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Delos Science Fiction 204
Delos Science Fiction 204
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Delos Science Fiction 204

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Fantascienza - rivista (99 pagine) - Fantascienza in streaming - Alita - Karma City Blues - La vittoria impossibile - Michael Moorcock - Larry Niven


In che modo lo streaming ha rivoluzionato la fantascienza televisiva? Cosa hanno portato le piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video nel mondo della science fiction? Sono delle delle domande che ci siamo posti e che abbiamo provato a rispondere con lo speciale del numero 204 di Delos Science Fiction. Di sicuro alcuni effetti sono sotto gliocchi di tutti: il moltiplicarsi di canali, il numero sempre più cresente di serie televisive di fantascienza, la globalizzazione dei mercati di contenuti audiovisivi. Insomma, è in atto un processo che sta rivoluzionado il nostro modo di guardare la fiction, che ormai non passa più per un televisore ma anche per altri schermi, come quelli di uno smartphone, di un tablet o di un computer.

Marcello Rossi, uno dei maggiori esperti italiani di serie televisive, ha tracciato un quadro della situazione di questo fenomeno, definendo tale momento storico come l'età dell'abbondanza, termine usato per primo da John Ellis, uno dei maggiori studiosi di televisione. Lo speciale fa poi il punto sull'attuale momento della fiction televisiva prodotta in casa Marvel, ad opera di Arturo Fabra, e offre anche una piccola guida alle serie di fantascienza del momento, che vanno in onda rigorosamente in streaming. Dello stesso argomento si occupa anche il curatore della rivista Carmine Treanni.

L'uscita per Delos Digital di Karma City Blues, il nuovo romanzo di Giovanni De Matteo, uno dei nostri maggiori autori di fantascienza, non poteva lasciarci indifferenti e abbiamo intervistato l'autore su questa sua ultima fatica letteraria.

Il film del momento è senza dubbio Alita – Angelo della Battaglia, diretto da Robert Rodriguez, tratto dal'omonimo manga di Yukito Kishiro e prodotto e voluto fortemente da James Cameron.

Sempre nei servizi, ci occupiamo anche di una delle antologie più interessanti ed originali apparse negli ultimi tempi: La vittoria impossibile, curata da Andrea Pelliccia e che presenta 13 storie di Ucronia sportiva.

Nella sezione rubriche, proprio Pelliccia si occupa, in una nuova rubrica dal titolo Contaminazioni, dello scrittore Michael Moorcock e delle connessioni che ha instaurato con la musica.

Gian Filippo Pizzo, noto negli ultimi anni per essere il curatore di apprezzate antologie collettive, si pone, nella rubrica Roundtable, e rivolge ad alcuni personaggi del mondo della fantascienza una domanda provocatoria: perché la fantascienza non viene capita?

Donato Rotelli, già collaboratore di Fantascienza.com, apre le danze con una rubrica dedicata a quegli scrittori che hanno scritto fantascienza, ma non sono propriamente identificati con questo genere della letteratura. si parte con Oliver Sacks.

Infine, Roberto Paura fa il punto sul computer quantistico con l'ottica della futurologia.

Il racconto di questo numero è di Fabio Aloisio.


Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateApr 9, 2019
ISBN9788825408751
Delos Science Fiction 204

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    Delos Science Fiction 204 - Carmine Treanni

    fantascientifico.

    Thread

    Fantascienza televisiva, dal broadcasting alla rivoluzione del narrowcasting

    Articolo di Carmine Treanni

    Negli ultimi anni, il fronte più caldo della fantascienza è senza dubbio il piccolo schermo: le serie televisive hanno occupato, per quantità e qualità, l'immaginario della science fiction e dietro questa rivoluzione, non c'è dubbio, che un peso rilevante lo hanno avuto i numerosi servizi di streaming apparsi sia in America sia in Europa. Abbiamo volutamente detto piccolo schermo proprio perché, oramai, è sempre più obsoleto parlare di televisione in senso stretto. Le piattaforme di streaming hanno rivoluzionato il mercato della fiction televisiva, laddove la trasmissione prima era ad esclusivo appannaggio della televisione cosiddetta generalista che aveva nel broadcasting il suo punto di forza, mentre ora l'offerta è più frammentata. Cosa significa tutto questo?

