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PARTE I

Sistemi Trifase

SISTEMI TRIFASE
Il sistema trifase fa parte della famiglia dei sistemi di tipo polifase (bifase, trifase, esafase, dodecafase, etc)

il pi impiegato per una serie di ragioni pratiche: sempre pi conveniente, in termini di costo di linea di trasmissione per unit di potenza, del monofase; consente limpiego del motore asincrono trifase, che una macchina semplice, robusta, poco costosa, che per questi motivi costituisce la stragrande maggioranza dei motori impiegati nellindustria

Da un punto di vista logico, il sistema trifase, pu essere fatto derivare da tre sistemi sinusoidali monofasi uguali, eccetto per il fatto che le tre sinusoidi di tensione sono sfasate tra loro di 1/3 di periodo, cio 120

SISTEMA TRIFASE A STELLA Si considerino i tre circuiti indipendenti riportati in figura in cui i generatori di tensione costituiscono una terna simmetrica di tensioni e sono collegati ciascuno ad una impedenza di uguale valore (carico equilibrato) ( Z = Z1 = Z2 = Z3 = Z e j ).

Configurazione di partenza Tensioni stellate o di fase:

e1(t) = 2 E sin( t )
2 e 2 (t) = 2 E sin t 3 4 e3 (t) = 2 E sin t 3

E1 = E

E2 = E e- j 2 / 3 E3 = E e- j 4 / 3

E1
120

Sistema simmetrico di tensioni


E2

E3

Propriet di una terna simmetrica di tensioni:


e1(t) + e 2 (t) + e3 (t) = 0 t

oppure:

E1 + E2 + E3 = 0

Correnti di linea (sistema equilibrato di correnti): E E I1 = 1 = e j E1 Z Z E E I 2 = 2 = e j(+ 2 / 3) Z Z


E E I3 = 3 = e j(+ 4 / 3) Z Z

I1

I3 E3

I2

E2

NOTA: Rispetto al caso monofase, in cui la potenza trasmessa era pari a P, questa diviene tripla, cio 3P. Tuttavia prima occorrevano 2 conduttori per trasmetterla, mentre ora ne servono 6; per confrontare i sistemi, confrontiamo la potenza specifica per conduttore: caso monofase: P/2; con i tre generatori: 3P/6, che sempre P/2

Immaginiamo adesso di mettere in comune un punto nei tre circuiti, cosa sempre possibile, perch non erano vincolati in alcun modo. facile vedere che possibile sostituire 3 dei conduttori, con uno soltanto, e tutto rigorosamente equivalente rispetto al caso precedente; adesso abbiamo tre conduttori di andata ed uno di ritorno

Configurazione successiva, con conduttori di ritorno in comune

La corrente che fluisce in tale conduttore, ovviamente pari alla somma vettoriale delle correnti negli altri tre:
I0 = I1 + I 2 + I3

Propriet di una terna equilibrata di correnti:


I1 + I 2 + I3 = 0

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Pertanto il conduttore di ritorno non sar percorso da corrente, e quindi inutile collocarlo; in un certo senso, come se, istante per istante, ogni conduttore fosse il ritorno degli altri. Inoltre, essendo nulla la corrente nel neutro, il potenziale del centro stella O coincide con il potenziale del centro stella O.

Ulteriore passaggio, con sistema equilibrato

Configurazione finale di rete trifase a 3 fili adatta per carichi equilibrati

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Conseguentemente, in una rete trifase, simmetrica, equilibrata, i 3 conduttori piccoli sono sufficienti per il normale funzionamento. La potenza specifica per conduttore diviene pari a 3P/3 (3P, perch la potenza sempre quella), 3 il numero dei conduttori. evidente che la potenza specifica di linea raddoppiata rispetto a quella che si avrebbe nel caso monofase. Una rete di questi tipo prende il nome di rete trifase a 3 fili, per evidenti motivi. I tre conduttori prendono il nome di conduttori di fase Impianti di questo tipo sono tutti gli impianti di trasmissione e distribuzione AAT, AT ed MT. Da notare che la simmetria delle tensioni dipende dal generatore (i generatori trifasi, che costituiscono linsieme che noi abbiamo schematizzato come tre generatori monofasi, a meno di guasti, producono sempre terne simmetriche) Lequilibrio delle correnti si ha se: c simmetria delle tensioni, le tre impedenze di carico sono uguali; ma luguaglianza delle tre impedenze di carico dipende dallutente; qualora il distributore di energia non abbia il controllo di quello che lutente andr ad alimentare, allora, lascer un conduttore di ritorno, non pi sovradimensionato rispetto a prima, perch comunque ci sar una certa compensazione tra le correnti; tale conduttore prende il nome di conduttore neutro. Un sistema di questo tipo prende il nome di sistema trifase a 4 fili. Impianti di questo tipo sono gli impianti di distribuzione BT

