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3.L L A AN NT TI IC CO OE EL LE EP PR RE EE ES SI IS ST TE EN NZ ZE ET TR RA AU UM MA AN NE ES SI IM MO OE ER RI IN NA AS SC CI IM ME EN NT TO O
Laripresadellanticodapartedifilosofi,letterati,poetieantiquariproduceunodeipisignificativimomentidiriavvicinamentoal
mondodelpassato,inmodopicomplessoeprofondodiquantoerastatofattoduranteilmedioevo.
Fin dall inizio del 400 si assiste alla riscoperta dei testi latini e greci: lo studio di tali codici antichi conduce ad una visione nuova
dell uomo in rapporto alla natura e al divino, fortemente influenzatadalla filosofianeoplatonica,che si sviluppa soprattuttonella
FirenzediCosimoilVecchiograzieafigurecomePoggioBracciolini,MarsilioFicino,PicodellaMirandola.
Proprio per volere di Cosimo nasce a Firenze la prima biblioteca pubblica (sistemata poi successivamente dal nipote Lorenzo il
Magnifico su progetto di Michelangelo), mentre in altre regioni italiane si diffondono istituzioni analoghe, come la Biblioteca
Vaticana,fondatadapapaNiccoloV,elAccademiaPontaniana,sortaaNapolipervolerediGiovanniPontano.

Introdottoallametdell800dastudiosicomeMicheleteBurckhardtilconcettostessodiRinascimentostatopivoltemessoin
discussioneestudiapprofonditisulmondomedioevalehannoevidenziatoilmanifestarsi,giprimadel400,didiverserinascenze
inparticolareallepocadiCarloMagnoepoiinquelladiFedericoII.
Il Rinascimento rappresenta soprattutto un aspirazione culturale: si riscoprono i testi antichi con l intento di rintracciarvi nuovi
valoridilibertdellindividuo,dacontrapporrealretaggiomedievalediunareligiositintesainsensoterrifico.
Ilsingoloindividuovistocomeunsoggettounicointuttoilcreato,ingradodiautodeterminarsiedicoltivarelepropriedoti,conle
quali potr vincere la Fortuna (nel senso latino, "sorte") e dominare la natura modificandola. Celebre l'affermazione attinta dal
mondoclassicohomofaberipsiusfortunae(l'uomofabbrodellapropriasorte),unasortadimanifestodelpensierodell'epoca,
dovel'uomopresentatocome"liberoesovranoarteficedisestesso",conlapotenzadivinarelegataormaisullosfondo.
Queste attese di libert degli umanisti si confrontano con un Italia lacerata dalle guerre (nel 1453 cade Costantinopoli, quindi l
imperoromano),daltimorediinvasionibarbarichedapartedelmondoturco,dallacrescentecorruzionedellaChiesa.Einquesto
climacheprendeformalariscopertadellantico,siadalpuntodivistaletterariochearchitettonico:lerovineromanesonopercepite
dagliumanisticomesimbolodellacaducitdelluomoedellesuealternesorti.
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Inoltre il passato che le personalit del Rinascimento aspiravano a rievocare non era qualcosa di aulico e mitologico, ma anzi,
tramiteglistrumentimodernidellafilologiaedellastoria,essicercavanounafisionomiadell'anticopiveraeautenticapossibile.
All inizio del 400 Roma consisteva in enormi ruderi coperti di vegetazione, malinconici e decadenti, e in piccoli tuguri che
rappresentavano tutta l edilizia civile di un millennio. Si consolida l interpretazione delle rovine come segni di una magnificenza
ormaiperduta,maanchediunapossibilerinascita,fondatasuunavisioneciclicadellastoria.
Dallostudiodellerovineromanehaorigine,versolametdelXVsecolo,laredazionedelleprimeguidedellacitt,apartiredalla
DescriptioUrbisRomaediLeonBattistaAlberti,finoallaRomaInstauratadiFlavioBiondo(1446),unaricostruzionedellatopografia
romana antica basata sui resti allora visibili, che fornisce anche una lista di chiese e cappelle. Attraverso la guida del Biondo si
diffondeilricorsoalmetodoinduttivo,fondatosullanalisidirettadellecostruzioni,spessoincontrastoconletestimonianzescritte
eleleggendetramandateneltempo.
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Agli umanisti si deve anche la riscoperta del De Architectura di Vitruvio, noto in et medioevale esclusivamente in ambiente
monastico,chesidiffonderinItaliagrazieaBoccaccioeBracciolini,cheloriproporrnel1414.Leriproduzionideltestocrescono,
masargrazieadAlberticheiltestovitruvianoconoscergrandefortuna.
Attraversoiletteratiegliantiquarilattenzioneversolanticosidiffondepressogliarchitetti:ilpassatoiniziaadesserepercepito
per la sua reale distanza dal presente, ma si riconosce altres la possibilit di indagarlo, conoscerlo per poi riassorbirlo nel nuovo
linguaggioarchitettonico.Unpassatochetuttaviapercepitosenzaunachiaracognizionedellasuastoria.
Accanto a una diffusa sensibilit per l antico perdurano ancora per tutto il 400 le spoliazioni dei monumenti antichi, al fine di
reimpiegarneimaterialiinnuovefabbriche.

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_Bracciolini, passeggiando tra le rovine di Roma inveisce contro la fortuna maligna che aveva trasformato le sedi dei magistrati
romaniinstalledimaiali,mentrePioIIaTivolisilamentadicomeledimoredelleantichereginesianodiventatenididiserpi.

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_UnesempiolavicendadellapiramidediCaioCestioaRoma,interpretataancoradalPetrarcacomelatombadelmiticoRemo
(Meta Remi) e riconosciuta nella sua realt storica da Poggio Bracciolini e Paolo Vergerio attraverso lo studio dell epigrafe
nascostadallavegetazione.

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Proprio in questo periodoRoma oggettodi imponenti programmi urbanistici promossi dai papi che inevitabilmente investonola
citt antica: i grandiosi edifici romani in rovina rappresentano sia il principale riferimento culturale per gli architetti che fonti di
materialidariutilizzare.
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Linteressedegliarchitettirinascimentaliversolanticovoltosoprattuttoariprendereleregolecompositiveeglielementiformali,
soffermandosi sullo studio degli ordini, nella convinzione di poter raggiungere con le nuove costruzioni una gloria pari, se non
superiore, a quella degli antichi. Da questo atteggiamento deriva che l intervento sulle preesistenze risulta spesso improntato ad
unesplicitacontinuitstorica,finendoperconcepireancoraunavolta,loperaarchitettonicacomeaperta,suscettibiledinuove
trasformazioni,eilrestaurocomelaprosecuzionedellanticomanufatto.
Difronteallanecessitdicompletaregliedificigoticioccorrevaeffettuarescelteprecise:lostilegoticononeraammesso,manon
eraneancheammessaunaviolazionedellaconcinnitas,diquellaconvenienzatantopropugnatadallAlberti.
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Molto presto il giudizio verso gli edifici gotici muter in senso negativo: l interesse volto solo agli edifici pubblici, che possono
ancorasuggerirequalchesoluzionepratica,mentrequellireligiosiverrannocensurati,perchnonrispondentiaicanoniformalied
esteticirichiesti.
LinteressedelPapato
L attenzione verso i monumenti della Roma antica inizia a diffondersi nei primi del 400 presso il papato, data la volont di
fortificareilpoterepontificioattraversoilrecuperodellautorictasromana.
LinteressepergliedificiantichitestimoniatogidaEugenioIV(14311447),cheavvialaliberazionedelporticodelPantheone
tutelailColosseodallecrescentispoliazioni,pursottraendovieglistessomaterialeperlacostruzionediSanGiovanniinLaterano.
La riscoperta dell antico segna il pontificato di Niccol V (14471455), mentre a partire da Paolo II si diffonde il collezionismo di
antichit e si assiste ad un primo contenimento delle distruttive pratiche di elementi scultorei e statue. Tuttavia con Enea Silvio
Piccolomini,papaPioII(14581464)chesiriscontraunapiprofondariflessionesullantico.Preoccupatoditramandareaiposterile
testimonianzedellantichitdiRomapromulgaunodeiprimidispositividitutelacontrolespoliazioni,labollaCumAlmamNostram
Urbem,del1462,dovesivietalademolizionetotaleeparzialedellaantichefabbricheolatrasformazioneincalcinadeilororesti.
Egliimponeilrispettodeimonumentidandoquattrobuoneragioniperfarlo:
rappresentanounabbellimentonotevoleperlecitt;
mostranolecapacitelevirtdegliantichiromani;
incitanoallimitazionedeiprogenitori;
ricordanolafugacitdellavitaterrena.
Tuttavia,ancoraunavolta,lostessoponteficesiconcederalcunederoghe.

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_IlColosseotantoammiratorappresenterlaprincipalecavaditravertinopernuovecostruzioni.
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_ilproblemadellaconformitpotevaessererisoltointremodi:
le parti preesistenti potevano essere trattate alla maniera moderna (trasformazione chiesa San Francesco in Tempio
MalatestianodapartedellAlberti);
lopera poteva essere continuata in uno stile volutamente goticizzante (progetti di Francesco di Giorgio Martini e Bramante
periltiburiodelDuomodiMilano);
sipotevagiungereaduncompromessotraquesteduesoluzioni(s.MariaNovellaaFirenze).

