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FINANZIARE IL WELFARE
PRESENTE E FUTURO DEL PAY-AS-YOU-GO IN ITALIA, EUROPA E US E PROPOSTA DEI FONDI WELFARE
di Nicola C. Salerno con Pre a!ione di Orio Giarini

- Welfare Reforming Papers -

Data, data before analysis Analysis before policy or prescription

-Simon Kuznets-

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fonte: Reconciling the Welfare State with sound public finances and high employment, ! "uti, #! $ranco, %! &ench, sta in 'he Welfare State in (urope: )hallenges and Reforms *+,,,-

Ma se auspicabile che gli Stati Uniti non imitino tout court lEuropa (Gary ec!er" e, nel contempo, altrettanto auspicabile che lEuropa non imiti tout court gli Stati Uniti (#obert #eich", allora $uale futuro progettare per i %elfare system& 'uello europeo e $uello statunitense sono i due principali (per certi aspetti unici" macro(modelli formali))ati e istitu)ionali))ati di %elfare esistenti al mondo* Se entrambi mostrano dei cedimenti, $uale +ter)a ,ia- tentare di costruire& 'uesto ,olume pro,a a dare una prima risposta*

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Pre a!ione

&erch. un titolo cos/ specifico e diretto0 1uesta 2 la prima domanda che pu3 sorgere al
lettore! 4l 5olume 2 dedicato interamente al pay-as-you-go, il criterio di finanziamento a ripartizione su cui sono stati fondati e s5iluppati i moderni sistemi di sicurezza sociale in (uropa! 4l pay-as-you-go 2 la chia5e per analizzare i welfare system che abbiamo ereditato dal 6o5ecento, e in particolare i loro e7uilibri finanziari! 4l 6o5ecento 2 stato un secolo importante per il welfare: a5e5a a sua 5olta ereditato le prime fondamenta dell8idea stessa di welfare state dall89ttocento, e le ha fatte crescere, anche grazie alle potenzialit: del finanziamento pay-as-you-go che si 2 incaricato di predisporre le necessarie risorse! ;desso il pay-as-you-go ha bisogno di una manutenzione straordinaria! #e5e adeguarsi ai cambiamenti profondi della demografia *in5ecchiamento-, dei nuo5i bisogni *che emergono anche grazie all8a5anzare delle capacit: terapeutiche-, delle economie occidentali *riduzione delle potenzialit: di crescita-! 're cambiamenti che interagiscono e si approfondiscono a 5icenda! ;bbiamo gi: osser5ato la 5elocit: con cui si sono espressi negli ultimi decenni *dal #opoguerra ad oggi-, ma sono soprattutto le e5oluzioni prospettiche a suonare come campanello di allarme e a sollecitare una 5isione chiara e concreta per le riforme di policy! 4 dati che 6icola descri5e per le Regioni italiane e l84talia in aggregato, i principali &arter europei e l8(uropa nel suo complesso, e infine per gli stessi Stati <niti, lo testimoniano! )82 un fil rouge che lega le Regioni d84talia all8(uropa e agli Stati <niti! ondi cos/ di5ersi lungo tante, tantissime dimensioni, poi si ritro5ano collegati da funzionamenti di base che adesso richiederebbero a tutti i medesimi sforzi di cambiamento! %a sfida non 2 pi=, come a ca5allo tra 9ttocento e 6o5encento, tra modelli : la "ismar> e modelli : la "e5eridge? l8allargamento sia dei diritti che della platea di riferimento ha reso di fatto superata 7uesta distinzione! a la sfida non 2 neppure pi= 7uella che ha percorso internamente tutto il 6o5ecento, tra sistemi a ispirazione pubblica e sistemi a ispirazione pri5ata! 4 termini, o i paradigmi di lettura che dir si 5oglia, non sono pi= 7uesti! 4nfatti, 6icola correttamente sottolinea le similitudini esistenti tra, da un lato, il pay-asyou-go nell8al5eo pubblico e, dall8altro, la ripartizione nelle associazioni mutualistiche pri5ate e il pooling delle assicurazioni pri5ate! 1ueste similitudini di5entano tanto pi= strette 7uanto pi= intensa 2 la dinamica del fabbisogno da finanziare, e 7uanto pi= ampia 2 la platea coperta! 9 si do5rebbe meglio dire: 7uanto pi= ampia do5rebbe essere la platea coperta, perch2 certo la soluzione alla sostenibilit: finanziaria non pu3 esser ricercata nel diniego della copertura *screaming- o nell8applicazione totu court di compartecipazioni ele5ate e crescenti! %a soluzione, in altri

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termini, non pu3 essere 7uella, banale, della semplice marcia indietro rispetto al processo di costruzione del welfare system! Sarebbe una rinuncia, non una soluzione! ( allora 2 necessario fare esattamente 7uello su cui il 5olume si impegna: interrogarsi su 7uali siano gli snodi strutturali all8origine dei problemi, e 7uali riforme di struttura siano utili per migliorare la nostra capacit: di go5ernare e conciliare dinamiche del fabbisogno e dinamiche delle risorse disponibili! (d 2 importante sottolineare un altro aspetto: l8interrogati5o 2 del tutto laico, e 7uesta stessa affermazione non 2 un a-priori ma un risultato interno all8analisi analisi condotta nel 5olume! 4 dati *gli indici di dipendenza strutturale, gli indicatori ottenuti integrando nella dipendenza strutturale l8occupazione e la produtti5it:, le elaborazioni sui &rogrammi di Stabilit: <e e sui documenti del "udget 9ffice per gli <s, etc!- portano in luce i medesimi fattori di criticit: dapperutto, senza distinzione tra radici bismar>iane o be5erigiane, tra pay-as-you-go pubblico o pay-as-yougo pri5ato, tra natura pubblica o pri5ata delle 4stituzioni operanti nel welfare system, tra pre5alenza dei rapporti tra cittadino e Stato @ &ubblica ;mministrazione o delle relazioni pri5ate 5olontarie sul mercato! 4nsomma, non si sta discutendo della supremazia tra gli assetti gi: esistenti! Si cerca una nuo5a 5isione! %a diagnosi di 6icola 2 che il pay-as-you-go, per continuare a s5olgere le sue essenziali funzioni, non de5e essere abusato, de5e manteneresi al di sotto di una soglia critica di scala! 6on solo il pay-as-you-go pubblico, ma l8insieme, la sommatoria dei pay-as-yougo *pubblici e pri5ati- in azione in un &aese o in un sistema economico-sociale! %e e5idenze riportate nei primi capitoli del 5olume mostrano come 7uesta soglia critica sia gi: stata raggiunta, o ci si muo5a ormai al suo ridosso, sia in (uropa che negli Stati <niti! Se non ci si 5uol tro5are costretti a ridurre le prestazioni del welfare system di pari passo con riduzioni obbligate nella scala di funzionamento del pay-as-you-go *finora il dilemma 2 stato per lo pi= affrontato in 7uesta prospetti5a negati5a-, 2 necessario progettare iniezioni di accumulazione reale, per cercare nuo5e risorse nei frutti di in5estimenti produtti5i sui mercati! %8idea dei $ondi Welfare - funzionanti ad accumulazione reale a collegati a polizze assicurati5e colletti5e per la copertura dei grandi e5enti - 2 nuo5a e promettente! %8ultima parte del 5olume ne descri5e le propriet: e arri5a a tratteggiarne un disegno che, con l8aggiunta di 7ualche altro dettaglio, potrebbe in s2 per s2 a5ere a5ere gi: 5esti operati5e! Sarebbe interessante discuterne direttamente con gli operatori di mercato, con le unit: di s5iluppo delle compagnie assicurati5e e con i principali fondi pensione! a gli scogli pi= difficili a me non sembrano riguardare il disegno dello strumento *gi: chiaro e con5incente nell8analisi di 6icola-! %e difficolt: maggiori riguardano tutto ci3 che sta attorno al $ondo Welfare a cui il $ondo Welfare 5a raccordato: i cambiamenti nell8assetto corrente dei welfare system, il ribilanciamento tra le loro 5oci di spesa, la riforma della fiscalit: dei pilastri di welfare pri5ati con impegni alla con5ergenza tra &artner <e *6icola ne parla-, la cornice regolatoria con particolare attenzione alla go5ernance del $ondo Welfare *trasparenza, solidit: della gestione finanziaria, economicit: dell8amministrazione, 5igilanza prudenziale e pre5enti5a-, il coordinamento internazionale nella regolazione e super5isione!

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Se l8obietti5o 2 7uello di massimizzare i frutti di in5estimenti produtti5i su orizzonti medio-lunghi *la definizione di gestione patrimoniale pre5idenziale per antonomasia-, il campo di azione dei $ondi Welfare non pu3 di sicuro esser relegato nei confini nazionali! %a prospetti5a de5e essere europea o, meglio ancora, globale, per riuscire a guardare alle realt: mondiali che hanno da5anti le potenzialit: di crescita pi= ele5ate, che spesso sono le stesse realt: che hanno solo in tempi relati5amente recenti a55iato processi di industrializzazione, e che si tro5ano a 5i5ere fasi demografiche di5erse dall89ccidente *sono pi= gio5ani dell89ccidente per 5arie ragioni-! a 7uanto pi= ampio il campo di azione, tanto pi= urgente, anzi obbligatoria, l8esigenza del coordinamento so5ranazionale della cornice regolatoria e delle pratiche di sor5eglianza! (d 2 soprattutto su 7ueste mie ultime riflessioni che spero, e mi aspetto, che 6icola continui il suo la5oro di analisi e di proposta, sia nel nuo5o spazio che ha di recente inaugurato *Reforming!it-, sia attra5erso le collaborazioni che lo 5edono protagonista gi: da tempo, a cominciare da 7uella con l8;ssociazione (uropea del 6uo5o Welfare di cui mi fregio di esser direttore! .rio Giarini
Direttore di /the #is! 0nstitute ( Gene,e Editor dei 'uaderni Europei del 1uo,o 2elfare

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Indice

Prefazione di Orio Giarini Introduzione e Piano dellOpera

Scenari demografici %a #emografia dell84talia e delle Regioni italiane %a #emografia in (uropa Demografia e Lavoro #emografia, 9ccupazione e &rodutti5it: in 4talia #emografia, 9ccupazione e &rodutti5it: in (uropa e <s Il Pay-As-You-Go Da dove viene e dove va! 4l &ay-;s-Aou-Bo sanitario nelle Regioni italiane 4l &ay-;s-Aou-Bo attra5erso il &rogrammi di Stabilit: 4l &ay-;s-Aou-Bo pubblico e pri5ato: #a55ero cos/ di5ersi0

Lidea del "ondo #elfare $onclusioni

#oma 3 4rieste 3 5rancoforte sul Meno

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In)rod*!ione e+

Ca 7uasi due secoli di alto onorato ser5izio! Ca dato le fondamenta allo s5iluppo dei
welfare system durante tutto il 6o5ecento, dopo che la sua idea originaria era comparsa, con forme e modalit: di5erse, nell8(uropa di met: 9ttocento *4nghilterra di "e5eridge e Bermania di "ismar>-! Si tratta del pay-as-you-go, o della ripartizione nella traduzione italiana: il criterio che permette, con il concorso di tutti i redditi, di finanziare anno per anno le prestazioni del welfare system! D grazie a 7uesta idea che 2 stato possibile allargare gradualmente la copertura dei welfare system, sino ad includere tutti i cittadini e, in alcuni casi, riconoscere anche diritti di cittadinanza uni5ersale! D sempre grazie a lui che 2 stato possibile abbattere le conseguenze negati5e dei rischi che possono manifestarsi nel corso della 5ita dei singoli e delle famiglie: dai rischi della salute al rischio di incapienza dei redditi, dal rischio inflazione ai rischi del mercato dei capitali, dal rischio disoccupazione a 7uello di infortuni sul la5oro, etc!! D sempre il pay-as-you-go che ha permesso di gestire 7uesti rischi con strumenti contrattuali semplici e poco costosi dal punto di 5ista amministrati5o! D lui che ha saputo e sa sfruttare al massimo i grandi numeri: dal lato dei finanziatori, se tutti partecipano ognuno 2 chiamato a contribuire con importi contenuti e poco distorsi5i? dal lato dei beneficiari, piE ampia 2 la platea coperta meglio si pu3 contrastare l8ad5erse selection e bilanciare tra loro profili di rischio di5ersi *rischi non perfettamente correlati, o specifici alle 5arie fasi della 5ita, etc!-! <n assoluto protagonista della costruzione dei moderni sistemi di sicurezza sociale, che ha permesso di fare degli istituti welfaristi dei motori di s5iluppo umano, sociale e economico! #opo a5erne messo in chiaro i molteplici pregi e gli indubitabili risultati raggiunti, 7uesto 5olume si interroga sulle problematicit: attuali e soprattutto prospettiche del pay-as-yougo! %e condizioni ideali per il suo funzionamento sono 7uelle realizzatesi nel secolo scorso: da un lato la popolazione gio5ane e in aumento, dall8altro lato i significati5i *rispetto alle medie di oggi- tassi di crescita delle economie, con buoni li5elli occupazionali fatti per lo piE di carriere stabili e continue! %e due condizioni non erano indipendenti ma si rafforza5ano endogenamente! 1ueste condizioni oggi stanno 5enendo meno e, se ci si sforza di in5estigare il mediolungo periodo, nei prossimi decenni continueranno a deteriorarsi, se non si inter5err: con dei cambiamenti nella struttura delle economie, dei sistemi sociali e dei criteri per il loro finanziamento!

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$are il punto sullo stato di salute del pay-as-you-go significa fare il punto sullo stato di salute del welfare system! D cos/ - come spiegato da 9rio Biarini nella &remessa - che 2 nata l8ispirazione per 7uesto 5olume! (, si badi, al centro dell8analisi non c82 solo il sistema di sicurezza sociale pubblico *7uello che antonomasia in 4talia e in (uropa si fonda sul pay-as-you-go-! 4 punti deboli del pay-as-you-go pubblico hanno delle corrispondenze molto nette sia nella mutualit: pri5ata *le societ: di mutuo soccorso italiane, per fare un esempio-, sia nel pooling assicurati5o pri5ato *su cui si fonda una parte considere5ole del welfare statunitense-! 4l pooling assicurati5o pu3 esser 5isto come un particolare pay-asyou-go deciso per 5ia contrattuale pri5atistica, e applicato a bacini di utenza che sono sottinsiemi molto piE piccoli della platea dei cittadini occupati e produttori di reddito! Bli argomenti s5iluppati nel 5olume e le conclusioni di policy abbracciano sia il pay-asyou-go pubblico che 7uello pri5ato! ( 7uesto 2 un pregio, perch2 implica che l8analisi affondi nei meccanismi fondamentali della sostenibilit:, senza preconcetti distinguo tra sfera pubblica e sfera pri5ata e, 7uindi, senza pericoli di strumentalizzazione e di etichettatura ideologica! #ai risultati dell8analisi possono trarre indicazioni di policy sia l8(uropa che gli Stati <niti, che hanno modelli di finanziamento del welfare molto di5ersi tra loro ma accomunati dalla stessa criticit:! 6on 2 un 5olume di critica tout court al pay-as-you-go, per sminuirne le propriet: positi5e a per in5itare a superarlo! 'utt8altro! 1uesto 5uole essere un 5olume welfaristaF &roprio perch2 il pay-as-you-go ha 7ueste propriet: insostituibili e non replicabili in altro modo, il suo utilizzo 5a adeguatamente dosato e canalizzato! 4l 5olume si chiude, infatti, con un capitolo che mette in relazione la dis5ersificazione e l8adeguatezza degli istituti di welfare con la capacit: di di5ersificare di pari passo anche le fonti di finanziamento, affiancando al meccanismo pay-as-you-go una sufficiente porzione di accumulazione reale delle risorse! 1uesto passaggio, calato in opportuna cornice nornati5a, sarebbe in grado di modificare gli scenari di sostenibilit: a medio-lungo termine! ; tale fine si a5anza anche la proposta dei $ondi Welfare *o Welfare $unds-, un8idea che potrebbe da55ero fornire all8(uropa uno strumento operati5o nuo5o su cui far le5a per aiutare i &aesi &artner a rinno5are i welfare system e al contempo stimolarli alla co5ergenza 5erso best practice comuni! %e caratteristiche dei $ondi Welfare potrebbe essere inseriti in un processo di coordinamento aperto - method of open coordination+! 1cs, 5ebbraio 6789

)fr!: http:GGwww!eurofound!europa!euGareasGindustrialrelationsGdictionaryGdefinitionsGopenmethodofcoordination!htm!

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+ Piano dell/O0era

$apitolo % :a Demografia in 0talia e nelle #egioni utilizza dati 4stat per tracciare gli scenari demografici a medio-lungo termine dei territori italiani! Sono calcolati gli indici di dipendenza strutturale e l8incidenza delle et: a5anzate sul totale dei residenti! Si ha di fronte un processo di in5ecchiamento intenso, che riguarder: tutto il &aese ma con manifestazioni acute soprattutto al ezzogiorno, do5e l8in5ecchiamento si so5rapporr: alla contrazione della popolazione! $apitolo & :a Demografia in Europa allarga l8analisi al contesto internazionale! %a sida demografica 2 comune a tutti i &aesi occidentali! 4n particolare, sperimenteranno un continuo in5ecchiamento le popolazioni di $rancia, Bermania, 4talia, Spagna e Regno <nito! #opo il HIHI-HIHJ, in Bermania 5edr: un acutizzarsi del fenomeno rispetto alla media (uropa! $apitolo '( Demografia, .ccupa)ione e ;rodutti,it< in 0talia combina analisi demografica e analisi economica! Bli indici di dipendenza strutturale sono integrati per inglobare il tasso di atti5it:Goccupazione e la produtti5it: del la5oro! %a finalit: 2 7uella di ottenere indicatori in grado di esprimere la sproporzioni generazionali non soltanto in termini di teste, ma anche di sforzo richiesto a atti5iGoccupati per generare risorse dell8economia cui, a 5ari titolo e misura, attingono tutti! %i si potrebbe definire: indicatori di pay-as-you-go complessi5i o aggregati o &aese, di pay-as-you-go pubblico e pri5ato nel senso descritto al capitolo K! )onsiderare atti5it:Goccupazione e produtti5it: ser5e anche a rendere gli indicatori confrontabili tra territori, soprattutto in un &aese come l84talia dalle profonde differenze geografiche! #appertutto, gli indicatori subiranno un continuo deterioramento, con 7uelli del ezzogiorno che si staccheranno drasticamente dalla media &aese! $apitolo )( Demografia, .ccupa)ione e ;rodutti,it< in Europa e Us estende a li5ello internazionale il calcolo degli indicatori di dipendenza corretti per atti5it:Goccupazione e produtti5it:! 4l problema del loro deterioramento 2 comune a tutti i &aesi a economia e welfare s5iluppati, ma 2 l84talia che ha da5anti la sfida pi= pesante! %84talia sembra toccata da una duplice linea di demarcazione: una esterna, di allontanamento da &aesi in cui le combinazioni di demografia e economia sono pi= 5irtuose o meno de5ianti *a seconda dei casi-? e una interna, di rottura, lungo 7uelle stesse dimensioni, tra il )entro-6ord e il ezzogiorno!

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$apitolo *( 0l ;ay(As(=ou(Go sanitario nelle #egioni italiane focalizza l8attenzione sul fabbisogno sanitario %ea e sulle risorse necessarie per dargli copertura! #inamica crescente dell8incidenza della spesa sul &il a li5ello nazionale, con una ampia 5ariabilit: tra territori secondo la tripartizione storica 6ord, )entro, Sud! )arico sugli occupati *ponderati per produtti5it:- ele5ato sia in termini di (uro che in percentuale del &il pro-capite, e con una 5ariabilit: territoriale ancor pi= marcata delle incidenze sul &il! Se si mettono in atto scelte di pere7uazione affinch. ogni Regione finanzi la sanit: con la stessa 7uota di &il, o ogni occupato in ogni Regione finanzi la sanit: con la stessa 7uota di &il pro-capite nazionale, trasferimenti territoriali cospicui e perduranti, anzi addirittura in di5aricazione da oggi sino al HILI! <n dilemma di sostenibilit: al cui centro c82 il pay-as-you-go, che 2 il criterio di finanziamento grazie al 7uale il Ssn ha potuto nascere e s5ilupparsi $apitolo +( 0l ;ay(As(=ou(Go attra,erso il ;rogrammi di Stabilit< adotta una prospetti5a di5ersa e complementare a 7uella dei precedenti capitoli! Sinora le sfide poste dall8in5ecchiamento della popolazione sono state e5idenziate utilizzando dati demografici, puri o integrati, per facilitare le comparazioni tra &aesi e tra Regioni, dai tassi di atti5it:Goccupazione e dalla produtti5it: del la5oro! 1ui la sostenibilit: del pay-as-you-go 5iene in5estigata a partire dei &rogrammi di Stabilit: o di )on5ergenza presentati dai &artner <e! %8analisi 5iene calata direttamente nel 7uadro economico-finanziario nazionale a medio-lungo termine, cos/ come descritto nell8annuale documento ufficiale di finanza pubblica che lega i &artner europei! %e criticit: sono confermate: il carico su atti5iGoccupati, necessario a finanziare in pareggio pensioni e sanit: pubbliche, supera gi: oggi soglie di guardia ed 2 destinato a crescere nel tempo! $apitolo ,( a lo snodo della sostenibilit: del pay-as-you-go non 2 riferibile solo al pubblico in 7uanto tale, anche se nei &aesi in cui il welfare si poggia tutto o soprattutto sul pilastro pubblico 2 o55io che l8analisi punti l/! Se lo chiede il capitolo 0l ;ay(As(=ou(Go pubblico e pri,ato> Da,,ero cos? di,ersi& )on forme e modalit: contrattuali di5erse, la mutualit: pri5ata e il pooling assicurati5o applicano un meccanismo di tipo pay-as-you-go in ambito pri5ato! &roprio come il pay-as-you-go nell8al5eo pubblico, anche 7uesti pay-asyou-go pri5ati sono posti sotto pressione da in5ecchiamento della popolazione, dinamica dei fabbisogni e stagnazione della crescita! <n esempio lampante 5iene dagli Stati <niti! Se l8analisi s5olta sui &rogrammi di Stabilit: 5iene replicata per gli <s su dati del "udget 9ffice, e se si includono le prestazioni pensionistiche e sanitarie pri5ate, di5iene chiaro che il carico su atti5iGoccupati ha raggiunto li5elli di soglia anche oltreoceano! #ue modelli di welfare con radici e strumenti cos/ di5ersi - l8europeo e lo statunitense - si tro5ano accomunati nella medesima sfida! 1uali soluzioni si possono ipotizzare0

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$apitolo -( :idea del 5ondo 2elfare ( $intantoch. il finanziamento sar: ricercato esclusi5amenteGpre5alentemente nella ripartizione *il pay-as-you-go dei sistemi pubblici-, nella mutualit: diretta tra gruppi *come nelle storiche societ: di mutuo soccorso italiane- e nel pooling assicurati5o *i sistemi assicurati5i pri5ati-, o in pagamenti diretti dei cittadini, trasferimenti di 7uote delle prestazioni e della domanda dal pubblico al pri5ato e 5ice5ersa non incideranno sulla capacit: sistemica di go5ernare l8in5ecchiamento e le tendenze di spesa! 1uesto 2 il moti5o per cui per (uropa e Stati <niti imitarsi a 5icenda non pu3 essere la soluzione! 1uello che sembra mancare nella struttura del finanziamento 2 una sufficiente 7uota di accumulazione reale delle risorse, tramite in5estimenti a mediolungo termine sui mercati! a che cosa de5e intendersi per sufficiente0 (, soprattutto, 7uale 5eicolo finanziario utilizzare per realizzare 7uesta iniezione di accumulazione reale0 4l capitolo :idea del 5ondo 2elfare e il capitolo con le conclusioni generali pro5ano a dare delle risposte, delineando i termini generali di una soluzione operati5a che potrebbe di5entare 7uel nuo5o territorio di mezzo cui far con5ergere il modello europeo e 7uello statunitense! %84stituto del Rischio di Bine5ra e l8;ssociazione 6ew Welfare di 'rieste potrebbero promuo5ere approfondimenti tecnici sul $ondo Welfare, con l8obietti5o di giungere ad un suo disegno completo e pronto all8uso! 5ebbraio 6789

)on 7uesto 5olume si inaugura la collana dei #elfare .eforming /oo0s, gemella dell8altra, gi: atti5a da 7ualche tempo, dei #elfare .eforming Papers! 'utti i documenti sono liberamente disponibili su .eforming(it *www!reforming!it-! <n particolare ringraziamento all8amico 9rio Biarini che ha accettatato di leggere il 5olume e racchiuderne il succo nella &remessa! ; lui mi unisce il comune interesse per le tematiche del welfare e per le loro interconnesioni con l8economia, la societ:, la &olitica!

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Scenari demografici italiani

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-. La de1o2ra ia dell/I)alia e delle Re2ioni

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proiezioni demografiche dell84stat s5iluppano tre scenari, centrale, basso ed altro,

sull8orizzonte di tempo HI++-HIMJ! 4n 7uello centrale la popolazione italiana resta grossomodo stabile per tutto l8orizzonte di tempo: agli attuali M+ milioni circa si passa ai MN subito dopo il HINI, per poi gradualmente ritornare tra M+ e MH milioni nel HIMJ! 6ello scenario basso, la popolazione si riduce gradualmente sino a scendere sotto i JN milioni di teste nel HIMJ! 6ello scenario alto, il trend 2 in5ece positi5o, con una crescita cotante sino a toccare 7uasi KI milioni nel HIMJ! %o spaccato geografico ri5ela dinamiche differenziate! ;l 6ord, lo scenario basso configura una sostanziale stabilit:! 1uello centrale una crescita continua, pi= forte nella fase inziale e in rallentamento negli ultimi anni, che porta la popolazione a ridosso dei LH milioni, partendo dai HO attuali! 6ello scenario alto la crescita 2 pi= sostenuta, facendo raggiungere i 7uasi LM milioni nel HIMJ! &ur con ordini di grandezza di5ersi, il )entro mostra le stesse dinamiche! 6ello scenario basso, la popolazione aumenta di poco nella prima met: dell8orizzonte di proiezione, per poi contrarsi, passando da circa +H milioni del HI++ a circa ++,J milioni! 6ello scenario centrale la popolazione 2 in continua e moderata crescita, posizionandosi poco al di sopra dei +L milioni nel HIMJ, dopo a5er raggiungo li5elli un po8 pi= alti nelle fasi intermedie dell8orizzonte di proiezione! 6ello scenario lato la crescita 2 pi= forte e senza in5ersioni, e nel HI+J si superano i +J milioni di teste! %a demografia del ezzogiorno si stacca sia dal 6ord che dal )entro! 'utti e tre gli scenari sono in sensibile diminuzione! 4n 7uello alto, i residenti passano da H+ a +, milioni! 4n 7uello centrale scendono sotto i +K milioni! 4 7uello basso sotto i +J! 4l )entro-6ord del &aese riesce grossomodo a mantenere la popolosit: attuale, mentre per il ezzogiorno si profila una riduzione significati5a: rispetti5amente pi= di H, pi= di N e pi= di K milioni, partendo dai H+ attuali! Se 2 necessario interrogarsi sui 5incoli e sulle problematicit: che possono arri5are da una popolazione stagnante come nel )entro-6ord, a maggior ragione 7ueste domande de5ono porsi per il ezzogiorno! %a numerosit: dei residenti non 2 l8unica dimensione! &er a5ere un 7uadro completo ser5e esplorare la composizione per face di et:! 4l dataset dell84stat permette di farlo bene, perch. riporta il dettaglio per fasce di et: annuali!

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Grafico % - La popolazione residente Italiana 4talia

1ord

$entro

2ezzogiorno

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

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3avola %a - Indici di dipendenza e percentuali delle et4 avanzate

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

Si considerano due indicatori di dipendenza strutturale: nel primo caso, gli atti5i sono i residenti di et: +J-MN e i non atti5i gli appartenenti alle fasce I-+J e MJP? nel secondo caso, gli atti5i sono i residenti di et: HJ-M,, mentre gli inatti5i 7uelli di et: I-HN e KIP! 4n 7uesto secondo caso, si ipotizza che lungo l8orizzonte di proiezione la formazione uni5ersitaria si diffonda maggiormente e, nel contempo, la partecipazione al mercato del la5oro si estenda anche agli anni successi5i al MJQ, fa5orendo il prolungamento delle carriere la5orati5e! ; li5ello 4talia, nello scenario centrale il primo indicatore strutturale passa dal JIR attuale a 7uasi l8OIR nel HIMI, dopo un percorso di continua crescita che si attenua solo negli ultimi anni dell8orizzonte! 4l secondo indicatore passa da poco meno del MJR a oltre il ,JR, con un delta di oltre LI p!p!!

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3avola %5 - Indici di dipendenza e percentuali delle et4 avanzate

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

Sempre nello scenario centrale, gli ultraottantenni 5edranno aumentare il loro peso sul totale dei cittadini, da 7uasi il MR a 7uasi il +JR *un pi= che raddoppio-! Bli ultrano5antenni da meno dell8+R a 7uasi il JR! Bli ultracentenari dallo I,ILR a oltre lo I,L,R! %a batteria di indicatori peggiora *nel senso di maggior carico sugli atti5i- passando allo scenario alto, e migliora se si considera 7uello basso, ma gli ordini di grandezza non mutano! 6elle ta5ole si riportano, per completezza, anche gli spaccati per sesso! 4 5alori per donne e uomini sono rapportati alla popolazione totale, di modo che la loro somma sia pari al dato complessi5o!

