Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Avventura di un gatto
Avventura di un gatto
Avventura di un gatto
Ebook91 pages1 hour

Avventura di un gatto

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Finalmente è uscito dalla sua gabbietta! Piccolo, grazioso e piacevole.
AVVENTURA DI UN GATTO è una commedia felina dove i gatti sono gli assoluti protagonisti.
Una lettura leggera e tranquilla, adatta ad ogni età.
Immaginate cosa sarebbe stato se gli Aristogatti li avesse creati Studio Ghibli invece che Disney...

Un orgoglioso randagio di Roma Trastevere non può fare le fusa come un domestico qualsiasi! Ma quella strana ragazza alla finestra ha uno strano ascendente su di lui.
Quando verranno separati, Joker partirà per un'avventura che nessun gatto ha mai vissuto prima, fuori e dentro la città eterna.

Fra gatti buffi, tenebrosi, sapienti, vanitosi o stregati, puoi sicuramente trovarne uno da "adottare".
La storia è leggera, ma le emozioni sono reali.
Si sorride, ci si appassiona, accadono cose buffe e forse il finale vi commuoverà.
Perfetto come regalo per gli amanti dei gatti.

Qual'è il segreto che lega Joker a quella ragazza? Riuscirà mai a ritrovarla?

LanguageItaliano
Release dateSep 26, 2018
ISBN9780463142257
Avventura di un gatto
Author

Gaspare Burgio

Ho compilato oltre duecento racconti, che ho raccolto in varie antologie tematiche, soprattutto di genere reale fantastico, horror e fantascienza ironica. Quando posso, scrivo articoli per altri blog o leggo opere altrui che mi sono inviate per avere consigli. Partecipo attivamente a gruppi online che riguardano proprio questi temi. Sono impegnato adesso nella stesura di un romanzo piuttosto interessante. Se continui a seguirmi ci saranno di certo aggiornamenti al riguardo.

Read more from Gaspare Burgio

Related to Avventura di un gatto

Related ebooks

General Fiction For You

View More

Related articles

Reviews for Avventura di un gatto

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Avventura di un gatto - Gaspare Burgio

    AVVENTURA DI UN GATTO

    Gaspare Burgio

    Published by Gaspare Burgio at Smashwords

    Copyright 2018 Gaspare Burgio

    Smashwords Edition, License Notes

    This ebook is licensed for your personal enjoyement only. This ebook may not to be resold or given away to other people. If you would like to share this book with another person, please purchase an additional copy for each recipient. If you're reading this book and did not purchase it, or it was not purchased for your use only, then please return to your favorite ebook retailer and purchase your own copy. Thank you for respecting the hard work of this author.

    ***

    A Valentina,

    che vuole la felicità

    di tutti gli animaletti

    1

    Le nuvole a spirale intrappolate nei sette colli si erano sfilacciate nottetempo e la luce del mattino risvegliò una Roma addormentata. I segugi tiravano i padroni lungo i percorsi e i canarini squillavano sui balconi, felici del miglio e dell'osso di seppia. Le guglie dividevano il sole in raggi obliqui e questi raggi illuminavano le ginocchia di camerieri che spazzavano l'uscio delle caffetterie. Nelle piazze, gli imperatori incoronati di sole indicavano col dito di marmo alle residenze estive, verso le quali sfrecciavano treni già colmi, che nella corsa agitavano lauri improfumati. Gli umani perdevano la metropolitana, si sporcavano di zucchero vanigliato, chiedevano il giornale terzi in fila. Solo i gatti se la prendevano comoda, fingendo il sonno. Sbadigliavano, sapendo che la metropoli apparteneva loro, non c'era quindi alcuna fretta di imbastire la giornata: era o no una città eterna, quella?

    Soltanto uno si dannava. La coda tesa, gli occhi sottili e la lingua dentro e fuori, Joker pregustava un'ottima colazione. I fringuelli, ignari dell'attenzione, tuffavano il becco e riprendevano il volo l'istante successivo, dandosi il cambio alla fontana.

    S'era quasi deciso a balzare quando sopraggiunse dal cielo un piccione imperioso, che mandò all'aria la festa dei pennuti. Si sedette al centro della fontana, recitando l'anatra nel laghetto.

    -Ave, messer gatto. Roderigo, per servirla.-

    Infine sconfitto, Joker piegò le orecchie, rilassò la coda e sospirò.

    -Sempre sul più bello, voi piccioni.-

    -Siamo scenografici-, ammise Roderigo il volatile, che si dimenticò della buona creanza cercando vermetti nel muschio.

