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Anno XIX, Numero 60 • maggio-settembre 2008 • Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in a.p.

70% - DBC Milano • ISSN 1120-8511 • e-mail: libreriabocca@libreriabocca.com • www.libreriabocca.com

Trimestrale di attualità artistiche e culturali fondato nel 1990 • Registrazione Tribunale di Milano n. 199 del 19/3/1990 • Direttore Donatella Bertoletti • Responsabile scientifico e Redattore capo Antonio D’Amico
Stampa: Advantage Group S.r.l., Milano • Progetto grafico: Fotolito Lombarda, via Valvassori Peroni, 55 - Milano - tel. 0270635627 - fax: 022665452 - e-mail: fotolito@fotolito.191.it • Tiratura: 5000 copie
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Benvenuto a Ferrara A pagina 2


Garofalo tra colore e classicità Ennio
Giuliano Frabetti
Bencini
La carriera di un arti- Gallery), ispirate da
sta che, nella prima un’illustrazione del-
e
metà del ’500, fu inti-
mamente legata a
l’Hypnerotomachia
Poliphili, del Venere
Michele
Ferrara e alle vicende
che fecero di quel
e Marte davanti a
Troia (dalla Galleria
Negri
territorio un polo
emergente tra le cor-
Statale di Dresda),
che – come il prece-
da Oleggio
ti padane, meritava dente – ricorda i mo-
da gran tempo una di di Giulio Romano
specifica rassegna. a Mantova.
Diventare Ora finalmente un ta- Di alta estrazione uf- Corrado
le artista appare al ficiale è poi l’Allego-
saggi centro di un’esposi- ria di Ercole d’Este e Ricci
zione monografica di Ferrara (dalla col-
Antonio D’Amico intitolata Garofalo lezione Liechtenstein), la rivoluzione
Diverse generazioni di storici
pittore della Ferrara
Estense aperta al Ca-
il cui modello è da ri-
cercare nelle tavole
del museo
dell’arte, e non solo, sono cre- stello. E – fatto rile- con Storie dell’infan- Luca Pietro Nicoletti
sciuti a “pane e saggi” anche vante – l’inziativa par- zia degli dei dipinte
se per i giovanissimi studenti te da un centro studi da Giulio Romano a A lungo, negli ultimi decenni,
universitari costituivano (an- (Ermitage Italia) creato Mantova, in uno de- la parola d’ordine della tutela
che per me) e lo sono tutt’ora a Ferrara grazie alla gli appartamenti di era territorio, cioè la ricogni-
un sacrificio di lettura. Soltan- collaborazione fra il Palazzo Ducale. In zione del patrimonio conser-
to col passare degli anni e con prestigioso museo quest’ultima con la fi- vato nei luoghi d’origine e al-
la maturità ci si rende conto russo e le istituzioni Sacra Famiglia con i santi Giovannino e Elisabetta, 1552 ca., Sanpietroburgo, Ermitage gura di Ercole d’Este la loro protezione nel conte-
che per la formazione storico- italiane. si esalta anche quella sto. Tornare a riflettere sulla fi-
critica e filologica della disci- È questa infatti l’apertura di un 1476 circa e vi morì nel 1559. committenze non solo dal me- di Ferrara che non era solo gura di Corrado Ricci (1858-
plina sono strumenti dai qua- denso programma di manife- In giovane età fu affidato dal cenatismo degli Estensi e di al- formidabile arsenale di arti- 1934), oggi, a 150 anni dalla
li non si può prescindere! E se stazioni artistiche, di studio e padre agli insegnamenti di tolocati personaggi (Costabili, glierie, ma soprattutto prezio- nascita, è invece un portato di
è vero che i saggi forniscono di ricerca, che porteranno la Boccaccio Boccaccino. Da Sacrati, Trotti), ma destinate a so scrigno d’arte e di cultura. un ritorno di interesse verso
una lente d’ingrandimento su città estense al centro di im- quegli influssi, ma ancor più monasteri sia maschili che A meglio illustrare l’iter del Ga- l’altro termine cardine della
uno specifico argomento e so- portanti relazioni, anche a li- da parte di Lorenzo Costa, de- femminili. È quanto analizza a rofalo sono presenti, per con- conservazione dei beni cultu-
no fonte inesauribile dai qua- vello internazionale. rivò quelle forme composte, fondo la Fioravanti Baraldi nel fronto, alcune opere di altri au- rali: il museo e la sua storia. È
li ripartire per nuove ricerche, Il catalogo della mostra, a cu- aggraziate, armoniose, cui si suo capitolo Garofalo ‘pittore tori dello stesso mondo crea- quanto si propone la mostra
è anche vero che contengono ra di Tatiana Kustodieva e Ma- giustappose dalla conoscenza devotissimo’ e la committenza tivo: sono di Boccaccio Boc- curata da Andrea Emiliani e
anni di studio e il tentativo di rio Lucco con la collaborazio- di Giorgione, una spazialità di degli ordini monastici. caccino due Madonne col Claudio Spadoni per il Museo
dare risposte alle tante do- ne di Michele Danieli (Skira respiro paesistico. In occasio- Tuttavia, pur nel suo fervore Bambino (dall’Ermitage) en- d’Arte della città di Ravenna,
mande nascoste nell’affasci- editore), contiene, oltre alle ne di due viaggi romani, deri- religioso, l’artista realizza tal- trambe di evidenti risonanze l’esauriente catalogo è pubbli-
nante, quanto imprevedibile schede delle opere esposte vò poi, dalla visione di Raf- volta pagine significative di ca- venete e un’Adorazione dei cato dalla Casa Editrice Electa,
mondo della storia dell’arte an- (quasi 80), alcuni saggi illu- faello, la più classica euritmia rattere profano, o addirittura pastori di sentore nordico; fan- che segue a due altre impor-
tica e contemporanea nelle sue strativi. Il Garofalo (propria- compositiva e il ricorso a so- mitologico. Per limitarci alle no seguito una Madonna col tanti rassegne degli anni pas-
molteplici sfaccettature. Sono mente Benvenuto Tisi), che fisticati ingredienti architetto- opere esposte, è il caso di Bambino di Domenico Panet- sati: Da Renoir a de Staël. Ro-
svariati quelli determinanti per trae l’appellativo dal luogo d’o- nici (colonnati, baldacchini, Marte Venere e Amore (dal Ca- ti, un dubitativo Lazzaro Gri- berto Longhi e il moderno
la formazione di un giovane rigine della sua famiglia (nel basamenti, balaustre). stello di Cracovia), del Sacri- (2003) e Turner, Monet, Pol-
(e non solo) storico dell’arte e Polesine), nacque a Ferrara nel A Ferrara la sua arte riceve ficio pagano (dalla National continua a pag. 12 lock. Dal Romanticismo all’In-
molti nascono dal ‘mirabile in- formale. Omaggio a Francesco
gegno’ di esimi studiosi stra-
nieri spesso non tradotti, op-
pure esauriti presso l’editore
Francis Bacon Arcangeli (2006).
Il filo che lega Ricci a Raven-
na, però, sembra ancora più
Fede Lorandi
che li ha pubblicati in Italia. stretto rispetto alle altre due
Di conseguenza gli studenti «L’ha già detto Oscar Wil- stra alla Tate Gallery, quel- manifestazioni, in quanto qui,
sono costretti a fotocopiarli o de: si uccide ciò che si la sì straordinaria. La sua sua città natale, egli fu soprin-
a leggerli in biblioteca! Ma ama. Forse è così, non lo faccia asimmetrica, un po’ tendente della neonata So-
quanti di noi possono negare so. Se le deformazioni, che elastica, quasi vibrante rac- printendenza ai Monumenti
che la soddisfazione più gran- per me dovrebbero dare conta, tanto quanto le pa- (caso raro in cui questa carica
de e il desiderio più bello è il all’immagine una mag- role, la sua pittura e la sua viene ricoperta da uno storico
possesso del libro? E allora per giore intensità, siano un poetica. Skira propone co- dell’arte e non da un architet-
sopperire a queste mancanze vero e proprio danno è da me catalogo un buon vo- to). Se però i due eventi pre-
ci hanno pensato alcuni fra gli discutere. Io non credo. Si lume, curato da Rudy cedenti si concentravano sul
editori più rinomati nell’ambi- potrà dire che è un dan- Chiappini, che per le ca- profilo di due insigni storici
to dell’arte. Così è davvero sti- no dal punto di vista del- ratteristiche antologiche dell’arte che hanno speso la lo-
molante e siamo grati a Libri l’illustrazione, ma non dal funzionerà ben oltre l’e- ro vita di studi all’interno del-
Scheiwiller perché fra gli altri punto di vista dell’arte». vento di Milano. l’università, con Ricci, oltre a
ha pubblicato in italiano L’ar- Così Bacon si pronuncia Questa iniziativa è un ot- fare un salto cronologico in-
te contemporanea. Storia e geo- intorno alla sua maniera timo anticipo delle espo- dietro, si devono fare i conti
grafia di Catherine Millet e Di- di dipingere, di «concen- sizioni che nel 2009, cen- con la storia dei musei e, so-
zionario delle arti di Félix de trare la realtà», invece che tenario della nascita di Ba- prattutto, del loro riordino, di
Azùa. Quest’ultimo sembre- «illustrarla». A Palazzo Rea- con, fioriranno in Europa cui è stato, nella fase eroica
rebbe quasi un ideale prose- le di Milano c’è una bella Triptych, 1970, oli su tela, Canberra, National Gallery of Australia e negli Stati Uniti. della tutela e dell’avvio degli
guimento e uno strumento mostra di Francis Bacon. Per gustare tutto il fascino studi moderni di storia dell’ar-
propedeutico al primo che af- Eccellente, se paragonata ad succosa occasione per cono- Almeno una volta. A me piace di un’arte davvero straordina- te, una figura esemplare.
fronta i temi del contempora- altre organizzate lo scorso an- scerlo. Assente da una quindi- molto e non sono super par- ria, per godere dell’incontro Si deve a lui l’ordinamento per
neo con una lettura scorrevo- no in quella sede. cina d’anni dall’Italia – Bien- tes: mi è piaciuto moltissimo con un artista dalla creatività scuole che tutt’ora si può ap-
le seppur con slanci critici ar- Un centinaio di opere di gran- nale veneziana del 1993 – e ra- anche rivederlo e riascoltarlo profonda, capace, potente. prezzare nelle sale della Pina-
diti e l’ausilio dell’aneddotica. de qualità – tra cui rari schizzi ramente proposto nelle galle- nel filmato proposto per l’oc- coteca di Brera (1898-190),
In entrambi si ha la sensazio- e disegni su carta – in un per- rie private, Bacon è un artista casione. Una lunga intervista Francis Bacon come anche il riallestimento
Milano, Palazzo Reale
corso ben ritmato e leggibile; che val proprio la pena in- che gli fecero a Londra nel fino al 29 giugno
continua a pag. 12 quest’esposizione è una vera contrare. 1985, in occasione della mo- continua a pag. 10

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GLI ARTISTI

Michele Negri da Oleggio


“L’arte come atto filosofico”
Matteo Annas

Michele Negri da Oleggio, nato a Milano il 10 marzo 1970, si si esprime nella lo-
è diplomato in pittura all’Accademia di Brera. Durante il pe- gica lineare che
riodo che comprende la maturità artistica e l’accademia, stu- usiamo, come, ad
dia anche presso lo studio della pittrice Graziella Sarno, ami- esempio, quando
ca ed allieva di Mario Sironi. parliamo, ma segue
Oltre a dipingere, Michele Negri da Oleggio è anche scrittore infiniti binari logici
(ha pubblicato alcuni articoli e sta preparando un libro), ha onnidirettivi, che io
brevettato un gioco chiamo “plurilogi-
matematico (pre- ca”. Un dipinto è
miato con una men- più simile ad un ur-
zione speciale ad lo che a un discor- 1998, acquerello, inchiostro e pennarello
una mostra di de- so, esso si esprime su cartone, cm 20,5 x 30,5
sign). Sulla sua arte, di getto nel nostro
ma anche sull’arte inconscio, con tutte le sue argomentazioni».
in generale, scrive:
«La mia è un’arte 2004, tecnica mista su cartoncino, cm 19,5 x 29
filosofica, che non
ama dare verità, “linguaggio” della pittura, che come tutte le forme di comuni-
ma chiede e si in- cazione è costituita da un “cosa dire” e un “come dire”, e quan-
terroga. do il “cosa dire”, come per metamorfosi, diventa un “come di-
2004, acrilico su cartoncino, cm 15 x 18,5 Un’arte viva, che re”, allora lo stile diventa il significato, e il “come dire” diven-
non si pone limi- ta un nuovo “cosa dire”. La mia pittura, ma potenzialmente la
ti, e che continua nei suoi osservatori. pittura in generale, ha poco da condividere con le altre princi-
Di solito preferisco parlare dell’utilità dei miei quadri più che pali forme di comunicazione, come, ad esempio, quella verba-
dare un’interpretazione verbale del loro significato, anche se, le e quella scritta.
parlare dell’utilità di un quadro, vuol dire parlare anche e in Quello che ha in
parte del suo significato. comune è che an-
Non che io non faccia mai un’interpretazione analitica di un ch’essa è una for-
mio quadro, ma, alla fine, il mio interesse è per lo spettatore, ma di comunica-
per la sua interazione col qua- zione, e come le
dro, per la sua interpretazione altre segue delle 2003, tempera su carta, cm 35 x 50
conscia ed inconscia. proprie logiche
Ogni quadro è una verità a sé, grammaticali e sin- Tra le sue diverse esposizioni ri-
ma essa non è un concetto tattiche nella sua cordiamo: La collettiva di design
estrapolabile dal quadro, essa composizione. “Zogo” ad Asolo nel 2005, dove vin-
è il quadro. La verità è ferma e Credo che la pit- ce una menzione speciale per il suo
non può essere vissuta. La vi- 2005, carboncino su cartoncino, cm 19 x 26 tura abbia la po- brevetto di gioco matematico; la
talità di un quadro è nella no- tenzialità di ri- personale alla Galleria Schubert nel
stra interazione con lui. spondere all’esigenza di una forma di comunicazione globa- 2006; la mostra collettiva itinerante
La comunicazione esiste pro- le, in grado di comunicare direttamente con il nostro incon- di “13x17 www.padiglioneitalia”; e
prio perché la verità non ci ap- scio con una grammatica emotiva. Questo aspetto del “come le partecipazioni nel 2006 ad Arte-
partiene. Essa tende alla veri- dire” appartiene intimamente al mio modo di fare arte. Esso Firenze e ArtePadova. Presso la Li-
1998, acquerello, inchiostro tà senza poter arrivarci, crean- affonda le sue radici nel nostro inconscio, e per questo la sua breria Bocca sarà prossimamente al-
e pennarello su cartone, do infinite dinamiche vitali. logica espressiva è più adatta ad essere letta inconsciamente lestita una sua mostra personale. 1994, Periodo Brera
cm 21 x 18,5 Ogni dipinto si esprime con il che razionalmente. Questo tipo di comunicazione, infatti, non www.michelenegridaoleggio.net olio su tela,cm 30 x 25,7

Le Parabole Metafisiche di Ennio Bencini


ovvero l’Arte Tetrista
Donato Di Poce
Seguo, con sempre crescente post-macchiaiolo), approda fe- negli ultimi anni a lavori Pie-
ammirazione, il lavoro di En- licemente negli anni ’80 ad una tre, Cancelli, Piogge, Tondi,
nio Bencini dal 1982 e dai no- sintesi simbolica e materica di Eclissi e soprattutto alle Natu-
stri confronti credo di aver col- grande suggestione e attualità, re morte con lavori di rara sin-
to alcuni principi ispiratori del che partendo dalla tecnica del tesi di magia creativa ed es-
suo lavoro: uno è senz’altro la collage, raccoglie appieno la senzialità stilistica, che lo ren-
sua convinzione e necessità lezione materica di Burri, del- de un Classico/Contempora-
del “Fare Arte contro la civiltà l’Arte Povera e delle “vibra- neo, capace di grandi rivolu-
dell’inutile e dell’effimero”; un zioni” coloristiche kandinskia- zioni profane dal punto di vi-
altro è la sua capacità di “La- ne rinnovando temi, stile e lin- sta materico-stilistico, convo-
sciarsi attraversare dall’espe- guaggio attraverso un uso per- gliate però in temi classici sa-
rienza estetica della materia e sonalissimo della Combine cri; forse per questo la sua ar-
degli oggetti”, più ancora che Painting. Ma diversamente dal- te è trasgressiva ma non irri-
dal colore e dalla necessità fi- le suggestioni delle icone com-
sica di dipingere e di creare; merciali e quotidiane neo-pop,
il suo assemblaggio si indiriz-
L’artista Ennio Bencini za verso materie “povere” ma
durante la sua mostra a Villa “arcaico-primitive” come pie- Natura morta N 2, 2004
Scaccabarozzi di Usmate-Velate tre, lettere seicentesche, taber- olio e tempera su tavola, cm 60x80
nacoli, sabbia, e spine, che una
l’altro è la sua estasi di fronte volta decontestualizzate di- mi con la materia. Quello che dimensione estetica e creativa,
al mistero della vita, quella vi- ventano “reperti” di grande ci affascina dei suoi lavori è etica ed emozionale, ci mette
ta che si agita dentro e che suggestione sacra ed emozio- che ogni frammento usato per a contatto con un’arte final-
vuole venire fuori, quella vita nale. Nel suo lavoro si avver- realizzare l’opera esprime un mente libera da ogni funzione
che si oppone alla corsa del tono una tensione e una ricer- vissuto, l’opera ci invita a so- sociale, politica o religiosa,
tempo che ogni vero artista ca ossessiva della luce e di un gnare e toccare allo stesso tem- perché come ci ricorda un
vuole comunicare e donare al nuovo umanesimo che trova po, quindi a interagire vera- grandissimo poeta Fernando
mondo, per questo ogni qua- in quelle materie “povere” i mente con la sua idea nasco- Pessoa: «L’Artista deve solo fa-
dro di Bencini ci fa sentire un suoi simboli di vita, di reden- sta e primaria, quell’idea, quel- re Arte…». Dal 25 aprile al 4
gemito insaziato, un alito di zione e di libertà (pagine di la forza, quell’emozione che maggio 2008 personale presso
mistero, un sussurro di vita pietra, gabbiano, sfera, taber- Architettura e pineta benciniana mai nessun mercante d’aura il museo Diocesano F. Gonza-
eterna. Dopo varie esperienze 2003, olio e tempera su tavola
nacolo) che superano la logi- potrà portaci via. Entrare vera- ga di Mantova. Dal 21 al 27
La legge nel tempio, 1997 cm 80x100
e ricerche sulla figurazione ca del ready-made di Du- mente in relazione con un qua- giugno 2008 personale presso
olio e tempera su tavola classica, Bencini, figlio d’arte champ o del Recycling della verente, nuova ma non stra- dro di Bencini fa bene all’ani- la sala “Foye” della Basilica di
cm 70x50 (il padre era un noto pittore Pop Art. L’Artista è approdato vagante e ci fa diventare inti- ma, ci fa sentire immersi in una S. Carlo al Corso a Milano.

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Nel volume si legge l'intera produzione dell'artista:
dagli esordi, ancora in chiave post-cubista, al tempo
di “Forma”, in cui si danno i primi saggi interamente

DE LUCA EDITORI D’ARTE


astratti, al mondo concretista che occupa gli ultimi
anni Quaranta, sino al linguaggio definitivamente
maturo, venuto nel corso degli anni Cinquanta, in
coincidenza e in dialogo con l'evoluzione originale, di
straordinaria concentrazione e qualità, espressa dalla
cultura artistica romana.
S'inaugura allora la lunga, variegata e felice stagione,
che Sanfilippo protrarrà fino agli ultimi anni, del
'segno': nozione che vede l'artista prossimo e
partecipe dell'avventura internazionale dell'“art
autre”, all'interno della quale egli elabora un suo
particolare modo, sostenuto sempre dall'incanto del
colore e dalla renitenza al progetto e all'assioma che
è propria della sua inclinazione poetica.

Sanfilippo
Catalogo generale
dei dipinti 1942-1977
formato 24x33, pp. 360
100 colori, 1000 b/n
copertina rilegata
con cofanetto in tela
€180,00
ISBN 978-88-8016-811-9
www.delucaeditori.com
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GLI INCONTRI DI ROBERTO PLEVANO

Pardi
ardi ee V
Valentini
tra materia e spirito
Sono le ore 11 del 27 luglio 2007, mi trovo seduto su un La loro arte ha un punto in comune: è fortemente civile noiche di valori, pensiamo all’iconografia religiosa, alla pro-
prato del lago Maloja in Engadina con il Corriere delle Se- perché mette in crisi, relativizza ogni valore precostituito, paganda politica o pubblicitaria, rigide, monocentriche. Eb-
ra in mano e mi colpisce un bell’articolo di Giulio Giorel- gestito con insistenza paranoica da ogni potere fino alla bene lui fa saltare, disintegra tutto questo, inventa una nuo-
lo su l’ultimo libro di Mario Galzigna Il mondo delle men- morte per consunzione. va, più vera e democratica visione della realtà, dove i va-
te (Marsilio editore). L’aria è frizzante, tersa, la luce magi- Basti pensare ai flussi della storia con i suoi drammi e sfa- lori sono altri, decentrati, sui bordi, ai margini e oltre. Nel-
ca e l’articolo mi fa pensare a creatività e follia, regola e celi che immancabilmente si rinnovano con ostinata, dia- la sua struttura geometrica, costante in tutta l’opera, so-
trasgressione, linguaggio e comunicazione, relativismo e bolica continuità. L’arte oggi ha una funzione importantis- prattutto nella visione della montagna Saint Victoire, ha
contraddizione, e mi è ve- una regola mentale che pre-
nuta voglia di parlare di que- suppone il suo contrario, nel-
sti due artisti che ho incon- la coscienza di non poter di-
trato quattro o cinque anni fa re nulla sull’indicibile, non
per un’intervista, ma poi non più proclamazione di gerar-
se ne fece niente per la mia chie di valori, ma il divenire
difficoltà a dire e parlare del ineluttabile, potente, poetico
loro fare artistico. Il lettore si di ogni esistenza in cui i pia-
chiederà perché è scattata ni, le luci, le ombre, i pieni ,
questa scintilla, questa ne- i vuoti, i contrasti e le pacifi-
cessità e io tenterò di rac- cazioni, si confondono, do-
contarlo. Ho avuto la fortu- nandoti però una nuova pos-
na e il piacere di conoscerli sente e più vera visione d’in-
tutti e quattro personalmen- sieme. Mi stupì molto, nel se-
te e vi spiegherò il filo con- guire un anno di seminari su
duttore che ci lega e acco- Cézanne all’Università Stata-
muna. Galzigna l’ho incon- le di Milano, notare che nes-
trato in occasione della mia sun italiano apparisse nel-
mostra Donne allo specchio l’interpretazione letteraria, fi-
alla libreria Bocca di Milano, losofica, poetica, artistica, psi-
dove mi presentava in cata- cologica del grande artista.
logo. L’anno dopo l’ho ospi- Giacomo Lodetti, come al so-
tato a Chiavenna per le va- lito con prontezza e lungimi-
canze di Natale e abbiamo ranza si fece carico di un’im-
avuto modo di parlare e con- portante pubblicazione con
frontarci su depressione, testi di Rilke, Woolf, Stein,
creatività e follia. Giorello l’- Hemingway, Lawrence, Bon-
ho conosciuto sempre a nefoy, Heidegger, Merleau-
Chiavenna durante una mo- Ponty, Lyotard, Deleuze.
stra d’arte a Palazzo Pretorio, Quando ne donai una copia
m’ha invitato alla presenta- a Pardi, lo vidi interessato ed
zione del suo libro I volti del entusiasta perché anche lui
tempo alla Libreria Rizzoli di dedicò una serie di opere a
Milano, con interventi di fisi- Cézanne, portando all’estre-
ci, psicologi, filosofi, teologi. mo la visione decentrata del-
E ora veniamo ai due artisti la montagna Saint Victoire e
di cui voglio parlare. concordammo che le Avan-
Ho visto Walter Valentini la guardie Storiche (Supremati-
prima volta sempre alla li- smo, Costruttivismo, Neopla-
breria Bocca alla presenta- sticismo) non avevano sapu-
zione di una sua personale to seguire e portare avanti fi-
durante la proiezione di un no in fondo il suo grande
filmato interessante sul suo messaggio.
operare e i luoghi di origine. Per concludere, ogni Potere,
Pardi invece alla galleria Mar- coloro che hanno in mano le
coni all’inaugurazione di una sorti del mondo, dovrebbero
sua esposizione in coppia Walter Valentini, Basso continuo, 2007, tecnica mista su tavola, cm 125 x125 confrontarsi continuamente
con Baj. Entrambi mi hanno con quanto dicono gli artisti,
regalato due belle monografie comprendenti tutta la loro sima, direi veramente rivoluzionaria per la sopravvivenza i poeti, i filosofi, perché ogni valore in sé non esiste se non
ricerca artistica. Ho visitato il loro studio e abbiamo parla- della specie umana. Dovrebbe insegnare a vedere, perce- nell’insieme di un divenire relativo e decentrato in cui la
to a lungo di tutto con grande affabilità e spontaneità. Va- pire i fenomeni del mondo, se ancora ne avremo il tem- materia, il tempo e lo spazio sono le coordinate variabili
lentini inoltre mi ha accolto e accompagnato nella visita di po, con istanze nuove, diverse, eliminando il disgustoso di ogni certezza e gerarchia di valori.
una sua grande mostra a Reggio Emilia a Palazzo Magna- sfruttamento dell’uomo e della natura, con nuove modali- Einstain ha dimostrato scientificamente quello che ogni ve-
ni e ho avuto il privilegio di parlare ancora con lui davan- tà di convivenza pacifica e nuovi metodi di ricerca di ener- ro artista ha sempre saputo. Ogni Potere deve percepire
ti alle sue opere. Nella loro ricerca s’incontrano costante- gia, oggi possibili e non inquinanti. E la comunicazione ri- l’immanenza e la sacralità della vita in ogni sua manifesta-
mente lo spazio, il tempo e la materia. Sono artisti che si chiede un cambiamento di rotta radicale, non è più pos- zione nel rispetto di ogni forma di esistenza minerale, ve-
pongono il problema della visione in una continua fram- sibile che i media continuino nella loro sadica opera di mi- getale, animale, umana.
mentazione e logoramento della materia, Valentini in chia- stificazione e impostura con l’unico scopo di una deva- Ormai il sole è sceso verso sud, verso l’Italia, la luce è do-
ve spirituale, sorretto da un’armonia rinascimentale, Pardi, stante omologazione di massa. rata, veramente magica, giro la testa a nord e in fondo al
invece, in chiave materialistica e filosofica. Per la prima volta nella storia dell’umanità il Potere, ogni lago scorgo Sils Maria, paesino incantevole in una natura
Anche le modalità di lettura, di relazione delle parti e il Potere è lui stesso a rischio, non si possono più manipo- incontaminata. Fra queste case si ritirò per una decina di
tempo di percezione sono diversi. Valentini ha un centro lare le coscienze con l’inganno e la frode. Le forze distruttive anni Nietzche per scrivere Così parlò Zaratustra, prima di
in espansione di valori, di misure, di unità, guarda il co- sono imponenti, abbiamo cinquemila volte la possibilità inabissarsi nel buio della sua mente.
smo e ascolta la voce silenziosa delle stelle in un movi- di distruggere la terra. Chissà cosa penserebbe se passando in Piazza Duomo a
mento senza fine e un tempo misterioso e inafferrabile fra E allora che si fa? Allora arrivano i grandi artisti, gli scien- Milano e alzando la testa vedesse la pubblicità di lavatrici,
segni ritmati in strutture periodiche. Si sente l’ansia del- ziati, i poeti, i filosofi che ci urlano il loro disperato dis- telefonini, modelle e modelli sculettanti sulla sua facciata.
l’artista di volerlo misurare, verificare con meridiane, pen- senso. Prendiamo, ad esempio, Cézanne (ho visto una sua In un primo momento resterebbe perplesso, confuso, ma
doli, elissi, ma tutto sfugge ineluttabilmente. Pardi lavora antologica, importantissima, forse la prima, con centoven- poi penso che scoppierebbe in una gran risata sghignaz-
sul decentramento di una visione precaria in una sintesi ti opere originali, nella sua città natale Aix en Provence) zante, liberatoria, proprio come un matto.
mai definitiva delle parti, le strutture sono in continuo mo- per capire inequivocabilmente che la visione del mondo Speriamo in bene!
vimento e le loro coordinate transitorie. non sarà più la stessa. Ogni Potere ha delle centralità para- Roberto Plevano
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LE MOSTRE