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4l 6ord (st appare a5ere da5anti un processo di in5ecchiamento solo marginalmente meno intenso dell8aggregato 4talia, e gli indicatori strutturali continuano a mostrare gli stessi significati5i incrementi! 4l primo indicatore passa da circa il JHR attuale a 7uasi il KKR nel HIMI! 4l secondo passa da poco meno del MLR a oltre il ,LR, anche 7ui con un delta di oltre LI p!p!! Bli ultraottantenni 5edranno aumentare il loro peso sul totale dei cittadini, da oltre il M,NR a poco meno del +JR *un pi= che raddoppio-! Bli ultrano5antenni da meno dell8+R a 7uasi il JR! Bli ultracentenari dallo I,ILR a oltre lo I,LOR!

3avola %c - Indici di dipendenza e percentuali delle et4 avanzate

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

4l 7uadro del 6ord 95est ricalca abbastanza 7uello del 6ord (st, con solo alcuni decimi di punto percentuale di differenza negli indici, che esprimono un relati5o e modesto processo di maggior in5ecchiamento dell895est rispetto all8(st! Bli ordini di grandezza sono tutta5ia gli stessi e, data la popolosit: di tutto il 6ord rispetto all8aggregato 4talia -(

- Welfare Reforming Papers -

*7uasi la met: della popolazione nazionale-, influenza in maniera determinante i 5alori strutturali &aese!

3avola %d - Indici di dipendenza e percentuali delle et4 avanzate

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

;nche i 5alori del )entro appaiono abbastanza allineati a 7uelli del 6ord! Bli incrementi nei due indici di dipendenza strutturale sono di primo rilie5o! 1uasi PHJ p!p! il primo, 7uasi LL p!p! il secondo! Bli ultraottantenni pi= che raddoppiano il loro peso sul totale dei residenti! Bli ultrano5antenni passano da meno dell8+R a poco meno del NR! Bli ultracentenari dallo I,ILR a oltre lo I,LLR! &ercentuali che esprimono un cambiamento di composizione della popolazione che accomuna 6ord (st, 6ord 95est e )entro, e che metteranno tutte e tre 7ueste ripartizioni di fronte a sfide importanti per gli e7uilibri del sistema economico e sociale!

-,

- Welfare Reforming Papers -

#all8altra parte, il ezzogiorno si stacca dal resto del &aese! Se si osser5ano i dati di partenza, 2 pi= gio5ane del resto d84talia, ma ha di fronte un processo di in5ecchiamento pi= intenso, fa5orito anche dalla diminuzione del numero dei residenti che riguarder: soprattutto i gio5ani e la fascia d8et: la5orati5a!

3avola %e - Indici di dipendenza e percentuali delle et4 avanzate

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

4l primo indicatore strutturale passa da circa il NKR a circa l8OKR nel HIMI, ben NI p!p! dopo un percorso di continua crescita che, differentemente da 7uanto accade per le altre ripartizioni, non si attenua negli ultimi anni dell8orizzonte! 4l secondo indicatore passa da circa MOR a oltre il +IIR, con un delta di oltre LH p!p!! Bli ultraottantenni aumentano il loro incidenza sul totale dei cittadini da poco pi= del JR al oltre il +JR! Bli ultrano5antenni da poco meno di I,KR a 7uasi il N,HR! Bli ultracentenari da I,IHR a I,NJR! 4ncidenze e incrementi di incidenze che configurano un cambiamento demografico, diluito s/ su un cin7uantennio, ma profondo e, per il ezzogiorno, senza segnali, almeno per adesso, di stabilizzazione! ".

- Welfare Reforming Papers -

%o scenario basso, 7uello che pone relati5amente meno problemi di in5ecchiamento, 2, per il ezzogiorno, pi= problematico degli scenari centrale e alto per il 6ord (st, 6ord 95est e )entro! 6ello scenario alto, il rimo indicatore supera il ,HR al HIMI, mentre il secondo indicatore tocca il +I,R! 4l Brafico H riporta, per i tre scenari centrale, basso e alto, le distribuzioni della popolazione per fasce di et: nel HI++ e nel HIMJ! )ompaiono sia la distribuzione totale, che 7uella relati5a alle donne e agli uomini! 4n tutti e tre i casi, si nota la medesima trasformazione! #a una distribuzione bimodale con la cresta tra i LJ e i NJ anni, si giunge nel HIMJ ad una distribuzione completamente di5ersa, spostata 5erso le et: pi= a5anzate e molto pi= uniforme nelle densit: per fascia d8et:! 6ello scenario altro, la distribuzione arri5a 7uasi ad assumere la forma di una 5era e propria uniforme tra I e OI anni! ;llo sgonfiamento delle fasce di et: centrali, 7uelle atti5e, fa da contraltare l8ispessimento delle fasce di et: anziane, dopo gli OI, i ,I e soprattutto dopo i +II *si osser5ino i picchi finali delle distribuzioni, do5e si condensano le et: ST+II-! Significati5i i dati sulle progressioni delle et: medie! 6ello scenario centrale gli uomini procedono mediamente a +,L mesi all8anno, le donne ad un ritmo di +,NN, per un totale di +,LK mesi all8anno! 6ello scenario basso i tre 5alori sono rispetti5amente di I,+J, I,+H, I,+L! 6ello scenario alto , H,NH, H,KN, H,JO! ;nche nello scenario basso, che presuppone incrementi della 5ita media tutto sommato limitati, gli indicatori strutturali denotano il raggiungimento delle soglie critiche riportate in dettaglio nelle pagine precedenti!

"-

- Welfare Reforming Papers -

Grafico & - La distri5uzione della popolazione italiana per et46 anni &7%% e &7+*
1,9% 1,8% 1,7% 1,6% 1,5% 1,4% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario centrale
2011 - m 2065 - m 2011 - f 2065 - f 2011 2065

1,9% 1,8% 1,7% 1,6% 1,5% 1,4% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario 5asso
2011 - m 2065 - m 2011 - f 2065 - f 2011 2065

1,9% 1,8% 1,7% 1,6% 1,5% 1,4% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario alto
2011 - m 2065 - m 2011 - f 2065 - f 2011 2065

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

""

- Welfare Reforming Papers -

3avola & - Progressioni nella vita media

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

4l Brafico L e il Brafico N presentano 5isualizzazioni di5erse del cambiamento demografico atteso! 4l Brafico L riporta, per i tre scenari, la differenza tra la distribuzione del HIMJ e 7uella del HI++, con lo spaccato per genere! 4l Brafico N riporta, sempre per tutti e tre gli scenari, la differenza della numerosit: in teste tra le fasce di et: del HIMJ e 7uella del HI++! 4l colpo d8occhio 2 immediato: si sgonfiano le fasce di et: tra i HI anni e i MI-MJ anni *gli atti5i-, mentre si ispessiscono 7uelle da KI anni in poi *i non atti5i-! 1uesto tra5aso ha la dimensione media di HII-HJImila teste per fascia di et:!

"#

- Welfare Reforming Papers -

Grafico ' 9 Differenze nelle distri5uzioni per et4: &7+*-&7%%


0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5% -0,6% -0,7%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario centrale
m f tot

0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5% -0,6% -0,7% -0,8%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario 5asso
m f tot

1,4% 1,3% 1,2% 1,1% 1,0% 0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5% -0,6%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario alto
m f tot

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

"$

- Welfare Reforming Papers -

Grafico ) 9 Differenze di teste per fascia di et4: &7+*-&7%%


400.000 375.000 350.000 325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000 -325.000 -350.000 -375.000

scenario centrale
m f tot

325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000 -325.000 -350.000 -375.000 -400.000 -425.000 -450.000

575.000 550.000 525.000 500.000 475.000 450.000 425.000 400.000 375.000 350.000 325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

scenario 5asso
m f tot

scenario alto
m f tot

"%

- Welfare Reforming Papers -

%a stessa 5isualizzazione 2 proposta, con spaccato per ripartizione, dal Brafico J e dal Brafico M! Se si analizza la ricomposizione percentuale della popolazione, si 5ede che 6ord (st, 6ord 95est e )entro sono allineati grossomodo alla media 4talia! 4l ezzogiorno si stacca! %a ricomposizione, gi: acuta per le prime tre ripartizioni, per il ezzogiorno lo 2 ancora di pi=! Si assottigliano tutte le fasce di et: da I a JJ-MI anni in tuti e tre gli scenari, mentre si ispessiscono molto pi= che nel resto del &aese le fasce di et: anziane! edesima considerazione pu3 esser fatta per la ricomposizione in termini di teste! 6ord (st, 6ord 95est e centro non subiscono grandi sgonfiamenti delle fasce prima dei MI anni! %e loro riduzioni sono concentrate soprattutto tra i LI e i JI anni, mentre nelle fasce molto gio5ani sperimentano anche leggeri aumenti! &er il ezzogiorno, in5ece, si profila una riduzione molto pi= intensa e generalizzata! %e fasce sotto i MI anni si sgonfiano, nella media dei tre scenari, di KJmila-+IImila teste, con 5alori pi= ele5ati per le et: atti5e! &arallelamente, il numero degli ultrasessantacin7uenni aumenta pi= nel ezzogiorno che nel resto del &aese, compreso il numero dei grandi anziani sopra i ,I e i +I anni-! &rima di passare a costruire, sul 7uesta base demografica, la parte economico-finanziaria dell8analisi, il prossimo capitolo, Scenari demografici in (uropa, propone descri5e gli indicatori strutturali attuali e prospettici in<e-HK, $rancia, Bermania, 4talia, Spagna e Regno <nito! %8obietti5o non 2 solo 7uello di a5ere un 7uadro di fondo europeo, ma anche di posizionare le ripartizione geografiche italiane all8interno delle statistiche europee!

"&

- Welfare Reforming Papers -

Grafico * 9 Differenze nelle distri5uzioni per et4: &7+*-&7%%: spaccato geografico


0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5% -0,6% -0,7%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

N ord Ovest N ord Est M ezzogiorno Italia Centro

scenario centrale

0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5% -0,6% -0,7% -0,8% -0,9%
7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

N ord Ovest N ord Est M ezzogiorno Italia Centro

scenario 5asso

1,1% 1,0%

N ord Ovest
0,9% 0,8% 0,7% 0,6% 0,5% 0,4% 0,3% 0,2% 0,1% 0,0% -0,1% -0,2% -0,3% -0,4% -0,5%

scenario alto

N ord Est M ezzogiorno Italia Centro

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

"'

- Welfare Reforming Papers -

Grafico + 9 Differenze di teste per fascia di et4: &7+*-&7%%: spaccato geografico


400.000 375.000 350.000 325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000 -325.000 -350.000 -375.000

scenario centrale
Nord Ovest Nord Est M ezzogiorno Italia Centro

325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000 -325.000 -350.000 -375.000 -400.000 -425.000 -450.000

575.000 550.000 525.000 500.000 475.000 450.000 425.000 400.000 375.000 350.000 325.000 300.000 275.000 250.000 225.000 200.000 175.000 150.000 125.000 100.000 75.000 50.000 25.000 0 -25.000 -50.000 -75.000 -100.000 -125.000 -150.000 -175.000 -200.000 -225.000 -250.000 -275.000 -300.000

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

7 & ) + %7 %& %) %+ %&7 && &) &+ &'7 '& ') '+ ')7 )& )) )+ )*7 *& *) *+ *+7 +& +) ++ +,7 ,& ,) ,+ ,-7 -& -) -+ -87 8& 8) 8+ 8%77

N ord Ovest N ord Est M ezzogiorno Italia Centro

scenario 5asso

N ord Ovest N ord Est M ezzogiorno Italia Centro

scenario alto

"(

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A00endice

;bruzzo "asilicata &ro5! ;ut! "olzano )alabria )ampania (milia Romagna $riuli Uenezia Biulia 4sole %azio %iguria %ombardia arche olise 6ord &iemonte &uglia Sardegna Sicilia Sud 'oscana 'rentino ;lto ;dige &ro5! ;ut! 'rento <mbria Ualle d8;osta Ueneto

Si riportano di seguito le ta5ole non gi: utilizzate nel corpo del capitolo! %e elaborazioni sono sempre di 6cs!

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Scenari demografici europei

%%

- Welfare Reforming Papers -

". La de1o2ra ia in E*ro0a

sfida dell8in5ecchiamento non riguarda solo l84talia e le Regioni italiane! 'utto l89ccidente industrializzato subir:, nei prossimi decenni, un cambiamento profondo della sua struttura demografica! 4n (uropa a HK *<(-HK- ci saranno, nel HIHI, circa +I,J milioni in pi= di ultrasessantacin7uenni, M,K milioni in pi= di ultrasettantenni, oltre L milioni in pi= di ultraottantenni! #opo un percorso di continua crescita, nel HIMI saranno oltre JM milioni in pi= gli ultrasessantenni, 7uasi JJ in pi= gli ultrasettantenni, 7uasi LM milioni in pi= gli ultraottantenni! )ontemporaneamente si ridurranno le fasce di et: gio5ani e mature! 6el HIHI, la fascia HJ-JI anni *la piena atti5it: la5orati5a- perder: circa J,J milioni di cittadini, e la riduzione sar: di HH milioni nel HINI e di 7uasi LI milioni nel HIMI! Sono i numeri delle proiezioni elaborate da (urostat, scenario con5ergence do5e si ipotizza che i parametro della transizione demografica dei 5ari &artener europei con5ergano nel medio-lungo periodo 5erso 5alori comuni! 4l Brafico + descri5e i cambiamenti di popolosit: per fasce di et: rispetto al HI+J! &er effetto di 7uesta dinamica, la distribuzione percentuale della popolazione per fasce di et: si sposter: sempre pi= 5erso le fasce anziane perdendo 7uella che, durante tutto il 6o5ecento, 2 stata la sua caratteristica principale: una netta pre5alenza delle fasce di et: atti5e su tutte le altre, come ancora rile5abile nella distribuzione attuale! D 7uanto emerge dal Brafico H do5e, nel passaggio dal HI+J al HILI e al HIMI, risulta e5idente l8appiattimento della distribuzione demografica, il suo allungamento 5erso le et: anziane, lo scomparire delle et: modali! ; 7uesta transizione concorrono sia gli uomini che le donne, anche se 2 di 7ueste ultime il contributo relati5o pi= importante! Se nel HI+J il primo indice di dipendenza strutturale - I-+N e MJP in percentuale dei +J-MN 2 di poco superiore al JHR, nel HIHI supera il JJR, nel HINI giunge 7uasi al KIR, nel HIMI tocca 7uasi il KOR! 4l secondo indice di dipendenza strutturale - I-HN e KIP in percentuale dei HJ-M, - passa, alle stesse scadenze, dal MM, al MO, all8OH, al ,HR! 4l 7uadro riassunti5o 2 7uello della 'a5ola +! Bli ultrasessantacin7uenni, come 7uota del totale della popolazione residente, passano dal +O,K, al HI, al HM,J, a oltre il H,R! Bli ultraottantenni dal J,H, al J,K, al ,, a oltre il +HR! %8et: media guadagna mediamente H,L mesi ogni anno tra il HI+J e il HIHI, +,, tra il HI+J e il HINI, +,N tra il HI+J e il HIMI!

La

%&

- Welfare Reforming Papers -

Grafico % 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%*6 <=-&, 3otale

2asc>i

"emmine

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

%'

- Welfare Reforming Papers -

Grafico & 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et46 <=-&, 3otale

2asc>i

"emmine

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

%(

- Welfare Reforming Papers -

Grafico ' 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et46 <S 3otale

2asc>i

"emmine

fonte: elaborazioni 6cs su <S )ensus "ureau, R del totale complessi5o

%,

- Welfare Reforming Papers -

3avola % 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 <=-&,

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

%e distribuzioni della popolazione per fascia di et: degli Stati <niti *scenario unico elaborato dal )ensus "ureau-, riportate al Brafico L, sono di5erse da 7uelle dell8(uropa, per due ragioni! %a prima riguarda la struttura della base dati, che per gli Stati <niti permette un maggiore dettaglio per fasce di et:! %/ do5e per l8(uropa l8ultima fascia di et: comprende tutti i residenti di et: pari o superiore a OJ anni *cos/ spiegando il picco conclusi5o delle distribuzioni-, per gli Stati <niti le fasce 7uin7uennali si estendono sino a +II anni, e l8ultima fascia comprende tutti i residenti di et: pari o superiore a +II anni! ;l di l: di 7uesto aspetto tecnico, la differenza sostanziale 2 un8altra! &.

- Welfare Reforming Papers -

3avola & 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 <S

fonte: elaborazioni 6cs su <S )ensus "ureau

;nche per gli Stati <niti 2 e5idente l8appiattimento e l8allungamento delle distribuzioni a mano a mano che si procede nel tempo, ma 7ui sulle fasce di et: atti5e, dai +J-HJ sino ai MI-MJ, la densit: appare sin da subito uniforme, mentre 7uella europea a campana! 1uesta considerazione in realt: 5ale non solo per le fasce di et: atti5e, ma per tutte le et: da I ai MI-MJ! %e spiegazioni 5anno ricercate nell8intensit: relati5a del baby-boom del Secondo #opoguerra, nei saldi migratori, nei tassi di natalit: e mortalit: degli ultimi cin7uant8anni!

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3avola ' 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 ".A1$IA

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

1uesta differenza concorre a spiegare l8andamento degli indicatori di dipendenza strutturale! %8(uropa ha 5alori pi= ele5ati del primo indicatore, mentre gli Stati <niti 5alori pi= ele5ati del secondo! Solo negli ultimi anni dell8orizzonte di proiezione, i due indicatori sono entrambi maggiori per l8(uropa! %a 7uota degli anziani *MJP e OIP- resta sempre significati5amente maggiore in (uropa, cos/ come la progressione della 5ita media!

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3avola ) 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 G=.2A1IA

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

%e differenze ci sono, ma non si pu3 non sottolineare come gli ordini di grandezza rappresentino, sia su un fronte che sull8altro, scenari demografici di crescente sproporzione tra atti5i e non atti5i, con 7uesti ultimi che aumentano perch. aumenta la popolosit: delle fasce di et: anziane! Stagnanti, o addirittura in diminuzione, le fasce gio5ani, creando i presupposti perch. il deterioramento della dipendenza strutturale possa continuare anche oltre il HIMI! 1uest8ultimo aspetto appare pi= e5idente per l8(uropa che per gli Stati <niti!

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3avola * 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 I3ALIA

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

%o spaccato dei cin7ue maggiori &artner europei *$rancia, Bermania, 4talia, Spagna e Regno <nito- mostra, sulla caratteristica di fondo, comune a tutti, di condizioni sempre pi= critiche di dipendenza strutturale, anche differenze su cui 2 importante soffermarsi, perch. possono costituire punti importanti nel disegno delle politiche di risposta al cambiamento demografico!

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3avola + 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 SPAG1A

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

<na di 7ueste differenze risiede nella e5oluzione dei due indicatori di dipendenza strutturale: &aesi che appaiono pi= 5ecchi con il primo indicatore non lo sono con il secondo e 5ice5ersa! 4 due indicatori coin5olgono, infatti, fasce d8et: di5erse e possono cos/ s5olgere funzione di cartina di tornasole per di5erse scelte di policy! &er fare un esempio, 7uando il secondo indicatore mostra 5alori peggiori del primo *nel senso di maggior carico sugli atti5i-, esso segnala che, di per s., prolungare il periodo di formazione del capitale umano e, nel contempo, posticipare l8et: di pensionamento definiti5o potrebbe non essere una soluzione! 'utto dipende dai risultati effetti5i della &%

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formazione e da come le nuo5e conoscenze sono incorporate nell8economia, nelle 4stituzioni, nella societ:, traducendosi in produtti5it: e crescita! <n8altra dimensione rile5ante, e con differenze tra i &aesi, 2 la percentuale di cittadini anziani e grandi anziani! ; parit: di indicatore di dipendenza strutturale *che include anche non atti5i gio5ani-, la presenza di anziani a grandi anziani incide sulla spesa sanitaria che gli atti5i sono chiamati in 5ario modo a finanziare! <na ele5ata percentuale della spesa sanitaria acuta origina, infatti, dopo i MI-MJ anni, con picchi dopo i KI-KJ! %a 7uasi totalit: della spesa per assistenza ai non autosufficienti 2 attribuibile ai cittadini di et: superiore ai MI-MJ anni! 1uando si elabora l8indicatore di dipendenza strutturale per trasformarlo da grandezza demografica pura a grandezza inglobante anche aspetti economico-finanziari, la composizione e la popolosit: delle fasce di et: anziana di5engono rile5anti! D 7ui che risiede una delle differenze pi= importanti tra (uropa e Stati <niti, come risalta immediatamente dal confronto tra la 'a5ola + e la 'a5ola H nei numeri e nelle incidenza degli ultrasessantacin7uenni e degli ultraottantenni! ; 7uesto tema l8elaborazione dei rapporti di dipendenza strutturale per andare oltre la demografia - sono dedicati i prossimi capitoli! <n terzo esempio di come sia necessario analizzare attentamente le singole realt: &aese 5iene dai di5ersi punti di partenza e dalle di5erse intensit: con cui l8in5ecchiamento proceder:, pur in un contesto continentale che, a grandi linee, appare sufficientemente omogeneo! &er la Bermania e la Spagna, i due indicatori di dipendenza strutturale segnalano, al HI+J, un relati5o minor in5ecchiamento rispetto agli altri ;artner! Se, tutta5ia, si guarda alla percentuale di ultrasessantacin7uenni e di ultraottantenni e, soprattutto, all8e5oluzione degli indicatori di dipendenza strutturale dopo il HIHI, la 5alutazione cambia! ; testimoniare che per a5ere una 5isione da55ero completa della sfida dell8in5ecchiamento, e di come 7uesta de5e essere raccolta dall8agenda di policy, bisogna a5ere pi= punti di 5ista e un orizzonte lungo!

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3avola , 9 ;ariazioni di cittadini residenti per fascia di et4 e indicatori di sintesi6 .=G1O <1I3O

fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-

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A00endice

$rancia Bermania 4talia Spagna Regno <nito

Si riportano di seguito i grafici nel corpo del capitolo!

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".A1$IA 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et4 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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".A1$IA 9 ;ariazioni dei cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%* 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

G=.2A1IA 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et4 3otale

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$onte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

G=.2A1IA 9 ;ariazioni dei cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%* 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

I3ALIA 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et4 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

I3ALIA 9 ;ariazioni dei cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%* 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

SPAG1A 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et4 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

SPAG1A 9 ;ariazioni dei cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%* 3otale

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fonte: elaborazioni su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

.=G1O <1I3O 9 Distri5uzione della popolazione residente per fascia di et4 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

.=G1O <1I3O 9 ;ariazioni dei cittadini residenti per fascia di et4 rispetto al &7%* 3otale

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fonte: elaborazioni 6cs su (urostat *proiezioni scenario con5ergence-, R del totale complessi5o

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- Welfare Reforming Papers -

Demografia e Lavoro in Italia: scenari a medio-lungo termine

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- Welfare Reforming Papers -

#. De1o2ra ia, Occ*0a!ione e Prod*))i3i)4 in I)alia

Le sfide attese dall8in5ecchiamento della popolazione si so5rappongono e interagiscono


con l8occupazione e la produtti5it:! 4l peso dei non atti5i sugli atti5i 2, infatti, un rapporto teorico che, a seconda delle condizioni del mercato del la5oro e della produtti5it:, assegna ad ogni occupato un di5erso onere di contribuire alle necessit: dei non atti5i! 4n 7uesto capitolo, gli indici di dipendenza strutturale dell84talia e delle ripartizioni italiane descritti nel )apitolo +!, sono corretti per tener conto dei tassi di occupazione dei li5elli di produtti5it:! Si s5iluppano tre scenari, descritti in maggior dettaglio nel seguito: nel primo, l8occupazione 2 7uella registrata nel HIIO, anno precedente la crisi, e la produtti5it: 7uella delle 5arie ripartizioni nel HI++, anno pi= recente disponibile nelle serie storiche dell84stat? nel secondo, si ipotizza che l8occupazione abbia raggiunto l8obietti5o dell8;genda (uropa HIHI *tasso di occupazione del KJR nella fascia di et: HI-MN anni-, mentre la produtti5it: resta 7uella specifica delle ripartizioni 4talia? nel terzo e ultimo scenario, l8occupazione 2 7uella dell8obietti5o HIHI, mentre la produtti5it: 2 dappertutto 7uella fatta registrare nella ripartizione pi= produtti5a! %8orizzonte temporale si spinge sino al HIMI! 4 tre scenari rappresentano tre di5ersi li5elli di urgenza, con il primo che di fatto proietta nel futuro i dati occupazionali odierni e i di5ari correnti di produtti5it: tra zone geografiche, mentre il secondo e il terzo ipotizzano percorsi di con5ergenza sia sul fronte occupazionale che su 7uello ella produtti5it:! 6el seguito del capitolo, prima si passano in rassegna i dati di occupazione e produtti5it: dell84talia e delle ripartizioni geografiche, poi si descri5ono i risultati dei tre scenari di simulazione, e infine si propongono dei commenti di policy! 6el successi5o )apitolo N!, l8analisi 2 ripetuta a li5ello internazionale, per 5erificare la posizione dell84talia rispetto ai &artner europei! %e 'a5ole +a e +b riportano i tassi di occupazione per fascia di et: in 4talia e nelle ripartizioni 6ord 95est, 6ord (st, )entro e ezzogiorno! Sono considerati gli anni HIIO e HI+H *il pre e il post crisi-, e le fasce di et: +J-MN, HI-MN e LJ-MN! )ome ulteriore informazione, si riporta anche lo spaccato per sesso!

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3avola %a 9 3assi di occupazione per fascia di et4

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

3avola %5 9 3assi di occupazione per fascia di et4

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

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3avola %c 9 3assi di occupazione per fascia di et4: con gap tra uomini e donne

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

6ord 95est e 6ord (st hanno li5elli di occupazione pi= alti! 6el HIIO e per le tre fasce d8et:, rispetti5amente il +L, il +H e l8OR superiori alla media 4talia nel 6ord 95est, mentre il +M, il +N e l8++R nel 6ord (st! ;nche il )entro ha li5elli superiori alla media 4talia di circa il M-KR! 4l ezzogiorno resta in5ece staccato di circa HI punti percentuali! 'ra il HIIO e il HI+H il tasso di occupazione 2 diminuito di circa L punti percentuali nelle fasce +J-MN e HIMN, mentre ha retto nella fascia LJ-MN! ;l di sotto della media 4talia HIIO, le differenze tra ripartizioni si sono mantenute grossomodo costanti! 6el complesso, l8occupazione femminile ha retto meglio di 7uella maschile, in alcuni casi facendo registrare anche contenuti miglioramenti! Sia nel pre *HIIO- che nel post crisi *HI+H-, il gap occupazionale tra uomini e donne rimane comun7ue acuto, come si e5ince dalla 'a5ola +c! 6el ezzogiorno il gap 2 di circa +I punti percentuali superiore alle altre ripartizioni territoriali! %a 'a5ola +d aggiunge lo spaccato regionale! D utile sottolineare come all8interno delle ripartizioni le Regioni siano grossomodo allineate sui 5alori medi! <na osser5azione, 7uesta, che permette di sintetizzare l8analisi a li5ello di ripartizione! 6ello spaccato regionale, le serie storiche 4stat rendono disponibili solo i 5alori per le fasce di et: +J-MN e HI-MN!

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3avola %d 9 3assi di occupazione per fascia di et4: dettaglio regionale

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

&er completare i dati necessari, la 'a5ola H riporta la produtti5it: per occupato! Sono presi in considerazione tre anni, +,,J, HIIK e HI++! %a produtti5it: 2 calcolata come rapporto tra il 5alore aggiunto reale *prezzi base, serie chain-lin>ed- e gli occupati totali *dipendenti e indipendenti e liberi professionisti-! D posto pari all8unit: *+IIR- il li5ello di produtti5it: del 6ord 95est, la ripartizione pi= produtti5a, e gli altri 5alori sono rideterminati di conseguenza! #al +,,J al HII+ la mappa della produtti5it: non 2 cambiata! 4n particolare, non c82 segno di con5ergenza del ezzogiorno! ;ll8interno delle ripartizioni, le Regioni appaiono anche in 7uesto caso sostanzialmente allineate alla media! $a eccezione soltanto il )entro, do5e il %azio mostra una produtti5it: sopra la media, ma con un trend fortemente decrescente dal +,,J al HI++!

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3avola & 9 Produttivit4 per occupato ?1ord Ovest @ %77AB

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

6ord 95est, 6ord (st e )entro hanno li5elli di produtti5it: abbastanza simili, pochi punti percentuali di differenza! ;nche se si pu3 dire che in odine decrescente 5iene prima il 6ord 95est, poi il 6ord est e a seguire il )entro! 'utto il ezzogiorno appare staccato di circa HI punti percentuali, senza sostanziali differenze tra la ripartizione del Sud e 7uella delle 4sole!

