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Delos Science Fiction 206
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Delos Science Fiction 206

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Fantascienza - rivista (77 pagine) - Intelligenza Artificiale e fantascienza - Godzilla II: King of the Monsters - Lone Sloane - Per Wahlöö


Uno dei territori più suggestivi del mondo dell'informatica e delle nuove tecnologie è senza dubbio quello dell'intelligenza artificiale. Una materia che gli scrittori di fantascienza conoscono molto bene, per averla praticata fin dalla cosiddetta Età dell'Oro della science fiction. Scrittori come Isaac Asimov e Fredric Brown hanno raccontato la possibilità di creare una mente artificiale, in grado di ragionare e sembrare in tutto e per tutto come il cervello umano.

A questo affascinante tema abbiamo dedicato lo speciale del numero 207 di Delos Science Fiction, il nostro magazine di approfondimento. All'intelligenza artificiale dal punto di vista scientifico e tecnologico ci introduce il giornalista Lorenzo Pinna, da trent'anni redattore di trasmissioni televisive quali Quark e SuperQuark e divulgatore scientifico. L'immaginario delle AI dal punto di vista fantascientifico è invece il tema dell'intervista che abbiamo fatto a Giovanni De Matteo, scrittore Premio Urania e fondatore del Connettivismo.

In questo numero troverete anche un servizio dedicato a Godzilla II – King of the Monsters, sequel di Godzilla del 2014 e che secondo la critica statunitense è un film da 5 stelle.

Raffaele Izzo ci introduce ad un romanzo giallo-fantascientifico dello scrittore svedese di Per Wahlöö dal titolo L'epidemia.

Per la sezione rubriche Andrea Pellccia ci parla della musica rock a tema fantascienza al di fuori del mondo anglosassone, mentre Fabio Lastrucci ci introduce ad uno dei fumetti più psichedelici della storia: Lone Sloane.

Per le novità social e digital non potevamo non segnalare il nuovo racconto di Paul Di Filippo, dal titolo Il Re del convito, pubblicato da Delos Digital, con protagonista un giovane Giosuè Carducci.

Il racconto di questo numero è di Giancarlo Manfredi.

Potete leggere il numero 207 di Delos Science fiction al seguente indirizzo:

www.fantascienza.com/delos/207.


Rivista fondata da Silvio Sosio e diretta da Carmine Treanni.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateJun 11, 2019
ISBN9788825409338
Delos Science Fiction 206

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    Delos Science Fiction 206 - Carmine Treanni

    fantascientifico.

    Thread

    I film di fantascienza come guida per il futuro

    Articolo di Carmine Treanni

    I film di fantascienza possono suggerirci idee preziose e originali per prevenire i problemi futuri dell'umanità? A sentire il fisico Andrew Maynard, direttore del Risk Innovation Lab all'Arizona State University, la risposta è sì.

    Nel suo saggio Films from the future: the technology and morality of sci-fi movies, Maynard sostiene che le pellicole di fantascienza sono una guida essenziale per navigare in un futuro dominato da nuove e complesse tecnologie.

    Maynard è nato a Preston, nel Regno Unito, e si è trasferito negli Stati Uniti nel 2000. Dopo una prima passione per la scienza, ha studiato fisica all'Università di Birmingham, laureandosi nel 1987. Dopo un breve intermezzo come dirigente per Severn Trent Water (dove ha sviluppato una tecnologia per il trattamento e la bonifica delle acque), ha iniziato a studiare per il dottorato nel 1989, e si è laureato in microscopia elettronica e fisica all'Università di Cambridge, nel 1993. Tra il 1992 e nel 1999 ha condotto e condotto ricerche sull'esposizione agli aerosol professionali per il ministero britannico per la salute e la sicurezza e nel gennaio 2000 si è trasferito negli Stati Uniti per sviluppare un programma di ricerca sull'esposizione alle nanoparticelle sul posto di lavoro, con l'Istituto nazionale per la sicurezza sul lavoro e la Salute. Tra il 2002 e il 2005, Andrew è stato sempre più coinvolto nella ricerca sui potenziali impatti sulla salute dei nanomateriali, ma nel 2005 è stato nominato Chief Science Advisor per il progetto sulle nanotecnologie emergenti presso il Woodrow Wilson International Centre for Scholars.

