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Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.15
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Ebook151 pages1 hour

Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.15

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EDITORIALE
Alberto Alberti

PSICOSINTESI E PSICO-ONCOLOGIA

ANDREA BONACCHI – MASSIMO ROSSELLI
Psicosintesi e Psico-Oncologia

MARINA CARETTA
La malattia tumorale: semaforo rosso nella vita

SALVATORE FRANCO
La rottura di una relazione vissuta come perdita e i suoi correlati Psico-Neuro-Endocrino-Immunologici nel rischio oncologico: ipotesi sull’organismo relazionale

ENRICO RUGGINI
Il “campo implicito” oncologico

ANNA ZINI
Il malato oncologico e la clownterapia

SILVIA BIANCHI
Casi clinici. A volte è “semplice” a volte un po’ meno

MANUEL KATZ – ALICE MARUELLI
Un modello di riabilitazione oncologica

RECENSIONI

RICORDO DI MARILYN FELDBERG
LanguageItaliano
Release dateOct 2, 2018
ISBN9788829536917
Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.15

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    Rivista di Psicosintesi Terapeutica n.15 - AA.VV.

    RIVISTA DI PSICOSINTESI TERAPEUTICA

    Anno VIII – N. 15

    M 2arzo007

    DIRETTORE RESPONSABILE

    Alberto Alberti

    REDAZIONE EDITORIALE

    Tatiana Fusari

    COMITATO DI REDAZIONE

    Emanuela Bavazzano, Andrea Bonacchi, Carla Fani, Patrizia Lacerna, Virgilio Niccolai, Chiara Quattrini, Roberto Tallerini

    COMITATO SCIENTIFICO

    Andrea Bocconi, Giovanni Y. Dattilo, Daniele De Paolis, Piero Ferrucci, Gherardo Giorni, Massimo Rosselli, Antonio G. Tallerini

    SEGRETERIA DI REDAZIONE

    Elia Iapalucci, Benedetta Mazzelli

    FORMATO ELETTRONICO

    Francesca Morbidelli

    IMPAGINAZIONE A&D GRAFICA

    Lidia Calosi

    TRADUZIONI

    Carla Casini

    COLLABORAZIONI CON L’ESTERO

    Barbara Jacobucci

    SITO INTERNET

    Francesca Morbidelli

    EDIZIONI S.I.P.T. Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica Firenze

    CONDIZIONI DI ABBONAMENTO

    La «Rivista di Psicosintesi Terapeutica» ha pubblicazione semestrale. Iscrizione N. 4922 del 05.01.2000 dell’Elenco della Stampa Periodica del Tribunale di Firenze.

    La quota associativa annuale alla S.I.P.T. e le quote d’iscrizione come allievi della Scuola di Psicoterapia Psicosintetica o della Scuola di Counselling Psicosintetico danno diritto all’invio gratuito della rivista.

    Il costo di ogni singolo numero della rivista è di Euro 13,00. La rivista è disponibile anche in versione digitale.

    Chiuso in tipografia il 15 Marzo 2007.

    INDICE

    EDITORIALE

    Alberto Alberti

    PSICOSINTESI E PSICO-ONCOLOGIA

    ANDREA BONACCHI – MASSIMO ROSSELLI

    Psicosintesi e Psico-Oncologia

    MARINA CARETTA

    La malattia tumorale: semaforo rosso nella vita

    SALVATORE FRANCO

    La rottura di una relazione vissuta come perdita e i suoi correlati Psico-Neuro-Endocrino-Immunologici nel rischio oncologico: ipotesi sull’organismo relazionale

    ENRICO RUGGINI

    Il campo implicito oncologico

    ANNA ZINI

    Il malato oncologico e la clownterapia

    SILVIA BIANCHI

    Casi clinici. A volte è semplice a volte un po’ meno

    MANUEL KATZ – ALICE MARUELLI 

    Un modello di riabilitazione oncologica

    RECENSIONI

    RICORDO DI MARILYN FELDBERG

    EDITORIALE

    La Psico-oncologia, disciplina sempre più attuale nata nella seconda metà del secolo scorso nell’ambito della Medicina Psicosomatica, si occupa del riconoscimento e del trattamento di tutti gli aspetti psicologici e sociali che accompagnano la malattia oncologica, nel paziente, nei familiari e negli operatori.

    L’ottica della Psicosintesi, che fa riferimento ad un’immagine integrale e dinamica dell’uomo, inteso come essere vivente bio-psico-spirituale e relazionale, si costituisce naturalmente come terreno recettivo, per l’accoglienza nel suo alveo di tale disciplina. Ne è testimonianza la recente nascita di un Gruppo di Psico-oncologia nella SIPT (Andrea Bonacchi, Massimo Rosselli) e la pubblicazione in due parti - la seconda seguirà nel prossimo numero della rivista – di un insieme monografico di contributi sul tema Psicosintesi e Psico-oncologia.

