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Wild Card l'uomo che viaggia nel tempo
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Wild Card l'uomo che viaggia nel tempo

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Un affascinante mondo racchiuso in un crepuscolo che vede la cartomanzia, la divinazione, l'esoterismo e la passione come un viaggio nell'ignoto e nei misteri più reconditi della conoscenza. Ogni capacità mentale e i poteri celati dell'essere umano troveranno buona parte delle risposte in contrasto con lo scetticismo emergente dai meandri più arcaici delle nostre

credenze. Ogni muro alzato e ogni limite da noi imposto si ripercuotono nella nostra esistenza come un campo elettromagnetico contrastante. Un mezzo, uno strumento, una forma di "channeling" che donano vita a una visione quasi surreale: le carte di divinazione e le percezioni extrasensoriali. Le chiavi di lettura svelate in questo libro condurranno il lettore a espandere la propria visione della realtà: le connessioni universali racchiuse nella concezione di una coscienza che sa tutto, può tutto ed è dappertutto. Non ci resta che attingere a tutto il suo sapere.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 22, 2019
ISBN9788827869482
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    Book preview

    Wild Card l'uomo che viaggia nel tempo - Massimiliano De Fazio

    Atwood)

    Introduzione

    Ho visto tante volte quell’espressione sul viso: lo sguardo sfuggente, un po’ distratto, tipico di chi si aspetta già quale sarà la risposta, di chi, forse, ha posto la sua domanda altre volte ed ha udito altrettante volte risposte vaghe e simili tra loro. Poi mi danno lo stop... Stop! ... Allora mi fermo, smetto di mescolare le carte e taglio il mazzo in due, stendo le carte dinanzi a me sul tavolo. Poi… il silenzio. Cosa che esigo, perché non voglio che la persona parli. Sono io che devo vedere, interpretare, commentare. Davanti agli occhi della mia mente ecco che fluiscono le immagini. Arrivano da sole, fulminee, in rapida successione. Non ho ben capito da dove arrivino, sono chiare, sono flash, numeri, date, distanze chilometriche, sono troppe cose. Allora dico: Hai conosciuto tuo marito nel marzo del 1983, precisamente il 23. In seguito, vi siete sposati il 9 novembre del 1985.

    L'espressione della mia interlocutrice so che a questo punto cambia, la conosco benissimo ed è sempre la stessa: Gli occhi si spalancano in un’espressione d’incredulità, la voce perde il timbro sicuro e divertito. Ovviamente la domanda che mi giunge è: - Come fai a saperlo? Sono abituato ed ho udito migliaia di volte questa frase.

    Adesso so come andrà il viaggio. Sono l'uomo che viaggia nel tempo.

    La costruzione della macchina del tempo

    Presumo che tu, lettore, stia cercando in questo libro qualcosa di affascinante, mistico ed esoterico. Ti prometto fin d’ora che qualcosa d’interessante accadrà, vivrai e vedrai anche queste situazioni, non ora, in questo momento, ma durante il viaggio che farai con me. Ovviamente vorresti già avventurarti nel tempo, inconsapevole che c'è da fare ancora qualcosa prima di partire: una piccola introduzione che per alcuni versi potrebbe rivelarsi monotona ma di certo necessaria. C'è una spiegazione a tutto o è tutta un'illusione? Capire come sono arrivato dal punto ZERO a non avere limiti temporali t’incuriosisce, vero? Lo so che mi stai odiando, ma i viaggi sono belli, proprio perché sono avvolti dal mistero e proverò quindi a darti una spiegazione... ho detto proverò non che lo farò! Forse si, forse no. Andiamo avanti. Pronto? Il viaggio sta per iniziare e prima dello STOP cerchiamo di capire come si è arrivati a scegliere questo biglietto spazio-temporale senza limiti.

    Credi di avere dei limiti?

    Mmm… lo credevo anch’io, poi mi sono ricreduto. Non ci credi ancora vero? Su, andiamo ed entriamo in scena. Ops, scusami. Ho dimenticato una cosa. Aspetta, ecco… ora ricordo... questo non è un libro di fantascienza ma realtà. Lo so che non mi credi. Sei ancora scettico eppure ti avevo promesso un viaggio, che saremmo entrati in scena. Bene è ora di andare.

    Per andare dove?

    A capire come sono arrivato a varcare le prime porte del tempo e poi ad aprirle senza aver bisogno di nessuna chiave.

    Allora, avevamo una partenza in sospeso e ti avevo promesso anche di raccontarti come tutto ha avuto inizio, come sono arrivato alla costruzione, come dice il titolo stesso, della macchina del tempo. È necessario tornare indietro, quando non mi avevano ancora definito Wild Card e lo facevo senza il mio famoso STOP. Riviviamo quindi quella situazione ritornando lungo uno dei sentieri del mio passato.

    Tutto ebbe inizio poco più di due anni fa.

