Professional Documents
Culture Documents
Traduciamo:
Nel vivere comune e abituale procediamo con la lingua madre in modo provvisorio e appena sufficiente, poich designiamo e chiamiamo in causa solo relazioni superficiali. Non appena per il discorso verte su pi profonde relazioni, entra in gioco immediatamente una lingua altra, la lingua poetica.
Il poeta ricorda la scissura fra la lingua quotidiana e la lingua poetica; egli non pensa per questultima come un scarto dalla norma norma che sarebbe costituita dalle regole del vivere comune e abituale.* Ben allopposto, il parlare di tutti i giorni appena adeguato allindole della lingua ossia: la lingua stessa coartata a parlare su un piano e in una dimensione che non le si addicono. Ma ci si deve alla circostanza che il vivere comune limpatto affronta sempre solo relazioni superficiali, ossia contingenze che assumono il carattere delleffettivo e del reale, e quindi di ci che davvero conta e pesa per la c.d. vita. Limpatto vuole, infatti, sempre solo limpatto stesso e nullaltro; la contingenza genera solo contingenza. Tuttavia non appena luomo costretto a saltare sul piano dellessere ossia nella dimensione delle pi profonde relazioni , allora non pu che incontrare la lingua madre al culmine della sua capacit indicente: la lingua madre nella sua originaria versione poetico-dettatica.**
*
Ritenere che la lingua poetica sia una trasformazione della c.d. lingua quotidiana un modo per complicare ci che ovvio deriva dal format del linguaggio. Al contrario, piuttosto la lingua quotidiana che si fonda nella lingua poetica: la lingua poetica entra in gioco perch era gi in gioco in modo nascosto, ossia: attendibile. ** La lingua poetica , infatti, lingua altra non dalla lingua madre ma della lingua madre. La lingua dellalterit ovvero dellextraneum in lingua madre.
www.eudia.org
Ci significa che linterroganza della lingua il chiarimento della sua indole mira allinterroganza dellelemento poetico-dettatico. La lingua si staglia innanzitutto nella poesia. Cos solo nel canto essa davvero ci che , stanziandosi in piena trasparenza e chiarezza di tempra. Proprio dal canto e nel canto, nellelemento dettatico, possiamo attenderci di intendere il dire della lingua madre. Gino Zaccaria
www.eudia.org