    Maynard è quindi un esperto nello sviluppo socialmente responsabile delle tecnologie emergenti e convergenti. Nel suo saggio sostiene che nell'ultimo mezzo secolo, l'umanità ha visto crescere la tecnologia a un ritmo allarmante. Il salto da computer che riempiono la stanza ai super-computer tascabili è solo l'inizio. L'intelligenza artificiale, la manipolazione genetica, la clonazione e il viaggio spaziale sono tutte idee che sembravano favole, solo qualche anno fa. E ora la loro realizzazione è un fatto compiuto in molti casi. Ma siamo pronti a gestire questi progressi scientifici e tencologici?

    Come spiega Maynard nel suo libro:

    Ciò che questi film fanno piuttosto bene è fornirci uno scorcio del nostro futuro, per aiutarci a vedere cosa potrebbe essere. Visti nel modo giusto – e con una buona dose di pensiero critico – i film di fantascienza possono aiutarci a pensare e prepararci alle conseguenze sociali di tecnologie che non abbiamo ancora, ma che stanno arrivando più velocemente di quanto immaginiamo.

    Per esporre la sua tesi, nel saggio, Maynard ha scelto 12 film e per ognuno ha analizzato i temi scientifici e tecnologici che, secondo lui, sono i più importanti e sui quali forse non siamo preparati a sufficienza: la manipolazione biologica e genetica, il miglioramento umano, le tecnologie informatiche e della nanotecnologia. I film mescolano il vecchio e il nuovo, il familiare e non familiare, per fornire un approccio unico, divertente e in gradi di analizzare le tecnologie emergenti e le responsabilità che ne derivano.

    Il fisico Andrew Maynard ha messo insieme il suo amore per i film di fantascienza con la sua esperienza sulle tecnologie emergenti per coinvolgere il lettore e farlo riflettere sulla relazione tra tecnologia e società, proprio in un momento in cui l'umanità continua a spingere più in là i confini del progresso e della scienza. Attraverso l'immaginazione e la creatività dei film di fantascienza, Maynard introduce i lettori alle potenzialità delle nuove tecnologie emergenti, dall'ingegneria genetica (Jurassic Park) ai farmaci che potenziano il cervello (Limitless), alle modificazioni del corpo umano (Ghost in the Shell) e all'intelligenza artificiale (Ex machina). Queste pellicole si intrecciano con le idee emergenti sulla convergenza tecnologica e sull'innovazione responsabile ed etica, per fornire una prospettiva ampia su dove le nostre tecnologie ci stanno portando e su come garantire che questo processo è esattamente quello che vogliamo.

    26 maggio 2019 https://www.fantascienza.com/24738/i-film-di-fantascienza-come-guida-per-il-futuro

    Anteprime dal Futuro

    Storie di alieni per Timothy Zahn e Jack McDevitt

    Libri in uscita sul mercato anglosassone e che forse, un domani, potremmo leggere anche nel nostro Paese. O magari anche oggi.

    Articolo di Redazione

    Knight di Timothy Zahn 

    Knight è il titolo del secondo romanzo di Timothy Zahn, appartenente al ciclo Chronicle of the Sibyl's War, da poco uscito sul mercato anglosassone.

    La protagonista della storia è Nicole Hammond, una ragazza che cercava solo di sopravvivere nelle strade di Philadelphia, ma che venne rapita, insieme al suo compagno Bungie, da una razza di misteriosi alieni simili a falene e portata su una strana nave chiamata Fyrantha.