Scoperte nelle Marche Gli archetipi di Marini


Antonio D’Amico Donatella Bertoletti
Ebbene, l’intento di questa se qualcuno pensava che fos- sondato dapprima il confron- poetica dell’artista con il ca-
nuova esposizione caldarole- se solo un pittore, in quanto lo to tra Fontana e la ceramica, rattere della materia, nel ten-
se è proprio quello di rendere stesso Abbate Luigi Lanzi lo poi quello tra Wildt e il mar- tativo di trovare un’affinità elet-
note le Scoperte nelle Marche aveva apostrofato come «pitto- mo. Curata da Daniele Astro- tiva tra queste due diverse real-
intorno a De Magistris, con re insieme scultore» e in realtà logo Abadal (direttore del Mu- tà. Il riferimento a Gli Archeti-
nuove attribuzioni, quesiti che le fonti ricordano gli stucchi seo) e Alberto Montrasio, col pi – questo il titolo della mo-
andranno approfonditi in fu- della Collegiata di San Martino patrocinio del Comune di Ge- stra – rimanda alla povertà au-
turo e figure artistiche di rilie- a Caldarola, oggi perduti o monio, del Comune di Milano, tentica della terracotta e ai mo-
vo che sono state determinan- quelli ancora visibili del San- della Provincia di Varese, del- delli formali e iconografici che
ti per la formazione pittorica tuario di Macereto a Visso, co- la Regione Lombardia e della si concretizzano in tipologie ri-
dell’artista. A dimostrazione sì come la decorazione della correnti quali reliquie, pomo-
che la formula organizzativa Cappella Gilio nella chiesa di ne, cavalli e cavalieri. A Mila-
vincente non si cambia, il so- Santa Maria della carità (della no, città che da trentacinque
lerte sindaco Fabio Lamber- scopa) ad Ascoli Piceno. anni vanta un Museo Marino
tucci, ha incaricato Vittorio Insomma, Simone non smette Marini all’interno della Galle-
Sgarbi di curare anche questa di sorprenderci! Un’altra pro- Ritratto della Baronessa Treves ria d’Arte Moderna, contem-
esposizione, avvalendosi del- tagonista è la sorprendente pa- poraneamente alla mostra di
Paolo Piazza la consolidata esperienza di la d’altare con il Transito di Il Museo Civico Bodini di Ge- Gemonio, la Galleria della
Transito di San Giuseppe Liana Lippi e Stefano Papetti. San Giuseppe, custodita nella monio ospita una mostra de- Banca Cesare Ponti - Gruppo
Già la passata rassegna Simo- chiesa di San Leonardo a Cu- dicata a Marino Marini (Pistoia Carige (piazza del Duomo, 19)
Non è del tutto pretestuoso af- ne De Magistris. Un pittore vi- pramontana. A detta dell’intra- nel 1901-Viareggio 1980), uno presenta sette chine e tempe-
fermare che il 2007 è stato l’an- sionario tra Lotto e El Greco prendente parroco, Maurizio dei pochi scultori italiani del re su carta dell’artista toscano.
no di Simone De Magistris. aveva portato alla luce alcune Fileni, era uno dei capolavori ’900 noto e collezionato a li- Piccolo cavaliere Accompagna l’esposizione un
Basti pensare ai sorprendenti opere inedite come la bella assoluti di Simone, ma i cura- vello internazionale (possie- catalogo (Silvana Editoriale
risultati ottenuti dalla bella mo- pala d’altare custodita nella tori della mostra precedente dono sculture e dipinti di Ma- Comunità Montana della Val- Montrasioarte) con contributi
stra dedicata al pittore, con la chiesa del Sacro Speco di Nar- non l’avevano considerato. rino, fin dal 1937, il Museo di cuvia, l’esposizione presenta di Daniele Astrologo Abadal,
proficua attenzione rivolta dal- ni alla quale ora si aggiungo- Invece, l’occhio esperto di Vit- Detroit e il Jeu de Paume di dieci sculture in terracotta, al- Raffaele Bedarida, Alberto Cre-
la critica alla personalità arti- no ulteriori tasselli di grande torio Sgarbi ha individuato non Parigi, ma anche, in Italia, le tre in ceramica e in gesso e in- spi, Stefano Crespi, Sara Fon-
stica e quindi al suo gusto vi- rilievo. Ma la vera “scoperta” e un capolavoro di Simone, ma gallerie d’arte moderna di Fi- fine la serie di litografie a co- tana, Chiara Gatti e Alberto
sionario, figlio dei dettami con- assoluta protagonista di que- di quel Padre Paolo Piazza, na- renze, Milano, Torino e Roma). lori Personnages du Sacre du Montrasio.
troriformistici e agli oltre cin- sta esposizione è senza dub- tivo di Castelfranco Veneto La mostra esplora il rapporto Printemps, omaggio a Igor
quantamila visitatori accorsi bio la splendida scultura in (1557-1621), ben conosciuto di Marino con la terracotta, il Stravinskj. La selezione delle Marino Marini
nella deliziosa cittadina di Cal- Gli archetipi
stucco policromo della Ma- dalla critica e contemporaneo gesso e la ceramica, nel solco opere è avvenuta con il con-
Gemonio (VA), Museo
darola nelle Marche, sua terra donna con Bambino prove- di De Magistris, anche se non delle principali manifestazioni tributo della Fondazione Mari- Civico Floriano Bodini
natale. Come sempre accade niente da Force, in provincia ci è dato sapere se i due si sia- promosse negli ultimi anni dal no Marini di Pistoia. L’iniziati- dall’1 giugno al 31 agosto
dopo un grande evento coin- di Ascoli Piceno. no mai conosciuti. Museo di Gemonio che ha va mette a confronto l’identità
volgente e ben realizzato, l’in- L’opera è stata restaurata per I dubbi sull’autografia sono del
teresse sul pittore non si è pla-
cato, anzi, in studiosi e curio-
l’occasione riacquistando una
straordinaria luminosità cro-
tutto inesistenti se si confron-
ta il viso della Madonna del Une grande Paris
si d’arte marchigiana la mostra matica che ha dato nuova vita quadro con quello di un
ha stimolato la ricerca di nuo- alle forme e ha riacceso negli frammento d’affresco di pro- du Petit Palais
vi reperti artistici per fare ulte- sguardi quello spiccato senso prietà della Collezione Caval- Alessandra Zanchi
riormente luce su tutta quella visionario che è tipico di Si- lini-Sgarbi.
vasta produzione che ancora mone De Magistris. Davvero una bella storia, ri- Il Palazzo della Marra di Bar- le, diventando il Palais des spiro internazionale in grado
giace nell’anonimato e, inve- Particolarmente interessanti so- solta grazie alla dedizione di letta, splendida struttura ba- Beaux-Arts. di affascinare il pubblico con
ce, potrebbe essere ricollega- no il volto della Vergine, al- un bravo prete e alla compe- rocca, si palesa nella sua bel- La mostra è inoltre il primo la preziosità e la varietà delle
ta a Simone De Magistris o ai lungato come nei suoi dipinti, tenza del critico. Circa trenta lezza non appena ci si avvici- passo di un gemellaggio tra la opere a stretto contatto con
suoi familiari di cui si conosce il naso affusolato e le labbra le opere in mostra fra cui al- na percorrendo l’intricato vi- Puglia e Parigi, che nel 2010 quelle del grande Giuseppe
molto poco, nonostante i do- piccole e socchiuse, le so- cune di Lorenzo Lotto e An- colo del borgo che conduce al- porterà la prima grande mostra De Nittis.
cumenti parlino di loro opere. pracciglia alte e lo sguardo in- drea Lilli che vale la pena di l’imponente ingresso.
D’altronde, gli storici dell’arte tento alla riflessione, lo stesso vedere tutte insieme nella Entrando, lo sguardo volge
sanno che il territorio è fonte dicasi per il viso del Bambino, splendida cornice del Palazzo spontaneamente verso l’alto
inesauribile di sorprese e, a paffuto, dolce e delicato coi dei Cardinali Pallotta! per ammirare le logge affre-
volte, da un’indagine attenta o riccioli sulle guance, il bel na- scate. Alle spalle, il mare fa da
casuale è possibile ricavare ele- sino e l’accennato sorriso del- Scoperte nelle Marche meraviglioso sfondo ad una
menti interessanti atti a rin- le labbra. Quindi non una scul- intorno a De Magistris delle raccolte più importanti
tracciare anche opere che si Caldarola, Palazzo
tura ad imitazione dei modi di d’Italia: la Pinacoteca Giusep-
dei Cardinali Pallotta
credevano irrimediabilmente Simone ma un’opera autogra- pe De Nittis.
fino all’8 giugno
perdute. fa e la cosa non deve stupirci Al terzo piano si ammirano le
opere dell’artista nativo e al se-
L’arte capovolta di Baselitz condo si entra nel nuovo spa-
zio espositivo che ospita ad
oggi la sua terza mostra orga-
Maria Rosaria Di Virgilio nizzata da Arthemisa con il Co-
Il Madredi Napoli prosegue Con una indiscutibile carica mune di Barletta.
con le grandi retrospettive de- emotiva profondamente coin- Dopo De Nittis e Tissot. Pittori
dicate ai maggiori protagonisti volgente, la sua pittura s’ispi- della vita moderna, che ha
dell’arte contemporanea. ra a soggetti vari, dalle figure inaugurato la riapertura del pa-
Questa volta tocca all’artista te- umane agli animali ai paesag- lazzo restaurato, e Zandome-
desco Georg Baselitz. Circa 120 gi. Linee spezzate, contorni de- neghi De Nittis Renoir. I pittori
opere, tra dipinti, disegni e cisi, vivacissimi colori, echi della felicità presentata lo scor-
sculture, offrono una visione sentimentali. Capovolgendo i so anno, in concomitanza con
dettagliata della ricerca artisti- suoi ritratti di figura, l’artista in- l’apertura permanente della Pi-
ca di Baselitz nell’arco di più dica il senso bizzarro e tragico nacoteca, è arrivata dalla capi-
di cinquant’anni di ininterrot- insieme della prospettiva da tale francese la mostra Paris
ta attività e fervida creatività. cui guardare il mondo. Tra le 1900. La collezione del Petit
A partire dai suoi primi e con- opere più significate ricordia- Palais di Parigi.
testati lavori degli anni ’60, in Baselitz, Orangenesser mo Die Gro? e Nacht im Eimer Curata dal direttore Gilles Cha-
quella Berlino del dopoguer- del 1962; tra gli “Hero Pain- zal, l’esposizione amplifica l’in- G.-J.-Victor Clairin, Portrait de Sarah Bernhardt, 1876
ra, divisa tra l’Est sovietico e europea. Il suo stile è sempre tings”: Rebell (1965) e Der dagine sull’arte d’Oltralpe con
l’Ovest occidentalizzato, l’arti- alla ricerca di una nuova Baum (1966) e nella serie più opere di artisti contemporanei di De Nittis nella capitale fran- Uno spaccato sull’arte e il gu-
sta tedesco seppe dare prova espressività che non rinuncia celebre dei dipinti “capovolti” a De Nittis, allargando lo sguar- cese. A Barletta, intanto, vi so- sto di un’epoca in cui il dialo-
della sua travolgente, ironica e tuttavia alla figurazione, sia pur Schlafzimmer del 1975. do sulla città oltre la pittura, at- no capolavori come Le Portrait go tra cultura italiana e fran-
poliedrica arte. piegandola al gioco continuo Ultimi in senso cronologico i traverso sculture, oggetti d’ar- de Sarah Bernhardt (1876) di cese era più che mai aperto e
Georg Kern, ribattezzato Ba- tra reale e astratto. Baselitz è Remixes, ispirati ai lavori gio- te, arredi, gioielli, ceramiche, Georges Clairin e Marthe, La fecondo. Il bel catalogo è pub-
selitz, è infatti pittore, dise- vicino al mondo simbolico e vanili, le tre sculture, e per la stampe, fotografie della fine fleur aux cheveux (1893) di blicato da Skira.
gnatore, scenografo, autore di solitario oltre che al linguag- prima volta la serie di bozzet- del XIX e l’inizio del XX seco- Berthe Morisot, tre magnifici
stampe e scultore. Artista den- gio primitivo dei malati men- ti preparatori per il dipinto lo. Un nucleo fondamentale di vasi di Emile Gallé, grande Paris 1900
so e fortemente emozionale, si tali e degli emarginati, cataliz- Orangenesser del 1982. arte francese, frutto di ordina- creatore di ceramiche, vetri e La collezione
nutre di una vasta cultura este- za nelle sue opere inquietudi- del Petit Palais di Parigi
zioni e acquisizioni, che costi- arredi Art Nouveau, il para-
Barletta
tica in cui confluiscono le in- ni e aggressività espressio- Georg Baselitz tuisce uno degli assi portanti vento Les quatre saisons di Eu- Pinacoteca Giuseppe De Nittis
venzioni artistiche e le rifles- nistica, che finisce per diveni- Napoli, Madre delle raccolte del Petit Palais, gène Grasset, e molti ancora. Palazzo della Marra
sioni filosofiche di grossi espo- re metafora della follia del fino al 15 settembre inaugurato l’11 dicembre 1902, Un’occasione unica dunque fino al 20 luglio
nenti dell’arte e della filosofia mondo contemporaneo. dopo l’Esposizione Universa- per visitare una mostra di re-
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LE MOSTRE

Errante erotico eretico Investimenti d’arte


Osvaldo Licini nelle Marche Capolavori che ritornano
Stefano Luppi Giuliano Frabetti
del periodo precedente). Mentre un progetto di restauri e dagli ul-
Non solo la mostra ad Asco- recupero e valorizza- timi ritrovamenti.
li, anche la cittadina natale di zione del patrimonio Nuove conclusioni
Licini si è impegnata in ma- artistico italiano, rap- riguardano anche
niera approfondita per favo- presentato da capola- un’altra Coronazio-
rire il racconto della sua vi- vori distolti illecita- ne di spine (questa
cenda artistica: l’apertura al mente dai luoghi di proveniente da
pubblico della residenza do- origine si è recente- Genova, chiesa di
ve il pittore visse continuati- mente tradotto nella S. Bartolomeo di
vamente tranne gli anni d’in- mostra Nostoi. Capola- Rivarolo), discussa
segnamento alle accademie vori ritrovati aperta al nella scheda di P.
d’arte di Firenze e Bologna e Palazzo del Quirinale, Donati che, nel-
quelli parigini, va positiva- una simile iniziativa, l’individuarvi la
mente segnalata. circoscritta ai territori presenza di due
In questa prima occasione a in cui opera un grup- autori, la assegna a
Monte Vidon Corrado è alle- po di Istituti di credito un “Maestro della
stita la sezione La stagione fi- afferenti alla Banca Po- cerchia di Cara-
gurativa, i rapporti con il pae- polare di Vicenza ha vaggio” accanto a
A cinquant’anni dalla morte Giorgio Morandi, Giacomo saggio – 63 disegni che il pic- dato vita a Capolavori un genovese del
Osvaldo Licini, nato nel 1894, Vespignani e Severo Pozzati, colo ente comunale ricevette che ritornano. I dipin- Seicento.
viene ricordato con una serie si riflette con chiarezza anche in dono dalla collezione del- ti della collezione del Quale e quanto sia
di iniziative all’interno del Fe- nel catalogo (Silvana Edito- la moglie Nanny Hellström. Gruppo Banca Popola- oggi il patrimonio
stival Saggio Paesaggio, sorta riale) che l’affianca. Il pittore Dell’appuntamento ascolano re di Vicenza aperta Bassano, Madonna col Bambino
in opere del ’600 e
di contenitore – pagato e or- marchigiano parte dunque da insieme al mobilio donato da alla Fondazione Mem- e san Giovannino, post 1557 del ’700 acquisito
ganizzato dai comuni di Asco- un’influenza per certi versi se- Caterina Celi Hellström: la ca- mo di Roma (Palazzo dagli Istituti ban-
li Piceno, Monte Vidon Cor- cessionista, cui contribuirono mera da letto, decorata con Ruspoli). Sono oltre cento le va detto Il Tesoro, costituito da cari di Vicenza e Prato appa-
rado, paese natale del pitto- anche le serate futuriste di un’imponente Archipittura – opere presenti in mostra, pre- opere particolarmente signifi- re in un’apposita sezione
re, Regione, Provincia e dal- Modena del 1913 (e fiorenti- l’unico affresco che si cono- valentemente dipinti dal ’400 cative del livello di questo ti- (quadreria toscana e quadre-
le fondazioni Carisap e Cari- ne poco dopo), orientandosi sca dell’artista insieme a quel- al ’900 con un gruppo di scul- po di collezionismo. ria veneta), dove dalla Tosca-
fermo – degli eventi che de- quasi immediatamente a di- lo che campeggia sul soffitto ture di Lorenzo Bartolini e An- Infatti, emergono tre esemplari na provengono ben trenta di-
terminano il 2008 come anno pinti, molti ritratti, vicino a del vano scale delle medesi- tonio Canova. Ma non tutti gli di Filippo Lippi, autorevol- pinti, sacri e profani; mentre i
“liciano” anche perché sem- Novecento e anche a Matisse me sale marchigiane – lo stu- esemplari escono dalla colle- mente illustrati da Antonio veneti si impersonano in Pie-
pre nel medesimo 1958 gli fu e Dufy per evidenti caratteri dio e infine la suggestiva can- zione di Vicenza: infatti, par- Paolucci (Percorso di Filippo tro Vecchia, Francesco Maffei,
assegnato il Gran Premio del- coloristici. Ma dai primi anni tina con volte in laterizio. tecipano opere della Cassa di Lippi). Vi stanno accanto due Giulio Carpioni, Sebastiano e
la Pittura alla Biennale di Ve- Trenta – dopo anni a Parigi Tra quanto esposto anche fo- Risparmio di Prato e della Ban- Crocifissi di Giovanni Bellini Marco Ricci, Giannantonio Pel-
nezia. L’antologica Osvaldo Li- dove ha occasione di cono- tografie legate a Licini (tanti ca Nuova di Palermo (dello attento ad Antonello da Mes- legrini, Gaspare Diziani, Giu-
cini dalle Marche all’Europa. scere Modigliani, Picasso e inediti) insieme ad altre del stesso gruppo), con l’inter- sina, schedati e commentati da seppe Zais, Francesco Zucca-
Errante, erotico, eretico, al Andrè Derain – Licini vira con fondo Ricci Folicaldi e del fo- vento di alcuni prestiti esterni. A. Tempestini. Della stessa relli, Francesco Fontebasso.
convento di Sant’Agostino decisione in una direzione tografo di Fermo Alfredo Ci- Il catalogo (Skira Editore), a scuola seguono due frammenti Il panorama si estende poi al-
con la cura di Stefano Papet- che la critica definisce «Astrat- fani (molte immagini sono ri- cura di Isabella Lapi Ballerini di Giovanni Buonconsiglio, a l’Ottocento e al Novecento,
ti, Elena Pontiggia, Daniela Si- to-lirico-costruttiva» (nel 1934 prodotte nel volume di re- e Fernando Rigon, si apre con confronto con una sua Santa comprendendo, oltre a scultu-
moni ed Enrica Torelli Landi- si fonda alla Galleria del Mi- cente pubblicazione: Osvaldo dichiarazioni programmatiche Caterina (dal Civico Museo di re di Lorenzo Bartolini e Anto-
ni, raccoglie circa sessanta di- lione di Milano il gruppo de- Licini: rivisitazione ambien- circa l’azione condotta dal Vicenza) e una Madonna di nio Canova, dipinti di Arman-
pinti che ben rappresentano gli astrattisti italiani composto tale a cura dello stesso Cifani gruppo bancario a salvaguar- Bartolomeo Montagna. do Spadini, Ardengo Soffici,
la vicenda artistica del mae- da Licini, Fontana, Reggiani, con testi di Luigi Dania e Da- dia del patrimonio artistico ter- Con un penetrante discorso Primo Conti, Alessandro Zez-
stro cui fanno da corona an- Soldati, Veronesi, Melotti e niela Simoni. ritoriale. Fanno seguito i sag- sui Metodi e percorsi degli zos e due suggestivi paesaggi
che i dipinti acquistati dal Co- Ghiringhelli) e si sostanzia in gi critici, dove all’inizio, si col- studi caravaggeschi, Mina Gre- di Francesco Lojacono (della
mune negli ultimi anni. linea di massima in uno stile Osvaldo Licini locano due fondamentali ra- gori, al di là della presenta- Banca Nuova di Palermo).
Una rassegna dove la scelta pittorico dove la spazialità ha dalle Marche all’Europa gruppamenti: i dipinti del ’500 zione della Coronazione di
delle opere, calibrate lungo caratteri fantastici e irreali che Errante, erotico, eretico e del ’600 di scuola toscana e spine del Caravaggio già Cec-
tutto il percorso artistico ini- via via si accentuano in sen- Ascoli Piceno quelli di artisti veneti dal Ri- coni, analizza le vicende e la Capolavori che ritornano
ziato come studente all’acca- so visionario e profetico con e Monte Vidon Corrado nascimento al ’700. Il percor- situazione filologica sul Cara- Roma, Fondazione Memmo
demia di belle arti di Bologna il secondo dopoguerra (Lici- fino al 4 novembre so poi si incentra su un nucleo vaggio, anche alla luce dei ri- fino al 15 giugno
insieme a compagni come ni distrusse anche molte tele di speciale elezione qualitati- sultati prodotti da opportuni