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3avola 'a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

%a produtti5it: relati5a 2 necessaria per esprime gli occupati effetti5i in unit: e7ui5alenti! Se cos/ si correggono gli indicatori di dipendenza strutturale, l8e5idenza 2 7uella mostrata nelle ta5ole seguenti! %e 'a5ole La, Lb e Lc si riferiscono all8aggregato 4talia! %a prima, la La, s5iluppa lo scenario peggiore, 7uello in cui i tassi di occupazione restano fermi al li5ello del HIIO *il pre crisi- e la produtti5it: al li5ello del HI++! %o si pu3 definire uno scenario di stallo! 4 tassi di occupazione della fascia di et: +J-MN sono direttamente forniti dall84stat! &er la fascia di et: HJ-M,, si fa riferimento ai tassi di occupazione della fascia LJ-MN, con una approssimazione ottimistica! )i3 nondimeno 2 utile considerare la fascia HJ-M, perch. 2 7uella che parte dalla conclusione del ciclo uni5ersitario *i due tassi non sono comun7ue molto di5ersi tra loro-!

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3avola '5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

)oerentemente con la scelta della platea degli occupabili, sono considerati inatti5i i soggetti di et: I-+N e MJP, oppure 7uelli di et: I-HN e KIP! &er ogni anno, le elaborazioni sono ripetute considerando le tre 5arianti delle proiezioni demografiche 4stat: alta, centrale, bassa *cfr! )apitolo +!-! &er semplicit:, ci si riferisce al primo indicatore, I-+NVMJPG*+J-MN-, come 4+, e al secondo, IHNVKIPG*HJ-M,-, come 4H! Bi: nel HI++, gli indicatori di dipendenza strutturale corretti sono a ridosso o superiori al +IIR! 4+ 2 pari al ,LR e 4H al +++R! (ntrambi mostrano un profilo di continua crescita che nel HIMI li porter: a ridosso o addirittura al di sopra del +JIR! %a differenziazione a seconda della 5ariante di proiezione demografica 2 percepibile, ma non tale da mutare l8ordine di grandezza del fenomeno!

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3avola 'c 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario ottimista

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

%e ta5ole Lb e Lc introducono delle ipotesi di policy! 6el primo caso solo 7uella che i tassi di occupazione siano dappertutto pari al target di (uropa HIHI, il KJR! 6el secondo caso che, oltre a 7uesta con5ergenza europea, si realizzi anche una con5ergenza interna della produtti5it: 5erso il li5ello pi= ele5ato del 6ord 95est! %a dinamica dei due indicatori 2 pi= lenta, ma resta continua e senza in5ersioni! 6el passaggio dallo scenario peggiore a 7uello intermedio, 4+ e 4H calano approssimati5amente di HI punti percentuali, e di ulteriori +I nel passaggio dallo scenario intermedio a 7uello ottimistico! 6el complesso, si pu3 affermare che lo scenario peggiore 2 7uello che sicuramente si do5r: affrontare nei prossimi J-+I anni, mentre, a seconda dei risultati di policy che si sar: capaci di generare, potranno di5entare meno irrealistici gli latri sue scenari! ('

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3avola )a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

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- Welfare Reforming Papers -

3avola )5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

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3avola )c 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario ottimista

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

6ord (st *'a5ole Na, Nb e Nc- e 6ord 95est *'a5ole JQ e Jb- condi5idono all8incirca gli stessi 5alori di 4+ e 4H! 6el caso 6ord 95est, gli scenari s5iluppati sono due in5ece di tre, perch. non 2 necessario ipotizzare con5ergenza della produtti5it: *il 6ord 95est ha la produtti5it: pi= ele5ata e funge da target-! Sono le ripartizioni che sperimenteranno i minori incrementi degli indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produtti5it:! &artono da li5elli inferiori alla media 4talia e crescono anche pi= lentamente, aiutati dalle gi: ele5ate *relati5amente al resto del &aese- occupazione e produtti5it:!

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3avola *a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

&er 7ueste due ripartizioni si rile5a anche una bassa 5ariabilit: sia tra 5arianti delle proiezioni demografiche, sia tra scenari peggiore, intermedio e ottimista! 1uesta caratteristica ha due spiegazioni: da un lato l8in5ecchiamento sar: meno rapido nel 6ord rispetto al resto del &aese, dall8altro, come si 2 gi: rile5ato, i tre scenari sono poco distanti tra loro perch. occupazione e produtti5it: gi: prossimi ai li5elli target per la policy! ;nzi, in alcuni casi, i tassi di occupazione sono gi: oggi superiori al target di (uropa HIHI, e 7uesto pro5oca il risultato controintuiti5o che alcuni 5alori delle scenario peggiore risultano, anche se di poco, pi= fa5ore5oli dei corrispondenti degli altri due scenari

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- Welfare Reforming Papers -

3avola *5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio e ottimista

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

Ua, ad ogni modo, sottolineato che, da oggi al HIMI, sia 4+ che 4H aumenteranno mediamente di LJ-NI punti percentuali, lungo un percorso continuamente crescente e, anche in 7uesto caso, senza in5ersione o stabilizzazione! 6onostante le performance di occupazione e produtti5it: che il 6ord del &aese gi: esprime, il peso dei non atti5i sugli occupati costituir: una sfida da non sotto5alutare! #a non sotto5alutare - anticipando una considerazione che tro5er: spazio nel capitolo conclusi5o - anche per e5itare effetti depressi5i nelle aree pi= industrializzate e produtti5e del &aese!

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3avola +a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

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3avola +5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

4l )entro *'a5ole Ma, Mb e Mc- si discosta significati5amente dal 6ord solo nello scenario peggiore, do5e pesano gli stacchi di occupazione e produtti5it:! 4n 7uesto scenario, partendo da 5alori di 4+ e 4H superiori a 7uelli del 6ord di J-K punti percentuali, il )entro fa registrare un aumento, da oggi sino al HIMI, mediamente pari a NJ-JI punti percentuali! Se si introducono i target di policy su occupazione e produtti5it:, le condizioni del )entro ricalcano grossomodo 7uelle del 6ord: meglio della media 4talia ma, come si 2 gi: detto a proposito del 6ord, da non sotto5alutare! ;nche se distribuiti lungo un cin7uantennio, gli incrementi di pressione sugli occupati andranno gestiti e resi compatibili! ( raggiungere i target che allineerebbero il centro al 6ord 2 un8operazione di policy difficile e che richieder: tempo, coin5olgendo molteplici ambiti di riforma!

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- Welfare Reforming Papers -

3avola +c 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario ottimista

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

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3avola ,a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

4+ e 4H di5entano 5ere e proprie 5ariabili di rottura *nell8accezione utilizzata per le statistiche territoriali- 7uando si passi ad esaminare il ezzogiorno *'a5ole Ka, Kb, Kc-! 6ello scenario peggiore, gi: nell8anno base 4+ 2 superiore al +L+R e 4H superiore al +MJR! &oi i due indicatori a55iano un percorso che li porta, in cin7uant8anni, ad aumentare, nella media delle 5arianti delle proiezioni demografiche, di circa +II punti percentuali! 6el HI+I, tra soli K anni, 4+ superer: il +NIR e 4H si attester: attorno al +MIR! %i5elli attuali e dinamiche che rappresentano delle mine per le compatibilit: sociali ed economiche! #i fatto, dal HINI in poi, ad ogni occupato corrisponderanno pi= di due inatti5i, il che significa, considerando le dimensioni delle nuo5e famiglie, che ogni occupato a5r: una famiglia implicita di cui prendersi cura!

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3avola ,5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio

fonte: elaborazioni 6cs su dati 4stat

;ggiungere il target di policy del tasso di occupazione pari al KJR migliora enormemente gli indicatori del ezzogiorno! 6ell8anno base si abbattono di JI punti percentuali! ;l HIMI risulta abbattuti di OI-+II punti percentuali! <n miglioramento di 7ueste proporzioni dipende dall8entit: del gap occupazionale di cui il ezzogiorno soffre, soprattutto sul lato delle donne! (ppure, nonostante l8entit: del miglioramento, centrare l8obietti5o (uropa HIHI non sarebbe da solo sufficiente! 6ell8anno base, la dipendenza strutturale corretta sarebbe ancora di +I-HI punti percentuali superiore ai 5alori del )entro-6ord! ;l HIMI, lo stacco aumenterebbe a NI-JI punti!

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3avola ,c 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario ottimista

fonte: elaborazioni su dati 4stat

)olmare il di5ario occupazionale tra il ezzogiorno e l8;genda (uropa HIHI, una operazione di policy che 5ale circa HJ punti di tasso di occupazione, non risol5erebbe! Bli indicatori di dipendenza strutturale continuerebbero a segnare un di5ario acuto tra il ezzogiorno e il resto del &aese! D necessario ottenere progressi sia sul fronte dell8occupazione che su 7uello della produtti5it:! Solo in 7uesto caso, le condizioni del ezzogiorno si attesterebbero un po8 pi= in linea con le altre ripartizioni, ma continuando comun7ue a mantenere uno stacco medio di oltre +I punti percentuali! a riassorbire il gap di produtti5it: 5uol dire compiere un8altra operazione di policy che 5ale oltre HI punti percentuali di 5alore aggiunto per occupato!

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#ue target ambiziosi, che sono al croce5ia di tutte le riforme strutturali di cui il &aese ha bisogno! ( anche dopo a5er centrato 7uesti target, rimarrebbero comun7ue i problemi di policy di gestire, su scala &aese, incrementi degli indicatori di dipendenza di LI-NI punti percentuali da oggi sino al HIMI *nella media dei 5ari scenari-! <n 7uadro problematico che di5errebbe ancor pi= urgente se si applicasse un8altra correzione agli indicatori di dipendenza strutturale, per tener conto che gli atti5i non effetti5amente occupati sono considerabili, assieme agli inatti5i, tra i soggetti che de5ono essere sostenuti, destinatari di porzioni di &il e di risorse prodotte dagli occupati! Se si apportasse anche 7uesta correzione, il di5ario attuale tra il ezzogiorno e il resto del &aese si allagherebbe a dismisura, scontando il gap occupazionale del ezzogiorno! a tutte le ripartizioni 5edrebbero peggiorare gli indicatori di dipendenza strutturale! #emografia, occupazione e produtti5it: rappresentano un trinomio dalle forti interazioni endogene nel sistema economico-sociale! 4n 7uesta fase storia, l8inerzia che si 2 creata 5a 5erso un appesantimento del carico sugli occupati che di5iene esso stessa causa di disoccupazione e stagnazione della produtti5it:! <n circuito 5izioso che 5a rotto il rima possibile!

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- Welfare Reforming Papers -

Demografia e Lavoro in Europa e Us: scenari a medio-lungo termine

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- Welfare Reforming Papers -

$. De1o2ra ia, Occ*0a!ione e Prod*))i3i)4 in E*ro0a e U5

Le sfide poste dall8in5ecchiamento della popolazione, e dalle interazioni tra demografia,


dinamiche del mercato del la5oro e produtti5it:, non riguardano soltanto le Regioni italiane! 'utto il mondo occidentale industrializzato, con sistemi di welfare e5oluti, do5r:, nei prossimi decenni, fronteggiare il fenomeno di ricomposizione della popolazione tra fasce di et:, che 5edr: un continuo ampliamento delle fasce inatti5e *i gio5ani e gli anziani- e una riduzione, sia in termini assoluti che in termini relati5i, delle fasce in et: da la5oro! ;llo stesso tempo, 2 tutto il mondo occidentale e industrializzato che si tro5er: di fronte a scelte di policy complesse, per tentare di compensare l8in5ecchiamento fa5orendo la mobilit: interna e internazionale dei cittadini, l8occupabilit: e la produtti5it:! 4n 7uesto capitolo, l8analisi gi: condotta sulle ripartizioni 4talia 5iene ripetuta a li5ello internazionale, utilizzando dai di fonte (urostat, 9cse e <s "ureau of )ensus! %a 'a5ola + ricapitola i fatti demografici essenziali per $rancia, Bermania, 4talia, Regno <nito, Spagna, <(-HK e <s! &er i &aesi europei le proiezioni demografiche sono 7uello di fonte (urostat, scenario con5ergence, mentre per gli Stati <niti 7uelle dello scenario centrale s5iluppato dal "ureau of )ensus! 4n tutti i &aesi le percentuali di ultrasessantancin7uenni e di oltraottantenni crescono significati5amente dal HI+J al HILI al HIMI, e cos/ pure gli indicatori di dipendenza strutturale! ;lcuni aspetti di comparazione tra &aesi meritano di essere sottolineati: %a Bermania ha da5anti uno dei processi di in5ecchiamento pi= acuti! 6el HI+J 2 al 7uinto posto, tra i &aesi presi in esame, per incidenza dei degli inatti5i con et: inferire a +N anni e superiore ai MN sul totale degli atti5i tra +J e MN anni! 6el HILI si sposta al secondo posto, per poi passare al primo nel HIMI? 4n5ecchier: 5elocemente anche la Spagna! #a &aese relati5amente pi= gio5ane nel HI+J e nel HILI, di5enter: il secondo pi= 5ecchio nel HIMI? #inamica opposta 7uella della $rancia che, da &aese pi= 5ecchio nel HI+J e nel HILI, tra il HILI e il HIMI 5ede rallentare il suo processo di in5ecchiamento rispetto agli latri &aesi, superata da Bermania, Spagna, 4talia e dalla stessa media <(-HK?

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3avola % 9 Indicatori di dipendenza strutturale in =uropa e <s

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat *scenario con5ergence- e <s "ureau of )ensus *scenario central-

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3avola & 9 Invecc>iamento della popolazione in =uropa e <s

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat *scenario con5ergence- e <s "ureau of )ensus *scenario central-

4l Regno <nito 2, da 7uesto punto di 5ista, assimilabile alla $rancia! Relati5amente pi= 5ecchio della media nel HI+J e nel HILI, poi tra il HILI e il HIMI 5ede rallentare il processo di in5ecchiamento, sino a di5entare il &aese europeo *tar 7uelli in esame- relati5amente pi= gio5ane! Solo gli <s sono pi= gio5ani del Regno <nito nel HIMI? Bli Stati <niti in5ecchiano un po8 pi= 5elocemente della media <(-HK sino al HILI, per poi sperimentare un rallentamento del processo di in5ecchiamento che, al HIMI, li fa di5entare il &aese relati5amente pi= gio5ane! 6el mediolungo termine, l8(uropa in5ecchier: di pi= degli Stati <niti? %84talia 2 il terzo &aese pi= 5ecchio nel HI+J, pi= della media <(-HK e immediatamente a ridosso della Spagna, che 2 il secondo &aese pi= 5ecchio! 'ra il HIJ e il HILI il processo di in5ecchiamento procede meno 5elocemente che negli latri &aesi, ma tra il HILI e il HIMI esso ritorna al di sopra della media, e anche nel HIMI l84talia 2 il terzo &aese pi= 5ecchio, con indicatori molto prossimi a 7uelli di Bermania e Spagna, rispetti5amente il primo e il secondo &aese pi= 5ecchio! 4l ran>ing si riferisce al primo indicatore di dipendenza strutturale *I-+N V MJP G +J-MN-, ma l8ordinamento resta sostanzialmente in5ariato se si considera il secondo indicatore di dipendenza strutturale *I-HN V KIP G HJ-M,-, o se si considerano le percentuali di MJP e di OIP!

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3avola ' 9 3assi di occupazione nella fascia di et4 %*-+)

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat

Grafico % 9 3assi di occupazione totali nella fascia di et4 %*-+)

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat

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%e differenze tra realt: nazionali non riescono a far passare in secondo piano il tratto distinti5o che accomuna tutti &aesi: l8allungamento della 5ita, con il conseguente in5ecchiamento della popolazione! %a 'a5ola H fornisce una intuiti5a 7uantificazione della progressione della 5ita media! 4n 4talia, tra il HI+J e il HILI, la 5ita media aumenter: di 7uasi +,J mesi all8anno, e di +,HJ all8anno tra il HI+J e il HIMI! 6ella media <(-HK i 5alori sono, rispetti5amente, oltre H mesi all8anno e 7uasi +,J all8anno! &er il <s la progressione sar: pi= moderata, ma ugualmente significati5a! <na 5ita media che si allunga di circa + mese all8anno, come pi= o meno in tutti i &aesi presi in esame, 2 un passo ele5ato, capace di modificare profondamente la composizione, le capacit: e le esigenze della popolazione! &er integrare i dati demografici con 7uelli di occupazione, la 'a5ola N e la 'a5ola J riportano, da fonte (urostat, i tassi di occupazione nelle due fasce di et: +J-MN e HI-MN, con spaccato per sesso! 4l Brafico + e il Brafico H offrono una 5isualizzazione immediata degli andamenti delle due grandezze nell8arco di tempo +,,K @ HI+H! 6ella fascia di et: +J-MN, l84talia ha il tasso di occupazione pi= basso lungo tutto l8orizzonte preso in considerazione *+,,K-HI+H-! )ostantemente staccata dalla media <(-+K di circa +I p!p!! Solo la Spagna, do5e la crisi ha causato un 5ero e proprio tracollo occupazionale, fa peggio dell84talia nel biennio HI++ e HI+H, ma dopo circa un decennio di eWploit occupazionale! %a $rancia 2 grossomodo allineata alla media <(-HK! eglio dell8<(-HK fa la Bermania, soprattutto dal HIIJ in poi! Regno <nito e <s mostrano le performance pi= stabili sull8orizzonte di tempo preso in esame, anche se la crisi ha a5uto anche l/ conseguenze negati5e, lasciando comun7ue i loro tassi ben al di sopra della media <(-HK! %a Bermania 2 l8unico &aese che 2 riuscito ad attra5ersare la crisi senza cadute occupazionali: nel HI+H, 7uasi dieci p!p! sopra la media <(-+K e 7uasi HI sopra l84talia! &urtroppo, l84talia fa segnare un record negati5o anche per 7uanto riguarda lo stacco uomini-donne! 4l tasso di occupazione femminile in et: +J-MN 2 il pi= basso di tutti, circa +I p!p! sotto la media <(-HK, circa +O dal 5alore degli <s! 'ra il +,,K be il HIIK, non c82 e5idenza di chiare tendenze alla con5ergenza 5erso i tassi di occupazione pi= ele5ati! #al HIIK anno della crisi, ad oggi, sono subentrati, in5ece, segnali di di5aricazione! )onsiderazioni simili possono essere ripetute per i tassi di occupazione tra HI e MN anni! Su tutto l8orizzonte di tempo, l84talia resta staccata di circa +I p!p! dalla media <(-HK! %a $rancia si mantiene poco al di sopra della media <(-HK, mentre Bermania e Regno <nito hanno tassi di occupazione significati5amente pi= ele5ati! 6el HI+H, il M+R dell84talia si confronta con il MO,J dell8<(-HK, il KM,K della Bermania, il J,,L della Spagna, il M,,LR della $rancia, il KN,H del Regno <nito, l8oltre KIR degli <S *dato del HI++-!

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3avola ) 9 3assi di occupazione nella fascia di et4 &7-+)

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat

Grafico & 9 3assi di occupazione totali ella fascia di et4 &7-+)

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat

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4talia fanalino di coda anche per il tasso di occupazione femminile tra HI e MN anni, ultima anche dopo la Spagna che, nel HI+H, mostra in5ece un tasso di occupazione complessi5o inferiore a 7uello italiano! 4l tasso di occupazione femminile italiano, JI,JR nel HI+H, 2 di circa +H p!p! inferiore alla media <(-HK, e di oltre HI p!p! inferiore rispetto alla best performer Bermania! 4l tasso di occupazione +J-MN 2 il dato necessario per integrare il primo indicatore di dipendenza strutturale! &er il secondo indicatore sarebbe necessario il tasso di occupazione HJ-M,, che per3 il database (urostat non mette a disposizione! Si ricorre al tasso pi= 5icino, 7uello relati5o alla fascia di et: HI-MN, consape5oli che probabilmente si sta compiendo una approssimazione per eccesso, che si tradurr: in una sottostima dei tassi di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produtti5it:! %a differenza tra i due tassi potrebbe, tutta5ia, esser meno ampia di 7uanto si pu3 supporre, soprattutto per &aesi come l84talia in cui l8ele5ata disoccupazione gio5anile *tra HI e HJ anni- compensa o addirittura pi= che compensa il ritiro dal la5oro dopo i MN anni *tra i MJ e i M, anni-! %a scelta della fascia di et: HI-MN influisce solo nello scenario di simulazione in cui si ipotizza che restino in5ariati i tassi attuali *cfr! infra-! 6egli scenari in cui si ipotizza il raggiungimento del target occupazionale di (uropa HIHI, la scelta 2 ininfluente! &er completare la costruzione degli indicatori di dipendenza strutturale corretti, la 'a5ola J introduce le produtti5it: del la5oro! 4 dati sono di fonte (urostat per i &esi europei, e 9cse per gli Stati <niti! Si tratta di 5alori relati5i posti pari all8unit: 7uelli della $rancia, il &aese che fa registrare i li5elli pi= ele5ati di &il per occupato! 4 dati dell84talia differiscono da 7uelli descritti al precedente )apitolo L: in 7uel caso la produtti5it: 2 misurata come rapporto tra 5alore aggiunto reale ai prezzi base *serie chain-lin>ed- e occupati complessi5i? in 7uesto caso, i database (urostat e 9cse obbligano a considerare il &il reale ai prezzi di mercato *serie chain-lin>ed- in rapporto agli occupati complessi5i! %8uso di due definizioni di produtti5it: di5erse non compromette l8analisi! 1uello che si cerca, infatti, non 2 il 5alore assoluto del 5alore aggiunto o del &il per occupato, ma un ran>ing relati5o tra &aesi, di modo da poter considerare gli occupati in termini di produtti5it: e7ui5alente! %a 'a5ola J descri5e le produtti5it: relati5e posto pari all8unit:, in ogni anno, il 5alore della $rancia! 4l periodo analizzato 5a dal +,,K al HI+H! 4l Brafico L offre, in5ece, un punto di 5ista di5erso! &osti pari all8unit: per tutti i &aesi i 5alori del &il per occupato, il grafico n mostra l8andamento dal +,,K al HI+H! &er gli <s la serie storica si ferma al HI++!

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3avola * 9 La produttivit4 per occupato

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat e 9cse

Grafico ' 9 La produttivit4 per occupato

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat e 9cse

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)ome gi: nell8analisi delle ripartizioni 4talia, anche per la comparazione internazionale si sceglie di far riferimento al ran>ing delle produtti5it: del HIIK, l8ultimo anno prima della crisi! &u3 darsi che 7uesta scelta fa5orisca i &aesi con le economie che soffrono di maggiori problemi strutturali, come l84talia, per i 7uali c82 il rischio che la crisi lasci segni perduranti e rappresenti un 5ero e proprio brea>! %a 'a5ola Ma riporta, per gli anni HI+J, HILI e HIMI, gli indicatori strutturali corretti per tener conto dei tassi di occupazione e dei li5elli di produtti5it:! %o scenario 2 7uello peggiore che sottintende le stesse ipotesi dell8e7ui5alente scenario nel )apitolo L!: sia i tassi di occupazione che la produtti5it: restano fissi ai loro li5elli del HIIK! D una situazione di stallo in cui, se da un lato i &aesi riescono a recuperare rispetto alla caduta della crisi, dall8latro lato non riescono a compiere progressi rispetto al pre crisi! )ome gi: nel capitolo L, il primo indicatore 2 4+ e il secondo 2 4H! &er l8<(-HK tutti gli indicatori sono ampiamente superiori al +IIR, gi: nell8immediato! 4+ 2 destinato a crescere di circa JI p!p!, passando dal +INR del HI+J, al +HN del HILI, al +JM del HIMI! 4H a5r: una dinamica della stessa entit:, circa JI p!p! da oggi al HIMI, passando dal +HLR del HI+J, al +NIR del HILI, al +KLR del HIMI! Bli <s mostrano 5alori molto pi= bassi! 4+ passa dal KIR del HI+J, all8OKR del HILI, all8O, del HIMI, con un incremento complessi5o di meno di HI p!p!! 4H dal ,MR del HI+J, al +IOR del HILI, al ++IR del HIMI, con un aumento di circa +J p!p!! ;d alle5iare il peso dell8in5ecchiamento contribuiscono i tassi di occupazione, inferiori soltanto a 7uelli della Bermania, e la produtti5it: per occupato, significati5amente pi= ele5ata di 7uelle europee! 'ra i paesi europei, 2 la Spagna a mostrare i li5elli e gli incrementi pi= consistenti! 4+ passa dal ++HR del HI+J, al +HNR del HILI, al +KKR del HIMI, segnando un PMJ p!p! circa! 4H da +L+R del HI+J, al +N+R del HI+J, al +,KR del HIMI, segnando un PMK p!p! circa! 4n 7uesto caso, anche gli incrementi a bre5e *HI+J-HILI- raggiungono 5alori significati5i, oltre +I p!p! sia per 4+ che per 4H in un 7uindicennio, 7uasi + p!p! all8anno! #opo la Spagna c82 l84talia! ;nche i li5elli e le dinamiche italiane mostrano 5alori alti! 4+ passa dal +IHR del HI+J, al ++J del HILI, a oltre il +NK del HIMI, con un PNJ p!p!! 4H dal ++N del HI+J, a oltre il +H+ del HILI, a 7uasi il +JK del HIMI, con un PNL p!p!! ;nche per l84talia, la dinamica a bre5e 2 intensa, poco meno di + p!p! all8anno tra il HI+J e il HILI! %a Spagna ha 5alori superiori alla media <(-HK, l84talia 5alori che, pur ele5ati, restano al di sotto della media <(-HK!

