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Movimento e spazialit

Il movimento Tutto ci che vivo pu essere considerato anche come sinonimo di movimento, quindi da qui diciamo che la vita stessa movimento. I fattori principali che determinano ogni tipo di movimento sono tre e sono: lo spazio, la direzione ed il tempo. I movimenti possono essere lenti, goffi, veloci, rapidi o impercettibili, questi ultimi sono per esempio il battito di ali di un colibr o di una libellula che noi non riusciamo a vedere per la grande velocit tranne che venga visto al rallentatore. Possiamo dire che il movimento dato da un continuo e progressivo cambiamento di posizioni che i nostri occhi non riescono a vedere sempre e quindi in questi casi abbiamo bisogno di un aiuto cio di un rallentatore che ci f accia comprendere le fasi del movimento. Lo Spazio Lo studio di sistemi di rappresentazione dello spazio stato uno dei temi di ricerca pi importanti delle arti figurative e un problema molto sentito dagli artisti, a causa della difficolt da essi incontrata nel trasferire sul piano bidimensionale del foglio e della tela limmagine della realt tridimensionale percepita dallocchio. L'opera presenta il sacerdote Laocoonte con i suoi figli e partendo dal basamento dell'altare in essa raffigurato, misura in altezza cm 242, per un peso di circa 2 tonnellate e mezza. dunque impostata su rapporti metrici* ben superiori del reale, tenuto conto che la dimensione dell'altezza globale corrisponde grossomodo a quella del protagonista al centro della gruppo scultoreo, raffigurato in posizione pressoch seduta, col busto contorto e il capo leggermente chinato. I tre personaggi sono disposti secondo assi curvati e tesi; il movimento fondamentale nasce dal basso a destra, dal parallelismo delle due gambe a terra - quella sinistra di Laocoonte e quella destra del figlio maggiore - e si ramifica poi nella parte alta della statua in due direzioni principali proiettate diagonalmente verso l'esterno, in un moto di tipo esplosivo. Il corpo di Laocoonte si torce in una doppia curva, che si piega poi improvvisamente nel braccio che, con ogni probabilit, tratteneva il serpente e che fa scattare il moto all'indietro in diagonale della parte superiore del busto e della testa. Il corpo del figlio minore, alla destra del sacerdote, assume una posizione di sostegno e di contrapposizione ortogonale all'asse della figura centrale. Il figlio maggiore, alla sinistra del sacerdote, amplifica secondo un'ampia curva, che coinvolge interamente il suo corpo, la proiezione dinamica delle altre figure verso l'esterno. Infine, la linea ondulata e sinuosa del serpente lega e avviluppa tutto l'insieme imprimendo un moto rotatorio a spirale proiettato in diverse direzioni, ma sempre verso l'interno del gruppo statuario, in un moto di tipo implosivo. La possibile derivazione da spunti tratti da pittura o arti cosiddette minori si conserverebbe per come sostanziale traccia di bidimensionalit. Il padre, con folta barba e lunghi capelli a riccioli, emerge per la posizione e la potenza muscolare dell'imponente corporatura denudata del mantello afflosciato sull'altare . Si sostiene con la gamba sinistra appoggiata al terreno col piede, mentre la destra piegata e s'appunta sui gradini dell'altare in una tensione che traspare da ogni tendine. Il braccio sinistro cerca inutilmente di allontanare dal fianco la testa del primo serpente che assomma enormi dimensioni, forza e il veleno letale che sta per inoculare. Il braccio destro piegato e compresso dalle spire dello stesso serpente. Il capo reclinato e il viso contratto da un dolore che unisce l'orrore per la morte dei figli, lo sforzo della lotta e la consapevolezza della sua stessa prossima morte. Alla sua destra il figlio minore, nudo, coi capelli corti a riccioli, bloccato dalle spire dell'altro serpente: alza il braccio destro in un ultimo sussulto, ma il morso velenoso sotto l'ascella ha effetto immediato e gi inizia a crollare sullo stesso altare su cui s'appoggia il padre. All'altra estremit, il fratello maggiore, anch'egli nudo, coi capelli corti, si volge inorridito verso il padre e sembra sul punto di liberare la caviglia dalla coda del secondo serpente.
Nella prima immagine .A sin.: schema del movimento impresso dalle figure che compongono il gruppo scultoreo. A des.:Agesandro, Athanodoro, Polidoro, Laocoonte, 40-20 a.C.,insieme

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