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Esercizio 2 lezione 1 Descrivete la situazione e lo stato danimo di una persona che si accorge di essersi smarrita in un bosco di montagna sulla

a via del ritorno, allapprossimarsi del crepuscolo. Lunghezza massima una pagina. Svolgimento Si ferm guardandosi intorno. Diede unocchiata allorologio, cominciava a farsi tardi. Si asciug la fronte con la manica del giaccone, riprese in mano il cesto e si mise nuovamente in moto. Lungo il sentiero umido e stretto, il religioso silenzio era infranto dal regolare calpestio di rami che sprofondavano nel terreno ad ogni passo. Gli aghi di luce che filtravano dagli alberi fitti, piano piano, lasciavano spazio allombra pi buia. Iacopo si ferm nuovamente. on riusciva a capire. Il sentiero doveva essere per forza !uello, il tratto di strada sembrava lo stesso fatto allandata. Il continuo dilagare dellombra non lo aiutava affatto a orientarsi. "uesto cominciava a preoccuparlo tanto che decise di chiamare #ranco per farsi dare !ualche consiglio su come uscire da !uel posto. $rese cellulare dal giaccone, si accorse subito che il livello della batteria era insufficiente, il respiro si fece pi veloce, brividi di freddo gli percorsero la schiena. %ento ugualmente, ma il cellulare si spense appena partita la chiamata. Strinse il telefono tra le mani con tutta la forza che aveva, colpi un albero con un calcio staccando un pezzo di corteccia, con gli occhi iniettati di sangue si guad intorno. &ominci a sudare anche se la temperatura sempre pi bassa lo costrinse ad indossare i guanti . ' &( !ualcuno )* url tirando fuori tutta la voce che aveva in corpo, tent di nuovo e poi ancora , sent+ solo la sua voce in lontananza ripetere la stessa frase. ,iprese il cesto pieno di funghi e allung il passo, il fumo dalla bocca usciva sempre pi velocemente, le pupille dilatate cercavano di allargare il campo visivo sempre pi precario. Iacopo cercava un albero, un casolare, un ruscello, un !ualcosa che potesse rimetterlo sulla strada giusta. on sapeva pi che fare, disperato cercava di capire come fosse possibile. &ominci a pensare al buio della notte, agli animali selvatici pronti ad attaccare tutto ci che si muove o respira. , al freddo gelido. $i ci pensava, pi il sangue gli si gelava nelle vene, le labbra improvvisamente formarono una mezza luna rivolta verso il basso. -entre si asciugava le lacrime giur a se stesso che non avrebbe mai pi messo piede in un bosco senza la compagnia di !ualcuno. La stanchezza cominciava a farsi sentire, erano pi di . ore che avanzava a passo spedito tra rami e sterpaglie. Senza fermasi prese la torcia nella tasca del giaccone, la luce solare stava ormai lasciando il bosco. /llung ancora il passo pregando sotto voce, desiderava tanto che !ualcuno lass ascoltasse le sue disperate richieste. -entre ripeteva le preghiere come fa un bambino a catechismo , un tratto di strada asfaltato comparve al di sotto del sentiero. on credeva ai suoi occhi. &erc frettolosamente di raggiungerlo avventurandosi gi per la fascia tra gli alberi e i fitti roveti. In pochi minuti raggiunse lasfalto umido. $er un attimo pens di restare l+ nella speranza che passasse !ualcuno, ma ormai era

sera, nessuno avrebbe fatto !uella strada prima dellalba. $oi invece, decise di proseguire verso valle aiutato dal fascio di luce che usciva dalla torcia. Dopo !ualche minuto di camminata spedita, sulla destra della strada un vecchio casolare di pietra occupava un pezzo di terreno pianeggiante. Iacopo non ci credeva. Sorridendo punt la torcia cercando di individuare il portone dingresso. Se fosse riuscito ad entrare, avrebbe passato la notte al riparo dal freddo e soprattutto non doveva temere nessun attacco da parte di animali affamati.. Il punto luce, dopo aver illuminato alcune pietre della facciata, port alla luce il grande portone di legno. 0ra fatta. Iacopo si precipit sullingresso del casolare come un falco sulla preda, cerco in tutti i modi di forzare lingresso, ma il portone era stato chiuso accuratamente con un grosso lucchetto. $ervaso dalla rabbia sferr un pugno disperato sul portone facendo sbattere !ualcosa che fece un rumore strano. Incuriosito dal rumore punto la torcia e vide uninsegna di latta posta davanti ai suoi occhi. Sulla targa lesse '&ompagnia dei 1elinun* 2n respiro profondo sciolse tutti i muscoli tesi di Iacopo. /desso un ampio sorriso ricopriva gran parte del viso, ringraziamenti contini rivolti al cielo avevano preso il posto delle disperate preghiere. 0ra il casolare dove la s!uadra di #ranco postava durante le battute di caccia. lo stesso dove Iacopo, al suo arrivo, aveva parcheggiato lauto .

