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Animali non umani. Pensieri ed aforismi celebri dall'antichità ad oggi
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Animali non umani. Pensieri ed aforismi celebri dall'antichità ad oggi

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Dalla stesura originaria del mio saggio, già pubblicato,“Diritti animali ed Etica Cristiana: un Viaggio all’Interno della Propria Coscienza”, ho ritenuto opportuno rimuovere una sua parte, allo scopo di realizzare una trattazione sufficientemente contenuta, a favore di una lettura più agevole e maggiormente stimolante.

Della parte estrapolata, che ho successivamente arricchito nel contenuto di interessanti pensieri ed aforismi, ho deciso di fare oggi una presentazione a sé stante con un duplice obiettivo: di completare – da un canto – l’esposizione originaria del saggio e – dall’altro – di conferire nel contempo alla parte medesima una completa autonomia di lettura, avulsa dal contesto originario.

La ricerca è stata - per la verità - particolarmente impegnativa, ma i risultati ottenuti sono stati molto importanti.

Essi hanno, infatti, evidenziato il fatto sicuramente inatteso, che tantissimi personaggi celebri di ogni periodo storico - dall’antichità ad oggi - e di ogni estrazione culturale - dalla filosofia alla storia, dalla teologia alla politica, alla musica, allo sport, ecc.ecc - si sono attivati a trattare la problematica dei ‘Diritti Animali’ con straordinario impegno e passione.

Ho tentato, pertanto, di perseguire con questo studio una ben precisa finalità, quella cioè di divulgare presso un pubblico - il più vasto ed eterogeneo possibile - l’inestimabile valore morale insito nei pensieri degli illustri personaggi citati.

Un buon Lettore non dovrebbe mai sottovalutare l’eventualità, che dalle poche parole che compongono un semplice aforisma possa tuttavia emergere una tale ricchezza di nuovi contenuti etici, da indurlo ad un’ approfondita meditazione e talvolta anche a scelte, che potrebbero accompagnarlo per tutta la durata della sua vita.

Per quanto abbia dedicato a questa ricerca passione e diligenza, è sicuramente possibile che l’elenco dei personaggi celebri, che si sono occupati e si occupano dei ‘Diritti Animali’, non sia completo.

Tuttavia, resta ugualmente inalterata la finalità dello studio, che può essere usato dal Lettore appassionato alla problematica animalista come mezzo d’indagine di riferimento o supplementare.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 22, 2016
ISBN9788892601284
Animali non umani. Pensieri ed aforismi celebri dall'antichità ad oggi

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    Animali non umani. Pensieri ed aforismi celebri dall'antichità ad oggi - Federico Bartolozzi

    Darwin)

    PREFAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA

    Questa nuova ristampa del saggio ‘Animali Non Umani. Pensieri ed Aforismi Celebri dall’Antichità ad Oggi’ – ad opera della Casa Editrice ‘Youcanprint, Italia’, su gentile concessione della Casa Editrice ‘Die Blaue Eule’ di Essen, Germania, che tuttora ne cura la pubblicazione – segue di nove anni la prima edizione. Il contenuto è rimasto invariato e l’unico elemento che differenzia la presente edizione dalla prima è solamente il fatto che finalmente ho trovato in Italia una Casa Editrice, la ‘Youcanprint’, disposta a pubblicare l’opera, che altrimenti sarebbe rimasta confinata a vivere all’Estero per la mancanza di disponibilità delle solite case editrici italiane ad effettuarne la pubblicazione. Resto sempre grato alla Casa Editrice ‘Die Blaue Eule’, Essen, Germania, per avere accolto tanti anni fa la mia richiesta di pubblicare il saggio. Ringrazio inoltre la Casa Editrice ‘Youcanprint’ per la cura con cui ha sempre atteso alla pubblicazione di altre mie opere.

    L’Autore

    Italia, 2016

    PROLOGO

    Dalla stesura originaria del mio saggio, già pubblicato, ‘Diritti animali ed Etica Cristiana’,  ho ritenuto opportuno rimuovere una sua parte, allo scopo di realizzare una trattazione sufficientemente contenuta, a favore di una lettura più agevole e maggiormente stimolante. 