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3.1_Brunelleschielantico:lacupoladiSantaMariadelFiore
NellafiguradiBrunelleschisisemprericonosciutalaprimamanifestazionediunapersonalitarchitettonicamoderna:fuilprimo
acapireilsistemastrutturaledellarchitetturaclassicaeadadattarneiprincipialleesigenzemoderne.Sisolitiquindiindividuare
nellasuafiguraleoriginidellarchitetturadelRinascimentoenelsuooperatolaprima
diretta applicazione dello studio dell antichit alla definizione di una nuova
architettura.
NatoaFirenzenel1377haunadiscretaformazioneletterariaedentraincontattoconi
circoli umanistici di cui fa parte Bracciolini. Brunelleschi manifesta presto doti
artistiche,enel1404ottienelimmatricolazionenellArtedegliOrafi.Successivamente
ipotizzabile un suo primo viaggio a Roma insieme a Donatello, seguito da ulteriori
visite durante le quali osserva, disegna e studia quasi tutti gli edifici di Roma. L
interesseperlearchitettureromanederivasicuramentedallambientefiorentinonon
privodireminiscenzeromane,comelafabbricadelBattistero:eglistudiasoprattuttole
modanatureegliordini,conscarsaattenzioneperlamateria.Eglinonprovarimpianto
o curiosit archeologica: l obiettivo finale del suo studio non la ricostruzione dell
antico,malacostruzionedelmodernoattraversolalezionedellantico,(G.C.Argan).
proprioneiconfrontidiunapreesistenzacheBrunelleschiadoperailsuomaggioreingegnocreativo:lachiesadiSantaMariadel
Fiore.Avviatanel1296suprogettodiArnolfodiCambiolachiesaerastataconcepitaperesserelapiimponenteemaestosadella
repubblica fiorentina. Il progetto iniziale fu ulteriormente ampliato da Francesco Talenti intorno al 1350, fino a prevedere una
cupola, su tamburo ottagonale, della larghezza di circa 42 metri per un altezza di 83 metri. Fin dall inizio quindi gli artefici del
duomofiorentinointendevanorivaleggiareconilPantheon,datelegrandidimensionielambiziositdelprogetto.
La complessit costruttiva evidente: le dimensioni previste e l altezza da cui parte l imposta, oltre 50 metri da terra, rendono
impossibilelutilizzodicentinetradizionali,siaperlagrandequantitdilegnamenecessario,siaperilpesoindottodallacupolasui
ponteggi,siaperlingombroprodottodaquestiultiminelcoro.
Sipresentaronoduetipidiproblemi:
unodiordinestatico,cherichiedevadiridurrealminimolespinteorizzontalisultamburo;
uno di tipo costruttivo, che imponeva il ricorso ad una struttura autoportante, realizzata con l impiego di soli ponti
appoggiatisullamuraturadeltamburo.
A tutti questi problemi si aggiungeva la difficolt di organizzare il cantiere per il sollevamento dei materiali ad un altezza cos
elevata.
Nel 1418 viene bandito un concorso dall Opera di Santa Maria del Fiore per la realizzazione della cupola, al quale partecipano
GhibertieBrunelleschi:entrambivengononominatiprovveditoriallacostruzione.Nel1420inizianoilavorielOpera,chesostieneil
modelloprivodicentinepropostodaFilippo,definisceconunadeliberailprogrammacostruttivodellacupolainmododettagliato,
anticipandoimodernicapitolatitecnici.
In questa delibera del 1420 l impianto della cupola descritto in modo
dettagliato,apartiredalsuosestorialzato,checonsisteinunarcodicerchiodi
raggiopariai4/5delladiagonaledellottagonodibase.
Tra le scelte pi significative vi l adozione di una doppia calotta che
garantisce la protezione dall umidit ed accentua la magnificenza della
struttura all esterno. Il ricorso all intercapedine tra le due volte consente
inoltre di ridurre notevolmente il peso della cupola e di nascondere il
complesso sistema strutturale costituito da 8 costoloni principali,
corrispondenti agli spigoli dell ottagono del tamburo e da 8 coppie di
costoloniminori,postiallinternodelleveleenonvisibiliallestradosso.
Questo sistema di strutture verticali collegato da elementi orizzontali che
unisconoicostolonimaggioriaiminori,assorbendolespintelaterali.
Col procedere dei lavori la presenza di Ghiberti si attenua, lasciando al Brunelleschi la responsabilit del progetto. Durante le fasi
costruttive si adoperano ponti mobili, infissi in buche ancora oggi visibili, che consentono la realizzazione in contemporanea delle
volteedeglisproni(costoloni)sututtoilperimetro,inmododaassicurarecheognistratodiposasiconfiguricomeunanellochiuso
autoportante.
Nel1422sidecidediridurreilpesodellastrutturadiminuendolasezionedeglispronisecondariesostituendolapietraconmattoni
gialdisopradellaquotadi12braccia(1bracciofiorentino=0,583m),controquelladi24previstadalladelibera.
Successivamente si sostituiscono le volte a botte con arconi orizzontali e si adotta per la muratura la struttura a spinapesce,
derivantedallostudiodellecostruzioniromane.Lachiusuradellanellosommitaleraggiuntanel1436.

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Aquestopuntonecessariotapparelanello,di15mdidiametro:leforzecheagivanosudiessoeranotaliche,nonostantela
leggerezzadellacupola,icostolonitendevanoapiegarsiversolesternoeaspalancarelanello.
Fu quindi progettata una lanterna abbastanza pesante per il concorso del 1436, vinto da Brunelleschi. I costoloni della cupola
vengonoraccordatidaunarcorampante,chesostieneilcorpodellalanternaallatorrettaottagonale.
Un ultimo tocco dato dal Brunelleschi al duomo la realizzazione delle cosiddette tribune morte poste sui piloni angolari della
cupola,confunzionedicompletamentovisivoedirrigidimentodellaparteinferioredeltamburo.Letribunesarannorealizzatecon
unimpiantosemicircolareanicchiechiaramentederivatodaimonumentisepolcraliromani.
Tecnicheadoperate
Man mano che la muratura in pietra veniva sostituita dai mattoni e man mano che si procedeva con l inclinazione della cupola
furonoadoperateduetecnichecheagevolaronolacostruzionediciascunanello:lacordablandaelaspinapesce.
La c co or rd da a b bl la an nd da a (corda non tesa, perci blanda) consiste nell adottare come pianodi posa una superficie leggermente concava
verso l alto: il letto di posa dei mattoni non orizzontale, ma segue una curva aperta verso l alto che, assieme all utilizzo di
mattoniangolari,assicuravaunatessituradellorditomurarioassolutamenteprivadidiscontinuitlungotuttolanello.
La s sp pi in na ap pe es sc ce e,adottataapartiredai20gradidiinclinazionesullorizzontale,fungevadacontenimentodeimattoniinfasedipresa
dellamalta,utileacondurreloperainregimediautoportanza.
Sifecericorsoamattoniposticollatopilungoemergenterispettoaquelliappoggiatisullasuperficieconica:una
particolare forma di apparecchiatura muraria, strutturata di per s in modo da rendere stabili piccoli settori longitudinali grazie
allazionedicontrastoesercitatadamattoniemergenti,postialleestremitdiognisettorestesso.Lespediente,chenonhavalore
strutturale ma solo costruttivo, consente al maestro muratore di evitare lo slittamento verso il basso della muratura in corso di
realizzazione, prima ancora che si raggiunga lequilibrio complessivo di ogni strato di posa dei mattoni con la chiusura sullintero
perimetrodellottagono.

ImodelliassuntidalBrunelleschiperlaconcezionecostruttivadellacupolasonovari:presentelacomponenteromana,quella
fiorentinaeaddiritturainfluenzeislamiche.certalagrandecapacitdiassimilazioneedisintesidellarchitetto,chevedeogni
esempiodelpassatononcomemodellodirettodaimitaremacomefontedisuggerimentidarielaborareinvistadellasoluzione
dispecificiproblemi.

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3.2_LeonBattistaAlberti:lanticoelepreesistenze(TempioMalatestianoeSantaMariaNovella)
Leon Battista Alberti una delle personalit pi influenti del panorama rinascimentale: al suo contributo teorico vanno ricondotti
quasituttiisuccessivisviluppidellinguaggioedellapraticadelcostruire.
Umanistaederuditoegliancheilprimoarchitettodeditoallostudiosistematicodellanticocondottoattraversolindaginedelle
fonti letterarie e l attento rilievo materiale. Lo studio dell Alberti tende soprattutto alla comprensione dei principi da trasporre
nellepratichecostruttiveattuali:seBrunelleschiavevaprivilegiatogliaspetticostruttivielapraticadicantiere,Albertisottolineeril
carattere progettuale del fare architettura e, in contrasto con l approfondimento rivolto ad argomenti tecnici in De Architectura,
nonsilascercoinvolgerenelladirezionedeicantieriesuggeriragliarchitettidiconservarelapropriadignit.

