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Quasi Vero: Just About Series
Quasi Vero: Just About Series
Quasi Vero: Just About Series
Ebook135 pages1 hour

Quasi Vero: Just About Series

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About this ebook

Dall’autrice di bestseller USA Today Lexy Timms.

Che cosa può esserci di più sexy di un affascinante uomo russo che ti adora?

La giovane e bellissima Kallie Margolis sta vivendo una passionale storia d'amore e ha tutto... o quasi tutto. Ha una casa stupenda, tutti i soldi che desidera, e la completa attenzione dell'uomo più incredibile che avrebbe mai potuto sognare. Tuttavia, non si tratta di un sogno, perchè Sasha Petrov è stupendo, imponente, incredibile tra le lenzuola, e assolutamente vero. 


Sasha ha rovinato la carriera e la vita di Kallie, ma questo non le ha impedito di invaghirsi di lui. Si guadagna da vivere tra le strade di Baltimora in modi che Kallie preferisce non sapere. Prova a ingnorare la verità, anche se è stata una sua vittima. Comunque, il desiderio e la passione riescono a prevalere, per questo Sasha decide di sfruttare il loro tempo insieme per farsi perdonare.

Proprio quando le cose non potrebbero andare meglio tra di loro, qualcosa cambia le carte in tavola. Sasha ha ingannato Kallie? Kallie può fidarsi del suo bad boy quando dice di amarla oppure le nasconde ancora qualcosa?

Scopritelo nel secondo volume della Just About Series. 

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateOct 28, 2018
ISBN9781547552153
Quasi Vero: Just About Series

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    Quasi Vero - Lexy Timms

    Quasi Vero

    Just About Series #2

    Lexy Timms

    Copyright 2018 Lexy Timms

    Quasi Vero

    Just About Series #2

    Lexy Timms

    Copyright 2018 Lexy Timms

    Table of Contents

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    CAPITOLO TRE

    CAPITOLO QUATTRO

    CAPITOLO CINQUE

    CAPITOLO SEI

    CAPITOLO SETTE

    CAPITOLO OTTO

    CAPITOLO NOVE

    CAPITOLO DIECI

    CAPITOLO UNDICI

    CAPITOLO DODICI

    CAPITOLO UNO

    CAPITOLO DUE

    Find Lexy Timms:

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    Dane Prescott è un playboy miliardario con una nuova ereditiera sempre al suo fianco, ma non riesce a togliersi dalla testa la sua assistente Allyson. Ha cercato di resisterle finché non si trova coinvolto in una finta relazione per aiutarla.

    Allyson Smith comincerà a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto dopo un fine settimana di passione con il suo capo. Innamorarsi di un ricco playboy come Dane è contro le regole, ma se è tutta una finzione, allora che problema c’è?

    **Non è un testo Erotico. È un romanzo e una storia d’amore.

    *Questo libro è il primo di una trilogia*

    CAPITOLO UNO

    Qualcuno stava seguendo Kallie.

    Non che la cosa la preoccupasse. In pieno giorno, quando il mondo era in movimento, anche il quartiere più malfamato non sembrava pericoloso. Kellie percorse il marciapiede irregolare che fronteggiava le villette un po’ antiquate che avevano visto giorni migliori. Gli anziani in pensione la salutarono dai loro giardini quando la videro passare, dato che ormai erano abituati a vederla fare jogging ogni mattina. Alcuni le sorrisero e la salutarono. Cominciava davvero a sentirsi parte del vicinato.

    Si sentiva a casa.

    Nessuno sembrava preoccuparsi dell’auto che continuava a seguirla.

    Cercò di trattenere il sorriso, mantenendo il passo, senza guardarsi mai alle spalle.

    Era confortevole sentire il peso della sua treccia contro la spalla mentre correva. Si godette quel momento di normalità.

    È questo che si prova quando è tutto...normale?

    Si era posta spesso quella domanda nell’ultimo periodo. Un dubbio accompagnato da... un’altra questione cui si rifiutava di pensare.

    Per fortuna aveva già corso tre miglia e stava per tornare a casa quando lui si presentò. Come se non si fosse accorta dell’auto vintage e viola. Aveva una Mustang viola. Doveva esserci una legge contro i veicoli che ricordavano il colore dell’uva. Comunque, era perfetta per il suo stile, quindi chi era lei per contraddirlo?

    Tornò a guardare davanti, nascondendo un sorriso, e corse per l’ultimo isolato.

    È che si prova quando si è innamorati? Ecco la seconda domanda che la spaventava a morte.

    La inquietava un po’ sapere che fosse dietro di lei. Sasha Petrov era appariscente come la sua auto. Sembrava sciocco usare l’aggettivo stupendo per descriverlo, perché semidio sembrava più appropriato. Era già da un po’ che aveva un debole per lui, e sapere che la stesse osservando la eccitava. Si sentiva come un animale in calore quando era nelle vicinanze, ed era una sensazione nuova per lei.

    Una donna con un passeggino spostò lo sguardo da Kallie all’auto che la stava seguendo, sorridendole in modo quasi materno. Si trovavano nel quartiere di Petrov, tutti lo conoscevano e sapevano che lei vivesse in casa sua. Questo non significava che vivesse con lui.

    La domanda era, lei desiderava che ci fosse qualcosa di più... permanente tra di loro?

    Raggiunse l’ultimo isolato, e intravide il tetto della villa tra gli alberi. Gocce di sudore scivolarono tra i suoi seni mentre aveva il respiro affannato e la sua testa era invasa dai pensieri. Oppure era solo in ansia di tornare a casa?