    La diagnosi di malattia oncologica costituisce spesso per il paziente un evento terribile, che lo pone di fronte alla necessità di affrontare e dare un senso al binomio sofferenza-morte. È comunque possibile, e molte sono le persone che ci sono riuscite, una comprensione in senso evolutivo della sofferenza, che può in certi casi essere colta e utilizzata come occasione per un ampliamento del proprio progetto esistenziale, un’opportunità di crescita interiore, una ri-scoperta di nuovi valori (Marina Caretta).

    Nell’ambito di una visione pluridimensionale e di interazione energetica dell’esserci umano, di particolare interesse è l’ipotesi di una partecipazione di fattori psichici e spirituali nell’eziopatogenesi della malattia tumorale: in particolare il vissuto di una irreparabile perdita relazionale e la condizione di impotenza, solitudine e vuoto di significato correlati sembrerebbero poter favorire un analogo scollegamento relazionale all’interno dell’organismo (Salvatore Franco).

    La malattia oncologica coinvolge insieme al paziente tutte le persone significative che ruotano intorno alla sua vita (familiari, amici, operatori, ecc.), concorrendo alla formazione di un campo relazionale, che solo in parte è cosciente ed esplicitato, tendendo per lo più a permanere in un’area implicita inconscia (Enrico Ruggini).

    Gli aspetti drammatici della malattia oncologica possono in certi casi essere leniti, oltre che da atteggiamenti chiaramente empatici e di condivisione, anche da apparentemente opposte modalità improntate sull’umorismo e sulla comicità, che possono controbilanciare gli aspetti angosciosi e favorire una sintesi (Anna Zini).

    Gli aspetti relazionali sembrano a volte assumere una importanza tanto pregnante, da relegare in secondo piano la paura della malattia e della morte, e da diventare essi stessi come valori fondamentali, come se la vita relazionale fosse più importante di una singola vita individuale (Silvia Bianchi).

    Viene infine presentato (Manuel Katz, Alice Maruelli) il modello di riabilitazione psico-oncologica attuato presso il Ce.Ri.On (Centro di Riabilitazione Oncologica di Firenze), nato dall’integrazione tra un servizio pubblico (Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica), e privato (Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori), e il Volontariato (Associazione Donna Come Prima, LILT).

    Il sottotitolo scelto per questo primo insieme di contributi solitudini e relazioni sembra voler condurre la nostra attenzione e farci riflettere su alcuni aspetti fondamentali delle situazioni di grave disagio esistenziale:

    non pare essere tanto la sofferenza di per sé il problema centrale dell’uomo, quanto la solitudine nella sofferenza (situazione che il soggetto vive, quando si trova di fronte ad un dolore più grande delle sue capacità di sostenerlo da solo);

    la prima cura di ogni forma di sofferenza non può essere pertanto che l’instaurarsi di una relazione, una presenza ed un esserci insieme, in altre parole una cura della solitudine.

    Ma voglio aggiungere un’ulteriore riflessione: l’essere umano non è nato per soffrire, ma per gioire, l’uomo è gioia di esserci. Il dolore affonda le sue radici in una gioia non relazionata, oppure disconfermata e non condivisa: la sofferenza è gioia mortificata. L’uomo terapeuta non può allora limitarsi all’ascolto e condivisione della sofferenza, ma ha anche il compito di procedere oltre: deve apportare la propria gioia ed una propria visione positiva del mondo, fino a raggiungere e ri-animare il Sé dell’uomo paziente, e condividere la sua nascosta ma ancora presente gioia di esserci (maieutica dell’anima).

    Alberto Alberti

    PSICOSINTESI E PSICO-ONCOLOGIA

    Solitudini e relazioni

    Lorenza Berni, Albeggiare

    Firenze 1998

    ANDREA BONACCHI, MASSIMO ROSSELLI

    PSICOSINTESI E PSICO-ONCOLOGIA

    MARINA CARETTA

    LA MALATTIA TUMORALE: SEMAFORO ROSSO NELLA VITA

    SALVATORE FRANCO

    LA ROTTURA DI UNA RELAZIONE VISSUTA COME PERDITA E I SUOI CORRELATI PSICO-NEURO-ENDOCRINO-IMMUNOLOGICI NEL RISCHIO ONCOLOGICO: IPOTESI SULL'ORGANISMO RELAZIONALE