Nasce a Genova nel 1404 da una ricca famiglia fiorentina esiliata da Firenze. Le vicende familiare incideranno molto sulla sua
formazione:seguiricommercidelpadreinvariecitte,successivamenteallasuascomparsa,vivrunperiododicrisieconomica.
Inquestoperiodosidedicaallostudiodellafisicaedellamatematicaeconseguelalaureaindirittocanoniconel1428.Nellostesso
annolafamigliaAlbertipuritornareaFirenzeequirisolverisuoiproblemieconomici.SoggiornaperquasidueanniaRoma,dove
entra in contatto per la prima volta con i monumenti antichi. Ritornato a Firenze conosce Ghiberti, Donatello e Brunelleschi.
RitornatoaRomanel1443Albertivisistabiliscequasicontinuativamentefinoallamorte,accingendosiinmanierasistematicaallo
studio dell architettura. in questi anni che prende forma la sua indagine sulle rovine degli edifici antichi che culminer nella
Descriptio Urbis Romae (14481455). Quest opera caratterizzata da un breve testo che illustra, attraverso l uso di coordinate
polari, la sistematica opera di rilievo urbano della citt e delle sue emergenze architettoniche, condotta in prima persona dall
Alberti.
Egliaffidaaidatinumericiilcompitoditrasmettereprecisamenteilrilievodellacitt,senzaincorrereneirischilegatiallacopiadiun
disegno,(loperaanticipalincaricoconferitooltre50annipitardiaRaffaellodaLeoneX).
Versolafinedeglianni40ilprestigiodiAlbertiaRomaormaiconsolidato,nonostanteirapporticomplessiconlaCuria.
Nel 1447 eletto papa l umanista Niccol V, compagno di studi di Alberti, che avvia un vasto programma edilizio ed urbanistico
esteso all intera citt di Roma. Durante il suo pontificato per il ruolo di Alberti ridimensionato, forse anche a causa della
posizionepresanellacongiuraorditadaPorcaricontroilpapanel1453.
Apartiredallametdeglianni40AlbertiimpegnatonellaredazionedelDereAedificatoria,nelqualeconfluisconotuttelesue
conoscenze letterarie, in primis il trattato di Vitruvio, e l osservazione diretta dei monumenti antichi di Roma. Nel volume non si
limitaadefinireleregoledellarchitettura,maponelaquestionedelledificareallepiremoteoriginidellastoriadelgenereumano.
Scritto in latino e articolato in 10 libri, il trattato compiuto gi entro il 1452, diffondendosi sotto forma di manoscritto per poi
esserestampatonel1485,trediciannidopolasuamorte.
IlriferimentoaVitruviosenzaltroilpuntodipartenzaperlastesuradiquestotrattato,nonostanteilimiticheAlbertivirileva,che
si caratterizza anche per la ricchezza di citazioni erudite di autori e filosofi classici. Il vero fondamento del volume comunque l
osservazione diretta degli edifici antichi, intesi come testi essenziali da studiare cos come i testi scritti. Il rilievo dell antico
rappresentaunelementoessenzialedelsuolavoro,eilsuointeresseperleopereantichecomprendetutteleoperearchitettoniche,
dallapinobileallapiumile,estendendosianchealleoperedelMedioevoedunquenonclassiche.
Nello studiare queste opere egli rileva il degrado a cui sono soggette, e tale rimpianto di traduce in esplicita protesta contro tale
statodirovinaecontrochidemoliscesenzariguardotalicostruzioni.Eglimostraquindiunorientamentoconservativoneiconfronti
delle preesistenze, anche quando afferma che nel continuare una fabbrica gi avviata bisogna rispettare l idea progettuale
originaria; tale principio sar da lui confermato nelle sue opere pi importanti,come il Tempio Malatestiano e la facciata di Santa
MariaNovella.
InquestostessovolumeaffrontaancheilproblemadellaricostruzionediSanPietromostrandounagrandeattenzionealrestauroe
alrispettodellapreesistenza,contrastandoleintenzionidelpapaNiccolVeilprogettodelRossellino.
Importanteilconcettodiconcinnitas
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introdottodallAlberticomeprincipioordinatoredellabellezza.
Taleconcettosifondasutreleggifondamentali:ilnumero(numerus),ladelimitazione(finitio)elacollocazione(collocatio).Dalla
connessione di tutti questi elementi si ha la concinnitas, ovvero il concerto di tutte le parti tra loro, che altrimenti sarebbero
distinte.
Negli interventi di completamento, in base a questo principio, si preferiscono soluzioni in stile, in modo da legare i nuovi apporti
conglielementipreesistentipergarantireunoperaultimataunitaria.
Il X libro intitolato Restauro degli edifici, e comincia col descrivere l analogia tra l architettorestauratore e il medico. Inizia
quindi a descrivere l origine dei vari difetti (vitia) dell edificio, tra i quali i danni prodotti dagli agenti atmosferici e dall incuria
umana.

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_ordinare secondo leggi precise le parti che altrimenti per propria natura sarebbero ben distinte tra loro, di modo che il loro
aspettopresentiunareciprocaconcordanza.

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Affrontaiproblemirelativiaidissestidelleparetieleprincipalicause,comeleerbeinfestanti;seguepoiunadisaminadelletecniche
di consolidamento dei muri sottili, come la realizzazione di contropareti congiunte alle preesistenti o il rinforzo con legamenti in
ferroorame.
Nell ultimo capitolo del libro si addentra nel tema del restauro, trattando della diagnosi dei dissesti e delle tecniche di
consolidamento. Dedica particolare attenzione allo studio delle lesioni e alle proposte di riparazione; interessanti sono anche i
suggerimenti proposti per la sostituzione di una colonna o per il raddrizzamento delle pareti. Alcune delle tecniche consigliate in
presenzadimotirigididellemuraturesonodigrandeattualit:
__possibilitdisollevarelapartesoggettaacedimentoconunatravecheabbiafunzionedileva(stadera);
__procedereconunasottoescavazione(applicatooggiallaTorrediPisa).
a) TempioMalatestiano(1447/1462)
Neglistessianniincuiimpegnatoallastesuradeltrattatoavviaanchelasuaprimaoperaarchitettonicaimportante,voltaallatrasformazionedi
una preesistenza medioevale: la chiesa di San Francesco a Rimini che Sigismondo Malatesta intende trasformare in mausoleo per la propria
famiglia. La fase iniziale dei lavori vede protagonisti Matteo d Pasti e Agostino di Duccio che nel 1447 elaborano un programma pi limitato di
quellochesarpoieffettivamenterealizzato:inizialmentesipensasoloatrasformareedecorarealcunecappelle.
Sigismondo immagina un tempio che accolga il proprio sepolcro e quella della sua amata
celebrandoilcultodelleroeattraversosimbologiereligioseepagane,comeilcultodelsole
edellozodiaco.
All interno gli elementi preesistenti sono trasformati e resi pi grandiosi con interventi
strutturalirivoltialminimo;loriginalitpresentefapensareallinfluenzadellAlberti.
LapresenzadiAlbertiallinternodellafabbricasihaapartiredal1450,quandoSigismondo
pensa di intervenire anche all esterno. Il suo intervento all esterno si rapporta alla
preesistenzaseguendodueapproccidiversi:
__perlafacciataaccostalanuovasoluzioneallestrutturepreesistenti,senza
distaccarsi. Il progetto per la facciata pu essere desunto dalla medaglia coniata da
Matteo d Pasti nel 1450: la facciata suddivisa in un ordine inferiore articolato in 3
arcateinquadratedasemicolonnesubasamentoeinunordinesuperioreconcampata
centralepialta,raccordataaimarginidelprospettoconelementicurvilinei.Losfondo
dominatodaunacupola,scanditadacostoloni,emisferica,ampiaquantolafacciatae
derivataquasicertamentedalPantheon.
Alberti si rif esplicitamente ed esempi romani, come l Arco di Costantino per la
composizione generale, o l arco di Augusto a Rimini per i dettagli e la zona
basamentale. Adotta un ordine maggiore di semicolonne trabeate e un ordine minore
di lesene sormontate da archi a tutto sesto, secondo una composizione mutuata da
esempi antichi, primo fra tutti il Colosseo. Inizialmente prevede la collocazione dei
sarcofagi di Sigismondo e Isotta nei due fornici laterali della facciata; per motivi statici in corso d opera tali archi vengono tamponati e i
sarcofagicollocatilungoifianchi.
Picomplessolincompiutoordinesuperiore,doveAlbertiimmaginaunacampatacentralepialta,definitadalesenecheinquadranouna
triforatrabeataesormontatadaunarco,edueraccordicurvilineisullecampatelaterali,necessaripernasconderelecoperturedellecappelle.
__periprospettilateralisidistaccadallestrutturepianticherealizzandouninvolucrocostituitodaunasequenzadiarchisumassicci
pilastri,senzapreoccuparsidellallineamentoconleaperturegotichepreesistenti.Talesuccessionediarcatericonducibilesialamotivodegli
acquedotti romani che agli archi interni del Colosseo, replicandone il rapporto
proporzionaledi1:2tralalarghezzadelpilastroelalucedelfornice.Racchiudequindil
irregolarit dell edificio in un nuovo organismo fondato sul ritmo delle proporzioni
classiche.Altempostessoeglisirifiutadicontinuareovariarelantico,isolandolodalle
nuovestrutturedioltremezzometro:lamancatacorrispondenzatralefinestregotiche
eilnuovoparamentomarmoreosegnodionesterispetto.
L articolazione degli ordini rispetta la sintassi degli edifici antichi appena codificata dall
Alberti nel trattato: nei templi preferibile adoperare columnae rotundae sormontate da
trabeazioni, diversamente dalle basiliche o dagli edifici pubblici dove si devono adoperare
archisucolumnaequadrangulae(pilastri).Innessuncasobisognadisporrearchisucolonne
circolari;cicomporterebbelimpiegodiunpulvino,coscomeavevagifattoBrunelleschi.
La repentina interruzione del cantiere, conseguente al tramonto delle fortune di Sigismondo dopo il 1462, lascer incompiuto l ambizioso
programma,lasciandoalcampodelleipotesisiailcompletamentodellafacciatachelacoperturadellanavata,nonchlatribunaelacupola.

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b) SantaMariaNovella(1458/1480eoltre)
Un approccio diverso alla preesistenza caratterizza il completamento delle facciata di S. Maria Novella
avviato su iniziativa di Giovanni Rucellai. Rispetto al Tempio Malatestiano qui gli elementi preesistenti
condizionano in maniera pi significativa la nuova composizione. Alberti si trova davanti un impianto
architettonico dove le opere gi compiute non possono essere demolite o rimosse: oltre alle tombe
sormontatedaarchiacutioccorretenercontodelleportelateraliedelgrandeoculocentralesuperiore.
Ilsuoprogettosiproponediinquadraretuttiquestielementiinunanuovacomposizioneincuiprevalga
lordineclassico,rispettandolepreesistenzeinmododaraggiungerelaconcinnitas.
Albertiintervieneconsullordineinferiore,inbuonapartegicompiuto,conpochielementi.Alcentro,
incorrispondenzadiunaperturaforsearchiacuta,vienepostoilportaleinquadratodaaltesemicolonne
inmarmoverde,replicateancheagliestremidellafacciata,allargataoltreimuriperimetralidellechiesa.
Egli adotta in tutta la facciata la bicromia biancoverde. Appare irrisolta la questione delle quattro
arcatelleciecheatuttosestoimpostatesustrettipilastri,lacuiattribuzioneincerta.Wittkowerleritienepreesistenti,elasuatesisembraessere
confermatadalfattocheagliestremidellafacciatalearcatelleproseguonodietrolesemicolonne.Ilvincoloimpostodallaquotadellearcatelleha
condizionatoilfortesviluppoverticaledellesemicolonne,icuirapportiproporzionaliforzanoicanonialbertiani.
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Lanotevoledistanzatralesemicolonnetenutainsiemedallatrabeazione.
Elemento fondamentale di connessione tra la riorganizzazione dell ordine inferiore e il disegno exnovo del livello superiore l altro attico,
decorato con 15 tarsie dicromiche, che consente ad Alberti di raccordare le differenti quote degli elementi preesistenti e di inquadrare l intera
composizionenellambitodiunoschemaproporzionalefondatosulquadrato.Lacornicesuperioredellatticodivideametilquadratoperfetto
allinternodelqualesiinscrivelinterafacciata,mentresialordinesuperiorechequelloinferioresonobasatisuunquadratominoredilatopari
allametdiquellomaggiore.
Questo schemaproporzionale comporta che le paraste internedell ordine superiore si allineano al centro, con le semicolonne sottostanti, e all
estremitconleportelateralipreesistenti.
IspiratonellelineegeneraliallafacciatadiSanMiniato,lordinesuperioresidifferenziaperladozionediunveroepropriotimpanoclassicoeper
lecelebrivolutecheraccordanolasezionecentralerialzataconlordineinferiore,nascondendoalcontempolenavatelaterali.
Loperarisultaancoraincostruzionedopoil1480,mentrelavolutadidestrasarcompletatasolonel1920.
Lafacciatasottendeprobabilmentesignificatioscuri,apartiredairiferimentialcultosolarepresentineltimpano,daitemiastrologicidelletarsie
dellattico,finoalleduefiguraemundicompresenellevolute;sembraalludereaquellaPriscaTheologiatramandatadallermetismo,cheAlberti
seguivanegliannidelConcilioechepoirinnegherpervoleredellachiesa.

