You are on page 1of 5

Materiali sulla Cina http://lacrescitafelice.blogspot.it/2012/07/56-investimenti-stranieri-e-interess e.html http://lacrescitafelice.blogspot.it/2012/05/dalla-riforma-al-socialismo-di-merca to.html http://lacrescitafelice.blogspot.it/2012/06/lenin-va-al-mercato-la-nep.html Indice: http://lacrescitafelice.blogspot.it/2012/04/1.

html "La struttura economica della Cina si basa sul ema di economia mista, diversificata dal punto settore pubblico, ovvero le aziende di stato e ne dominante. Il settore statale dell economia grandissime dimensioni) controlla i principali o l impronta al tipo di sviluppo. La propriet ll intera economia." socialismo di mercato che un sist di vista della propriet in cui il quelle collettive, ha una posizio (formato in generale da aziende di segmenti e campi chiave, che dann privata rappresenta circa un terzo de

"Il settore pubblico limitato ai settori della sicurezza statale, dei monopoli n aturali, settori e beni pubblici importanti, imprese strategiche in settori chia ve e dell alta tecnologia. Lo stato conserva dunque un ruolo strategico. Tra l altro il maggiore beneficiario della riduzione relativa del peso dello stato non tant o il settore privato quanto quello pubblico decentralizzato al quale si propone di esplorare diverse forme di applicazione del sistema di propriet pubblica . Certam ente stato creato anche un settore privato o misto. Ci sono oltre un milione di imprese private e 30 milioni di imprese famigliari. La Cina vuole creare un siste ma di competenze basato sulla capacit di sopravvivenza dei pi capaci "Il PCC nel 1999 delibera sulla riforma e sviluppo delle aziende di propriet stat ale. Le opzioni strategiche sono quelle di rafforzare il settore statale. Quest' ultimo alla base del rafforzamento dell'economia nazionale, della capacit difensi va e della coesione nazionale e costituisce la base del sistema socialista cinese . La Cina deve basarsi sul ruolo decisivo delle aziende statali per sviluppare le forze produttive della societ socialista ed attuare l'industrializzazione e la mo dernizzazione del Paese Nel settembre 1999, il 4 plenum del XV CC delimit le quattro categorie di grandi a ziende che dovevano essere controllate dal governo: Aziende legate alla sicurezz a nazionale, specie le industrie di armamenti; Monopoli naturali (es. zecca, tab acchi); Aziende operanti nelle infrastrutture, acqua, elettricit, gas, ferrovie, ospedali, scuole, ecc. Industrie essenziali : metallurgiche, carbonifere, ad alta t ecnologia o con nuove tecnologie. Nelle quattro categorie di cui si accennato, l a propriet statale spesso totale, in alcuni casi per lo stato ha solo per la maggi oranza. In ogni caso il processo di privatizzazione stato differente da quello avvenuto in Occidente poich in Cina molte aziende ("private") sono di propriet collettiva o cooperativa . Nella ristrutturazione delle aziende di medie dimensioni, si privile gia la propriet collettiva di dirigenti e lavoratori insieme, con azioni non tras feribili. Secondo le stime di un alto dirigente cinese un terzo del PIL proviene dalle aziende statali, il 40% dalle aziende collettivizzate, ed il 30% circa da aziende di propriet straniera o privata. Le imprese statali sono diminuite da 238.000 nel 1998 a 150.000 nel 2003 mentre i loro profitti sono aumentati da 21,4 miliardi di yuan a 495,1 miliardi allo st esso tempo il loro attivo passato da 5.200 miliardi di yuan a 8.400 miliardi e i l loro tasso di profitto sul capitale investito al 5,9 % nel 2003 (Nakaya 2006). "nel 2006 l 84% del PIL cinese stato prodotto dalle 500 maggiori imprese cinesi...

tra queste, ben 349 che hanno espresso l 85% della ricchezza prodotte tra tutte l e 500 sono imprese statali o controllate dallo Stato. Mentre solo 89 sono quelle private, che hanno espresso una ricchezza pari all 8,4% delle 500."

