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Diritto Commerciale
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Ebook64 pages49 minutes

Diritto Commerciale

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Libro in pdf che illustra i principi del diritto commerciale
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMay 27, 2019
ISBN9788831622639
Diritto Commerciale

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    Diritto Commerciale - Martina Paiotta

    SOCIETA'

    NOZIONE GENERALE. DIRITTO COMMERCIALE:

    Il diritto commerciale è quel diritto che ha ad oggetto lo studio dei rapporti commerciali, oltre che delle Imprese, delle Società e di tutti i soggetti gli elementi connessi.

    E' collegato alla norma della Costituzione la quale afferma che l'iniziativa economica è libera, ma che non può svolgersi in contrasto con la libertà, la sicurezza, e la dignità umana.

    La libertà economica è connessa alla libertà di intraprendere un'attività, alla libertà di cessarla in qualsiasi momento, e alla libertà di svolgerla senza interferenze.

    Il Codice Civile del 1942 tratta l'Impresa come un atto unico di commercio, mentre il Codice di Commercio del1882 non considerava l'Imresa come atto unitario, ma come singoli atti separati.

    Concorrenza e disciplina antitrust:

    L'attività economica, ai fini del funzionamento e dell'efficacia del mercato, subisce una serie di condizionamenti, che permettono che il mercato sia popolato da soggetti competitivi e non sia oggetto di monopoli e abusi di potere.

    Per questo motivo, la legge fa sì che alcune attività che scambiano beni e servizi necessari, siano soggette a controlli e limitazioni.

    Vi possono essere limitazioni in senso orizzontale, se il destinatario ha il divieto di produrre beni o servizi uguali o differenti da quelli prodotti dalla controparte, o limitazioni in senso verticale, se il destinatario ha il divieto di produrre o richidere beni e servizi che formano oggetto del rapporto con la controparte.

    Disciplina importante per quanto rigurda la concorrenza è la disc. antitrust, che ha inquadrato una serie di fattispecie espressamente vietate, dunque soggette a sanzioni. Esse sono:

    -Le intese, che non sono del tutto vietate, purché non venga alterata la concorrenza;

    -L'abuso di posizione dominante;

    -Le concentrazioni.

    Le intese sono 'alleanze' tra imprese, che hanno ad oggetto accordi che mirano a impedire la concorrenza su ampi mercati. Gli accordi possono essere di varia natura, e cioè: veri e propri accordi in forma scritta o verbale, pratiche concordatarie consistenti in collaborazioni e comportamenti che mirano ad annientare la concorrenza; e deliberazioni di associazioni, consorzi ecc., che ad esempio stipulano piani tariffari comuni e contratti comuni.  Vi sono anche altri tipi di intese, dette orizzontali e verticali. Le intese orizzontali hanno come oggetto: accordi limitativi della produzione; accordi di ripartizione del mercato; accordi di cooperazione industriale; accordi di fissazione dei prezzi; accordi di specializzazione; e accordi di reti distributive comuni.

    Le intese verticai hanno solitamente ad oggetto rapporti di fornitura e distribuzione esclusiva.

    L'abuso di posizione dominante è la fattispecie in cui un'impresa riesce ad ottenere profitti eccessivi attraverso modalità che vanificano la concorrenza, grazie alla sua posizione sul mercato, riuscendo a controllare tra il 55 e il 70% del mercato. Le conseguenze che ne derivano sono: il rifiuto di contrarre con ogni richiedente; prezzi onerosi e ingiustificati; accordi leganti, con cui la conclusione del contratto è subordinata ad un'altra prestazione; e le differenti condizioni per le stesse prestazioni. Tutto ciò, a svantaggio degli stakeholders e dei clienti.

    Infine, ci sono le concentrazioni, con scopo di annullare la concorrenza. Se il fatturato delle imprese supera i 500mld complessivi, o 50mld per impresa, allora sono la concentrazione è ritenuta 'prericolosa' per la concorrenza. Sono oggetto di concentrazione:

    -le fusioni e le scissioni con scopo di ridurre la concorrenza;

    -la formazione di un'unica impresa da parte di imprese con particolari posizioni sul mercato;

    -la cessione di controllo, quando determinati soggetti acquisiscono controllo di varie imprese.

    Concorrenza sleale: La concorrenza sleale è la situazione in cui un soggetto, attraverso una serie di condotte poco professionali, cerca di ledere l'interesse di un altro soggetto, nell'ambito di attività economiche in competizione sullo stesso mercato. L'imprenditore diventa responsabile anche degli atti compiuti da terzi nel suo interesse, e dunque di ogni atto idoneo a danneggiare l'impresa altrui. Gli atti principali sono: atti di vanteria, atti di denigrazione, atti di confusione, atti di appropriazione dei pregi del concorrente, e atti non conformi alla professionalità.

    Atti di vanteria:

    Sono quegli atti che consistono nell'appropriazione di pregi altrui o di pregi inesistenti in assoluto.

    Atti di denigrazione:

    Sono atti idonei a determinare il discredito circa l'attività del concorrente, attraverso diffusione di false notizie ed apprezzamenti. Sono legittimi solo se conseguenza

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