    ENRICO RUGGINI

    IL CAMPO IMPLICITO ONCOLOGICO

    ANNA ZINI

    IL MALATO ONCOLOGICO E LA CLOWNTERAPIA

    SILVIA BIANCHI

    CASI CLINICI. A VOLTE È SEMPLICE A VOLTE UN PO’ MENO

    MANUEL KATZ, ALICE MARUELLI

    UN MODELLO DI RIABILITAZIONE PSICO-ONCOLOGICA

    PSICOSINTESI E PSICO-ONCOLOGIA

    Andrea Bonacchi, Massimo Rosselli


    Andrea Bonacchi, medico e psicoterapeuta della Società Italiana di Psicosintesi Tera­peutica (SIPT), psicologo clinico, Firenze. Indirizzo per la corrispondenza: andreabonacchi.2006@yahoo.it

    Massimo Rosselli, medico psichiatra e psicoterapeuta, Didatta della Società Italiana di Psicosintesi Terapeutica (SIPT), Firenze. Indirizzo per la corrispondenza: m.rosselli@dmi.unifi.it


    In this article, the authors make an introduction to the discipline of psycho-oncol­ogy and they delineate a brief history and the possible developmental perspectives. Some contributions of Therapeutic Psychosynthesis to the philosophy of the interven­tion and clinical praxis in psycho-oncology have then been analysed.

    Ultimately, some experiences, which can be considered expression of the union between Therapeutic Psychosynthesis and psycho-oncology, such as conferences organized by the Italian Society of Therapeutic Psichosynthesis on these issues, the beginning of the Italian Society of Therapeutic Psychosynthesis psycho-oncology group , the publication of two numbers of the Italian Society of Therapeutic Psy­chosynthesis magazine entirely dedicated to psycho-oncology and issues related to it.

    Key words: psycho-oncology, psychosynthesis, clinical praxis

    In questo articolo gli autori introducono la disciplina psico-oncologica e ne trac­ciano brevemente la storia e le prospettive di sviluppo. Sono poi analizzati alcuni contributi della psicosintesi terapeutica alla filosofia dell’intervento assistenziale e alla prassi clinica in campo psico-oncologico.

    Infine vengono descritte alcune esperienze espressione del connubio tra psicosintesi terapeutica e psico-oncologia quali le conferenze organizzate dalla SIPT su que­sti temi, la nascita del gruppo di psico-oncologia della SIPT, l’uscita di due nume­ri monotematici della rivista interamente dedicati alla psico-oncologia e alle tematiche ad essa correlate.

    Parole chiave: psico-oncologia, psicosintesi, prassi clinica

    Allora una donna domandò parlaci della Gioia e del Dolore.

    Ed egli rispose:

    La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera.

    E il pozzo da cui scaturisce il vostro riso, sovente fu colmo di lacrime.

    Come può essere altrimenti?

    Quanto più in fondo vi scava il dolore, tanta più gioia voi potre­te contenere.

    ...

    Tra voi alcuni dicono: La gioia è più grande del dolore, e dicono altri, Il dolore è più grande.

    Ma io vi dico che sono inseparabili.

    Essi giungono insieme, e se l’una vi siede accanto alla mensa, ricordatevi che l’altro sul vostro letto dorme.

    Kahlil Gibran, Il profeta

    PSICO-ONCOLOGIA

    L’ampia diffusione dei tumori e la gravità di molte forme ha determinato negli ultimi decenni la nascita di strutture sanitarie specializzate nella diagno­si e cura delle malattie tumorali e l’istituzione di percorsi formativi per opera­tori dedicati al campo oncologico. Negli ultimi anni si è assistito anche ad una crescente attenzione nei confronti degli aspetti psicologici della sofferenza dei malati di cancro. È nata così la Psico-oncologia, disciplina che si occu­pa prevalentemente del riconoscimento e del trattamento della sofferenza psi­cologica legata alla malattia oncologica.

    La psico-oncologia ha mosso i primi passi all’inizio degli anni ’50, nel secolo scorso, nell’ambito della Psichiatria di Consultazione e della Medicina Psicosomatica quando si è cominciato a sentire sempre più forte la necessità di mantenere una visione globale del paziente affetto da patologie somatiche e di approfondire la conoscenza dei correlati psicologici delle malattie con una conseguente crescita della collaborazione tra discipline mediche e psicologico-psichiatriche.

    Negli anni Quaranta del secolo scorso, l’American Cancer Society promos­se la nascita dei primi gruppi di auto-aiuto per pazienti laringectomizzati e per donne che avevano subito un intervento chirurgico per tumore alla mammel­la, riconoscendo e valorizzando l’importanza dell’informazione e del con­fronto reciproco tra le persone che hanno vissuto la stessa esperienza di malattia. Nel 1950 lo psichiatra Arthur Sutherland fondò negli Stati Uniti il primo servizio specifico di psico-oncologia presso il Memorial Sloan-Kette­ring Cancer di New York. Negli anni successivi risultò di particolare rilievo il lavoro della psichiatra svizzera Kubler-Ross sulle reazioni psicologiche del paziente alla malattia tumorale. Nel 1967, Cicely Saunders,

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