    La TV generalista funziona con il sistema di broadcasting, ossia la modalità di diffusione dei contenuti che deriva dal termine broadcast, la tecnica per la trasmissione di segnali audio e/o video che avviene da una fonte emittente ad una molteplicità di riceventi. Così, per estensione, il termine broadcasting viene usato per indicare la comunicazione che avviene da una fonte emittente verso una pluralità di destinatari, i quali ricevono il messaggio in funzione della contemporanea presenza di due caratteristiche: il possesso e uso di un apparato ricevente da una parte e una localizzazione entro il raggio di copertura del segnale della fonte emittente dall’altra. Il caso più lampante di broadcasting è per l'appunto la televisione.

    Per guardare una puntata della propria serie televisiva preferita, nel sistema della televisione generalista e quindi del broadcasting, bisogna attendere che il canale televisivo la trasmetta ad un giorno e ad un orario prestabilito. Se non si può, si deve sperare in una replica oppure attendere che la serie televisiva finisca nel mercato dell'home video.

    Oggi, invece, con le piattaforme di streaming è possibile guardare un episodio della propria serie TV preferita in qualsiasi momento della giornata e non necessariamente in televisione, ma anche sul proprio smartphone, tablet o computer. Non si è più più prigionieri del palinsesto, ossia di precisi giorni e orari di trasmissione. Inoltre, possiamo avere a disposizione non una puntata, ma anche tutte le stagioni della fiction televisiva che vogliamo guardate, in modo da poterlo fare quando ci pare, in qualsiasi momento della giornata, tant'è che spesso si usa l'espressione inglese Binge watching, che sta proprio a segnalare l'ossessione di guardare una dopo l'altra le puntate della stessa serie, senza interruzioni (anche pubblicitarie).

    Con le piattaforme di streaming televisive si è affermato un nuovo tipo di diffusione dei contenuti che, sempre con una terminologia specifica e in inglese, si chiama narrowcasting (trasmissione ristretta). Con questo termine s'intende, per l'appunto, una diffusione mirata di contenuti, trasmessi ad un pubblico interessato. È il modello di comunicazione di Internet, in cui l’utente accede ai contenuti sul web (in alcuni casi gratis, in altri previa sottoscrizione di un abbonamento o comunque a seguito di un pagamento) per poterne usufruire in piena libertà, sia di tempo sia di luogo, con la giusta tecnologia e una connessione alla rete.

    Mentre con il broadcasting si cerca di raggiungere il maggior numero di spettatori, con il narrowcasting l'obiettivo diventa di arrivare ad un pubblico ristretto, disposto però a pagare per ottenere i contenuti (nel nostro esempio le fiction televisive o anche i film) che desidera guardare.

    È difficile dire dove questa rivoluzione ci porterà, ma alcuni, chiamiamoli così, effetti secondari di questo profondo cambiamento sono in atto.

    Primo: i canali di diffusione dei contenuti, nel nostro caso di fiction televisiva, si sono moltiplicati. Non solo sono nate piatttaforme di streaming nazionali, costringendo le TV generaliste ad entrare anche in questo settore, ma molti di questi servizi sono nati con un ottica nativamente internazionale, catapultando anche nel nostro Paese, e in tanti altri, i propri contenuti, come ad esempio hanno fatto Netflix ed Amazon Prime Video.

    Secondo: i tempi di trasmissione di un contenuto, diciamo di una nuova serie televisiva, sono ormai diventati contemporanei. Se una serie TV inizia le proprie trasmissioni negli Stati Uniti, il paese dove è stata realizzata, può essere trasmessa in contemporanea o quasi anche nel nostro Paese, e in tutti gli altri dove la piattaforma è presente. Prendiamo il caso di Star Trek: Discovery, uno dei franchising più longevi dell'immaginario fantascientifico, che ha avuto le sue origini proprio nella televisione generalista. Una nuova puntata della serie viene trasmessa negli Stai Uniti dal canale CBS All Access e il giorno dopo è disponibile, grazie a Netflix, in tutto il resto del mondo, Italia compresa. Sembrano passati anni luce da quando un appassionato doveva sperare che un canale generalista decidesse di acquistare una serie televisiva per poi trasmetterla, magari ad orari impossibili per via dell'audience basso.