    Joker non si fece troppo malanimo: i suoi pensieri erano altrove e lo rodeva una certa impazienza. I lavori lungo il viale erano finalmente terminati e stavano giustappunto togliendo le transenne: poteva accedere a una zona nuova e voleva annetterla al proprio territorio di caccia prima che altri mici la sporcassero coi propri odori e vi piantassero le tende. Avere un proprio territorio esclusivo garantiva un certo prestigio nella gerarchia felina, contando anche le possibili meraviglie che avrebbe scovato: c'era da aspettarsi di tutto. Così, rinunciando allo spuntino della mattina, prese l'iniziativa e attraversò il viale restaurato.

    Quanto a bar era scarso, per non parlare dei ristoranti: nemmeno uno. Difficile trovare fontane. Insomma, il sopralluogo non lo entusiasmò. Si immaginò re di un regno vuoto. Poi vide quella casa, che attirò tutta quanta la sua attenzione come poteva farlo un fringuello fermo su una fontana. Era molto più piccola dei palazzi che le svettavano accanto, dipinta di un giallo squillante che voleva esser notato, bordata di un giardino in fiore. I giardini fioriti rappresentavano ottime occasioni sia di cibo che di divertimento, così Joker si intrufolò passando fra le sbarre dell'inferriata. Mentre strisciava nell'erba tendendo agguati ad ali variopinte, si aprì una finestra sul lato dell'abitazione. Ad averla aperta era una ragazza umana, dai capelli lunghi e rossi, che avrebbe voluto gettare cenere di sigaretta sulle piante filo al muro. Si trovarono entrambi colti in flagrante, e restarono interdetti. Lei con la sigaretta per le dita, lui con le orecchie dritte e una farfalla spregiudicata sul capo. Invece di scacciarlo, la ragazza fece il gesto segreto di alleanza, cioè sfregare l'indice col pollice e schioccare la lingua, un richiamo ben noto a tutti quanti i gatti.

    -Forza, vieni. Che aspetti?-

    In qualunque altra circostanza, Joker avrebbe rifiutato. C'era però qualcosa di molto singolare in corso: e cioè che non gli sembrava pericoloso, immaturo, antigattoso seguire quell'invito. Si avvicinò di un passo, e non avvertì alcun istinto negativo.

    -Dai, su!-

    Ancora un passo, e nulla. Non sentiva pizzicar di nervi. «Se fuggo?», pensò. Fuggì un passo avanti invece che uno indietro.

    «Accidenti, ma che sto combinando?»

    -Ah, ecco, bravo!-

    Quando fu sul davanzale, la ragazza gli passò la mano sulla schiena, lungo il musetto, sulla coda, e fu come se esplodesse una stella. Le sensazioni di Joker furono tutte diverse dalle usuali che conosceva. Si sentì smarrito. Di solito avrebbe provato soltanto un piacevole prurito sottopelo, ma quelle mani andavano a toccargli qualcosa dentro, oltrepassando qualunque difesa. Se ne andò un attimo prima che gli venisse di fare le fusa, come un domestico qualsiasi.

    Invece di dimenticarsi l'incontro, come sarebbe stato opportuno, Joker si scoprì coinvolto e mentre discendeva strade si voltò e rivoltò. Cos'era stata quella stella, che aveva prodotto quella sensazione calda e pacifica? Non era la prima umana che si intratteneva con lui, eppure questo stato di cose gli era completamente inedito. Aveva i toni di un ricordo.

    -Non è roba per un randagio come me-, tagliò corto, non trovando proprio agio in quel dubbio.

    Il resto del quartiere non stava emozionandolo e lo abbandonò, ma sperò che in future esplorazioni avrebbe rivelato punti di interesse o di orgoglio. La città era eterna, perché avere fretta? C'era un luogo che aveva la stessa premura di avvicinare, ma per altre ragioni.

    Chiunque fosse stato gatto, e abbastanza in gamba, sapeva che saltando per i tetti di Trastevere si poteva raggiungere il Cortile degli Illusi. Bastava contare i comignoli. Joker ne contò undici prima di vedere le chiome dell'Albero Semprerosso. Rinfrancato di aver azzeccato il percorso, saltò con energia, scavalcando le osterie canterine.

    Zaffira poltriva all'ombra dell'albero, mentre intorno a lei le foglie cadevano l'una sull'altra. Incessantemente.

    Aprì un occhio soltanto mentre Joker saltava giù dal tetto più basso.

    -Ancora tu?-, chiese indolente.

    Joker si avvicinò, stregato dall'odore che veniva dalle ciotole.

    -Onori, adorata Principessa.-

    Zaffira si drizzò sulle zampe.

    -Non toccare

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1