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3avola +a 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario peggiore

<(-HK
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

&7%* +IN!LOR +HN!KHR &7%* ,I!MMR +IO!OKR &7%* ON!ONR +I+!HHR &7%* +IH!+,R ++L!,IR &7%* ++H!IJR +LI!M+R &7%* OI!JHR +IH!NNR &7%* M,!,KR ,J!OOR

&7'7 +HN!+MR +L,!NMR &7'7 +IM!I,R +HN!OOR &7'7 +++!IOR ++I!LHR &7'7 ++N!K,R +H+!JNR &7'7 +HL!,JR +N+!NOR &7'7 ,L!KKR ++J!HIR &7'7 OM!LOR +IO!+MR

&7+7 +JJ!KNR +KH!OHR &7+7 ++K!+HR +LM!,MR &7+7 +LN!MNR +NH!L+R &7+7 +NK!JIR +JM!ONR &7+7 +KM!,IR +,K!+,R &7+7 +IN!N,R +HK!MKR &7+7 OO!J,R ++I!IOR

$R;6)4;
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

B(R ;64;
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4';%4;
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

S&;B6;
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

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?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

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?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat, 9cse e <s "ureau of )ensus

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3avola +5 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario intermedio

<(-HK
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

&7%* ,I!OOR ++M!HNR &7%* KK!KLR +I+!LHR &7%* KO!IJR ,O!LOR &7%* K,!,OR ,J!LKR &7%* ,O!I+R +H+!ILR &7%* KM!KMR +IH!K+R &7%* MM!,OR ,M!HMR

&7'7 +IO!+IR +H,!,KR &7'7 ,I!,JR ++M!HHR &7'7 +IH!+,R +IK!HLR &7'7 O,!ONR +I+!KKR &7'7 +IO!NHR +L+!+IR &7'7 O,!NIR ++J!J+R &7'7 OH!M,R +IO!MIR

&7+7 +LJ!MIR +M+!IKR &7+7 +II!N+R +HK!NMR &7+7 +HL!OKR +LO!LLR &7+7 ++J!NNR +L+!LLR &7+7 +JN!KLR +OH!KLR &7+7 ,,!M+R +HO!I+R &7+7 ON!O+R ++I!JHR

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?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat, 9cse e <s "ureau of )ensus

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3avola +c 9 Indicatori di dipendenza strutturale corretti per occupazione e produttivit4: scenario ottimista

<(-HK
?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

&7%* M,!M+R O,!INR &7%* KK!KLR +I+!LHR &7%* M,!NJR OK!JNR &7%* KH!,JR OM!,OR &7%* MM!,+R OH!MHR &7%* KL!NJR ,O!HOR &7%* M,!IOR ,,!HOR

&7'7 OH!OIR ,,!JMR &7'7 ,I!,JR ++M!HHR &7'7 ,I!,LR ,J!N+R &7'7 O+!,NR ,H!OLR &7'7 KN!I+R O,!JIR &7'7 OJ!JNR ++I!JHR &7'7 OJ!HOR ++H!IIR

&7+7 +IL!OKR +HL!LKR &7+7 +II!N+R +HK!NMR &7+7 ++I!HHR +HL!IOR &7+7 +IJ!H,R ++,!KOR &7+7 +IJ!MLR +HN!KNR &7+7 ,J!L+R +HH!NOR &7+7 OK!NKR ++L!,,R

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?7-%) C +*DB E?%*-+)B ?7-&) C ,7DB E?&*-+8B

fonte: elaborazioni 6cs su dati (urostat, 9cse e <s "ureau of )ensus

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%a Bermania rappresenta un caso particolare! 6el HI+J, 4+ e iH hanno 5alori nettamente inferiori alla media <(-HK! 6onostante ci3, la dinamica, trainata soprattutto dalla demografica, porta a superare il ++R nel HILI e il +LNR nel HIMI, con un incremento di JI p!p!, superiore a 7uello dell84talia e paragonabile solo a 7uello della Spagna! 4H passa da poco pi= del +I+R del HI+J, al ++I del HILI, a oltre il +NH del HIMI, con un PN+ p!p!, inferiore a 7uello della Spagna ma paragonabile a 7uello dell84talia! %a $rancia, pur partendo da 5alori pi= ele5ati della Bermania, e non molto distanti da 7uelli dell84talia, sperimenta una dinamica pi= lenta! 4+ passa da 7uasi il ,+R del HI+J al +IM del HILI, al ++K del HIMI, PHK p!p! circa! entre 4H dal +I,R del HI+J, al +HJ del HILI, al +LK del HIMI, PHO p!p! circa! D il Regno <nito il &aese europeo con gli indicatori pi= fa5ore5oli, pi= 5icini a 7uelli degli <s e nettamente pi= bassi della media <(-HK e degli altri &artner europei! 4+ passa da circa l8OIR del HI+J, al ,N del HILI, a oltre il +IN del HIMI, PHN p!p! circa! 4H dal +IHR del HI+J, a oltre il ++J del HILI, al +HO del HIMI, PHJ p!p! circa! 6ello scenario peggiore, ad in5arianza di occupazione e produtti5it:, si possono riconoscere due linee di separazione: tra <(-HK e <s, con l8(uropa che frontegger: problemi di sostenibilit: degli inatti5i significati5amente pi= accentuati che negli Stati <niti? e tra Regno <nito, $rancia e Bermania da un lato e Spagna e 4talia dall8altro, con 7uesti ultimi che, pur in un contesto complessi5o deterioramento degli indicatori di dipendenza, de5ono fronteggiare i li5elli e le dinamiche pi= ele5ate! ;lla luce di 7uesti risultati e di 7uelli del )apitolo L! %84talia sembra toccata da una duplice linea di demarcazione: una esterna, di allontanamento da &aesi in cui le combinazioni di demografia e economia sono pi= 5irtuose? e una interna, di spaccatura, lungo le stesse dimensioni, tra il )entro-6ord e il ezzogiorno! %e 'a5ole Mb e Mc ripropongono i calcoli degli stessi indicatori 4+ e 4H ma in due scenari alternati5i, paralleli a 7uelli gi: s5iluppati nel )apitolo L! 6ella 'a5ola Mb si ipotizza che, a parit: di produtti5it: per occupato ferma al li5ello del HIIK, il tasso di occupazione sia dappertutto, anche negli Stati <niti, pari al KJR, il target dell8(uropa HIHI! 6ella 'a5ola Mc si aggiunge l8ipotesi che tuti i &aesi condi5idano lo stesso li5ello di produtti5it:! 4n altri termini, che in tutti i &aesi un occupato abbia lo stesso peso! &er i &aesi europei 7uesta ipotesi implica una con5ergenza immediata al li5ello di produtti5it: della $rancia, mentre per gli Stati <niti un passo indietro sul piano della produtti5it: *un controsenso che si 2 5oluto lasciar, in modo tale da mantenere gli scenari basati su poche semplici e intelligibili ipotesi-! 6el passaggio dalla 'a5ola Ma a 7uella Mb e a 7uella Mc, tutti gli indicatori di dipendenza migliorano, ma i miglioramenti pi= significati5i a55engono in Spagna e in 4talia, l/ do5e i --#

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tassi di occupazione e la produtti5it: hanno 5alori inferiori rispetto agli altri paesi e rispetto ai target di policy! )onfrontando le tre ta5ole, si giunge ad una conclusione speculare a 7uelle riguardante il gap tra ripartizioni 4talia nel )apitolo L!! iglioramenti solo sul fronte occupazionale non sono sufficienti a chiudere le di5aricazioni tra &aesi europei e tra l8(uropa e gli <s! D necessario che si producano miglioramenti sia sul fronte dell8occupazione che su 7uello della produtti5it:! Solo nello scenario con doppia con5ergenza *occupazione e produtti5it:-, Spagna e 4talia appaiono allineate alla media <(-HK e soprattutto i 5alori degli altri principali &artner europei! ( solo in 7uesto caso, il gap tra (uropa e <s sembra scendere a li5elli compatibili con gli e7uilibri internazionali *cfr! infra-! a, proprio come nel caso del gap tra ripartizioni 4talia, si de5e essere consape5oli della distanza che corre tra lo scenario peggiore e 7uello ottimistico! &er l84talia 7uesta distanza conta circa +, p!p! di occupazione nella fascia di et: +J-MN, circa +J p!p! nella fascia HI-MN, e circa O punti percentuali di produtti5it: per occupato! &er l8<(-HK la distanza conta, rispetti5amente, circa +I p!p! di occupazione +J-MN, K p!p! di occupazione HI-MN, e circa HN p!p! di produtti5it: per occupato! Si riuscir: a raccogliere la sfida0 6el rispondere bisogna considerare che colmare i gap tra Spagna e 4talia e i &aesi pi= 5irtuosi in (uropa, e il gap tra l8<(-HK e gli <s, ser5e a raggiungere un 7uadro strutturale che comun7ue continua a presentare delle difficolt: e delle insidie! 6ello scenario ottimistico *'a5ola Mc-, in <e-HK, 4+ crescer: di oltre LL p!p! da oggi al HIMI, e 4H di oltre LN p!p!! 4n <s, 4+ di circa +O p!p!, e 4H di circa +N p!p!! ;nche dopo faticose, e tutt8altro che pronte, con5ergenze nell8occupazione e nella produtti5it:, sia in (uropa che negli Stati <niti l8e7uilibrio tra demografia, economia e societ: a5r: ancora bisogno di soluzioni e di inter5enti!

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Il a!-"s-#ou-$o: Da dove viene e dove va%


Il Pa6-A5-Yo*-Go 5ani)ario nelle Re2ioni i)aliane

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%. Il Pa6-a5-Yo*-Go 5ani)ario nelle Re2ioni i)aliane

premessa 2 d8obbligo! 4l pay-as-you-go 2 uno strumento fondamentale per il funzionamento dei moderni sistemi di welfare! Ca delle propriet: positi5e che sono essenziali per creare solidariet: tra cittadini, territori, generazioni, per dare basi alla uni5ersalit: degli istituti di welfare, per gestire in maniera efficace i rischi che indi5idui e famiglie possono incontrare nel corso della 5ita! &ropriet: difficilmente riproducibili o non riproducibili con altri strumenti! 6ondimeno, come tutte le le5e di policy, il pay-as-you-go ha pregi e difetti, e il bilanciamento tra i due dipende in maniera cruciale dalla scala di funzionamento! <no sproporzionato ricorso al pay-as-you-go si accompagna ad effetti distorsi5i, su occupazione, produtti5it: e crescita, deri5anti dall8eccessi5a estrazione di risorse che ogni anno 5iene operata sui redditi da la5oro! &er fornire un esempio concreto, le risorse mo5imentate dal pay-as-you-go *non solo 7uello che finanzia la sanit:- anche pro5engono dal cuneo fiscale-contributi5o sul la5oro, che da tempo l84talia si prefigge di ridurre! 1uesta caratteristica negati5a non si pone affatto in contraddizione con l8importanza del %elfare system per lo s5iluppo economico oltre che per l8e7uit: e la sicurezza sociale! 4l limite si riferisce al pay-as-you-go in senso stretto, come meccanismo di reperimento delle risorse 7uando sono oltrepassate soglie critiche di utilizzoGfunzionamento! 1uesto capitolo propone una 7uantificazione del peso, sul &il, sugli atti5i, sugli occupati, etc!, per finanziare la spesa sanitaria Ssn! %8orizzonte si spinge sino al HILI! %8ipotesi base 2 7uella di costanza dell8assetto normati5o e regolatorio che, in 7uesto frangente, 2 7uanto mai frammentato e incerto, 5edendo indebolirsi *anche per sua stessa incapacit: a concludersi- la spinta alla riorganizzazione federalista, senza che nel frattempo siano maturate nuo5e concrete alternati5e! &roprio in 7uesto frangente, lo sforzo di 7uantificare e di allungare l8orizzonte 2 di grande aiuto per indirizzare il dibattito e sollecitare scelte nel contempo tempesti5e e a55edute! )ome si traduce, il finanziamento dei Ssr, in termini di pressione sui &il regionali, oneri a carico degli atti5i, oneri a carico degli occupati, flussi di pere7uazione tra Regioni e territori, flussi di pere7uazione tra singoli cittadini residenti in Regioni di5erse0 Si spera che mappature dettagliate di 7uesto tipo *e anche pi= dettagliate- ser5ano a migliorare la programmazione, la 7ualit: e la sostenibilit: del Sistema Sanitario 6azionale! 4l tentati5o di fare chiarezza sui flussi di risorse non ha la finalit: di stigmatizzarli o

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neutralizzarli tout court, ma 7uella di aiutare il ridisegno e la modernizzazione del sistema, e non solo di 7uello sanitario! #opo una attenta lettura della premessa, essenziale per non trarre conclusioni di policy affrettate e superficiali, si pu3 entrare nel 5i5o dell8analisi! 1ual 2 il peso che ogni occupato de5e sostenere per finanziare la sanit: attra5erso la ripartizione0 1uesto la5oro propone una 7uantificazione dell8onere per l84talia e le Regioni italiane, e la sua proiezione a medio termine, sino al HILI! 'ra i capitolo di spesa del welfare system, 7uello della la sanit: 2 influenzato dal maggioro numero di 5ariabilidri5er e, per 7uesto stesso moti5o, nei prossimi anni far: registrare le tendenze pi= forti alla crescita della sua incidenza sul &il! ;nalizzare separatamente il pay-as-you-go sanitario ser5e a focalizzare meglio le difficolt: di finanziamento presenti e future che nascono sul fronte della sanit:, e a scegliere le soluzioni pi= adatte a superarle! %8analisi parte dalle proiezioni di spesa sanitaria pubblica di parte corrente HI+H-HILI, s5iluppate in prima persona dall8autore con i due modelli Sani od e Sani od-RegN! <tile 7ui ricordare i tratti salienti delle proiezioni, cos/ da poter leggere e interpretare bene le e5idenze! Si tratta in realt: di proiezioni di fabbisogno, che coincidono con proiezioni di spesa solo nel caso in cui *e nelle Regioni in cui- il fabbisogno tro5a integrale copertura e non 2 nascosto da razionamenti delle prestazioni, o da riduzioni degli stanziamenti di risorse che, obbligando a dilazionare i pagamenti, non lasciano traccia nella contabilit: di cassa di prestazioni gi: erogate! %a base delle proiezioni sono i profili di spesa pro-capite delle Regioni benchmar>: (milia Romagna, %ombardia e <mbria! Sono le tre Regioni che, nel corso del 7uin7uennio precedente alle elaborazioni, hanno dimostrato due caratteristiche positi5e, in senso relati5o rispetto alle altre: i minori scarti tra spesa programmata eW-ante e consunti5o eWpost? e i migliori indici onnicomprensi5i di 7ualit: delle prestazioni erogate! %e tre Regioni permettono di indi5iduare il punto di pareggio tra fabbisogno dei cittadini e stanziamento delle risorse! 1ueste ultime comprendono sia il riparto del $ondo Sanitario 6azionale che i finanziamenti aggiunti5i a carico diretto del bilancio regionale! 4n 7uesta prospetti5a, la spesa che si prende in esame e si proietta pu3 essere considerata ottimizzataGstandard, ossia sce5ra da inefficienze!

#ati e simulazioni sono disponibili agli interessati, contattando l8autore all8indirizzo nicola!salernoXtin!it! 6uo5e proiezioni, Regione per Regioni, sono in elaborazione nella collana #elfare .eforming Papers! 4 casi di %azio, (milia Romagna e "asilicata sono gi: disponibili su www!reforming!it *sito web di 6icola )! Salerno-!
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;pplicando la media dei profili di spesa per fascia di et: delle tre Regioni benchmar> alla struttura demografica delle altre Regioni, si ottiene una misura della spesa efficiente per soddisfare il fabbisogno dei cittadini anche nelle altre Regioni! 4n altri termini, si estende il benchmar> a tutte le Regioni! %o scarto tra la spesa contabile a consunti5o e 7uella efficiente *simulata- fornisce un paramento che rappresenta di 7uanto do5rebbe 5ariare la spesa nelle Regioni non benchmar> affinch. 7ueste risultino utilizzare esattamente le risorse correnti necessarie e sufficienti ad emulare il benchmar>! 1uesto scarto pu3 essere applicato lungo tutto l8orizzonte dell8esercizio, per passare dalle proiezioni di spesa efficiente a 7uelle di spesa al lordo delle inefficienze *nell8ipotesi che gli scarti di efficienza restino fermi al loro 5alore inziale-!

#ue Scenari in due 5arianti %e proiezioni s5iluppano due scenari: 6el primo, la spesa pro-capite standard per fasce di et: si e5ol5e, anno per anno, al tasso di crescita del &il pro-capite nazionaleJ? 6el secondo, la spesa pro-capite standard per fasce di et: si e5ol5e, anno per anno, ad un tasso di crescita che so5rasta 7uello &il pro-capite nazionale di +,J p!p!! Su 7uesto trend si innesta un8altra dinamica, secondo la cosiddetta ipotesi healthy ageing: di pari passo con l8aumento della speranza di 5ita, le migliori condizioni di salute delle et: pi= gio5ani si estendono gradualmente alle et: pi= anziane contigueM! 4 profili di spesa pro-capite aggiornati nel tempo sono applicati alla struttura per et: della popolazione regionale *proiezioni 4stat-, per ottenere il 5alore aggregato di fabbisognoGspesa! %e proiezioni possono esser s5olte sia al netto che al lordo delle inefficienze! &er passare dalle prime alle seconde 2 sufficiente, come gi: accennato, applicare lo scarto, rile5abile al primo anno, tra spesa contabile a consunti5o e spesa standard, nell8ipotesi che i di5ari di efficienza tra Regioni restino irrisolti e siano attribuibili nelle stesse proporzioni a tutte le fasce di et:!

4l dri5er 2 il &il nazionale e non 7uello regionale per rispettare il dettato costituzionale di li5elli essenziali di assistenza uniformi su tutto in tutto il &aese! M %8algoritmo 2 descritto in dettaglio nei docuemnti che accompagnano i due modelli Sani od e Sani od-Reg! 4 dati di sopra55i5enza sono 7uelli della pi= recente release delle proiezioni demografiche 4stat!
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're regole di finanziamento ;i due pi= due scenari di spesa *i due iniziali pi= le due 5arianti- si fanno corrispondere tre regole di finanziamento che de5ono coprire sempre in pareggio la spesa: 6ella prima regola, ogni Regione de5e finanziare integralmente la propria spesa con risorse proprie! 6on c82 solidariet: tra Regioni! Si calcolano le incidenze sul &il regionale, il carico sugli atti5i e sugli occupati? 6ella seconda, il finanziamento a55iene chiedendo che ogni Regioni dedichi la stessa 7uota di &il, pari all8incidenza che la spesa sanitaria nazionale ha sul &il nazionale *egual sacrificio proporzionale sul &il-! 9ltre alle incidenze e al carico su atti5i e occupati, 7ui si calcolano anche i flussi di redistribuzione tra territori *6ord, )entro e ezzogiorno-? 6ella terza, il finanziamento a55iene chiedendo che ogni occupato e7ui5alente *cio2 ponderato per la produtti5it: del la5oro, cfr! infra per definizionesopporti in ogni Regione il medesimo onere di finanziamento che, per dare significati5it: al dato, 5iene scalato per il &il pro-capite nazionale! 9ltre alle incidenze e al carico su atti5i e occupati, anche 7ui si calcolano i flussi di redistribuzione tra territori *Regioni-! %e tre regole di finanziamento corrispondono a li5elli crescenti di solidariet: tra Regioni! %a redistribuzione 2 assente nel primo caso? a55iene a li5ello aggregato nel secondo caso *chiedendo a tutte le Regioni di concorrere con la medesima 7uota di &il a coprire il fabbisogno complessi5o nazionale-? a55iene a li5ello micro nel terzo caso, con una esplicita considerazione delle condizioni del mercato del la5oro e della produtti5it:, come 2 noto fortemente spere7uate tra territori! )on i 7uattro scenari lato spesa e le tre regole di finanziamento della spesa si possono costruire i termini entro cui do5ranno tro5are soluzione i problemi di sostenibilit:, pere7uazione tra territori, bilanciamento tra risorse disponibili e perimetro delle prestazioni a carico della sanit: pubblica! 4 due scenari di spesa permettono di indi5iduare un inter5allo di proiezione! Storicamente *dal #opoguerra ad oggi-, il tasso di crescita della spesa sanitaria corrente pro-capite ha so5rastato 7uello del &il di uno spread compreso tra + e H p!p! a seconda dei &aesi! <na tale dinamica si 2 realizzata nonostante le politiche di contenimento, in alcune stagioni, come 7uella dei primi anni 6o5anta in 4talia, anche particolarmente intense! 4l secondo scenario adotta l8e5idenza storica, aggiungendo5i il corretti5o dell8healthy ageing! 4l primo scenario, in5ece, ipotizza che la spesa pro-capite si e5ol5a sempre in linea con il &il pro-capite, sottintendendo un adeguamento *endogeno eGo realizzato con azioni di policydel fabbisogno alle risorse disponibili! &er e5itare un eccesso di ottimismo pre5isionale, il primo scenario non applica l8healthy ageing! %8inter5allo di proiezione 2 s5iluppato sia al netto che al lordo delle inefficienze, dando 5ita ai due pi= due scenari *cfr! infra l8;ppendice dedicata alle ta5ole con i risultati delle simulazioni-! --,

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)ontesto macroeconomico &rima di entrare nel dettaglio delle 7uantificazioni, alcune precisazioni sul contesto macroeconomico e sul rapporto tra le proiezioni di spesa e 7uelle contenute nell8annuale &rogramma di Stabilit: dell84talia! S5olte nel HI+H sulla spesa sanitaria a consunti5o allora disponibile con il dettaglio della mobilit: interregionale, le proiezioni sono, alla data in cui si scri5e, ancora l8ipotesi e5oluti5a migliore a medio-lungo termine! ( lo rimarranno con ogni probabilit: a lungo! ;lmeno nei prossimi N-J anni, infatti, le possibilit: di finanziamento del sistema sanitario saranno, in 4talia come in tutti gli altri &aesi, limitate se non ridotte dagli effetti della crisi economica! 4l punto metodologico solle5ato in apertura di 7uesto capitolo, non confondere il fabbisogno con la spesa, di5err: particolarmente importante, per e5itare che tagli dei finanziamenti 5engano tout court intesi come riduzione delle risorse necessarie, come riforme dal lato della spesa! ; tale scopo, 2 utile mantenere i profili di spesa pro-capite del HI+I, anno in cui la crisi si era s/ gi: manifestata ma non a5e5a ancora raggiunto gli effetti pi= acuti sull8e7uilibri sanitari *soprattutto nelle tre Regioni 5irtuose adottate come benchmar>-! D 5ero che le proiezioni sottintendono il 7uadro macroeconomico di medio-lungo termine descritto nel &rogramma di Stabilit: del HI+H? ma 2 anche 5ero che, se lo si confronta con 7uello del programma di Stabilit: del HI+L, si e5ince che la dinamica del &il non ha subito cambiamenti significati5i! #al HILI al HIMI, il tasso di crescita del &il reale 2 rimasto in5ariato! 'ra il HI+I e il HILI, ad una correzione al ribasso nel primo 7uin7uennio fa seguito una correzione al rialzo tra il HI+J e il HIHI e tra il HIHI e il HIHJ, con i 5alori immediatamente a ridosso del HIHI rimasti in5ariati! 4 cambiamenti sono compresi tra + decimo e al massimo L decimi di punto percentuale? ordini di grandezza che, sull8orizzonte di simulazione sino al HILI, non producono 5ariazioni di rilie5o nei 5alori assoluti del &il *le simulazioni lo testimoniano-! 4l &rogramma di Stabilit: dell84talia *&dS- non contiene proiezioni regionalizzate della spesa sanitaria! <n confronto con le proiezioni 7ui s5iluppate *da ora le proiezioni o le nostre proiezioni- 2 possibile solo sull8aggregato! ;l HI+J, il M,,R di incidenza della spesa sanitaria sul &il riportato nel &dS si confronta con il circa K,HR del primo scenario! 'ra il HI+J e il HILI, il &ds riporta un incremento di incidenza di I,L p!p!, mentre il primo scenario di poco pi= di I,M p!p!! %a distanza tra le due proiezioni si allarga se si considerano le sacche di inefficienza! 4l &dS proietta direttamente la spesa lorda, 7uella che partecipa alla formazione dei conti pubblici! %e proiezioni, in5ece, distinguono tra spesa efficienteGstandard e spesa al lordo delle inefficienze! 4n 7uesto caso, al HI+J, il M,,R del &dS si confronta con il K,JR circa delle nostre proiezioni! 'ra il HI+J e il HILI, il PI,L p!p! del &dS si confronta sempre con il poco pi= di I,M p!p! delle nostre proiezioni

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%e differenze hanno due spiegazioni: %e proiezioni del &dS adottano le ipotesi dello scenario cosiddetto ;wg reference coordinato a li5ello europeo! %a spesa pro-capite per fasce di et: si e5ol5e come il &il pro-capiteK e in pi= incorpora l8effetto dell8healthy ageing, laddo5e nelle nostre proiezioni il tasso 2 7uello del &il pro-capite ma 2 escluso l8healthy ageing *presente in5ece nel secondo scenario-? %e nostre proiezioni non distinguono tra spesa acuta e spesa di assistenza ai non autosufficienti, applicando a entrambe le componenti lo stesso tasso di crescita, laddo5e il &dS ipotizza che la fre7uenza delle non autosufficienze si riduca con il progredire dell8aspettati5a di 5ita e che contemporaneamente non si 5erifichi nessun ampliamento della casistica trattabile? %e proiezioni del &dS scontano gli effetti finanziari delle mano5re di finanza pubblica adottate nel HI++ e nel HI+H! 4n particolare, per il periodo HI+L-HI+K le proiezioni della spesa sanitaria coincidono con 7uelle del 7uadro di finanza pubblica contenuto nel #ocumento di (conomia e $inanza HI+L! &otrebbe essere un esempio, 7uesto, di 7uella confusione tra fabbisogno e risorse erogate per coprire la spesa di cui si 2 detto in precedenza! <n conto do5rebbe essere proiettare le risorse disponibili per finanziare la spesa, altro conto proiettare il fabbisogno che la popolazione pu3 esprimere a parit: di normati5a sui li5elli essenziali di assistenza! Sulle risorse erogabili c82 pieno controllo da parte della policy, cosa che 5iene meno 7uando si passi a 5alutare gli effetti di di5ersi li5elli di finanziamento sulle performance e sullo stato di salute dei cittadiniO! 6el &dS HI+L, l8incidenza della spesa sanitaria sul &il 2 in continua diminuzione dal K,LR del HI+I, al M,, del HIIJ, al M,O del HIHI, al K,I del HIHJ, sino al K,H del HILI! Solo dopo il HILI la 7uota di &il destinata alla sanit: pubblica riuscirebbe a recuperare il li5ello del HI+I! ;ncora maggiore 2 la distanza tra i numeri del &dS e i secondi scenari delle nostre proiezioni, al netto e al lordo delle inefficienze! ;l netto delle inefficienze, l8incidenza sul &il passa dal circa K,HR del HI+J a oltre l8O,LR del HILI, con un aumento di oltre + p!p! in +J anni! ;l lordo delle inefficienze, il circa K,JR del HI+J di5iene il 7uasi O,MR del HILI, P+,+ p!p! in +J anni! 4 secondi scenari delle nostre proiezioni ipotizzano, come si 2 detto, che la dinamica futura non si differenzi da 7uella mediamente osser5ata da #opoguerra ad oggi! 4 risultati sono coerenti con gli scenari delle proiezioni s5iluppate da (cofin, 9cse e $mi, in cui, al di l: dell8in5ecchiamento della popolazione e della dinamica agganciata al &il, si tenta di dar conto delle altre 5ariabili che influenzano la spesa: l8a5anzamento scientifico-tecnologico, l8ampliamento della domanda *con emersione di 7uella razionata o inconsape5ole-, la

K &er la spesa di assistenza ai lungodegenti *la 7uota a carico del Ssn-, il tasso di crescita 2 7uello del &il per occupato, per dar conto del cosiddetto effetto "aumol! 6ei primi anni di proiezione, lo scenario ;wg reference ipotizza la presenza di uno spread tra il tasso di crescita della spesa pro-capite e 7uello del &il pro-capite, ma poi lo spread 5iene fatto gradualmente riassorbire nel tempo! O %a sostenibilit: finanziaria del sistema non pu3 essere ricercata semplicemente riducendo i finanziamenti! Se nel &rogramma di Stabilit: 7uesta prospetti5a di5enta pre5alente, l8oggetti5it: e anche l8utilit: delle proiezioni di spesa ine5itabilmente diminuiscono!

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formalizzazione e istituzionalizzazione dell8assistenza ai non autosufficienti, l8insorgere di fabbisogni nuo5i di pari passo che si raggiungono et: mai prima sperimentate se non i casi personali rari! 'utti dri5er che possono essere compresenti, rafforzandosi a 5icenda!

%e Simulazioni 4l 5ero 5alore aggiunto di 7uesto la5oro 2 il dettaglio regionale, sia delle proiezioni di spesa che delle proiezioni di finanziamento, con annessi flussi redistributi5i tra cittadini e tra territori! %a 'a5ola + riassume i risultati del primo scenario di simulazione *Scenario + nell8;ppendice- in termini di incidenza della spesa sanitaria corrente pubblica sul &il! 6ello Scenario + la spesa proiettata 2 7uella efficiente o standard e il tasso di crescita della spesa pro-capite 2 pari a 7uello del &il pro-capite nazionale! %e proiezioni del &il nazionale incorporano le ipotesi del &dS HI+L! %a suddi5isione del &il nazionale nei &il regionali a55iene sotto l8ipotesi che le 7uote delle Regioni rimangano fisse al loro 5alor medio fatto registrare negli ultimi HI anni! 4n realt:, la scelta tra il 5alor medio e i dati pi= recenti non comporta significati5i cambiamenti *la 5ariabilit: delle 7uote 2 minima-! %8e5idenza indica che non ci sono state, nella storia recente, tendenze con5ergenti, al recupero, da parte del ezzogiorno, del di5ario di produtti5it: e occupazione! %o scenario pi= realistico per i prossimi +J-HI anni 2 che, senza un 5ero cambio di passo della politica economica e del processo delle riforme strutturali, i di5ari territoriali son destinati a rimanere immutati, o addirittura a peggiorare come conseguenza della crisi economica! 6elle Regioni del 6ord l8incidenza si mantiene sempre al di sotto della media 4talia! $a eccezione la %iguria, con una incidenza superiore alla media di poco meno di I,L p!p! nel HI+J, ma una dinamica inferiore a 7uella dell8aggregato 4talia e addirittura in leggera contrazione tra il HI+J e il HILI,! 6el passaggio dal 6ord al )entro e al ezzogiorno le incidenze aumentano! %e Regioni del ezzogiorno si collocano costantemente a ridosso o sopra il +IR! 4n )ampania, &uglia, )alabria e Sicilia, le incidenze sono 7uasi sempre sopra il +IR, arri5ando a ridosso dell8++RR negli ultimi anni di proiezione! %o stacco del )entro dal 6ord 2 mediamente di +-H p!p! di &il, che di5entano L-N tra il ezzogiorno e il 6ord! <n finanziamento affidato alla sola ricchezza prodotta dentro la Regione creerebbe forti disparit: per i cittadini e sarebbe incompatibile con il dettato costituzionale! D il dilemma di policy che l84talia sta affrontando e tentando di risol5ere da tanti anni, almeno dal HIII, anno del #! %gs! n! JM che ha proposto una riorganizzazione del finanziamento della sanit:, dalla copertura automatica di 7ualun7ue costo storico all8aggancio a parametri di
, %a %iguria 2 una delle Regioni con popolazione pi= anziana! 6on a caso, l8incidenza della spesa sanitaria al HI+J 2 al di sopra la media nazionale e significati5amente al di sopra dei 5alori delle altre Regioni del 6ord! &artendo da li5elli gi: a5anzati di in5ecchiamento, il processo di in5ecchiamento da oggi al HILI 2 relati5amente meno inteso in %iguria che nelle altre Regioni d84talia!

