili (petrolio, minerali) che il pianeta ci ha messo a disposizione e stiamo utilizzando male quelle rinnovabili (cibo) e abbiamo trascurato di coltivare quelle rinnovabili (energia). E nel farlo abbiamo alterato i cicli naturali e stiamo pagando dei costi umani elevatissimi. Sì certo è da ormai da più di 20 anni che stiamo correndo ai ripari ripensando ai nostri processi produttivi e sociali, alle ns tecnologie, e a come utilizzare le risorse rinnovabili al meglio. Non c’è ancora una consapevolezza diffusa di quello che va fatto per vivere in modo accettabile per sostenibilità dell’intera umanità.

    Il cambiamento ha messo in moto processi economici molto diversi da quelli che conosciamo. I processi, le tecnologie e i prodotti che impiegano la combustione sono destinate a sparire oppure a diventare molto più efficienti ma, già sappiamo, a scapito del loro costo economico-ambientale-sociale.

    L’economia basata sui combustibili fossili ci ha portato in un vicolo cieco molto pericoloso. Evidenziarvi gli errori fatti nel passato è un esercizio vano. Molto meglio parlare di quello che bisogna fare da domani e nel prossimo futuro. L’e-book di Pasquale ha questa finalità.

    Io mi limiterò ad alcune considerazioni integrative che possono farvi vedere cosa si prospetta in futuro. Molto prossimo.

    La prima cosa che desidero evidenziarvi è che ogni anno l’Italia spende oltre 25 miliardi di euro per acquistare combustibili fossili e da qualche anno anche biomassa. Tali combustibili sono utilizzati nei ns processi produttivi e residenziali. Le tecnologie consumano fonti energetiche che vanno letteralmente in fumo, fumo che sta rendendo mefitica e insalubre l'aria che respiriamo. L’aria ormai è fonte di patologie mortali. Ci sono oltre 90.000 di italiani morti prematuri ogni anno per cause legate alla combustione di combustibili fossili e della biomassa.

    Se si alimentassero i mezzi di trasporto con elettricità generata da impianti fotovoltaici installati sulle coperture degli edifici dotati di accumulo, sposteremo una buona parte dei 25 miliardi all’anno in investimenti, fatto localmente, creando così nuovi posti di lavoro.

    L’economia verde (coltivazione e uso delle fonti rinnovabili) e quella blu (riciclaggio dei materiali non rinnovabili, imitare i cicli naturali dove i rifiuti sono utili per altri processi) potrebbero essere un modo di dire in voga presso alcuni economisti illuminati. Mentre invece potrebbe essere una filosofia di vita futura, un modo di fare per uscire dal tunnel che porta alla camera della morte in cui le combustioni ci hanno spinto. Dobbiamo ricordarci che non siamo tonni. Dobbiamo aprile gli occhi e diventare consapevoli delle cose che si possono e si devono fare per uscire dal tunnel per poi non ritornarci.

    Siamo obbligati a cambiare paradigma che considera le fonti fossili (e fissili) come le sorgenti di energia da utilizzare ora e in futuro. Il nuovo paradigma (ormai obbligatorio) non può che abbracciare le fonti rinnovabili e l’efficienza nell’uso dell’energia, il riciclo dei materiali esauribili, quale sia l’origine. Pasquale tocca questi temi in diversi capitoli. Vi evidenzio quanto dice per il Litio e al Cobalto utilizzati nei mezzi elettrici e negli accumuli. E’ una storia che si ripete con i materiali che non sono rinnovabili.

    L’altro aspetto che va sottolineato è che sarà l’elettromobilità, e la condivisione in rete di energia e informazioni, che renderanno possibile il cambio di paradigma, che ci permetteranno di evolvere verso un mondo in sintonia con la natura.

    Grandi cambiamenti avverranno nei prossimi 10..15 anni proprio nei trasporti individuali e collettivi. Oggi in Italia circolano 36 milioni di auto e nell’arco del tempo vedremo ridursi il numero di mezzi a poco più di 20 milioni. La maggior parte delle auto che circoleranno nelle aree urbane saranno elettriche a batteria. Questo sicuramente è uno degli aspetti più eclatanti di quello che ci aspetta da qui al 2030.

    Sì, perché la diffusione della elettromobilità e delle reti informatiche, la coltivazione di energia nei nostri territori e l’utilizzo locale della stessa, consentirà l’affermarsi della guida automatica, del car sharing e, inoltre, del diffondersi del servizio di trasporto.

    Perché dobbiamo acquistare un mezzo di traporto per utilizzarlo solo qualche ora al giorno? E’ uno spreco inaccettabile. Ed è pure molto costoso visto che i trasporti nell’economia domestica hanno un peso che spesso supera il 30..40% del reddito annuo. Si può fare diversamente? Sì certo che si può. Anche adesso; ma soprattutto nei prossimi anni. Prepariamoci a vedere un futuro molto diverso da quello a noi conosciuto.

    La responsabilità sociale dei costruttori e

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