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Come ho Ingannato Dio
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Come ho Ingannato Dio

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Il defunto banchiere Grausam Wucherer Primo racconta del suo piano per dominare la vita oltre la vita e diventare il nuovo Dio. Il mitico usuraio utilizza nell'Aldilà la strategia vincente già utilizzata sulla Terra per sottomettere interi popoli al volere di pochi.
Libello satirico che trova l'espressione di fede universale nell'evoluzione della preghiera simbolo:

Banchiere nostro, che sei nei cieli,
sia venerato il tuo nome,
venga il tuo dominio,
sia fatto il tuo inganno, così in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro prestito quotidiano,
e rendi eterni i nostri debiti
come noi li rendiamo eterni ai nostri debitori,
esponici alla tentazione dell'interesse,
e non liberarci mai dall'usura.
Amen.
LanguageItaliano
Release dateFeb 13, 2019
ISBN9788832516418
Come ho Ingannato Dio

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    Come ho Ingannato Dio - Alfred B. Revenge

    Alfred B. Revenge

    Come ho Ingannato Dio

    Libello

    Copyright © 2019 Alfred B.Revenge.  Come ho Ingannato Dio

    Tutti i diritti riservati.

    Quest'opera è protetta dalla Legge sul diritto d'autore.

    E' vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    Antefatto

    La storia che sto per raccontare narra di come io, il più famoso banchiere di tutti i tempi, il maestro tra i maestri della finanza internazionale sulla Terra, sia riuscito a ingannare Dio.

    Mi chiamo Grausam Wucherer Primo, nato in Germania e lì morto venticinque anni fa all'età di sessantotto anni. Già, la mia fine; quale assurda tragedia. Non si può immaginare il livello di paura quando, appena deceduto mi trovai in fila insieme a una moltitudine di altre anime lungo un corridoio che terminava davanti a una porta  con la scritta Inferno. Amministratore Unico: Lucifero. Ufficio Controllo.

    Giunto il mio turno entrai in una stanza e mi fermai dinanzi a un logoro bancone con dietro una figura anonima e priva di espressione che domandò con voce indolente.

    Con l'arroganza maturata in vita risposi.

    L'interlocutore alzò lo sguardo e sogghignando rispose.

    - chiesi.-

    - rispose con malevola risata quella sorta di passacarte.

    Io, ricco come mai nessuno prima, potente come nessun altro, con un patrimonio accumulato grazie alla equa diffusione di guerra e usura, adesso ciondolavo inerme in un luogo tormentoso, privo dei vantaggi che la posizione di grande banchiere mi aveva assicurato durante l'intera esistenza terrena.

    Ero solo e vagavo senza meta in un posto senza riferimenti rischiarato da una tenue luce che irradiava solo tormento. Intorno a me un silenzio afflittivo. Una profonda angoscia montava sempre più quando, dopo un tempo che non saprei quantificare, mi ricordai di avere in mano la tessera di

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