2
_lesemicolonneraggiungonounaltezzaparia11volteildiametro.

8
3.3_a_LanticoeilrestauroneltrattatodiFilarete
Ilrapportoconlanticoeleproblematichedelrestaurosonopresentianchenelsecondotrattatodiarchitetturadel400dovutoad
unarchitettodioriginefiorentina,AntonioAverlinodettoilFilarete(14001465).DiformazionequasioppostaaquelladellAlberti,
priva cio di particolare erudizione umanistica e fondata principalmente sulla pratica di mestiere, egli compone la sua opera a
Milanoinetmatura,trail1461eil1464,dedicandolaaFrancescoSforza.
1

Scrittoinvolgare,corredatodanumerosidisegniediffusosottoformadimanoscrittoiltrattatosidifferenziadaquelloalbertiano
pergliscopicheloperadiproponeepericontenuti.
Articolato in 25 libri non presenta una stesura sistematica come il De Re Aedificatoria; contiene numerosi spunti interessanti sul
temadelrapportoconlantico,sullepreesistenze,sulrestaurodesuntipropriodallAlberti.Ancheluisostienelanalogiatramedico
e architetto e ritiene l uomo il principale artefice della rovina degli edifici. Al rimpianto per l abbandono segue poi una severa
critica ai responsabili della distruzione. E nel libro XIV che il rapporto con il passato diviene tema centrale della trattazione,
attraverso il racconto fantastico del rinvenimento dei resti di un antica civilt durante i lavori del porto di Sforzinda
2
,

che ha per
protagonisti

FrancescoSforza,ilfiglioGaleazzo,elostessoFilarete.
Nelraccontosileggetuttalemozioneeilpathosderivantedallascopertaarchelogicadiunapietrasquadrataconanticheiscrizioni,
al cui interno sono custoditi dei tesori e un libro. In questo volume sono raccontate le vicende del re Zogalia e della sua citt
Plusiapolis, i cui resti giacciono proprio nel sito dell incredibile scoperta. Il valore delle nuove scoperte induce i protagonisti a
interrompere i lavori per avviare una ricostruzione filologica delle architetture originarie della citt. Plusiapolis diviene quindi per
Filarete la citt della memoria, in cui la collocazione degli edifici dettata dalla presenza dei ruderi e dalla persistenza dell
impiantourbano,anticipandounasensibilitpropriadellamodernaculturadelrestauro.
Dopo pochi anni dall allontanamento di Filarete da Milano, la citt vive un momento di grande rinnovamento in campo
architettonicopromossodaLudovicoilMoro,fratellodiGaleazzo,succedutoglicomereggentenel1480.
InquestianniunapresenzacrucialequelladiDonatoBramante.

3.3_b_BramanteelepreesistenzetraMilano,RomaeNapoli
OriginariodiUrbino(14441514)siformaallacortediFedericodaMontefeltro.Egliinnanzituttounpittore,mamanifestapresto
variinteressisialetterarichescientifici:siinteressamoltoanchealloperaalbertiana.ArrivaaMilanonel1478perseguireilavoridi
unpalazzodiFedericodaMontefeltro.
a) SantaMariapressoSanSatiro(1482),Milano
E la sua prima opera architettonica a Milano. Realizza un organismo a tre navate con transetto
seguendo i canoni albertiani nell ambito di una concezione spaziale originale. Tra gli elementi nuovi
spicca la sacrestia nella quale Bramante recupera modelli antichi insieme a soluzioni brunelleschiane,
come il sistema di paraste angolari poste agli spigoli dell ottagono. L elemento pi straordinario dell
operafruttodiunvincoloimpostodallapreesistenza:illimitediviaFalconecheimpediscedicostruire
un quarto braccio per il coro. Il vincolo diventa occasione per sperimentare uno straordinario artificio
prospettico attraverso il quale realizza un finto coro in stucco che riequilibra l intera spazialit della
chiesa in rapporto alla cupola, conferendole una centralit visiva altrimenti impossibile. In una
profondit di 120 cm riesce a sviluppare il quarto braccio di un impianto cruciforme che sembra
estendersiperben11m,delimitato,comeglialtri3bracci,datrearcateapertesunavatelleochiuseda
nicchie. Diversamente dalle finzioni pittoriche l efficacia dell illusione fondata per la prima volta su
unasoluzioneplastica,cheutilizzaglistessimaterialidelledificioecheproduceunrealegiocodombre.

b) SantaMariadelleGrazie(1492ca),Milano
Un altro programma di trasformazione e ampliamento di una fabbrica preesistente riguarda questa
chiesadomenicanacompletatapochianniprimadel1492echeilMorointendemodificareperfarladiventaresepolcrodifamiglia.Assecondando
Ludovico Bramante interviene demolendo la zona presbiteriale e sostituendola con una grande tribuna sormontata da una cupola le cui
proporzionisiimpongonoperillorocaratteremonumentaleinrapportoallorganismooriginario.Conilsuoimpiantocubicolatribunasipropone
comeunarchitetturaautonoma,benchilsuorapportoconlapreesistenzasiaevidenteinmoltipunti,apartiredallafortedilatazionedelleabsidi
laterali. Bramante attento anche ad mantenere vivo il rapporto con la cultura architettonica locale: l impianto generale, gli elementi
architettonicidellatribuna,laltafinestrarettangolaredeltiburioconcolonnacentrale,testimonianolasintesioperatadaBramantetraispirazioni
localiecentrosettentrionali.

1
_lasuapresenzaaMilanodaricondursiaquelprocessodiaperturaversolaculturaartisticadelcentroItaliaavviatodaSforzafindal1450e
cheavrebberichiamatopersonalitcomeLeonardoeBramante.
2
_cittidealeprogettatadaFilarete.

9
ConlacadutadiLudovicoilMoronel1499BramantesiallontanadaMilanoperandareaRoma,avviandounafasecompletamente
nuovadellasuaopera.Fondamentodelnuovolinguaggiosarunpisistematicoefilologicostudiodellantico,condottoapartire
dai resti romani e concentrato sull analisi degli ordini architettonici, degli schemi tipologici, dei materiali e delle tecniche
costruttive.Lobiettivoeratrarneleregolegeneraliperilfarearchitettonicomoderno.
In questo periodo Roma si presenta molto diversa da comera 50 anni prima; presenta una monumentalit che non ha nulla da
invidiareaquelladegliantichigrazieaigrandiinterventiascalaurbanaeagliimponentiprogrammidiGiulioII,comelaBasilicadi
SanPietro.
c) BasilicaSanPietro(1505ca)
Quest opera segna l affermazione di Bramante come architetto del pontefice. Superato un primo
approccio conservativo, in cui il corpo longitudinale dell antica basilica veniva mantenuto aggiungendo
un transetto e un coro, Bramante avanza nel 1505 l ipotesi di modificare radicalmente la chiesa,
disegnando un impianto fondato su un grande vano ottagonale coperto da una cupola retta da enormi
piloni.GiulioIIaccettatalepropostadidemolizioneenel1506avviailavori,chedemolirannoanchele
grandicolonnedietcostantiniana.
Nel 1514 alla morte dell architetto dell antica basilica rimane ben poco, ma il problema del
completamento della nuova chiesa si proporr ancora per decenni, conferendo all insieme un aspetto
nondissimiledallerovineromane.
d) DuomodiNapoli,Succorpo(1497)
LapaternitbramantescastatasostenutadaRobertoPanefindal1974.
Rappresentauntestimonianzaimportantenonsoloperlastraordinariaarchitetturamaperilcomplessorapportoconlospazioabsidaleangioinoe
irelativiimpostidallepreesistenze.
Commissionata dal cardinale Carafa, gi arcivescovo di Napoli, l opera nasce con l intento di ospitare le reliquie di San Gennaro, traslate dall
abbaziadiMontevergine,ealtempostessodicelebrarelafamigliaCarafaattraversolasepolturadeisuoimembri.
Ilavorihannoinizionel1497,eilcardinalegidasubitoesprimelintenzionedicollocarelacappellaaldisottodellabsideangioina,caratterizzata
daunfortesviluppoverticaleeinteressatadaproblemistatici.Linterventoprevedeilrialzodelpavimentoabsidaledi80cmeloscavodellazona
difondazioneprofondo3metriperricavarelospazionecessarioalsuccorpo.
Oltreallimitatosviluppoinaltezzatraivincolipreesistentiemergonoledifficoltdovute:
__allilluminazionecarente(risoltaconaperturericavateneglistrettivanicompresitraicontrafforti);
__alla ripartizione dei carichi statici della zona absidale (affrontata con un sistema di voltine portanti sostenute da due file di 5 colonne che
suddividono l intero spazio in 3 navate di uguale ampiezza. Tali voltine sono nascoste da un cassettonato marmoreo poggiante su travi T
rovescia).
L attribuzione a Bramante scaturisce dall impianto spaziale e dalle raffinate soluzioni di dettaglio, condizionate dai vincoli preesistenti, come le
lesenechescandisconolenicchielaterali,esteseatuttaltezzapercompensareillimitatosviluppoverticaledellambiente.
Le stesse nicchie con il motivo a conchiglia appaiono simili a quelle realizzate da Bramante nella sacrestia di S. Maria delle Grazie e Milano, cos
come le lesene angolari poste in corrispondenza delle finestre strombate richiamano il motivo portante dell impianto ottagonale della fabbrica
milanese. Se a ci si aggiunge la sua probabile presenza a Terracina nel 1497, da collegare a viaggi verso Napoli, e l incarico conferitogli per il
chiostro di S. Maria della Pace a Roma sempre da Carafa, si pu ipotizzare almeno un ispirazione bramantesca del succorpo dovuta a una sua
consulenzadopolavviodeilavorinel1497.