Giuseppe Veneziano Generazione Pop Lorenzo Maria Bottari


Marta Tosi
tra fumetto e realtà
Valentina Cavera Originali creazioni del design necessità ma vuole appagare
italiano vi aspettano al filatoio sogni finalmente a portata di
sione sospesa tra fumetto e di Caraglio. Una rassegna che mano e che spinge i produt-
realtà, satira politica e femmi- si propone di rivisitare quello tori a sperimentare e sovverti-
nilità, colori e contenuti. Que- che possiamo definire Pop De- re vecchi schemi per conti-
sto artista iniziò a lavorare sui sign. Oggetti nati attorno agli nuare a stupire e soddisfare le
giornali disegnando caricature anni ’60, autentiche invenzio- esigenze di un mercato in con-
di politici. Innamorato dello sti- ni colorate, stravaganti e so- tinua crescita. Pop Design è
le di Pazienza, colpito da altri prattutto sorprendenti, che do- una mostra che nasce da un’i-
fumettisti quali Crepax, Mana- po una prima reazione di stu- niziativa di Luisa Bocchietto e
ra, dal 2001 Veneziano si de- pore entrano a far parte della fa parte del calendario di To-
dicò alla pittura. Il suo scopo quotidianità di massa. Di gran- rino 2008 World Design Capi-
è riuscire a causare, attraverso de aiuto per agevolare tale pro- tal. Divisa in otto sezioni che Inquieta gioventù
le sue opere, una qualche rea- duzione fu l’introduzione di un offrono un percorso espositi- 2007, olio su tela
zione nello spettatore; è sve- nuovo materiale come la pla- vo affiancato da segmenti di-
All’Angel Art Gallery (via fiori lare i pregiudizi, mostrare i ta- stica, che ben si adattava alla dascalici complementari, si Inquieta gioventù
Chiari 12), si è aperta la mo- bù della società che lo circon- filosofia creativa del periodo. propone di esprimere lo spiri- L’inquietudine giovanile / È un vaso prezioso che va a pezzi;
stra Pregiudizio universale di da: «Ci sono diversi gradi di let- Sono anni in cui è in atto una to Pop dalla letteratura all’at- è qualche cosa che i giovani / hanno costruito con intelligenza
Giuseppe Veneziano, l’artista tura, tutti devono poter acce- rivoluzione nei trasporti, nelle tenzione per i dettagli e per il e amore / a dispetto dell’indifferenza degli altri / che purtroppo
siciliano che ritrae, a suo mo- dere all’opera. In fondo, ogni comunicazioni e nella moda colore, dalla plastica all’uso regalano solo solitudine.
do, personaggi noti come Sta- persona è diversa dall’altra, che seguono idee semplici ma delle luci, fino al design ludi- Alcuni miei figli dati in affido / “molestavano” i genitori adottivi
lin, la pantera rosa, Hitler e la quindi in base al suo vissuto accattivanti. Di conseguenza il co e quello che ha per sog- chiamandoli “papà” e “mamma”, / titolo onorifico di cui spesso
non sono degni neanche i genitori naturali.
pornostar Cicciolina. Avrete vedrà l’opera con un proprio modo di vivere cambia e con getto gli animali, senza trascu-
Ma il bambino che è poeta / Non può non sognare che domani,
l’opportunità di curiosare al- punto di vista. L’Arte si espri- esso anche la modalità dei rare l’impatto sulle critica. quando sarà un uomo, / diventerà un re / e a volte questo re
l’Angel Art Gallery e di munir- me per simboli. Prendere posi- consumi: ora il prodotto deve incontra soltanto / ranocchi che non saranno mai principesse:
vi di catalogo (Angel Art Gal- zione nell’arte è anacronisti- attirare l’attenzione, deve con- Pop Design e così il grande artista che, / eludendo il pensiero della morte,
lery). Giuseppe Veneziano, na- co. L’opera non è mai finita». tenere un messaggio imme- Fuori luogo, fuori scala si offre come olocausto / alla vita stessa e alla gioia del mondo.
tivo di Mazzarino, è riuscito a diato, un oggetto del deside- fuori schema Questa è la causa a volte / Delle sconfitte giovanili.
farsi strada nel mondo dell’ar- Pregiudizio universale rio accessibile a tutti. Il tutto Caraglio (CN), Il Filatoio Questa è la causa / Dell’inquieta gioventù
Milano, Angel Art Gallery
te progettando ogni sua crea- mosso da un impulso consu- fino al 14 settembre Alda Merini
fino al 18 maggio
zione in linea con una dimen- mistico che non implica una

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NOTIZIE DA ROMA

Allegri appuntamenti XV Quadriennale


Alla Borghese è l’ora di Correggio Cento voci contemporanee
Paola Ingenito Mara Righini
mai diventata altret- anni venti del ’500 quando ab- In una Roma che vive una fe- le; estremamente vari anche gli ni di lavori ha riaccolto la Qua-
tanto universale, con bandona la realizzazione di di- lice stagione artistica all’inse- approcci: dall’ironico e critico driennale che, orfana della sua
tutta probabilità in pinti di piccole dimensioni e si gna del contemporaneo, la XV al muto e insondabile. Questa tradizionale sede, aveva var-
quanto non lavorò a dedica a opere di maggiore Quadriennale rappresenta un edizione è dedicata a Luciano cato i confini della capitale ap-
Roma. Ed è curiosa- maestosità e respiro. appuntamento da non perde- Fabro, importante esponente prodando a Torino (2003), a
mente questo il punto Del pittore celebrato per la re. Sin dalla fondazione, nel dell’Arte Povera scomparso lo Napoli (2004) ed infine a Ro-
di partenza: Roma, co- maestria con cui manipola la 1927, il suo scopo è stato uno scorso anno, di cui è esposta ma (2005) ospitata dalla Gal-
me sede dell’esposi- luce e il colore, adottando tin- sguardo attento sul proprio per la prima volta in Italia un’u- leria Nazionale d’Arte Moder-
zione e città dalla qua- te chiare, leggere e fluenti, ren- presente. Quest’anno na. Aggiornato ai mo-
le il pittore fu assente dendo un colorito vago me- sono i lavori di cento derni sistemi tecnologi-
e che tuttavia è pre- diante modifiche impercettibi- artisti selezionati da cin- ci di allestimento, illu-
sente nella sua opera. li dei toni, mostrando la capa- que curatori: Chiara minazione e climatizza-
Correggio, Danae, 1530/1531
È doveroso premette- cità di raffigurare ciò che è im- Bertola, Lorenzo Cano- zione, il nuovo Palazzo
re che le notizie sulla palpabile e inafferrabile come va, Bruno Corà, Danie- delle Esposizioni si pro-
La Galleria Borghese, sede di vita di Antonio Allegri, detto il l’aria o la nebbia, sono riunite la Lancioni, Claudio pone come spazio cul-
una collezione composta da Correggio dalla cittadina in cui nella Galleria Borghese circa Spadoni, a far luce sul- turale multifunzionale
capolavori inamovibili per la nacque, sono scarse e spesso 25 opere che testimoniano il le ultime tendenze. L’al- (sala cinema, forum, au-
loro delicatezza e le loro di- incerte. Di sicuro l’ambiente continuo rimando tra sacro e lestimento curato da ditorium, biblioteca,
mensioni, e dunque non tra- nel quale ricevette la sua edu- profano. In mostra oltre a cir- Lucio Turchetta preve- etc.) in grado di rispon-
sportabili in mostre tempora- cazione, seppure piccolo, fu ca venti capolavori a tema re- de la difficile conviven-
Luisa Rabbia, Brain, 2007, ceramica
dere alle richieste di un
nee, è giunta al terzo appun- ricco di spunti culturali. Altret- ligioso, è possibile vedere per za fra opere estrema- Courtesy Galleria Massimo Audiello, New York pubblico sempre più
tamento della serie Dieci gran- tanta laconicità circonda la sua la prima volta, perno dell’e- mente differenti, spec- vasto e alle sfide delle
di mostre in dieci anni, pro- formazione artistica iniziata co- sposizione, tutto il Correggio chio di un post-moderno avan- nica opera prestata dalla fami- altre capitali europee. In un pa-
getto promosso dalla Soprin- me allievo di pittori locali e mitologico con le quattro sce- zato segnato da un forte indi- glia dell’autore. La mostra ol- norama italiano sempre più
tendenza Speciale per il Polo proseguita a Mantova alla ne amorose della serie degli vidualismo e dall’assenza di tre a documentare le proposte invisibile nei circuiti interna-
Museale Romano e curato dal- scuola del Mantegna, con il Amori di Giove, le cui tele, seb- poetiche condivise. degli artisti italiani affermatisi zionali e da cui emigrano gli
la Direttrice della Galleria, An- quale si accosta all’amore per bene concepite all’origine co- Diversi, infatti, i mezzi utiliz- negli ultimi due decenni offri- artisti più noti speriamo arrivi
na Coliva. il mito e alla classicità. me un insieme, si dispersero zati: dalla pittura e scultura a rà anche l’opportunità di valu- qualche segnale di vitalità.
Un’occasione da non perdere, Oggi, la critica è concorde sul dopo la donazione fatta a Car- opere fotografiche, video e si- tare il nuovo spazio espositivo
essendo il Correggio l’unico fatto che Correggio si sia reca- lo V, imperatore di Spagna. te-specific; molteplici i campi che da poco ha beneficiato del XV Quadriennale
degli appartenenti alla cosid- to a Roma nel 1518 e abbia vi- d’indagine: dall’attualità al pro- restyling dell’architetto Firuz Roma, Palazzo esposizioni
detta triade del Rinascimento, sionato le Stanze Vaticane e la cesso di creazione artistica fi- Galdo. Il Palazzo delle Esposi- fino al 14 settembre
assieme a Raffaello e Miche- Cappella Sistina, soggiorno al Correggio e l’antico no alla sfera intima e persona- zioni, infatti, dopo cinque an-
langelo, al quale non sia mai quale si possono imputare le Roma, Galleria Borghese
stata dedicata una monografi- suggestioni che compaiono fino al 14 settembre
ca. La sua fama, difatti, non è nelle sue opere a partire dagli Uno stupefacente Quattrocento
al Museo del Corso
L’Ottocento italiano Alessandra Zanchi
alle scuderie del Quirinale e documenti per una didi affreschi (dai Musei Vati-
Alice d’Amelia indagine storica ap- cani) staccati dall’abside della
profondita degli a- basilica dei Santi Apostoli.
L’Ottocento, è e- to delle Accade- spetti sociali, urbani- Infine, a chiusura del secolo,
saltato alle Scude- mie agli studi d’ar- stici, religiosi ed arti- si incontra un piccolo ma pre-
rie del Quirinale tista e nuovi luo- stici dell’Urbe. zioso disegno di Michelange-
da un’esposizione ghi adibiti all’arte Claudio Strinati, Mar- lo, giunto a Roma in quegli an-
concepita per rac- dove anche il pub- co Bussagli e Maria ni per eseguire i superbi ca-
contare un secolo blico del tempo, Grazia Bernardini, polavori del Bacco e della Pie-
intero, con un’am- quello fatto dal curatori della mostra, tà. Il visitatore può inoltre im-
biziosa panorami- popolo, era ormai hanno studiato un mergersi concretamente nella
ca attraverso le partecipe dei mu- percorso che indaga città quattrocentesca, grazie ad
nostre arti. tamenti e delle ogni aspetto, fino al- una tavola multimediale, con
Oltre 100 le opere sperimentazioni l’ultima sezione, da cui interagire ed esplorare nel
provenienti dai formali e visive in non perdere, dedica- dettaglio edifici e monumenti
maggiori musei e atto. Apre e chiu- ta al susseguirsi di ca- dell’epoca e, grazie alla rico-
dalle collezioni de idealmente la Federico Barocci, Il tempietto di San Pietro polavori pittorici di struzione tridimensionale del-
private più impor- mostra, La Mater- in Montorio, Firenze, Gall. degli Uffizi straordinaria bellezza. la Cappella Carafa di Santa Ma-
tanti, grazie all’at- nità di Gaetano Da Masolino, Gentile ria Sopra Minerva, realizzata
tenta selezione di Previati, un’opera «Questa nuova esposizione del da Fabriano e Pisanello, a Fi- dall’Enea con un radar ottico a
Maria Vittoria Ma- al tempo scomo- Museo del Corso – dichiara il lippo Lippi, Beato Angelico, colori (solitamente usato per
rini Clarelli, So- da, anche nella de- presidente Emanuele – inten- Benozzo Gozzoli che hanno indagini spaziali), si ha una vi-
printendente alla cifrazione, che pu- de fare luce su un periodo ed lasciato tracce del loro pas- sione nitida e ravvicinata degli
Galleria Nazionale re anticipa il Futu- un contesto per troppo tempo saggio a Roma insieme a Pie- affreschi realizzati dal Lippi,
d’Arte Moderna di rismo nella disgre- trascurati dagli studiosi scarsamente visibili dal vivo,
Roma, Fernando gazione del lin- che, non senza ragione, fino a percepirne i minimi det-
Mazzocca e Carlo guaggio pittorico e si sono concentrati su tagli. Ma la mostra non finisce
Sisi, (già curatori che, allo stesso Firenze e sui geni che in di stupire perché si potrà ve-
delle mostre dedi- Francesco Hayez, Il bacio tempo, è simbolo quel secolo stavano dere il capolavoro di Piermat-
cate ai Macchiaio- di una delle carat- aprendo una nuova era teo d’Amelia, Madonna con
li e a Boldini); da Canova ad quietudini dell’uomo moder- teristiche che questa esposi- per l’arte dell’intera Eu- Bambino, ritrovato dopo ven-
Appiani, da Il Bacio di Fran- no, nelle speranze e delusioni zione tende a sottolineare: la ropa…». Ma la rinascita ti anni, restaurato per l’occa-
cesco Hayez a Bagni della Ro- di un Paese in lotta per la li- contemporaneità dell’Ottocen- della cultura e delle ar- sione e visibile in mostra a par-
tonda Calmieri di Giovanni bertà e l’unità. Poche le scul- to e di alcuni dei suoi maggiori ti da Donatello a Peru- tire dal 20 maggio.
Fattori, da Canto di uno stor- ture in un percorso che acco- protagonisti. gino si mostra nella sua Informazioni e prenotazioni
nello di Silvestro Lega fino al- sta le opere per date significa- Ciò che colpisce maggiormen- completezza se lo sguar- tel. 06 916508451
lo storico Quarto Stato di Pel- tive, anziché per Scuole e cor- te, tuttavia, è l’umanità che do si sposta sulla Roma www.museodelcorso.it
lizza da Volpedo, da Seganti- renti, ma restituisce agli occhi questa esposizione racconta; è del XV secolo; plastici, www.400.roma.it
ni, da Boldini, da Zandome- un grande senso di moderni- la nostra stessa storia, anche arredi sacri e civili, ce-
neghi a De Nittis, da Previati a tà, interpretato dalla capacità nella pittura, nella scultura, ramiche, sculture, dise- Il Quattrocento a Roma
Medardo Rosso. di questi artisti, in una dialet- scandita dalla ricerca della li- gni, medaglie papali e La rinascita delle arti
Sono questi gli artisti, tutti pre- tica continua tra innovazione bertà e della nascita di una so- quadri, giungono dai da Donatello a Perugino
senti in mostra, a lungo sotto- e tradizione. Sin dalla stagione cietà più giusta, nel periodo in principali musei italiani Bottega Della Robbia,Tondo robbiano Roma, Museo del Corso
valutati dalla critica novecen- neoclassica e napoleonica, è cui l’Italia raggiunse la sua in- (Musei Vaticani) e stra- Roma, Museo Naz. Palazzo Venezia fino al 7 settembre
tesca, che portano in sé alcu- questo il sentimento che ac- dipendenza (catalogo Skira). nieri (British Museum di
Orario apertura
ne individualità eccezionali le compagna le opere in mostra, Londra, Skulpturensammlung ro della Francesca e, ancora, Tutti i giorni dalle 10 alle 20
quali hanno contribuito al far- un’incessante ricerca di origi- Ottocento, da Canova und Museum für Byzantinische Mantegna, Pinturicchio, Filip-
al Quarto Stato giovedì e venerdì
si della nuova idea del bello, nalità passando per il Roman- Kunst, di Berlino) per un tota- pino Lippi, Antoniazzo Roma- dalle 10.00 alle 23.00
Roma, Scuderie del Quirinale
superando modelli e schemi ticismo fino alle inquietudini le di circa centosettanta opere, noAntonio del Pollaiolo e Me- Lunedì chiuso
fino al 10 giugno
classici per arrivare alle in- di fine secolo, dal superamen- quali meraviglie da ammirare lozzo da Forlì, con gli splen-

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I LIBRI

Il museo effimero Girolamo Marchesi da Cotignola


Luca Pietro Nicoletti Andrea Bondanini
«Chilometri e chilometri sopra L’editore e antiquario libraio ro con Girolamo Genga e Se- e quelle respinte o già attri-
le nostre teste, gli aerei sfrec- Giovanni Luisè di Rimini ha re- bastiano Serlio ritrovato a Bo- buite) basti ricordare che il
ciano carichi di quadri di Ti- centemente offerto un altro logna dove, tra il 1522 e il grande Roberto Longhi pensa-
ziano e Poussin, Van Dyck e studio sulla pittura romagnola 1523, incontra anche Baldas- va ci potessero essere stati due
Goya». Così Francis Haskell del Rinascimento nella sua bel- sare Peruzzi, definito da Serlio cotignolani dal nome Girola-
(1928-2000) iniziava il suo ul- la collana Il vello d’oro diretta suo maestro che porta nella cit- mo: «il primo mai uscito dal-
timo, bellissimo, libro, Il mu- da Girolamo de Vanna. tà felsinea lo straordinario car- l’orbita locale; il secondo d’u-
seo effimero (titolo provviso- Si tratta di Girolamo Marchesi tone, disegnato per Battista na generazione più tarda e che
rio), finalmente apprezzabile da Cotignola di Raffaella Za- Bentivoglio, dell’Adorazione abbia visto Roma in tempo de-
tradotto in italiano per Skira, a ma che nell’ormai lontano dei Magi al quale sono inte- bito, cioè giovine, intorno al
otto anni dalla prima edizione 1994 aveva pubblicato Gli Za- ressati, oltre al Cotignola, Bia- 1520». La tesi di Longhi fu ac-
(Yale University Press, 2000) e ganelli (Francesco e Bernar- gio Pupini, Gi-
a sei da quella Gallimard, dino) nella stessa collana de- rolamo da Car-
2002. Si tratta dell’adattamen- dicata principalmente alla co- pi e Innocenzo
to in volume di una serie di noscenza e all’approfondi- da Imola.
conferenze che lo studioso mento di quella Storia dell’Ar- Con un succes-
aveva dedicato alle mostre de- te detta erroneamente minore. sivo viaggio a
G.P. Panini, La galleria del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga, 1749
gli antichi maestri. Un ultimo Per la Zama questo nuovo te- Roma e Napoli
Hartford, Wadsworth Athenaeum
lavoro, brillante e arguto, a co- sto è praticamente una conti- si riscontrano
ronamento di una carriera di ce alle fonti più diverse, po- risultato di una serie di com- nuazione dello studio sugli Za- ricezioni di al-
studi che ha cambiato radical- nendo attenzione anche ai det- promessi non previsti, dei qua- ganelli di cui il Marchesi, chia- tre esperienze
mente il nostro modo di guar- tagli apparentemente trascura- li i visitatori restano di solito mato spesso Cotignola, è sta- legate alle ar-
dare certi problemi. Lo stesso bili, o che sembrano più vici- completamente all’oscuro. Si to allievo e socio. monie del ma-
studioso, in un’intervista rila- ni al pettegolezzo che alla sto- corre il rischio perciò di crede- Nel Rinascimento la pittura in nierismo fio-
sciata a Jean-Pierre Cuzin, si ria dell’arte. re che la selezione di opere Romagna se non è stata inno- rentino.
rendeva conto che i suoi libri Sebbene l’arco cronologico ab- esposta in mostre di questo ge- vatrice e protagonista come nei Questi brevi
di storia dell’arte somigliavano bracciato dalle mostre studia- nere sia frutto di un’accurata grandi centri (Roma, Firenze, cenni, a cui ci
poco a quelli dei suoi colleghi, te in questo saggio si fermi al- pianificazione. […] Le brillan- Venezia, Ferrara) tuttavia sem- dobbiamo limi-
e si ponevano problemi poco la rocambolesca vicenda del- ti – o quanto meno dignitose – pre è collegata con i centri tare, lasciano
considerati, come la storia del l’esposizione di arte italiana a intenzioni di ogni organizza- maggiori, e si sviluppa a buo- intuire da una
gusto. In effetti, ripercorrere l’i- Londra del 1930, è evidente tore di mostra sono sviate da ni livelli. parte l’interesse
ter delle esposizioni di arte an- che il vero obiettivo di Haskell gesti imprevisti di capricciosa La vita del pittore (di cui non e il valore della
tica, a partire dagli albori del guardi strettamente al presen- vanità, acuta avidità e infles- si conosce ancora con preci- pittura del Coti- G. Marchesi, Sacra Famiglia e San Giovannino
Seicento, consente di gettare te, all’industria delle mostre. sibile cautela». sione né la data di nascita a gnola e dall’al- Forlì, Pinacoteca Civica
una luce nuova sul rapporto Le innumerevoli osservazioni Cotignola né quella di morte, tra la grande
che ciascuna società ha co- disseminate nel testo, infatti, La nascita delle mostre ma che si può situare tra il complessità del lavoro di attri- cettata da eminenti studiosi co-
I dipinti degli antichi
struito con il proprio passato e aprono dei fulminanti con- 1475 e il 1545 con un errore di buzione delle opere non fir- me Ferdinando Bologna, Car-
maestri e l’origine
su come questo si rimodelli nel fronti con la realtà odierna. Ne delle esposizioni d’arte circa 5 anni, Vasari dice sia mate o di cui non si conosce lo Volpe o Angelo Mazza.
tempo. Le spie indicatrici dei basti una a esempio: «Ogni Francis Haskell morto a 69 anni) si svolse tra la storia. Ma Vera Fortunati, Massimo
mutamenti vanno lette in trali- esposizione di arte antica è il Pesaro e Bologna con qualche Se per fortuna esite un grup- Ferreti e la Fioravanti Baraldi
viaggio a Roma dove si ricor- po di opere ben documenta- fecero rientrare l’ipotesi dei
dano diversi suoi ritratti, tra cui te, di controce ne sono molte due Girolamo.
Le memorie di Orani quello di Paolo III Farnese.
Fu quasi sicuramente allievo
coinvolte in una girandola di Dunque un bellissimo volume,
attribuzioni, spesso date e tol- complesso, ricco di spunti e
di Costantino Nivola degli Zaganelli, in particolare te al Cotignola. notizie che offre un fonda-
di «Bernardino da cui trape- Per misurare la difficoltà af- mentale contributo agli studi
Silvia Freiles lano i richiami alla pittura bo- frontata dalla Zama, non solo sulla rinascenza romagnola.
tà turbata di un Pa- sovradeterminazione di ogni lognese, ferrarese e veneta e si nel saggio sull’Arte del Coti-
scoli, il compenso nome, di ogni figura (anche la evidenziano palesi ripetizioni gnola, ma anche nelle 96 sche- Girolamo Marchesi
consolatorio all’ina- moglie Ruth), reintegrandola, di quegli eleganti schemi pe- de che compongono il suo stu- da Cotignola pittore
deguatezza esisten- attraverso il primitivismo delle rugineschi tanto cari al suo dio, (a cui si aggiungono le 74 Raffaella Zama
ziale di un Pavese (la opere, nell’inconscio collettivo maestro». opere di incerta attribuzione, 246 pp., 129 ill.
Rilegato
madre-collina), né e primordiale. Simbolo pacifi- La sua pittura maturò a Pesa- quelle perdute e non reperite,
l’utopia arcaico-rura- co attorno a cui gira ritual-
le del Pasolini in con- mente tutta l’opera di Nivola
flitto con la moder-
nità e la sua lingua.
ricca di sperimentazioni, di in-
contri-scontri con nuove real- Obituaries il bello degli addii
In Nivola è una chi- tà artistiche quasi sempre per Matteo De Donatis
mera salvifica che lui insoddisfacenti: dai ritratti
tiene uniti i pezzi di femminili degli anni ’30, ai Il volume Obituaries. 37 epi- il grande ricercatore Warburg dell’arte veneziana.
un’esistenza in viag- ‘sand casting’ di divinità neo- taffi di storici dell’arte del No- scompaia, già da vivo, dietro Due straordinarie personalità
gio proprio alla ri- litiche frontali e ieratiche, alla vecento, pubblicato da Electa all’istituzione da lui voluta [la scompaiono, ultranovantenni,
cerca della moderni- Magna mater dei murales Oli- e curato da Silvia Ginzburg, ri- biblioteca Warburg]… egli ha a circa mezzo secolo di di-
tà e in continua tra- vetti che assorbe e trasfonde propone numerosi scritti di sto- voluto essere innanzitutto un stanza: Max Friedländer, nel
sformazione, dalla Sar- vita, fino alle sculture e ai gran- rici dell’arte che parlano di al- maestro e un organizzatore, 1958, e Sir Ernst Gombrich, nel
degna, a Milano, a di monumenti della maturità. trettanti colleghi defunti. ha voluto che certi suoi pensieri 2001. Gli obituaries relativi so-
New York, attraverso Nel serbatoio tematico e figu- Questi epitaffii, apparsi tem- scientifici, non molti forse di no stati curati rispettivamente
i tragici eventi della rativo costituito dai testi e dai pestivamente sulle riviste spe- numero ma grandi e svolti or- da Vitale Bloch e Hans Belting.
seconda guerra mon- 34 disegni ritroviamo i nuclei cialistiche, sono stati ora riuniti ganicamente, vivessero e frut- Mi pare bello chiudere questa
diale («Ho attraver- generativi di un’ispirazione in un unico volume con l’in- tificassero soprattutto nelle breve galoppata con le parole
sato ponti trasparen- aperta e multiforme, la storia tento di proporre una lettura a menti dei suoi discepoli ch’egli che Nicolas Penny dedica a
Le lunghe poesie prosastiche ti / periferie industriali potenti familiare su cui Nivola edifica filo continuo di idee, pensieri fin da principio considerava Francis Haskell, sul Burlington
e i tredici racconti contenuti in / ho dormito nei grattacieli di la sua personale bildung: il e vite di chi si occupò con pas- collaboratori e destinava suc- Magazine del 2000.
Memorie di Orani di Costanti- vetro / disegnati da Mies van muro della cucina, superficie sione e dedizione della mate- cessori». «Francis aveva una profonda
no Nivola, edito nel 1996 per der Rohe»). È la Sardegna ab- in germinazione che ispirerà le ria storico-artistica. Sarà Julius Venticinque anni dopo si spe- avversione per le generalizza-
la Scheiwiller e ripubblicato nel bandonata ma sempre pre- opere ambientali, il rito della von Schlosser a scrivere ma- gneva Hans Tietze, a New zioni … e spesso tendeva a pre-
2003 da Ilisso, snodano i ri- sente, la madre non possedu- panificazione semanticamente gnifiche pagine su Wilhelm York. Otto Kurz, su Arte Vene- sentarsi come gretto empirista.
cordi dell’infanzia in una linea ta che il soggetto replica nella intrecciato alla creazione, così Bode nel luglio 1929, anno di ta, traccia un breve profilo del- La sua avversione per la teoria
polisensoriale do- simile alla modellazione morte del sassone. Lo Schlos- lo studioso di Praga: formato- era in realtà in parte dovuta al
minata dai profumi soffice e particolareggiata ser definisce il Bode come un si a Vienna nel segno del Wic- suo amore per le idee. Aveva
(di terra, pane, tal- delle serie di Terracotte vero condottiero e «faceva par- khoff e del Riegl, «era destina- una mente intensamente spe-
co, fiori) sullo sfon- anni ’60, il precoce lavo- ticolarmente impressione come to a diventare l’ultimo grande culativa ma le astrazioni lo an-
do del paese sardo ro di muratore che è il so- persino il nemico ammainas- rappresentante» della Scuola noiavano e lo facevano inorri-
che diventa da su- strato dell’operatività co- se rispettosamente la bandiera viennese di storia dell’arte. dire. Il viaggio fu sempre per
bito ‘topografia in- struttiva di Nivola da cui davanti alla salma di questo Nel 1936 viene pubblicato a lui uno stimolo …».
teriore’ («Orani ave- prenderà forma la forte si- instancabile guerriero …». Vienna Tizian. Leben und
va la forma a cuore nergia tra scultura e archi- Nel frattempo, in quell’infau- Werk, nella cui prefazione il Obituaries
/ di una tavolozza tettura, ed infine la condi- sto 1929, era scomparso un al- Tietze si autodefinisce Nicht- 37 epitaffi di storici dell’arte
d’artista»). visione dei valori colletti- tro gigante: Aby Warburg. spezialist, dimostrandosi forte- del Novecento
Questo non è il san- vi, che filtrerà nella di- Giorgio Pasquali, l’anno suc- mente conscio della sua voca- Silvia Ginzburg (a cura di)
mensione sociale delle cessivo, su Pegaso, non si me- zione universalistica, eppure 261 pp.
tuario su cui si
Brossura
proietta la sensibili- opere pubbliche. raviglia che «l’uomo Warburg, così eternamente innamorato