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efficienza delle prestazioni *lo standard- e di risorse disponibili *il &il e la crescita economica-, con flussi di pere7uazione territoriali per rendere realizzabili i li5elli essenziali o5un7ue sul territorio nazionale! )ome si sa il #! %gs! JM-HIII 2 rimasto in gran parte inapplicato, e cos/ pure la prosecuzione dei tentati5i di riorganizzazione sopraggiunti dopo la riforma del 'itolo U della )ostituzione del HII+! 'ra 7uesti, il pi= recente, e anche 7uello che, pur non concluso, ha prodotto gli a5anzamenti pi= concreti, 2 del HII,, con la %egge n! NH-HII, e i suoi decreti legislati5i e regolamentari *di cui ancora continua la scia anche se il processo di riforma sembra ora bisognoso di nuo5a linfa? cfr! la premessa-! %a metodologia delle nostre proiezioni, con la scelta delle tre Regioni benchmar> per distinguere la spesa efficiente da 7uella inefficiente, rispecchia i contenuti chia5e della %egge n! NH-HII,! 4n attesa che il &arlamento e le 4stituzioni ritornino a la5orare per dare assetto compiuto al finanziamento della sanit: *di fatto, oggi ci si muo5e in un 7uadro pro55isorio do5uto anche alla alternanza dei Bo5erni-, la 'a5ola H propone una 7uantificazione dei flussi di redistribuzione tra territori che si realizzerebbero se la spesa sanitaria della 'a5ola + fosse finanziata chiedendo a tutte le Regioni di concorrere con la medesima 7uota del &il, pari all8incidenza della spesa sul &il nazionale! )i si pone, in altri termini, nell8ipotesi di finanziamento tramite egual sacrificio proporzionale sul &il regionale! D una ipotesi che 2 stata dibattuta negli scorsi anni, e sono emersi due posizioni e antitetiche: #a un lato, 2 apparsa una soluzione, per alcuni anche l8unica percorribile, per superare l8eccesso di complicazione che ine5itabilmente ci si tro5a da5anti 7uando si de5ono fissare degli standard sia per il li5ello complessi5o della spesa da finanziare che per i flussi di pere7uazione tra territori *la pere7uazione efficiente-, #all8altro lato, l8egual sacrifico proporzionale 2 stato 5alutato come approssimati5o e insufficiente a fornire garanzia di accesso omogeneo ai li5elli essenziali su tutto il territorio nazionale! ;ltre grandezze economico-sociali do5rebbero esser considerate per dimensionare i flussi di pere7uazione, come indicatori di sottos5iluppo e depri5azione, o indicatori di incidenza di situazioni patologiche specifiche, o condizioni geomorfologiche, etc!! 4 flussi in 'a5ola H mostrano come, anche adottando 7uesta regola pere7uati5a semplice ma secondo alcuni insufficiente, la mo5imentazione di risorse tra territori sarebbe cospicua! 4l 6ord esporterebbe pere7uazione per circa , miliardi di (uro nel HI+J, crescenti sino ai 7uasi +H miliardi nel HILI *gli (uro sono in 5alore costante HI+H-! 4l )entro esporterebbe per circa +,H miliardi nel HI+J, continuamente crescenti sino a 7uasi +,J nel HILI! 4l ezzogiorno sarebbe beneficiario netto dei due flussi in uscita da 6ord e )entro: da poco pi= di +I miliardi nel HI+J a oltre i +L miliardi nel HILI! 'rattandosi di spesa efficiente, la pere7uazione ha delle forti e ine7ui5ocabili fondamenta costituzionali, oltre che giustificazioni economiche e sociali! 'utta5ia non ci si pu3 non interrogare sulla sostenibilit: di 7ueste mo5imentazioni di risorse, cospicue, continue e crescenti nel tempo!

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4n un la5oro dedicato alla sostenibilit: della ripartizione come modello per finanziare la sanit:, 2 importante discutere anche della pere7uazione tra territori, caratteristica direttamente connessa a 7uel modello e praticabile oltretutto solo attra5erso 7uel modello! Se la sostenibilit: della ripartizione si misura con il li5ello dell8onere richiesto, anno per anno, a ciascun occupato, le distorsioni che possono nascere da 7uesto peso aumentano nelle proporzioni e anche nei canali di trasmissione al sistema economico-sociale - 7uando le risorse raccolte si spostano, oltre che da cittadino a cittadino, anche da territorio a territorio, da Regione a Regione! Si so5rappongono, in altri termini, pi= piani di redistribuzione! %a 'a5ola L fornisce dettagli sul contributo che ogni atti5o di ciascuna Regione do5rebbe corrispondere, 5ia pay-as-you-go, se il finanziamento della sanit: fosse interamente a carico delle singole Regioni, senza pere7uazione! 4 5alori, espressi in (uro-HI+H, sono crescenti nel tempo! 6ell8aggregato nazionale, si passa dai circa L!+II (uro del HI+J ai circa N!NMI del HILI! 6ella disaggregazione tra Regioni, i 5alori non appaiono eccessi5amente discosti, anche se si nota come il ezzogiorno parte, al HIHJ, da li5elli leggermente inferiori a 7uelli del 6ord e del )entro, per poi registrare una crescita un po8 pi= sostenuta+I! 6el complesso, per3, tutte le Regioni si specchiano abbastanza fedelmente nella media nazionale, molto pi= di 7uanto accada nell8analisi dell8incidenza della spesa regionale sul &il regionale *'a5ola +-! %a spiegazione di 7uesto di5erso grado di dispersione attorno alla media nazionale 2 duplice: i tassi di occupazione e la produtti5it: per occupato! 4 primi sono molto di5ersi tra Regioni e 7uesto implica che il peso del finanziamento del pay-as-you-go sanitario possa contare su platee di5erse di cittadini che effetti5amente producono ricchezza e percepiscono redditi! &er di pi=, gli occupati non possono essere considerati e7ui5alenti: anche la loro produtti5it:, il loro concorso a generare ricchezza *&il- e anche i loro redditi da la5oro 5ariano ampiamente da Regione a Regione, seguendo una ormai strutturalizzata tripartizione 6ord-)entro- ezzogiorno! <n medesimo concorso pro-capite a finanziare il pay-as-you-go sanitario *(uro per occupatoGanno- celerebbe, per esempio, il fatto che i redditi mediamente disponibili per occupato sono di5ersi! &er impostare l8analisi su una condizione di e7ui5alenza, 2 necessario considerare non gli atti5i ma gli occupati ponderati per la loro produtti5it: *gli occupati e7ui5alenti-! 4 tassi di occupazione regionali sono 7uelli osser5ati nel HIIO nella fascia di et: HI-MN! Si sceglie di far riferimento ai li5elli pre crisi *i 5alori del HIIO, anno di a55io della crisi, hanno retto sufficientemente bene rispetto al HIIK e al HIIM-, in modo tale da non trascinare nel tempo, sino al HILI, i peggioramenti del mercato del la5oro cui si 2 assistito tra il HIIO e il HI+H-HI+L! 6ecessario tenere a mente 7uesta scelta *presente anche negli altri scenari- ai fini della lettura e della interpretazione dei risultati! Si 5uole e5itare di dare

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6ei primi anni di proiezione il ezzogiorno 2 relati5amente pi= gio5ane, e 7uesto implica sia fasce atti5e pi= numerose *il denominatore- che minore spesa sanitaria nella fasce di et: a5anzate, do5e la spesa pro-capite 2 normalmente pi= ele5ata!

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una impostazione pessimistica alle proiezioni, accettando forse il rischio di eccedere in ottimismo, soprattutto nei primi J-M anni dell8orizzonte di proiezione in cui l8atti5it: economica continuer: con ogni probabilit: a rimanere al di sotto di 7uella pre crisi! 4 tassi di occupazione sono applicati alle proiezioni demografiche 4stat, scenario centrale, lo stesso preso a riferimento nel &rogramma di Stabilit:! )ome indicatore di produtti5it: si sceglie il &il per occupato, fissando all8unit: 7uello nazionale e riscalando rispetto a 7uesto i 5alori regionali! ;nche in 7uesto caso, si preferisce utilizzare i 5alori pre crisi, per isolare le proiezioni a medio termine dal peggioramento delle condizioni economiche tra il HIIO e il HI+H-HI+L che ha a5uto conseguenze asimmetriche tra Regioni *come dimostrano gli andamenti della produtti5it: e, in particolare, le differenze rispetto al HIIK-! %a produtti5it: relati5a delle Regioni, rile5abile pre crisi, 2 ipotizzata costante sino al HILI, e5itando ancora una 5olta di costruire scenari pessimistici per le Regioni pi= deboli ma, forse, compiendo un errore di ottimismo almeno nei primi anni dell8orizzonte di proiezione! %a 'a5ola N descri5e il peso del pay-as-you-go sanitario per occupato e7ui5alente: 7uanto, in (uro-HI+H, ogni occupato e7ui5alente 2 chiamato a contribuire se la spesa sanitaria regionale de5e esser finanziata integralmente con risorse regionali, senza pere7uazione! Rispetto alla 'a5ola L i 5alori cambiano profondamente! ; li5ello 4talia, si passa da 7uasi N!,II (uro del HI+J a oltre K!III (uro del HILI! ; li5ello 4talia, il dato esprime, per costruzione, il peso del pay-as-you-go sanitario sugli occupati *la produtti5it: dell8aggregato nazionale 2 pari all8unit:-++! %o spaccato regionale mostra una 5ariabilit: ele5atissima! 4l 6ord, con l8eccezione della %iguria, si colloca sempre al di sotto della media nazionale! 6el )entro i 5alori sono pi= ele5ati che al 6ord, ma lo stacco pi= e5idente 2 tra la media 4talia e il ezzogiorno! 6el HI+J, la maggior parte delle Regioni del ezzogiorno mostra 5alori prossimi o superiori a K!III (uro, in continua crescita nel tempo sino a superare gli ++!III *addirittura i +H!III in )alabria- nel HILI! ;bruzzo e olise mostrano un po8 pi= contenuti, ma comun7ue al di sopra della media 4talia! Se la 'a5ola N ci racconta lo sforzo che ogni occupato e7ui5alente de5e compiere per far funzionare la sanit: della sua Regione in maniera autonoma *senza flussi di pere7uazione-, la 'a5ola J rapporta tale sforzo al &il pro-capite regionale! ;l numeratore compare il lato del reperimento delle risorse, al denominatore un fattore di scala che permettere di confrontare lo sforzo di finanziamento con le risorse mediamente disponibili per le esigenze del singolo cittadino residente in Regione! &er l8aggregato 4talia, il dato pu3 esser letto direttamente come rapporto tra la spesa sanitaria che ogni occupato de5e finanziare *il rapporto tra spesa e numero di occupati- e il &il pro-capite!
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&er una corretta interpretazione dei numeri, si precisa che il concorso di ogni occupato e7ui5alente non 2 in termini di reddito da la5oro! %a produtti5it: 2 calcolata in termini di &il e, inoltre, il pay-as-you-go sanitario non assorbe solo risorse prele5ate con imposte sul reddito da la5oro *in 4talia il finanziamento poggia anche sull845a e sull84rap-! 1uei numeri *i N!III (uro del HI+J e i K!III del HILIsono porzioni del &il prodotto annualmente dal singolo occupato e7ui5alente, destinate al finanziamento della sanit:!

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4n 4talia il carico sugli occupati supera il +,R del &il pro-capite nel HI+J, cresce continuamente nel tempo, raggiunge 7uasi il HHR R del &il pro-capite nel HILI! 1uasi un 7uarto del &il pro-capite che 5iene assorbito dal pay-as-you-go sanitario 2 una soglia alta, soprattutto se si considera che nel &il do5rebbero tro5are adeguata copertura tutti gli altri istituti di welfare, dalle pensioni agli ammortizzatori del mercato del la5oro, alle prestazioni per le famiglie, per i minori, per i cittadini con mezzi economici insufficienti, all8assistenza per di5ersamente abili estranea al bilancio Ssn *l8area socio-sanitaria-, etc!! 4l 7uadro di5enta ancor pi= critico nello spaccato regionale! 1uasi tutto il )entro-6ord 2 al di sotto della media 4talia di N-J p!p!, con le eccezioni di %iguria, <mbria e arche! 4 5alori del ezzogiorno appaiono, in5ece, ampiamente pi= ele5ati! ;l HI+J, l8incidenza 5a dal HOR dell8;bruzzo sino a oltre il NMR della )alabria! ;l HILI, 7uattro Regioni, )ampania, &uglia, )alabria e Sicilia, hanno 5alori prossimi o superiori al JIR! %a Sardegna e la "asilicata si collocano al di sopra del NIR! ;bruzzo e olise significati5amente al di sopra del LIR! %a spere7uazione tra Regioni, gi: forte oggi e ancora pi= forte nei prossimi +J anni, suggerisce di pro5are a 5erificare che cosa succederebbe se, in5ece di lasciare sole le Regioni, si atti5assero flussi di pere7uazione in grado di garantire che ogni occupato e7ui5alente sopporti lo stesso sacrificio proporzionale in rapporto al &il pro-capite nazionale! D un altro modo, alternati5o a 7uello della 'a5ola H, di osser5are e 7uantificare i flussi pere7uati5i nell8ipotesi che la spesa tro5i finanziamento integrale in ogni Regione con un concorso dell8occupato e7ui5alente identico in ogni Regione e pari al 5alore medio nazionale! 4 numeri sono 7uelli della 'a5ola M! )on l8eccezione di %iguria, <mbria e arche, tutto il )entro-6ord esporterebbe risorse pere7uati5e! 1uesta 5olta, a differenza dei dati in 'a5ola H, i numeri sono a li5ello microeconomico, si riferiscono al singolo occupato e7ui5alente! 6el )entro-6ord, in media ogni occupato e7ui5alente do5rebbe mettere a disposizione risorse per il L-NR del &il pro-capite nazionale nel HI+J, in crescita di circa + p!p! tra il HI+J e il HILI! %a 5ariabilit: 2 ele5ata e si suggerisce una lettura diretta della 'a5ola M! %a situazione si capo5olge nel ezzogiorno, do5e ogni occupato e7ui5alente rice5erebbe sostegni pere7uati5i per il +IR del &il pro-capite nel HI+J, in crescita di L-N p!p! tra il HI+J e il HILI! %a 5ariabilit: ele5ata tra Regioni suggerisce anche 7ui di accompagnare i 5alori medi con una lettura diretta della 'a5ola M! ;nche osser5ati a li5ello micro, i trasferimenti tra territori impliciti nel payas-you-go sanitario raggiungono soglie critiche e, soprattutto, in crescita continua! %ettura e interpretazione dello secondo scenario delle nostre proiezioni *Scenario H nell8;ppendice- procedono simmetricamente a 7uanto gi: discusso per lo Scenario +! 4l dettaglio dei dati 2 nell8;ppendice dedicata alle elaborazioni! D utile sottolineare le differenze nei risultati dei due scenari, ricordando che nel secondo scenario il tasso di crescita della spesa sanitaria pro-capite supera 7uello del &il pro-capite di +,J p!p!!, e che contemporaneamente 5iene applicata l8ipotesi dell8healthy ageing! -"&

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%e incidenze sui &il sono o55iamente tutte maggiori, mediamente di I,N-I,J p!p!, sia nell8aggregato 4talia che nelle singole Regioni! )orrispondentemente aumentano anche le necessit: di pere7uazione tra territori! Se si applicasse la regola dell8egual sacrifico proporzionale sul &il regionale, al ezzogiorno affluirebbero oltre +I miliardi di (uro nel HI+J, in crescita sino a oltre ++,M nel HILI! Uisti al li5ello micro *7uanto ogni occupato e7ui5alente d: o rice5e in percentuale del &il pro-capite-, i trasferimenti territoriali aumentano mediamente di circa + p!p! nel )entro-6ord, mentre di circa +-+,J p!p! nel ezzogiorno! 1ueste differenze sono rile5ate al HILI? nei primi anni di simulazione Scenario + e Scenario H forniscono, per costruzione, risultati 7uasi perfettamente so5rapponibili *i di5ersi tassi di crescita hanno bisogno di tempo per produrre differenti risultati-! 6ell8orizzonte, tutto sommato bre5e, di +J anni, le differenze tra Scenario + e Scenario H potrebbero apparire abbastanza limitate! a 7uesta e5idenza non de5e trarre in inganno! 4n primo luogo perch. mezzo punto percentuale di &il rimane, nell8e7uilibrio di un bilancio rigido e oberato dal pagamento del ser5izio del debito pubblico come 7uello italiano, una entit: non trascurabile! D, per fare un esempio, poco meno di 7uanto il &aese spende per lYindennit: di disoccupazione+H! 4n secondo luogo, 2 nel lungo periodo, in 7uei LI anni che separano il HILI dall8orizzonte HIMI preso in esame nel &rogramma di Stabilit:, che il maggior tasso di crescita della spesa *dello Scenario H rispetto allo Scenario +-, combinato con l8acutizzarsi del processo di in5ecchiamento, dispiegher: tutti i suoi effetti! 4n 7uesta prospetti5a, le incidenze sui &il, gli oneri che il pay-as-you-go assegna agli occupati, e le entit: dei trasferimenti tra territori sono campanelli di allarme che gi: stanno suonando da tempo e continueranno a farlo in maniera crescente! 1ueste grandezze stanno raggiungendo, come le proiezioni dimostrano, soglie troppo alte, sproporzionate, non compatibili con un buon funzionamento dell8economia, del finanziamento della sanit: e del finanziamento del complesso del welfare system! Scenario + e Scenario H proiettano la spesa efficiente, ipotizzando che tutte le Regioni, gi: nel HI+J, riescano a allinearsi al benchmar> fornito da (mila Romagna, %ombardia e <mbria! &urtroppo non 2 ancora cos/ ed 2 arduo immaginare che i gap di efficienza possano essere colmati in tempi cos/ stretti e completarsi entro il HILI! 4 +J anni tra il HI+J e il HILI potrebbero ser5ire come fase di transizione, se da55ero si riuscisse a metter a punto un nuo5o 7uadro di finanziamento e go5ernance da raggiungere a regime! %8inclusione delle inefficienze peggiora soprattutto la posizione del ezzogiorno e, di riflesso, 7uella dell8aggregato &aese! %o Scenario L modifica lo Scenario + aumentando le proiezioni di spesa con i parametri di inefficienza! %o Scenario N fa la stessa cosa con riferimento allo Scenario H!

+H 6el HI+I, all8indennit: di disoccupazione 2 andato lo I,KR del &il! 6el &dS si pre5ede un graduale aumento a I,,R nel HI+J, e poi un lenta riduzione con stabilizzazione a I,MR del &il dal HILI in poi!

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Secondo lo Scenario L, nelle Regioni pi= inefficienti l8incidenza sul &il aumenta sino a 7uasi + p!p! lungo tutto l8orizzonte di proiezione *'a5ola +L-! Bli aumenti maggiori in )alabria, )ampania, &uglia, %azio, ma anche nelle due &ro5ince ;utonome di "olzano e 'rento! Se si applicasse la regola di egual sacrifico proporzionale sul &il regionale *'a5ola +N-, il ezzogiorno rice5erebbe trasferimenti crescenti dagli oltre ++,H miliardi di (uro nel HI+J sino ai 7uasi +N,O nel HILI! )entro e 6ord continuerebbero ad esportare pere7uazione! %a differenza dei flussi in ingresso nel ezzogiorno tra lo Scenario + e lo Scenario L, circa +,H miliardi nel HI+J crescenti sino a +,M miliardi nel HILI, pu3 esser letta come misurazione delle risorse assorbite dalle inefficienze! <na tassa da inefficienza! 4l 5alore complessi5o delle inefficienze 2, in realt:, superiore! %8analisi dei flussi netti nasconde, infatti, che anche nel 6ord e nel )entro ci sono Regioni che do5rebbero correggere la loro spesa per emulare il benchmar>! 4l solo %azio, per esempio, aggiunge circa +,H miliardi di inefficienze nel HI+J, che aumentano continuamente sino a di5entare +,K miliardi nel HIIK! &er una descrizione dettagliata, Regione per Regione, si rimanda alle elaborazioni dell8autore nella serie dei modelli SaniRegio, Sani od e Sani od-Reg+L! 1ui 2 opportuno sottolineare che, in percentuale del &il, le risorse complessi5amente assorbite dalle inefficienze e7ui5algono a circa lo I,LR del &il, lungo tutto l8orizzonte di proiezione! 9rdine di grandezza tutt8altro che trascurabile! )ome termine di paragone, si propone ancora una 5olta la spesa in indennit: di disoccupazione: se liberate e reindirizzate, 7uelle risorse permetterebbero di aumentare del JIR 7uanto l84talia oggi dedica all8indennit: di disoccupazione! #al confronto tra la 'a5ola N dello Scenario + e la 'a5ola +M dello Scenario L, si e5ince come il peso del pay-as-you-go sugli occupati e7ui5alenti aumenti soprattutto nel ezzogiorno! 4n mancanza di flussi di pere7uazione, infatti, le inefficienze si scaricherebbero integralmente sugli occupati cittadini residenti! )ampania e &uglia sono le Regioni del ezzogiorno con le 5ariazioni pi= ampie! 6on si pu3 trascurare che anche alcune Regioni del )entro e del 6ord sperimenterebbero cambiamenti di rile5o! Si tratta del %azio e delle due &ro5ince ;utonome di 'rento e "olzano! 4n 7ueste ultime le inefficienze hanno 5alori aggregati circoscritti, per la piccola dimensione del territorio e della popolazione, ma, misurate in percentuale della spesa sanitaria, di5entano addirittura le pi= alte in 4talia! 4l peso del pay-as-you-go se ogni Regione do5esse finanziare la spesa in totale autonomia fa comprendere bene 7uali siano i termini del dibattito di policy e anche le ragioni per cui il suo s5olgimento 2 stato sinora cos/ complicato: %a pere7uazione 2 necessaria perch., lasciate da sole, non tutte le Regioni potrebbero far fronte al finanziamento dei li5elli essenziali di assistenza? a, nel contempo, una regola che costantemente ripartisse le inefficienze su tutti gli occupati nazionali esporrebbe al rischio di rallentare i processi di
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riforma nelle Regioni do5e sono pi= urgenti, perch. ridurrebbe la sensibilizzazione dei cittadini residenti, fruitori delle prestazioni sanitari e anche finanziatori delle stesse? %e due &ro5ince ;utonome sollecitano una considerazione in pi=! 1uel carico sugli occupati e7ui5alenti, che aumenta significati5amente nel passaggio dal netto al lordo delle inefficienze, pu3 essere sostenuto grazie alla fiscalit: di fa5ore degli Sta tuti Speciali! Ca ancora 5alenza e giustificazione la distinzione tra Regioni speciali e ordinarie0 955iamente la domanda 5ale per tutte le regioni a Statuto Speciale! #al confronto tra la 'a5ola M dello Scenario + e la 'a5ola +O dello Scenario L, si pu3 notare come anche i flussi redistributi5i a li5ello micro *da e per l8occupato e7ui5alente in percentuale del &il pro-capite nazionale- abbiano dei cambiamenti significati5i! Se si adottasse l8ipotesi di finanziamento ad egual sacrifico per occupato e7ui5alente, nelle Regioni pi= inefficienti del ezzogiorno il sostegno redistributi5o aumenterebbe, sino a PH-L p!p! di &il &ro-capite alla fine del periodo di proiezione! ;umenti dello steso ordine nel %azio! 6el resto del &ase si 5erifica un remiW: le Regioni pi= efficienti e, nel contempo, pi= produtti5e e con pi= occupazione, prendono in carico una maggior 7uota di redistribuzione *la %ombardia, per esempio, circa + p!p! in pi=-? le Regioni meno efficienti ma con buoni li5elli di produtti5it: e occupazione 5edono ridursi gli oneri per redistribuzione *le due &ro5ince ;utonome per esempio+N-? in altre Regioni, a seconda di come efficienza sanitaria, occupazione e produtti5it: si combinano, si 5erificano anche in5ersioni di posizione, da beneficiari di pere7uazione a finanziatori *2 il caso delle arche e della Ualle d8;osta-! %ettura ed interpretazioni dello Scenario N procedono come per lo Scenario L! %o Scenario N replica lo Scenario H aggiungendo a 7uest8ultimo le inefficienze! 6ello Scenario N si tro5ano congiunte l8ipotesi che la spesa abbia una dinamica pi= intensa di 7uella del &il e l8ipotesi che le Regioni, almeno sino al HILI, non riescano a liberarsi delle sacche di inefficienza! D, o55iamente, lo scenario pi= impegnati5o per la sostenibilit: del sistema e le scelte di policy riguardanti il modello di finanziamento! 6ondimeno, si tratta di uno scenario plausibile, forse il pi= plausibile tra 7uelli considerati! %e inefficienze non possono esser rimosse 5elocemente! 6ei prossimi +J anni potranno essere riassorbite pi= o meno gradualmente, ma a condizione che il processo di riorganizzazione del sistema sanitario 5enga ripreso e condotto a compimento in tempi stretti! &er 7uanto riguarda il tasso di crescita della spesa, appare necessario, proprio nel frangente in cui si stanno comprimendo le risorse destinate alla sanit: a causa della crisi economica, tenere separati i due li5elli del finanziamento e del fabbisogno! D un errore, di
+N olto esplicati5a la situazione delle due &ro5ince ;utonome! Se fosse applicata la regola dell8ugual sacrificio proporzionale sugli occupati, con criterio unico su tutto il territorio nazionale, esse do5rebbero finanziare la pere7uazione tra territori! ;desso non solo non la finanziano, ma hanno, per ragioni storiche, uno posizione speciale nella ripartizione delle risorse fiscali e tributarie!

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metodo prima ancora che di 7uantificazione, che 2 stato spesso compiuto in 4talia, anche all8interno dei documenti ufficiali di finanza pubblica! Se si sposasse tout court il 7uadro a medio-lungo termine contenuto nel &dS HI+L, l8incidenza della spesa sanitaria sul &il do5rebbe diminuire di I,N p!p! tra il HI+I e il HI+J, poi di I,+ p!p! tra il HI+J e il HIHI, per poi aumentare lentamente di I,N p!p! tra il HIHI e il HILI! ;l HILI l8incidenza sarebbe del K,HR, un decimo di punto al di sotto dell8incidenza del HI+I! <n andamento decrescente che non tro5a giustificazione in riforme strutturali sul lato della domanda di prestazioni o del funzionamento degli erogatori, ma si spiega solo con il contenimento programmato delle risorse a finanziamento! %8esigenza di riformare e la capacit: delle riforme di risol5ere i problemi di sostenibilit: e adeguatezza delle prestazioni sanitarie le si coglie proprio dal raffronto tra il fabbisogno e le risorse disponibili? se il primo 5iene adeguato alle seconde in maniera implicita, allora gli esercizi di proiezione e programmazione perdono realismo e 5alidit:! #i5entano inutili! 6ello Scenario N, l8incidenza a li5ello &aese passa da circa il K,JR del HI+J a circa l8O,MR del HILI, pi= di + p!p! di incremento in +J anni! )on l8eccezione dell8;bruzzo, in tutto il ezzogiorno le incidenze superano il +I R dei &il regionali nel HI+J, per poi crescere e superare il +HR in )ampania, &uglia e )alabria, raggiungere 7uasi il ++,JR in Sicilia e Sardegna, raggiungere e anche superare il +IRR in ;bruzzo, olise e "asilicata! 6el 6ord le incidenze sono mediamente di N-J punti pi= basse! 6el )entro mediamente pi= basse di H-L punti *'a5ola +,-! Se si applicasse il criterio di egual sacrificio proporzionale sui &il regionali *'a5ola HI-, il ezzogiorno rice5erebbe un flusso redistributi5o di 7uasi ++,L miliardi nel HI+J, crescenti sino a circa +J,L miliardi nel HILI! &er no5e decimi le risorse pro5errebbero dal 6ord, per il rimanente decimo dal )entro! &er l84talia, il peso del pay-as-you-go sanitario sull8occupato e7ui5alente, nel HI+J pari a circa J!+II (uro, supererebbe i K!KII nel HILI! olto ampia la 5ariabilit: regionale *3avola &&-! 6ella maggior parte delle Regioni del ezzogiorno, i 5alori sono prossimi o superiori ai K!JII (uro nel HI+J, per aumentare nel tempo sino a superare i +H!III (uro! 4n )ampania e )alabria i 5alori del HI+L superano i +L!III (uro! Rispetto al ezzogiorno, il 6ord mostra 5alori grossomodo dimezzati! <mbria e arche si collocano in una posizione intermedia, mentre %azio e 'oscana sono assimilabili, per 7uesta statistica, alle Regioni del 6ord+J ! %a 5ariabilit: regionale 2 ampia, soprattutto nel ezzogiorno, e per 7uesto si suggerisce di accompagnare i dati medi 7ui riportati con una lettura diretta e attenta della 'a5ola HH! Se si applicasse il criterio dell8ugual sacrificio per occupato e7ui5alente *'a5ola HN-, nelle Regioni del ezzogiorno i flussi di redistribuzione micro partirebbero da li5elli mediamente pari all8O-,R del &il pro-capite nazionale, per arri5are, nel HILI, al +L-+NR!

+J 4l %azio ha alti li5elli di inefficienza, ma buoni li5elli di occupazione e produtti5it:! %e statistiche regionali segnalano che 2 una delle economie cresciute di pi= negli ultimi +I-+J anni!

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6el HI+J, )alabria, )ampania ed &uglia fanno registrare i 5alori pi= alti: oltre il +HR! 6el HILI, 7ueste stesse Regioni arri5ano a punte superiori al +KR! %e Regioni maggiori esportatrici di pere7uazioni sarebbero la %ombardia *oltre il N,JR nel HI+J, 7uasi il MR nel HILI-, l8(mila Romagna *oltre il NR e 7uasi il MR-, il Ueneto *circa il L,JR e circa il N,LR-!