    Ragazzo vivace, pieno di energie, intraprendente, libero professionista e con forti ambizioni, la mia fame incessante di conoscenza era il combustibile inesauribile e vitale della mia quotidianità. Nella mia vita tutto andava per il meglio.

    Pieno appagamento lavorativo, economico, relazionale, sentimentale, vi erano tutti gli ingredienti per una vita felice.

    La vita di coppia purtroppo stava procedendo a un’andatura non armonica e ne scopriremo presto le ragioni.

    Non fare quell'espressione, sono consapevole anch'io che una storia sentimentale possa finire, ma ti assicuro che nel mio caso è stato un tassello fondamentale, la linea diretta verso il tunnel di una nuova frontiera spazio temporale come viaggiatore nel tempo.

    Infatti, dopo diversi anni quando tutto andava per il meglio, nei primi mesi del 2016 tutto ciò che era melodia stava diventando stridore, le dolci note del suo buongiorno, un suono chiuso, le vibrazioni corporee perdevano vigore. Le giornate diventavano sempre più buie, vedevo e sentivo quella che pensavo fosse la mia metà sempre più distante. Nonostante lei cercasse di avvolgersi in un velo di mistero, di indossare una maschera che non rivelava il suo volto, capii che non era la persona conosciuta sette anni prima. I suoi sorrisi a metà, le chiamate interrotte improvvisamente, i suoi orari di riposo sempre più alterati, le notti sempre più insonni, le mie non erano paranoie di una mente insicura, erano sensazioni che soltanto una persona innamorata potrebbe in qualche modo percepire, sentire, muovere e smuovere come un mare in tempesta per poi farle ritornare alla quiete, alla calma assoluta. La stessa calma che mi portava a serenità si trasformava in inquietudine, la tempesta che era passione, soltanto burrasca. Non erano più udibili i palpiti ridondanti del suo cuore come di colei che specchia la sua vita nell’anima di chi la osserva.

    Non c'era più luce, non ero la persona osservata e non vi era alcuna immagine nei suoi occhi che portasse il mio nome, non vedevo più me stesso in cuor suo.

    Da li a breve compresi che aveva instaurato un'altra relazione parallela. La scoperta non fu ovviamente piacevole.

    Vi fu un sms del 16 maggio che ancor oggi faccio fatica a comprendere: Ti prego, amore mio, non abbandonarmi mai.

    Non temere la presenza, siine contenta. Temi l’assenza. Ora guarda in alto e dimmi cosa vedi: luna, stelle, costellazioni, corpi celesti, ma hai perso di vista la cosa più importante, i miei occhi che non osservano te. Eppure ci sono stati finché non hai capito che tutto ciò di veramente importante non era lassù ma accanto a te.

    (Massimiliano De Fazio)

    Quel sms fu il suo ultimo messaggio, la fine di un nuovo inizio. La mia vita stava mutando in qualcosa di molto profondo e inaspettato.

    Come?

    Quell’esperienza vissuta in sofferenza portò a cambiamenti radicali. Iniziai ad apprezzare e assaporare tutto ciò che mi circondava: un fiore che sbocciava, un uccello che volava libero nel cielo, vedere senza osservare con gli occhi di una volta, quelli di chi dava tutto per scontato. Iniziai a vedere il flusso della vita che continuava a scorrere e io, parte integrante di essa, non ero più l’osservatore, ero entrato in sincronia con l'universo tutto.

    Ho arricchito i miei studi da autodidatta nel campo della fisica, della chimica, della biologia, della medicina e di tante altre materie a me sconosciute ma che avevano sempre suscitato in me tanto interesse.

    La vera svolta arrivò dalla fisica quantistica. Seguivo come mentore (seppure in modo virtuale) le ricerche e le divulgazioni scientifiche di Alberto Lori. Mi sentivo illuminato ed entusiasmato da tutti i suoi lavori i quali mi aiutarono a comprendere che il mio modello doveva essere cambiato e cablato con nuove informazioni.

    Ricordo ancora il primo video che mi toccò a tal punto da scavare negli abissi più profondi del mio essere: "Paura di cambiare¹ ".

    Esso diede al mio animo una nuova luce, soprattutto nella parte finale in cui la splendida voce di Alberto Lori incoraggiava: Fai che queste parole di Goethe diventino la tua armatura contro ciò che temi.

    La frase del poeta e scrittore tedesco cui Lori faceva riferimento era:

    La paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire ma non trovò nessuno.

    (J. W. Goethe)

    Ritorneremo più avanti a ripercorrere questo tragitto.

    Ciò che mi avrebbe permesso di spaziare nel tempo iniziava a essere meno sbiadito, i colori divenivano più nitidi, la forma sempre più solida e reale. Stava nascendo, mutava con ulteriori implementi. Siamo vicini, siamo quasi pronti ad ammirarla

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