        Della parte estrapolata, che ho successivamente arricchito nel contenuto di interessanti pensieri ed aforismi, ho deciso di  fare oggi una presentazione a sé stante con un duplice obiettivo:  di completare – da un canto – l’esposizione originaria del saggio e  – dall’altro – di conferire nel contempo alla parte medesima  una completa autonomia di lettura, avulsa dal contesto originario.

        La ricerca è stata - per la verità - particolarmente impegnativa ed i relativi risultati sono stati molto interessanti.

    Essi  hanno, infatti, evidenziato il fatto sicuramente inatteso,  che tantissimi personaggi celebri di ogni periodo storico - dall’antichità ad oggi  - e di ogni estrazione culturale - dalla filosofia alla storia, dalla teologia alla politica, al musica, allo sport, ecc.ecc - si sono attivati a trattare la problematica dei ‘Diritti Animali’ con straordinario impegno e passione.

        Ho tentato, pertanto, di perseguire con questo studio una ben precisa finalità, quella cioè di divulgare presso un pubblico - il più vasto ed eterogeneo possibile - l’inestimabile valore morale insito nei pensieri degli illustri personaggi citati.

        Un buon Lettore non dovrebbe mai sottovalutare l’eventualità, che dalle poche parole che compongono un semplice aforisma possa tuttavia emergere  una tale ricchezza di nuovi contenuti etici, da indurlo ad un’ approfondita meditazione e talvolta anche a scelte, che potrebbero accompagnarlo per tutta la durata della sua vita.

        Per quanto abbia dedicato a questa ricerca passione e diligenza, è sicuramente possibile che l’elenco dei personaggi celebri, che si sono occupati e si occupano dei ‘Diritti Animali’, non sia completo.

        Tuttavia, resta ugualmente inalterata la finalità dello studio, che può essere usato dal Lettore appassionato alla problematica animalista come mezzo d’indagine di riferimento o supplementare.     

        Ringrazio la Casa Editrice ‘Die Blaue Eule’, di Essen, Germania, per avere assolto con la consueta professionalità - già dedicata ad altre mie opere - alla pubblicazione di questo scritto.

    L’Autore

    PRESENTAZIONE DI LUISELLA GOBBI

    «L’opera Animali non Umani dell'Autore, ingegnere Federico Bartolozzi, ha suscitato in me strani, tumultuosi sentimenti e al tempo stesso mi ha fatto provare una gioia immensa, mista a tristezza, mano a mano che mi immergevo nella lettura.

        Fra gli autori che si sono interessati e cimentati nella trattazione di problematiche del mondo animale, l’ingegnere Federico Bartolozzi eccelle perché ha saputo coniugare, in maniera esemplare, la passione e l’affetto che nutre nei confronti degli esseri viventi animali con una rigorosa e impegnativa ricerca dei tanti celebri personaggi di ogni periodo storico che si sono positivamente interessati dei Diritti animali.

        In un'epoca in cui le pubblicazioni su tematiche oscene, di perversione, di atrocità e, talvolta, deliranti, si sprecano, acquista ancora più merito la presente pubblicazione perché fa riflettere, fa pensare, fa allarmare sulla grave crisi di valori della nostra società così detta civile, così detta del rispetto dei diritti.

        L’Autore fa rilevare, magistralmente, senza personali interferenze, come l’uomo, quale essere superiore, dotato di intelletto, di sentimenti, di un’anima, sia perfido, cattivo, crudele, talvolta abietto, non solo nei confronti degli esseri viventi animali, ma anche nei confronti dei suoi simili, esaltando così, implicitamente, l’innocente e naturale comportamento degli animali e sottolineando la brutalità dell’uomo che, talvolta, supera quella animale.

