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Tribunale di Bolzano, 25 settembre 2012, decr.

TRIBUNALE DI BOLZANO -LANDESGERICHT BOZEN Il Tribunale riunito in Camera di Consiglio nella composizione di: Dr. Carlo Busato Dr. Francesca Bot1olotti Dr. Emilio Schonsberg ha pronunciato il seguente DECRETO Nella procedura iscritta al n. 5112 C.P. e promossa da EUROPARTMENT srl in persona dell'amministratore unico E. W., con sede in Bolzano, (omissis), elettivamente domiciliata a Bolzano, Via (omissis) presso lo studio dell 'Avv. O. V., da cui rappresentata e difesa, OSSERVA I. In data 14.09.2012 la Europartment srl ha depositata domanda di concordato preventivo ex art. 161, comma 6 LF. in pendenza di istruttoria prefallimentare. II. Va premesso quanto segue: Il comma 6 dell'art. 161 LF dispone che il giudice fissi un termine, compreso fra i 60 e 120 giorni - di 60 giorni in caso di pendenza di procedimento per la dichiarazione di fallimento- e prorogabile in presenza di giustificati motivi; il comma 8 prevede che con lo stesso decreto il tribunale disponga degli obblighi informativi periodici, anche relativi alla gestione finanziaria dell'impresa. Pare chiaro che la competenza ad adottare il decreto di cui sopra sia del Tribunale, ma nulla impedisce che il GR, su delega del Presidente, effettui una pre-istruttoria, senza Presidente Giudice rel. Giudice

pretesa di completezza, destinata a verificare la presenza della documentazione necessaria (in particolare della visura camerale e degli ultimi tre bilanci depositati e pubblicati, oppure, in mancanza di uno di questi, di un situazione economico finanziaria aggiornata ed approvata dall'assemblea) e funzionale alla pronuncia del decreto di competenza collegiale volto a fissare, appunto, da un lato il termine di moratoria, dall'altro ad individuare concretamente gli obblighi informativi periodici cui tenuto l 'imprenditore in crisi . Ai fini di una quanto pi possibile corretta individuazione dei termini e di una precisa formulazione degli obblighi informativi a carico dell'imprenditore, il GR potr acquisire informazioni pertinenti e funzionali alla valutazione di competenza collegiale. III. Ci premesso si passa ad esaminare la sussistenza dei requisiti formali e di legittimit, la cui assenza imporrebbe da subito una declaratoria di inammissibilit del ricorso. Dagli atti del procedimento emerge l . la competenza del tribunale adito; 2. che il ricorso stato sottoscritto dal legale rappresentante della societ; 3. che alla domanda sono stati allegati i bilanci degli ultimi tre esercizi, da cui si ricavano 4. il requisito soggettivo (imprenditore commerciale fallibile) e quello oggettivo (stato di crisi/insolvenza), necessari per essere ammessi alla procedura; 5. che la domanda stata approvata e sottoscritta a norma dell'art. 152 (art 161, c.5) LF; 6. che il debitore nei due anni precedenti non ha presentato altra domanda ai sensi del medesimo comma, alla quale non abbia fatto seguito l 'ammissione alla procedura di concordato preventivo o l 'omologazione dell 'accordo di ristrutturazione dei debiti. Sussistono pertanto tutti i requisiti formali e di legittimit. IV. Si deve quindi passare allesame relativo alla fissazione del termine di moratoria previsto dai commi 6 e 10 dellart. 161 LF, la cui concessione da parte del Tribunale sembrerebbe essere obbligatoria: nonostante la formulazione possa lasciare qualche spazio interpretativo ("... entro un termine fissato dal giudice . .."), questo Tribunale interpreta

