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Uso Magicodi Pietre Erbe e Colori: Corso Pratico
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Ebook156 pages2 hours

Uso Magicodi Pietre Erbe e Colori: Corso Pratico

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About this ebook

Usare Pietre Erbe e Colori
Corso Pratico
 Parliamo di cristalli, erbe e colori in un'epoca in cui la filosofia olistica è molto sviluppata e tecnicamente avanzata.
 In questo testo affronteremo le basi dell'interconnessione con questi strumenti vitali e cominceremo a vederli come parte della nostra evoluzione, scopriremo le loro caratteristiche, le loro polarità, la capacità di essere compagni e mezzi in meditazione, creatori di griglie energetiche di guarigione.
 Questa raccolta di nozioni consente a chiunque di conoscere i principi della Scuola Antica Sophia Italica; di sapere come siamo fatti e, come minuziosamente il corpo regola tutto se stesso come un perfetto universo autoregolato.
“Spero possiate appassionarvi e lodare la vita tramite la Conoscenza e la Scienza”
 
LanguageItaliano
Release dateApr 18, 2019
ISBN9788869374326
Uso Magicodi Pietre Erbe e Colori: Corso Pratico

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    Uso Magicodi Pietre Erbe e Colori - Michela Chiarelli

    FATATI

    Presentazione - I CRISTALLI

    Questo libro nasce dalla passione trasmessami da Nonna Malva, dai libri di cui la mia adorata Mamma Anna riempiva casa, dagli studi universitari in Scienze Forestali, ove scoprii la perfezione della Natura osannata dalla Scienza.

    Si! Certo sono una Sciamana Italiana di lignaggio Ereditario di Sesta generazione, ma ho avuto la possibilità di vivere nel mondo occidentale ove la bellezza e il potere della vita è stato, anche, minuziosamente documentato.

    Decido di fornire questa raccolta di nozioni per consentire a chiunque approcci con la Scuola Antica Sophia Italica, di sapere come siamo fatti e, come minuziosamente il corpo regola tutto se stesso come un perfetto universo autoregolato.

    Spero possiate appassionarvi e lodare la vita tramite la Conoscenza e la Scienza.

    Con queste conoscenze di base il tocco e l’ascolto del corpo saranno certamente più approfonditi.

    È vero questo materiale potrà sembrare minuzioso, ma consentitemi di dire che è ciò che serve per comprendere l’organismo col quale volete lavorare e sostenere.

    Michela Chiarelli svolge attività con la sola finalità divulgativa dello sciamanesimo e di altre tecniche energetiche evolutive attraverso libri, consulenze, seminari e incontri individuali.

    Michela Chiarelli declina ogni responsabilita’ dall’uso che verrà fatto delle informazioni ivi contenute nel testo si consiglia di consultare o far consultare il proprio medico curante e fare i dovuti accertamenti prima di trarre qualsivoglia conclusione.

    L'USO DEI CRISTALLI NELLA STORIA

    Parliamo di cristalli in un epoca in cui la cristalloterapia è molto

    evoluta e tecnicamente avanzata dal punto di vista sciamanico specialmente

    della nostra tradizione italiana il cristallo in passato non era altro che

    il sale. Sale che aveva la possibilità di presentare tutte le

    caratteristiche adatte a creare uno scudo, una protezione, impregnato della capacità di manifestare L'energia della terra.

    Specialmente al sud l'uso del sale era veramente stretta correlazione con quella che era la manifestazione del potere di Madre Terra.

    Modernamente abbiamo conosciuto e studiato con curiosità tutte le caratteristiche delle pietre e dei cristalli facendo di essi abili aiutanti e riequilibratori del sistema corpo, mente spirito umani.

    Ciò che solitamente viene dimenticato o non detto, è che i cristalli come tutte le forme energetiche vibrazionali di questo piano, funzionano secondo il principio che recita: gli opposti si attraggono e i simili si respingono.

    Viene da sé che per comprendere la vera polarità ed elettromagnetismo sviluppato dal Cristallo sul nostro campo energetico, magnetico, aurico e sui nostri corpi sottili e, corpi fisici è importante comprendere che se usiamo un cristallo per allontanare un sintomo, secondo la legge di cui ho parlato sopra, è perché il cristallo stesso contiene dentro di se quella sorta di elettricità che può essere utilizzata nel simile che respinge il simile per allontanare il malanno o l’influenza elettromagnetica.

    Se invece vogliamo utilizzare un cristallo che apporti a noi la sua

    potenza e la sua forza energetica ci troveremo a dover considerare che il cristallo stesso è manchevole di quella forza energetica, ma possiede

    l'intelligenza giusta per attrarla.

    Considerate che si parla di pulizie, siceramente per quanto faccia piacere a tutti i terapeuti pulire lavare, consacrare ecc, ecc i cristalli, essi sono più antiche potenti e elettromagneticamente intelligenti di noi mortali.