Mi permetti di o rirti un ca !"


#$acconto%

Si svegli di soprassalto prima ancora che la sveglia suonasse la solita odiosa musichetta. Succedeva ogni primo del mese. Sembrava una tortura con cadenza regolare da scontare per i peccati che ancora non aveva commesso. Scese dal letto con gli occhi sgranati, infil le ciabatte di minnie e si diresse in bagno, si bagn la faccia con ac!ua fredda e si guard allo specchio tranquilla alle due tutto finito. / colazione prese solo il caff(, per via del blocco allo stomaco, non aveva voglia di mangiare nulla. Si vest+ con lo stesso entusiasmo di un condannato a morte che si reca al patibolo. Sal+ sulla 3aris parcheggiata sotto casa e part+ in direzione strada san -artino. L4arrivo in ufficio fu peggio di come se lo aspettasse. Sent+ il cuore che manc alcuni battiti. 2na folla di anziani la stava aspettando come i fans attendono il proprio beniamino prima del concerto.

$rima di scendere dalla macchina pens bene di ingurgitare alcune capsule di rela5erbe, fece un respiro profondo e si prepar alla battaglia. Il piccolo ufficio postale in strada San -artino aveva un andamento tran!uillo. I !uattro operatori gestivano in modo tran!uillo il lavoro di tutti i giorni, molto spesso trovavano anche il tempo per fare una pausa caff( senza recare disagio agli utenti. on avrebbero mai cambiato il loro posto di lavoro con un collega dellufficio centrale della citt6. -a il giorno primo di ogni mese tutti gli schemi saltavano. 2na folla di vecchietti minacciava la pace come una zanzara minaccia la pennichella nei pomeriggi estivi. Sembrava che tutti gli anziani di Sanremo si recassero in !uell4ufficio, l4unico possibile, per ritirare le loro pensioni. 0ntr dal retro come faceva ogni mattina, accese le luci e si diresse al suo posto di lavoro, pos la borsa sotto la sedia e diede un4occhiata fuori attraverso il vetro protettivo. ,imase immobile per !ualche secondo. La vista di tutta !uella gente accalcata contro l4ingresso gli aveva tolto il respiro. 71uongiorno /ntonella7 disse il portalettere, 7buongiorno Dino7 7eccoti la busta, mi metti una firma cos+ scappo via) 7, insieme alla busta il portalettere le consegn un foglio in duplice copia con numero e codice delle raccomandate. 7hai visto !uanta bella gente che non vedo l4ora di salutarti)7 disse Dino sorridendo, 7non ho nessuna voglia di scherzare, sono gi6 stata male una volta7 disse /ntonella con tono severo. &ontroll le raccomandate, timbr con la data i due fogli, li firm e ne consegn uno a Dino che nel frattempo si era fatto serio. /ccese il terminale, mise a posto le ultime cose, guard l4orologio posto nella parete di fronte, segnava le 89:;. Diede unocchiata ai colleghi seduti ognuno al proprio sportello. Si sedette, ingurgit ancora due capsule di tran!uillanti e fece un respiro profondo. Ci siamo.

/perte le porte, i vecchietti si muovevano come delle formiche impazzite. /lcuni di loro si lanciarono sulla macchina dei tic<et prenota turni come fa un predatore sulla preda. Il silenzio dell4ufficio venne sopraffatto dal continuo vociare degli utenti, sembrava di stare al mercato della frutta senza la frutta. Il displa3 segna turno cominci a contare, non si sarebbe fermato fino all4ora di chiusura. Il primo utente che ricevette /ntonella fu un signore oltre la settantina, un uomo di piccola statura con il viso s!uadrato, gli occhi verdi dietro un paio di spessi occhiali, un aspetto pulito e ordinato. I suoi capelli grigi avevano un taglio assai bizzarro, pi lunghi dietro rispetto ai lati e il ciuffo cortissimo !uasi rasato, come se a tagliarli fosse stato lui stesso. Dalla giacca beige tir fuori la sua carta d4 identit69 7buongiorno ecco a lei il mio documento7 disse con un accento tipico dell4Italia meridionale= 7signore mi serve anche il codice fiscale7 7come scusi)7 -i serve il suo codice fiscale7

