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Il mito di "Jack lo Squartatore"

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Murder World
Il mito di "Jack lo Squartatore"
Il caso di "Jack lo Squartatore" si verific a Londra verso la fine del XIX
secolo ed molto importante perch rappresenta l'inizio dell'omicidio
seriale moderno. In precedenza, in varie parti del mondo, c'erano stati
diversi altri assassini seriali in attivit, ma mai nessun caso aveva avuto
la risonanza mediatica ottenuta da "Jack".
Sicuramente, non stato l'assassino seriale pi sadico della storia del
crimine, nonostante l'indiscutibile violenza dei suoi delitti. Dahmer,
e molti altri Serial Killer contemporanei hanno eguagliato
e spesso superato le sue macabre imprese.
Forse, per, proprio il fatto che nessuno sia mai riuscito a scoprire la sua
vera identit ha contribuito in maniera determinante ha costruire la
leggenda di Jack lo Squartatore, figura che, nel corso degli anni, ha
assunto sempre pi i contorni del mito. Praticamente tutti gli studiosi di
criminologia moderni hanno avanzato le teorie pi disparate sull'identit
del misterioso assassino, ma nessuno di essi ha potuto corroborare con
dati inoppugnabili il nome del sospettato di turno. Agli inizi degli anni '90
del XX secolo, il caso di "Jack" torn nuovamente alla ribalta quando
venne resa nota la scoperta di un "diario" attribuito a James Maybrick,
uno dei sospettati storici, nel quale dichiarava esplicitamente di essere
l'inafferrabile Squartatore e descriveva gli omicidi e i suoi pensieri pi
reconditi; il mistero sembrava risolto fino a quando gli esperti
internazionali, chiamati a esaminare il documento per verificarne
l'autenticit, hanno inequivocabilmente dimostrato che si trattava di un
falso ben congegnato.
Persino una famosa scrittrice di narrativa come Patricia Cornwell non ha
resistito alla tentazione di cimentarsi col mistero criminale per
eccellenza, accusando il famoso pittore vittoriano Walter Sickert di
essere "Jack", considerando la produzione pittorica come un riflesso
delle sue reali tendenze omicide, ma senza portare alcuna prova
concreta a sostegno di queste affermazioni.
Nell'Inghilterra vittoriana, il caso di "Jack" fece molto scalpore, anche
perch le vittime erano delle prostitute e questo particolare fu utilizzato
dalle diverse fazioni politiche per evidenziare le condizioni di degrado e
malcostume in cui viveva la maggior parte della popolazione nei
quartieri pi miserabili della capitale inglese.
Le vittime attribuite unanimemente dagli studiosi a Jack lo Squartatore
sono 5 e tutte appunto prostitute, uccise nella zona popolare londinese
di Whitechapel:
Mary Ann Nichols, uccisa il 31 agosto 1888 a Bucks Row; il cadavere
presentava la gola tagliata e mutilazioni all'addome, con una
concentrazione di pugnalate sulla regione vaginale. I lividi riscontrati
sotto la gola fanno ritenere che la ragazza sia stata percossa o soffocata
fino all'incoscienza prima che l'assassino abbia iniziato a usare la sua
Annie Chapman, uccisa l'8 settembre 1888 ad Hanbury Street; anche
in questo caso, l'assassino taglia la gola della vittima, poi mutila
selvaggiamente il ventre e gli organi sessuali. Gli intestini sono stati
estratti e posizionati come un drappeggio sopra una spalla. La vescica,
la vagina, l'utero e le ovaie sono state asportate dal cadavere. Come la
Nichols, anche questa vittima viene ridotta all'incoscienza e poi
l'assassino le squarcia la gola.
Elizabeth Stride, uccisa il 30 settembre dello stesso anno a Berner
Street, anche lei ritrovata con la gola squarciata. Il cadavere viene
rinvenuto all'una del mattino e non si notano mutilazioni, segno che
l'assassino stato disturbato nella sua attivit.
Catherine Eddowes, uccisa la stessa sera della Stride a Mitre Square;
il cadavere aveva la gola tagliata e profonde mutilazioni al viso e al
basso ventre. Gli intestini sono arrotolati intorno al collo della vittima e il
Killer si porta via un rene come "trofeo". Il corpo viene scoperto poco
prima delle 2 del mattino.
Mary Jane Kelly, uccisa la sera del 9 novembre 1888 in modo ancora
pi violento rispetto ai delitti precedenti: la gola era squarciata e su
tutto il corpo erano presenti mutilazioni di violenza indescrivibile. La
Kelly l'unica vittima che non viene uccisa sulla strada, ma all'interno di
una stanza. In questo caso, la gola squarciata cos in profondit che la
testa quasi spiccata dal busto. L'assassino scuoia il cranio della vittima,
tagliando via il naso e le orecchie. Il braccio sinistro quasi staccato via
dalla spalla, mentre entrambe le gambe sono scorticate dalle caviglie
alle anche. Dall'addome squarciato stato strappato via il fegato e
appoggiato sopra una coscia. Per terra, ci sono i seni tagliati insieme ai
reni, al cuore e al naso. Sulle cornici dei quadri della stanza erano
applicate strisce di carne scuoiate dal cadavere. La Kelly era incinta di
tre mesi e l'assassino aveva portato via l'utero e il feto.
