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Giovanni Marcora visto da Washington: Il ministro dell'Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)
Giovanni Marcora visto da Washington: Il ministro dell'Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)
Giovanni Marcora visto da Washington: Il ministro dell'Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)
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Giovanni Marcora visto da Washington: Il ministro dell'Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)

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Giovanni Marcora ministro dell’agricoltura (1974-1980) è ancora oggi figura poco conosciuta agli studiosi come al pubblico dei lettori. Questo libro, basato su un’ampia ricognizione di fonti americane inedite, conservate presso i national archives nel Maryland, consente di addentrarsi nelle relazioni diplomatiche internazionali e di lumeggiare aspetti interessanti della sua azione politica, in un Italia attraversata da una pofonda crisi economica e sociale. Dal “compromesso storico” ai contrasti interni alla con l’Europa e gli Usa ai delicati incontri con l’ambasciatore americano a Roma, emergono i tratti di un politico a tutto tondo, impegnato a salvaguardare le prospettive di sviluppo dell’agricoltura italiana in un difficile contesto nazionale e internazionale. 
LanguageItaliano
Release dateOct 30, 2018
ISBN9788838247521
Giovanni Marcora visto da Washington: Il ministro dell'Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)

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    Giovanni Marcora visto da Washington - Emanuele Bernardi

    Emanuele Bernardi

    GIOVANNI MARCORA VISTO DA WASHINGTON

    Il ministro dell’Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)

    ISBN: 9788838247521

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Presentazione

    Giovanni Marcora, una nota bibliografica

    1. Le tappe di una vita

    2. Alla guida dell’Agricoltura, fra Roma e Bruxelles

    3. Alcuni punti fermi

    4. Marcora e l’Europa

    5. Conclusione

    Premessa

    I. AL GOVERNO, TRA DC E POLITICA AGRICOLA COMUNE (1974-75)

    II. LE ELEZIONI POLITICHE (NON VOLUTE) DEL 1976 E L’IPOTESI DI UN POSTO NELLA COMMISSIONE EUROPEA

    III. LA BASE, LA DC MILANESE E... IL COMPROMESSO STORICO (1976-77)

    IV. GATT (TOKYO ROUND) E PAC. LA QUESTIONE DELLA LISTA DEI PRODOTTI STRAUSS( 1976)

    V. MARCORA INCONTRA IL NUOVO AMBASCIATORE AMERICANO A ROMA, RICHARD GARDNER (27 MAGGIO 1977). UN GOVERNO CON IL PCI?

    VI. IL «PACCHETTO MEDITERRANEO» TRA EUROPA E STATI UNITI

    VII. UNA GUERRA COMMERCIALE?

    Appendice

    1. SINTESI DELL’INCONTRO TRA MARCORA E L’AMBASCIATORE VOLPE, INVIATA AL DIPARTIMENTO DI STATO IL 15 GENNAIO 1975

    2. SINTESI DELL’INCONTRO TRA MARCORA E L’AMBASCIATORE GARDNER, INVIATA AL DIPARTIMENTO DI STATO IL 1° GIUGNO 1977

    3. SINTESI DEGLI INCONTRI TRA L’AMBASCIATORE STRAUSS ED ESPONENTI DEI MINISTERI E DEL GOVERNO ITALIANO, TRA I QUALI MARCORA, 26 SETTEMBRE 1977

    Indice dei nomi*

    CULTURA

    Studium

    143.

    Storia

    Emanuele Bernardi

    GIOVANNI MARCORA VISTO DA WASHINGTON

    Il ministro dell’Agricoltura nelle carte americane (1974-1979)

    Presentazione di Gianni Mainini

    Tutti i volumi pubblicati nelle collane dell’editrice Studium Cultura ed Universale sono sottoposti a doppio referaggio cieco. La documentazione resta agli atti. Per consulenze specifiche, ci si avvale anche di professori esterni al Comitato scientifico, consultabile all’indirizzo web http://www.edizionistudium.it/content/comitato-scientifico-0.

    Volume realizzato grazie al contributo

    del Centro Studi Marcora di Inveruno (MI).

    www.centrostudimarcora.it

    Copyright © 2018 by Edizioni Studium - Roma

    ISBN 9788838247521

    www.edizionistudium.it

    Presentazione

    di Gianni Mainini

    Il Centro Studi Marcora prosegue l’opera di approfondimento della figura di Giovanni Marcora approfittando della recente desecretazione negli archivi americani NARA (National Archives & Record Administration) di una documentazione inedita e di estremo interesse.