Questione Salari Infine rilevava il Wall Street Journal che "La posizione della Repubblica popol are come produttore a basso costo di prodotti finiti ha iniziato ad essere usurp ata da nazioni come il Vietnam, il Messico, e in alcuni casi, la Corea del sud." (McIntyre 2011). Dunque la delocalizzazione gi iniziata. Alla Cina ormai interes sa poco la produzione di merci a basso valore aggiunto almeno nelle zone costier e. Nel 2012 gli stipendi sono aumentati nella proporzione riportata sotto. In Cina il 21% degli stipendi sono aumentati di oltre il 10% mentre in Giappone solo il 4% ha avuto aumenti simili .Complessivamente gli stipendi sono aumentati del 16, 3% nel 2012. Le prospettive sono decisamente rosee per la Cina in cui si prevede che nel 2013 il 29% degli stipendi aumenter di oltre il 10% mentre in Giappone solo il 2% Nel 12 piano quinquennale sul miglioramento dell'occupazione (l'ultimo in ordine di tempo), la Cina ha dichiarato di voler aumentare i livelli salariali control lando i tassi di disoccupazione. Le imprese che operano in Cina dovranno affront are la sfida di un aumento dei costi operativi. Secondo il nuovo piano, il tasso di crescita medio annuo dei minimi salariali sar pi del 13 per cento tra il 2011 e il 2015. Lo standard per i minimi salariali di molti settori non sar inferiore al 40 per cento del salario medio locale. Infatti le garanzie obbligatorie per la pensione e l'assistenza medica per i lav oratori assunti nelle jont ventures sono tuttora pi generose e le procedure di lice nziamento per i lavoratori a contratto a tempo indeterminato sono tuttora pi comp lesse di quanto non siano in altri paesi con reddito pr capite simile o addirittur a pi alto. Non solo, ma l'espansione dell'istruzione superiore. Il rapido moltipl icarsi dell'offerta di lavoro generata da nuove industrie, la riduzione delle ta sse rurali e altre riforme simili che tendono a incentivare i contadini a restar e a lavorare in campagna, sono tutti fattori che hanno cooperato nel produrre un a carenza di manodopera industriale che sta ridimensionando la spinta al supersf ruttamento degli emigranti. "Assistiamo al tramonto del periodo d'oro della mano dopera cinese a prezzi stracciati," ha dichiarato un economista della Goldman Sa chs. "C' una gran quantit di lavoratori, ma la sorgente di personale non qualifica to va esaurendosi [...]. I lavoratori cinesi [...] stanno risalendo la scala sal ariale pi alla svelta di quanto ci si aspettasse." Non costava poco in generale, ma 'poco' rispetto agli standard occidentali. In C ina se per vivere servono 100 perch il cibo costa pochissimo, tu, occidentale, pu oi pagare un operaio tranquillamente 100 , che 'poco' ma rispetto agli stipendi o ccidentali, mentre 'giusto' rispetto ai prezzi in Cina. Istruzione: http://www.cina.ws/la-scuola-in-cina.html Politica Ambientale: il nuovo Piano Quinquennale si presenta ancora pi rigoroso ed ambizioso rispetto al precedente. Lungo il periodo 2011-2015, il Governo prevede un investimento di

circa 330 miliardi di dollari nel settore della protezione ambientale. Una larg a percentuale di tale investimento sar destinata al controllo dell inquinamento, co n una crescita annuale dell industria relativa alla protezione dell ambiente tra il 15% e il 20%. Ovviamente, la riduzione della percentuale d inquinamento legata all a diminuzione dell utilizzo di carbone, la quale fissata tra il 40% e il 45% entro il 2020. Per contro, le misure designate per aumentare la produzione di energia da combustibili non-fossili, prevedono un aumento dell uso di questi ultimi del 1 5% sempre entro il 2020. In questo caso,il Nuovo Piano sull Energia, l Industria e l o Sviluppo,incita il Governo a investire dai 220 ai 330 miliardi di dollari nel settore delle energie rinnovabili nell arco di dieci anni. In aggiu nta a questi obiettivi di carattere generale, la Cina s impegna nella promozione d ell efficienza energetica e nella riduzione dell utilizzo di carbone nelle produzion i dell industria pesante e nei settori dei trasporti e delle costruzioni http://www.statopotenza.eu/4899/la-politica-energetica-di-pechino-prima-parte http://www.marx21.it/internazionale/cina/129-salari-cinesi.html Tutela dei lavoratori E un vecchio must delle polemiche dei liberisti d accatto nostrani. In realt le normat ive sul lavoro ci sono sempre state ad esempio la Labour Law , del 1994, e le Admini stration of Labour in Foreign Funded Enterprises Provisions , del 1994 sebbene pi l imitata di quella attuale ma comunque studiata sui modelli europei nonch le Unempl oyment Insurance Regulations e le Payment of Social Insurance Premium Tentative Pr ovisions , del 1999, che disciplinano la materia dei contributi sociali. L'approfondimento della coscienza dei lavoratori dei loro diritti e la maggiore utilizzazione del diritto rappresentano un secondo grande cambiamento. Il Compan ies Act 1988, il Trade Union Act del 1992 e della legge del 1994 del lavoro sono i tre testi principali che regolano le relazioni nel settore, in un periodo seg nato dalla ristrutturazione e la privatizzazione di molte aziende Stato. Queste leggi comportano tutte le disposizioni che, potenzialmente, danno pi potere ai la voratori, con l'eccezione del diritto di costituire sindacati liberi. La legge r iconosce il diritto dei sindacati di effettuare pause di lavoro e rallentamenti della produzione, mentre uno dei diritti principali del diritto internazionale, alla contrattazione collettiva garantita dalla legge di lavoro. Le nuove leggi i mpostano il tempo massimo di lavoro e l'et minima, stabiliscono le procedure lega li per la risoluzione delle controversie e inseriscono clausole relative all'ele zione democratica dei rappresentanti sindacali con gli standard internazionali. In realt, c' nella legge cinese almeno una disposizione che va al di l delle leggi sul lavoro nei paesi sviluppati: quella che afferma che le imprese statali e col lettive dovrebbe stabilire un Consiglio generale dei lavoratori e dipendenti i q uali concesso l'autorit legale - almeno sulla carta - per controllare la direzion e, di partecipare al processo decisionale o di opporsi a talune decisioni. (Chan 2004). Dal primo gennaio del 2008 entrato in vigore il nuovo codice del lavoro. Un osse rvatore decisamente ostile come Angela Pascucci la definisce: "Una legislazione persino pi avanzata di quelle in vigore dalle nostre parti...". (Pascucci 2009). La volont del governo cinese di tutelare ancora maggiormente la posizione dei lav oratori subordinati quale parte contraente debole, uniformandosi cos agli standar d acquisiti dai paesi occidentali. Il ministro del lavoro aveva dichiarato gi dal 2000 che: Il datore di lavoro ed i lavoratori sono uguali nella facolt di sollevare proposte ed hanno lo stesso pote re di veto (Salari cinesi 2007). "Come parte di questo spostamento di potere [dal datore di lavoro al lavoratore]