        Ritengo di poter chiudere questa breve riflessione, senza ulteriori approfondimenti per rispettare la stessa discrezione e volontà dell’Autore di influenzare il meno possibile il lettore, con una citazione di Leonardo da Vinci, già riportata nel testo: Colui che non rispetta la vita non la merita»

    DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’ ANIMALE

    "La Dichiarazione Universale dei Diritti  dell’Animale è stata adottata dalla Lega Internazionale dei Diritti dell’Animale e dalle Leghe Nazionali affiliate nel corso della Riunione Internazionale sui Diritti dell’Animale tenutasi a Londra dal 21 al 23 settembre 1977. E’ stata presentata a Bruxelles il 26 gennaio 1978 e sottoscritta da personalità del mondo filosofico, giuridico e scientifico; successivamente è stata proclamata a Parigi presso la sede dell’UNESCO, il 15 ottobre 1978, presenti Remy Chauvin, etologo e scrittore, Alfred Kastler, premio Nobel per la fisicia, S.E. Hamza Boubakeur, rettore dell’ Istituto Mussulmano della Moschea di Parigi, il prof. Georges Heuse. La delegazione italiana era costituita dalla dr. Laura Girardello, dal dr. Giovanni Peroncini, dal prof. Mario Girolami e dalla prof. Clara Genero.

    Premessa

    Considerato che ogni animale ha dei diritti;

    Considerato che il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato e continuano a portare l’uomo a commettere crimini contro la natura e contro gli animali;

    Considerato che il riconoscimento da parte della specie umana del diritto all’esistenza delle altre specie animali costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel mondo;

    Considerato che genocidi sono perpetrati dall’uomo e altri ancora se ne minacciano;

    Considerato che il rispetto degli animali da parte degli uomini è legato al rispetto degli uomini tra loro;

    Considerato che l’educazione deve insegnare sin dall’infanzia a osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.

    Si proclama:

    Articolo 1

    Tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza.

    Articolo 2

    a) Ogni animale ha diritto al rispetto;

    b) l’uomo, in quanto specie animale, non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli violando questo diritto. Egli ha il dovere di mettere le sue conoscenze al servizio degli animali;

    c) ogni animale ha diritto alla considerazione, alle cure e alla protezione dell’uomo.

    Articolo  3

    a) Nessun animale dovrà essere sottoposto a maltrattamenti e ad atti crudeli;

    b) se la soppressione di un animale è necessaria, deve essere istantanea, senza dolore, né angoscia.

    Articolo  4

    a) Ogni animale che appartiene a una specie selvaggia ha diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo o acquatico e ha il diritto di riprodursi;

    b) ogni privazione di libertà, anche se a fini educativi, è contraria a questo diritto.

    Articolo  5

    a) Ogni animale appartenente ad una specie che vive abitualmente nell’ambiente dell’uomo ha diritto di vivere e di crescere secondo il ritmo e nelle condizioni di vita e di libertà che sono proprie della sua specie;

    b) ogni modifica di questo ritmo e di queste condizioni imposta dall’uomo a fini mercantili è contraria a questo diritto.

    Articolo  6

    a) Ogni animale che l’uomo ha scelto per compagno ha diritto ad una durata della vita conforme alla sua naturale longevità;

    b) l’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante.

    Articolo 7

    Ogni animale che lavora ha diritto a ragionevoli limitazioni di durata e intensità di lavoro, ad un’alimentazione adeguata e al riposo.

    Articolo  8

    a) La sperimentazione animale che implica una sofferenza fisica o psichica è incompatibile con i diritti dell’animale sia che si tratti di una sperimentazione medica, scientifica, commerciale, sia di ogni altra forma di sperimentazione;

    b) le tecniche sostitutive devono essere utilizzate e sviluppate.

    Articolo  9

    Nel caso che l’animale sia allevato per l’alimentazione deve essere nutrito, alloggiato, trasportato e ucciso senza che per lui ne risulti ansietà e dolore.

    Articolo  10

    a) Nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo;

    b) le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità dell’animale.

    Articolo  11

    Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali è un biocidio, cioè un delitto contro la vita.

    Articolo  12

    a) Ogni atto che comporti l’uccisione di un gran numero di animali selvaggi è un genocidio, cioè un delitto contro la specie;

    b) l’inquinamento e la distruzione dell’ambiente naturale portano al genocidio.

    Articolo  13

    a) L’animale morto deve essere trattato con rispetto;

    b) le scene di violenza di cui gli animali sono vittime devono essere proibite al cinema e alla televisione a meno che non abbiano come fine di mostrare un attentato ai diritti dell’animale.