3.4_Raffaello,larestituzionediRomaanticaelaletteraapapaLeoneX
Con l ascesa al soglio pontificio di Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, Roma governata da un papa attento a promuovere
importantiprogrammiartistici,architettoniciedurbani.LeoneXdimostrasubitoparticolareinteresseperlevestigiaromaneenel
1514,inseguitoallamortediBramante,conferiscelincaricodiarchitettodellafabbricadiSanPietroaRaffaello,cheverranche
nominato sovrintendente alle antichit di Roma, con una giurisdizione che comprende tutto il patrimonio archeologico romano.
Tuttavia il suo incarico solo all apparenza volto alla tutela: i poteri conferitogli dal papa servono per confiscare materiale da
utilizzarenellafabbricadiSPietro,stabilendoquindiunmonopoliopapale.
InquestostessoperiodoprendervitaunprogrammadirilevamentodegliedificidellaRomaantica,adoperasemprediRaffaellosu
incaricodiLeoneX,cheintenderedigereunaveraepropriapiantadiRoma,fondataperlapartetopograficasullemisurazionidella
DescriptioUrbisdiAlberti.
Se poco rimasto dei disegni prodotti permane invece una testimonianza importante: la lettera a Leone X scritta nel 1519 da
Raffaello e Baldassarre Castiglione allo scopo di presentare al pontefice il lavoro svolto. Il testo importante anche per quanto
riguardo il tema della tutela: esso esprime una compassione per tutto ci che si era perduto e una denuncia della barbarie che
ancorasiperpetra.Laletteracostituiscelaprovadellacquisizionedelconcettoditutela,anchesesolosulpianoteorico.
La redazione della lettere frutto di un lavoro collettivo, coordinato da Raffaello, ma nel quale confluiscono ispirazione diverse,
comeFabioCalvo,AndreaFulvio,Albertie,primofratutti,BaldassarreCastiglione.

10
Laletterapusuddividersiin4partidistinte:
1. corrisponde al Proemio, riconducibile al contributo di Castiglione, ispirato alla Roma Instaurata di Flavio Biondo. L autore del testo
inizia dichiarando n certa esperienza dell antica architettura, alla quale si accompagna un grande dolore provocato dalle condizione in
cui essa giace nella citt di Roma. L autore cerca quindi le cause delle distruzioni sia nel passato remoto che nel tempo presente,
individuandoleneltempoenellazionedelluomo.
Lautorericonosceperche,seppurprivatedegliornamenti,leantichefabbrichesonoancoracomprensibilinelloroimpiantostrutturale
(ossadelcorposenzacarne).
Il passo pi notevole della lettere quello in cui gli autori accusano direttamente coloro che invece di tutelare i resti antichi ne hanno
consentito lo scempio, compresi i numerosi pontefici che hanno preceduto Leone X. E necessario quindi un appello alla tutela, che
Raffaellorivolgealpapapregandolodinontrascurareirestidiquestopatrimonio;
2. Lasecondaparterivoltaaillustrareloggettodellavorocommissionatodalpapa.Vienesovltaunabrevetrattazionedellastoriadell
architetturaromana,dalleoriginialtempodiRaffaello.Tralefabbrichepresentiincittlaletteredescrive3tipidiedifici:
buoniantichi,esistitifinoaltempocheRomafuinvasadaiGotti;
quellicorrispondentialladominazionedeiGottieperi100annisuccessivi;
quelliattuali,cheRaffaellogiudicamoltoprossimiallamanieraantica(operediBramante).
Agli edifici medievali dedica altre considerazioni negative, cos come allepoca bizantina, romanica e gotica. La critica all architettura
goticasiconcentrasualcunideisuoicaratteriornamentaliesullusodellarcoasestoacuto,peggiorediquelloatuttosestosiaperla
soliditstrutturalecheperlaperfezionevisiva;
3. chiaritologgettodellavoro,laterzapartedescriveilsistemadirilevamentousatofondatosullimpiegodellabussola;
4. siaffrontanoiproblemidellarappresentazione,svolgendoconsiderazionisuldisegnoarchitettonico:Raffaellorimarcaledifferenzatra
rappresentazione pittorica e architettonica e descrive i 3 modidel disegno, corrispondenti alle proiezioni ortogonali di pianta, alzato e
sezione.Adessiaffidatalarappresentazionearchitettonicaaccompagnatadaalcuneprospettive.
Illavoropernongiungeacompimento:pochimesidopolastesuradellalettera,nel1520,Raffaellomuore.

3.5_Michelangelo,lepreesistenzeeilnonfinitoarchitettonico:ilCampidoglioeS.MariadegliAngeli
Il confronto instaurato da Michelangelo (1475/1564) con le preesistenze, soprattutto con le fabbriche pi antiche, si rivela quasi
sempre pi sensibile e conservativo di tanti architetti suoi contemporanei, anche se la sua opera si fonda spesso sulla
trasformazionedifabbricheocontestiurbanigiesistenti.
LastraordinariaqualitdellarchitetturadiMichelangelofondatasullostravolgimentodelcanonicoimpiegodegliordini,tantoche
laquasicoevaRegoladelli5ordinidiVignolasembraquasiunareazioneatalispinteeversive.
GinelleprimeopereMichelangelosiconfrontacondiversefabbrichepreesistenti,apartiredalprogettoperlafacciatadellachiesa
brunelleschianadiSanLorenzoaFirenze,doveemergeilproblemadelrapportotrainternoedesterno,risoltodopovariesoluzioni
conununicopianorettangolareindifferenteallediversealtezzedellenavate.
Tuttavia con il celebre intervento per la Biblioteca Laurenziana, promosso dal cardinale Giulio D Medici nel 1523, che
Michelangeloaffrontaunbenpicomplessoproblemaarchitettonico,confrontandosiconilpreesistentechiostrodiSanLorenzo.
a) BibliotecaLaurenziana,(1523)Firenze
La scelta del papa di collocare la sala di lettura sopra le celle dei monaci impone il rispetto della configurazione originaria di queste ultime, i cui
ambientinonpossonoessereingombraticonlefondazionidellabiblioteca;inoltreilsuperamentodelnotevolesaltodiquotarichiedeunvestibolo
conscala,daricavareinunospazioangustoemaleilluminato.
Gran parte delle radicali innovazioni introdotte dall artista traggono la loro origine proprio dai rigidi vincoli imposti dalla preesistenza, come l
arretramento delle colonne binate, incassate all interno dei setti murari, o le volute al di sotto delle basi delle colonne, prive di ogni funzione
strutturale,cheassolvonoilcompitodicompensareilfortesaltodiquotatrailvestiboloelasaladilettura.

ConiltramontodellarepubblicafiorentinaMichelangelorientraaRomanel1534,incoincidenzaconlelezionealsogliopontificiodi
PaoloIII,chelocoinvolgerinunodeipiimportantiprogrammidiristrutturazioneurbana:lasistemazionedelcollecapitolino.

b) Campidoglio,(1534)Roma
IlponteficeincaricaMichelangelodistudiareunbasamentoperlastatuadiMarcoAurelio,sopravvissutaper
secoliperchscambiataperlastatuadiCostantino,dacollocarenellospazioantistanteilPalazzoSenatorio.
A partire da questo incarico prende vita una sistemazione a scala urbana straordinaria, che assume i vincoli
imposti dagli edifici esistenti come spunto per la realizzazione di uno spazio che appare concepito fin dall
iniziocomeunitario.
LaspettodelcollecapitolinoprimadegliinterventipresentailPalazzoSenatoriosullosfondoeilPalazzodei
Conservatori, frutto di una trasformazione di un precedente edificio, a destra della futura piazza. Esso si
presenta come una fabbrica a due piani con porticato di archi su colonne. Michelangelo cerc di dare
razionalitallacasualedisposizionedeiduepalazzi,icuiassiformavanounangolodi80.Questairregolarit
loindusseadadoperareunapiantatrapezoidaledallaqualederivanolealtrecaratteristiche

11
dellacomposizione:losvantaggioancoraunavoltavienedominatoinmodotaledasembrareun
invenzionedeltuttospontanea.Ilcomplessononfuconcepitocomeunsistemadiblocchisingoli,
macomeungrandespazioapertolimitatoda3pareti.
Non meno innovativa la soluzione di accesso alla piazza, originata da un forte salto di quota
dovuto alle condizioni orografiche del suolo, risolta con una cordonata la cui lieve pendenza
contrastaconladiacenteripidascaladellachiesadellAracoeli.
La pavimentazione, realizzata su disegno di Michelangelo solo intorno al 1940, nasce dall
esigenza di mettere in risalto il centro dove sarebbe stata collocata la statua, senza per
contrapporsi all asse longitudinale della piazza e del monumento. Viene scelto lovale come
forma,cheriunisceinunastessaformaiprincipidellassialitedellacentralit.