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LE MOSTRE

Signorelli si nasce Dadamaino


Stefano Luppi Giovanni Cerri
nese, allievo di Piero del- – sono presenti altri importan- magnoni, Banchieri, mento della pratica pittorica,
la Francesca e attento al ti quadri di Signorelli come il Cazzaniga, Ceretti, Bo- attraverso una sperimentazio-
Pollaiolo nel periodo Polittico di San Medardo del dini, Vaglieri, Guerre- ne costante e graduale di mo-
giovanile, il punto più 1507 ancora in loco e il Batte- schi e Ferroni, cioè il difiche e aggiornamenti, di-
meritorio nel prestito di simo di Gesù dell’anno se- gruppo del Realismo venta il percorso in cui si in-
Brera lo rileva Lorenza guente, affiancate dalla Vergi- Esistenziale. Ma, grazie canala la raffinata ricerca di
Mochi Onori – soprin- ne dei Miracoli in maiolica in- soprattutto all’attività Dadamaino.
tendente della regione – vetriata di Andrea e Giovanni della storica Galleria Il Una ricerca che si inoltra nel-
parlando di «un’opera Della Robbia (1510-13). È pos- Milione, a Milano si era la verifica del segno, che di-
d’arte nel luogo in cui è sibile dunque vedere da vici- affacciato il movimento viene strumento percettivo, es-
stata eseguita significa no in questo appuntamento la dell’astrattismo e del- senziale rinuncia al colore in
comprenderla meglio, ca- plasticità ed energia, quelle ti- l’informale; anzi, alcuni favore di una rarefatta scrittu-
pire gli stimoli ricevuti dal piche del periodo signorellia- artisti (come Vedova e ra che compone forme, le pro-
pittore dalla realtà loca- no da Orvieto in poi, tanto per Morlotti), militanti all’i- lunga, le dilata, le accorpa o le
le, il significato dell’im- andar per tronconi storici un C’è stato un periodo, tra la me- nizio in Corrente, si erano poi separa in moduli e sequenze.
magine per la commit- po’ banali, evidenti nel senso tà degli anni ’50 e la metà de- spostati verso quel territorio e- Un alfabeto, il suo, che si tra-
tenza e, nel caso del suo tattile della forma. Le Marche gli anni ’60 – in cui Milano era spressivo, seguendo anche ciò sforma negli anni e si manife-
ricollocamento sull’alta- dimostrano ancora una volta crocevia di artisti internazio- che accadeva oltreoceano, sti- sta nei cicli iniziati e conclusi
Piccola mostra, ma deliziosa, re originale, il suo rapporto con di saper sfruttare le peculiari- nali, palcoscenico di nuove molati quindi dalla gestualità dei Volumi e dei Volumi a mo-
questa organizzata da Claudia lo spazio circostante». Un’ope- tà del proprio territorio polve- tendenze e concezioni dell’ar- più libera di Kline, Pollock, De duli sfasati, dei Cromorilievi,
Caldari e Vittorio Sgarbi alla razione, si può ben compren- rizzato in mille rivoli, storie e te, città di grande fermento di Kooning. E ancora, ecco sor- dell’Alfabeto della mente, del-
Collegiata di San Medardo di dere con facilità, di stampo accadimenti artistici: ad Arce- idee e proposte tra loro diver- gere alla fine degli anni ’50 il la Ricerca del colore e delle Co-
Arcevia, nelle Marche dedica- scientifico d’alta classe e orien- via prima di questo appunta- se, ma fondamentali per lo svi- movimento di Azimut, fonda- stellazioni, per arrivare al Mo-
ta a una delle opere maggiori tata alla realtà storica in netta mento si indagò Ercole Ra- luppo della storia dell’arte del to da Enrico Castellani, Ago- vimento delle cose.
di Luca Signorelli (1445-1523) contrapposizione al trionfo del mazzani, pittore de la Rocha Novecento. Il grande dibattito stino Bonalumi e Piero Man- Il mondo leggero, ma preciso,
analizzata anche nel breve ca- reality storico presente nell’i- Contrada e nel 2009 toccherà culturale verteva, in generale, zoni. E ad Azimut, catturata so- puntuale e ponderato dell’ar-
talogo Skira con saggi dei cu- dea, ad esempio, di ricolloca- al primo architetto della Fab- sull’antagonismo tra astrazio- prattutto dalla novità dei “ta- tista, scomparsa nel 2004, vie-
ratori, Anselmo Anselmi (testo re una copia delle Nozze di Ca- brica di San Pietro, Andrea Vi- ne e figurazione, i due “poli” gli” e dei “buchi” di Lucio Fon- ne rivisitato in questa bella mo-
del 1892) e Alfiero Verdini. Lu- na di Veronese (al Louvre “gra- ci; a Caldarola dopo Simone espressivi che si contendeva- tana, aderisce anche la giova- stra – a cura di Angela Made-
ca Signorelli. La Pala di Arce- zie” a Napoleone) nel refetto- De Magistris ancora Sgarbi pro- no la scena dell’arte. nissima Dada Maino, che in sani e Stefano Cortina – che
via e i capolavori di San Me- rio palladiano dell’isola di San pone Scoperte nelle Marche, in- Il Realismo, nelle sue declina- questi anni ancora si firma con presenta un selezionato corpus
dardo 1508-2008 è nata per Giorgio a Venezia. Proprio a torno a De Magistris (fino all’8 zioni sociali, politiche e criti- il nome separato, tenendo la antologico e riporta al nostro
due occasioni contingenti ma causa dei prelievi napoleonici giugno a Palazzo Pallotta); a che, aveva guadagnato terre- sua prima personale alla Gal- presente una grande qualità di
importanti: il ritorno tempora- nel 1811 la pala venne tra- Fermo invece c’è Vincenzo no, soprattutto nell’immediato leria dei Bossi nel maggio 1958 ricerca.
neo dopo 197 anni nel luogo sportata in quello che doveva Pagani. Un pittore devoto tra dopoguerra, e dopo la gene- e poi esponendo in collettiva
che la vide commissionata nel essere il Louvre italiano, la Pi- Crivelli e Raffaello (Palazzo dei razione degli artisti di Corren- con il gruppo nel dicembre Dadamaino
1508 la Madonna in trono con nacoteca di Brera, da dove Priori, 31 maggio-9 novembre) te (Guttuso, Migneco, Cassina- 1959, con altri artisti come Zi- L’assoluta leggerezza
i santi Simone, Giacomo, Fran- passò alla chiesa parrocchiale e ancora resta nella memoria, ri, Treccani, Sassu, per citare i locchi, Boriani, Biasi, Anceschi, dell’essere
cesco e Bonaventura, la Pala di di Trenno e fu riconosciuta a Fabriano, la grande mono- più noti) era giunta quella dei Colombo, De Vecchi, Mari, Milano, Cortina Arte
fino al 25 luglio
Arcevia appunto, insieme ai dopo ottant’anni di silenzio grafica dedicata a Gentile. più “urbani” e “milanesi” Ro- Massironi, Pisani. Il supera-
500 anni trascorsi dalla segna- dallo studioso marchigiano An-
lazione in una nota documen- selmo Anselmi (ecco il motivo
taria – le opere però non so-
no mai state individuate – di
del testo postumo in catalogo
Skira) che tentò in ogni modo
Luca Signorelli
La Pala di Arcevia Pablo Picasso
e i capolavori
una Croce e un Santo. Al di là di riportarla ad Arcevia otte- di San Medardo 1508-2008 La II biennale delle Arti dell’Unità d’Italia
di tante utili considerazioni nendo solo di farla tornare a Arcevia, Collegiata S. Medardo
fino al 28 settembre
Alice d’Amelia
possibili intorno alla qualità Brera (1892). Da contorno al
della tavola dell’artista corto- capolavoro – firmato e datato La Real Colonia di San Leucio, vole dedicate alla Tauroma- stati selezionati oltre 100 arti-
nata nel 1778, all’interno degli quia, tra i temi più sentiti nel- sti tra emergenti e non, italia-
continua da pag. 1 date, ci si accorge di come gli e il Museo Nazionale, fa il pun- spazi della Reggia di Caserta, la sua poetica, che idealmen- ni ma anche stranieri, prove-
Corrado Ricci... interventi di Ricci portassero a to anche sul Ricci storico del- fu un esperimento architetto- te riconducono il visitatore a nienti da Paesi quali Russia,
rinnovamenti radicali in un ar- l’arte: se da una parte si evo- nico e sociale di assoluta avan- quello che rappresenta un Stati Uniti, Portogallo, Giap-
della Pinacoteca Nazionale di co di tempo brevissimo. Ac- ca per immagini il contributo guardia nel mondo, un luogo unicum nella produzione del pone, Finlandia e altri, chia-
Parma (1893-1894), e quello, canto al direttore di museo, alla nuova faces di alcuni dei utopico a statuto speciale de- grande pittore spagnolo: il pro- mati per ricercare delle conti-
smantellato negli anni ’50, del- però, la mostra, che si artico- musei più importanti d’Italia, dicato alle arti, modello di giu- getto architettonico per una nuità di soluzioni con l’arte del
l’Accademia Carrara di Berga- la anche con sezioni staccate anche grazie ad acquisti o al- stizia ed equità non più ripe- Plaza de Toros datato 1962. III Millennio e la moltitudine
mo (1912). A valutare solo le presso la Biblioteca Classense la difesa di opere che rischia- tuto. Il 26 ottobre 1860 al bi- Le tre sanguigne, frutto del ge- di influenze esterofile. A sot-
vano di uscire da confini na- vio di Taverna Catena, presso niale incontro di Picasso e Do- tolineare questo vocazione a
zionali (come un Bellini a Ca- Teano, Giuseppe Garibaldi minguin assieme all’architetto ponte interculturale, dettata an-
podimonte), dall’altra alcune consegnava a Vittorio Ema- argentino Antonio Bonet Ca- che dalla stessa storia e geo-
opere in mostra stanno a ri- nuele II le province meridio- stellana, grande collaboratore grafia campana, la Biennale di
cordare, ad esempio, il suo nali, gesto che sanciva l’unità di Le Corbusier e Roberto Mat- Caserta proseguirà in Tour, in
contributo alla mostra sull’ar- d’Italia. Il Complesso Monu- ta, sono un progetto ambizio- un reciproco scambio d’espe-
te senese del 1904, oppure gli
amati Federico Barocci, Gui-
do Reni, Guido Cagnacci e,
per chiudere, Rembradt.
La cura del bello
Musei, storie, paesaggi
per Corrado Ricci
Ravenna
Museo d’Arte della città
Biblioteca Classense
Museo Nazionale mentale del Belvedere di San samente innovativo eppure tra- rienze e di mercato, ospitata
Ippolito Caffi, Panorama di Roma da Monte Mario, 1857 fino al 2 giugno Leucio, è pertanto lo spazio dizionale al tempo stesso, che da Paesi come Moldavia, Ro-
ideale per accogliere la secon- presentato da Dominguin a mania, Brasile e Argentina.
da edizione della Biennale del- Franco, fu bocciato perché Pi- La mostra di Picasso, invece,
le Arti dell’Unità d’Italia, rea- casso gli era politicamente av- dal 6 giugno è in Veneto, in-
Salve Floreanini lizzata con la collaborazione di verso. Non stupisce dunque, serita nel progetto di marke-
numerosi paesi stranieri, come che per questo particolare in- ting territoriale e culturale del-
Com’egli stesso scriveva: la Repubblica Moldava e pro- treccio di arte e storia, le ma- la Strada del vino di Soave.
«La nostra sensibilità, condizionata dal virtuale dei media, da ritmi ossessivi, da frustra- mossa dal M.A.U.I., Museo del- drine d’eccezione dell’evento
zioni di una quotidianità che premia l’autoaffermazione e i vincenti oltre a inseguire i le Arti dell’Unità d’Italia della siano Lucia Bosè, moglie del Biennale delle Arti
fantasmi di una giovinezza perenne, cerca l’evasione in un accrescimento della vitalità città di Teano, che oltre ad es- grande torero Dominguin, che dell’Unità d’Italia
che in casi estremi si estrinseca in pornografia, sballo, trasgressioni, droga, violenza fine sere il primo museo d’arte con- insieme al marito fu intima Pablo Picasso
a se stessa di cui l’arte contemporanea offre immagini speculari senza sublimazione, dia- Caserta
temporanea in Terra di Lavo- amica di Picasso e Anita Gari- Complesso Monumentale
pason di un inconscio, direbbe Freud, spalancato a pulsioni mortifere». ro, rappresenta uno dei primi baldi, pronipote del Generale. del Belvedere di San Leucio
(Franco Floreanini, Una Biennale da dimenticare salvata in Correr, in Arte Incontro in li- esperimenti di partenariato tra Per questa edizione della fino all’11 maggio
breria, n. 43, settembre-ottobre 2003, p. 37) pubblico e privato. Biennale, che ha come obiet-
Nell’ambito della Biennale è tivo principale visionare le ten- Picasso
Grazie! Soave, Palazzo del Capitano
inoltre ospitata la mostra even- denze artistiche più significa-
dal 6 giugno al 4 luglio
to su Pablo Picasso, con le ta- tive dell’ultimo secolo, sono

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LE MOSTRE

La dinastia dei Ligari Nuova vita all’arte


protagonista al Credito valtellinese I restauri finanziati da Intesa San Paolo
Simone Amerigo Luca Pietro Nicoletti
Il Credito Valtellinese, per ce- tia Valtellina, e la sua apprez- sione tematica (soggetti sacri, Giunge quest’anno alla quat- necessitavano di un urgente in- logie di oggetti cui meno si è
lebrare il suo primo secolo di zata pittura riscopre i modelli soggetti profani e ritratti); al tordicesima edizione la rasse- tervento, scelte sulla base di abituati a legare un ritorno di
attività, ha voluto e sostenuto classicheggianti romani. Museo Diocesano invece la gna Restituzioni 2008. Tesori una lista di emergenze segna- immagine di prestigio.
l’imponente Progetto Ligari, lo Il figlio Cesare si forma invece produzione dei Ligari è posta d’arte restaurati, che dalla fi- late dalle Soprintendenze. Tuttavia, anche in questo ra-
a Venezia presso in stretto confronto con quel- Con cadenza biennale, poi, mo non mancano i restauri di
Giambattista Piaz- la di altri pittori geografica- nella storica cornice delle Gal- rilievo, come è il caso del Re-
zetta, e l’influenza di mente e periodicamente pres- lerie di Palazzo Leoni Monta- liquiario del sangue di San
quest’ultimo caratte- soché coevi, tra i quali Andrea nari a Vicenza vengono pre- Gennaro, non presente in mo-
rizzerà tutta la sua Pozzo e Filippo Abbiati. Anche sentati al grande pubblico i ri- stra per ovvie ragioni legate al
pittura, molto più Sondrio rende omaggio alla sultati di questo impegno. culto. Allo stesso tempo, però,
adatta ai grandi cicli dinastia: Angela Dell’Oca cu- Questa volta, nel biennio 2006- il catalogo edito da Marsilio
affrescati che ai di- ra, oltre al riallestimento delle 2007 Intesa San Paolo ha affi- che accompagna la mostra è
pinti mobili. Rileva- sale dedicate alla famiglia nel dato a ventitré laboratori di re- occasione scientifica per fare
ta la bottega paterna, locale Museo Valtellinese di stauro ottanta opere fra reper- il punto su oggetti specifici,
pur essendo uno dei Storia e Arte, anche un’inte- ti archeologici, oggetti di arte presentando novità legate,
massimi pittori lom- ressante sezione a Palazzo Ser- suntuaria e dipinti dal XIV al molto spesso, a considerazio-
bardi del secolo, toli incentrata sulla produzio- XVII secolo, che sono apprez- ni suscitate dalle indagini
Pietro Ligari, Davide incoronato re
Cesare vive parec- ne grafica dei Ligari. Dopo aver zabili nelle tre relative sezioni scientifiche. Come ricorda Car-
studio e la valorizzazione del- chie incomprensioni, che gli visto le opere in mostra e in della mostra vicentina. lo Bertelli nell’introduzione al
la nota famiglia di pittori val- causano scarsa fortuna, con la museo, i visitatori dovrebbero C. Crivelli, Trittico S. Domenico Scorrendo l’elenco delle ope- catalogo, infatti, «esiste un con-
tellinesi del Settecento. Il per- committenza valtellinese anco- addentrarsi in Valtellina per re e dei restauri, colpisce che, fine su cui la vita delle forme
corso giunge ora al suo cul- ra troppo legata al classicismo ammirare dei Ligari anche le ne degli anni Ottanta, dà con- accanto ad alcuni capolavori – per ricordare Focillon – s’in-
mine, con ben tre esposizioni pittorico di Pietro. pale d’altare e i cicli affrescati to dell’impegno della Banca In- assoluti, come la pala di Lo- contra con quella della mate-
(catalogo Skira) e un nuovo Vittoria, infine, risulta spesso presenti nelle chiese e nei pa- tesa San Paolo nei confronti renzo Lotto per la chiesa dei ria. E lì le due strade si scopro-
allestimento museale: i prota- legata a doppio filo alla pro- lazzi del territorio: tra le tappe del patrimonio artistico. Santi Giovanni e Paolo di Ve- no a vicenda e trovano che
gonisti di questi eventi sono duzione del padre e del fratel- consigliate Palazzo Malacrida Feliciano Benvenuti, quasi nezia, o quella di Romanino non possono fare a meno l’u-
Pietro Ligari (1686-1752) e i lo, ma nei momenti di auto- a Morbegno e la collegiata dei vent’anni fa, aveva infatti avu- per il Duomo di Salò, o il bel- na dell’altra».
suoi due figli Vittoria (1713- nomia raggiunge vette quali- Santi Bartolomeo e Nicola a to l’intuizione di sopperire al- lissimo Trittico di San Dome-
1783) e Cesare (1716-1770). tative capaci di superare l’arte Domaso. la fisiologica carenza di fondi nico dipinto da Carlo Crivelli Restituzioni 2008
Il capostipite, originario di Ar- dei due uomini di casa. È Mi- da parte dell’amministrazione e oggi a Brera, l’attenzione pre- Tesori d’arte restaurati
denno, si forma giovanissimo lano a ospitare le due esposi- I Ligari, pittori pubblica facendosi carico di valente è stata rivolta all’ar- Vicenza
a Roma presso Lazzaro Baldi, zioni maggiori, curate da Si- del ’700 lombardo sovvenzionare il restauro di cheologia e all’oreficeria, ac- Palazzo Leone Montanari
un allievo di Pietro da Corto- monetta Coppa ed Eugenia Milano, Palazzo delle Stelline molte opere d’arte del patri- centuando un interesse, non fino al 29 giugno
na, ma gli orizzonti pittorici Bianchi. Al Palazzo delle Stel- e Museo Diocesano monio artistico pubblico che del tutto scontato, verso tipo-
puntano inizialmente verso il line sono di scena le opere fino al 19 luglio
tardobarocco lombardo. fondamentali della carriera di
A partire dagli anni Venti si sta- Pietro, Vittoria e Cesare, pre-
bilizzano i rapporti con la na- sentate secondo una suddivi-
Sondrio, Palazzo Sertoli
fino al 19 luglio España 1957-2007
Stefano Luppi

