Un fondo in evoluzione
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Riccardo Tubani è nato a Velletri, vicino Roma, nel 1977. Lavora come agente in servizi di pagamento. Dopo il lavoro ascolta musica, legge e studia i testi musicali e si dedica con passione allo sport e al cinema.
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Un fondo in evoluzione - Riccardo Tubani
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Un fondo in evoluzione
Prefazione
«Ho scritto queste poesie durante l’estate del 2017. Le idee per scriverle sono partite in un giorno dopo un viaggio notturno su un treno, ritornando da un fantastico concerto concluso nella città di Bologna».
È incredibile come l’ispirazione nasca nei momenti più impensabili, del resto come descriverla se non come una folgorazione, un momento in cui tutto appare chiaro e la consapevolezza di qualcosa si fa strada in noi, aprendoci una dimensione che neanche eravamo capaci di immaginare?
Riccardo Tubani sembra averla trovata in un attimo tutto per sé, quello in cui le sensazioni di felicità (e allo stesso tempo magari spossatezza), adrenalina, immaginazione, carica (e tanto altro) sembrano fare a gara per emergere, per primeggiare tra uno scompiglio di pensieri che cerca di farsi vivo e presente con mille voci differenti.
[...]
Se sai parlare dimmi, come educare un bambino
al rispetto per l’ambiente
dimmi se la fame alza il volume
delle lettere di cui è composta la sua parola
in questo giorno, evito il classico percorso per ritornare a casa
senza escludere di passare velocemente, su un fondo sconnesso
(Le costruzioni moderne)
Nella quiete – apparente – di una notte indimenticabile hanno acceso una fiamma che ha bruciato fino ad esaurirsi, ma quello che ne è rimasto non sono i resti di una combustione, bensì una polvere alchemica, preziosa e a sua volta creatrice: la base perfetta per una raccolta di poesie.
Non semplici poesie, però, veri e propri monologhi interiori invece, un flusso di coscienza inarrestabile, un canto che parla di mille storie, infiniti volti, incalcolabili sensazioni.
Ogni poesia diventa un flashback concettuale e psichico allo stesso tempo che recupera dai meandri della memoria un ricordo e lo trasmuta con l’aiuto dell’esperienza, dell’emotività, e restituisce una traslitterazione soprattutto concettuale, un linguaggio completamente inedito spalancato sull’infinito.
Nel fondo in evoluzione, ascoltare la propria guida
riduce l’insicurezza senza nessun privilegio
una cammino solitario scioglie grandi sofferenze
profondamente cambiate da attenzioni distanti
[...]
(Il sistema regolato dall’alto)
La quasi totale assenza della punteggiatura si fa dunque necessità: solo puntini di sospensione e qualche virgola fortemente interruttiva a creare sospensioni forte, marcate, irregolari; la necessità tuttavia di mai interrompere questo flusso e per questo motivo bandito è il punto,