, la nuova legge permette che i dipendenti citino in giudiziio e chiedano i dann i ai loro datori di lavoro. La maggior parte dei esperti credono che le aziende degli Stati Uniti siano gli obiettivi principali della legge a causa delle loro possibilit economiche e del rapporto teso che esiste fra il governo cinese e le m ultinazionali".(Citato in China Law Blog 2007). Se la risorsa pi importante di un governo la credibilit, quello cinese sta dimostr ando di averne molta. La nuova legge sul diritto del lavoro non ha ancora avuto il tempo per essere messa in pratica entrata in vigore il primo gennaio che gi al cune multinazionali hanno annunciato di voler emigrare altrove. Soprattutto nel vicino Vietnam A completare il quadro arrivata anche una riforma fiscale che ha abolito i bonus per gli investitori stranieri (tassazione ridotta al 15%), unificando l imposizio ne sui redditi di impresa al 25% (per le aziende di propriet cinese era al 33) I p rimi a muoversi sono stati Olympus il quarto produttore mondiale di fotocamere e la Yue Yuen Industrial, vero produttore di scarpe poi rivendute con sopra march i pi prestigiosi (Nike, ad esempio) Nell articolo sul New york Times si sottolinea come i sindacati abbiano acquisito un potere mai visto prima con la possibilit di negoziare su tutto ci che da forti diritti ai lavoratori e in particolare riproduce un articolo della legge: I sindac ati o i rappresentati del personale hanno il diritto di contrattazione condotta su basi uguali, di attuare assieme al collettivo dei dipendenti contratti collet tivi su materie come i compensi da lavoro, le ore lavorative, vacanze, assenze, sicurezza sul lavoro e igiene, assicurazioni, premi ecc. Keyong Wu della Camera di Commercio Britannica sempre in prima fila per i diritt i umani ha minacciato testualmente: Noi siamo venuti in Cina per i bassi costi s alariali e la flessibilit. Se sparissero noi andremo in India, in Pakistan e Bang ladesh. Riguardo all orario di lavoro gi con la legge del 1992 era regolato in 44 ore la se ttimana e 40 in specifico per le multinazionali a capitale straniero: "A proposi to comunque dei turni di lavoro, fissati nel maggio 1994 in otto ore al giorno p er un massimo di 44 ore settimanali, il ministro del Lavoro Li Bayong ha dichiara to che non sar possibile estendere il provvedimento della settimana lavorativa di cinque giorni alle imprese private (che puntano invece a massimizzare i ritmi pr oduttivi) (2).( ) Se in alcuni casi i lavoratori (specializzati) delle imprese pri vate guadagnano pi di quelli del settore statale, bisogna tener presente che poco pi della met della retribuzione costituita dal salario base, il resto sono premi d i produttivit" (Brignoli1994). Quindi la legislazione esisteva gi da tempo ma non sempre era applicata. Il probl ema come sempre fare rispettare le regole (in Italia ne sappiamo qualcosa): "Nel 2005 un accertamento disposto dal Comitato permanente del Congresso nazionale d el popolo (ANP), massimo organo legislativo, ha rivelato che l'80% delle imprese private violano il diritto del lavoro approvato nel 1995. Secondo le dichiarazi oni del suo vice presidente, He Luli, al China Daily, la ricerca si concentrata su un campione di 2255 imprese private in 7 province. I settori che violano la l egge sono l'edilizia, l'industria leggera, tessile e restauro" (Egido 2006). A v iolare le leggi sono particolarmente le piccole aziende piuttosto che le pi contr ollate multinazionali. La recente serie di controversie sul lavoro tra lavoratori cinesi e societ strani ere, testimoniano l orientamento verso la classe operaia dello stato cinese. In ri sposta agli scioperi diffusi nelle fabbriche e negli impianti di produzione degl i occidentali, il PCC ha intrapreso una politica aggressiva di supporto dei lavo ratori cinesi e sostiene le loro richieste di aumento dei salari. Il governo reg ionale di Beijing ha elevato il salario minimo due volte in sei mesi, tra cui un