detta locuzione come un obbligo, e non una facolt. Se quest'ultima fosse stata in effetti l 'intenzione del legislatore, l 'avrebbe prevista espressamente. Nella fattispecie in esame la domanda stata presentata in pendenza di procedura per la dichiarazione di fallimento. In tale caso il Tribunale non ha alcuna discrezionalit a decidere sul periodo di moratoria da concedere, visto che il comma l O prevede un termine secco di 60 giorni (eventualmente prorogabile in presenza di giustificati motivi). Si ritiene che il dies a quo ai fini della decorrenza del termine debba essere individuato nel giorno di deposito del provvedimento collegiale e non in quello in cui il ricorso viene depositato o pubblicato (detto adempimento deve seguire il deposito entro il giorno successivo). Il Tribunale ritiene, infatti, in particolare nei casi di presentazione del ricorso con riserva a norma del comma l dell'art. 161 LF, che l 'eventuale necessit di attivit pre-istrutoria o istruttoria volta ad acquisire elementi per individuare il termine di moratoria (da 60 a 120 giorni) o per definire gli obblighi informativi periodici di cui al comma 8, non debba ricadere sul!'imprenditore ricorrente in termini negativi accorciandogli di fatto il periodo di sospensione che si ritiene giusto concedere. A ci si aggiunga anche la considerazione pratica che non sempre il Collegio in grado di riunirsi immediatamente il giorno della presentazione del ricorso; circostanza che comporterebbe un 'automatica riduzione della moratoria nel caso in cui il termine lo si facesse decorrere dal giorno, appunto, del deposito dell'istanza. V. Quanto agli obblighi informativi periodici si osserva quanto segue: L'adempimento degli obblighi informativi a carico dell'imprenditore che presenta un'istanza di concordato in bianco stato introdotto dalla legge di conversione ed evidentemente volto a monitorare, da un lato, landamento dellimpresa, dallaltro la seriet della stessa richiesta. La previsione di tali obblighi parrebbe nascere dallesigenza di controllare il comportamento dell 'imprenditore nel periodo di "stasi", ossia se questi si adoperi ed attivi effettivamente con tutti gli strumenti a sua disposizione per la presentazione di una proposta concordataria, ovvero se tale richiesta sia dettata solamente dall 'esigenza di ritardare semplicemente le azioni esecutive e cautelari, nonch i

pagamenti da lui dovuti ai suoi creditori. Dette valutazioni troveranno poi ingresso nella successiva fase di esame da parte del collegio del piano, della proposta e della documentazione. Passando all'esame della procedura de qua, va rilevato che in sede d'istruttoria prefallimentare, iniziata quasi un anno fa, era emerso che la societ immobiliare Europartment srl dichiarava di a) avere seri contatti con un cliente interessato all 'acquisto di un cespite immobiliare; b) avere in corso un recupero credito IVA consistente, la cui procedura di liquidazione si sarebbe dovuta concludere a settembre, consentendo quindi di presentare una proposta di concordato preventivo. Pertanto i creditori, a fronte di tali prospettive, non si erano opposti ad alcune richieste di rinvio, l'ultimo dei quali era stato concesso a quattro mesi di distanza dall ' udienza per verificare l 'effettiva e concreta possibilit di presentazione della proposta e del piano concordatario. Cinque giorni prima di detta udienza, fissata per il 19 settembre, la societ ha presentato un ricorso in bianco ex art. 161 , commi 6 e 10 LF. Alla luce di queste circostanze si impone alla societ debitrice di relazionare al Tribunale ogni 20 giorni in merito a) allo stato delle trattative m corso con il/i soggetto/i interessati all 'acquisto del/degli immobile/i di; b) allo stato della procedura di recupero del credito IVA ed ai possibili tempi di realizzo dello stesso; c) alla situazione economico finanziaria aggiornata alla data del 15.09.2012; d) ai flussi di cassa in entrata ed in uscita nel periodo interessato dalla relazione. PQM Visto l 'art. 161 commi 6 e 10 LF CONCEDE

alla ricorrente EUROPARTMENT srl il termine di 60 giorni dalla data del deposito in cancelleria del presente provvedimento per il deposito della proposta, del piano e di tutta la documentazione prevista ai sensi dei commi 2 e 3 dell 'articolo citato; visto l 'art. 161 comma 8 LF DISPONE che la societ debitrice depositi m cancelleria a cadenza periodica di 20 giorni una relazione riepilogativa a) dello stato delle trattative in corso con il/i soggetto/i interessati all'acquisto del/degli immobile/i ; b) dello stato della procedura di recupero del credito IVA ed dei probabili tempi di realizzo; c) della situazione economico e finanziaria aggiornata alla data del 15.09.2012; c) dei flussi di cassa in entrata ed in uscita nel periodo interessato dalla relazione. AVVERTE la societ debitrice che pu compiere gli atti urgenti di straordinaria amministrazione previa autorizzazione del Tribunale e che tutti i crediti di terzi sorti in seguito agli atti di straordinaria amministrazione compiuti dopo il deposito del ricorso sono prededucibili ai sensi e per gli effetti dell 'art. 111 LF. Manda alla cancelleria per la comunicazione a parte ricorrente ed al PM.

Bolzano, 25.09.2012

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