- SIMILITUDINI FRA IL CASO DI "JACK" E QUELLO
DEL "MOSTRO DI FIRENZE" (Approfondimento sul
Mostro QUI) -
Cos come il caso di Jack lo Squartatore fece prendere consapevolezza,
all'Inghilterra prima e al resto del mondo occidentale dopo,
dell'esistenza degli assassini seriali, allo stesso modo il caso del "Mostro
di Firenze" ha fatto prendere coscienza all'Italia che il fenomeno dei
Serial Killer non era una peculiarit esclusivamente anglosassone. Anche
nel nostro paese c'erano stati diversi casi del genere in precedenza, ma
nessuno vi aveva prestato particolare attenzione, mentre le gesta del
Mostro irrompono in tutte le case e gli italiani sono costretti a rendersi
conto che, anche vicino a noi, esistono persone aberranti capaci di
compiere azioni simili (il caso a breve lo riporter completo con le
descrizioni dei delitti vittima per vittima).
A un esame attento e approfondito si possono notare diverse similitudini
fra "Jack" e il "Mostro". Eccole nel dettaglio:
COPERTURA MEDIATICA del caso. Paragonando, ovviamente,
il livello di sviluppo dei mezzi d'informazione dell'Inghilterra vittoriana a
quello dell'Italia anni '80 del XX secolo, l'attenzione dedicata ai due casi
stata la stessa e li ha trasformati in due eventi-simbolo capaci di
trasformare profondamente i comportamenti e consuetudini di due
2) I due casi non sono stati MAI RISOLTI UFFICIALMENTE, nonostante
la quantit industriale di ipotesi formulate sull'identit degli assassini. In
entrambe le situazioni, si pensato che l'assassino potesse essere uno
solo, una coppia, un gruppo di assassini, oppure i membri di una
qualsiasi setta esoterica bisognosa di parti dei cadaveri per effettuare
alcuni rituali magici. Nonostante i pi recenti sviluppi dell'indagine
fiorentina, difficile pensare che si potr mai arrivare a una soluzione
veramente completa che chiarisca tutti i punti oscuri.
3) La vittimologia diversa, ma l'oggetto principale dell'odio
dell'assassino E' IN ENTRAMBI I CASI LA DONNA. Jack lo Squartatore
uccideva esclusivamente prostitute, mentre il Mostro di Firenze
prendeva di mira le coppie, per l'uomo veniva sempre ucciso per primo
e velocemente e l'assassino concentrava la sua furia sulla vittima di
sesso femminile, praticando feroci mutilazioni come evidenziato nel
punto successivo.
4) In tutte e due le situazioni, non c' MAI UNA VIOLENZA SESSUALE,
ma sia "Jack" che il "Mostro" effettuano mutilazioni sul corpo delle
vittime femminili, in particolare l'escissione del pube, operando con tagli
netti e precisi descritti dai medici legali e dai periti settori di entrambi i
casi come azioni compiute da mani esperte.
5) L'ipotesi degli OMICIDI RITUALI commessi per ordine di una SETTA
considerata una delle spiegazioni pi plausibili delle due
serie di delitti. All'epoca, gli investigatori londinesi ipotizzarono che Jack
lo Squartatore potesse far parte di una setta satanica, per conto della
quale effettuava dei violenti rituali di morte che avevano bisogno di
sacrifici umani. In parallelo, uno degli ultimi filoni dell'investigazione
fiorentina sostiene che il "Mostro" possa aver agito agli ordini di una
pericolosissima setta che commissionava gli omicidi. I sostenitori pi
convinti di questa teoria sono Michele Giuttari e Carlo Lucarelli, i quali
ritengono che le mutilazioni del pube e del seno sinistro servissero
appunto a procurare feticci sessuali da usare all'interno di rituali satanici
o di magia nera. Addirittura, Vincenzo M. Mastronardi e De Luca sono
convinti che possa esserci un legame ancora pi diretto fra i due casi,
ipotizzando che la setta possa essere la stessa in attivit da secoli e che
tramanda i propri rituali omicidiari nelle varie ramificazioni nazionali.
6) La supposta presenza di PERSONAGGI INSOSPETTABILI E MOLTO
dietro le due serie di delitti. Nell'inchiesta sul maniaco
londinese, si parlato pi volte di un coinvolgimento diretto di membri
dell'aristocrazia inglese, ipotizzando addirittura la responsabilit di
soggetti facenti parte della famiglia reale. Allo stesso modo,
nell'inchiesta fiorentina si parlato spesso del possibile coinvolgimento
di persone importanti, anche esponenti delle forze dell'ordine, in qualit
di mandanti occulti dei delitti del "Mostro". Sarebbe questo il motivo
principale per cui, in entrambi i casi, le indagini sono sempre state
destinate al fallimento, proprio per la necessit di coprire questi
personaggi illustri.
COMUNICAZIONE CON GLI INVESTIGATORI e l'invio di resti umani
come messaggio di sfida agli inquirenti. Jack lo Squartatore sfid la
polizia a pi riprese, inviando lettere beffarde nelle quali invitava i
poliziotti a catturarlo "se ne erano capaci", lasci diversi indizi sulla sua
identit e sped anche dei plichi postali contenenti alcune parti dei
cadaveri. Il Mostro di Firenze preleva un lembo del seno sinistro mutilato
a Nadine Mauriot, la donna della coppia uccisa l'8 settembre 1985, e lo
spedisce al sostituto procuratore Silvia Della Monica come atto di sfida.

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