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Appunti sulle equazioni letterali

Equazioni parametriche di primo grado fratte

Discutere un’equazione parametrica di primo grado fratta equivale a stabilire per quali
valori dei parametri che vi compaiono, essa risulta determinata, impossibile o
indeterminata.
Un problema che ci conduce ad una tale tipologia di equazione può essere il seguente:

“Un rettangolo è tale che un lato


sia uguale all’altro aumentato di
2k+1 e il loro rapporto è pari a 3.”

Essendo incognita la lunghezza del lato DC del rettangolo, ad essa si attribuisce il valore
incognito x e quindi la proposizione viene tradotta dalla seguente equazione:
𝑥+2𝑘+1
=3 (1)
𝑥

Supposto che il parametro k sia un numero reale, il nostro scopo è quello di risolvere
l’equazione, facendo attenzione a rispettare le condizioni che permettono l’uso dei principi
d’equivalenza e che permettono di ridurla in forma normale.
Essendo l’equazione (1) frazionaria, le sue eventuali soluzioni devono essere interne al suo
insieme di definizione:

𝐷 =ℝ− 0

Nell’equazione (1), portando il 3 a primo membro ed effettuando il minimo comune


multiplo, si ottiene:

𝑥 + 2𝑘 + 1 −2𝑥 + 2𝑘 + 1
−3=0 ⇒ =0
𝑥 𝑥

Supposto 𝑥 ≠ 0, è possibile liberare l’equazione dal denominatore, ottenendo:

2𝑘 + 1
−2𝑥 + 2𝑘 + 1 = 0 ⇒ 𝑥 =
2

Tale soluzione è quindi accettabile soltanto se è interna all’insieme di definizione, ovvero


se:

2𝑘 + 1 1
𝑥≠0 ⇒ ≠0 ⇒ 𝑘≠−
2 2

Erasmo
www.matematica.blogscuola.it
Appunti sulle equazioni letterali

In definitiva si avrà:
1 2𝑘+1
 se 𝑘 ≠ − 2 l’equazione è determinata ed ammette come soluzione 𝑥 = ;
2
1
 se 𝑘 = − 2 l’equazione è impossibile.

Riassumendo si ha:

𝒙+𝟐𝒌+𝟏
=𝟑 𝒌∈ℝ
𝒙
Condizioni sul Soluzione Equazione
parametro
1
𝑘=− nessuna impossibile
2
1 2𝑘 + 1
𝑘≠− 𝑥= determinata
2 2

Esempio: Discutere l’equazione

𝑥−1 𝑥
+ =0
𝑚+𝑥 𝑚−𝑥

Le eventuali soluzioni dell’equazione devono appartenere all’insieme:

𝐷 = ℝ − −𝑚, 𝑚

Effettuando il minimo comune multiplo si ottiene:

𝑚𝑥 − 𝑥 2 − 𝑚 + 𝑥 + 𝑚𝑥 + 𝑥 2 2𝑚 + 1 𝑥 − 𝑚
=0 ⇒ =0
𝑚+𝑥 𝑚−𝑥 𝑚+𝑥 𝑚−𝑥

Supposto 𝑥 ≠ ±𝑚 e liberandosi del denominatore, si ottiene:


𝑚
2𝑚 + 1 𝑥 − 𝑚 ⇒ 𝑥 =
2𝑚 + 1
1
Notiamo subito che se 𝑚 = − 2, l’equazione non ammette soluzioni, in quanto il
denominatore della x sarebbe nullo.
1
La soluzione è quindi accettabile se 𝑚 ≠ − 2 e se 𝑥 ≠ ±𝑚, cioè:

𝑚
1) 𝑥 ≠ −𝑚 ⇒ 2𝑚 +1 ≠ −𝑚 ⇒ 𝑚 ≠ −2𝑚2 − 𝑚 ⇒ 2𝑚2 + 2𝑚 ≠ 0 ⇒
2𝑚 𝑚 + 1 ≠ 0 ⇒ 𝑚 ≠ 0 ∧ 𝑚 ≠ −1
𝑚
2) 𝑥 ≠ 𝑚 ⇒ 2𝑚 +1 ≠ 𝑚 ⇒ 𝑚 ≠ 2𝑚2 + 𝑚 ⇒ 𝑚2 ≠ 0 ⇒ 𝑚 ≠ 0

Erasmo
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In definitiva si avrà:

1 𝑚
 se 𝑚 ∉ −1, − 2 , 0 , l’equazione è determinata ed ammette come soluzione 𝑥 = 2𝑚 +1;
1
 se 𝑚 ∈ −1, − 2 , 0 , l’equazione è impossibile.

Riassumendo:

𝒙−𝟏 𝒙
+ =𝟎 𝒎∈ℝ
𝒎+𝒙 𝒎−𝒙
Condizioni sul Soluzione Equazione
parametro
1
𝑚 ∈ −1, − , 0 nessuna impossibile
2
1 𝑚
𝑚 ∉ −1, − , 0 𝑥= determinata
2 2𝑚 + 1

Erasmo
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