    Articolo 14

    a) Le associazioni di protezione e di salvaguardia degli animali    devono essere rappresentate a livello governativo;

    b) i diritti dell’animale devono essere difesi dalla legge come i diritti dell'uomo." ¹

    "La Dichiarazione costituisce l' assunzione di una posizione filosofica sul rapporto che deve essere stabilito tra l'uomo e le altre specie. La filosofia si fonda sulla conoscenza scientifica moderna ed esprime il principio della eguaglianza delle specie nei confronti della Vita. All'inizio del XXI° secolo fornisce all'umanità un codice di etica biologica.

        Il concetto dell'ugualianza universale non è nuovo. Lo si trova in civiltà precedenti a quella occidentale e in religioni diverse dalla tradizione giudaico-cristiana. E' stato necessario, però, affermare con chiarezza e fermezza questi principi etici nel mondo moderno, che ha già sofferto una distruzione notevole ed è costantemente minacciato da devastazione, violenza e crudeltà.

        L'umanità è riuscita gradualmente a stabilire un codice di diritti per la propria specie, ma ciò non vuol dire che ha dei diritti speciali sull'universo. Essa è, infatti, solo una delle specie animali che vivono sul pianeta e, per di più, una delle più recenti. La vita non appartiene solo alla specie umana: l'uomo non è né il creatore né l'esclusivo detentore della Vita. La vita appartiene in egual modo ai pesci, agli insetti, ai mammiferi, agli uccelli e alle piante.

        L'uomo ha creato una gerarchia che non esiste in natura e che prende in considerazione solamente la sua utilità. Questa gerarchia antropocentrica ha dato origine allo specismo, all'adozione, cioè, di atteggiamenti diversi nei confronti di specie diverse, distruggendone alcune, proteggendone altre, dividendole in ‘utili’ o ‘nocive’ o ‘feroci’, riservando il termine ‘intelligenza’ alla specie umana, mentre agli altri animali sono concessi solamente gli ‘istinti’.

        Lo specismo ha portato l'uomo a credere che gli altri animali non provano la sofferenza come gli umani. Oggi , invece, è dimostrato che gli animali provano la sofferenza fisica come gli umani e che il pensiero animale, in rapporto alla presenza di un sistema nervoso centrale, è molto più complesso di quanto la neurologia aveva ipotizzato in passato: ciò significa che gli animali sono anch'essi soggetti alla sofferenza psichica.

        La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale ha lo scopo di aiutare l'umanità a ristabilire un rapporto armonico con l'universo. Non è suo intendimento farla regredire a una forma di vita primitiva, ma fare in modo che gli uomini rispettino la vita in tutte le sue forme, a beneficio dell'intera comunità biologica alla quale la specie umana appartiene e dalla quale dipende.

        La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale non ha lo scopo di far dimenticare la battaglia contro la miseria umana, la povertà e la sofferenza, sia mentale che fisica, contro l'egoismo e le torture. Al contrario, se si rispetteranno i diritti degli animali si rispetteranno anche i diritti umani, poiché le due cose sono inscindibili.

        La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale dà all'umanità una filosofia, un codice di etica biologica e di comportamento morale che, se preso attentamente in considerazione e quando si sarà sviluppata una vera consapevolezza, vedrà la razza umana riprendere la sua giusta collocazione tra le diverse specie viventi come parte dell'equilibrio della natura, presupposto fondamentale per la sopravvivenza della stessa specie umana.    Ciò significa che questa dovrà cambiare i suoi attuali atteggiamenti e abbandonare sia l'antropocentrismo che tutte le forme di zoolatria e adottare un comportamento e un codice morale fondati sulla difesa della Vita, dando priorità al biocentrismo" ²

    Nota dell’Autore: Il punto b) dell’articolo 3. della Dichiarazione si riferisce alla soppressione dell’animale per motivi di necessità, ma non precisa esattamente quali siano i casi di necessità che possano giustificarne l’uccisione.

        L’indeterminatezza dei casi di necessità è estremamente forviante, poiché essi possono essere numerosi e non necessariamente etici.