    Rallentò il passo e si voltò di nuovo per controllare l’auto. Sasha aveva una collezione interessante d’auto, ma era la prima volta che vedeva questo veicolo. Probabilmente, doveva risalire agli anni sessanta. Anche se non era un’esperta, suo padre aveva sempre avuto un debole per le auto d’epoca e, ogni anno appendeva in garage un calendario con auto vintage. La Mustang era sensuale, lucente e sexy. D’altra parte, tutto ciò che riguardava Sasha aveva quell’effetto su di lei.

    La chimica tra loro due era potente.

    E spaventosa.

    Com’era possibile che due persone così diverse fossero compatibili? Si era trasferita da lui quando si conoscevano a malapena. Comunque, sapeva di poter andare via in qualsiasi momento.

    Tuttavia, lei non desiderava farlo. Sebbene la situazione fosse complicata, il loro accordo le stava bene. I vicini potevano pensare quello che gli pareva. Lei e Sasha sembravano destinati a stare insieme.

    Anche il resto del vicinato era russo come Sasha, anche se ormai erano completamente vicini alla cultura americana. Le loro abitazioni ne erano la dimostrazione, con un tocco di stile europeo. Sapeva che la stessero osservando. Tutti adoravano Sasha e lo consideravano come un figlio. Adesso sembravano tutti felici di vederla, ma all’inizio avevano avuto dei sospetti su di lei.

    La situazione era migliorata grazie a Sasha. Sapeva come conquistare il rispetto delle persone. Era il custode non ufficiale del vicinato. La sua inclinazione ad aiutare il prossimo era il motivo per cui lui e Kallie erano insieme.

    ***

    Gli uomini più anziani lo definivano un brav’uomo. Se solo sapessero, pensò Kellie. Se solo avessero scoperto che Sasha Petrov guadagnasse da vivere facendo cose che non avrebbe dovuto. Cose di cui non poteva parlare con nessuno, nemmeno a Kallie.

    Continuò a torturarlo mentre camminava a passo veloce sul marciapiede. Era pieno giorno e la strada era vuota. Sembrava che lei e Sasha fossero le uniche persone sul pianeta.

    Lui continuò a mantenere una certa distanza affinché potesse osservarla da dietro. Kallie sapeva che Sasha avesse un debole per i suoi lunghi capelli biondi che gli ricordavano una cascata di ghiaccio o neve, così li fece ondeggiare per lui. Poi gli lanciò un’occhiata. Nessuno poteva essere più perfetto alla guida. I suoi capelli color miele erano lisci e un po’ lunghi, perfetti per il suo viso. La sua barba incolta non lo abbandonava mai, anche se lei sapeva che si radesse ogni giorno.

    Comunque, lei adorava sentire il suo viso ruvido contro la pelle. Quel pensiero era sufficiente a far salire la temperatura del suo corpo. Ricordò come il suo corpo muscoloso fosse perfetto contro il suo. Kallie si voltò di nuovo per ammirare i suoi bicipiti in quella maglietta aderente. Sorrise e continuò a camminare, sculettando per stuzzicarlo.

    «Sto per afferrare...» la minacciò con tono scherzoso.

    «Attento a quello che dici!» lo rimproverò. «Ci sono delle vecchiette in ascolto.»

    «Stavo per dire i capelli,» rispose.

    Era un giochetto erotico tra di loro.

    «Maledizione... sei perfetta,» ringhiò, ma fu appena percettibile con il rombo del motore. «Credo che tu abbia finito con l’allenamento. Non c’è niente che debba migliorare.»

    Forse era un po’ sessista, ma quel complimento la fece fremere e sorrise.

    Kallie sapeva che Sasha otteneva sempre ciò che desiderava. «Mi fai arrossire,» disse.

    «Dove?» le chiese. «Andiamo, mostramelo. Sali in auto, disse il ragno alla mosca.»

    Kallie spalancò gli occhi e valutò i possibili significati di quell’affermazione. «Buon Dio,» esclamò. «Hai intenzione di legarmi e succhiarmi via la vita?»

    «Le corde non mi fanno impazzire, tesoro.»

    Ciò significava che le avesse provate.

    «Ma credo che saresti adorabile con un bel fiocco.»

    Quel complimento era... più romantico. Più sensuale. Per un attimo ebbe difficoltà a respirare. «Dimmi qualcosa in russo,» lo supplicò.

    Sasha non era mai stato nel suo paese di origine, ma dato che era cresciuto in una comunità molto unita, sapeva parlare il russo in maniera fluente. Kallie impazziva ogni volta che le diceva qualcosa. Si morse il labbro e aspettò con pazienza.

    «No. Solamente le donne che salgono in auto hanno il piacere di sentirmi parlare in russo.»

    «Donne? Al plurale?» esclamò, fingendo di essere offesa, anche se il mostro dagli occhi verdi si nascondeva davvero dietro le sue parole. No. Solamente io posso giocare con lui.

    Sasha guardò l’orlogio. Non aveva molta tolleranza per certi giochetti, ma lei lo stava sfidando. «Andiamo, sali in auto. Inizia a essere strano seguirti in questo modo...»

    «Mi sembra strano credere che tu possa sentirti a disagio,» lo prese in giro, anche se sapeva che fosse un rischio. E se si fosse arrabbiato, lasciandola lì da sola?

    Proprio in quel momento, Sasha scoppiò a ridere.

    Lei si sentì sollevata. Aveva bisogno di fare

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