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Lo scopo della vita
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Lo scopo della vita

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Ogni essere umano, quale Figlio del Creatore, è un essere divino, incredibilmente potente, che ha la possibilità di comprendere, già in questa vita, la realtà che lo circonda, senza dover attendere alcun passaggio nell’Aldilà, o senza dover acriticamente accettare i dettami che, su questa terra, sono talvolta imposti dalla collettività in cui vive.
L'autore ha progressivamente conseguito, e consolidato nel tempo, tale personale convincimento e la maggior parte delle considerazioni esposte in questo libro sono tratte dalle proprie esperienze, sensibili e sovrasensibili, scaturenti da una continua introspezione.
Tali esperienze interiori sono progressivamente maturate anche attraverso molteplici riflessioni sulle letture effettuate nel corso degli anni, riguardanti soprattutto le principali correnti di pensiero orientale, quali l’Induismo, il Buddismo, il Taoismo, il Sufismo, nonché vari scritti occidentali riguardanti il Platonismo e il Neo-Platonismo (principalmente Socrate, Plotino, Agostino), la Teosofia (E.P. Blavatsky, A. Besant, A. Bailey, C.W. Leadbeather), l’Antroposofia (R. Steiner), il Rosacrucianesimo (M. Heindel), la Fratellanza Bianca Universale (O.M. Aivanhov), i Volontari del Bene (A. Rotondi).
Non è stato trascurato nemmeno l'esame di alcune correnti di sapere scientifico, con i più recenti aggiornamenti riguardanti le evoluzioni conoscitive finora raggiunte. Ci si riferisce, in particolare, all'emergente nuovo sistema conoscitivo rivolto alla comprensione degli organismi viventi denominato "teoria dei sistemi dinamici", o "teoria della complessità", o "dinamica di rete".
Si tratta, come noto, di una nuova interpretazione scientifica della vita - proposta da Fritjof Capra, Gregory Bateson, Humberto Maturana, e Francisco Varela - riguardante i sistemi viventi, ritenuti sempre strettamente interconnessi ed interdipendenti tra loro. E' un nuovo paradigma che esprime una visione olistica del mondo vivente, visto come un "insieme integrato" (e non più come un "insieme di parti separate") in cui vi è una fondamentale interdipendenza di tutti i processi vitali.
Un aspetto fondamentale che, comunque, l'autore intende fin d'ora sottolineare è che questo libro è stato scritto con l'intento di aiutare il lettore a riflettere personalmente su alcuni problemi fondamentali della vita, senza voler in alcun modo fornire soluzioni preconfezionate, valide per tutti.
LanguageItaliano
PublisherOtello Carli
Release dateFeb 16, 2019
ISBN9788832517392
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    Lo scopo della vita - Otello Carli

    DELL'UMANITA'

    SOMMARIO

    Premessa

    PARTE PRIMA

    PUNTI DI VISTA

    Una realtà particolarmente complessa

    L'ALDILA'

    Il Creatore

    Dov'è l'aldilà?

    Il tempo e lo spazio

    La coscienza

    Dall'immaterialità alla materialità

    L'ALDIQUA'

    Le parti costitutive umane

    Estrinsecazione della mente

    Pensieri, sentimenti ed azioni

    Potenziale utilizzo della mente umana

    L’aura umana, i vortici di energia, i canali energetici

    La mente umana quale strumento di riflessione

    Concentrazione, meditazione, contemplazione, illuminazione

    PARTE SECONDA

    LO SCOPO DELLA VITA

    Cos'è la vita?

    Perchè viviamo?

    Nascita e oblio

    La complessa realtà umana

    Comportamenti nella vita quotidiana

    La creatività degli esseri umani

    Possibilità di rifiuto o di accettazione

    Ostacoli scaturenti dal nostro potere creativo

    VERSO UNO STATO DI BENESSERE

    Possibili percorsi verso uno stato di benessere

    Pensieri dopo il risveglio allo stato di benessere

    Noi pensatori e co-creatori

    Le nostre innate capacità di miglioramento

    Tutto è Uno

    LA FUTURA EVOLUZIONE DELL’UMANITÀ

    Un attendibile scenario futuro

    ---ooo---

    Premessa

    Ogni essere umano, quale Figlio del Creatore, è un essere divino, incredibilmente potente, che ha la possibilità di comprendere adeguatamente, già in questa vita, la realtà che lo circonda, senza dover attendere alcun passaggio nell’Aldilà, o senza dover supinamente accettare i dettami che, su questa terra, sono talvolta imposti dalle collettività in cui si trova a vivere.