c) SantaMariadegliAngeli,(1561)Roma
Ancora pi interessante l intervento condotto negli spazi della palestra e del
tepidariumdelletermediDioclezianoalloscopodiinsediarvilabasilica.
Oggi difficili individuare con chiarezza gli intenti originari a causa delle notevoli
trasformazionioccorseapartiredal1564finoallinterventodiVanvitellidel1749.
Nel1561,mentrePioIVcoinvolgeMichelangelonellavicenda,ilcomplessodelleterme
stato gi oggetto di un primo intervento, attuato dal sacerdote Antonio Lo Duca
1
nel
1550.Secondomoltistudiosiilsuointerventodiscarsorilievoperlesuccessivevicende
della chiesa: per Zevi invece tale sistemazione non va sottovalutata per l influenza
esercitatasulsuccessivoprogettodiMichelangelo.
Numerosi artisti avevano gi manifestato interesse per il complesso termale, come
Antonio da Sangallo il Vecchio che ne aveva redatto un rilevo piuttosto accurato,
proponendonelatrasformazioneinchiesa.
All epoca del coinvolgimento di Michelangelo egli aveva raggiunto una conoscenza pi
profonda del mondo classico: fin dall inizio lo spazio di Santa Maria degli Angeli si
configura nel rispetto del complesso termale romano, anche nel suo aspetto di parziale
rovina.
Traleduepossibiliscelte,privilegiarelasseminore(coerenteconlanticadistribuzione
delle terme) o quello maggiore (coerente con la scelta di Lo Duca), egli sceglie di
accettareentrambeleistanze.
Consemplicisettimurariegliassimilaallasaladeltepidariumidueambientiestremiposti
lungolassemaggiore,nonchi4vaniangolaricopertiabotte.Siottienecosunoschema
allapparenzariconducibileadunacrocegreca,negatodallaposizionedellaltareanord
estdietroilqualericavauncoroinaccessibilealpubblicocollegatoalchiostro,surichiesta
deicertosini.
Nerisultaunorganismoapertoversolacitt,condueingressipostiversolastradaPiaela
campagna, (che suggeriscono lasse maggiore) e un terzo ingresso in corrispondenza del
vestibolo, aperto verso la rotonda (che denuncia unassesecondario, per negato dall
altare).
All epoca dell intervento dell apparato originario sussistevano solo le otto imponenti
colonneingranitosullequaleeranoimpostatele3volteacrociera,cheMichelangeloassumercomeelementiessenzialinelnuovospaziodalui
progettato. Rinunciando ad altri ornamenti egli assegner proprio alle colonne il ruolo di protagoniste della composizione, conferendo alle volte
sovrastanti,semplicementeimbiancate,laspettodivelegonfiate.
Avviatidal1561ilavori,allamortedellartistanel1564,sonoappenaallinizio.Gidal1575partirannoquelletrasformazionichestravolgerannoil
caratteredelprogettodiMichelangelo,negandonesialaspazialitoriginariacheilrapportoconlapreesistenza.
Prima dell intervento di Vanvitelli infatti si realizzeranno piccole cappelle lungo l asse minore , si isoleranno i 4 vani angolari da Michelangelo
assimilatialtepidariumesitrasformerilcorointribunaabsidata,retrocedendolaltare.Tuttaviailcambiamentopievidentelachiusuradei
dueingressipostilungolassemaggiore,evidenziandocossoloilpercorsolungolasseminoreelimitandolaccessoallachiesaallunicoingresso
postoincorrispondenzadellarotonda.

1
_ Nell arco di 15 giorni egli seleziona la parte centrale del complesso, stabilendo un ideale continuit spaziale tra laula del tepidarium e gli
ambienti adiacenti posto verso la rotonda e individuando una direttrice in corrispondenza dell asse maggiore, con ingresso dalla strada Pia. Sul
pianoarchitettonicoeliturgicorealizzainquestospazio7altariperlatointitolatia7angeliea7martiri,adattandolarotondasudoccidentalea
sacrestia.

12
4.A AR RC CH HI IT TE ET TT TU UR RA AN NE EL LL LE EP PR RE EE ES SI IS ST TE EN NZ ZE ET TR RA AC CO ON NT TR RO OR RI IF FO OR RM MA AE EB BA AR RO OC CC CO O
4.1_Ilruolodellaprecettisticaborromeanadurantelacontroriforma
DuranteilperiododellaControriformasihaunacomplessaaarticolatarevisionediliturgieeapparatireligiosi;cirappresentauna
decisa reazione delle Chiesa di Roma all ondata luterana diffusasi nel 500. La chiesa, scossa dalle basi, dovr riformare i
significati, le strutture, i simboli e lo far ricorrendo al cristianesimo dei primi secoli, intervenendo sulle fabbriche religiose del
passato.Questotipodiinterventosarilmezzoessenzialeperriaffermareivaloricristiani,resievidentietrasmissibiliattraversoli
apparatiarchitettoniciefigurativi.
Subitoarriverunarispostaalletesiluteranedareligiosiedantiquari,chesiservirannodellascritturaperrivalutareleantiquitates
cristiane.
Nellopposizionealletesiluteraneinprimalinealacerchiaoratorianache,opponendosiallanegazioneluteranadelvalorestorico
delle testimonianze materiali della passata cristianit, si interesser alle antichit cristiane, descrivendone il passato per
tramandarloalfuturo.
TraiprimioratorianiattiviinquestosensocCesareBaroniochenel1588compilergliAnnalesEcclesiastici,conlavolontdi
descrivereilpassatosolosullabasedidocumenta:ledificiodicultocostituiressostessounatestimonianzadocumentariatangibile
di eventi tali da fornire esempi ed insegnamenti nel presente; il suo restauro pertanto contribuir a ricontestualizzare le memorie
delpassatoconferendoloronuovavitalit.
La riscoperta dei luoghi e degli edifici simbolo di una cristianit remota si accompagner all immediato accaparramento dei
frammenti,siaepigraficicheumani.Irestideimartiriverrannoespostialpubbliconelpuntofocaledellafabbricasacra,solitamente
laltaremaggiore,dotaticomesonodivaloreinestimabile,nonsolosulpianospirituale.
Parallelamente il fervore che si generer verso quegli studi eruditi riguardanti, ad esempio, paleografia, epigrafia, contribuir alla
definizionediunimpostazionescientificadelfattostorico.
Unalineadipensierocaratterizzatadaunavvicinamentorazionaleversolanticoedaunaricercadimodellinelleoriginidellachiesa
contraddistingue l impegno, sia teorico che operativo, di Carlo Borromeo, che nel 1577 redige le Instructiones Fabricae et
Supellectilis Ecclesiasticae: esse rappresentano delle raccomandazioni da seguire riguardo le fabbriche religiose e gli oggetti
religiosi. La sua preoccupazione per il decoro parrocchiale, tipica problematica controriformista, evidente fin dalle prime righe
delloscritto,doveponesullostessopianogliarredisacriegliambienticostruiti.
LUOGOelevatorispettoallecostruzionicircostanti,ancheattraversolutilizzodialcunigradini,innumerodispari
isolatainmodotaledaallontanarerumorifastidiosi.
FORMAcrocelatina,anchesevienelasciataunpodilibertalprogettista.
POSIZIONElachiesadeveessererivoltaconlabsideversoest,altrimentiversomezzogiorno,mamaiversonord.
ABSIDEdeveesserecopertaavoltaedecoratacondipintiomosaici;
devepresentaredifferenzadiquotarispettoallealtrepartidellachiesa.
PROSPETTIdevevigereunagerarchia:frontilateralieintornoallabsideprivididecorazioni;
lafacciatadeverisaltare,esseresplendidaeconvenientealluogo.
TETTO l intera conservazione dell edificio sacro dipende dalla buona messa in opera del tetto, costruito per conservare le
immagini,gliapparatireligiosi,gliornamentielafabbricastessa.Lacostruzionedeltettoquinditesaadassicurare
al futuro la trasmissione della fede; Carlo quindi suggerisce anche come proteggere l interno della fabbrica dalle
intemperie attraverso l uso di legno ben stagionato, tegole di bronzo, o di piombo. Inoltre preferibile l uso delle
coperturevoltaterispettoaisoffitticassettonati,perilproblemadegliincendi.
APERTUREpreferibilelusodiportearchitravatepiuttostochearcuate,talichesianodistintedalleportecittadine;
lefinestredevonoesseresuperiormentearcuateestrombateailati;ilnumerodelleaperturesullanavatadeveessere
dispariesoprattuttoessedevonoessereposteabbastanzainaltodaevitaresguardiesterni.
Dindicazioniancheriguardolevetratepiopportune;sonopreferibiliconvetritrasparentiodipinticonlimmagine
diunsanto.
CAPPELLE le cappelle minori possono essere escluse, se lo spazio non ne consente la realizzazione, e sostituite con altari
addossatialleparetidellanavata.Ciascunacappelladeveesseresopraelevatarispettoallanavataeseparatadaessa
mediantecancelli.
SACREbisognaattenersialledisposizionidelconcilio,equindirealizzareimmaginidotatediunacertacompostezza.
IMMAGINI Il luogo dove dipingerle dipende dalla loro trasmissibilit al futuro, e quindi non devono essere realizzate in luoghi
umidiodovepossagocciolareacqua.
CHIESAaulaanavataunicaconeventualicappellelaterali;chiesainterna,ovveroambienteallespalledellaltaremaggiore
PERdalqualelereligiosepossonoassistereallecelebrazioni;atrioporticatocheisolavisivamenteeacusticamente.
MONACHE

13

Egli inoltre sottolinea la necessit di un FILTRO fra interno ed esterno, consistente in un atrio porticato o in piccolo vestibolo,
riallacciandosiquindiaquellafunzioneliturgicamedioevalecheprevedevaunmomentoeunluogodipurificazionepericatecumeni
prima dell ingresso in chiesa. L arcivescovo si preoccupa molto per la conservazione della chiesa nella sua interezza; per
proteggerladagliagentidannosi,comelumidit,suggerisceaperturemobiliperconsentirelaventilazione.
AccantoallafiguradiCarlosicollocaquellodiFedericoBorromeo,ilcugino,chemostraunapimeditataattenzionealmedioevo.
Iduesipongonoinmododifferenteneiconfrontidelpassato:
__ Carlo nel pieno della temperie controriformista e quindi con lui si avverte un precisa volont di rottura con la tradizione
medioevale,sigillodellidentitprotestante;ilsuoapproccioquindiditipinormativo,prescrittivo.
__Federicoinvecesiriavvicinaalgotico,adottandoquasiunatteggiamentoconservativo.
Federico attento agli ornamenti religiosi, e ci evidente sia nella prassi sia nell organizzazione degli interventi sugli edifici,
oggetto del Constitutiones ad Fabricam emanate nel 1620. A differenza delle Instructiones del 1577 queste non affrontano
questioni architettoniche, ma pongono quale obiettivo la sistematizzazione di un apparato amministrativo interno al clero di
riferimentoperognioperazionedicostruzioneodiriparazionedifabbrichereligiose.
L intervento sul gi costruito appare la soluzione migliore, preferibile all exnovo, in cui incorrere solo in casi di gravi dissesti o
incapacit di accoglienza dei fedeli; egli, per ogni scelta architettonica e decorativa, si attiene quindi alle regole conciliari e alle
InstructionesFabricae.
4.2 _Ammodernamenti,adeguamentietrasformazionidellavenerabileantichitaNapolitra500e600
Ilrestaurodelcultocattolicosidiffonderbenprestointuttalapenisola:gliinterventidiGiorgioVasarinellasecondametdel
XVIsecoloaFirenzefornisconounesempioeloquentedellaricercadiunimmediatachiarezzanellatrasmissionedellaliturgia.