    Terzo: sta accadendo che la fruizione in modalità narrowcasting riesce a raccogliere, nei paesi cosiddetti più avanzati, un pubblico maggiore di quello che continua ad usufruire la TV generalista del sistema di broadcasting. Il pubblico televisivo si sta spostando, lentamente, sempre più verso le piattaforme di streaming.

    Infine, il pubblico di un Paese, mettiamo l'Italia, si ritrova a poter usufruire di un numero sempre crescente di prodotti realizzati da nazioni diciamo così marginali nella produzione di fiction televisive. Per esempio, non è inusuale poter guardare serie televisive realizzate in Spagna o Norvegia, oppure provenienti da paesi ancora più lontani. Così come sempre più fiction italiane riescono a conquistare un pubblico all'estero, grazie proprio ai servizi di streaming.

    Di questo processo in atto, che è ancora in bilico tra broadcasting e narrowcasting, la fantascienza sta beneficiando, almeno dal punto di vista quantitativo, ma il alcuni casi anche qualitativo, perché in fondo quando la concorrenza si moltiplica la differenza la può fare solo la qualità.

    28 febbraio 2019 https://www.fantascienza.com/24459/fantascienza-televisiva-dal-broadcasting-alla-rivoluzione-del-narrowcasting

    Anteprime dal Futuro

    La Cina e Larry Niven in due antologie

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

    Un'antologia di fantascienza cinese 

    La fantascienza made in Cina continua a mietere successi sia in Europa sia in America. Broken Stars è la seconda antologia di narrativa speculativa cinese che esce sul mercato anglosassone, a cura del pluripremiato scrittore sino-americano Ken Liu.

    Alcuni degli autori inclusi sono già familiari ai lettori americani, tra cui Liu Cixin e Hao Jingfang, entrambi vincitori di Hugo; altri sono alla loro prima pubblicazione in inglese, ma tutti i racconti sono recentissimi.

    Le storie spaziano dal cyberpunk alla più classica space opera, dalla storia alternativa ambientata in Cina ai viaggi nel tempo, ma molti racconti dell'antologia mostrano profondi legami con la cultura cinese. Nelle intenzioni del curatore, l'antologia non vuole essere rappresentativa o completa, ma dimostrare la vivacità e la diversità della fantascienza scritta in Cina in questo momento.

    Il libro comprende anche tre saggi; il primo esplora la storia della fantascienza cinese, il secondo lo stato del fandom cinese contemporaneo e il terzo di come il crescente interesse per la fantascienza in Cina abbia avuto un impatto sugli scrittori che hanno lavorato a lungo negli anni in cui la fantascienza era al bando e vietata.

    L'universo narrativo dei guerrieri Kzin 

    La predatrice razza guerriera felina conosciuta come Kzin non ha mai avuto difficoltà a sconfiggere tutti gli altri esseri alieni che hanno incontrato sul loro cammino, conquistando mondi con poco sforzo. Fino a quando non si sono trovati faccia a faccia con gli umani. Piccolo di statura e privo di artigli e zanne, l'uomo avrebbe dovuto essere una facile preda, ma così non è stato. Da anni ormai gli umani e il Kzin sono stati coinvolti in una serie di guerre, senza che nessuna delle due parti possa dichiarare la vittoria decisiva una volta per tutte.

    Questo è l'universo narrativo creato da Larry Niven, uno dei più importanti scrittori di fantascienza e vincitore per ben cinque volte del Prmeio Hugo. Ora esce sul mercato anglosassone Man-Kzin Wars XV, un'antologia ambientata in quest'universo narrativo, con storie che appassioneranno sicuramente i fan di Niven e della sua bravura come scrittore.

    28 febbraio 2019 https://www.fantascienza.com/24432/la-cina-e-larry-niven-in-due-antologie

    La Classifica di Delos

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