Dadamax in Sicilia Assegnato a sede espositiva


dopo un lungo restauro, co-
del gruppo El Paso fondato nel
1957. Suddivisa per sezioni
sente una forma di di fuga ver-
so il divino (Misticismo paga-
Rachele Fichera stato quasi 5 milioni di euro, il che, non seguendo un ordine no) si pongono fenomeni so-
centralissimo Palazzo Sant’Elia cronologico, permettono di co- ciali che trovano espressione
La Fondazione Würth, che sta deva letteratura, disegno, tea- di Palermo – sontuosa sede struire un discorso narrativo in una ricca ritualità collettiva.
per completare il restauro del- tro, poesia, facendo anche del- settecentesca delle più rino- utile a capire le influenze e gli Una sorta di mistica, tipica-
la Cappella Palatina, espone a la fotografia e della stampa in mate famiglie dell’aristocrazia scambi artistici in terra spa- mente spagnola, alla San Gio-
Palermo, nell’ambito della con- qualunque forma un aperto siciliana – ospita la rassegna gnola in quei decenni. In Qui- vanni della Croce o a Santa Te-
venzione con l’Assemblea Re- territorio di esplorazione. Era- España 1957-2007, cinquan- jotismo trágico si analizza l’i- resa d’Avila. In Existencialismo
gionale Siciliana e la Fonda- no i primi anni del XX secolo, t’anni di arte spagnola sele- ronia amara che sconfina nel barrocco si analizza l’horror
zione Federico II, opere di Max quei giovani del gruppo Dada zionata dal critico Demetrio Pa- comico e finisce per mostrare vacui di cui l’individuo fa espe-
Ernst appartenenti alla colle- e i Surrealisti che ne derivaro- paroni (prodotta da Arthemi- la tragedia della sconfitta per- rienza nel momento in cui si
zione di Reinhold Würth. È la no passavano attraverso l’or- sia per conto di Provincia di ché permane anche in assen- confronta con i propri limiti:
terza delle cinque mostre pre- rore della guerra (riscontrabi- ciò si evidenzia sul piano for-
viste dall’accordo, secondo le le in questo Ernst attraverso l’o- male con un’invasione dello
finalità del promotore che cre- pera simbiotica con il teatro di spazio con una sovrabbon-
de in un rapporto vivo con la Artaud) che rese insopporta- danza di elementi che mirano
produzione artistica libera da A travers le âges, 1971 bili le costrizioni sterili di un a riempire l’angoscia che il
classificazioni di genere e d’e- precedente secolo di codifica- vuoto produce. In particolare
poca. Chi conosce Max Ernst gio all’arte contemporanea, zioni e scelte reazionarie ge- nell’arte del dopoguerra spa-
nota la sua felice collocazione dall’altra l’architettura di un pa- nerate dallo shock della rivo- gnolo l’esistenzialismo baroc-
nella sala del Duca di Montal- lazzo reale. Da una parte un luzione. In quest’ottica vanno co si manifesta come contra-
to di Palazzo dei Normanni, artista dei mezzi poveri, delle riscoperte le opere visionarie sto tra aspirazioni e limiti di ar-
per la continuità intellettuale tecniche inventive e dei primi ma anche, direi soprattutto, la tisti che, animati da una forte
dell’Arte che si vuole sottoli- contestatissimi multipli, dal- tecnica di smembratura del tensione socio-politica, fanno
neare. Chi invece lo scopre de- l’altra il sontuoso ambiente de- mezzo comunicativo della esperienza della sconfitta sub-
ve superare la suggestione del corato con profusione di mez- stampa popolare attraverso il limandola in immagini cariche
contrasto con le vertiginose zi da maestri esperti nelle con- ritaglio e la sua ricomposizio- di ironia e rassegnazione, ri-
volte acute affrescate del vasto venzioni iconografiche. Max ne spiazzante con il collage, cordano sempre gli organizza-
ambiente terrano, tra mura Ernst appare così con mag- insieme con l’importante uso tori. L’altra parte a Palazzo San-
erette sulle preesistenti fortifi- giore evidenza un autore di della fotografia anche come t’Elia affronta inoltre l’aspetto
cazioni fenicio puniche. Una contraddizioni, con il suo sov- mezzo di amalgama grafico. legato al rapporto con il nero
foto del catalogo ritrae Max vertimento dada, troppo omes- A queste più note opere si af- e i forti contrasti (Tenebrismo
Ernst con in mano un pennel- so nella responsabilità geneti- fiancano i celebri frottages, di- hispánico). In Astrazione sim-
lo finissimo e al lavoro su mi- ca nei confronti della contem- segni, incisioni e litografie, bolico-formale si illustra infine
nuscoli quadrati di carta simi- poraneità, sovvertimento che sempre in edizioni per testi di il procedimento mentale gra-
li a quelli in mostra, tutt’altra si avverte nei mezzi comuni: autori congeniali, e tra questi zie al quale si sostituisce il ri-
cosa dal monumentale impat- la carta, la fotografia e il libro mi sembrano collaborare più Antonio López, Gran Via, 1974-1981, collezione privata ferimento alla natura con se-
to che coglie all’entrata e che a stampa tipografica presente felicemente Elouard e Breton, gni e forme che sono la tra-
fa volgere gli occhi in su, men- in numerosi interessantissimi tutto a confluire nelle edizioni Palermo e Istituto Cervantes za di tessuto narrativo e lin- scrizione formale di concetti,
tre la mostra attende di gua- esemplari. Stupiscono le di- a stampa, mezzo essenziale del ministero degli esteri ibe- guaggio iconico. I critici, ri- l’astrazione si muove su un
dagnarsi l’attenzione. Unica mensioni da miniaturista in cui nelle intenzioni di un movi- rico, con catalogo Skira). Pre- cordano i comunicati stampa, doppio binario, da una parte
analogia evidente è il ricono- l’artista si perdeva seguendo mento che spingeva la cultura senti gli artisti conosciuti da tut- asseriscono essere il quijotismo affronta la relazione dell’indi-
scimento per ambedue, Ernst l’inversione del reale dell’a- verso la diffusione con le for- ti – Picasso, Mirò, Salvator Da- trágico una costante della cul- viduo con il proprio inconscio,
e l’arte siculo normanna, qua- mato Carrol, quel piccolo che me forti della psiche denuda- lì – l’appuntamento si caratte- tura spagnola al di là delle di- dall’altra si serve concettual-
li forme d’arte. Eppure, niente è porta dell’immenso e del mi- ta e con la riproducibilità. rizza anche per la presenza di verse epoche e che assume di mente delle forme geometri-
di più diverso: da un lato un sterioso. E non è comune nep- un folto gruppo di figure me- volta in volta soluzioni forma- che esistenti in natura.
autore osteggiato dai contem- pure oggi la sensibilità all’arte Dadamax no conosciute dal pubblico ge- li differenti a seconda delle ca-
poranei e infine consacrato integrata che Ernst praticava Palermo nerico, ma che stupiranno per ratteristiche dei vari artisti, an- España 1957-2007
quale sacerdote del più inno- Palazzo dei Normanni una serie di lavori di alto va- che se insieme a queste mani- Palermo, Palazzo Sant’Elia
senza rispettare i confini allo-
fino al 15 luglio fino al 14 settembre
vativo movimento di passag- ra intoccabili dei generi: fon- lore, a partire dagli esponenti festazioni individuali è pre-

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LE CONTINUAZIONI E LE MOSTRE

segue da pag. 1
diventare saggi…
te lacero contuse, come d’al-
tronde a volte accade nel rap-
tuaries (cfr. Matteo De Dona-
tis su questo numero) di Silvia Il bello a Mantova
porto genitori e figli perché per Ginzburg e Fiamminghi nel
ne di guardare l’arte contem- me questa redazione è come cantiere Italia 1560-1600 di Il mondo greco alla conquista dell’Italia
poranea come sezionata, pre- una grande famiglia! Solo suc- Giovanna Sapori, un viaggio in Simone Amerigo
libata carne di animale sul ban- cessivamente ho instaurato un questo intrigante mondo, un
cone di un macellaio, certo un proficuo rapporto che si è con- lavoro intellettualmente ardito Etruschi. A partire dal VII se- Grecia, e per farlo ricorre in-
paragone forte e spagnoleg- solidato nel tempo e ringrazio e sapientemente concertato colo a.C., infatti, il ruolo del- distintamente al colto colle-
giante, ma questo solo all’ini- la loro saggia esperienza, così che sviscera nella seconda me- l’arte greca nel contesto italia- zionismo, a violenti saccheggi
zio, poi più ci si addentra nel- come ringrazio tutti quei gio- tà del Cinquecento il ruolo dei no diventa sempre più impor- e all’industria delle copie.
la lettura più si ha la sensazio- vani studenti, laureandi o ‘fre- pittori nordici a Roma, quelli tante, sia attraverso l’importa- Tra le opere più affascinanti
ne che avvenga il processo in- schi’ di laurea che hanno con- noti alla critica e quelli non an- zione di opere dalla madrepa- l’Apollo bronzeo proveniente
verso, come nel riavvolgimen- tribuito alla ricchezza del gior- cora delineati, fornendo inte- tria sia tramite il trasferimento da Piombino, prestito del Lou-
to di una pellicola cinemato- nale. Già, Arte Incontro in li- ressanti risvolti attributivi e in- diretto di artisti nel nostro Pae- vre, e il volto in avorio risco-
grafica, fino ad avere nella breria in questi anni è stato un trecci sociali di collaborazioni se: la marmorea statua di Mo- perto a Cesano, da Palazzo
mente la sensazione armonica vivace e dinamico porto di ma- e orientamenti di stile molto zia è degna testimone di que- Massimo a Roma.
dell’intero animale ancora da re, dove tutti hanno trovato po- particolari. Per concludere, sta temperie culturale. La con- La parte conclusiva dell’espo-
uccidere. Ogni singola defini- sto per esprimersi e mettersi in quindi, saggi per riflettere e ap- quista culturale di Roma co- sizione è incentrata sul rap-
zione, rimanda ad altre e altre gioco, arrivando a coordinare profondire, per crescere e di- mincia a concretizzarsi nel III porto tra Italia e arte greca dal
ancora, non solo e soltanto del nove redazione dislocate sul ventare saggi. Personalmente secolo avanti Cristo. I Romani, Medioevo al Neoclassicismo.
medesimo saggio, ma anche di territorio nazionale e interna- sono cresciuto grazie a questa padroni politici e militari della Dopo la caduta dell’Impero ro-
altri e di quello posto a sup- zionale, per non parlare della esperienza editoriale e allo sti- Grecia, rimangono subito fol- mano si assiste a un profondo
porto ideale o per comodità forte spinta data dall’entusia- molo continuo di leggere mol- Spinario, bronzo, I sec. a.C. gorati dalla bellezza delle rea- e inevitabile impoverimento
immediata. Se la Millet è un cri- smo dei collaboratori coi qua- ti testi per recensirli o affidar- lizzazioni del popolo a loro culturale: tutta l’arte antica vie-
tico d’arte e come tale si inter- li abbiamo creato varie rubri- li alle cure di studiosi speciali- La mostra allestita nelle sale e ne indistintamente considera-
roga, interroga il pubblico e che: Visiolemma, L’Italia da zati sull’argomento o a giova- nelle Fruttiere di Palazzo Te a ta romana, anche quando si
prima ancora i musei specifi- salvare, Musei e musei, A stret- ni collaboratori che ho coin- Mantova (catalogo Skira), or- tratta di originali greci o di co-
ci, su cosa sia contemporaneo to contatto con…, uno sguar- volto in questa avventura, for- ganizzata da Salvatore Settis pie da essi derivanti.
nell’arte attuale e se tutte le do sul mondo tutte sinergie af- mando un mosaico dinamico con Maria Luisa Catoni, si pro- Nel Quattrocento si prova a ri-
espressioni ad essa legate pos- fascinanti e prolifiche! Intrecci e valoroso di appassionati vo- pone di illustrare, riuscendo stabilire una distinzione, ma è
sano considerarsi tali, l’esteta e a volte anche scontri che lontari. Questo entusiasmo de- nell’impresa, uno degli argo- ancora forte la confusione tra
de Azùa sviscera tutti i com- hanno fatto crescere tutti. Cer- ve poter sopravvivere per non menti più affascinanti della sto- arte greca e romana; bisogna
ponenti terminologici che si ri- to, non posso negare che l’im- diventare solo un bel ricordo! ria dell’arte e della cultura d’I- attendere i grandi viaggi esplo-
scontrano nel panorama con- pronta data in questi anni è E allora, se i saggi hanno for- talia, ossia l’influenza del mon- rativi tra Sette e Ottocento per
temporaneo, ma hanno la lo- frutto della mia formazione sto- giato la maturità di esimi sto- do greco sulla nostra realtà. restituire all’arte greca l’antico
ro radice nella storia dell’arte rico-artistica, sempre e incon- rici dell’arte, speriamo siano Attraverso l’esposizione di cir- ruolo primario nella cultura ita-
antica. Due saggi per far sco- dizionatamente privilegiata. anche utili a far riflettere sulla ca centoventi capolavori pro- liana. Assolutamente da non
prire ai giovani come si evol- Dunque la mia speranza è che sussistenza editoriale di una venienti dai più prestigiosi mu- perdere lo Spinario in bronzo
ve l’arte e quali sono le priori- il giornale possa sopravvivere piccola testata come la nostra sei mondiali, questo millena- dei Musei Capitolini di Roma,
tà contemporanee, per far ca- per continuare ad occuparme- che merita di proseguire nei rio percorso è stato schemati- per la prima volta posto a di-
pire, a chi se ne occupa oggi, ne con la stessa passione! Tor- suoi intenti scientifici, storico- camente suddiviso dai curato- retto confronto con lo stesso
come anche nella fenomeno- nando all’argomento dei sag- artistici e culturali per offrire ai ri in tre macro sezioni. La pri- Spinario, marmo, I sec. a.C. soggetto in marmo della Gal-
logia sociale dell’arte si avver- gi, sul versante dell’antico, lettori (davvero tanti) le nu- ma focalizza l’interesse sulla leria Estense di Modena.
ta un inevitabile cambiamento grande plauso a Skira per la merose novità proposte dal produzione artistica delle co- sottomesso: per secoli l’arte
di rotta o deterioramento del- traduzione italiana del bel vo- mondo dell’arte! lonie greche presenti in Italia greca diventerà il costante pun- La forza del bello
le radici filologiche che, sep- lume di Haskell (cfr. Luca Pie- L’arte greca
meridionale e sulla ricezione e to di riferimento.
L’arte contemporanea conquista l’Italia
pur intese come “progresso”, tro Nicoletti su questo nume- comprensione della stessa da La seconda sezione è dedica-
storia e geografia Mantova, Palazzo Te
è bene indagare profonda- ro) sui musei effimeri, titolo Catherine Millet parte delle altre popolazioni ta proprio ai momenti in cui fino al 6 luglio
mente e ripartire. non ancora definitivo per l’e- 173 pp. italiche dell’epoca, in primis gli l’Urbe si appropria dell’arte di
E come dar torto a questi due dizione italiana. Brossura
studiosi? Anzi volendo fare un
paragone ardito non posso
Da ultimo ma non ultima (que-
sta mia cernita deriva da scel- Dizionario delle arti
Antonio Basoli
non riflettere sulla mia espe- te e interessi storici del tutto Félix de Azùa Andrea Bondanini
rienza ad Arte Incontro in li- personali), una collana di sag- 333 pp.
breria e in particolare sul mio gi dalla copertina gialla (ne esi- Brossura Di massima la burocrazia non gni. I dipinti di vedute reali o tro del mondo, ma straordina-
rapporto, di giovane coordi- ste anche una con copertina ha nulla a che fare con l’arte, fantastiche sono rimasti anni- ria e abile consumatrice del
natore del giornale, con gli sto- bianca, ma di più dir non so, Fiamminghi nel cantiere ma le regole vengono confer- dati in tante famiglie che ne nuovo in una legazione pon-
rici dell’arte che già collabora- fin quando non avrò il piace- Italia 1560-1600 tificia, a pochi anni di distan-
vano da anni. In prima battu- Giovanna Sapori za dall’Unità d’Italia.
re…) pubblicata dalla lungi-
171 pp. 120 ill. Altrettanto degno di nota è il
ta la distanza generazionale ha mirante Electa. Brossura
causato incomprensioni e feri- Tra i vari titoli due inediti: Obi- catalogo (Edizioni Minerva)
scritto dalle due curatrici, che
segue da pag. 1 oltre alle riproduzioni contie-
Benvenuto… È di rigore il formato ne più di 20 saggi divisi in 5
sezioni: la biografia, il pittore
di scene e teatri, la decorazio-
Sabato 5 luglio ne delle dimore, le vedute,
l’antico e il mondo messo in
nello spazio d’arte scena in maniera più o meno
Piscina Comunale fantastica.
In questo contesto è impossi-
presso la copisteria La Copia bile illustrarli tutti, possiamo
solo dire col titolo di un sag-
via Campiglio angolo via Grossich gio della Frattarolo che Basoli
si inaugurerà la fu un «viaggiatore che resta a
mate dalle eccezioni. Antonio hanno dimenticato il nome. casa», e aggiungere che la sua
5a edizione della collettiva Basoli (1774-1848) è un artista Di lui si avrebbe solo un pal- mente fu divisa tra precisione
di grande spessore, ma ignoto lido ricordo, se il vastissimo scientifica e invenzione antici-
Le nozze di Cana, 1531 30 x 30 ai più. Non ha quasi mai ope- materiale del suo studio, pro- patoria come il poco più vec-
chiunque voglia partecipare rato fuori da Bologna, dove la dotto dalla sua instancabile chio John Martin (1789 -1854
maldi, due Francesco Francia sua grande e polivalente ca- smania di disegnare e scrivere «pittore erudito e inventore di
(pure provenienti dall’Ermita- con una propria opera pacità aveva conquistato e sod- ogni cosa, non fosse approda- genio e di fantasia» lo defini-
ge), un’Apparizione della Ver- disfatto le esigenze della mi- to fortunosamente al Gabinet- sce Basoli) e Verne (1828-
gine di Girolamo da Carpi, due senza limiti di fantasia, età, soggetto gliore società locale con la pre- to di Stampe e Disegni del- 1905), come si può intuire dal-
Dosso Dossi (dal Museo Push- o tecnica deve consegnare il suo lavoro cisione e l’affidabilità burocra- l’Accademia di Belle Arti di Bo- l’acquerello (qui riprodotto)
kin e dall’Ermitage), che ci ri- tica del suo operare. logna diretto da Eleonora Frat- del Grande osservatorio Astro-
cordano la frequente sintonia entro e non oltre il 27 giugno Questo non gli impediva di es- tarolo, la quale, con pazienza nomico della Cina del 1847.
col Garofalo. sere aggiornatissimo su quan- certosina durata fin’ora cinque
Il catalogo è inoltre integrato per poterselo installare personalmente to si faceva nel mondo attra- anni, ha esaminato tutte le
Antonio Basoli
da un regesto documentario e unica imposizione tassativa verso le sue voraci letture, opere, ne ha selezionato una Ornatista Scenografo
da un’esauriente bibliografia. spesso ricche di immagini e piccola parte e ha organizza- Pittore di paesaggio
le dimensioni di cm 30 x 30 suggestioni, ma le sue opere, to, con Fabia Farneti, una mo- 1774-1848. Il viaggiatore
Garofalo pittore tempere nelle dimore patrizie, stra bellissima per gli oggetti che resta a casa
per informazioni: Adriano 3476988612 progetti di arredi, scenografie esposti, per l’allestimento ori- Bologna, Pinacoteca
della Ferrara Estense
Ferrara, Castello e-mail: piscinacomunale@fastwebnet.it per teatri, sono scomparse e si ginalmente felice, e molto si- via delle Belle Arti, 56
fino al 6 luglio ignorerebbero se non ci fos- gnificativa perché rivela una fino al 31 luglio
sero rimasti i progetti e i dise- Bologna silente nel grande tea-
pagina 12 Per la tua pubblicità chiama Donatella Bertoletti 338 4852 540 - Antonio D’Amico 338 2380 938
ARTE PRIORITARIA
a cura di Gabriella Brembati

Georg Zuter e Francesco Cucci Consonanze pittoriche


Alberto Veca Alberto Veca

capace di trasporre in un vanti a reperti stabili, che fan- suggerisce la continuità del
linguaggio autonomo, in no parte dell’edificio, dove gesto mentre quello di Leo-
citazioni fra opacità e tra- invece la costruzione di Cuc- ne è all’opposto disciplina-
sparenza, che sono dell’e- ci denuncia, per i materiali to in atti discreti: dove, nel
sperienza quotidiana, ma adottati, la sua provvisorietà primo caso, occorre segui-
tradotte nella semplifica- come una possibile variabili- re il percorso temporale
zione del contrasto ele- tà. …Nelle sue installazioni, della traccia, dove, all’op-
mentare, abilitate a assi- che costituiscono un’attività posto, nel secondo esito, il
milare nell’esempio pro- parallela rispetto alla realizza- tempo è quello del control-
posto la complessità del zione di artefatti di ingombro, lo dell’adiacenza fra le di-
reale di cui si vuole dare materiali e ruolo diversi, Cuc- verse tracce…
ragione.... ci elegge a materiale princi- Una figura continua in Fri-
pale il segmento di legno: gerio, una figura risultante
Georg Zuter, Senza titolo Segnali di avvistamento questa è l’ossatura necessaria in Leone; un tempo di ese-
… Negli ambienti della e ricorrente, a cui si possono Nicoletta Frigerio cuzione rapido nel primo
Incontro di forma / colore galleria Scoglio di Quarto aggiungere, variabilmente, al- lavoro, almeno nella sua
… Nel fare immagine Georg Cucci interviene con Questa personale a due di Ni- fase d’esordio; un lento e co-
Zuter adotta, evidentemente, un’installazione aerea, coletta Frigerio e Marcello stante approssimarsi alla so- Marcello Leone
la capacita del rappresentare una traccia, un invito a Leone nelle stanze di Scoglio luzione definitiva nel secon- ospita le opere perché la car-
il proprio vissuto nelle figure percorrere i locali e di Quarto nasce dall’interesse do. E questo appartiene al ta, soprattutto nei grandi for-
della geometria elementare, contemporaneamente a dei due artisti a far dialogare confronto stringente fra le mati, ha bordi e spessori che
mutuate dall’esperienza delle riflettere sulla natura le loro opere in uno spazio opere dei due artisti perché per certi versi entrano in con-
Avanguardie storiche dei pri- del segnale. comune: l’osservazione è im- una lettura del singolo esito correnza, meglio fanno parte
mi decenni del secolo scorso, Uno sguardo al soffitto Francesco Cucci portante perché è il risultato potrebbe suggerire riflessioni integrante dell’opera come
come in campi cromatici al- è azione poco abituale, tre figure/materiali come la di un precedente confronto, più approfondite. Ma è op- segnali materici accanto a se-
trettanto scelti nella gramma- eventualmente adottato nel- luce del neon o la semitra- non dalla scelta registica di portuno seguire una lettura gnali dipinti; perché la juta
tica del colore definita dalle l’approccio con il disegno sparenza della lastra di plasti- Gabriella Brembati o del criti- “a confronto”. Allora è evi- deve essere percepita nel suo
esperienze e le ricerche che dell’architettura o quando si ca, o una superficie neutra co, in altri termini di un oc- dente, la consonanza nel valore di oggetto plastico, tri-
hanno dato vita a un diverso entra in una sala affrescata cromaticamente campita… chio esterno. il compito del concepire una particolare fisi- dimensionale (…).
modo di intendere la tavoloz- dove, di norma, i fregi delle visitatore è quello di valutare cità accordata all’opera: la ju-
za del pittore, non legata ne- pareti conducono l’esplora- Catalogo in galleria la compatta coerenza delle ta di leone e la carta di Frige- Catalogo in galleria
cessariamente alla mimesi nei zione della stanza alla cornice con testo opere… Allora certamente rio sono presentate alla lettu- con testo
confronti della realtà, ma e all’affresco al centro. di Alberto Veca per entrambi una pittura di ra senza cornice, a contatto di Alberto Veca
eventualmente scelta perché Ma, nei casi citati, siamo da- segno, ma quello di Frigerio diretto con la parete che