a) SantaMariaNovella(dal1565),Firenze
Nel cantiere di S. Maria Novella a partire dal 1565 egli prender le distanze dalle operazioni albertiane di un secolo prima: all intervento
precedentetesoacondurrelapreesistenzamedioevaleadunamodernaconcinnitasegliopporrdelletrasformazionidecise,chedistruggerannoil
coroeinserirannodeitramezziligneinellanavatacentrale,alloscopodirenderemaggiormenterazionaleefunzionalelospaziosacrodalpuntodi
vistaliturgico.

b) ComplessodiMonteoliveto(1544),Napoli
Ancheinquestoesempioprecedenteevidenteilsuperamentodellaclassicitrinascimentaleeilrifiutoversoilgotico.Egliaccetterlincaricodi
decorareilrefettoriodelcompelssoalloscopodiabbagliarelospettatoreconilricorsoariccheornamentazionievariefigure.
Essendo il tufo un materiale molto malleabile il lavoro di Vasari risult
facilitato: egli, senza alcuno scrupolo conservativo sottrarr materia ai
costolonieaipennacchiperannullarelatensionedellemembraturetardo
gotiche, a vantaggio di un iconografia moderna per tematiche e
modalit espressive. Rispettato l impianto rettangolare della sala con le
sue tre campate quadrangolari, Vasari incentrer il proprio impegno
soprattuttosullecoperturevoltate,dicuischiaccerlechiaviconottagoni
raffigurantilaFede,laReligioneelEternit.
Le spigolosit dei costoloni sono inoltre annullate da ellissi che
racchiudono le virt che, insieme alle grottesche che si articolano tra i
medaglioni, motivo derivante dall esplorazione di catacombe, marcano
ulteriormente il distacco dalla preesistenza, preludendo al barocco.
Materialeusatoperrealizzaretuttocilostuccoche,conlasuaduttilit,
bensiprestaallabbellimento"manierista;ilsuousoinquestocomplesso
unodeiprimiesempiinambitonapoletano.
Lo stesso materiale si ritrova nei prospetti laterali della sala, dove
sottolineerleaperturepresentisullatosinistroincorniciandoleentromodanatureesormontandoleconfestoni,erisolverillusionisticamenteil
fronteoppostoconfinteapertureeanaloghedecorazioni.

IlperiodoincuiVasarisoggiornaaNapolicontraddistintodadiversifenomeni:lacrescitademograficaeivivacifermentiereticali
diffusisisiatraiceticivilisiaallinternodeigruppireligiosi.Immediatamentesiregistrerincittlarrivoelaffermazionedinuovi
gruppi religiosi miranti a frenare l ondata luterana: tali nuove presenze determineranno la realizzazione exnovo di diversi
complessireligiosi,conlafrequentedemolizionedelgiesistenteolatrasformazioneradicaledipreesistentifabbrichesacre.
UnesempiodatodallarrivoncittdeiGesuitiapartiredal1552;dal1584riuscirannoaacquistareledificiodel400deiprincipi
di Salerno Sanseverino, in piazza del Ges e ad intraprendere un complessa opera di demolizione delle strutture precedenti allo
scopodirealizzarelanuovaChiesadelGes.

14

c) ChiesadelGes(15841601),Napoli
Sar costruita entro i limiti imposti dalla preesistente residenza civile e, in un primo momento, sar collocata in corrispondenza della corte del
palazzo. L impossibilit di estendersi sul suolo pubblico della piazza e una resistenza da parte della cittadinanza determineranno il riutilizzo del
paramentoinpipernoapuntadidiamantelungoi3latiperimetralidellafabbrica,rielaboratoconnuoviinsertidel500edel600.
Il risultato sar un architettura ibrida, carattere evidente gi in facciata con la sopraelevazione del fronte preesistente nella parte centrale con
bugnericavatedaiprospettilaterali,chiusoinaltoconvoluteinpietra.
Lachiesadeigesuitiappareirrisoltaarchitettonicamenteperlamancatarealizzazionediuncoronamento
atimpanoricurvocheavrebbedovutoconcluderesuperiormentelafacciata.
Il portale marmoreo rinascimentale, anch esso appartenente alla fabbrica civile, verr riutilizzato come
accessoprincipaledellachiesa
1
.
A rendere palese all esterno l impianto tripartito interno contribuiranno i portalini laterali e i
corrispondentifinestronidel1598,unicielementiche,conlampia,coevaaperturecentrale,denunciano
lesistenza,allespalledellequintacivile,diunospazioreligioso.

4.3 _Architetturepaganeafabbrichecristianeaconfronto:S.PaoloMaggioreelacattedralediPozzuoli
AsostenereloperadirinnovamentoreligiosoduranteedopoilconcilioaccantoaigesuiticisarannoiTeatiniche,giuntiaNapoli
nel 1533, riusciranno a ottenere una sede definitiva in corrispondenza della chiesa di San Paolo Maggiore, nel 1538. Il cantiere
teatinoinpienoclimaposttridentinoedimostrerlacapacitdiunordinereligiosodioperareunaggiornatorestaurodiuna
preesistenzamedioevalesullondadellarinnovataliturgia.

a) ChiesadiSanPaoloMaggiore(1580circa)
Una plurisecolare attivit duso contraddistingue l area dove sorger la basilica; fin dal I secolo d.C. ivi
collocatountempiodiettiberinasortoprobabilmentesuuna(IIIsec.A.C.).

IIIseca.Cpreesistenzareligiosadiepocasannitica
I sec d.C tempio di et imperiale, tiberina, dedicato alla dea Partenope e ai Dioscuri (Castore e
Polluce,figlidiZeus).Siarticolavasecondolaconsuetasuccessionediscalinata,pronao a
sei colonne frontali e due nei risvolti, cella; il tutto si concludeva con architrave con
iscrizionededicatoriaeunriccofrontoneconsculture.
VIIIIX sec d.C. in epoca medioevale la fabbrica pagana verr riutilizzata come chiesa cristiana dedicata a
SanPaolo:lacellatemplaresarconservataesuddivisaallinternoin3navateseparateda
colonneingranitomentreilpronaoavrfunzionedisagrato.
Neisecolisuccessivilafabbricacade,maattiraancoraeruditi,artistiedarchitetti.
1538donazioneaiTeatini,primointerventoprovvisorio:spostamentocorodeipadriallespalledell
altaremaggiore.
1580cacomincianointerventidirestauroneltransettoenellabside.
1588 allungamento verso sud e nuova navata centrale progettata da Gian Battista Cavagna, di
larghezzacorrispondenteallacellatemplarepurseridottalongitudinalmenterispettoalle
dimensioni attuali
2
. Cavagna disegner un prospetto verso il decumano che rispetta il
pronaotiberino.
1671collegamentodelcolonnatoallafacciataretrostantemedianteunanuovavoltaounsoffitto
piano;diconseguenzabuonapartedeglielementidelpronaovengonoperdutiinseguitoal
terremoto.
1688 terremoto; ci sono sollecitazioni concentrate nel pronao con spinte verso l esterno, che
determinano il crollo di 4 delle antiche colonne. A seguito dell evento Arcangelo
Guglielmelliprogetterunnuovofrontemantenendoinsitole4colonnerimasteinpiedi.
Diqueste4colonne,2eranoancoracollegateallafacciataretrostantemedianteuntratto
dellatrabeazioneromana,mentrelerimanentigiacevanolibereinsommit.
1712lacondizionediprecarioequilibriodelle2colonnenecomporterlosmontaggiodapartedi
Domenico Antonio Vaccaro; il marmo antico di queste colonne, cos come quello delle
sculturedelfrontoneglifornirmaterialedareimpiegareneirivestimentideipilastridella
navatacentraledellachiesa.

1
_Apartiredal1693verrrestauratodaGuglielmelli,conlaggiuntadicolonnelateraliingranitorossoediunfrontonespezzatocoronatodauna
teoriadiangeli.
2
_neiprimidel600GiovanGiacomoConfortoaggiungerlecappelleelenavatelaterali,allungandolanavataversosud.

15
b) DuomodiPozzuoli(dal1632)
Paragonabilealcantiereteatinoperlesuediacronichetrasformazionicondotteapartiredalletromana,confermandolafunzionereligiosaela
valenzasacradelluogopuritenersiilduomodiPozzuoli.Ilsitodovesorgerlacattedraleputeolanaaffondaleradiciinetrepubblicana.
IIseca.CaltopodiotemplareintufoappartenentealCapitoliumcittadino,orientatoconassemaggioreindirezionenordsud.
Iseca.C./Isecd.C.suquestirestiLucioCocceioAuctoimposterunanuovastrutturatemplare,ilcosiddettotempiodiAugusto,ricorrendo
quasi esclusivamente al marmo di Carrara. Il nuovo edificio pseudoperiptero (i muri esterni hanno semicolonne
addossate)edesastilo.
Medioevoadattamentodellafabbricapaganaperusocristiano.
1490circaGiulianodaSangalloelaboraunaricostruzionegraficadelledificio
nellaqualeessocaratterizzatodaunacellaquadrata,scandita
da semicolonne esterne e lesene interne, rivestita di lastre a
bugnato piano e preceduta da un ampio pronao colonnato. Si
accedeva alla sommit del podio mediante due gradinate
paralleleeaddossateailatilunghideltempio.
1538 eruzione Monte Nuovo; le scosse successive resero necessario un
consolidamento dell edificio con l ispessimento delle mura
perimetrali verso l esterno e con la copertura delle strutture
perimetralideltempio.
1632ilrestauroprogettatodaBartolomeoPicchiattisiinnestersu
una preesistenza di epoca romana gi modificata e consolidata
nel 500. Regista di tali operazioni Martin Leon y Cardenas,
vescovo di Pozzuoli dal 1631 al 1650. L aggiornamento
architettonico liturgico del duomo, mirante ad annullare ogni
traccia della vetust della fabbrica, sar condotto mediante lo
sfondamentodellapareteposterioredellacellaelademolizione
di 3 intercolumni del tempio romano, al fine di ricavarvi l arco
maggioredellatribuna.Incorrispondenzadellarcosi innester
una nuova soluzione absidale voltata a botte. Alla navata si
addosseranno nuovi spessori murari verso l interno
conservando la struttura templare e si aggiungeranno cappelle
aterali scandite da pilastri. Sar inoltre realizzata una nuova
facciata verso l esterno mentre lo spazio interno della chiesa
(corrispondente all antico naos e pronao) verr rivestito di
stucchi e concluso da una volta incannucciata. Si tratta di un
restaurochenonsirisolveinarditeinvenzioni,machesiponel
obiettivo di ordinare e aggiornare ai dettami moderni una
fabbrica angusta; tale restauro inoltre sottolineer la valenza
urbanadellachiesa,dotandoladimaggiorevisibilitdallesterno
inseguitoallademolizionediedificiecaseaessaadiacenti.