    L'autore ha progressivamente conseguito (e consolidato nel tempo) tale convincimento e la maggior parte delle considerazioni esposte in questo libro sono tratte dalle sue esperienze personali, sensibili e sovrasensibili, scaturenti da una profonda e costante introspezione.

    Tali esperienze interiori sono progressivamente maturate sia attraverso il suddetto percorso di introspezione personale, sia attraverso molteplici riflessioni sulle numerose letture effettuate nel corso degli anni, riguardanti soprattutto le principali correnti di pensiero orientale, quali l’Induismo, il Buddismo, il Taoismo, il Sufismo, nonché vari scritti occidentali riguardanti il Platonismo e il Neo-Platonismo (principalmente Socrate, Plotino, Agostino), la Teosofia (E.P. Blavatsky, A. Besant, A. Bailey, C.W. Leadbeather), l’Antroposofia (R. Steiner), il Rosacrucianesimo (M. Heindel), la Fratellanza Bianca Universale (O.M. Aivanhov), i Volontari del Bene (A. Rotondi).

    Non è stato trascurato nemmeno l'esame di alcune correnti di sapere scientifico, con i più recenti aggiornamenti concernenti le evoluzioni conoscitive finora raggiunte. Ci si riferisce, in particolare, all'emergente nuovo sistema conoscitivo rivolto alla comprensione degli organismi viventi denominato, alternativamente, teoria dei sistemi dinamici, o teoria della complessità o dinamica di rete.

    Si tratta, come noto, di una nuova interpretazione scientifica della vita - proposta da Fritjof Capra, Gregory Bateson, Humberto Maturana, e Francisco Varela - riguardante i sistemi viventi, ritenuti sempre strettamente interconnessi ed interdipendenti tra loro. E' un nuovo paradigma che esprime una visione olistica del mondo vivente, visto come un insieme integrato e non più come un insieme di parti separate: insieme integrato in cui vi è una fondamentale interdipendenza di tutti i processi vitali.

    Un aspetto fondamentale che, comunque, si intende fin d'ora sottolineare è che questo libro è stato scritto con l'intento di aiutare il lettore a riflettere su alcuni problemi fondamentali della vita, senza voler in alcun modo fornire soluzioni preconfezionate, valide a priori per tutti.

    PARTE PRIMA

    PUNTI DI VISTA

    Una realtà particolarmente complessa

    Fin dalla loro comparsa sulla Terra, gli esseri umani si sono gradualmente organizzati per vivere in comunità e ciò ha comportato, per l'intero genere umano, una serie di vantaggi e di svantaggi.

    I vantaggi sono sinteticamente riassumibili nella frase l’unione fa la forza, atteggiamento questo particolarmente valido in quanto, tramite la vita comunitaria, gli esseri umani hanno potuto raggiungere risultati eccellenti, che non avrebbero mai potuto raggiungere vivendo in solitudine.

    Gli svantaggi si possono sintetizzare nella considerazione che - per poter vivere nel miglior modo comunitario possibile e per poter raggiungere il più velocemente possibile i suddetti eccellenti risultati - gli esseri umani hanno scelto di rinunciare ad una parte della propria libertà, di sottostare ad alcune restrittive regole comuni e di sottomettersi alle decisioni di alcune guide (religiose, morali e politiche) nel superiore interesse proprio e della collettività stessa.

    Per inciso, peraltro, tali guide, pur avendo fin dall'inizio cercato di svolgere nel miglior modo possibile i compiti loro assegnati, sono anch'esse talvolta cadute in errore e, comunque, con il trascorrere del tempo, hanno cercato di sostenere sempre più quelle verità riguardanti le realtà - celesti, o terrene - che le comunità da loro gestite percepivano come accettabili, glissando invece sovente su altre verità ritenute scomode, se non, addirittura, contrarie ai convincimenti delle comunità da loro rappresentate.

    Occorre anche tener presente che, nel nostro mondo terreno, le comunicazioni tra gli esseri umani avvengono secondo alcuni schemi limitanti, comunemente accettati, basati principalmente sui concetti espressi dal nostro intelletto, costituente la parte logico-razionale della mente.