54 artisti del movimento internazionale Madi


Un’esperienza oltre il limite
Matteo Galbiati

In oltre sessanta anni di storia tura Madi. visione. do un’espressione poco felice mura, Mitsouko Mori. Olanda:
il Madi – nasce in Argentina Uno degli aspetti che ho tro- Madi nasce in un pur efficace, si mantiene fre- Roland de Jong Orlando, An-
nel 1946, promosso dal pre- vato più rilevanti, nella lettura tempo preciso sca. Freschezza che è
del Madi, dei quale libertà, mos- vita. L’opera Madi,
suoi artisti e del- sa e permessa sempre però riferen-
le loro opere, è dall’astrazione, dosi a costruzioni
sicuramente il contro l’arte pro- geometrizzanti, vince
configurarsi co- pagandata ed uf- pure il limite della
me esperienze ficiale, regola- forma-contenitore di
che hanno su- mentata e co- rettangolo e di corni-
perato i limiti stretta, dal regi- ce. Estirpati questi
canonici delle me peronista. concetti, associabili
temperie artisti- Ma, subito, è an- da sempre all’opera
che [...]. dato oltre questa d’arte pittorica, si
[...] Il movimen- situazione tem- rende partecipe di un
to Madi ha avu- porale. Si è allar- divenire di forme
to la straordina- gato nella crono- nello spazio. [Estratto
ria capacità di logia storica fino dal testo critico in ca-
mantenersi a- ad arrivare a noi, talogo Madi: un’espe-
Bolivar, Senza titolo perto non solo rimanendo pur Carmelo Arden Quin, Errance rienza oltre il limite].
al tempo ma an- sempre qualcosa In mostra sono espo-
manifesto di Carmelo Arden che a chi quel tempo preciso, di nuovo e vitale. essere quasi inconcepibile se ste opere di: Piergiorgio Zangara, Opera Madi n. 126
Quin – ha visto pubblicati nu- di volta in volta, lo viveva. Il In questo senso il Madi riesce deve essere riferito ad un’o- Italia: Angelo Giu-
merosissimi saggi, testi, criti- senso vero del suo esserci è a far superare all’artista stesso pera d’arte, ma è indispensa- seppe Bertolio, Elisabetta dré van Lier. Slovacchia: Ma-
che e resoconti quello di essere il suo personalismo, ne estrae bile nel prevenire efficace- Cornolò, Franco Cortese, Mi- rian Drugda, Victor Hulík. Sta-
che ne hanno ri- stato in grado di la radice vera che è la quin- mente le derive senza meta e rella Forlivesi, Reale Frangi, ti Uniti: Arturo Chàvez. Sve-
percorso l’intera comprimere le tessenza della sua opera. Non le ripetizioni formali. Aldo Fulchignoni, Alberto zia: Torsten Ridell. Ungheria:
parabola, con specificità del Di maniera si di- Lombardi, Gino Luggi, Vin- Judith Nem’s, Balázs Pataki,
analisi approfon- momento per mi- rebbe in altra cir- cenzo Mascia, Renato Milo, János Sáxon Szász, Marika
dite anche delle rare ad una più costanza. La vo- Giuseppe Minoretti, Gianfran- Szàraz. Uruguay: Carmelo Ar-
personalità che ampia e significa- lontaria messa in co Nicolato, Antonio Perrot- den Quin, Bolivar. Venezuela:
compongono tiva valorizzazio- esilio dell’espres- telli, Marta Pilone, Gaetano Angel Hernandez, Ines Silva.
questo gruppo a- ne delle proprie sività, della rap- Pinna, Giuseppe Rosa, Pier-
perto di artisti, opere e, con es- presentatività e giorgio Zangara. Argentina: Catalogo in galleria
dalle sue origini se, del proprio della significazio- Martín Blasko, Lorena Faccio. La Mostra resterà aperta
ad oggi. intendimento. ne si impone co- Belgio: Pál Horváth, Antonia fino al 30 maggio
Molte sono le L’apertura è oltre me possibilità Lambelé, Renée Rohr. Brasile: Da martedì a venerdì
voci che si sono il limite del tem- per la salvaguar- João Carlos, Galvão, Jaildo dalle 17.00 alle 19.30
succedute, o al- po circostanziato: da tanto dell’o- Marinho. Egitto: YahiaYous- Galleria Scoglio di Quarto
ternate, nel dare le opere sono va- pera, quanto del sef. Francia: Roger Bensas- direzione: Gabriella Brembati
il rispettivo con- lide ora e doma- suo autore, dal son, Dominique Binet, Gaël via Ascanio Sforza, 3
tributo critico, e ni; hanno una vo- pericolo di decli- Bourmaud, Jean Branchet, 20136 Milano
aggiungerne una cazione più larga- no inesorabile Jean Charasse, Jean-François tel. +39.02.58317556
nuova non è cer- mente universale Reale F. Frangi, Apertura verso la sterilità Coadou, Joël Froment, Michel +39.02.87390586
to facile. nell’attribuzione ripetuta della Jouët, Roger Neyrat, Claude cell. +39.348.5630381
Soprattutto in re- di senso e coin- univocamente della sua per- propria arte. Ciò che si fa co- Pasquer, Isabelle Prade, info@galleriascogliodiquarto.com
lazione all’anima volgimento inne- sona. [...] Tale principio di li- me Madi si compie quale Thierry Thomen, Philippe Va- www.galleriascogliodiquarto.com
Gino Luggi, TL
stessa della cul- scato dalla loro mite, imposto al lavoro, pare opera sempre valida e, usan- cher. Giappone: Jumiko Ki-

pagina 13
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LA RUBRICA E I MUSEI

Un museo di Marca I tesori di Marta


Concetta Bevilacqua Anna Borgoni
In un magnifico edificio, resti- inaugura la mostra Mimmo vide Rivalta. La capitale della Magna Gre- sare allo sviluppo della fio- Singolare anche un orecchino
tuito all’antico splendore gra- Rotella lamiere (fino al 28 set- L’obiettivo è quello di fonde- cia ha inaugurato, dopo un rente colonia spartana Taras. ad elica di lamina vuota in-
zie ad un mirato intervento di tembre) curata da Alberto Fiz. re il linguaggio dell’arte con- periodo di ristrutturazione Le orificerie di Taranto espo- grossato al centro e concluso
restauro, ubicato nel centro Le opere esposte in questa temporanea al territorio e alla durato sette anni, il Museo ste in passato in mostre itine- con protomi femminili bifron-
storico di Catanzaro nasce il occasione sono quelle realiz- sua storia. Paola De Petri, Nazionale Archeologico di ranti, sono state protagoniste ti. Un motivo diffuso nel mon-
Museo d’Arte Moder- zate su lamiera presenta attraverso le sue fo- Taranto, rinominato Marta, ed ambasciatrici della città, do classico è la protome leo-
na e Contemporanea. tra il 1980 e il tografie, 15 scatti inediti raffi- uno dei più importanti d’Ita- persino in Giappone. Milano nina, di pregevole fattura e di
La sede museale è 2004 dall’artista guranti personaggi e paesag- lia. Nel vasto ingresso del fu la prima ad inaugurare a forte resa plastica, inserita in
stata inaugurata gior- calabrese. gi di Catanzaro e provincia. complesso conventuale di Brera 2, nel lontano dicembre molti monili. Un esuberante
no 29 marzo. Il Marca Lo stesso Fiz Flavio Favelli oltre ad aver 1984, la splendida rassegna senso decorativo caratterizza
è un polo museale scrive: «l’artista, progettato il bar all’interno Gli ori di Taranto (catalogo quasi tutti gli ornamenti d’o-
multifunzionale svi- giunto all’età di del museo, esibisce due istal- Mondadori) protrattasi con ro, ma sull’orecchino si è
luppato su tre piani. settant’anni, ri- lazioni site-specific, Davide grande successo di pubblico sbizzarrita la più accesa fanta-
Al pianterreno è col- mette indietro le Ribalta espone sculture in fino al marzo 1985. Un even- sia. Ad esempio sulla navicel-
locata la Pinacoteca e lancette dell’o- bronzo, gesso, resina, raffigu- to di grande interesse che stu- la (la struttura pendente verti-
la Gipsoteca della rologio ed è di ranti una capra, un asino, pì e incantò per la ricercatez- cale) in doppia lamina, oltre
Provincia con circa nuovo pronto a un’aquila, un tacchino. za dei reperti esposti. Celebre alla decorazione verticale, al
120 opere tra dipinti, F. Jerace, La Carità stupirsi, come se Gli stessi animali sono raffi- nella Magna Grecia, la lavora- centro si sviluppa un’elabora-
sculture, una collezio- 1885 quei fogli di me- gurati in diverse tele dei pae- zione dell’oro e dell’argento, ta composizione vegetale in
ne permanente che si tallo sottili su saggisti ottocenteschi della pi- raggiunse il suo massimo ful- filigrana con palmette, due
può datare tra il XVI al XX se- cui sono attaccati i manifesti nacoteca e gipsoteca, quasi a gore creativo nell’esclusiva rosette e accanto due figure
colo in cui figurano artisti co- non fossero altro che gli ap- stabilire un dialogo tra le ope- orificeria tarantina, tra il IV e di Nike ad ali distese con un
me Antonello de Saliba, Batti- punti di un diario segreto an- re del museo, anche se di San Pasquale o dei frati Al- il III secolo a.C. La duttilità cigno in grembo.
stello Caracciolo, Mattia Preti, cora da scoprire». Il seminter- epoche e di artisti diversi. cantarini, risalente a metà del giallo metallo, raro e inal- Attraverso volute e sferette
Salvator Rosa e Andrea Sac- rato ospita il centro polivalen- Il seminterrato e il cortile in- XVIII secolo e risistemato in terabile, favoriva le più varie scendono catenelle di maglia
chi. Numerose le opere di te di cultura contemporanea terno verranno utilizzati per più fasi, campeggia una gi- e sofisticate tecniche di lavo- a doppia treccia per la so-
Andrea Cefalì e diversi anche che in occasione dell’inaugu- mostre temporanee ed eventi gantesca testa in pietra tenera razione. La riapertura del spensione dei pendenti a for-
marmi e gessi di Francesco razione del Museo presenta il culturali di altro genere. di Lisippo, del IV sec. a.C., Marta rimette in luce una raf- ma di bocciolo e piccoli glo-
Irace. Al primo piano, la col- progetto Archeologia del pre- Per l’occasione la casa editri- che riproduce il volto di Era- finata testa fittile con i segni buli decrescenti come punta-
lezione Rotella, dedicata al sente, a cura di Sergio Risaliti. ce Electa ha pubblicato tre cle. Il grande scultore greco del tempo e le collezioni elle-
più celebre degli artisti catan- Gli artisti invitati sono: Paola volumi che illustrano il mu- fuse per la città di Taranto ol- nistiche di reperti aurei ritro-
zaresi in concomitanza si De Pietri, Flavio Favelli e Da- seo catanzarese. tre a Eracle seduto sulla miti- vati nel territorio di Taranto e

stretto
ca leontea anche un colossa- negli antichi centri di Canosa,
le Zeus armato e, come rac- Crispiano, Mottola.
conta Plinio, dotato di parti- Sono gioielli rinvenuti nelle
colari meccanismi, per poter- tombe, le più sontuose, come
a contatto con... lo muovere. Riaperte, per il
momento, diciassette sale che
coprono il periodo dal IV se-
quella daunia, rivelano una
varietà di monili tra cui dia-
demi o corone, scettri, colla-
colo a.C. sino al tardoantico e ne, vistosi braccialetti con
Elena Pontiggia altomedievale. Il primo piano
espone eccezionali reperti
protomi di serpente e anelli,
mentre quelle minori ci rresti-
Silvia Venuti
provenienti dalla necropoli tuiscono orecchini d’argilla
dei secoli IV e III a.C., dai dorata, a simulare il metallo.
Con un sorriso sponta- del maestro.
monumenti funerari alle tom- L’omogenità nella fattura de-
neo, uno stile diretto e Mi sono interessata co-
be con orificeria, lungo un corativa di alcuni gioielli fa li, mascherati da altre due ro-
franco, un’essenzialità munque molto anche di
percorso che si snoda dall’i- pensare all’esistenza di un sette. Plinio esaltò i poteri del
di gesti attenti e cortesi Sironi, Arturo Martini e
pogeo delle Cariatidi di Vaste unico centro di produzione. Nodo Herculeus, in auge nel-
dà calore all’accoglien- del Novecento Italiano.
fino ai mitici Ori di età elleni- Le corone con rosette o con l’antichità come nodo magico
za. La simpatia che Credo anzi che il mio
stica. Di grande fascino alcu- foglie di ulivo e nervature e amuleto per allontare i ma-
emana nasce proprio interesse principale, ne-
ne metope con rilievi raffigu- centrali non erano solo og- li. Di interesse le collane in
da questo suo porsi, gli studi artistici, ri-
ranti guerrieri greci o amorini getti funerari ma di uso quo- oro a vaghi lenticolari e di
scevro da qualsiasi pro- guardi il rapporto tra su bighe trascinate da pante- tidiano. Molti ornamenti aurei lunghezza limitata per essere
tagonismo o enfasi ac- modernità e classicità. re, oltre a formelle d’argilla fi- femminili sono stati ritrovati cucite sull’abito.
cademica. Sto scrivendo un libro gurale. Durante il periodo di negli scavi delle più antiche Agevolano la visita al Marta le
E.P.: Avevo compiuto che ha questo titolo e in- chiusura il patrimonio ar- civiltà mediterranee, ma gli più moderne tecnologie mul-
studi filosofici e per daga quella stagione cheologico era stato ospitato ori ellenistici forgiati nella cit- timediali fornite di monitor al
completare la tesi che artistica chiamata, un al Palazzo Pantaleo. tà di Taranto, sono del tutto plasma e di schermi touch-
stavo scrivendo su po’ maldestramente, Ri- È previsto un completamento unici. Gli orecchini a penden- screen per la lettura di testi di
Nietzsche e Heidegger torno all’ordine e che graduale del progetto musea- te in filigrana globulare rive- approfondimento. La riaper-
sono andata a Berlino, coinvolge tutta l’Europa le che consentirà la risistema- lano un elevato grado di crea- tura del museo rilancia il turi-
dove ho stabilito il mio tra la metà degli anni zione delle collezioni e un tività. Diversi esemplari del IV smo di Taranto e del territorio
primo contatto con l’ar- Dieci e il 1925. Spesso si ampliamento del percorso secolo documentano fogge e e suscita una grande emozio-
te contemporanea. Ri- parla della classicità espositivo, dalla preistoria al decorazioni diverse con una ne per la vitalità e la raffina-
cordo il senso di sconcerto di la Galleria d’Arte Moderna, moderna come di un riflus- primo neolitico, con i contatti filettatura centrale, chiusa da tezza dei reperti esposti per
fronte al fascino e all’enig- con un ampio catalogo. Ho so, un “tornare indietro” do- stabiliti con gli indigeni iapigi tre globuli e da due tralci e fasce cronologiche.
ma di quelle opere che non sempre amato pensare una po l’età delle avanguardie. e con il mondo egeo per pas- petali filigranati alle estremità. www.museotaranto.it
avevo mai visto in Italia. mostra anche come un epi- In realtà, l’aspirazione a un
Ho iniziato così uno studio sodio editoriale. colloquio con i grandi mae-
“matto e disperatissimo”, per Nella scrittura, poi, mi impe- stri antichi è contemporaneo
conto mio, sui libri, sulle ri- gno a cercare la chiarezza, ai movimenti innovatori: i
viste. Avevo la fortuna di co- perché credo che, come dice- primi quadri classici di Pi-
noscere Zeno Birolli, straor- va Macchiavelli, sia impor- casso e di Derain sono del
dinario critico e intellettuale: tante «scrivendo, fare cosa 1913 e del 1914, dunque, in
così, tramite il suo interessa- utile a chi legge». pieno periodo cubista.
mento, ho incominciato a te- Il suo interesse per il chiari- Dopo la mostra su Sironi al- CATALOGO GENERALE
nere lezioni a Brera, come smo è sorto da motivazioni le Stelline, quali sono i suoi DI ROBERTO CRIPPA
assistente volontaria e questa particolari? progetti futuri? Il volume pubblicato nel luglio 2007, contiene
è stata per me una grande E.P.: Spesso i miei interessi E.P.: Sto curando un’edizio- testi critici di Gimmi Stefanini e Guido Ballo.
occasione di studio. sono nati da conoscenze, ne delle lettere di De Chirico,
E la sua prima mostra? quindi da concrete amicizie. di cui uscirà tra poco il pri- Prezzo di copertina: € 250,00
E.P.: È stata nel 1983, al Pa- Per esempio, mi sono occu- mo volume (1895-1925), e Prezzo speciale per Arte Incontro: € 210,00
diglione d’Arte Contempora- pata della galleria del Milio- delle lettere di Boccioni.
nea, da poco riaperto e diret- ne e del suo ruolo nell’astrat- Curatrice, critica, docente, Il catalogo può essere acquistato
to da Mercedes Garberi. tismo degli anni ’30, perché saggista, giornalista: in quale alla libreria Bocca di Milano
Riguardava Michelstaedter, avevo incontrato Maria Cer- ruolo si identifica maggior- nelle migliori librerie della vostra città
il pensatore goriziano di cui nuschi Ghiringhelli che ne mente? e alla Galleria Pace
erano stati ritrovati disegni e era stata una figura centra- E.P.: Mi piacerebbe dire e-mail pace@galleriapace.com 438 pagine
caricature. Subito dopo ho le. Per quanto riguarda il ‘scrittrice di cose d’arte’, ma (02) 6590147 700 illustrazioni a colori e b/n
curato un’esposizione di chiarismo, avevo conosciuto è troppo ambizioso rispetto a Galleria Pace s.r.l. rilegato in tela
opere su carta di De Pisis, al- Pier Rosa De Rocchi, figlia quello che riesco a fare. con sovracoperta plastificata a colori
Piazza San Marco, 1 - 20121 Milano
e cofanetto

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LE MOSTRE

Modernità di Valerio Castello L’eleganza dei maestri senesi


Giuliano Frabetti Antonio D’Amico
Nel panorama artistico del se- pionieristiche esperite da stu- stagione di frescante, che si Oggi questi ca- continuazione ideale di quel-
colo dei genovesi accanto ai diosi già da alcuni decenni. traduce negli interventi a Pa- polavori tornano la, e devo ammettere che le
maestri più noti (Bernardo È quanto appare nel saggio di lazzo G.B. Balbi, ora Palazzo «sotto il cielo di due iniziative, insieme con i
Reale (di cui si occupa L. Siena», dove so- relativi cataloghi, sono il co-
Leoncini), seguiti da quel- no stati concepiti ronamento di un mio vecchio
li in Palazzo Francesco Ma- e da dove sono sogno».
ria Balbi, ora Senarega (in poi partiti per E mentre i sogni degli studio-
merito si veda il saggio di raggiungere il si rimangono di carattere
L. Magnani), poi sulla vol- cuore della Turi- scientifico nel desiderio di in-
ta della chiesa di S. Marta e gia in momenti traprendere sempre nuove pi-
in S. Maria in Passione (no- diversi. La carat- ste di ricerca e di indagine
ti attraverso disegni e vec- teristica di questa storico-artistica, agli spettatori
chie foto, in quanto di- mostra prestigio- attenti e amanti del gusto del
strutti). Intanto il suo lin- sa è proprio bello non rimane altro che vi-
guaggio, in cui la forma quella, come sitare la mostra Maestri senesi
prevale sul contenuto, ha scrive il Soprin- e toscani nel Lindenau Mu-
assunto stimoli da Rubens, tendente Lucia seum di Altenburg, per sco-
Van Dyck, Grechetto, crean- Fornari Scianchi, prire la bellezza di quadri rea-
do mirabili versioni del Rat- di mostrare «i fat- lizzati da artisti quali Guido
to di Proserpina, del Ratto Liberale da Verona, Madonna con bambino ti salienti della Da Siena, Lippo Menni, Pietro
delle Sabine, della Strage cultura e delle Lorenzetti, Bartolo di Fredi,
degli Innocenti. E appun- A Siena al Complesso musea- arti figurative che hanno at- Andrea e Taddeo di Bartolo,
to delle Stragi e dei Ratti si le di Santa Maria della Scala è traversato Siena e i suoi din- Sano di Pietro, Matteo di Gio-
Strozzi, il Grechetto, Domeni- apertura, spettante a Brejon de occupa G. Zanelli in uno spe- di scena una deliziosa mostra torni» e perciò la curatela è vanni, Beccafumi e per finire
co Piola, Gregorio De Ferra- Lavergnée, dove si ricordano cifico saggio. Ma per Manzitti che come uno scrigno prezio- stata affidata a Miklós Bosko- Marco Pino e Liberale da Ve-
ri) emerge la personalità di Va- anche l’intervento di N. Pev- risulta evidente che nelle nu- so spalancato ci consente di vits, raffinato studioso e me- rona che senese non era ma
lerio Castello, che ha illumi- sner (1932) e quello che aprì merose variazioni della Strage apprezzare opere di piccolo dievalista, che per la verità avvertì a pieno nella sua arte
nato, nel breve corso della sua un parallelo con alcuni pitto- e del Ratto, come pure nella formato, e per questo dei ve- già nel 2005 si era occupato l’influenza dei maestri senesi
vita l’intenso evolversi del ri rococò di Giuliana Biavati Leggenda di Santa Genoveffa ri e propri gioielli, tutti custo- dell’organizzazione di una che tanto ebbero fortuna nei
mondo figurativo, e non sol- (1962) cui spetta pure la prima e in Diana e Atteone, Valerio diti oggi al Lindenau Museum mostra al Museo di San Mar- secoli successivi.
tanto in patria. E se, a diffe- attribuzione a Valerio «in un Castello «percepisce nella mu- di Altenburg ma in realtà co a Firencon circa venti di-
quelle esposte sono opere di pinti di origine fiorentina pro- Maestri senesi e toscani
renza degli altri maestri, non momento giovanile» (la pub- sica e nelle rappresentazioni nel Lindenau Museum
aveva finora ricevuto il tributo blicazione è del 1989) di una teatrali a essa legate gli stimo- origine senese e toscana che venienti dallo stesso museo
il Barone Bernhard August Lindenau. Quindi, come egli di Altenburg
di un evento espositivo a lui pala in Corsica (a Cateri), ora li espressivi per un radicale rin- Siena, Complesso museale
dedicato ora appare al centro dopo un opportuno restauro novamento della vicenda pit- von Lindenau ha collezionato stesso scrive nella Premessa di Santa Maria della Scala
di una mostra monografica dal approdata all’attuale esposi- torica genovese in direzione e poi lasciato in donazione al al bel catalogo (Protagon Edi- fino al 6 luglio
titolo Valerio Castello 1624- zione. Nel profilo dell’attività più strettamente fantastica e museo. tori): «la mostra senese è la
1659. Genio moderno. Valerio Camillo Manzitti riper- decorativa».
La mostra, aperta al Palazzo
Reale di Genova (spazio del
corre la formazione (avulsa dal
clima familiare del padre Ber-
Dei discepoli di Valerio (Bi-
scaino, Cervetto, Stefano Ma- I nostri omaggi professore
Teatro Falcone) è corredata da nardo, ma proclive agli inse- gnasco, Merano) D. Sanguineti
un esauriente catalogo a cura gnamenti del Fiasella e Gio.- indaga l’attività e le suggestio- Giovanni Fattori celebrato a Livorno
di M. Cataldi Gallo, L. Leon- Andrea De Ferrari e attenta al- ni che li hanno ispirati. Paola Rapelli
cini, C. Manzitti, D. Sanguine- le testimonianze di Perin del Tra i dipinti dubitativamente
ti, con altri interventi (Skira Vaga). Determinanti le succe- attribuiti a Cervetto c’è la pa- Cento anni fa moriva Giovan- mento di chi ha le idee chia- gnificativo – un artista come
Editore). Vi sono presenti cir- sive esperienze parmensi da la della Pinacoteca dei Cap- ni Fattori, e moriva da profes- re e la qualità tecnica e d’ani- Fattori non si è fossilizzato su
ca cento dipinti e 15 di segni, Correggio e, soprattutto da puccini di Voltaggio con Ele- sore! E non un professore mo adatta a realizzarle, quel- un solo percorso iconografico
provenienti, oltre che da Ge- Parmigianino (valga in primis mosina di un Santo Vescovo qualsiasi. (come sarebbe
nova, da numerosi musei stra- l’esempio della Madonna del- (ma è S. Tomaso da Villano- Che ironia: stato facile, per
nieri. L’impresa è stata pro- la fruttiera) e, alla luce della va, soggetto caro anche al lui, che – co- esempio, appli-
mossa dalle Soprintendenze suggestione recepita da G.C. Fiasella), mentre tra quelli da- me alcuni cari care la macchia
istituzionali della Liguria, col Procaccini, l’adozione «della ti al Biscaino si richiama, sì, amici, toscani alla sola pittura di
sostegno del Comune di Ge- pennellata corposa, franca, dal catalogo della mostra Pit- e non – con natura) ma ha
nova, di Palazzo Ducale e di immediata»; in una parola tori genovesi a Genova… l’accademia sperimentato in
una filiera di sponsor. quello stile bozzettistico già in- (1969) la scheda n. 95, ma ebbe un rap- tanti ambiti di
Se l’impianto espositivo segue tuito da Roberto Longhi, che si senza tener conto delle cita- porto assai soggetto.
la traccia dell’ultima mono- manifesta anche nei dipinti per zioni ivi riportate. contrastato, L’esposizione –
grafia sull’artista redatta da Ca- S. Giacomo della Marina (ma nel 1869 viene che è di godibi-
millo Manzitti (di cui ci occu- al ciclo della Marina si dedica Valerio Castello 1624-1659 proprio nomi- lissimo andamen-
pammo in questa testata nel n. Genio moderno nato docente to narrativo, una
in modo speciflco G. Algeri).
Genova, Palazzo Reale in quella di Fi- sorta di biografia
54 del 2006), nel catalogo so- E trascorsa appena la metà del fino al 15 giugno
no pure richiamate le ricerche secolo, si apre la sua grande renze (dove intima e collettiva
da studente a- per colori ed i-