    Grazie al lavoro del prof. Emanuele Bernardi emerge l’interesse da parte degli Stati Uniti non solo per l’azione politica di Marcora come ministro della Repubblica italiana ma soprattutto l’attenzione puntuale al suo ruolo all’interno del Consiglio dei ministri dell’Agricoltura presso la Comunità Europea, con i timori, neppure troppo velati, che la sua azione decisa e competente potesse in qualche modo interferire e danneggiare la politica agricola americana e le aspettative di alcuni settori specifici d’oltre oceano: la politica euro-mediterranea a confronto con quella americana. Resta peraltro sempre in primo piano l’aspetto che spesso – e specialmente allora – la politica agricola veniva usata come materia compensativa e di scambio dei più vasti interessi industriali americani verso l’Europa, successivamente dipanati attraverso gli accordi WTO (World Trade Organisation).

    Scavando negli archivi si svelano intrighi internazionali, documenti e osservazioni riguardanti la politica italiana e personaggi di casa nostra, equilibri all’interno della Democrazia cristiana, problemi della sinistra e della corrente di Base, rapporti con il Partito comunista. In particolare Marcora torna in primo piano nella sua azione di governo a difesa degli interessi del Paese in momenti di grande schizofrenia per gli interessi contrapposti in sede comunitaria.

    La figura di Marcora si staglia in tutta la sua fierezza, durezza e competenza, e anche delusione ad esempio verso alcune scelte del presidente del Consiglio Andreotti. Evidente il suo disappunto per non aver potuto portare a termine la copertura e la protezione dei prodotti del pacchetto mediterraneo contro la proposta della Lista Strauss americana.

    Preme anche ricordare che a distanza di 35 anni dalla sua scomparsa, la figura di Marcora continua a essere di attualità e oggetto di ricerche e attenzioni per la sua grande personalità, di capo partigiano-resistente, di politico e capo corrente democristiano carismatico e lungimirante, di senatore padre della legge sull’obiezione di coscienza e della legge sulla cooperazione, di sindaco appassionato e portatore dei valori di serietà, solidità e pragmatismo della sua gente, di imprenditore. Dalle carte NARA si conferma la sua statura umana e politica di ineguagliato ministro dell’Agricoltura, di negoziatore capace e rispettato, persino temuto in Europa, di altrettanto capace anche se meno ricordato ministro dell’Industria alle prese col piano energetico, la crisi dell’acciaio, il contenimento dell’inflazione galoppante, il controllo dei conti pubblici, la lotta alla disoccupazione, la ricerca di nuove strade per l’equità sociale.

    Lo scrigno della carte che il Centro Studi conserva è ancora ricco di documentazioni inedite su Marcora, riferite sia alla sua attività lombarda, italiana ed europea sia alla sua esperienza resistenziale, mentre continua l’approfondimento e l’analisi su tutti i fascicoli in possesso da cui ricavare spunti di elaborazione, ricerche, pubblicazioni e convegni. Si tratta di una vasta documentazione riguardante fra l’altro figure partigiane, collaboratori politici, amministratori locali, amici, basisti e democristiani, con interventi video, fotografie e registrazioni. Materiali, questi, che progressivamente si stanno riservando sul sito internet www.centrostudimarcora.it.

    Un tesoro che è un nostro impegno valorizzare e diffondere.

    Gianni Mainini

    Presidente Centro Studi Marcora

    Giovanni Marcora, vicesegretario provinciale della Dc milanese, con De Gasperi nella sede Dc di via Clerici a Milano (aprile 1954)

    Giovanni Marcora, una nota bibliografica

    di Gianni Borsa

    Sono trascorsi 35 anni dalla scomparsa di Giovanni Marcora (Inveruno, Milano, 1922-1983), politico democratico cristiano, ricordato soprattutto come ministro dell’Agricoltura negli anni ’70 del Novecento. Un personaggio tra i meno studiati dell’Italia repubblicana, la cui biografia offre invece spunti interessanti su vari temi ancor oggi attuali, a partire dal rapporto tra politica ed economia e sul versante dell’integrazione europea.

    1. Le tappe di una vita

    Giovanni Andrea Umberto Marcora [1] nasce a Inveruno, comune agricolo non distante da Milano, il 28 dicembre 1922. Il padre Giuseppe è macellaio e piccolo allevatore; la mamma, Erminia Garavaglia, nell’arco di pochi anni dà alla luce quattro figli: Giuseppina, Giovanni, Mariuccia e Andrea. Giovanni cresce in un ambiente sereno, in una famiglia semplice, di radicata fede cattolica. Frequenta con la stessa passione le scuole del paese, l’ambiente parrocchiale, le adunanze dell’Azione cattolica a Cuggiono

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