    Ad esempio, ai fini della individuazione della comune matrice costitutiva degli esseri umani, l’intelletto logico-razionale non può che servirsi delle proprie, specifiche, modalità di analisi e di selezione, suddividendo, quindi, la struttura umana in vari strati, tra loro separati e ripartiti in categorie e sottocategorie. Peraltro, l’entità umana è talmente complessa e sfumata che nessuna delle ripartizioni escogitate dall’intelletto è in grado di rappresentarla.

    Questo, tra l’altro, è uno dei principali motivi per cui le varie religioni e le varie correnti filosofiche (che non sempre utilizzano concetti puramente logico-razionali) hanno adottato schemi rappresentativi della matrice umana così diversi tra loro.

    Nella religione degli antichi persiani, ad esempio, la matrice costitutiva dell'essere umano (cioè l'entità di cui è formato l'essere umano stesso) veniva suddivisa in due parti, secondo i due fondamentali principi del bene e del male.

    Le antiche concezioni cristiane - rispecchiate soprattutto negli originari insegnamenti di San Paolo - suddividevano la matrice umana in tre parti: corpo, anima e spirito.

    Gli alchimisti rappresentano ancor oggi l’essere umano come se fosse ripartito in quattro parti, in relazione ai quattro elementi da loro ritenuti fondamentali (terra, acqua, aria, fuoco).

    I cabalisti hanno costantemente suddiviso l’uomo, alternativamente, in quattro, oppure in dieci parti, secondo la loro concezione dei quattro mondi e delle dieci sefire.

    Gli induisti e i teosofi dividono ancor oggi l’essere umano in sette parti.

    Gli antroposofi - che hanno radici in comune sia con l’induismo, sia con la teosofia - a volte suddividono l’essere umano in sette parti ed altre volte in nove parti. Anche il rosacrucianesimo, che può essere inserito in tale filone concettuale, adotta ripartizioni che delimitano fino a nove corpi costitutivi, sempre più sottili.

    Gli astrologi, invece, suddividono l’entità umana in dodici parti, in relazione ai dodici segni zodiacali.

    Chi ha ragione in merito all'individuazione della effettiva composizione della matrice costitutiva umana?

    Tutti e nessuno.

    Si tratta solo di categorie intellettive utili a mettere in luce - e, quindi, a meglio comprendere - quei particolari aspetti del Tutto che si presentano allorché si esamina l’essere umano da vari punti di vista. Tali categorie intellettive potrebbero, comunque, essere utilmente integrate anche da quegli ulteriori concetti scaturenti in proposito non dall'intelletto, bensì dalla superiore intuizione umana.

    Le precedenti osservazioni intendono, in realtà, avere una valenza più generalizzata di quelle sopra esposte a titolo meramente indicativo. Vivendo ciascuno di noi, infatti, in una particolare comunità ed essendo pertanto sottoposto fin dalla nascita ai relativi vincoli (sfumati, ma potentissimi) non può che esprimere un parere (e non la verità assoluta) su ogni argomento trattato.

    A ben vedere, nemmeno la ricerca scientifica (che cerca assiduamente di basare solo sui fatti, e non sulle interpretazioni, i propri dettami) è immune da tale difetto di origine.

    Sono innumerevoli, infatti i casi di enunciazioni scientifiche dapprima propugnate come verità indiscutibili e poi ribaltate da altre enunciazioni, emesse in altri tempi e luoghi, da nuovi ricercatori.

    Accettiamo quindi di buon grado il concetto - scomodo, ma attendibile - che tutto è opinabile, anche in materia scientifica!

    L'ALDILA'

    IL CREATORE

    Un adeguato concetto di Dio è sostanzialmente inesprimibile tramite qualsiasi forma di rappresentazione umana, anche se altamente evoluta.

    Ciò nonostante, per non abbandonare ogni ricerca in proposito, si può egualmente tentare di esprimere alcuni concetti fondamentali al riguardo, anche se si sa bene che essi, alla fine, risulteranno, comunque, sostanzialmente inadeguati ed incompleti.

    Il primo di tali concetti fondamentali è che Dio è la Fonte e l’Essenza del Tutto: è Vita Trascendente che evolve incessantemente.

    Tale Fonte ed Essenza é, sostanzialmente, un processo di fluida trasformazione, al di là del tempo e dello spazio, nell’ambito di leggi universali talmente sublimi che gli esseri umani non riescono a comprenderle pienamente.

    Ciò che si può vagamente intuire è che tali leggi universali possono essere basate su alcuni principi fondamentali, quali l’Amore, l’Armonia, l’Accettazione.

    Ciò premesso, si può cercare di rappresentare l’immensità e

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