        L’unica necessità di soppressione, eticamente accettabile, deve essere l’eutanasia animale, atta ad evitare un’inutile e gratuita sofferenza all’animale, a causa di una gravissima malattia senza alcuna speranza di guarigione.

          Assolutamente inaccettabile è inoltre l’articolo 9., che  – così  formulato -  contempla il caso che un animale possa essere allevato per l’alimentazione.

        Quest’articolo è in evidente disaccordo con tutti gli altri articoli della Dichiarazione, secondo i quali l’animale è perentoriamente portatore dell’inviolabile naturale diritto alla Vita, senza alcuna possibilità di dovere o potere essere utilizzato dall’uomo per errati ed innaturali capricci legati alla vita umana, compresi quelli alimentari.

        Sarebbe opportuno che codesto articolo fosse completamente stralciato dal contesto della Dichiarazione, allo scopo di renderla eticamente corretta e di scongiurare così l’eventuale strumentalizzazione dell’animale per scopi in aperto contrasto col suo naturale e intoccabile diritto alla Vita.

        Il fatto che l’animale – stante l’articolo 9. – debba essere prima nutrito, alloggiato, trasportato senza provocare in lui ansietà e dolore per poi essere ucciso - e privato così del suo basilare diritto alla Vita - è quanto di più ipocrita ed abietto possa essere concepito contro la dignità di una creatura vivente.

        Tale articolo svilisce l’intera Dichiarazione e, pertanto, dovrebbe essere sostituito con quello più pertinente che contempli l’obbligo per l’uomo di adottare l’unica dieta alimentare compatibile con la salvaguardia della Vita dell’animale e con la natura stessa dell’uomo, cioè la dieta vegetariana o vegana.

    MANIFESTO DEI VETERINARI ITALIANI PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI

    "Oggi, che la sensibilità animalista è più diffusa nella società, è possibile proporre una nuova figura di medico veterinario, che, facendo proprie le riflessioni della bioetica, si impegni per un rapporto con gli animali fondato sul rispetto del loro fondamentale diritto alla non sofferenza e alla dignità di esseri viventi.

    E’ giunto il momento per i veterinari, che si riconoscono in questa nuova sensibilità, di prendere posizione rispetto alla vecchia concezione del loro ruolo ed essere di stimolo e di promozione all’interno e all’esterno della categoria circa una visione più empatica degli animali.

        Il presente documento si ispira ai principi fondamentali della Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali presentata all’UNESCO il 15 ottobre 1978 e viene proposto alla firma di tutti i laureati nella professione medica veterinaria, perché si ispirino nella loro attività ai principi qui enunciati.

        I firmatari si impegnano a:

    utilizzare sempre le conoscenze scientifiche nel rispetto del diritto alla vita e alla non sofferenza degli animali;

    prestare la propria opera sempre nel rispetto dell’etologia e della fisiologia degli animali;

    prestare ogni cura sempre tenendo in considerazione soprattutto l’individualità degli animali;

    prestare le proprie conoscenze per impedire sempre e comunque situazioni di dolore, sofferenza e fatica degli animali;

    avvicinarsi agli animali selvatici per cura o per studio nella consapevolezza che ogni animale ha diritto di vivere libero nel proprio ambiente;

    operare nei confronti degli animali utilizzati ai fini economici per non privarli in alcun momento del diritto ad essere nutriti, alloggiati, trasportati nel modo più consono possibile alle loro naturali esigenze etologiche e fisiologiche;

    non utilizzare gli animali per fini sperimentali, non partecipare ad esperimenti e attivarsi per difendere e promuovere le tecniche sostitutive in tema di utilizzo degli animali a fini sperimentali di qualsiasi tipo;

    impedire l’uso di animali per motivi ludici e in qualsiasi situazione che sia incompatibile con la dignità dell'animale;

    non partecipare ad attività venatorie, non collaborare con ricerche di alcun tipo che possano essere utilizzate per favorire tali attività;

    rispettare i principi del presente documento anche ricorrendo all’obiezione di coscienza" ¹

    INTRODUZIONE

    "Chi ha contemplato una volta con i propri occhi la bellezza della natura non è destinato alla morte, bensì alla natura stessa, di cui

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