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Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi
Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi
Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi
Ebook108 pages1 hour

Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi

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About this ebook

Sconvolgenti delitti seminano il terrore in un piccolo villaggio di montagna. Le voci parlano di una creatura metà uomo e metà lupo e l'avvicinarsi del plenilunio rischia di portarsi dietro una scia di sangue e morte senza precedenti se Soala e Alvor non risolveranno il caso in tempo. Riusciranno a capire cosa si cela dietro gli ululati che si odono e i morti che si susseguono?
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 13, 2016
ISBN9788892627789
Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi

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    Soala Cross vol.4 - L'inganno dei lupi - Manuel Mura

    633/1941.

    La via lungo il sentiero

    La carrozza viaggiava rapida nella larga strada di montagna, che in stagioni invernali sarebbe stata molto pericolosa da percorrere ma la bella stagione rendeva tutto più facile.

    Era appena calata la sera e il vento era leggero e piacevole stemperando il calore della giornata davvero notevole.

    Malgrado fosse appena cominciata la bella stagione già si faceva sentire prepotentemente con un caldo ancora insolito per quel periodo, ma tutto sommato piacevole se non fosse per l'umidità.

    Il cocchiere aveva la testa immersa in molti pensieri che nemmeno ci faceva caso, come alla stanchezza, che dopo una giornata senza quasi soste sarebbe stata dovuta.

    Al momento era concentrato nel prendere l'ennesima curva di quel sentiero, cercando di scorgere tracce della sua destinazione che doveva essere prossima.

    Sul lato destro l'alto versante di rocce e alti alberi di pino copriva ogni cosa, anche quella parte di cielo che in quella giornata limpida si vedeva chiaramente dall'altro lato.

    La luna quasi piena appariva come una grossa mela luminosa a cui mancava ancora un piccolo pezzo per essere completa, ma l'uomo sapeva che mancava ancora un giorno per esserlo.

    Voleva comunque arrivare al villaggio per la notte, oltretutto il luogo dove doveva alloggiare con la sua padrona non gli era chiaro, o meglio non lo convinceva.

    Spronò i cavalli e mangiò altra polvere che ormai copriva la sua divisa da crociato come il suo volto non aggraziato ma nemmeno brutto.

    I capelli scuri gli erano leggermente cresciuti, almeno in altezza, negli ultimi tempi mentre gli occhi marrone riflettevano la sua indole irrequieta e sincera.

    Il fisico appariva ancora più massiccio, sia perché ormai non era più ragazzo, anche se ancora giovane, sia perché si era allenato parecchio, soprattutto nelle ultime avventure.

    Ripensò in un lampo agli eventi trascorsi in quella cittadina dove aveva trovato l'amore e lo stesso la sua padrona che stava accompagnando nell'ennesima missione.

    Non sapeva se essere più incredulo per lei che per sé stesso, visto non pensava d'incontrare mai quella giusta, ma ancora di più che la sua padrona trovasse un vero legame nella sua condizione attuale.

    Il Signore era davvero straordinario, pensò.

    Tutti suoi pensieri, però volgevano su Rosalina che l'aspettava a casa con la pancia piena non molto distante dall'avere il figlio tanto desiderato.

    Anche se non era suo, Alvor lo sentiva come tale e l'avrebbe trattato allo stesso modo che lo fosse stato veramente.

    A dire il vero mancavano ancora almeno due mesi alla nascita, tuttavia contava i giorni desiderando che fosse ora.

    <> Esordì una voce alle sue spalle che gli riservò un soave e delicato sorriso.

    Vedere la sua padrona lo riempiva sempre di gioia, sapeva come alleggerire il cuore delle persone semplicemente sorridendole.

    Non si stupiva quando gli compariva accanto, tanto lo faceva sempre e si limitò a gettarle un'occhiata compiacente per poi continuare a guardare la strada.

    Soala Cross era davvero una persona unica e speciale.

    Non perché in qualche maniera diversa dal prossimo ma per il suo animo nobile e altruistico.

    Vestita come si concerne per una novizia con la tonaca lunga e scomoda che la ricopriva dalla testa ai piedi.

    Non nascondeva però il suo viso solare e delicato dai fini lineamenti come i suoi splendidi occhi verde chiaro.

    Anche i lunghi capelli color miele non erano bloccati dal copricapo che in quel momento abbassò lasciandoli sciolti al vento conferendole una sensualità e bellezza come poche.

    Anche se piccola e minuta con le spalle cadenti, aveva un fisico proporzionato all'altezza come il seno, mentre i fianchi erano un'opera d'arte di perfezione come il fondoschiena.

    Molti si chiedevano come una ragazza così giovane e bella potesse dedicarsi anima e corpo al Signore invece di vivere nel lusso circondata da uomini.

    Lei era fatta così, voleva dedicare la sua esistenza ad aiutare quanta più gente possibile e allo stesso tempo consacrata al Signore.

    Però tempo addietro era successo qualcosa di inaspettato anche per lei, qualcosa d'incredibile: si era innamorata.

    Il fortunato, un uomo ricco e viziato, che non sembrava proprio avere nulla in comune con lei, si era poi rivelato una persona sensibile pronta a rimediare agli errori passati ma il suo fato però non era stato altrettanto fortunato.

    Ora anche lui aveva una seconda possibilità come la sua padrona e col suo aiuto non l'avrebbe sprecata.

    Però non era lì con loro ma in qualche missione, o a badare a Rosalina, la donna che Alvor Blinch amava e non voleva mai lasciare sola senza protezione.

    In effetti, dopo l'avventura in cui si erano incontrati, sembrava niente dovesse più impressionarla e si era ripresa bene dalla brutta esperienza.

    Era invece più scosso lui, non per sé stesso ma per la sua amata.

    Da quando erano tornati non l'aveva quasi mai lasciata sola, anche se i suoi impegni lo portavano spesso lontano.

    Per sei mesi era potuto starle accanto ma ora era da un bel po' che mancava da casa cercando di raggiungere lo scopo della loro missione che era stato rallentato sia dalle condizioni climatiche, sia da avventure impreviste che erano capitate negli ultimi tempi.

    A pensare proprio all'ultima ancora gli venivano i brividi, anche se da quando stava con la sua padrona nessuna era mai stata facile o senza stranezze.

    Del resto loro erano quelli che dovevano intervenire quando succedevano dei fatti sovrannaturali e cominciavano a circolare le voci di Demonio che portavano sul luogo la Santa Inquisizione.

    Loro compito era trovare una soluzione prima che succedesse, visto che spesso e volentieri quest'ultima distruggeva tutto al suo passaggio.

    Buttò ancora un'occhiata alla sua padrona che era certo avesse trovato l'uomo giusto e sorrise tra sé a quel pensiero.

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