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Jacob Jenevier
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Jacob Jenevier

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Sono seduto qui da solo, il vento mi sfiora, il silenzio mi sconvolge, un raggio di sole che si è infiltrato tra i rami degli alberi mi riscalda e questa solitudine si allontana.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 22, 2019
ISBN9788827869253
Jacob Jenevier

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    Jacob Jenevier - Teresa Zangari

    633/1941.

    I

    Jacob Jenevier fin da bambino scrutava gli adulti, egli era affascinato dai loro comportamenti ed era consapevole che dietro a ogni atteggiamento di un essere umano si celava il suo vero carattere. La madre gli riferiva molto spesso che qualcuno assumeva un cosiddetto atteggiamento solo per esprimersi differente da quello che era realmente. Jacob era molto incerto a chi si riferisse la madre nel momento in cui ne parlava, ma un’approssimativa riflessione lo conduceva a pensare a suo padre. Egli era se ne era andato soltanto quando lui aveva compiuto un anno, ma nessuno gli chiarì per quale motivo se ne fosse andato via lasciandolo da solo con la madre. Nel momento in cui era sopraggiunto ai dodici anni, alcuni pensieri incominciarono a sfiorarlo maggiormente, si domandava del perché la madre se ne stava sempre con quel malumore e perché non sorridesse mai e inoltre quale fu la motivazione per farle prendere addirittura una decisione molto scontata e inoltre affrettata. Scelse di trasferirsi in una casa molto piccola nella zona di una campagna e inoltre tutti quelli che venivano a farle visita per darle il benvenuto, se ne ritornavano ognuno nella propria abitazione con lo sguardo confuso. La madre non voleva assolutamente riceverli né tanto meno parlarci. Jacob amava rifugiarsi su un albero il quale era poco lontano dalla sua casa, da lì poteva osservare tutto quello che accadeva e gli capitava molto spesso di guardare tutte quelle persone a lui estranee che in fila indiana, abbandonavano la sua proprietà. La madre era una donna minuta e fragile e dal momento in cui il marito se ne andò, incominciò a demoralizzarsi, cadde così in un impassibile sconforto che si posò sulla sua anima come un’ombra oscura. Il giovane Jacob provò a comprendere e trovare un attendibile motivo, tentò in tutti i modi di capire quello strano comportamento, ma nonostante ciò non riusciva a darsi delle spiegazioni. La madre si era anche allontanata dalla sorella che come ogni giorno si presentava innanzi alla porta e bussava costantemente per convincerla a farla entrare. Tutti i suoi tentativi però andavano in fumo, poiché Janise non si sforzava minimamente ad andarle incontro, preferiva invece starsene lì seduta in disparte a orecchiare quella voce fastidiosa, fino a quando la sorella arrendendosi alla sua testardaggine si allontanava in silenzio. Jacob aveva la possibilità di incontrarla durante il tragitto che faceva per andare e ritornare da scuola. Inoltre dinanzi a lei non sapeva come comportarsi, le

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