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Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita: Nuova Secondaria
Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita: Nuova Secondaria
Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita: Nuova Secondaria
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Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita: Nuova Secondaria

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Emanuela Andreoni Fontecedro, Seneca, l’armonia dell’universo e il teatro della vita
Arturo De Vivo, Seneca uomo politico
Piergiorgio Parroni, Scienza, filosofia, morale: le Naturales quaestiones
Emanuela Andreoni Fontecedro, Il pensiero poetante del panteismo di Seneca
Antonio Marchetta, Riflessioni sul teatro di Seneca
Letizia Norci Cagiano, Seneca nella cultura francese del Seicento
LanguageItaliano
Release dateNov 22, 2018
ISBN9788838247583
Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita: Nuova Secondaria

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    Seneca, l'armonia dell'universo e il teatro della vita - Emanuela Andreoni Fontecedro

    Seicento

    Introduzione

    Emanuela Andreoni Fontecedro

    Giusto Lipsio, fondatore del Neostoicismo, Shakespeare, Corneille, Racine, Erasmo da Rotterdam, Calvino, Montaigne, Descartes, Spinoza, Leibniz, Goethe, Leopardi, Wordsworth, Eliot: solo alcuni dei grandi lettori di Seneca con cui l’autore antico approda alle rive del mondo moderno. Non c’è secolo che lo abbia ignorato, o come poeta tragico o come filosofo morale, senza dimenticare la sua Menippea. Se soprattutto nel Medio Evo si distingueva il poeta tragico dal filosofo, la critica poi comprese come i personaggi del mito, messi sulla scena,fossero interpretati dal filosofo come i φαῦλοι (fauloi, gli stolti) travolti nell’orrore dalle passioni, secondo la morale stoica.Se lo scrittore, l’autore di splendidi cori, l’appassionato cultore della contemplazione e della humanitas , il sereno credente nella divinità provvidente, l’indagatore della natura è considerato un maître à penser dell’Occidente, l’uomo Seneca fu censurato a partire da Dione Cassio e dal suo epitomatore, il monaco Xifilino, fin dentro i secoli moderni. Questa censura si basava sulla scrittura della Consolatio ad Polybium , avvilente proscinesi a Claudio, il Ludus de morte Claudii , sbeffeggiamento dell’imperatore appena morto scritto in contemporanea con la laudatio funebris , letta durante le esequie da Nerone. Tra i suoi detrattori Denis Diderot, in una breve nota in un commento a Shaftesbury. Ma lo stesso enciclopedista,nel corso del suo celebre Essai sur les règnes de Claude et Néron et sur les moeurs et les écrits de Sénèque pour servir d’Introduction à la lecture du Philosophe , doveva poi scrivere riferendosi a quella lontana nota: « Et qui est-ce qui prononce avec ce ton de suffisance?... Un enfant, un étourdi en qui malheureusement quelque facilité d’écrire avait dévancé le sens commun. Et qui était cet étourdi, cet enfant? C’est moi, c’est moi à l’âge de vingt ans et c’est moi qui lui adresse cette leçon âgé de plus de soixante » [1] .

    G. De Chirico, Il grande metafisico, 1917(New York, MOMA)

    G. De Chirico, L’enigma di un giorno, 1914 (San Paolo, Museo d’Arte contemporanea dell’Università di San Paolo)


    [1] D. Diderot, Essai sur les règnes de Claude et Néron et sur les moeurs et les écrits de Sénèque pour servir d’Introduction à la lecture du Philosophe, Londres 1782, tome I, p. 189.

    Introduction

    G. De Chirico, La nostalgia dell’infinito, 1913

    Iustus Lipsius, founder of the New Stoicism, Shakespeare, Corneille, Racine, Erasmus of Rotterdam, Calvin, Montaigne, Descartes, Spinoza, Leibniz, Goethe, Leopardi, Wordswoth, Eliot: these are only a few of the great readers of Seneca, who,through their writings, carry him to the shores of the modern world. Every century remembers him either as a tragic poet or a moral philosopher, without forgetting his Menippean. The tragic poet and the philosopher were considered, especially in the Middle Ages as two different authors but later it was understood that the tragic characters of the myth are the foolsruled by the passions of the Stoic ethics. If Seneca, the writer, the author of magnificent choruses, passioned lover of the contemplation and of the humanitas , confident believer in divine providence and inquirer of nature is considered a maître à penser of the Western World, Seneca, the man, was censured, beginning from Dio Cassius and his epitomist, the monk Xifilinus, tothe modern age. The censure was founded on Consolatio ad Polybium , a self-degrading proskynesis to Claudius, and on Ludus de mort e Claudii together with the simultaneous laudatiofunebris , read by Neroduring the obsequies. Among his detractors was Denis Diderotwith a note in a comment to a book by Shaftesbury. But the encyclopedist in his well known Essai sur les règnes de Claude et Néron et sur les moeurs et les écrits de Sénèque pour server d’introduction à la lecture du Philosophe ,referred back to that note: «Et qui est-ce qui pronounce avec ce ton de suffisance?... Un enfant, un étourdien qui malheureusement quelque facilité d’écrire avait dévancé le sens commun. Et qui était cet étourdi, cet enfant? C’est moi, c’est moi à l’âge de vingt ans et c’est moi qui lui adresse cette leçon âgé de plus de soixante» [1] .

    Seneca, Madrid Museo del Prado


    [1] D. Diderot, Essai sur les règnes de Claude et Néron et sur les moeurs et les écrits de Sénèque pour servir d’Introduction à la lecture du Philosophe, Londres 1782, tome I, p. 189.

    Seneca uomo politico

    Arturo De Vivo

    La politica è senza dubbio il nodo centrale della biografia intellettuale di Seneca e della sua produzione letteraria in prosa e in versi, e non è sorprendente questo interesse in un seguace della filosofia stoica, orientata a riflettere in chiave di teoria e di prassi sulla vita pubblica.

    Gli scritti senecani, almeno tutti quelli a noi pervenuti, testimoniano come la concezione della filosofia come ars vitae renda ineludibile questa relazione con la teoria politica, soprattutto in un uomo che non si è sottratto all’impegno politico concreto e si è confrontato con il problema delle forme del potere, con le contraddizioni che erano insite nella struttura e nell’organizzazione dell’impero.

    L’intreccio tra il filosofo e il politico è un tema fondamentale e spesso controverso negli studi su Seneca, che ha trovato la sua impostazione più equilibrata e metodologicamente corretta nella famosa monografia di Miriam T. Griffin, Seneca: A Philosopher in Politics [1] , e ha conosciuto, tra i tanti studiosi che lo hanno trattato, l’impegno di un philosophe d’eccezione come Denis Diderot, che nell’ultimo libro pubblicato a qualche anno dalla rivoluzione francese rivede il giudizio negativo che da giovane aveva pronunciato [2].

    L’impossibile datazione delle opere

    Occorre premettere almeno due considerazioni per affrontare l’argomento. La prima riguarda la difficoltà di stabilire una cronologia sicura per tutte le opere di Seneca: l’impresa sembra, di fatto, impossibile per le tragedie, dove l’assenza di ogni riferimento cronologico non consente di cogliere possibili allusioni alla realtà contemporanea, che pure, verosimilmente, potrebbero esserci se domina il tema del potere e della sua degenerazione in senso tirannico. Più favorevole è la situazione relativamente ai Dialogi, ai trattati filosofici ( De clementia, Naturales quaestiones, De beneficiis), alle

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