7non sento7 /ntonella pens tra s>9 7 cominciamo bene?7 7Si avvicini al buco per favore7 Il signore avvicin l4orecchio al buco mostrando l4apparecchio acustico 7mi deve dare anche il codice fiscale7 Il signore annu+ con la testa, infil la mano nella tasca dei blue @eans estrasse il codice fiscale e lo mise sotto il vetro protettivo. 7Signor ino ritira tutta la sua pensione)

7non sento parli pi forte7 7non posso gridare, guardi le mie labbra7 disse /ntonella indicando la bocca con lindice 7mi scusi, ma io non capisco, lo so il problema ( mio, se ( !uestione di soldi mi dica !uanto devo pagare cos+ la facciamo finita7 rispose stizzito il signore. 7 04 inutile che si agiti, se non sente non ( colpa mia7rispose /ntonella stringendo la penna fino !uasi a spezzarla. ' /nto stai calma? %anto non ti sente. $agagli pure tutta la pensione, sar6 lui a dirti se ha bisogno di fare altro* disse &ristina dallo sportello a fianco. /ntonella cont i soldi facendo attenzione a non sbagliarsi, fece firmare la ricevuta al Sig. li!uid con unocchiataccia. ino e lo

-ise a posto i fogli, controll la cassa sistemandosi i capelli, diede unocchiata al displa3 segna turno e schiacci il pulsante. Dallaltra parte del vetro una ragazza sulla trentina con i capelli lunghi e lisci che fuoriuscivano da un basco nero, esib+ il tic<et prenota turno. &on una voce dolce e un tono educato chiese9 ' sono la /8, ( !uesto lo sportello signora)* 'Si, dica pure* La ragazza aveva un portafogli di pelle tra le mani, appoggi i gomiti sul banco ed estrasse un pezzo di carta9 ' 1uongiorno, gentilmente potrebbe controllare !uanto c( su !uesto conto) Grazie*. /ntonella prese il pezzo di carta, digit il numero di conto, sul terminale apparve la posizione della giovane Silvia che diceva9 saldo disponibile :,A;B, saldo prelevabile AB. $rima ancora che parlasse, la ragazza si guard intono, si avvicin al buco e con un voce bassissima disse9 '-i scusi tanto, ma lei non pu immaginare il mio imbarazzo, potrebbe dirmelo senza che gli altri sentano perfavore) Grazie* /ntonella annu+ come vuoi tu bella: lei pu prelevare solo AB* Silvia si guard ancora intorno, si avvicin al vetro9 ' va bene ritiro AB, lo so, le sembrer6 strano ma, almeno per oggi posso comprare il latte ai miei bambini*

/ntonella rimase immobile colpita dalla tristezza che i suoi occhi castani emanavano. 'Sono tempi duri per tutti signora* '$er me sono ancora pi duri, si fidi. Co perso il lavoro, ho due figli piccoli e mi marito se ne andato via di casa lasciandomi una montagna di debiti debiti. Dggi le mie creature hanno di ch( mangiare, domani chi lo sa. "uesta ( la cosa che pi mi distrugge*. /ntonella sent+ un nodo alla gola stringere sempre pi forte. Il rimmel impastato ad una lacrima cominci a scorrere lungo il viso segnandolo con una riga nera fino al mento. Si volto per non farsi vedere, si asciug la guancia con la mano sporcandosi le dita di nero. ' Scusi signora le chiedo ancora una gentilezza, potrebbe mettere i AB in mezzo alla ricevuta, cos+ da non dare tanto nellocchio per piacere) Grazie*disse ancora Silvia con voce bassissima cercando di nascondere il viso rosso. /ntonella continu loperazione, mentre la stampante si era messa in moto per fornire la ricevuta, allung la mano nella borsa posta sotto la sedia, prese :EB dal portafogli di /lviero -artini e li avvolse nella ricevuta insieme ai !uattro euro della ragazza. ' Scusami tanto, mi permetti di offrirti un caff()* La ragazza trasal+. &ommossa, sorridendo rispose9 ' Grazie. Spero al pi presto di poter ricambiare !uesto gentilissimo caff(*. /ntonella si ferm un attimo. /fferr la sua borsa appoggiata sul pavimento e si diresse velocemente in bagno. Si bagno la faccia segnata dallemozione, prelev il cofanetto dei trucchi nella confusione della sua Dlviero -artini, ritocc le labbra con un rossetto rosso acceso e gli occhi con lombretto color sabbia. Si guard allo specchio intensamente9 E pensare che il mio problema pi grande come gestire un gruppo di pensionati una volta al mese.

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