Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

L'Amore c'entra
L'Amore c'entra
L'Amore c'entra
Ebook69 pages38 minutes

L'Amore c'entra

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

La storia di un medico che da ragazzino sognava di lavorare in Africa. Poi da adulto realizza il sogno. Il racconto, il diario della sua esperienza in Africa. Tra gioia e dolore, tra solitudine e allegria, in una terra ricca d'amore e magia. Con la consapevolezza che alla fine, anche nei momenti più neri delle nostre vite, l'Amore c'entra.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 4, 2019
ISBN9788831608725
L'Amore c'entra

Related to L'Amore c'entra

Related ebooks

Biography & Memoir For You

View More

Related articles

Reviews for L'Amore c'entra

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    L'Amore c'entra - Luciano Ricifari

    figli).

    Introduzione

    La voglia d’Africa è nata assai presto nella mia vita. Ero alle elementari quando trasmettevano in TV Radici, la storia commovente di Kunta Kinte, un ragazzo nero venduto come schiavo, ma che non abbandona mai i suoi sogni di libertà.

    Ricordo che guardandolo mi veniva una stretta al cuore.

    Vado a scuola dai salesiani e, a parte diventare abile nel giocare a calcio, sono attratto dalle storie degli uomini e delle donne che hanno lasciato un segno nella storia. Mi colpisce in particolare la figura di Albert Schweitzer, il medico e musicista missionario in Africa.

    In quegli anni (primi anni ‘70) l’UNICEF organizza una campagna di sensibilizzazione sulle condizioni dei bambini, specie africani.

    Sui cartelloni pubblicitari appaiono foto di piccoli denutriti con sopra la scritta why?.

    Osservandoli si scatena qualcosa dentro di me. Mi convinco che da grande avrei fatto qualcosa per loro.

    Mi iscrivo al liceo e per un po’ l’Africa la metto da parte, c’è da giocare a calcio e ci sono le ragazzine…

    A 18 anni mi innamoro perdutamente di una ragazza compagna di liceo. Vivo 8 mesi da sogno, inebriato dall’innamoramento, mi pare di toccare il cielo con un dito.

    Lei se ne andrà per i fatti suoi dopo un po’, lasciandomi un vuoto enorme dentro.

    Cado in una forma depressiva, non riesco a trovare motivi per proseguire nella Vita.

    Così arriva il fulmine in un tardo pomeriggio d’estate (lo ricordo come se fosse ieri).

    Vado a fare una passeggiata presso il lungomare vicino casa e d’improvviso mi viene in mente, anzi nel cuore, il vecchio sogno: Mi iscriverò alla facoltà di Medicina, mi specializzerò in malattie infettive e me ne andrò a lavorare in Africa come il mio eroe Schweitzer….

    Di questa idea ne parlo cuore a cuore con il mio amico da sempre, da quando ero piccino: Gesù.

    …e Lui pare essere d’accordo.

    È così, più o meno, che è partita la storia che vi racconterò nelle prossime pagine.

    Arrivo in Zambia

    Arrivo in Zambia, a Chirundu, in un ospedale missionario presso un piccolo villaggio a nord del Paese, nel marzo del ‘96.

    Ho firmato un contratto con una ONG di Milano, il CELIM, che mi ha dato la possibilità di fare quest’esperienza.

    All’aeroporto mi viene a prendere Franco, uno dei missionari presenti lì da anni. Ha un’aria fraterna e simpatica ed entriamo subito in sintonia.

    Appena uscito dall’aeroporto avverto una sensazione di calore che mi pervade tutto il corpo; mi sento come avvolto nel grembo della mamma, in un clima avvolgente, caldo, accogliente.

    Decine di bimbi per strada giocano e tante donne, con vestiti coloratissimi, camminano ai bordi delle strade.

    La natura dà letteralmente spettacolo: verde da tutte le parti (si era da poco conclusa la stagione delle piogge), baobab enormi, querce, fiori giganti.

    Mamma mia!

    Arriviamo in ospedale dopo circa due ore di viaggio.

    Veniamo letteralmente travolti da uno sciame di bambini vocianti e sorridenti: È arrivato il nuovo medico!.

    L’ospedale è gestito da suore missionarie. Mi guardano con aria interrogativa e una di loro mi dice: Ma quanti anni hai? Sei proprio un ragazzino!. Veramente sorella ne ho 31, e lei di rimando: Mi raccomando non sorridere troppo!

    Ha inizio l’avventura.

    Sarà di quelle che non

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1