Libri felici in via Senato veva praticato


l’eccellente
stantanee, parte
dai primi tentativi
Antonio D’Amico maestro Bez- Bovi bianchi al carro accademici e dai
zuoli), e come primi studi milita-
e il suo sapere in tutti gli am- attraverso straordinari e raffi- professore fu tra i più ammi- le idee. La mostra è una co- ri per passare alle tele di bat-
biti, pertanto sono quasi dei nati libri d’artista di 25 con- rati. 1908-2008: un secolo do- produzione tra il Comune di taglia di più grandi dimensio-
veri e propri vascelli di me- temporanei che Gioia Mori ha po, cosa rimane dell’espe- Livorno (cittadina ove l’artista ni, alle tavolette più speri-
moria. E chi meglio dell’arti- riunito alla Biblioteca di via rienza di Fattori? nacque nel 1825) e Fondazio- mentali e magiche e ai ritratti,
sta è custode della memoria? Senato. Suggestiva e preziosa Cosa rimane del suo sforzo di ne Cassa di Risparmio di Li- ai paesaggi, di quella Tosca-
Questa mostra, infatti, affida l’esposizione Libri in masche- rinnovamento stilistico-con- vorno, ed è curata da Andrea na, di quella Maremma che
all’artista il compito di preser- ra per la scelta raffinata dei cettuale in campo artistico? Baboni, massimo suo cono- ancora ci sono, per chi le vo-
Christo, pacco, 1970
vare il rispetto per i libri volumi da Pomodoro, Mari- Fortunatamente moltissimo, scitore nonché curatore del glia cercare, ritrovare, assapo-
«Io ho letto tutti i libri!» non ri- quindi la cultura e la storia netti, Depero, Munari, per in tristi tempi di insignificanza catalogo generale dei dipinti. rare, godere.
cordo chi pronunziò questa dei popoli. Ma, ahimé non giungere a Isgrò, Bentivoglio, dell’arte. Il valore di questo Si tratta della più completa ed Disegnatore e soprattutto in-
ardita frase così importante e sempre, come la storia inse- Giacomelli e Tiberi. Un per- nostro pittore, tra i più grandi organica monografia su Fatto- cisore strepitoso, abbiamo
allo stesso tempo provocato- gna, l’uomo ha avuto rispetto corso che bisogna fare per ri- nella tecnica dell’incisione in ri: oltre 150 le tele, di cui un detto: i suoi lavori sono la
ria che induce una riflessione dei libri e a volte di proposi- cordare e aiutare le nuove Europa, è un dato di fatto in- terzo prestate da musei italia- conferma (non sembri super-
se letta sul versante del tra- to ha bruciato intere bibliote- generazioni a non dimentica- controvertibile e si palesa nel- ni e stranieri del massimo fluo il sottolinearlo) che que-
passo della cultura che come che annientando la storia di re! …Dimenticavo, per l’occa- la mostra antologica Giovan- prestigio; numerose sono an- ste due tecniche vivono di vi-
un fiume in piena non cessa alcuni popoli. A tal proprosi- sione il catalogo è un utile ni Fattori tra epopea e vero che le collezioni private, e ta autonoma, e basta. Secon-
mai di produrre stimoli e ri- to Edgar Lee Masters artefice strumento della memoria e (catalogo Silvana Editoriale), questo è un altro dato impor- de a nient’altro.
genera le menti per proiettar- della biblioteca di Spoon Ri- come tutti i libri importanti presso i Granai di Villa Mim- tante, poiché testimonia la
le al futuro, si spera migliore ver dice che lo smembramen- non può mancare nella bi- belli (Museo Fattori) a Livor- fortuna di mercato e il gradi- Giovanni Fattori tra epopea
del passato. E certo i libri in to di una biblioteca messa in blioteca di ciascuno! no. Il tono di presentazione è mento, cresciuto nel tempo. e vero. Omaggio
questo caso sono abili scrigni vendita all’asta è: «come per drastico, forse perentorio? Tra disegni ed incisioni, poi, nel Centenario della morte
magici di sapienza e intelli- distruggere l’ultimo vestigio Libri in maschera Ma, diamine!, stiamo parlan- di fogli ne sono esposti ben Livorno, Granai
genza senza i quali l’uomo della mia memoria e della Opera in 5 atti e 25 artisti do di uno dei nostri artisti più 120. Le sezioni sono tante, 20 di Villa Mimbelli
Milano, Biblioteca via Senato (Museo Fattori)
avrebbe avuto qualche diffi- mia influenza». Allora non di- forti, così rivoluzionario pur con precisione, poiché – e fino al 6 luglio
fino al 21 settembre
coltà a diffondere le sue idee struggere ma fare memoria nella pacatezza di atteggia- qui si presenta il terzo dato si-

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I LIBRI E IL RESTAURO

Due Giovanni e la natura La periferia illumina il centro


Luca Pietro Nicoletti Stefano Saponaro
la comprensione delle cose Varese (nel 2004), e i due Le ricerche che sottintendono è stata l’occasione non solo monio che fiorisce in terra sa-
sia il metodo storico. «Faccio View-Master (nel 2006), veri e ai saggi e alle schede del ca- per allargare lo sguardo al lentina. Tale indagine capilla-
parte di una generazione» propri diorami d’artista dedi- talogo Sculture di età baroc- panorama europeo – e spa- re della regione è stata rivol-
spiega Agosti stesso, «[…] per cati rispettivamente a Il disge- ca tra Terra d’Otranto, Napo- ta a sculture tanto in legno,
cui non era solito tenere uni- lo e Il fondo del mare. Grandi li e Spagna (De Luca Editori quanto in pietra o in argento,
te le passioni per l’arte del amori e predilezioni persona- d’Arte) si articolano su due a conferma di un metodo di
passato e per quella del pre- li, esperienze dell’infanzia e orizzonti della produzione studio esente da pregiudizi
sente. Se si voleva fare sul se- degli anni di formazione, luo- scultorea religiosa tra XVII e sulla gerarchia tra le arti e
rio, ragioni di correttezza di- ghi e nomi di persone ami- XVIII secolo: uno, di più am- orientato a completare il qua-
sciplinare sembravano im- che, si intrecciano continua- pio respiro, incentrato sugli dro delle ricerche sul Baroc-
porre barriere, almeno di op- mente in queste pagine, co- scambi artistici tra l’area sa- co leccese, che hanno finora
portunità. Eppure non era struendo una mappa di punti lentina, napoletana e iberica, privilegiato la riflessione sulla
sempre stato così. Si appren- di riferimento, dai libri di Ar- e l’altro, più contenuto, sulla pittura e l’architettura: stru-
deva ben presto che alcuni basino e Pasolini ai dipinti di statuaria devozionale nei ter- mento principe di tale risco-
dei grandi rivolgimenti negli Bacon e Schifano, agli spetta- ritori circostanti la picciol Na- perta è stato il restauro dei
sguardi sul passato venivano coli di Sandro Lombardi e Fe- poli pugliese, Lecce. manufatti, che, a dispetto
da chi aveva intensamente derico Tiezzi, al lombardo Nella cornice storica della dell’ostinato silenzio dei do-
Nobu at Elba vissuto le esperienze del pre- Dante Isella, oltre all’ombra Controriforma – che chiedeva cumenti, ha talora consentito
sente» Ma il lungo sodalizio lunga e benevola di Giovanni alle immagini di contempera- di chiarire le vicissitudini di
Dopo il poderoso volume Su fra Frangi e Agosti, iniziato Testori. «Esistono delle lunghe re verità istorica e suggestio- alcune sculture, come nel ca-
Mantegna I, Feltrinelli pub- con la mostra La fuga di Ren- fedeltà nella mia vita» scrive ne di fede, come si legge nel- so del drammatico Cristo
blica un agile volumetto di zo alla Camera dei Deputati, Agosti «per autori il cui lavoro le pagine introduttive di Pier- morto della chiesa di San
Giovanni Agosti che riunisce ha anche un ulteriore risvolto quotidianamente mi serve. Di luigi Leone de Castris – il ca- Francesco a Manduria (Ta-
gli scritti dedicati, fra il 1997 e creativo: il lavoro critico, in- quegli artisti mi interessa un talogo, riflesso dell’esposizio- ranto), attribuito a Vespasia-
il 2007, al proficuo sodalizio fatti, non è intervenuto in un po’ tutto: non solo le opere, ne aperta fino al 28 maggio V. Genuino, Cristo alla colonna
no Genuino.
con il pittore Giovanni Fran- secondo momento a com- maggiori e minori, anche la 2008 nella chiesa leccese di 1618 ca. Proprio quest’ultimo, nato a
gi. Per chi conosce Agosti co- mentare quanto prodotto dal- vita» anche quando gli artisti San Francesco della Scarpa, Lecce, Chiesa del Carmine Gallipoli nel 1552, conferma,
me un rigoroso storico del- l’artista, ma spesso ha contri- «cambiano pelle» e i muta- indaga le vicende della plasti- al fianco dei campani G. Pa-
l’arte del Rinascimento, que- buito a dare vita a progetti menti «sembrano infinitesi- ca lignea nel Regno di Napo- gnolo in particolare –, ma so- talano, N. Fumo e G. Colom-
sta breve raccolta, di tono for- complessi. Nascerà dapprima mali e, a secoli di distanza, li, ribaltando i consueti rap- prattutto per approfondire le bo, che il talento brilla di lu-
temente narrativo, potrà sem- l’idea della mostra Il richiamo difficili da auscultare». Po- porti fra centro e periferia, conoscenze su scala locale, ce propria anche in periferia.
brare una sorpresa. Eppure i della foresta (un bosco) al Pa- trebbe riferirsi a Mantegna, forte del paradosso per cui «la procedendo ad un attento
due libri sono complementa- lazzo delle Stelline nel 1999, qui, oppure, perché no, al scultura in legno napoletana censimento sul territorio del
Sculture d’età barocca
ri: il lavoro di Frangi, infatti, è con gli enormi dipinti poggia- coetaneo Giovanni Frangi. si segue meglio nelle province materiale sopravvissuto, co- tra Terra d’Otranto
una sorta di basso continuo ti al pavimento come delle del Regno che nella stessa Na- me dimostra l’inserzione tra Napoli e Spagna
nel lavoro dello studioso, che quinte ritraenti il bosco nel Giovanni Frangi poli, o quantomeno non si le schede del catalogo di
alle prese con la natura R. Casciaro, A. Cassiano
ribadisce l’esigenza cogente passare delle stagioni, per poi può prescindere da questa opere non presenti nelle sale (a cura di)
Giovanni Agosti
di far saltare gli steccati disci- sviluppare in direzione della 143 pp., 18 ill. periferia per ricostruirla» (R. leccesi, da intendersi come 367 pp., 276 ill.
plinari per creare connessioni installazione ambientale: No- Brossura Casciaro). esplicito invito a fruire attiva- Brossura
di senso che arricchiscano sia bu at Elba alla Villa Panza di L’organizzazione della mostra mente di questo ricco patri-

Casa Lambertini Quando Giotto fece O L’ignoto crocifisso


Federica Nirchis Antonio D’Amico Concetta Bevilacqua
È certo un’ope- portata del rin- sociale e artistica «che av- Un prezioso crocifisso ligneo Conservazione e il restauro
razione ardua, novamento be- venne attorno all’anno policromo è custodito nell’an- dei beni culturali), Cesare Oli-
ma di vivo inte- nedettino che 1300, in larga parte nel- tica chiesa dei Frati Cappucci- viero Rossi (Ricercatore Do-
resse, quella portò non solo l’alveo degli avvenimenti ni della Riforma, a Cosenza. cente di Chimica-Fisica), Sil-
compiuta da Ma- il mobilio, ma legati al nome di Giotto», Nella tradizione popolare vio Ruffolo (PhD Student del
ria A. De Angelis anche la qua- non ci rimane altro che questo manufatto artistico è Dipartimento Scienze della
nel recente volu- dreria e le pit- entrare nel tessuto del li- ritenuto miracoloso, tanto che
me Il Palazzo ture murali di bro che si «ferma alle so- comunemente la chiesa è det-
Apostolico di Ca- Castel Gandol- glie del ritorno di Giotto a ta del Crocifisso.
stel Gandolfo al fo ai più alti li- Firenze, e prima della se- La preziosa scultura si può
tempo di Bene- velli di splen- conda parte della sua vi- datare intorno alla metà del
detto XIV (1740- dore della sua ta». Quindi, non una mo- XVI secolo e a tutt’oggi l’au-
1758) (De Luca storia. Se tale nografia sul pittore ma tore è ancora ignoto.
Editori d’Arte), non solo per il assetto resiste per tutto il XIX uno spaccato di affasci- Durante una cerimonia solen-
complicato studio, filologica- secolo, è negli anni ’30 del nante intensità che attra- ne e ufficiale, con l’accorata
mente condotto, di ricostru- Novecento che l’arredo del verso l’indagine delle sue partecipazione dei frati e dei
zione dell’assetto originale Palazzo, quadri e mobili, vie- opere si allarga a macchia fedeli, avvenuta nel settembre
Giotto, Benedizione di Giacobbe:
degli interni di una delle più ne irrimediabilmente smem- d’olio fino ad abbracciare scorso è stato affidato l’incari- Terra), Teresa Bonacci (Ento-
Rebecca, Assisi Basilica Superiore
belle e meno conosciute resi- brato; questo studio acquista l’orizzonte regionalistico co del restauro a Gianluca mologa forense del Diparti-
denze papali, quanto per il dunque un valore ricostrutti- Certo che, se anche a noi ca- Nava che, in collaborazione mento di Ecologia).
tentativo, altrettanto profon- vo che ci permette di scopri- pitasse di ascoltare la racco- con l’Università della Cala- Il Cristo è alto m 1,60 e raffi-
do, di mettere in luce le con- re non solo i tratti barocchet- mandazione di John Ruskin e bria, ha iniziato le fasi di re- gurato con capelli ricci, coro-
nessioni che corrono sottili ti di un edificio, ma soprattut- alzandoci di buon mattino vo- cupero. Sono state eseguite na di spine intorno al capo,
tra le stanze dell’edificio e la to il carattere di uno spirito lessimo andare a Firenze ed diverse indagini diagnostiche occhi chiusi e bocca legger-
personalità del pontefice più magnanimo ma vicino al sen- entrare a Santa Croce per «ve- intese a verificare il suo stato mente aperta nell’esalazione
erudito e colto del Settecento, tire dell’uomo comune, non dere i valori tattili di Giotto», di conservazione. dell’ultimo respiro.
al secolo Prospero Lamberti- scevro da tormenti, che a sapremmo riconoscerli? Le moltissime analisi effettua- Il panno intorno alla vita co-
ni, perno del radicale rinno- queste mura è profondamen- O avremmo anche noi biso- te, sono un’operazione senza pre le nudità, le gambe sono
vamento rococò degli arredi te ed intimamente legato; un gno del Baedeker? precedenti in Calabria, infatti, incrociate, i piedi mostrano i
della residenza. Il nuovo stile valore aggiunto di sapore tut- In realtà grazie a questo nuo- nessuna opera d’arte, almeno segni dei chiodi mentre le
rispecchiava a pieno i tratti to umano e romano, ad una vo illuminante saggio di Sere- per quanto attiene alla sfera braccia sono esili e ben pro-
caratteriali del papa, che in ricerca mirabile basata sullo na Romano, dall’altrettanto in- dei dati tecnico-scientifici, era porzionate.
Castel Gandolfo cercò una spoglio di un’enorme quanti- trigante titolo La O di Giotto, mai stata indagata così pro- La solennità dell’insieme con-
casa che fosse meno fredda e tà di documentazione d’archi- pubblicato per i tipi di Electa La visitazione: fondamente e capillarmente. templativo dell’opera è il ri-
più accogliente del Vaticano, vio secondo precisi criteri fi- (nell’ormai poliedrica collana il volto di Elisabetta, Reims Catt. Il restauratore ha discusso e sultato di un linguaggio arti-
ma soprattutto «uno spazio lologici, che esaurisce i diver- con la copertina gialla che studiato personalmente i dati stico aulico, segno che la
interiore delimitato, ma si aspetti dell’argomento, met- nella gloriosa edizione di Ei- dei diversi stili della tradizio- diagnostici forniti dal Corso di scultura venne realizzata da
esclusivo, in cui esprimere la tendo in luce storia, contesti e naudi era arancione), non ne medievale che da Roma a Laurea Scienze e Tecniche per un artista di altissimo livello.
parte di sé che non era desti- connessioni di un edificio, di avremmo più bisogno di nes- Padova a Firenze Giotto ri- la Conservazione ed il restau- Il 20 aprile, durante una so-
nata al mondo». La ricerca un uomo e di un secolo. suna guida, semmai ci verreb- uscirà ad innovare con il suo ro dei Beni Culturali afferente lenne cerimonia l’arcivescovo
dell’autrice prende le mosse be la voglia di andare oltre modus operandi. alla Facoltà di Scienze Mate- di Cosenza, Monsignor Salva-
da un inventario delle robbe Il Palazzo Apostolico l’immagine e leggere altri sag- matiche Fisiche e Naturali tore Nunnari ha posto sul ca-
del Palazzo, conservato nel- di Castel Gandolfo al tempo gi, come quelli dello stesso dell’Unical. po del Cristo con una prezio-
La O di Giotto
l’Archivio Segreto Vaticano, di Benedetto XIV Ruskin o ancor di più di Be- Sono intervenuti al dibattito: sa corona d’oro e pietre pre-
Serena Romano
risalente ai primi anni del M.A. De Angelis renson. Intanto però, per sco- Giuseppe Antonio Ranieri ziose (rubini e diamanti), pro-
420 pp., 226 ill.
pontificato di Lambertini, da 221 pp., 250 ill. prire la realtà storico-politica, (Presidente del Corso di Lau- clamando la chiesa del Croci-
Brossura
Rilegato
cui emerge la significativa rea Scienze e Tecniche per la fisso Santuario Diocesano.

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LE MOSTRE

Ma erano poi così Barbari?


Stefano Luppi
Sono due i modi per visitare 493 tocca agli Ostrogoti di
a Palazzo Grassi la mostra Ro- Alarico insediarsi in Italia,
ma e i Barbari. La nascita di eleggendo Ravenna capitale
un nuovo mondo”, una delle del territorio dominato; non
più succulente dell’ultimo de- passano neppure cent’anni e
cennio: ci si può armare di nel 568 i Longobardi di re Al-
buona volontà – e alcune ore boino invadono l’Italia e so-
di tempo – per approfondire stanzialmente la conquistano.
ad una ad una le sezione nei Ma queste sono solo date ed
3mila metri quadri in cui l’ha è impossibile riassumere gli
suddivisa il curatore J.J. Ailla- innumerevoli rivoli che pro-
gon (sicuramente si uscirà rompono dalle sale venezia-
con un bagaglio approfondi- ne: diciamo che l’esposizione
to, ma l’operazione è compli- parte dalla conquista di Cesa-
cata e probabilmente necessi- re (58-51 a.C.) della Gallia e
ta, di una minima infarinatura giunge al 962 quando nasce
sulla storia antica). L’alternati- il Sacro Romano Impero ger-
va è altrettanto piacevole: ci manico con l’incoronazione
si lascia trasportare dalla vi- di Ottone I, ma questa mo-
sione estetica di oreficerie, stra va assolutamente vista,
statue, spade, calici, tesoretti, perché il pur indispensabile
elmi, monumenti funebri e al- catalogo (monumentale con
la fine, oltre ad aver ammira- le sue 720 pp. e 350 ill.) non
Iuppiter di Évreux
to bellezza pura e tecnologia restituisce la bellezza di
di quasi 2mila anni fa, si esce che, romane ed ebraiche di- quanto esposto. E allora tor-
dalla “casa” ex Agnelli di Pi- menticando le proprie origini niamo alla pura estetica, se-
nault avendo superato un barbare peraltro così potenti gnalando i capolavori massi-
luogo comune ancora oggi e determinanti». Dunque chi mi: un elmo romano del 300
ben radicato. Il messaggio erano queste popolazioni in argento e rame, il cofanet-
principale della rassegna in- che nel giro di qualche seco- to di Teudérico del 600 in oro
fatti vuole essere il parallelo lo scesero in Europa inse- e paste vitree, il Calice dei
tra l’attuale Europa – punto diandovisi e cambiando l’e- patriarchi in cristallo di rocca
d’arrivo di immigrati – e quel- voluzione di queste terre? e pietre preziose del X seco-
la dominata dai romani quan- Cinque tappe per esemplifi- lo e soprattutto il sarcofago
do i popoli provenienti dal- care: nel 378 con la battaglia Ludovisi (esposto nell’atrio),
l’esterno si mescolarono e ac- di Adrianopoli i Visigoti scon- il chilo e mezzo d’oro del bu-
comunarono culti e tradizio- figgono Valente governatore sto di Marco Aurelio e il Piat-
ni. «Il continente europeo – romano delle province orien- to d’Achille in argento.
scrive Aillagon nella prefazio- tali e il suo numeroso eserci-
ne del catalogo edito da Ski- to; nel 410 Roma è colpita al Roma e i Barbari. La nascita
ra, Palazzo Grassi ed École di un nuovo mondo
centro del suo potere con il
Venezia, Palazzo Grassi
francaise de Rome – troppo sacco del 24 agosto ad opera fino al 20 luglio
spesso celebra le radici gre- di Alarico e dei Visigoti; nel

Books&Books
Anna Guillot
I libri dei 120 autori della ras- libro e, congiuntamente a scha, Yono. Vicini ma diversi,
segna Books&Books allestita quanto si sviluppa in ambito calati in una dimensione ri-
ad Enna presso la Mediateca performativo con la poesia flessiva Baruchello, Boltanski,
comunale provengono quasi sonora (le livre éclaté: Cho- Boetti, Merz, Pistoletto, Squa-
tutti dal KoobookArchive di pin, Fontana, Mori), il libro triti, Xerra. Per merito di que-
proprietà di chi scrive. Scopo assurge al ruolo di strumento sti autori il libro d’artista vivrà
della raccolta e della mostra è di lotta. Non mancano posi- un ciclo vitalissimo. Da circa
testare in modo sistematico zioni estreme. Per Fontana la venti anni le cose sono molto
l’interesse degli artisti con- parola e il libro divengono cambiate. Editori specializza-
temporanei per l’oggetto li- pre-testo, per Chopin «il libro ti, in collaborazione con arti-
bro, includendo anche le è chiamato a uscire fuori dai sti ed esperti, hanno dato un
operazioni di quanti agiscono suoi formati normalizzati e grosso contributo alla sua
attraverso l’uso del digitale e comodi». Tanti sono stati i produzione, diffusione e co-
dei nuovi media. La rassegna mutamenti e le traversie del noscenza. Parallelamente ven-
è stata strutturata su linee ti- mondo, come dell’arte e del gono attuate dimensioni in-
pologiche riferite a precisi linguaggio, in quegli anni e stallative e tecnologiche. Il li-
percorsi di ricerca che vanno nel ventennio che li ha pre- bro è oggetto di tutte le pos-
dal libro-oggetto e d’artista al- ceduti. Cage e Fluxus segne- sibili estensioni fino a diveni-
la libroinstallazione, per arri- ranno la svolta determinante. re pretesto di amplificazioni
vare al videolibro e alle nuo- Si ha tuttavia il sentore che il che lo scavalcano. Superata la
ve sperimentazioni. La parte libro d’artista possa ricostitui- sperimentazione mixed-me-
storica, come eredità futurista re una sua oggettività. La se- dia, più che di multimedialità,
e dada, è rappresentata dalle zione contemporanea è la di- per la generazione giovane si
diverse declinazioni del libro- mostrazione di come l’idea di può parlare dell’assunzione
oggetto, libro-scultura (Benti- unicità ceda il passo al con- di una dimensione inter-me-
voglio, Gut, Sonnino, Del cetto di serialità e all’insieme diale volta a ricercare un in-
Donno) e d’artista (poesia articolato che ne deriva. Già trinseco «incrocio dei lin-
concreta e visiva: Belloli, To- tra la fine degli anni ’60 e i guaggi comunicativi». Oltre
tino, Miccini, Pignotti), ovve- primi ’80 gli artisti concettua- alle installazioni di chi scrive,
ro da tipologie collaudate a li, i minimalisti, quelli della di N. Mendoza e di D. Alon-
iniziare dagli anni ’60. Proprio Land art lavorano sull’idea di ge, al videolibro di M. Lambo
intorno alla metà di quegli catalogazione, di archivio e e alle videosperimentazioni
anni vengono ridefiniti gli sta- diffusione servendosi di di- sul tema della pagina di T.
tuti di un nuovo linguaggio: verse modalità di stampa; l’e- Contino, Books&Books propo-
la poesia tecnologica e poi la sigenza di documentare e di- ne il progetto inedito Popular
visiva hanno fissato le nuove vulgare trova i suoi mezzi Dante: Syntax TAGging di M.
regole dell’opera sulla base di ideali nella tipografia ma an- Pelusio in cui le modalità
un rapporto diretto con la so- che nel ciclostile e nella xero- operative della Rete (nella fat-
cietà di massa, regole che copia. È il momento degli tispecie i TAG Clouds) sono
prevedono una totale apertu- americani, ma anche degli adoperate al fine di indagare
ra verso la multidisciplinarità europei e degli italiani dell’ar- il linguaggio dantesco e rise-
e verso l’uso dei codici tecno- te povera e della narrative art, mantizzarlo attraverso le tec-
logici e dei mezzi di grande della fotografia variamente nologie informatiche.
diffusione. In questo clima si connessa alla parola. Da una Per informazioni:
assiste alla riformulazione del parte Baldessari, Kosuth, Ru- www.koobookarchive.it