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Terne delle tensioni stellate (E1, E2, E3) e concatenate (V12, V23, V31) Con gli impianti trifasi a 4 fili abbiamo a disposizione due diversi livelli di tensione: quello tra un conduttore di fase ed il neutro (tensione di fase, o stellata), e quello tra due conduttori di fase (tensione concatenata, o di linea), pari alla differenza vettoriale tra due tensioni di fase. Di solito la prima tensione si indica con E, e la seconda con V. facile dimostrare che i loro moduli rispettano la relazione V=3E, e le terne di E - V sono sfasate di 30 tra loro Tensioni concatenate: V12 = E1 - E2 = 3 E1 e j 30 V23 = E2 - E3 = j 3 E1
V31 = E3 - E1

In quanto combinazione di una terna simmetrica, anche la terna delle tensioni concatenate risulta simmetrica come mostrato dal diagramma fasoriale riportato nella figura.

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noto che la distribuzione BT, in Italia, realizzata con una tensione stellata avente valore efficace di 220V, che corrisponde ad una tensione concatenata avente valore efficace di 380V (380=3220) La tensione nominale di una linea trifase sempre la tensione concatenata, in quanto in qualsiasi tipo di impianto trifase abbiamo sempre i conduttori di fase, mentre il neutro, necessario per definire la tensione stellata, pu mancare In sostanza, le reti trifasi possono essere cos classificate ai fini del loro studio: 1) Simmetriche equilibrate: si studia una rete monofase equivalente, perch tutte le grandezze sulle tre fasi sono uguali in modulo ed hanno sfasamento di 120 luna rispetto allaltra); 2) Simmetriche squilibrate: le terne di V ed E sono note; si esegue lo studio fase per fase, come se si trattasse di tre reti monofasi indipendenti, ed alla fine si fa la somma delle tre correnti, per ricavare la corrente nel neutro.

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SISTEMA TRIFASE A TRIANGOLO Il regime delle correnti non cambia se si sostituisce la terna di generatori a stella con unaltra terna simmetrica di generatori che, inseriti fra i fili della linea, forniscono proprio le tensioni concatenate preesistenti. Analogamente, le tre impedenze di carico collegate a stella possono essere sostituite con una configurazione equivalente a triangolo ( Z = 3 Z = 3 Z e j ). Si perviene cosi al sistema trifase a triangolo riportato in figura:

I1 V31 J1 V12 I2 J2 V23


Correnti di lato:
V12 J1 = Z Correnti di linea:
I1 = J1 - J 3 I 2 = J 2 - J1 I3 = J 3 - J 2 V23 J2 = Z
s

Z J3 Z

I3

V31 J3 = Z

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J1

I3
J3

J1
O

I1
J2

I2
Triangolo delle correnti di lato (J1, J2, J3) e delle correnti di linea (I12, I23, I31)

Le correnti di linea risultano di lato.

3 volte pi grandi di quelle

NOTA: Il diagramma fasoriale delle correnti andrebbe orientato in modo opportuno perch possa rappresentare il triangolo delle effettive correnti correlato allo specifico triangolo delle tensioni di una precisa rete trifase. La configurazione a triangolo delle impedenze di carico rende non pi accessibile il centro stella, che pu, tuttavia, essere definito, in modo formale, come il baricentro del triangolo equilatero delle tensioni concatenate. A partire poi dalla individuazione del centro stella si possono subito tracciare i fasori delle tensioni stellate (o di fase) come i segmanti orientati diretti dal centro stella ai vertici del triangolo delle concatenate.

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POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE SIMMETRICI ED EQUILIBRATI

La potenza istantanea in un sistema trifase definita dalla somma delle tre potenze istantanee delle tre fasi:
p(t) = e1(t) i1(t) + e 2 (t) i 2 (t) + e3 (t) i3 (t)

Nella ipotesi di sistema simmetrico ed equilibrato: e1(t) = 2 E sin( t ) i1(t) = 2 I sin( t )

2 2 e 2 (t) = 2 E sin t i 2 (t) = 2 I sin t 3 3 4 4 e3 (t) = 2 E sin t s i3 (t) = 2 I sin t 3 3

Potenza istantanea:
p(t) = 2 E I sin( t ) sin( t ) 2 2 + 2 E I sin t sin t 3 3 4 4 + 2 E I sin t sin t 3 3

Propriet:

sin( ) sin( ) =

1 (cos( ) + sin( + )) 2

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Potenza istantanea:
p(t) = E I cos() + E I sin(2 t ) 4 + E I cos() + E I sin 2 t 3 8 + E I cos() + E I sin 2 t 3 Terna simmetrica a somma nulla

Potenza istantanea di un sistema trifase simmetrico ed equilibrato:

p(t) = 3 E I cos() La potenza istantanea di un sistema trifase simmetrico ed equilibrato costante. Potenza attiva: P=3EIcos = 3VIcos Potenza reattiva: Q=3EIsin = 3VIsin Potenza apparente: Pa=3EI= 3VI Da notare che rappresenta lo sfasamento tra la tensione e la corrente di fase (non ha nulla a che vedere con lo sfasamento di 30 che si ha tra le terne stellate e concatenate)
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Nota:Le reti trifase possono essere riguardate come reti in regime periodico sinusoidale e possono quindi essere studiate con i metodi di analisi gi studiati.