    Ora lei è una Sibilla, un umano speciale che ha la capacità di comunicare con gli alieni e la loro nave, ma la sua vita è difficile, a causa della dura competizione tra le fazioni di alieni e umani che controllano diverse parti del Fyrantha. La vita di Nicole cambia quando subisce atti di bullismo e la sua vendetta è un piano per prendere il controllo della nave. Deve solo superare in astuzia gli alieni e gli altri umani delle varie fazioni della Fyrantha.

    Blame It on the Aliens di Jack McDevitt 

    Jack McDevitt è stato definito da Stephen King come: l'erede logico di Isaac Asimov e Arthur C. Clarke. Uno dei suoi cicli narrativi più noti è quello che ha per protagonista Alex Benedict, giunto all’ottavo romanzo con il recente Blame It on the Aliens.

    Dopo undici anni, Gabe finalmente fa il suo trionfale ritorno per ricongiungersi con Alex e Chase e recuperare un possibile artefatto alieno, che potrebbe portarli a risolvere il più grande mistero archeologico della loro carriera. Dopo il suo ritorno, Gabe sta cercando di trovare una nuova vita per se stesso, dopo essere stato dichiarato morto. Alex e Chase, a loro volta, hanno imparato in questi anni a vivere e lavorare senza di lui. Ma quando un manufatto apparentemente alieno scompare dalla vecchia collezione di Gabe, i tre si immergono, nuovamente uniti, in questo mistero.

    Un indizio sulla scomparsa del manufatto è legato ad un viaggio non registrato di un pilota morto; un altro indizio sembra condurre a un altro dei più grandi misteri: la famigerata scomparsa di una squadra di scienziati a bordo di una stazione spaziale in orbita di un buco nero. Con un po' di fortuna, Alex, Chase e Gabe potrebbero essere sulle tracce della più grande scoperta archeologica della loro vita…

    26 maggio 2019 https://www.fantascienza.com/24723/storie-di-alieni-per-timothy-zahn-e-jack-mcdevitt

    La Classifica di Delos

    5 film italiani di fantascienza

    Classifiche a volte serie (o quasi) a volte completamente bizzarre. Un gioco, o poco più, per parlare di fantascienza.

    Articolo di Redazione

    Starcrash di Luigi Cozzi

    1. Terrore nello spazio di Mario Bava 

    Mario Bava, già indiscusso maestro dell'horror italiano, fornisce il suo personale omaggio alla fantascienza girando nel 1965 Terrore nello spazio. Tratto da un racconto dello scrittore Renato Prestiniero, il film di Bava mescola sapientemente fantascienza e horror, anticipando di almeno un decennio atmosfere e spunti che verranno ripresi nell'Alien di Ridley Scott.

    2. Space men di Antonio Margheriti 

    Space men è il primo film di fantascienza di Antonio Margheriti che, in ossequio a una regola non scritta voluta dai produttori italiani, si firmerà con lo pseudonimo americaneggiante di Anthony Daisies, che tramuterà poi in Anthony M. Dawson. Il film ottenne un discreto successo, tanto che, l'anno dopo, Margheriti riuscì a realizzare Il pianeta degli uomini spenti, rimesso in circolazione negli anni Settanta, sulla scia di Guerre Stellari di George Lucas, con il titolo di Battaglie Planetarie.

    3. La morte viene dallo spazio di Paolo Heusch

    Il primo film di fantascienza italiano fu La morte viene dallo spazio (1958) di Paolo Heusch che si avvalse della fotografia e degli effetti speciali di Mario Bava. La storia, come si può evincere dal titolo esplicito, è il resoconto di come i terrestri riescano a sventare una grave minaccia proveniente dallo spazio: un tema che sarà ricorrente nelle pellicole di casa nostra, come in quelle di produzione americana.

    4. Scontri Stellari oltre la terza dimensione di Luigi Cozzi 

    Luigi Cozzi, alias Lewis Coates, realizza nel 1978, Star Crash, conosciuto in Italia come Scontri Stellari oltre la terza dimensione (1978): un vero fanta-kolossal prodotto dagli americani,

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