    Quindi igienicamente vi basterà lavare in acqua e sale il

    cristallo, considerate però che non tutti i cristalli possono essere immersi in acqua, ciò che è importante è il potere a livello sciamanico

    dell'incanto ossia trasmettere alla pietra l'intento o la

    richiesta che la preparerà, la programmerà, nello svolgere l'attività o

    l'aiuto che ci serve o che serve i nostri cari, i cristalli hanno l'intelligenza di milioni di anni vissuti nel grembo della madre che sono stati utili alla loro evoluzione sono molto più antichi è molto più potenti di noi e non è possibile pensare di poterli purificare.

    Ciò che noi possiamo fare e lavarli a livello igienico come faremmo con qualunque tipo di oggetto tenuto nelle mani di altre persone o che ha viaggiato da una parte all'altra del mondo. Quello che possiamo fare programmare ossia chiedere che sviluppi una funzione precisa a contatto col corpo o con la mente o col corpo energetico, riguardo alla credenza del non fatelo toccare agli altri, lo strumento

    Cristallo, è una questione di moda è strettamente collegato alla New Age il cristallo non si può sporcare, il cristallo é pulito, é cristallo!!!

    Se viene programmato coscientemente in modo tale che quando e se sarà toccato da qualcuno potrà effettivamente trovare pace e ripulirsi automaticamente

    questi lo farà, buona lettura.

    In Mesopotamia, la terra tra i due fiumi s’insediarono i Sumeri 4000 anni a.C. Essi già possedevano la conoscenza dell'arte di lavorare le pietre e perfino l'arte di utilizzare le pietre a scopo terapeutico. Alcune si utilizzavano per combattere le malattie, altre per problemi amorosi e altre ancora si riteneva che proteggessero dai furti. Dai ritrovamenti archeologici risulta che dal 3300 a.C. circa, i sigilli per le pergamene erano di pietre quale lapislazzuli, ematite o serpentina. Si può quindi affermare che in Mesopotamia le pietre rientravano nell'uso quotidiano, perlomeno per certi ceti sociali. Di pietre erano adornati gli indumenti d'oro che ricoprivano le statue degli Dei.

    Nelle scritture letterarie come L'epopea di Gilgamesh (ca. 1200 a.C.), si racconta come cercare l'albero delle pietre nel giardino degli dei. Negli inni Sumeri è raccontato di un tempio che era costruito interamente in argento e lapislazzuli con fondamenta di corniola.

    Gli Egiziani usavano collegare i colori delle pietre, catalogate in pietre verdi, rosse, blu, con gli stati d'animo. Il significato della corniola era rabbia e ira, della turchese freschezza e crescita. Le pietre che amavano maggiormente erano quelle verdi perché le mettevano in relazione col volere degli Dei quando ogni anno il Nilo faceva rifiorire e rinverdire la valle arsa dal sole tramutandola in un'oasi. Gli amuleti non erano portati solamente nella cripta quali viatici dell'anima del morto, ma erano largamente utilizzati anche dai viventi. Si utilizzavano perle di corniola per le magie d'amore, la nefrite doveva preservare chi la portava dall'annegamento; altri amuleti, vicino al guanciale, aiutavano a passare una notte tranquilla. Ai tempi degli imperatori romani le pietre più pregiate erano diamante, rubino, zaffiro, topazio, acquamarina, lapislazzuli, malachite e turchese; inoltre si utilizzavano i calcedoni come corniola, diaspro, agata, onice e eliotropio.

    Nell'antica Roma le pietre erano importate principalmente dall'Oriente e da Babilonia. Dall'Arabia e dall'Etiopia erano fornite: l’ametista, il topazio, l’ossidiana e l’eliotropio. Il primo imperatore romano, Augusto (63 a.C. / 14 d.C.), incoraggiava l'arte e l'amore per le pietre, tanto da tenere, sul Campidoglio, un cristallo di rocca che pesava circa 5 kg. Come le pietre fossero importanti nelle rappresentazioni religiose dei cristiani si rivela dalla seguente descrizione: "Le mura erano costruite con diaspro e la città era d'oro puro, simile a terso cristallo. I fondamenti delle mura della città erano adorne di ogni tipo di pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisolito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l'undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. Le dodici porte erano dodici perle e ciascuna era fatta da una perla sola.

    La piazza della città era d'oro puro, simile a cristallo trasparente" (Apocalisse 21, 18-21).

    Nel Medioevo le conoscenze degli antichi vennero seguite fedelmente e le frequenti menzioni delle pietre nella Bibbia influenzarono il simbolismo e l'esegesi. Si tentò anche di decifrare le forze e le energie delle pietre associandole ai colori: vennero sviluppate alcune esperienze pratiche. Con l'avvento dell'alchimia si aprì il passaggio dal mistico allo scientifico.

    Il XVI secolo apportò un nuovo modo di interpretare la natura. Fra la schiera degli umanisti c'erano anche molti medici che si interessarono particolarmente agli effetti curativi delle pietre senza lasciarsi influenzare da antichi scritti.

    L'Umanesimo pose insomma le

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