MISURA DELLA POTENZA NEI SISTEMI TRIFASE


RETE A 4 FILI
1 2 3 0
W1 W2 W3

Misura di potenza con 4 Watmetri

Se la rete squilibrata, occorrono 3 wattmetri, e si deve fare la somma delle tre letture
P = PW 1 + PW 2 + PW 3

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RETE A 4 FILI simmetrica ed equilibrata


1 2 3 0
W1

Misura di potenza con 1 Watmetro

Se una rete simmetrica equilibrata, evidentemente per la misura della potenza sufficiente la misura della potenza di una fase, e poi la successiva moltiplicazione per 3. Il wattmetro andr inserito con il collegamento amperometrico su una fase, ed il voltmetrico tra quella fase ed il neutro
P = 3 PW 1

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RETE A 3 FILI
Quando la rete a 3 fili, la misura di potenza diviene apparentemente impossibile (non c il neutro a cui collegare le voltmetriche); esiste per un collegamento particolare, detto inserzione Aron, che permette, mediante luso di soli 2 wattmetri, di determinare la P complessiva (se la rete simmetrica) ed anche la Q (se la rete simmetrica ed equilibrata)

Misura di potenza tramite inserzione ARON Potenza istantanea:


p(t) = e1(t) i1(t) + e 2 (t) i 2 (t) + e3 (t) i3 (t)

Essendo il sistema a tre fili:


i1(t) + i 2 (t) + i3 (t) = 0 i3 (t) = i1(t) i 2 (t)

p(t) = (e1(t) - e3 (t) )i1(t) + (e 2 (t) e3 (t) ) i 2 (t) = v13 (t) i1(t) + v 23 (t) i 2 (t)

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Misura di potenza tramite inserzione ARON Potenza media:


P = P13 + P23 = V13 I1 cos + V23I 2 cos

= (1-30)=angolo di sfasamento di I1 rispetto a V13

= (2+30)= angolo di sfasamento di I 2 rispetto a V23

E1 V13 I3 E3 3

I1 2

V23 I2

E2

Dette Wa la lettura del wattmetro in alto, e Wb la lettura del wattmetro in basso, P= Wa + Wb, e, se la rete anche equilibrata, Q= 3 (Wa Wb)

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Carico simmetrico ed equilibrato: =1=2;


V13=V23=V; I1=I2=I

Lettura del primo wattmetro


P13 = VI cos( 30) = VI cos() cos(30) + VIsin() sin(30) = 3 1 VI cos() + VIsin() 2 2

Lettura del secondo wattmetro


P23 = VI cos( + 30) = VI cos() cos(30) VIsin() sin(30) = 3 1 VI cos() VIsin() 2 2

P13 + P23 = 3 VI cos = P P13 P23 = VI sin = Q 3

Potenza attiva Potenza reattiva

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RIFASAMENTO DI UN CARICO TRIFASE


Ci occuperemo solo di sistemi trifase simmetrici ed equilibrati. Il rifasamento di un carico trifase si pu realizzare inserendo tre condensatori che possono essere collegati a stella o a triangolo.

Rifasamento con condensatori collegati a stella


1 2 3 CY Carico P, Q

QC = 3 CY E 2 = P ( tg - tg ' ) P ( tg - tg ' ) 3 E 2

CY =

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Rifasamento con condensatori collegati a triangolo 1 Carico 2 P, Q


3 C

QC = 3 C V 2 = P ( tg - tg ' ) P ( tg - tg ' ) 3 V 2

C =

NOTA: Nel collegamento a triangolo i condensatori sono sottoposti ad una tensione concatenata mentre nel collegamento a stella sono sottoposti alla tensione di fase. Inoltre, C = P ( tg - tg ' ) 3 V 2 = P ( tg - tg ' ) 33 E 2 C = Y 3

La capacit nel collegamento a stella tre volte pi grande di quella richiesta nel collegamento a triangolo.

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La scelta del tipo di collegamento considerazioni di varia natura.

dipende

da

Nel caso di reti di bassa tensione (V=380 V) si privilegia il vantaggio economico offerto dalla riduzione della capacit nel collegamento a triangolo. Per le reti di media tensione (V>10 kV) diventa decisivo il problema della tenuta del dielettrico: si preferisce quindi la pi contenuta tensione di esercizio del collegamento a sstella.

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