6el complesso, gli scenari simulati segnalano di5ersi punti importanti per la policy: +! ;l lordo delle inefficienze, il fabbisogno sanitario, nel HI+J superiore al K,JR del &il, si collocher: nella forchetta O,+-O,MR al HILI, con un incremento compreso tra I,M e +,+ p!p!? H! 4l peso delle inefficienze 2 ele5ato, circa I,L p!p! di &il, ma nei prossimi +J anni 2 arduo immaginare che esse possano essere risolte e le relati5e risorse utilizzate per ridurre la spesa? L! ;nche si tro5asse rimedio alle inefficienze, 2 plausibile per 7uelle risorse un miglior riutilizzo sempre nel sistema sanitario, soprattutto nelle Regioni do5e dotazioni strumentali e 7ualit: delle prestazioni urge 5engano essere innalzate? N! 4ndipendentemente dalla ricollocazione delle risorse, appare corretto effettuare le proiezioni lorde, simulando il funzionamento del sistema per come esso 2 allo stato attuale, in modo tale da dare piena e5idenza al problema, che non 2 risol5ibile semplicemente riducendo gli stanziamenti eWante di importi pari alla stima delle inefficienze *disinteressandosi di 7uel che accade nella realt:-? J! ;nche se si prendesse in esame la spesa efficiente, l8incidenza sul &il partirebbe da li5elli inferiori, poco pi= del K,HR, ma tra il HI+J e il HILI sperimenterebbe, per costruzione delle simulazioni, incrementi so5rapponibili a 7uelli dello scenario lordo, collocandosi nella stessa forchetta PI,M-+,+ p!p!? M! &er di pi=, tra i due lati della forchetta, 7uello pi= adatto a cogliere la dinamica del fabbisogno 2 l8estremo superiore, che deri5a da scenari in cui la spesa procapite cresce ad un tasso superiore a 7uello del &il pro-capite e, nel contempo, le condizioni di salute generali migliorano di anno in anno secondo l8ipotesi dell8healthy ageing? K! Sotto 7ueste incidenze e 7ueste dinamiche della spesa nazionale, che gi: di per se stesse segnalano delle criticit:+M, bisogna considerare il carico sugli atti5i e sugli occupati del finanziamento pay-as-you-go della sanit:, e la 5ariabilit: regionale di 7ueste grandezze? O! 6ell8aggregato 4talia, il peso su ogni occupato 2 di 7uasi J!III (uro nel HI+J e di5iene di oltre K!III nel HILI *(uro costanti HI+H- se si considera la spesa efficiente *dati medi dello Scenario + e dello Scenario H-! %8aggiunta delle

+M %a crisi ha causato un aumento secco dell8incidenza sul &il della spesa sanitaria di circa I,J-I,M p!p!! %8incremento sarebbe stato anche maggiore se non fossero inter5enute mano5re di contenimento, 7uasi tutte sul lato delle erogazioni di finanziamenti! 9ltre 7uesto incremento, nei prossimi +J anni bisogner: cercare spazio nel &il per un altro punto percentuale!

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inefficienze porta il dato del HI+J a superare i J!III (uro e 7uello del HILI a circa K!JII *dati medi dello Scenario L e dello Scenario N-? ,! ;l di sotto della media 4talia, per confrontare il carico sugli occupati nelle 5arie Regioni, 2 necessario ponderare gli stessi occupati per il di5erso grado di produtti5it:! %o sforzo che il singolo occupato pu3 sostenere, infatti, dipende dalla sua capacit: di generare ricchezza e reddito! Senza ponderazione, gli occupati sarebbero trattati dappertutto come e7ui5alenti, cos/ sotto5alutando le difficolt: di finanziamento che incontrano e incontreranno le Regioni meno produtti5e! 4n 4talia, oltretutto, le Regioni meno produtti5e sono anche 7uelle con maggiori problemi occupazionali e con da5anti l8in5ecchiamento pi= rapido *il ezzogiorno-? +I! 4l carico sull8occupato e7ui5alente 2 circa +,L-+,N 5olte pi= ele5ato nel ezzogiorno rispetto al 6ord negli scenari a spesa efficiente *media Scenario + e Scenario H-? e di oltre +,J 5olte pi= ele5ato negli scenari a spesa lorda delle inefficienze *media Scenario L e Scenario N-? ++! 4l carico sull8occupato e7ui5alente rappresenta un punto di 5ista alternati5o all8analisi dell8incidenza della spesa regionale sul &il regionale, con il 5antaggio, rispetto a 7uest88ultimo, di integrare esplicitamente 5ariabili di produtti5it: e di mercato del la5oro? +H! %8analisi dell8incidenza delle spese regionali sui &il regionali fornisce indicazioni coerenti con i precedenti punti! 6el ezzogiorno le incidenze sono prossime o addirittura superiori al +IR gi: nel HI+J, per poi raggiungere, nel HILI, 5alori superiori all8++ e con picchi oltre il +HR per le Regioni pi= inefficienti *in una lettura di insieme di tutti e 7uattro gli scenari-! 6el 6ord le incidenze sono pi= basse mediamente di L-N p!p! lungo tutto l8orizzonte di proiezione? nel centro pi= basse mediamente di H-L p!p!? +L! )on pesi sugli occupati cos/ spere7uati e incidenze sul &il altrettanto spere7uate, in attesa che si faccia chiarezza sulla riorganizzazione del sistema sanitario nel suo complesso, 7uello che si pu3 fare 2 prospettare l8ipotesi opposta! ;ffianco all8ipotesi che ogni Regione sia responsabile del finanziamento della sua spesa senza inter5enti pere7uati5i, ipotizzare che il finanziamento a55enga con la regola dell8ugual sacrificio proporzionale o in termini di incidenza sul &il o in termini di carico sull8occupato e7ui5alente *espresso in proporzione al &il pro-capite nazionale-! Si costruiscono, cos/, i termini estremi e per certi 5ersi opposti in cui do5ranno tro5are soluzione i problemi di sostenibilit:, pere7uazione tra territori, bilanciamento tra risorse disponibili e perimetro delle prestazioni a carico della sanit: pubblica! 6essuna di 7ueste tre regole 2 oggi in funzione? +N! Se si adotta la regola dell8ugual sacrificio proporzionale sui &il, nel HI+J e nella media degli scenari con spesa efficiente, il ezzogiorno rice5e dal )entro6ord oltre +I miliardi di (uro, che di5entano pi= di +L miliardi nel HILI, lungo un percorso di continua crescente dipendenza! 6ella media degli scenari con spesa lorda, i due 5alori di5entano rispetti5amente oltre ++ e 7uasi -#"

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+J miliardi! ;l di l: dell8ordine di grandezza, tutt8altro che trascurabile, a preoccupare do5rebbe essere l8entit: crescente, dietro la 7uale c82 uno s7uilibrio territoriale crescente e di cui non intra5ede risoluzione? +J! )irca no5e decimi della pere7uazione 2 a carico del 6ord, il restante decimo del )entro! &roporzioni che restano grossomodo in5ariate durante tutto l8orizzonte delle proiezioni? +M! Se, spostando l8analisi, si passa dal piano macro a 7uello micro e si adotta la regola dell8ugual sacrifico per occupato e7ui5alente, il dato principale 2 che nel ezzogiorno ogni occupato e7ui5alente sarebbe assistito dal )entro-6ord con importi a ridosso del +IR del &il pro-capite nel HI+J, in aumento sino a circa il +L-+NR nel HILI! 1uesti dati, riferiti alle proiezioni di spesa efficiente, di5errebbero, negli scenari con spesa lorda, rispetti5amente oltre il +IR e circa il +J-+MR? +K! %a 5ariabilit: tra Regioni *soprattutto nel ezzogiorno, si 5eda il caso di ;bruzzo e olise per esempio- 2 ampia e 7uesti 5alori medi 5anno accompagnati da una lettura attenta dei 5alori dettagliati in ;ppendice! #inamica crescente dell8incidenza della spesa sul &il a li5ello nazionale, con una ampia 5ariabilit: tra territori secondo la tripartizione storica 6ord, )entro, Sud! )arico sugli occupati *ponderati per produtti5it:- ele5ato, in termini di (uro e in percentuale del &il pro-capite, e con una 5ariabilit: territoriale ancor pi= marcata delle incidenze sul &il! (, se si mettono in atto scelte di pere7uazione affinch. ogni Regione finanzi la sanit: con la stessa 7uota di &il, o ogni occupato in ogni Regione finanzi la sanit: con la stessa 7uota di &il pro-capite nazionale, trasferimenti territoriali cospicui e perduranti, anzi addirittura in di5aricazione da oggi sino al HILI! D 7uesto il dilemma del pay-as-you-go, che rimane tel 7uel, nei suoi ordini di grandezza, anche negli scenari in cui le Regioni si allineano al benchmar> e riescono a riassorbire le sacche di inefficienza! D sostenibile un modello di 7uesto genere0 Bli si pu3 affidare la sanit: del nostro futuro0 &rima di rispondere bisogna tener conto di altri tre elementi: %a spesa considerata nelle proiezioni 2 solo 7uella di natura corrente! Sono tralasciate le esigenze di spesa in conto capitale, non per una scelta interna a 7ueste simulazioni, ma perch. 2 un capitolo di spesa in 4talia sotto5alutato e sottodimensionato nella realt: dei fatti? &er la spesa di assistenza ai non autosufficienti si considera solo la 7uota parte a carico diretto del bilancio del sistema sanitario! Resta esclusa 7uella a carico dei )omuni, un uni5erso ancora non del tutto censito, e 7uella a carico del bilancio dell84nps nella forma dell8istituto dell8assegno di accompagnamento *attualmente + p!p! di &il-? 4l finanziamento pay-as-you-go non alimenta solo la sanit:, ma anche tutto il resto del welfare system, a cominciare dal capitolo, in 4talia predominante, delle pensioni! <na analisi di sostenibilit: del pay-as-you-go non pu3 prescindere dall8adottare una prospetti5a complessi5a e integrata, dalla 7uale -##

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le criticit: uscirebbero rafforzate *scala del pay-as-you-go, incidenza sul &il e sui redditi, effetti distorsi5i di cospicui flussi di redistribuzione tra cittadini e tra territori-! %8efficientamento della spesa sanitaria, obietti5o principe del federalismo, 7uantun7ue di primaria importanza *le inefficienze bruciano circa lo I,LR del &il ogni anno-, da solo non pu3 risol5ere il problema del finanziamento e ribilanciare il ricorso al pay-as-you-go, ele5ato oggi e sempre pi= alto in prospetti5a *tra +J-HI anni-! Se la scala di funzionamento del pay-as-you-go supera li5elli soglia, di5iene fonte di distorsioni, esattamente come a55iene con 7ualun7ue formaGstrumento di redistribuzione delle risorse tra cittadini e tra territori 7uando utilizzato in maniera eccessi5a! %a lettura di policy pi= importante che 7uesto scritto suggerisce 2 7uesta: 2 utopico credere che la riorganizzazione federalista, o altra ristrutturazione in grado di efficientare la spesa, possa risol5ere tutti i problemi di sostenibilit: finanziaria! ;nzi, alla luce dei numeri, sembra si debba sostenere esattamente il contrario: una condizione per ammodernare la go5ernance sanitaria 2 proprio 7uella di creare delle basi macrofinanziarie solide e dure5oli che la sottraggano al clima di continua urgenza? altrimenti 7ualun7ue ridisegno istituzionale e 7ualun7ue nuo5o in7uadramento regolatorio rischiano di essere sopraffatti dalle dinamiche della spesa e dai 5olumi crescenti di pay-as-you-go in cui la stessa spesa cerca copertura! Ser5e mettere assieme e coordinare pi= riforme dal lato della spesa e dal lato del finanziamento! 'ra 7ueste ultime: la seletti5it: dell8uni5ersalismo *oggi le prestazioni %ea sono di fatto onnicomprensi5e e 7uasi completamente gratuite- e la di5ersificazione multipilastro, affiancando al pay-as-you-go pubblico un pilastro pri5ato basato sull8accumulazione reale delle risorse+K! 6on 2 nelle finalit: di 7uesto scritto entrare nel dettaglio della seletti5it: e del multipilastro! 4ndipendentemente dalla lettura di policy che se ne 5oglia dare, simulazioni e dati 7ui presentati 5ogliono essere di base e di supporto per il dibattito sulle riforme, gettando luce sulle dimensioni, sulla 5elocit: di e5oluzione dei fenomeni e sulla tempesti5it: con cui si de5ono approntare risposte!

+K

; 7uesti due temi si dedica trattazione specifica nei successi5i capitoli!

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A00endice7 Ri5*l)a)i delle Si1*la!ioni e S)a)i5)ic8e

Scenario + Scenario H Scenario L Scenario N #inamica del &il nelle Regioni italiane

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Appendice - Scenario 1
3avola % 9 Le proiezioni di spesa sanitaria a carico del Ssn: A Pil regionale

fonte: elaborazioni 6cs

3avola & 9 .edistri5uzione tra territori nellipotesi di egual sacrificio proporzionale sul Pil

n!b!: il fabbisogno nazionale *somma dei fabbisogni regionali2 finanziato chiedendo alle Regioni un medesimo sacrificio sul loro &il

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3avola ' 9 Peso del PayGo sanitario sugli attivi ?=uro a valore costante del &7%&B

n!b!: nell8ipotesi che ogni Regione finanzi in pareggio il suo fabbisogno sanitario, senza misure di pere7uazione interregionali

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3avola ) 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti ?=uro a valore costante del &7%&B

n!b!: nell8ipotesi che ogni Regione finanzi in pareggio il suo fabbisogno sanitario, senza misure di pere7uazione interregionali

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3avola * 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti in A Pil pro-capite regionale

n!b!: nell8ipotesi che ogni Regione finanzi in pareggio il suo fabbisogno sanitario, senza misure di pere7uazione interregionali

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3avola + 9 .edistri5uzione a livello micro in A Pil pro-capite nazionale: nellipotesi di finanziamento con egual sacrificio per occupato eFuivalente

n!b!: nell8ipotesi che il fabbisogno nazionale *somma dei fabbisogni regionali- sia finanziato chiedendo a ogni occupato e7ui5alente *i!e! poderato per la produtti5it:- il medesimo sacrificio *i numeri esprimono 7uanto ogni occupato e7ui5alente d: o rice5e, in R del &il procapite regionale-

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Appendice - Scenario 2

3avola , 9 Le proiezioni di spesa sanitaria a carico del Ssn: A Pil regionale

fonte: elaborazioni 6cs

3avola - 9 .edistri5uzione tra territori nellipotesi di egual sacrificio proporzionale sul Pil

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3avola 8 9 Peso del PayGo sanitario sugli attivi ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola %7 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola %% 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti in A Pil pro-capite regionale

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3avola %& 9 .edistri5uzione a livello micro in A Pil pro-capite nazionale: nellipotesi di finanziamento con egual sacrificio per occupato eFuivalente

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Appendice - Scenario 3

3avola %' 9 Le proiezioni di spesa sanitaria a carico del Ssn: A Pil regionale

fonte: elaborazioni 6cs

3avola %) 9 .edistri5uzione tra territori nellipotesi di egual sacrificio proporzionale sul Pil

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3avola %* 9 Peso del PayGo sanitario sugli attivi ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola %+ 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola %, 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti in A Pil pro-capite regionale

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3avola %- 9 .edistri5uzione a livello micro in A Pil pro-capite nazionale: nellipotesi di finanziamento con egual sacrificio per occupato eFuivalente

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Appendice - Scenario 4
3avola %8 9 Le proiezioni di spesa sanitaria a carico del Ssn: A Pil regionale

fonte: elaborazioni 6cs

3avola &7 9 .edistri5uzione tra territori nellipotesi di egual sacrificio proporzionale sul Pil

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3avola &% 9 Peso del PayGo sanitario sugli attivi ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola && 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti ?=uro a valore costante del &7%&B

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3avola &' 9 Peso del PayGo sanitario sugli occupati eFuivalenti in A Pil pro-capite regionale

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3avola &) 9 .edistri5uzione a livello micro in A Pil pro-capite nazionale: nellipotesi di finanziamento con egual sacrificio per occupato eFuivalente

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Grafico % 9 Il Pil nelle .egioni ?=uro a valore costante del &7%&B

fonte: elaborazioni 6cs su 4stat

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Grafico & 9

Profilo di spesa sanitaria per fasce di et4: valore della fascia G+*-+8H @%

?%B 4 profili delle tre Regioni si riferiscono ai dati di spesa sanitaria *acute e ltc- con5enzionata *erogata da strutture pri5ate alle stesse condizioni di accesso delle strutture pubbliche e finanziata dal Ssn-! Sono selezionate le tre Regioni con: dataset pi= completo, alta 7ualit: delle prestazioni, minori deficit annuali del Ssr *i!e! con pi= alta probabilit: che la spesa rappresenti il fabbisogno?&B 4l profilo RBS-ricostruito 2 7uello della spesa sanitaria pubblica acute! 6on 2 compresa la spesa sanitaria ltc, che rappresenta circa l8++,JR della spesa sanitaria pubblica complessi5a! Se la si includesse, il profilo con ogni probabilit: si abbasserebbe nelle fasce di et: prima dei KI anni, e si innalzerebbe nelle fasce di et: successi5e, a55icinandosi un po8 di pi= ai profili stimati sui dati regionali di spesa con5enzionata ?'B %8ampia differenza per le et: inferiori a J anni si spiega col fatto che i dati regionali riportano lo spaccato tra fascia inferiore a + anno e fascia compresa tra + e N anni, mentre il profilo RBS-ricostruito consente di esplicitare solo un 5alor medio per la fascia di et: ZI-N[ anni! 4n effetti, la media ponderata dei dati regionali fornisce un 5alore prossimo a 7uello RBS-ricostruito

fonte: elaborazioni 6cs

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Il a!-"s-#ou-$o: Da dove viene e dove va%


Il Pa6-a5-Yo*-Go a))ra3er5o i Pro2ra11i di S)a9ili)4

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&. Il Pa6-a5-Yo*-Go a))ra3er5o i Pro2ra11i di S)a9ili)4

Nei capitoli precedenti, le sfide poste dall8in5ecchiamento della popolazione sono state
e5idenziate utilizzando dati demografici, integrati, per facilitare le comparazioni tra &aesi e tra Regioni, dai tassi di atti5it: e occupazione e dalla produtti5it: relati5a del la5oro! 1uesto capitolo adotta una prospetti5a di5ersa e complementare! %a sostenibilit: del payas-you-go 5iene in5estigata a partire dei &rogrammi di Stabilit: o di )on5ergenza *anche &dS- presentati dai &artner <e! %8analisi, sinora incentrata sulla demografia, 5iene calata direttamente nel 7uadro economico-finanziario! <tilizzare i &dS permette anche di a5ere una 5isione complessi5a sui capitoli di spesa de welfare system che si reggono sul finanziamento pay-as-you-go!

4l carico su atti5i e occupati nei &rogrammi HI+L %e 'a5ole +-M alle pagine successi5e riportano i 7uadri di finanza pubblica a medio-lungo termine per 4talia, $rancia, Bermania, Spagna e Regno <nito! 4 dati sono 7uelli dei &rogrammi di Stabilit: *&rogramma di )on5ergenza per il Regno <nito- del HI+L+O, che per le 5oci di spesa per prestazioni sanitarie acute, assistenza ai non autosufficienti e pensioni incorporano le proiezioni dello scenario reference di ;wg-(cofin! 4 tassi di crescita del &il sono ottenuti tramite interpolazioni lineari dei tassi di crescita riportati, a cadenza 7uin7uennale, nei 5ari &rogrammi! ;llo stesso modo sono ottenuti i tassi di atti5it: e 7uelli di occupazione! %a demografia 2, per tutti i &aesi, 7uella dello scenario con5ergence s5iluppato da (urostat! 4 risultati rimarrebbero sostanzialmente immutati se, al posto della demografia (urostat, si ricorresse agli scenari demografici centrali s5iluppati dagli 4stituti nazionali di statistica dei 5ari &aesi+,! D possibile calcolare 7uattro indicatori di sostenibilit:: +! il peso su ogni atti5o delle risorse necessarie per finanziare in pareggio la spesa sanitaria e di assistenza ai non autosufficienti? H! il peso su ogni atti5o delle risorse necessarie per finanziare in pareggio la spesa per sanit:, assistenza ai non autosufficienti e pensioni? L! l8indicatore +! (spresso non per atti5o ma per occupato effetti5o? N! l8indicatore H! (spresso non per atti5o ma per occupato effetti5o!

+O +,

)fr!: (uropean )ommission *HI+L-, &rogrammi di Stabilit: G &rogrammi di )on5ergenza! &er l84talia si presentano entrambi gli scenari *'a5ola + e 'a5ola H-!

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4 7uattro indicatori possono esser letti direttamente come indicatori di sostenibilit: del pay-as-you-go pubblico! 4n 4talia, oggi ogni atti5o contribuisce *5irtualmente se non 2 occupato- al finanziamento delle prestazioni sanitarie acute e per assistenza ai non autosufficienti con risorse annue pari a circa il HI,JR del &il pro-capite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino a superare il HM,MR nel HIMI! 9gni occupato oggi sostiene *effetti5amente- il finanziamento della sanit: con risorse pari al HH,NR del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a superare il HO,MR! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno JO,LR al MK,LR nel HIMI *P, p!p!-, mentre il peso su ogni occupato dal ML,KR al KH,HR *PO,J p!p!-! Sono percentuali ele5ate, che gettano luce sui 5olumi del pay-as-you-go, 7uelli gi: raggiunti e 7uelli che saranno raggiunti in prospetti5a, in assenza di inter5enti su composizione e struttura del finanziamento! 4noltre, dai dati emerge con chiarezza come, se la maggior parte del pay-as-you-go 2 assorbito dal finanziamento delle pensioni, il trend dei 7uattro indicatori 2 guidato 7uasi interamente dalla dinamica della spesa sanitaria acuta e per assistenza ai non autosufficienti! 1uest8ultima e5idenza lascia intendere 7uali li5elli il 5olume del pay-as-you-go potrebbe raggiungere in futuro se le proiezioni della spesa sanitaria e per le non autosufficienze non fossero 7uelle dello scenario reference di ;wg-(cofin, che hanno come dri5er principale la demografia, ma 7uelle in cui sono in azione e si combinano tra loro dri5er demografici ed eWtra demografici! %8analisi dei &rogrammi di Stabilit: degli altri &aesi mette in e5idenza criticit: simili a 7uelle dell84talia! &ersino la Bermania, nonostante le profonde riforme del mercato del la5oro e del welfare condotte agli inizi degli anni #uemila, non pu3 dire di a5ere con certezza esaurito gli aggiustamenti! 6onostante parta da carichi di pay-as-you-go inferiori a 7uelli italiani e degli altri &aesi, la Bermania sperimenter: la crescita pi= forte degli indicatori di sostenibilit:, come conseguenza di un processo di in5ecchiamento della popolazione che accelerer: dal HILI-HILJ in poi, 7uando entreranno nella terza et: tutte le generazioni di immigrati arri5ate negli anni Sessanta e SettantaHI! 4n Bermania, oggi ogni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie acute e per assistenza ai non autosufficienti con risorse annue pari a oltre il +,R del &il pro-capite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino a sfiorare il LIR nel HIMI! 9gni occupato oggi sostiene il finanziamento della sanit: con risorse pari al HI,KR del &il procapite, destinato ad aumentare mano a mano sino a toccare il LHR nel HIMI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno N+,LR a circa il MHR nel HIMI *P+O p!p!-, mentre il peso su ogni occupato dal NN,JR al MJ,OR *PHI p!p! circa-!

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&er la Bermania l8afflusso di capitale umano dall8estero ha creato un 5ero e proprio secondo baby boom!

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4n $rancia, oggi ogni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie acute e per assistenza ai non autosufficienti con risorse annue pari a 7uasi il HLR del &il procapite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino a superare il HKR nel HIMI! 9gni occupato oggi sostiene il finanziamento della sanit: con risorse pari a oltre il HJR del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a sfiorare il LIR nel HIMI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno JJ,JR a circa il ML,JR nel HIMI *PO p!p!-, mentre il peso su ogni occupato dal M+R a oltre il MOR *PK p!p! circa-! <na condizione relati5amente migliore sembra a5ere il Regno <nito, anche grazie al suo sistema pensionistico che ha gi: assunto da tempo un assetto multipilastro maturo e contribuisce ad alle5iare il carico corrente del pay-as-you-go pubblico! 'utta5ia, anche per il Regno <nito gli incrementi nel tempo degli indicatori di sostenibilit:, compresi tra i +H e i +N p!p! da oggi al HIMI, segnalano la necessit: di mantenere alta l8attenzione per gli aggiustamenti strutturali futuri! 4n Spagna, oggi ogni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie acute e per assistenza ai non autosufficienti con risorse annue pari a 7uasi il +JR del &il procapite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino al HHR nel HIMI! 9gni occupato oggi sostiene il finanziamento della sanit: con risorse pari a circa il +,R del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a sfiorare il HNR nel HIMI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno LJ,NR a oltre il JNR nel HIMI *PHI p!p! circa-, mentre il peso su ogni occupato da circa il NNR a oltre il JOR *P+N p!p! circa-! Sono coin5olti tutti, sia sistemi : la "ismarc> che sistemi : la "e5eridge! Uariazioni significati5e *sopra gli O p!p! e con punte sino addirittura ai HI- del carico sugli atti5i e sugli occupati si realizzeranno, a policy in5ariata, anche per &aesi, come la $rancia e la Bermania, che sinora hanno con5issuto bene, sicuramente meglio dell84talia, con ele5ati cunei fiscali e contributi5i sui redditi da la5oro! Se il pay-as-you-go per sostenere sanit:, assistenza ai non autosufficienti e pensioni assumer: le dimensioni descritte, 7uale spazio rimarr: per finanziare gli altri istituti di welfare0 1uesta domanda non pu3 essere ignorata, tenuto conto che la di5ersificazione degli istituti di welfare *per famiglia, minori, po5ert:, accesso alla casa, education, mercato del la5oro, etc!- ha effetti positi5i sia sullo stato di salute *fisica e mentale- che sullo s5iluppo economico, e con ci3 rientra a pieno titolo nelle azioni di policy su cui puntare per go5ernare il trade-off tra esigenze di spesa sanitaria e disponibilit: di risorse! ( tenuto altres/ conto che gli istituti di welfare a finalit: redistributi5a non possono fare a meno del finanziamento a ripartizione, oggi e in prospetti5a monopolizzato dalla sanit: e dalle pensioni!