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IL MONDO IN MOSTRA
a c u r a d i R o a n n a We i s s

Popular Prints The Painter of Light


A Window to 19th Century Europe in Oil and Watercolour
stors of the board games we from woodblock to chromoli- This exhibit is the first major known oil paintings, inclu- niques of brushstroke.
grew up playing and the co- thography illustrating the ac- retrospective of J.M.W. Turne- ded is a collection of water- As his work matured he often
mic strips which have follo- cessibility of this art form to r’s work to appear in the USA colour studies, which he made use of broad washes of
wed us into adulthood. the entire population and the for forty years. The exhibition used to draft many of his paint to create an atmosphere
This is an exhibit not only for technological advancements includes 140 pain- of light and air, a
someone who wants to re- which were appearing day by tings and waterco- foreshadowing of
capture that innocence of day. Printed in different lan- lours, more than Impressionism that
childhood entertainment, but guages across Europe, these half of which come would soon be
also for someone who wants first “posters” range from sim- from the collection born. One of his
to see how 19th century Eu- ple black and white designs of the Tate Britain, more famous pain-
ropeans expressed their fast- to multi-coloured expressions which houses the tings, The Burning
changing world in this wi- which catch the viewer’s at- Turner Bequest. of the House of
dely-available art form. tention. The image here of A popular artist, Lords and of Com-
In addition to children’s acti- French Theatre Costumes is both during his life- mons (1835) will be
vities, the exhibit is divided just a taste of the array of co- time and in the on display and vi-
into eleven other categories, lours and fantasy put to pa- years since his vidly illustrates why
French Theater Costumes
published by P. Didion French, Metz,
including playing cards, opti- per. Even though these prints death, the exhibit is he became known
France, c. 1870-79 Stencil-colored cal illusions and themes such were made by the thousand organised both ch- as the painter of
lithograph 15 1/4 x 10 5/8 inches as love and marriage and no- and often distributed at pu- ronologically and The Burning of the House of Lords light and how he
Philadelphia Museum of Art: Gift of Alice table news of the age. blic events as mementos, thematically allo- and of Commons (1835) was very much out-
Newton Osborn, 1958 French prints from the deca- many of the works presented wing the viewer to side of his time as
de following Napoleon’s here are the only remaining track the development of this works as well as many of his an artist. The exhibition is ac-
Seeing this exhibit will take death illustrate him valiantly examples of their series and artist’s style during his career finished watercolours. companied by an illustrated
the visitor back to a time be- seeming to win at Waterloo, represent a small window in- spanning six decades. By juxtaposing these water- catalogue edited by the Tur-
fore videogames, before tele- making more for a rallying to the daily life of 19th cen- This exhibition brings toge- colours alongside his oil pain- ner scholar Ian Warrell and
vision and before radio. The cry to victory than real histo- tury Europeans. ther a range of his various tings, the visitor will have an published by the Tate.
19th century popular prints rical record for their French subjects. The more famous opportunity to compare the
which will be on display at audience. On a lighter note, Curious and Commonplace landscape and seascape pain- two different mediums. J.M.W. Turner
the Philadelphia Museum of comic illustrations show wo- European Popular Prints tings will be familiar to visi- It is important to note how he New York City
Art this summer show the vi- men reaching desperately for of the 1800s tors, many of which had their developed his oil painting The Metropolitan
eligible mates in The Tree of Philadelphia first public viewing at the Ro- style, treating these colours
sitor a forgotten world, or al- Museum of Art
Philadelphia Museum of Art
most forgotten. Love. The means of produc- until 24 august
yal Academy in London. almost as if they were water- until 21 September
These images are the ance- tion of these works ranged In addition to his well- colours, utilising similar tech-

Ulrich Loth Marie d’Orléans Lovis Corinth


The Birth of Baroque Art The Joan of Arc An Artist Between Two Times
This will be the first exhibi- express different emotions, of the French Salon This exhibit of Lovis Corinth’s the entire body and choosing
tion dedicated exclusively from the Magi who have work celebrates the 150th an- what will be seen on canvas.
to the 17th century arrived to those in tions which were popular niversary of his birth. A les- The viewer of the finished
painter Ulrich Loth the background at the time and cherished ser-known artist in France, painting sees the two dimen-
and will give the looking over the by Marie, herself. The Sa- his work had a great influen- sional image and is here, in
visitor an oppor- shoulders to see lon at its completion had ce on 20th century German particular, denied the expres-
tunity to see the baby Jesus. more of a historically ac- art where he was also a foun- sion and emotions of the wo-
works selected This finally cul- curate view of the Medie- ding member of the Munich man’s face. However, the in-
from the entire minates in the val and Renaissance pe- Secession. In addition to the triguing aspect of this work
repertoire of naturalness of riods and less of the fan- eighty paintings and thirty comes from the act of loo-
this relatively the expressions tasy which we find in other graphic works inclu- king. The canvas becomes
unknown artist. of the four fi- many Neo-Gothic works. ding drawings, engravings both mirror and surface upon
Ulrich Loth be- gures looking Although the historical ac- and book illustrations (the which Corinth will paint, as if
gan his career down, each ex- curacy was not the trouba- means by which his art
in his native pressing awe dour setting which the primarily travelled), the
Germany. and amaze- young princess may have museum commissioned a
He passed four ment in diffe- been hoping for, this work by Anselm Kiefer,
years in Italy rent ways. P. Lafaye, Salone of princess Marie backdrop gave her inspira- For Lovis Corinth. Self-por-
completing his Thus, Loth has at the Tuileries 1838 tion for many historical trait with a skeleton espe-
artistic training captured the works, including her sculp- cially for this exhibit. The
under the Ba- human quali- In a series of events designed ture of Joan of Arc on horse- works on display are orga-
roque master, ties, while still to illustrate the influence of back. In fact, Joan of Arc is a nised both thematically
Caravaggio. H. Loth, The adoration focusing on female artists and patrons, the character which Marie chose and chronologically and
When he fi- of the Magi 1628 the symbolism Louvre has organised an exhi- to sculpt on more than one will follow closely Corin-
nally returned of the event bit in tribute to Marie d’Or- occasion, illustrating a perso- th’s changing treatment of
to Germany, he settled at the and those present. The Death léans and her Neo-Gothic Sa- nal connection with this mythological and religious
Munich court where he was of Mary, another alterpiece do- lon. As both a patron and ar- strong historical woman. It subjects during his career.
the forerunner of Baroque art ne in tribute to the style of tist herself, the exhibition will may be a modern romantic His manner of depicting
in Bavaria. At this time in Caravaggio, is another of this include paintings, sculptures, idea to assert that Joan of Arc nudes and his desire to vi-
German art, Mannerism was series and is on loan from the and furniture of artists of the was a theme close to her Ma- vidly depict the colours of
still very popular. However, Mariendom in Friesing. The period, as well as personal rie’s heart as she continued to the flesh, be it animal
objects owned by Marie. It is express herself as a modern L. Corinth
Loth’s work was greatly in- catalogue accompanying the meat in a butcher’s shop or Self-portrait with nude, 1930
fluenced by his former tea- exhibit includes detailed ex- a sister-exhibition with the (for her time) Joan making of the body of a model, il-
cher, Caravaggio, and his use planations and an inventory Musée Condé in Chantilly, her way within the art world lustrate an obsession more a dual gaze is created: the
of more human, realistic listing of his works. This cata- which will be displaying dominated by men, however, with the colour and the form painter looking out of the
forms and much less by Man- logue, along with the exhibit many of her sculptures, an art like the iconic female soldier, and less of a realistic repre- painting and the viewer loo-
nerism and the sophisticated itself, was made possible in she turned to when she gave Marie d’Orléans did accom- sentation of the subject itself. king into the painting, but
artificial forms, which presen- collaboration with the Institu- up hope of becoming a se- plish a great deal for a wo- This is also seen in his self- really looking from inside the
ted a greater-than-human i- te of Art History Ludwig Ma- rious painter. man of her time in her short portraits which he painted mirrored image. It is a self-
dea behind the symbolism of ximilian University as part of Many of her works are full of life. The catalogue for both throughout his career, illustra- conscious work, which invi-
the figures in the paintings. the PhD programme Museum religious, historical and lite- the exhibitions at the Louvre ting not only the natural tes and denies the viewer
Of the many works on di- and Exhibition Studies ma- rary symbolism and signifi- and the Musée Condé: Marie changes that come with with the play on the act of ga-
splay is a series of six large al- king this exhibit an example cance, which obviously in- d’Orléans 1813-1839, is co- aging, but also a clear view of zing almost like passing
tarpieces. On loan from Mu- of what the students of today fluenced her love of the me- published by Musée du Lou- the emotions of the person in through the Looking Glass as
nich’s Frauenkirche will be will do for the art world as dieval past. In 1835 having vre Editions and Somology. the image. One of his more Alice in Wonderland did.
the Adoration of the Magi, a their careers develop. had the opportunity to fre- interesting self-portraits pairs
painting which displays a quent salons in Paris, Marie Marie d’Orléans, 1813-1839 him holding the instruments Lovis Corinth (1858-1925)
warmer and more human si- Ulrich Loth. Between d’Orléans commissioned Théo- Princess and Romantic of his trade with a nude, her Between Impressionism and
de to the story of the birth of Caravaggio and Rubens dore Charpentier to redesign Artist back facing the viewer. This Expressionism
Munich, Alte Pinakothek Paris, Louvre Paris, Musée d’Orsay
Christ. The expressions upon until 7 September her studio into a Salon on the until 21 July shows that the artist has a
until 22 June
the faces in the painting each basis of the Gothic inspira- more complete view, seeing

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curamente motivo d’orgoglio per l’editore che, proprio in tal senso, da anni ha vo-
luto, unitamente a tutti i collaboratori, artisti ed esperti, offrire al Collezionismo ed
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a cura di Mariacristina Pianta e della casa editrice LietoColle

Arti figurative e poesia proseguono un percorso che permette uno scambio sempre più fecondo, un'eco di immagini e parole ricche di interesse
culturale e di spessore umano. Gli autori selezionati hanno dimostrato di credere nella ricerca di una tecnica che non si improvvisa, frutto di un
serio lavoro di revisione e di costante labor limae. Aldo Scorza, grazie a tutte le gradazioni di azzurro del dipinto Figura in blu e al movimento
di Jazz session ha colpito la sensibilità dei poeti in modo profondo anche nelle pieghe più riposte del loro animo.

Bastasse un’ombra Metamorfosi Nel tuo scrigno


hai secretato le mie note.
La mia gente s’alimenta d’odio
Bastasse un’ombra crudo, purissimo, di razza. Suono indeciso e mi pento
non trovando dimensione Brucia i peccati in piazza e va in corteo mi abbandono nello zucchero filato
come un dado lanciato al caso a visitare i luoghi santi della rabbia. mi sciolgo ed evaporo.
o fosse corpo con piedi corti
e forme non saranno prede Grappolo acerbo fui, scippato al suo Nella confusione di generi
quando indico l’asfalto sarmento, bianca conchiglia cado in piedi
che alla bocca elimina le ombre presa a calci dal suo mare, merce di e rimando al contrabbasso
quel cammino e moto solitario scambio, stipata a forza su un barcone le contraddizioni chiuse.
prima della fame di carta, mandato avanti tutta, Aldo Scorza: Jazz Session Oggi offro il meglio
Gianpaolo Furgiuele fuori rotta, controvento. il peggio l’ho già dato
Fui anche un sasso, caduto in basso, All’origine dell’onda è l’insieme che ci salva
colato a picco bruscamente e senza e i ragazzi lo sanno.
un tonfo, che altro non spera, com’è È nel riposo delle acque
il sogno che avvolge il corpo Suonano e jezzano in blu
naturale, che di restare, fra timidi
in questo sconvolgere i marosi ora spetta a me
abbracci d’alghe e tenere carezze
con la calma del sonno. lo scrigno chiuderà per sempre le ombre
d’onda, per sempre adagiato, le mie note ammanteranno voluttuose.
a sonnecchiare, nella culla immensa Laggiù come assopita
e dondolata di uno splendido fondale. Vincenzo Mastropirro
sul fondale che accenna
Domenico Corvaglia appena un tremore,
dipinto ventaglio d'oceano
creatura antica, marina
come all’origine dell'onda
è la corrente che trascina
Aldo Scorza, Figura in blu verso una nuova sponda
verso la nostra vita.
Alessio Vailati

Venite a prendere un caffé da noi


Giovedì 15 maggio è stato inaugurato il Caffé letterario Martedì 10 giugno intervengono: G. Neri, A. Finiguerra, i direttori della rivista:
presso il Bar Sì in Galleria Vittorio Emanuele II, i lettori di Traduzionetradizione, quaderno internazionale di traduzione poetica M. Nasr, P. Rabissi, R. Caracci, il poeta: B. Fignon che suonerà
Arte Incontro interessati potranno partecipare agli incontri, intervengono: D. Balcet, G.P. Broutin, G. Galzio, M. Larocchi, la fisarmonica, gli scrittori: V. Guarracino, F. Zuliani
F. Macciò, T. Rossi, T. Salari, A. Staude
che iniziano alle ore 18, come da calendario. presentano: C. Azzola, T. Salari Giovedì 18 settembre
La censura nell’arte, dibattito
Giovedì 22 maggio Giovedì 12 giugno intervengono: A. Arrivabene, S. Buttò, A. Lucarella, P. Masserini,
Across the universe: Tiziana Mesiano, opere Luciano Spadanuda, Un bicchiere e una passera, romanzo C. Previtali, P. Schmidlin, F. Severino; relatore: G. Serafini
presenta: P. Tamarozzi (giornalista di Repubblica) presenta: G. Serafini
musiche di E. Lasorella e L. Luciani Martedì 23 settembre
Martedì 17 giugno Australia, Diario di viaggio e opere dell’artista Marilena Sassi
Martedì 27 maggio presenta: G. Chiesa
Poesia, pittura, scultura, musica Filmati d’arte, edizioni Scoglio di Quarto
testi poetici di Mariacristina Pianta ritratti di: A. Savelli e P. Verga; regia e realizzazione di U. Corni
intervengono: U. Corni, M. Galbiati e S. Soddu Giovedì 25 settembre
ispirati dalle opere d’arte di: Francesca Fornerone, pittrice; Orchestra: poeti all’opera, direttore G. Neri: 10 autori a confronto
A. Melloni, scultore; G. Ossani, scultore; E. Palaz, pittore; Giovedì 19 giugno presenta: M. Pianta
A. Scorza, pittore; presenta: M. Pianta D’Ars, 50 anni della rivista d’arte;
G. Cosentino scultore, raccolta di scritti; presenta: G. Chiesa Martedì 30 settembre
Giovedì 29 maggio Fatti e Misfatti dell’Arte, dibattito
I Salmi illustrati e calligrafati da R. Aghina Feige intervengono: A. Bondanini, S. Fontana, C. Muccioli, P. Turroni
presenta: G. Chiesa Martedì 24 giugno
Aldo Pancheri dipinti; lettura critica e poetica di G. Oldani relatore: G. Lodetti
Martedì 3 giugno Lucio Scortegagna, sculture
Lasciatemi Divertire, raccolta di articoli di Carlo Castellaneta, Giovedì 26 giugno
tratti dal Corriere della Sera a cura di C. Rossi Poesia al femminile, testi poetici di M. De Santis, B. Gabotto Giovedì 2 ottobre
intervengono: C. Castellaneta, C. Rossi, A. Steffenoni, S. Soddu musiche di: B. Gabotto, G. Guidetti; presenta: M. Pianta Testuale, critica della poesia contemporanea, compie 25 anni
intervengono: S. Agosti, M. Bulgheroni, G. Buzzi, L. Erba, F. Fedi,
Giovedì 05 giugno Martedì 16 settembre G. Finzi, G. Gini, M. Graffi, V. Guarracino, M. Larocchi, A. Mari,
Demattè, Gente di confine, romanzo; presenta: G. Serafini Il Monte Analogo, n. 7, maggio 2008, rivista di poesia e ricerca G. Niccolai, M.P. Quintavalla, F. Squatriti

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Moving out, 2007, olio su tela, cm 120x100 Diario, 2007, olio su tela, cm 120x100 Now Then, 2007, olio su tela, cm 120x100
Courtesy FortunaArte, Messina Courtesy FortunaArte, Messina Courtesy FortunaArte, Messina

mente che, tenendo ben saldi i piedi sulla


terra e, quindi, lasciandosi impacciare dal

Antonio
suo carico di pena e di limitatezza, ambisce
a percepire, ma soprattutto a far percepire,
ciò che non è misurabile: l’assoluto, l’eter-
no, l’infinito. A tanto punta l’astrazione di

Freiles
Antonio Freiles che, affidata ad una razio-
nalità controllante, ma sospinta dall’impe-
to di un’emozione, dunque da mano ferma
ma anche da mano vibrante, si incarna e si
dispiega poi in sottigliezze di impaginazio-
ni, di ritmi, di bianchi e trasparenze colo-
rate, di geometrie e di libertà.
E se la geometria strutturante incardina e
struttura una composizione che costante-
mente tende alla costruzione architettura-
le, la libertà, come un soffio scardina il tut-
to, travolgendolo in una leggerezza impal-
pabile che combina il segno e il colore,
quasi al di là della materia stessa di cui essi
sono costituiti, cioè, per dir tutto, smateria-
Lucio Barbera lizzandoli e rendendoli una pura idea, un Obviously, 2007, olio su tela, cm 100x100
pensiero, una visione, un ambiente che Courtesy FortunaArte, Messina
non è tanto da vedere con gli occhi ma da
abitare con la mente. Momento fisico e mo-
Nulla, nel corso della sua silente ed opero- mento mentale interagiscono nella recente
sa ricerca, sembra aver distolto Antonio produzione dell’artista: le stesure di colore,
Freiles (Messina 1943) dal radicamento en- che non è materia ma luce, ora come smor-
tro un registro tutto privato di tensioni e zata rispetto all’esultanza del passato, quasi
trasalimenti, elevazioni e cadute, all’inter- venata da un’ombra di malinconia, tendo-
no del quale, da più di trent’anni, l’artista no a diventare trasparenze luminose e ve-
messinese va inseguendo e, al tempo stesso lature taglienti che trasformano la superfi-
edificando, la sua pittura astratta che, acco- cie in atmosfera e lo spazio in campo per-
stata con quanto attorno a lui accade, rive- cettivo, all’interno del quale il segno della
la subito una inconfondibile originalità. grafite, presenza ed ombra di se stesso, va
Da cosa nasce questa cifra al tutto persona- costruendo forme geometriche, spirali, vo-
le, che pur si innesta e mette a profitto l’e- lute ellittiche, passaggi e incroci, scarti e
sperienza storica dell’astrazione interna- slittamenti che aprono all’improvviso spa-
zionale? Nasce da una condizione spiritua- zi di sosta e di avventura. Tutto si tiene in
le assolutamente autentica che da sempre questa pittura che non si mostra ma essa
ha condotto l’artista ad intraprendere un stessa accade, una pittura che raggiunge
viaggio solitario verso le ragioni stesse del- una lirica armonia ed un costruttivo equili-
l’idea di “pittura” e lungo i territori interio- brio. E proprio nell’equilibrio, cromatico e
ri da esplorare e rivelare con gli strumenti segnico, sta la sua sostanza, il punto di in-
del “far pittura”. crocio tra concezione e percezione. L’equi-
Si prospettano così i due poli tra i quali si librio è per definizione fragile: può rom-
muove Freiles: il “fatto” (la pittura con le persi da un istante all’altro, ma nel suo es-
sue immagini illusorie e il suo codice strut- ser raggiunto ci mostra cosa sia o possa es-
turante) e il “fare”, che porta con sé il cari- sere l’altra faccia della fralezza, cioè mostra
co esistenziale di occasioni, sentimenti, una diversa realtà non visibile, ma neppu-
pensieri, sensazioni, sogni e immaginazio- re misurabile con le povere armi del tempo
ne: il “far pittura”, si deposita nella pittura, e dello spazio. Ecco, l’astrazione di Antonio
l’unica davvero legittimata a fingere, per- Freiles non spoglia la realtà ma, per via di
ché, proprio fingendo, riesce a svelare la fantasia e di rigore, ad essa aggiunge ciò
realtà, quella metà che non si vede, ma esi- che non ha nome; non procede per sottra- Nigth Passage, 2007, olio su tela, cm 120x100
ste. Nasce da un costante esercizio della zione ma per attrazione. Courtesy FortunaArte, Messina
Siamo a tre
…e la quarta vien da sé!
Antonio D’Amico
Anche quest’anno a Saronno la gente comune ha scelto il vincitore fra gli
ottanta quadri che la giuria ha selezionato per il Premio Nevera. E anche
quest’anno ha trionfato la voglia di semplicità, di un messaggio immediato M.E. Ciceri, E penso a te R. Busnelli, Naufraga… T. Ficarelli, Fermento
legato alla città e alla natura e di conseguenza un’arte che appaga gli animi
e invita alla riflessione! E anche se siamo ancora lontani dagli anni della
maturità (anzi speriamo sia di buon auspicio), in questa edizione la qualità
pittorica ha raggiunto esisti abbastanza soddisfacenti e il futuro così ha pre-
supposti interessanti. Non solo, a Saronno ha trionfato la vecchia e amata
arte della tecknè! Giovani artisti, per esperienza, non per forza d’età, hanno
offerto al visibilio dei curiosi interessanti opere dove la creatività stilistica
F. Spanò, Sabato M. Caliceti, Mistero della vita L. Sandroni, Interirità
e formale ha fatto capolino… è anche vero che i critici non si accontentano
mai e si aspettano sempre nuovi risvolti e ardite composizioni. Insomma,
per l’anno prossimo avremmo voglia di stupirci di più. Non una sfida, ma
un imput a migliorare sempre. Intanto per quest’anno ha vinto una dinami-
ca fotografia della metropoli: la dimensione urbana del rumore delle auto,
il movimento della vita quotidiana che è poi il nostro habitat.
Fernando Spanò artista catanese naturalizzatosi in Lombardia ha realizzato
Sabato, dove esalta una radice cromatica accesa e calda, figlia della sua ter-
M. Virgilio, Airone nel canneto R. Villa, Paesaggio urbano N. Tarantino, Emozioni
ra d’origine amalgamata col movimento e il carattere urbano di una Milano
contemporanea. D’altronde uscire dalla città significa rifugiarsi nel silenzio della natura
come invita Paesaggio realizzato da Antonella Campi. Spighe veridiche e
trascendenti dall’oggettività per aprirsi su ambiti simbolici e onirici dove
M. Mangia, Tramonto la mente spazia e può vagare in antri solitari e appaganti. Ambiti dove ri-
siede il Tramonto di Mario Mangia con le sue colature, anime vive che si
muovono in un cosmo frastagliato e lucente. E poi tre dipinti frutto di un
lavoro di bottega in cui la tecnica, la pazienza dell’apprendere e il ricrea-
re con fantasia sono più che meritevoli. Largo ai giovani talenti e ai mae-
stri che di generazione in generazione si impegnano affinché il trapasso
della gioia di dipingere non cada nell’oblio. Attendiamo allora che la fa-
A. Campi, Paesaggio A. Bonsignori, Mi inebrio
scinosa Nevera si ammanti di luci e colori per dare a Saronno ancora un
altro bel tassello della sua futura storia. …Dimenticavo …da quest’anno
un catalogo testimonia le opere selezionate …ad maiora!

Opere d’arte per collezionisti

❶ ❷ ❸

1. Anonimo vicino a G. Gioseffo Dal Sole Nasce con questo numero


Maddalena penitente
cm 71 x 63, olio su tela una nuova rubrica che ospite-
rà le opere d’arte antica se-
2. Anonimo, Giuditta e Oloferne
ø cm 61/66, olio su tela, replica gnalate dai nostri lettori.
da Domenichino, Roma, S. Silvestro Per chiunque fosse interessa-
al Quirinale, Cappella Bandini
to all’acquisto dei pezzi pub-
3. Anonimo, Cristo coronato di spine blicati o ad avere informazioni
cm 20 x 34, olio su rame, un’antica
annotazione lo riferisce a sulle modalità di inserzione
Scipione Pulzone
può contattare il 3382380938
4. Anonimo, Deposizione dalla Croce
oppure scrivere a:
cm 133 x 90, olio su tela ❹ arteincontro@gmail.com
eseca3.ai 6-05-2008 11:26:15

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