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Stelle cadenti Quante!

cos da pensare che il vento, limmenso fanciullo supino, le scagli per gioco oltre il ciglio della sua culla affondata di l dai monti, nelle invisibili valli quante! cos da pensare a un improvviso migrare di luminose rondini, in fuga davanti al volo lentissimo della luna prodigiose stelle - zampilli di aeree fontane piume scosse da unala di fiamma - sui mondi fiori di mandorlo colti negli orti infiniti - che la notte disfoglia gioia effusa alla soglia degli alti spazi - per celesti sponsali ombre di faci ed echi di canti astrali sulla pena degli uomini 21 ottobre 1933 Antonia Pozzi

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