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3avola % 9 I3ALIA ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

Sta5ility Program &7%'


% GDP %( Iealt $are and Ltc provided 5y 1IS &( Pensions '( Ltc 5y ot>er pu5lic providers %( var SP &7%' E SP &7%& &( var SP &7%' E SP &7%& '( var SP &7%' E SP &7%& Gdp ?=uroEmlnB Population Per-capita Gdp ?=uroB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+) &7%7 7,3 15,3 1,0 0,0 0,0 0,0 1.551.886 60.626.442 25.597.510,74 36.877.066 24.523.249 22.463.296 &7%* 6,9 16,1 1,0 0,0 0,5 0,0 1.544.772 61.787.648 25.001.313,85 37.029.609 25.439.341 22.488.378 &7&7 6,8 15,6 1,0 -0,2 0,4 -0,1 1.678.964 62.876.781 26.702.451,05 37.324.687 25.791.359 23.392.762 &7&* 7,0 15,2 1,0 -0,2 0,4 -0,1 1.851.892 63.737.079 29.055.179,14 37.370.095 25.710.625 23.833.750 &7'7 7,2 15,2 1,1 -0,2 0,4 0,0 2.012.747 64.491.289 31.209.601,79 36.902.079 25.425.532 23.671.171 &7+7 8,0 14,6 1,6 -0,2 0,2 -0,1 2.994.696 64.989.319 46.079.819,06 33.389.736 23.372.815 21.783.464

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?=uroB /urden per active to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E pe- capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 5.252.425,51 5.734.088,98 14.934.607,47 16.304.156,62 &7:*&A &&:)7A *-:')A +':+8A 4.797.176,79 5.426.670,57 14.573.701,63 16.486.087,82 %8:%8A &%:,%A *-:&8A +*:8)A 5.077.638,85 5.598.278,78 15.232.916,55 16.794.836,33 %8:7&A &7:8,A *,:7*A +&:87A 5.762.262,79 6.216.033,22 16.710.562,09 18.026.496,33 %8:-'A &%:'8A *,:*%A +&:7)A 6.570.483,38 7.057.447,24 18.603.175,83 19.981.928,93 &%:7*A &&:+%A *8:+%A +):7&A 12.300.222,26 13.197.663,37 31.006.810,28 33.269.109,74 &+:+8A &-:+)A +,:&8A ,&:&7A

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- Welfare Reforming Papers -

3avola & 9 I3ALIA ?dati economici del PdS e demografia IstatB

Sta5ility Program &7%'


% GDP %( Iealt $are and Ltc provided 5y 1IS &( Pensions '( Ltc 5y ot>er pu5lic providers %( var SP &7%' E SP &7%& &( var SP &7%' E SP &7%& '( var SP &7%' E SP &7%& Gdp ?=uroEmlnB Population Per-capita Gdp ?=uroB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+) &7%7 7,3 15,3 1,0 0,0 0,0 0,0 1.551.886 60.626.442 25.597.510,74 36.877.066 24.523.249 22.463.296 &7%* 6,9 16,1 1,0 0,0 0,5 0,0 1.544.772 61.636.886 25.062.466,32 36.902.900 25.352.292 22.411.426 &7&7 6,8 15,6 1,0 -0,2 0,4 -0,1 1.678.964 62.497.034 26.864.701,56 36.959.344 25.538.907 23.163.788 &7&* 7,0 15,2 1,0 -0,2 0,4 -0,1 1.851.892 63.081.253 29.357.252,12 36.728.830 25.269.435 23.424.766 &7'7 7,2 15,2 1,1 -0,2 0,4 0,0 2.012.747 63.482.851 31.705.372,67 35.921.153 24.749.674 23.041.947 &7+7 8,0 14,6 1,6 -0,2 0,2 -0,1 2.994.696 61.305.219 48.848.957,87 30.784.391 21.549.074 20.083.737

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?=uroB /urden per active to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E per- capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 5.252.425,51 5.734.088,98 14.934.607,47 16.304.156,62 &7:*&A &&:)7A *-:')A +':+8A 4.813.648,27 5.445.303,47 14.623.741,58 16.542.694,10 %8:&%A &%:,'A *-:'*A ++:7%A 5.127.831,29 5.653.617,74 15.383.493,88 16.960.853,23 %8:78A &%:7)A *,:&+A +':%'A 5.862.868,70 6.324.561,71 17.002.319,24 18.341.228,95 %8:8,A &%:*)A *,:8&A +&:)-A 6.749.908,52 7.250.170,27 19.111.186,78 20.527.590,52 &%:&8A &&:-,A +7:&-A +):,)A 13.341.214,84 14.314.608,19 33.630.979,07 36.084.741,49 &,:'%A &8:'7A +-:-*A ,':-,A

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- Welfare Reforming Papers -

3avola ' 9 ".A1$IA ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

Sta5ility Program &7%'


% GDP %( Iealt> $are &( Pensions '( Ltc ?DKpence de dKpendanceB %( var SP &7%' E SP &7%& &( var SP &7%' E SP &7%& '( var SP &7%' E SP &7%& Gdp ?=uroEmlnB Population Per-capita Gdp ?=uroB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+) &7%7 8,0 14,6 2,2 -0,2 1,1 0,7 1.936.720 64.714.074 29.927.338,53 37.989.976 28.910.372 26.327.053 2.023.918 66.358.014 30.499.980,90 37.948.905 29.296.555 26.829.876 &7%* 8,3 14,4 2,2 &7&7 8,5 14,4 2,1 -0,1 1,6 0,3 2.201.890 67.820.253 32.466.554,87 37.779.599 29.921.442 27.616.887 2.412.057 69.125.300 34.893.975,57 37.719.344 30.364.072 28.176.350 &7&* &7'7 8,9 14,9 2,0 0,0 1,3 -0,2 2.621.590 70.302.983 37.289.888,15 37.600.045 30.343.236 28.162.434 &7+7 9,4 15,1 2,0 0,0 1,5 -0,2 4.220.618 73.724.251 57.248.709,71 37.903.908 30.740.069 28.617.451

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?=uroB /urden per active to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 6.833.030,09 7.503.515,01 16.613.641,79 18.243.840,41 &&:-'A &*:7,A **:*%A +7:8+A 7.253.802,00 7.920.700,35 17.201.873,31 18.783.375,10 &':,-A &*:8,A *+:)7A +%:*-A 7.800.437,33 8.451.363,02 18.397.257,86 19.932.459,95 &):7'A &+:7'A *+:+,A +%:'8A 9.417.365,62 10.146.614,23 22.290.645,24 24.016.756,62 &*:&*A &,:&%A *8:,-A +):)%A 15.652.224,91 16.813.184,64 36.384.557,91 39.083.280,08 &,:')A &8:',A +':*+A +-:&,A

fonte> elabora)ioni 1cs

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- Welfare Reforming Papers -

3avola ) 9 G=.2A1IA ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

Sta5ility Program &7%'


% GDP %( Iealt> $are ?Statutory >ealt> insuranceB &( pensions '( Ltc ?Ltc >ealt> insuranceB %( var SP &7%' E SP &7%& &( var SP &7%' E SP &7%& '( var SP &7%' E SP &7%& Gdp ?=uroEmlnB Population Per-capita Gdp ?=uroB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+) &7%7 8,0 10,8 1,4 0,6 0,4 0,5 2.496.200 81.742.884 30.537.214,71 49.560.809 39.946.012 37.121.046 2.678.006 80.953.582 33.080.756,11 49.233.178 40.272.740 37.811.081 &7%* &7&7 8,6 10,9 1,7 0,5 0,4 0,5 2.825.773 80.098.347 35.278.797,22 47.837.086 39.322.085 36.930.230 2.943.541 79.077.629 37.223.429,27 45.797.923 37.645.893 35.355.997 &7&* &7'7 9,0 12,0 2,0 0,5 0,5 0,2 3.029.897 77.871.675 38.908.842,99 42.856.845 35.399.754 33.256.912 &7+7 9,4 13,4 3,1 0,2 0,6 0,7 3.787.403 66.360.154 57.073.448,88 33.400.637 27.789.330 26.119.298

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?=uroB /urden per active to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 5.873.998,13 6.321.018,01 12.622.847,04 13.583.464,24 %8:&)A &7:,7A )%:')A )):)-A 7.401.811,38 7.881.203,31 15.234.796,25 16.221.505,85 &7:8-A &&:')A )':%-A )*:8-A 9.414.998,92 10.021.635,45 19.685.906,83 20.954.328,66 &):&7A &*:,+A *7:*8A *':-*A 17.036.227,84 18.125.500,72 35.299.064,09 37.556.037,49 &8:-*A '%:,+A +%:-*A +*:-7A

fonte> elabora)ioni 1cs

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- Welfare Reforming Papers -

3avola * 9 G=.2A1IA ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

Sta5ility Program &7%'


% GDP %( Iealt> $are ?Gasto en sanidadB &( Pensions '( Ltc ?Gasto en cuiddos de larga duraciLnB %( var SP &7%' E SP &7%& &( var SP &7%' E SP &7%& '( var SP &7%' E SP &7%& Gdp ?=uroEmlnB Population Per-capita Gdp ?=uroB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+) &7%7 6,5 10,1 0,8 0,0 0,0 0,0 1.048.883 45.989.016 22.807.250,32 29.130.991 22.634.780 18.236.000 1.044.464 46.923.019 22.259.091,89 29.055.780 23.215.568 18.770.034 &7%* &7&7 6,5 10,6 0,9 0,0 0,0 0,0 1.147.496 47.961.070 23.925.574,51 29.215.008 23.781.017 19.836.990 1.288.185 49.027.829 26.274.566,30 29.468.460 24.193.606 21.276.228 &7&* &7'7 7,0 10,6 0,9 0,0 0,0 0,0 1.439.071 49.961.157 28.803.804,37 29.534.119 24.395.182 22.298.260 &7+7 7,8 13,7 1,5 0,0 0,0 0,0 2.177.165 52.279.310 41.644.867,29 26.700.202 22.161.168 20.612.556

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?=uroB /urden per active to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?=uroB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 3.382.779,02 4.198.752,88 8.063.062,33 10.007.986,31 %):-'A %-:)%A '*:'*A )':--A 3.570.693,26 4.280.624,91 8.685.470,09 10.412.330,86 %):8&A %,:-8A '+:'7A )':*&A 4.660.208,67 5.098.453,46 10.913.146,88 11.939.416,32 %+:%-A %,:,7A ',:-8A )%:)*A 9.136.537,45 9.822.961,24 22.595.737,77 24.293.345,01 &%:8)A &':*8A *):&+A *-:''A

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- Welfare Reforming Papers -

3avola + 9 .=G1O <1I3O ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

$onvergence Program &7%'


% GDP %( Iealt> $are &( Pensions '( Ltc %( var $P &7%' E $P &7%& &( var $P &7%' E $P &7%& '( var $P &7%' E $P &7%& Gdp ?PoundEmlnB Population Per-capita Gdp ?PoundB Aged &7-+) Active people aged &7-+) =mployed aged &7-+)
?State pensions: Pensioner 5enefits: Pu5lic service pensionsB

&7%7 8,1 9,0 1,3 -0,1 3,3 0,0 1.466.569 62.008.048 23.651.268,62 37.073.049 29.287.709 27.248.691

&7%*

&7&7 7,1 8,4 1,2 -0,5 3,2 0,0

&7&*

&7'7 7,7 9,0 1,5 -0,7 3,0 0,0

&7+7 9,1 10,8 2,0 -0,7 2,9 0,0 3.603.253 78.925.262 45.653.984,20 41.494.204 33.485.823 31.867.549

1.549.332 64.147.689 24.152.574,12 37.685.311 30.072.878 28.037.871

1.715.624 66.292.265 25.879.704,75 38.304.199 30.605.055 28.766.453

1.888.621 68.350.294 27.631.503,50 38.502.509 30.763.505 29.107.897

2.074.989 70.207.694 29.555.010,29 38.604.742 30.883.794 29.339.604

Pay-as-you-go /urden /urden per active to finance %( and '( ?PoundB /urden per Jor0er to finance %( and '( ?PoundB /urden per active to finance %(: &( and '( ?PoundB /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( ?PoundB /urden per active to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %( and '( E per-capita Gdp /urden per active to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp /urden per Jor0er to finance %(: &( and '( E per-capita Gdp 4.707.008,23 5.059.233,34 9.213.718,24 9.903.180,15 %8:87A &%:'8A '-:8+A )%:-,A 4.652.721,99 4.950.099,69 9.361.500,87 9.959.839,14 %,:8-A %8:%'A '+:%,A '-:)8A 6.181.203,04 6.506.529,52 12.228.032,10 12.871.612,74 &7:8%A &&:7%A )%:',A )':**A 11.944.190,54 12.550.731,46 23.565.565,11 24.762.253,97 &+:%+A &,:)8A *%:+&A *):&)A

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- Welfare Reforming Papers -

3avola , 9 LI3<A1IA ?dati economici del PdS e demografia =urostatB

fonte> elabora)ioni 1cs

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- Welfare Reforming Papers -

%e 'a5ole +-M riguardano &aesi di prima industrializzazione, storici fondatori dell8<e! ;desso che l8<nione si sta sempre pi= allargando 5erso (st, inglobando &aesi che si sono a55iati all8economia di mercato e allo s5iluppo industriale solo dopo gli anni 6o5anta, 2 utile capire 7uali saranno le prospetti5e a medio-lungo termine dei new enter, anche perch. la sostenibilit: dei loro welfare system si ri5erberer: sulla dinamica e sulla tenuta dell8intera <nione! %e proiezioni demografiche mettono in e5idenza uno sfasamento temporale ampio, con i &aesi dell8(st che sembrano collocarsi all8inizio della transizione demografica in cui l8(uropa 9ccidentale si tro5a5a negli anni )in7uanta e Sessanta! 1uesto si traduce in carichi da pay-as-you-go sugli atti5i e sugli occupati significati5amente inferiori, come si e5ince dall8esempio della %ituania in 'a5ola K! 'utta5ia, pur con li5elli inferiori alla media dei &artner occidentali sia nel HI+I che nel HIMI, l8incremento del carico del pay-as-you-go sar: significati5o anche per i &aesi dell8(st, nell8ordine di una decina di punti percentuali! 1uesta dinamica suggerisce di non sotto5alutare il problema e di non posticiparne la soluzione, facendo tesoro dei ritardi e degli errori compiuti dai &artner occidentali! 4n %ituania, per continuare con l8esempio, ogni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie acute e per assistenza ai non autosufficienti con risorse annue pari a poco pi= del +IR del &il pro-capite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino al +LR nel HIMI! 9gni occupato oggi sostiene il finanziamento della sanit: con risorse pari a circa il +H,LR del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a superare il +NR nel HIMI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno HOR a oltre il LKR nel HIMI *P, p!p! circa-, mentre il peso su ogni occupato da circa il LNR a poco meno del NI *PM p!p! circa-!

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- Welfare Reforming Papers -

Il a!-"s-#ou-$o: Da dove viene e dove va%


Il Pa6-a5-Yo*-Go 0*99lico e 0ri3a)o7 da33ero di3er5i:

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'. Il Pa6-a5-Yo*-Go 0*99lico e 0ri3a)o7 da33ero di3er5i:

a sar: solo il pay-as-you-go dei sistemi pubblici ad essere posto sotto pressione0 &orsi 7uesta domanda ha una duplice importanza: non solo per ricercare le soluzioni migliori e durature, ma anche per deideologizzare e depoliticizzare il dibattito, liberandolo dagli schematismi, spesso pretestuosi, di lotta tra pubblico e pri5ato, tra obietti5o di coesione sociale e efficientismi conser5atori! 6el seguito si passano in rassegna i tratti fondamentali dei meccanismi di ripartizione della spesa G dei costi nei sistemi pubblici e pri5ati! (sistono sicure differenze strutturali tra i 5ari sistemi, ma restano 7ueste significati5e e dirimenti di fronte a dinamiche di spesa come 7uelle prefigurate nei prossimi decenni0

%a ripartizione nei sistemi pubblici uni5ersalistici 4 sistemi sanitari pubblici uni5ersalistici : la "e5eridge *come l8italiano Ssn- si basano sul finanziamento a ripartizione o pay-as-you-go *tramite la fiscalit: generale-! Bi: ora non 5ale pi= il cosiddetto Mteorema di ;aronN che, nelle fasi demografiche di espansione, identifica la ripartizione come il meccanismo pi= efficiente sia per spostare risorse nel tempo *le pensioni- sia per finanziare prestazioni sanitarie per l8intera cittadinanza! 6el #opoguerra e sino a tutti gli anni Settanta, 7uando 7uel teorema tro5a5a riscontro nella demografia, con un contributo relati5amente contenuto e poco distorsi5o a carico di tutti i redditi si pote5ano reperire risorse adeguate! 4n prospetti5a, 7uel contributo do5r: aumentare sino a toccare soglie insostenibili, con effetti depressi5i sul mercato del la5oro, sugli in5estimenti e sulla produtti5it:! Sistemi a pre5alente finanziamento a ripartizione do5ranno necessariamente ristrutturarsi, e la soluzione non potr: limitarsi a restringere il perimetro delle prestazioni fornite oppure ad aumentare la compartecipazione dei cittadini ai costi *per le proporzioni in cui si manifesteranno le pressioni della spesa, sarebbero due non-soluzioni-!

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%a mutualit: nei sistemi pubblici categoriali %a criticit: appena descritta abbraccia anche i sistemi pubblici : la "ismarc>, basati sulla mutualit: obbligatoria interna a comparti, settori, categorie! &er tenere il passo della spesa, i contributi a carico degli iscritti e dei loro datori di la5oro do5ranno necessariamente aumentare riproducendo 7uella stessa pressione sugli occupati che, nei sistemi uni5ersalistici, passa per la 5ia fiscale! )82 da dire, inoltre, che le differenze tra sistemi be5eridgiani e bismarc>iani, nette sino a tutta la met: del 6o5ecento, si sono poi ridotte note5olmente 7uando i bismarchiani hanno mano a mano esteso, sempre con logica categoriale, la copertura della platea degli occupati! %8affidarsi alla fiscalit: generale, piuttosto che a contribuzioni specifiche le5ate per compartiGsettoriGcategorie, non crea di per s. di5erse capacit: di fronteggiare una dinamica di spesa cos/ intensa, soprattutto 7uando entrambi i sistemi si prefiggono obietti5i di ampia copertura sia in termini di beneficiari che di prestazioni! 4n entrambi i casi, la necessit: di reperire risorse crescenti si trasforma in una pressione sempre pi= alta sui redditi che il sistema economico genera anno per anno!

%a mutualit: pri5ata 4n effetti, la mutualit: categoriale obbligatoria nei sistemi bismarc>iani altro non fa che applicare il finanziamento a ripartizione, anno per anno, non sul complesso dei redditi, ma sui singoli sottogruppi di redditi indi5iduati a seconda di compartoGsettoreGcategoria! %8insostenibilit: della ripartizione, 7uando utilizzata come criterio esclusi5o di finanziamento, si estende tout court anche ai sistemi bismarc>iani! ( per la stessa ragione arri5a a coin5olgere anche le forme di mutualit: pri5ata *come le nostre societ: di mutuo soccorso-, con cui gruppi di persone scelgono 5olontariamente di mettere in comune delle risorse per fare ris> sharing! #i fronte a dinamiche di spesa cos/ intense, le organizzazioni di mutualit: pri5ata saranno costrette o ad aumentare significati5amente i contributi dei partecipanti *anche a titolo di compartecipazione ai costi-, o a restringere il no5ero delle prestazioni, oppure a selezionare *screaming- in maniera pi= stringente i partecipanti all8ingresso *rimedio in contrasto con la definizione stessa di mutualit:-! 6on 2 un caso che, scostandosi dallo spirito originario con cui sono sorte nell89ttocento, molte societ: di muto soccorso oggi si ri5olgano esclusi5amente alle fasce dei 7uadri e dei dirigenti! $intantoch. la mutualit: pri5ata si affida, per il finanziamento, ad una ripartizione della spesa sui propri iscritti, emergono le stesse criticit: e5idenziate per i sistemi pubblici be5eridgiani e bismarc>iani, con una aggra5ante: 7uando la ripartizione si s5olge su gruppi piccoli, essa rimane statisticamente pi= esposta sia all8assottigliarsi del numero degli aderenti in et: atti5a e contributi5a, sia all8aumentare della fre7uenza e del costo medio delle richieste di prestazioni *la ripartizione delle spese tro5a le condizioni ideali di funzionamento sui grandi numeri-! Se nei prossimi anni il remiW di finanziamento della -'"

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sanit: do5esse a55enire con trasferimento di 7uote dal carico dei sistemi pubblici alla mutualit: pri5ata, si rimarrebbe, in realt:, sempre all8interno del criterio a ripartizione, senza superarne le difficolt: strutturali!

%8assicurazione pri5ata *il pooling6on 2 immune da criticit: anche la copertura assicurati5a pri5ata, cui spesso in 4talia le organizzazioni di mutuo soccorso ricorrono s5olgendo funzioni passacarte! %a logica assicurati5a differisce da 7uella della mutualit: per le modalit: con cui contribuzioni e prestazioni attese sono poste in connessione tra di loro: la mutualit: non ricerca un proporzionamento specifico tra contributi e prestazioni attese *normalmente, si erogano prestazioni sino ad esaurimento delle risorse anno per anno-? al contrario, nella copertura assicurati5a 7uesta connessione 2 centrale, e i premi da corrispondere sono dimensionati a seconda delle caratteristiche del singolo *polizza indi5iduale- o di 7uelle medie della platea *polizza colletti5a-, oltre che delle tipologie di prestazioni assicurate! ; parte 7uesta distinzione *che 2 comun7ue sostanziale dal punto di 5ista dei rapporti con gli iscritti-, le assicurazioni gestiscono la loro esposizione finanziaria facendo pooling dei profili di contribuzioneGrischio dei loro sottoscrittori *a fronte del pagamento dei premi da parte di tutti, non tutti incorreranno contemporaneamente negli e5enti a55ersi-, e mantenendo una base di riser5e matematiche in5estite sui mercati! %a proporzione tra pooling e risorse in5estite 2 cruciale! 1uanto pi= la copertura assume la forma assicurati5a pura *tutto o pre5alentemente pooling-, tanto pi= si ricade nelle stesse criticit: del finanziamento a ripartizione dei sistemi pubblici, con premi destinati ad aumentare per tenere il passo della spesa sanitaria, assieme alle compartecipazioni e allo screaming! 4l pooling assicurati5o riproduce, in ambito pri5atistico e su platee pi= ristrette, il meccanismo della ripartizione nei sistemi pubblici, con l8aggra5ante, da un punto di 5ista della sostenibilit: sociale, che gli aumenti dei premi possono 5ariare a seconda della caratteristiche sanitarie soggetti5e *la differenza rispetto alla mutualit: 5olontaria-! D 7ualcosa cui si sta gi: assistendo negli Stati <niti *il &aese in cui la copertura assicurati5a 2 pi= diffusa-, do5e i premi delle assicurazioni sanitarie hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una dinamica a doppia cifra, inducendo la prima ;mministrazione 9bama a parlare apertamente di insostenibilit: del sistema *2 del HH $ebbraio HI+I l8Cealth 4nsurance 4ndustry $air )ompetition ;ct, C! R! n! NMHM-, e di necessit: di ampliare l8ombrello di edicare e edicaid, i due principali programmi sanitari pubblici, per ribilanciare il carico di finanziamento! a sar: una soluzione duratura, considerando che, se la spesa sanitaria pri5ata ha raggiunto circa il +IR del &il, la pubblica si attesta all8O0 Sposare il finanziamento dal pooling assicurati5o al pay-as-you-go di adicaid e edicare costituisce per da55ero un cambiamento di struttura, se 7uesti sono i li5elli di partenza della gamba pri5ata e di 7uella pubblica0

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;lla luce delle considerazioni prima s5iluppate, la risposta appare negati5a! ;lleggerire il pooling assicurati5o pri5ato e caricare il pay-as-you-go pubblico significa continuare a muo5ersi tra due di5ersi tipi di pay-as-you-go che soffrono degli stessi limiti!

4l peso del finanziamento negli Stati <niti <na conferma che le criticit: del pay-as-you-go non sono circoscritte al sistema pubblico, ma coin5olgono anche il pooling assicurati5o, giunge dall8analisi delle proiezioni a mediolungo termine degli Stati <niti, riportati alla 'a5ola +! 4 dati sono di fonte )ongress "udget 9ffice e )ensus "ureau &opulation #i5ision, e coprono: la spesa pubblica sanitaria di base per i programmi edicare, edicais e )hip *l8assistenza ai minori-? la spesa sanitaria pubblica totale? la spesa sanitaria pubblica e pri5ata? la spesa pensionistica pubblica! Soltanto per l8assistenza sanitaria di base e per le pensioni le proiezioni si spingono sino al HIMI! &er le altre due 5oci l8orizzonte disponibile 2 7uello a medio termine del HIHI! 6el complesso, le 7uattro 5oci riportate nella ta5ola completano il 7uadro del carico che atti5iGoccupati de5ono sostenere per finanziare, 5ia pay-as-you-go e pooling assicurati5o, l8erogazione delle prestazioni sanitarie e pensionisticheH+! &er tutte le grandezze *spesa, demografia e &il- si selezionano gli scenari centraliHH! %8analisi delle proiezioni pu3 esser scomposta in tre blocchi: il primo relati5o alla spesa pubblica per assistenza sanitaria di base e pensioni? il secondo relati5o alla spesa sanitaria pubblica complessi5a e alle pensioni? il terzo relati5o alla spesa sanitaria complessi5a pubblica e pri5ata e alle pensioni! Si tratta, come si e5ince facilmente dalla ta5ola, di tre blocchi di perimetro crescente, in cui il blocco successi5o ingloba il precedente e 5i aggiunge ulteriori 5oci di spesa!

H+ 4l finanziamento delle pensioni pri5ate si basa pre5alentemente sull8accumulazione reale del risparmio, e per 7uesta ragione non sono prese in considerazione! HH 4l database completo 2 disponibile ai seguenti lin>: \

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3avola % 9 S3A3I <1I3I

fonte> elabora)ioni 1cs

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)onsiderato che la spesa pubblica per pensioni conta il N,MR del &il nel HI+I e non supera mai il JR del &il lungo tutto l8orizzonte temporale, il primo blocco pu3 riferirsi all8assistenza di base, 7uella che in 4talia definiremmo %ea o %ep! 9gni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie di base con risorse annue pari a circa l8++R del &il pro-capite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino al LI,JR nel HIMI! 4l carico su ogni occupato 2 pari a oltre il +LR del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a superare il LHR nel HIMI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno H+,KR a oltre il N+,+R nel HIMI *PHI p!p! circa-, mentre il peso su ogni occupato da circa il HNR a oltre il NL *P+, p!p! circa-! Rispetto all8(uropa, il peso dell8assistenza di base parte da li5elli pi= bassi ma, in prospetti5a, sperimenter: trend acuti, paragonabili a 7uelli pi= intensi in (uropa registrabili per la Bermania! Se, in5ece dell8assistenza sanitaria di base, si prende in considerazione il complesso della sanit: pubblica *secondo blocco in 'a5ola +-, il carico per atti5o e per occupato o55iamente aumenta, ma non solo nel primo anni e nei li5elli! 4l pur ristretto orizzonte di proiezione disponibile per 7uesto aggregato di spesa permette di dire che aumenta anche il trend: gli incrementi di pressione tra il HI+I e il HIHI raddoppiano o pi= che raddoppiano nel passaggio dal primo al secondo blocco, come conseguenza di una pi= rapida dinamica impressa dalla spesa sanitaria classificabile come non di base! 9gni atti5o contribuisce al finanziamento delle prestazioni sanitarie pubbliche complessi5e con risorse annue pari a circa il +KR del &il pro-capite! 1uesta proporzione 2 destinata a crescere sino al HM,MR nel HIHI! 4l carico su ogni occupato 2 pari a 7uasi il +,R del &il pro-capite, destinato ad aumentare mano a mano sino a superare il HMR nel HIHI! Se si aggiunge anche la 5oce di spesa pensionistica, il peso su ogni atti5o passa dall8odierno HM,OR a oltre il LJ,LR nel HIHI *P, p!p! circa in +I anni-, mentre il peso su ogni occupato da circa il H,,MR a circa il LK,L *PO p!p! circa-! 4 li5elli di partenza sono inferiori a 7uelli dei &aesi dell8(uropa occidentale, ma la dinamica appare subito intensa e guidata 7uasi interamente dalla sanit:! Se, infine, si passa al terzo blocco e la spesa sanitaria presa in considerazione 2 7uella complessi5a pubblica e pri5ata, il carico su atti5iGoccupati di5iene ancora pi= alto, posizionandosi da subito su li5elli molto simili a 7uelli europei! %a differenza riscontrabile consiste in li5ello un po8 pi= bassi per gli Stati <niti nell8immediato, a fronte di trend che appaiono un po8 pi= intensi e che, prolungati sino al HIMI, produrrebbero li5elli prospettici superiori negli Stati <niti rispetto all8(uropa! 6e emerge una considerazione chiara: la pressione su atti5i e occupati ha gli stessi ordini di grandezza dappertutto e si pone, in altri termini, come un problema non europeo ma transatlantico! 1uest8ultima e5idenza 2, oltre che nuo5a nel dibattito sul welfare, anche interessante per il confronto (uropa @ Stati <niti! %a letteratura teorica e empirica ha sinora sottolineato come il di5erso li5ello di impegno di risorse pubbliche a fini welfaristi, apparentemente pi= alto in (uropa, finisca per e7ui5alersi una 5olta tenute in conto le age5olazioni fiscali *deduzioni e detrazioni- al welfare pri5ato! 4l risultato mostrato in 7uesto capitolo -'&

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aggiunge una similitudine transatlantica in pi=, anche pi= forte della prima se si 5uole, 5isto che mette in luce una criticit: strutturale comune, laddo5e la prima similitudine lascia5a spazio a 5alutazioni positi5e su 7uale fosse la combinazione migliore per canalizzare risorse pubbliche a fini welfaristi *se la spesa diretta o l8incenti5o fiscale alla spesa pri5ata-!
3avola & 9 $oefficienti di ponderazione degli attivi e degli occupati

fonte> elabora)ioni 1cs )ome gi: a55enuto 7uando, nei capitoli precedenti, si 2 s5olta la comparazione tra Regioni italiane e si sono s5iluppati gli indicatori di dipendenza corretti per occupazione e produtti5it:, anche in 7uesto caso i confronti tra &aesi, e in particolare tra (uropa e Stati <niti, possono esser integrati per tener conto della produtti5it: relati5a del la5oro! %a 'a5ola H mostra i li5elli relati5i del 5alore aggiunto per occupato, posto pari all8unit: il 5alore della $rancia, &aese che sia nel HIIK che nel HI+H ha mostrato la produtti5it: pi= ele5ata! Se, nel calcolare il carico per atti5o e per occupatoHL, le teste sono ponderate con i 5alori della 'a5ola H, la posizione degli Stati <niti migliora nel confronto con l8(uropa? e, all8interno dell8(uropa, i &aesi con la produtti5it: relati5a pi= bassa 5edono aumentare le criticit:! %e simulazioni mostrano, ad ogni modo, che anche ipotizzando che tutti i &aesi condi5idano uno stesso li5ello di produtti5it: *7uello pi= alto o un 5alore intermedio di con5ergenza-, le dinamiche di medio-lungo non cambiano e il carico del pay-as-you-go per atti5oGoccupato si conferma al di sopra di soglie sostenibili! &er ristabilire e7uilibrio e sostenibilit: ser5irebbero cambiamenti strutturali di portata maggiore che non la con5ergenza 5erso il 5alore aggiunto per occupato osser5ato negli ultimi dieci anni!