aumento del 21% alla fine del 2010. Nell aprile di quest anno, il PCC ha annunciato degli aumenti salariali annuali del 15%, promettendo di raddoppiare i salari dei lavoratori durante il 12 piano quinquennale, dal 2011 al 2015. I grandi aumenti dei salari e dei benefici per i lavoratori cinesi, in particolare i lavoratori migranti, un duro colpo per le societ straniere e rende la Cina un hub di manodop era a basso costo decisamente meno attraente per gli investitori stranieri. Cont rariamente alle azioni di uno Stato capitalista di fronte alle agitazioni operai e, che in genere consiste in piccole riforme o nella repressione brutale, la ris posta della Cina stata lanciare un offensiva contro l accumulazione della ricchezza delle societ straniere, costringendole a pagare salari sostanzialmente pi elevati" Spese Militari http://www.informarexresistere.fr/2013/03/25/spese-militari-per-paese-2012/#axzz 2OTNqLBvF

Socialismo con caratteristiche cinesi La Cina, in breve, era stata una vittima dell'imperialismo occidentale, e il suo status di quasi-colonia era il risultato della corsa mondiale ai nuovi mercati, alla manodopera a basso costo e alle materie prime. Nelle parole di John Fairba nk, Edwin Reischauer e Albert M. Craig, il comunismo forn una visione coerente, un iversale e scientifica della storia del mondo, che permetteva di rigettare l'imp erialismo dell'Occidente in nome del "pensiero scientifico" dell'Occidente e add ossava la responsabilit dell'umiliante arretratezza del paese alla sua soggezione all'"imperialismo capitalista". Una rivoluzione comunista in Cina, insieme con l a modernizzazione interna, si sarebbe inquadrata in una difesa internazionale da llo sfruttamento. Questo allineamento di comunismo e nazionalismo vivo ancora og gi (Hutton 2007, p. 65) L'essenza della modernizzazione e delle riforme avviate da Deng Xiaoping e conti nuata dai suoi successori, era il nuovo atteggiamento verso il mercato. Il leade r cinese ha affermato (contrariamente al suo predecessore - Mao Tse Tung) che il mercato non deve essere una categoria aliena e ostile al meccanismo dell'econom ia socialista, ma pu portare un enorme aumento della produzione e contribuire al dinamismo e alla modernizzazione dell'economia socialista. Tale modernizzazione ha avuto effetti significativi non solo per le attivit pratiche, ma anche influen zato discussione teorica sulla base della tesi di economia politica marxista e t eoria del socialismo scientifico. Nuove categorie come socialismo di mercato e e conomia socialista di mercato (che dal 1992 un principio costituzionale della RP C) sono stati creati (Wiktor 2008). La preponderanza del settore pubblico nella produzione della ricchezza, consente l investimento degli utili in spese pubbliche. La crescita della Cina come produt tore di beni di consumo ha enormemente dilatato la domanda di infrastrutture e n ell industria pesante. Queste a loro volta hanno favorito gli investimenti stranie ri. Il Wall Street Journal negli anni 90 riportava: Le discussioni sulle infrastru tture sono normalmente noiose, finch si arriva in Cina La shopping list delle infra strutture per il prossimo decennio impressionante; 40 aeroporti, 114 sistemi di linee metropolitane leggere, centrali elettriche, strade e ponti (Lessons 1996). . Le spese pubbliche si accrescono di anno in anno specialmente negli investiment i in infrastrutture, mentre il mondo occidentale gravato da debiti deve prosegui re una politica di austerit fiscale. Le spese in infrastrutture sono state a favo re tanto dei canali di irrigazione quanto del sistema ferroviario cinese. Queste spese superano di gran lunga l ammontare degli investimenti stranieri. Oltre alle infrastrutture le spese vengono incanalate nella ricerca, nella scuola, nell univ ersit e nella formazione.

You might also like