La casa sull'albero

633/1941.

Dov’è Margherita?

Capitolo 1

Erano circa le 19.30 della sera quando il conte Bartolomeo II da Montepegli, esausto dopo una lunga giornata di studi e di duri lavori di amministrazione delle proprietà di famiglia in Liguria, uscì dal suo studio privato per recarsi nel salotto. Aveva precisato ai servitori di non disturbarlo per alcun motivo e così nulla quel giorno lo aveva distolto dal lavoro, neanche la meravigliosa vista che si poteva contemplare dalle finestre del suo studio: l’azzurra immensità del mare all’orizzonte e, appena sotto la casa gli scogli su cui era costruita.

Arrivato nella sala da pranzo, si accorse però che qualcosa in casa non era come al solito: la tavola era apparecchiata per la cena, ma la moglie non c’era. Andò allora a cercarla in tutte le camere e in tutti i salotti della villa, dal primo all’ultimo piano, ma senza trovarla. Anche la camera di sua moglie, la contessa Margherita Arboccò, era in ordine come ogni volta quando la contessa usciva di casa, il letto era in perfetto stato e le luci spente: sua moglie non era ancora rientrata a casa.

Il conte, un po’ angosciato, corse dal maggiordomo a chiedere notizie. Nessuno in casa aveva visto nemmeno l’ombra o ricevuto novità dalla contessa. Corse allora nel garage delle auto per vedere se la macchina con cui era uscita fosse rientrata. Ma nulla, anche dell’autista nessuna traccia.

Bartolomeo non poté fare a meno di pensare alla brutta litigata che aveva fatto qualche giorno prima con Margherita: quel litigio era stato così grande che li aveva divisi, infatti la contessa, per protesta, era persino andata a dormire in un’altra stanza della villa.

Certo, pensò tra sé il conte, a me fa piacere quando Margherita mi aiuta e mi consiglia negli affari di famiglia, è anche brava, ma l’altro giorno ha proprio esagerato. Pretendere che io aumenti la paga a tutti i minatori di Gambatesa e che faccia dei lavori di miglioramento nella miniera… …ma lo sa lei quanto ci costerebbe tutto questo? E poi addirittura consigliare ai minatori di fare sciopero e non lavorare. Ah no, lei non si preoccupa, fa la generosa…..ma le piace fare la bella vita! Fare questo a me, a suo marito! Capacissima di non essere rientrata per farmi un dispetto. Ancora si infiammava