Si fa l8ipotesi che l8atti5o occupabile sia in grado, se occupato, di generare 5alore aggiunto come i gi: occupati!
HL

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%a con5ergenza dei modelli: ma 5erso do5e0 Se sistemi cos/ di5ersi, pubblici e pri5ati, prestano il fianco agli scenari di crescita della spesa sanitaria e del carico su atti5iGoccupati, esiste una soluzione0 ;l di l: degli sforzi di efficientamento *organizzazione dei sistemi sanitari nazionali, concorrenza tra pro5ider, concorrenza nel mercato assicurati5o, responsabilizzazione dei cittadini fruitori e dei medici prescrittori, etc!-, il punto critico appare proprio 7uello del criterio di finanziamento! Se alla maggior spesa si tenter: di far fronte utilizzando 7uote crescenti dei redditi prodotti anno per anno dal sistema economico, l8effetto sar: 7uello di una crescente pressione fiscale eGo contributi5a! ;ll8interno dei sistemi pubblici obbligatori tale pressione, e5itabile solo nella misura in cui si restringano le prestazioni, porter: con s. effetti distorsi5i e depressi5i! ;ll8interno dei sistemi pri5ati, 2 probabile che la pressione crescente si traduca anche in una rinuncia alla copertura, con conseguenze che potrebbero generare maggior spesa in futuro *per la minore attenzione alle cure e l8aggra5arsi delle condizioni di salute- e pressioni su altri capitoli del welfare system! $intantoch. il finanziamento sar: ricercato esclusi5amenteGpre5alentemente nella ripartizione *i sistemi pubblici-, nella mutualit: diretta tra gruppi e nel pooling assicurati5o *i sistemi pri5ati-, o in pagamenti diretti dei cittadini, trasferimenti di 7uote delle prestazioni e della domanda dal pubblico al pri5ato e 5ice5ersa non incideranno sulla capacit: sistemica di go5ernare le tendenze di spesa! (ppure, apparentemente 2 proprio 7uesta la tendenza in atto: da una parte, gli Stati <niti si stanno impegnando a rinforzare la copertura pubblica finanziata a ripartizione per sopperire all8insostenibilit: economica e sociale delle assicurazioni sanitarie pri5ate? dall8altra parte, in (uropa sta lentamente maturando il processo opposto, con le difficolt: dei sistemi pubblici be5eridgiani e bismarc>iani che richiamano l8esigenza di rafforzare la copertura complementare pri5ata! 4n 7uesta con5ergenza transatlantica 5erso un sistema sanitario multipilastro maggiormente e7uilibrato nelle componenti pubbliche e pri5ate manca, per adesso, una caratteristica essenziale per o55iare alle criticit: del finanziamento basato su ripartizione G mutualit: G pooling assicurati5o e so5raccarico sui redditi prodotti anno per anno: il finanziamento tramite i frutti di programmi di in5estimento di lungo termine sui mercati! %8ingrediente ancora non adoperato o sottoutilizzato 2 7uesto! %addo5e i criteri di finanziamento oggi pre5alenti utilizzano redditi gi: prodotti *inter5engono eW-post, per dedicare alla finalit: sanitaria 7uote di risorse gi: prodotte-, i programmi di in5estimento entrano nei processi di generazione delle risorse e le preparano per tempo! 'ramite una idonea gestione di portafoglio, i risparmi andrebbero a selezionare le migliori opportunit: di rendimento a li5ello internazionale, potendosi ri5olgere anche ai &aesi pi= gio5ani, 7uelli do5e le fasce di et: atti5e saranno ancora per molto tempo pi= numerose di 7uelle anziane *una sorta di rie7uilibrio internazionale degli -'(

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effetti dell8in5ecchiamento-! #iminuirebbe la pressione sugli atti5i, si guadagnerebbe base imponibile al $isco nazionale e, nella misura in cui i risparmi tro5assero 5alide opportunit: di in5estimento all8interno, si darebbe impulso alla capitalizzazione dell8economia e alla crescita! 955iamente l8accumulazione non 2 una panacea e non le 5anno assolutamente attribuite automatiche 5irt= taumaturgiche! %e mancano alcune propriet: positi5e e salienti sia della ripartizione *2 il canale pi= adatto alla coesione inter e inter generazionale e alle finalit: redistributi5eHN- che della mutualit: e della copertura assicurati5a *contro grandi e5enti a55ersi, l8accumulazione potrebbe non essere capiente o, se lo 2, potrebbe 5enire in larga parte assorbita-! 4noltre, un eccesso di accumulazione reale esporrebbe troppo al rischio di mercato e potrebbe essere esso stesso fonte di instabilit: dei mercati *in concomitanza con i flussi di in5estimento e di disin5estimentoHJ-! 1ueste considerazioni, 7ui ripercorse in sintesi, lasciano intendere come uno degli aspetti pi= importanti di 7uel territorio di mezzo, 5erso cui cominciano ad a55icinarsi i sistemi sanitari dell8(uropa e degli Stati <niti, 2 proprio il riproporzionamento dei di5ersi criteri di finanziamento, in un miW che permetta di coglierne gli aspetti positi5i e di controbilanciarne 7uelli negati5i! %ungo 7uesta strada, che sia per l8(uropa che per gli Stati <niti implica il rafforzamento del canale di finanziamento ad accumulazione reale, 2 necessario 5agliare a fondo le sinergie e le complementariet: con i fondi pensione, anche gettando da subito le basi di una cornice regolamentare condi5isa e, progressi5amente nel tempo, coordinata a li5ello internazionale! )riteri di finanziamento, in ambito pubblico o pri5ato, che si affidino esclusi5amente o pre5alentemente al concorso, anno per anno, di tutti gli assicurati per finanziare il fabbisogno sanitario espresso nello stesso anno, ine5itabilmente produrranno effetti distorsi5i e depressi5i! D impensabile, infatti, che la massa reddituale disponibile anno per anno possa sostenere il confronto con una spesa a finanziare che crescer: continuamente nei prossimi decenni! ( assieme agli effetti distorsi5iGdepressi5i 2 certo che emergeranno fenomeni di razionamento e restringimento del perimetro delle prestazioni offerte *sia nel pubblico che nel pri5ato-, oppure rinunce dei diretti interessati a dotarsi di coperture sanitarie *nel pri5ato-! D 7uanto si pu3 gi: osser5are nei sistemai sanitari europei, a pre5alenza pubblica con finanziamento pay-as-you-go, e nel sistema sanitario statunitense, a pre5alenza pri5ata con finanziamento basato su principi assicurati5i di pooling!

HN 1uantun7ue obietti5i redistributi5i possono esser 5eicolati anche dal pilastro pri5ato, pre5ia un opportuno disegno delle age5olazioni fiscali *detraibilit: ,s* deducibilit:-, un coordinamento completo e organico con il pilastro di base uni5ersale e seletti5o, e regole di funzionamento che fa5oriscano la copertura assicurati5a colletti5a dei rischi maggiori *come la :tc-! HJ (siste un rischio di o,erreliance sulla accumulazione reale che 2 speculare e simmetrico a 7uello di o,erreliance sulla ripartizione!

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'utti i &aesi, con sistemi pubblici o pri5ati, e tra i pubblici sia 7uelli di tradizione bismarc!iana che be,eridgiana, do5ranno affrontare ristrutturazioni profonde nei meccanismi di finanziamento del loro %elfare! <n punto cardine do5r: essere la di5ersificazione multipilastro del finanziamento, per affiancare al criterio a ripartizione pubblico *pay(as(you(go-, a 7uello pri5ato di mutualit: pura, e a 7uello assicurati5o pri5ato *pooling-, il criterio basato su in5estimenti reali di lungo termine sui mercati, sull8accumulazione reale! <n punto che, nei meccanismi fondamentali, si presenta tel $uel sia per la sanit: che per le pensioni, anche se sinora pi= indagato e discusso, e in parte affrontato, per 7ueste ultime che per la sanit:! &er rispondere alla domanda )on5ergenza dei modelli s/: ma 5erso do5e0, nel prossimo capitolo O *4l $ondo Welfare- si presentano e discutono i termini di una proposta operati5a che l8autore 5a s5iluppando e proponendo al dibattito sin dagli inizi degli anni #uemila!

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&onclusioni
Le))*ra dell/e3iden!a raccol)a e 0ro0o5)a del Fondo Wel are

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(. Il Fondo Wel are

4l capitolo K ci lascia in dote un messaggio di fondo: il Mgiusto dosaggioN di ripartizione e


accumulazione reale sar: l8elemento chia5e attorno al 7uale ruoteranno le riforme del finanziamento della sanit:, cos/ come 7uelle delle pensioni! #a 7uesto Mgiusto dosaggioN delle modalit: di finanziamento dipender: anche la possibilit: di dare copertura finanziaria agli altri istituti di welfare a carattere redistributi5o *famiglia, figliGminori, conciliazione 5ita-la5oro, accessoGmantenimento casa di abitazione, contrasto po5ert:, etc!-, che non possono prescindere dalla copertura pubblica e dal finanziamento a ripartizione! Se la ripartizione sar: monopolizzata dalla sanit:, in aggiunta al carico di finanziamento assorbito dalle pensioni, poco o nullo spazio rimarr: per dare copertura agli altri istituti di welfare e agli altri bisogni! Sostenibilit: finanziaria e sostenibilit: sociale sono intrinsecamente connesse e passano per il croce5ia di un multipillar che, nel miW di finanziamento, abbia una sufficiente 7uota di accumulazione reale delle risorse! Se sul piano logico progettuale, del disegno architetturale, 7uesta prospetti5a si sta, pur lentamente e con difficolt:, affermando, le modalit: concrete con cui il multipilastro 5ada edificato e mantenuto nel tempo necessitano ancora di approfondimento! %8analisi s5olta nel precedente capitolo suggerisce che il tema a55ia una 5alenza transatlantica, anche se coin5olge (uropa e Stati <niti in maniera di5ersa *la ripartizione 2 soprattutto pubblica in (uropa, mentre negli Stati <niti prende soprattutto la forma di pooling assicurati5o-! 4n 4talia, il dibattito sui limiti del sistema pay-as-you-go si 2 s5iluppato 7uasi esclusi5amente con riguardo alle pensioni! &er le pensioni, anche se il pilastro pri5ato mantiene ancora una dimensione ridotta e non si pu3 certo dire che la fiscalit: sia approdata a un assetto trasparente e consolidato, si 2 raggiunta una sufficiente consape5olezza del problema, ed esistono sia un corpo normati5o di riferimento che un8autorit: di sor5eglianza *la )o5ip-! &er la sanit:, la strada 2 ancora lunga e coin5olge aspetti complessi, sul piano politico e tecnico, come la riorganizzazione federalista dello Stato, la definizione dei li5elli essenziali delle prestazioni *%ea-, l8indi5iduazione di benchmar> per le 7uantit: e i costi unitari delle stesse prestazioni! (ppure, la di5ersificazione multipilastro ha per la sanit: un rilie5o ancora pi= critico, alla luce delle considerazioni s5olte in precedente sulle proiezioni di spesa!

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6el medio-lungo termine le dinamiche della spesa sanitaria e pensionistica porranno due problematiche di5erse: per le pensioni, se i tassi di occupazione non riassorbiranno i gap nei confronti dei &artner <e, la 5ita la5orati5a non si allungher: e il pilastro pri5ato non riuscir: ad integrare a sufficienza, emerger: una 7uestione di sostenibilit: sociale *adeguatezza degli importi con il criterio di calcolo contributi5o nozionale a regime-? per la sanit: si porr:, in maniera drastica, un 5ero e proprio problema finanziario, di pressioni insostenibili sul bilancio pubblico! %o s5iluppo del pilastro pri5ato porterebbe con s. anche effetti positi5i in termini di incenti5o al la5oro, alla produtti5it: e al prolungamento della 5ita atti5a, dal momento che, sostenuti dalle age5olazioni fiscali, i risparmi del singolo aderente si accumulerebbero a suo esclusi5o 5antaggio, con garanzia di piena appropriabilit: dei frutti! #a 7uesto punto di 5ista, il pilastro pri5ato rafforzerebbe le propriet: 5irtuose delle regole di calcolo contributi5e a capitalizzazione nozionale introdotte dalla riforma pensionistica #ini del +,,J! &er fa5orire lo s5iluppo del canale di finanziamento a capitalizzazione, appare utile riflettere sulla possibilit: di una con5ergenza delle due coperture complementari: 7uella pensionistica e 7uella per prestazioni sanitarie e socio-sanitarie *i casi di non autosufficienza-! <n tema, 7uesto, che riguarda soprattutto i fondi *pensione e sanitari-, che di semplificazione, standardizzazione e massa critica fanno le5e importanti nell8abbattimento dei costi! )on una maggiore con5ergenza tra finalit: pensionistiche e finalit: sanitarie e socio-sanitarie, si potrebbe mutuare direttamente l8assetto di base dei fondi pensione, completandolo e perfezionandolo! &i= precisamente, le tre prestazioni, la pensionistica, la sanitaria e la socio-sanitaria, potrebbero far capo a uno stesso soggetto giuridico, di natura pri5ata, identificabile come fondo aperto a capitalizzazione per il welfare, operante attra5erso l8accumulazione finanziaria dei contributi su conti indi5iduali degli aderenti, e collegato con coperture assicurati5e colletti5e per i rischi sanitari maggiori e la non autosufficienza! &er inciso, la normati5a 5igente gi: permetterebbe che il fondo pensione perseguisse finalit: di natura sanitaria G socio-sanitaria attra5erso la possibilit: di smobilizzo di una percentuale prefissata del capitale in accumulazione e l8inserimento nel patrimonio del fondo di una polizza assicurati5a sia per e5enti acute che, in particolare, long-term care! #alla con5ergenza in un unico prodotto di finalit: pensionistiche e sanitarie possono discendere di5ersi 5antaggi! %i si ripercorre sinteticamente 7ui di seguito: +! %8omogeneizzazione del trattamento fiscale farebbe guadagnare trasparenza ed efficacia al complesso degli incenti5i, che oggi sono di5ersi per la copertura pensionistica e 7uella sanitaria! )i si potrebbe concentrare sul disegno della fiscalit: per trasmettere incenti5i efficaci alle platee pi= ampie, contenendo la taW eWpenditure! -(#

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Sia i fondi sanitari che i fondi pensione fanno oggi appello, contendendosele, alle stesse fonti di finanziamento: i contributi dei la5oratori dipendenti e delle imprese sponsor, i contributi dell8aderente indipendentemente dal rapporto di la5oro, il '$R! 4l fondo aperto per il welfare canalizzerebbe 7ueste risorse su un unico programma di accumulazione! 4l fondo aperto per il welfare aprirebbe possibilit: di abbattimenti dei costi di amministrazione e, soprattutto, renderebbe possibile una gestione integrata dei flussi finanziari, in grado di sfruttare i bene]ci della capitalizzazione composta su orizzonti temporali medio-lunghi, e di attuare un8ampia di5ersificazione del rischio! &er 7uanto riguarda l8erogazione delle prestazioni, l8assol5imento delle di5erse funzioni potrebbe essere garantito in condizioni di maggiore flessibilit:, efficienza ed efficacia: N!+ 4l montante in maturazione all8interno del fondo potrebbe essere smobilizzabile nel corso della 5ita la5orati5a dell8aderente, entro i limiti e per le finalit: specificatamente indi5iduate, per far fronte a spese sanitarie proprie e dei familiari? in particolare, si potrebbe pre5edere la disponibilit: di una 7uota annuale del montante a copertura delle compartecipazioni ai costi dei %ea? N!H &er le prestazioni acute non incluse nei %ea e che comportano spese ele5ate, cos/ come per le prestazioni socio-sanitarie non incluse nei %ea, si potrebbero ac7uisire tra gli asset del fondo coperture assicurati5e colletti5e per gli aderenti, pagandone i premi sempre a 5alere sul montante in accumulazione nei conti indi5iduali! 4 premi assicurati5i del singolo aderente sarebbero finanziati dai frutti dell8accumulazione sul suo conto *restano intatti gli incenti5i indi5iduali a massimizzare l8accumulazione di risorse-, ma contro i rischi sanitari e socio-sanitari si godrebbe dei 5antaggi della copertura colletti5a *cfr! punti J-M-K-HM? N!L <tilizzando una parte del montante maturato al momento del pensionamento e fruibile una-tantum in forma di capitale, il fondo potrebbe stipulare una polizza sanitaria colletti5a di tipo long-term care per tutto il periodo di 7uiescenza degli aderenti? N!N &oich. uno degli aspetti ritenuti meno soddisfacenti per i fondi pensione 2 proprio la rigidit: della suddi5isione delle prestazioni tra rendita e capitale una tantum, si potrebbe consentire la richiesta di

%e spese sanitarie minori *copayment ma anche altre di importo assoluto non ele5ato non rientranti nei %ea- possono essere direttamente finanziate accedendo ai frutti dell8accumulazione indi5iduale *al montante-! &er le spese pi= grandi *come per la non autosufficienza, ma anche altre non rientranti nei %ea- 2 indispensabile mantenere la copertura di natura assicurati5a, per non indebolire troppo l8accumulazione e non esporre a rischio gli aderenti! 1ui si giustifica la connessione tra modello fondo, basato sull8accumulazione di contributi indi5iduali su conti indi5iduali, e l8ac7uisto di polizze colletti5e, con premi finanziati a 5alere sul montante in accumulazione nei singoli conti indi5iduali! D il modello solo assicurati5o che non 2 idoneo a fronteggiare le dinamiche di spesa future, perch., come dimostrano le difficolt: che le compagnie assicurati5e americane stanno attra5ersando, finisce col ripresentare in ambito pri5atistico gli stessi difetti del finanziamento a ripartizione dei sistemi pubblici! #i fronte all8aumento della domanda di prestazioni e della spesa, le assicurazioni tendono a tutelarsi facendo le5itare i premi, operando screaming pi= seletti5o *per escludere i soggetti a pi= ele5ato rischio o richiedere loro premi pi= ele5ati-, ricorrendo a compartecipazioni crescenti ai costi delle prestazioni! <n modello che, non solo ha meno capacit:, rispetto a 7uello dei fondi, di rie7uilibrare il finanziamento pay as you go pubblico con iniezioni di capitalizzazione reale, ma che, se le tendenze restano 7uelle attuali, si tro5er: presto di fronte a problemi di sostenibilit: finanziaria della stessa natura di 7uelli oggi coin5olgenti i sistemi sanitari pubblici!
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prestazioni pi= ele5ate in forma di capitale da parte di coloro che, aderendo alla polizza colletti5a long-term care, gi: onorano parte della funzione pre5idenziale pura associata alla rendita e non assolta dal capitale? N!J %e polizze colletti5e a5rebbero i 5antaggi di abbattere i costi di contrattazione indi5iduale per gli aderenti, e di facilitare la gestione dell8esposizione al rischio da parte delle assicurazioni? N!M %e polizze colletti5e, inoltre, ridurrebbero le distorsioni do5ute alla selezione a55ersa da parte degli aderenti *tendono a ricorrere a coperture sanitarie e socio-sanitarie i soggetti pi= esposti agli e5enti a55ersi-, e allo screaming, o addirittura alla mancata offerta del prodotto, da parte delle compagnie assicurati5e *l8offerta si ri5olge preferibilmente ai soggetti meno a rischio-? N!K Bli effetti 5irtuosi descritti ai due precedenti punti sarebbero rinforzati se il fondo, pur rimanendo 5olontario nell8adesione, a5esse l8obbligo normati5o di ac7uisire le polizze colletti5e *una sorta di condizione doc, 7ualificante per l8accesso alle age5olazioni fiscali-, perch. in tal caso il rischio sanitario G socio-sanitario sarebbe sicuramente diffuso su una platea molto differenziata *7uella di tutti coloro che nel contempo stanno costituendo una pensione integrati5a-? N!O 4nfine, con il fondo aperto per il welfare si realizzerebbe una pi= forte responsabilizzazione dell8aderente nei confronti della richiesta di finanziare prestazioni sanitarie: le risorse non utilizzate per finalit: sanitarie continuano, infatti, ad accumularsi all8interno del conto di capitalizzazione indi5iduale a formare i benefici per la pensione, riducendo cos/ la possibilit: di comportamenti opportunistici di moral hazard! %a natura aperta del fondo, da un lato, non impedirebbe l8adesione colletti5a, ma sempre 5olontaria, da parte di interi gruppi *dipendenti di un8impresa, di un settore, di un comparto, etc!-? dall8altro, 2 7uella che, assieme alla piena portabilit: delle posizioni indi5iduali e alla separazione delle competenze e dei ruoli, permette di mantenere la pi= alta trasparenza, a tutela dell8aderente e a beneficio della concorrenza e dell8efficienza nei costi! ;i 5antaggi elencati se ne pu3 aggiungere un altro! ;ll8interno di una idonea cornice normati5a e regolamentare, i fondi welfare a5rebbero le caratteristiche adatte per fungere da selettori degli erogatori di prestazioni, incanalando la domanda dei loro iscritti 5erso i migliori, pubblici o pri5ati che siano! <n meccanismo che, supportato da ampia e certificata informazione sui comportamenti dei fondi, potrebbe di5enire presidio non solo di efficienza nei costi, ma anche di 7ualit:! &er non dire che, ponendo in positi5a concorrenza erogatori pubblici e pri5ati *senza 5incoli di appartenenza o con5enzionamento a Regioni o ;sl-, potrebbe concorrere a ricomporre 7uel confine tra sfera della politica e sfera della organizzazione sanitaria e della prestazione professionale spesso zona grigia in 4talia! -(%

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<no strumento nuo5o, come 7uello 7ui proposto, necessita sicuramente di un disegno accurato e anche di uno sforzo inno5ati5o da parte dei gestori finanziari e delle compagnie di assicurazione! 'utta5ia, la con5ergenza tra fondi pensione e fondi sanitari pu3 aprire potenzialit: importanti nella riforma del finanziamento dei due maggiori capitoli di spesa del welfare! &otrebbe deri5arne l8impulso decisi5o allo s5iluppo di un pilastro di finanziamento ad accumulazione reale, integrandolo con coperture assicurati5e per prestazioni non %ea che, per loro natura, non possono ricercare il finanziamento solo nei frutti degli in5estimenti sui mercati che si accumulano in conti indi5iduali! 4 fondi aperti per il welfare a5rebbero il pregio di affiancare al finanziamento pay-as-yougo 7uello basato sull8accumulazione reale di risorse, mantenendo, attra5erso il concorso della fiscalit: age5olata e le coperture assicurati5e colletti5e collegate, 7uei principi di solidariet: e coesione che sono alla base del nostro welfare system! Sostenibilit:, responsabilizzazione indi5iduale e gestione efficiente dei rischi senza restrizioni di accesso: un pilastro pri5ato alleato del pilastro di base e alleato delle altre prestazioni del welfare system che, senza un rie7uilibrio tra ripartizione e accumulazione reale, andranno incontro a crescenti problemi di reperimento delle risorse!! 4 due argomenti @ 7uello del MridosaggioN ripartizione-accumulazione e 7uello del Welfare $und - meritano un serio approfondimento sia in sede tecnica che politica! ( siccome si toccano cambiamenti strutturali comuni a tutti i &aesi ad economia e welfare s5iluppati, sarebbe opportuno che il dibattito si s5olgesse e si incanalasse ad un li5ello internazionale o 7uantomeno europeo, coin5olgendo da subito (cofin, la )ommissione (uropea e l8(iopa, la neocostituita ;uthority europea per le assicurazioni e i fondi pensione *https:GGeiopa!europa!eu-HK!

HK 4n particolare, riuscire da subito a imprimere un coordinamento europeo in 7uesta riforma di struttura dei welfare system pu3 e5itare di do5er attra5ersare fasi complesse e costose di contrattazione e con5ergenza eW-post! %e caratteristiche del finanziamento del welfare system incidono, oltretutto, sulla mobilit: dei la5oratori e dei fattori produtti5i, ulteriore moti5o che suggerisce di sforzarsi di ideare uno 5eicolo comune @ il $ondo Welfare @ che possa operare dappertutto all8interno dell8<nione e combaciarsi in maniera fruttuosa con tutti i sistemi &aese! <n modello di $ondo Welfare (uropeo!

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Concl*5ioni

%a egregia &remessa di 9rio Biarini e l84ntroduzione *con annesso &iano dell89perapermettono gi:, al lettore che non abbia tempo di dedicarsi ad una lettura completa, di cogliere i contenuti e le conclusioni pi= importanti del 5olume: la 5elocit: dell8in5ecchiamento della popolazione, la pressione del pay-as-you-go sugli atti5i e sugli occupati, le interazioni endogene tra criteri di finanziamento del welfare e condizioni di bassa occupazione e bassa crescita delle economie, le prospetti5e a medio-lungo termine, le similitudini tra pay-as-you-go pubblico e mutualit: pri5ata e pooling assicurati5o, il MdosaggioN tra pay-as-you-go e accumulazione reale come uno dei tasselli *sicuramente non l8unico come osser5a lo stesso Biarini- su cui costruire un nuo5o impianto welfarista! 1ueste )onclusioni 5ogliono ribadire alcuni ca5eat sulla lettura di policy! 4l finanziamento del welfare ha bisogno di un rinno5amento di concezione e di struttura! )os/ come lo osser5iamo oggi, 2 il frutto di condizioni economiche e sociali che non esistono pi=! 4nsistere con gli assetti attuali, sia sul lato degli istituti di spesa che su 7uello del reperimento delle risorse, significa chiudersi in un cul-de-sac da cui sar: sempre pi= difficile riemergere! 4 numeri mostrati in 7uesto 5olume e5idenziano che il problema non 2 solo italiano, e nemmeno soltanto europeo! Si ha di fronte una sfida di cambiamento che, tras5ersale a tutte le forme di ripartizione - pay-as-you-go pubblico, mutualit: pri5ata e pooling assicurati5o - coin5olge anche gli Stati <niti! 6on 2 una competizione tra pubblico e pri5ato, o tra modello europeo mediterraneo e modello continentale, o tra sistemi a radici europee e sistemi a radici americane! 1uesto messaggio non 5uole in alcun modo apparire carico di pessimismo malthusiano! 6on si sta sostenendo alcuna ineluttabile legge di decadimento! Sulla base di dati demografici ed economici e di elaborazioni su proiezioni ufficiali dei &aesi occidentali, si pongono in e5idenza i termini di una sfida che pu3 e de5e essere raccolta! %a prospetti5a che si propone 2 positi5a e soprattutto profondamente welfarista! ettere in e5idenza i punti deboli degli assetti attuali dei welfare system significa preoccuparsi del loro mantenimento e della loro continuit: nel prossimo futuro! Significa a5er chiara l8importanza del welfare system per l8e7uilibrio della societ: e dell8economia! Se forse la prima parte del 5olume pu3 sembrar soffrire di un po8 di pessimismo malthusiano, concentrata com82 sulla fase destruens *sproporzioni negli indici e negli indicatori di dipendenza strutturale e loro deterioramento negli anni a 5enire-, la seconda parte sicuramente aggiunge di5ersi spunti per una 5isione costrutti5a! ;l centro di 7uesti spunti c82 l8idea dei $ondi Welfare *Welfare $unds-, che per3 non si esaurisce in s2 ma funziona anche come raccordo per altre inno5azioni di struttura, come la di5ersificazione -('

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degli istituti del welfare system *praticabile solo se si irrobustiscono le fonti di finanziamento-, l8a55io di schemi di seletti5it: nell8accesso alle prestazioni *con esenzioni e abbattimenti in base a redditoGpatrimonio e condizioni sanitarie del singolo eGo della famiglia-, la re5isione sistemica e organica della fiscalit: riser5ata agli istitutiGstrumenti di welfare! &i= la 5isione riesce ad essere ampia, tenendo assieme 7uesti tasselli e curandone il raccordo all8interno del sistema economico-sociale, meglio ogni tassello riuscir: ad esprimere propriet: positi5e! 4l $ondo Welfare 5a 5isto come il miglior alleato del pay-as-you-go pubblico per confermare, nei decenni a 5enire, la stessa adeguatezza di risorse su cui i welfare system hanno potuto contare per il loro s5iluppo nel 6o5ecento! D 7uesta la 5isione che ha sollecitato e animato le pagine di 7uesto 5olume! ;nalisi e approfondiemnti continueranno sia sulla collana dei Welfare Reforming "oo>s che su 7uella dei Welfare Reforming &apers! #oma 3 4rieste 3 5rancoforte sul Meno 1cs, 5ebbraio 6789

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Nicola C. Salerno ; e50er)o di 3al*)a!ione di i10a))o dell<a))i3i)= nor1a)i3a e re2ola1en)are 0re55o Eiopa European Insurance and Occupational Pension Funds Authority, Fran> *r) A1 ?ain @AAA.eio0a.e*ro0a.e*B. O33ia1en)e, anali5i e concl*5ioni con)en*)e in C*e5)o 3ol*1e 5ono da ricond*r5i e5cl*5i3a1en)e all/a*)ore, e non o99li2ano n; coin3ol2ono in alc*n 1odo l/I5)i)*!ione di a00ar)enen!a. Da 1ol)i anni Salerno a00ro ondi5ce le )e1a)ic8e econo1ico-5ociali i)aliane, co1e econo1i5)a indi0enden)e e50er)o di Ael are 565)e1 e di 3al*)a!ione di i10a))o dell/a))i3i)= le2i5la)i3a, con 0ar)icolare ri eri1en)o alle ri or1e delle I5)i)*!ioni e dei 1erca)i. Le 5*e anali5i 5ono di50oni9ili anc8e 5* Reforming.it @AAA.re or1in2.i)B.

nicola!salernoXtin!it,

nicolacsalerno, PL, LNK!,IHL,HK, JJJ(reforming(it

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