voltadellacappelladelSSSacramento

16
4.4 _AntiquitatesmedievalieaspirazioniinnovativeaNapolitra600e700
A paragone con altri contesti urbani, la trattatistica borromeana giunger a Napoli con un certo ritardo: bisogner aspettare il
sinodoindettodalcardinaleInnicoCaracciolonel1676perchirimandialcardinalemilanesediventinoespliciti.Tuttaviaapartire
da questa data a circolare maggiormente in ambiente campano sono altri testi, volumi minori, prodotti sulla scia delle
Instructiones,cheverrannoadattateallecontingenzelocali.
Ilcampoediliziocontraddistintodaatteggiamenticontraddittori,dafreneticheattivitdiacquistoedemolizionedistrutture,di
aperturadicantieridapartedellacommittenzaecclesiastica,legatasiaaordinifemminilichemaschili.
Latendenzadapartedaparteditaliordini,duranteicantieri,diinglobarenelproprioperimetroedificiciviliereligiosiattraverso
donazionieacquisizioniportervarielamentele,espostenelMemorialeperlefabbrichedinuovechieseedampliazionediessedel
1714.
Linfluenzadelleraccomandazioniborromeaneneicantieridiedificireligiosifemminilievidente:lafacciataporticosaruntema
ricorrentenonsolonellerealizzazioneexnovo,maancheneirifacimenti.LaricostruzionedellachiesadiSanGregorioArmeno
(15741580)siaccompagneralledificazionediunpronaoadarcatelungoilcardocorrispondente.;analogamenteaccaddenella
chiesadeiSantiMarcellinoeFesto(16261633)chesiproiettaallesterno,versolospaziourbano,conunatrioconvoltesupilastri.
Talisoluzionihannounaduplicefunzione,distributivaoltrechesimbolica,inquantoconsentonodialloggiareilcorodellemonache
adunlivellopialto,rettodallestrutturedellatrio,enonvisibiledallesterno.

InquestoperiodoaNapolisiregistraancheladiffusionediunariccaletteraturaartisticacheaffiancaalraccontolimmagineper
raccontare, testimoniare, trasmettere al futuro ci che viene realizzato o che viene osservato nel presente. Tali fonti scritte
mostrano un clima culturale ancora fortemente oscillante tra apprezzamenti
3
e volont di distacco dalla memoria del proprio
passato;tuttaviasinotaunadiffusaindifferenzaversoilpatrimoniomedioevaleeilrispettoversolarchitetturaclassica.
a) BasilicadiSantaRestituta
Le vicende che caratterizzano la storia dei restauri della basilica nel duomo di Napoli sono complesse; la storia del luogo ha inizio in et
paleocristiana.
IVsecd.C.impiantopaleocristianocon5navateseparatedacolonneecapitellidispoglio.
XIIIsecprivataditrecampateedellafacciata.
XIV sec. chiusura navatelle estreme per ricavarne cappelle gentilizie mentre gli archi a tutto sesto tra le colonne verranno rifatti con sesto
rialzato.
met 600 tale veste, complessa e stratificata, costituita da elementi romani, medioevali e gotici sar oggetto di contrastanti atteggiamenti,
protesi da un lato al suo aggiornamento al coevo gusto e linguaggio architettonico e , dall altro, alla salvaguardia dei segni del
passato.IlmodernoelanticosiscontrerannonellefigurediCarloCelano,segretariedelCapitolometropolitano,eGiacomo
Cangiano, canonico della cattedrale. La querelle sar scatenata dalla volont del cardinale Innico Caracciolo di riavviare una
riconfigurazioneinchiavebaroccadellospaziomedioevale,includendonelecolonneentropilastri,rivestendonesuperficiecapitelli
constucchiealterandolapercezioneluministicadellafabbricacostantinianamedianteilridisegnodelleaperturegotiche.
Cangiano da subito si erger in difesa dell antichit della basilica invocandone la conservazione nella forma, e concedendo
interventi solo al soffitto e al pavimento, necessari per rispondere ai problemi di risalita dell umidit. A tal proposito Cangiano
scrive numerose lettere a Celano a partire dal 1687, con lo pseudonimo L Antichit, dove motiva la necessit di conservare tale
fabbricanellasuainterezzarichiamandolesiguonumerodiantichitsuperstitiaNapoli.
1688terremoto.
Il dibattito avrebbe potuto ottenere risultati diversi se il terremoto non avesse arrecato alle strutture danni tali da rendere
necessario un intervento. Nonostante il dissenso diffuso il capitolo metropolitano decider di alterare le strutture medioevali,
affidando il compito ad Arcangelo Guglielmelli; tuttavia i conservatori non si tirano indietro e mirano a ridurre il pi possibile l
impatto del nuovo intervento. Cangiano invocher la conservazione la
conservazionedeifustiedeicapitelli,evitandolapposizionedistucchi,eilrispetto
dellefinestregotiche.
Il risultato di tale dibattito sar un progetto anomalo nel suo duplice tentativo di
mantenere in vista i segni pi eloquenti della preesistenza senza rinunciare all
ammodernamento:
_gliarchidisinistraverrannorifatticomequellipostisulladestra,
_ le murature della navata centrale saranno innalzate di circa 9 palmi napoletani
(2,4 m) dove verranno aperti nuovi vani rettangolari al posto delle finestre
gotiche;
_ i problemi di umidit ascendente verranno risolti da Guglielmelli che sollever la
quotadelpavimentomascherandolamodificaconlapposizionedinuovebasi
collariniallecolonnedidestra,chenonfuronorimosse.

3
_CelebrisonolecritichediCarloCelanoairestauriseicenteschieffettuatiinS.LorenzoMaggiore.

17
_eglinonrinuncerallesuberanzadelleornamentazionirivestendolemuratureanticheequellerifatteconstucchieridisegnando
larcoabsidaleconuneffimerodrappoinlegnodipinto,operadiLorenzoeNicolaVaccaro.

4.5 _Dallaprecettisticaallalibertespressiva:alcunicantieridirestauroneiprimidelXVIIIsecoloaNapoli
Entro una prassi coeva fortemente connotata dal difformar molte fabbriche stava nascendo una prima forma di contrasto alle
trasformazioni dell antico in ambiente napoletano gi all alba del 1700. Di tale sensibilit sembra farsi portavoce uno dei pi
liberiarchitettipartenopei,FerdinandoSanfelice,autoredinumerosirestauriedestimatoredellevestigiaantiche
4
.
Tuttavianonostantelavvicinamentoallanticodialcuniesponentidellaclassetecnicalocale,sussistonoancoramoltiepisodiincui
latrasformazioneolaperditadellastratificazioneprecedentecostituirlanorma.
a) absidedelduomodiNapoli(dopoil1732)
Ilrestaurodellabsideemblematicodiunatteggiamentononmoltoattentoallevestigiadelpassato.
Difronteaidissestidellastrutturapoligonaledietgotica,gicompromessadallarealizzazionedelSuccorporinascimentale,consolidataallafine
del 500 e danneggiata dal terremoto del 1732, Paolo Posi inventer una soluzione scenografica che non terr in alcun conto le istanze di
conservazione.
Inrispostaallespintetrasmessedallavoltaacrocierasullemuratureperimetralieglipenserdidemolirelacoperturagoticapersostituirlaconuna
falsa volta, pi leggera, decorata da cassettoni all intradosso e sospesa ad un sistema di travi all estradosso. L intervento comporter l
abbassamento dellarco maggiore di circa 5 metri e la parziale chiusura del finestrone centrale al fine di collocare la macchina barocca dell
Assunta. Trasferir il coro, dalla navata centrale, dietro l abside e di conseguenza progetter il prolungamento del piano dell abside verso il
transetto mediante un ricco avancorpi circondato da una balaustra; prevede inoltre un nuovo accesso al succorpo mediante due scalinate
simmetrichedisposteadellisse.

AnchelimpegnosulcampodiDomenicoAntonioVaccaro,coscomequellodiSanfelice,sidimostrervariabileneirapporticonl
antico,consoluzionioscillantidaunavolontdiconservazioneaunaliberareinterpretazionedellapreesistenza.Taleatteggiamento
mutevole riscontrabile negli interventi progettati per il complesso napoletano di Santa Chiara, e soprattutto per la chiesa e il
chiostromonastico.

a) complessodiSantaChiara(dal1739)
CHIOSTRO __La vetust delle fabbriche e soprattutto il desiderio della regina Maria Amalia di Sassonia (moglie di Carlo di Borbone) di
ammodernare il chiostro angioino sostituendo i viali in mattoni con viali in terra battuta, saranno all origine del progetto di
Vaccaro. Vincolato dal recinto claustrale su pilastri ottagoni ed archi a sesto rialzato, egli progetter un architettura dentro l
architetturaesistente,ricorrendoadundisegnoessenzialeinpiantamaraffinatoinalzato.
Egli non si opporr all antico, ma dialogher con esso individuando in primis, quale asse generatore dei nuovi viali, quello
corrispondente alla preesistente scala regia che conduce alla chiesa, e poi realizzando un sistema a croce assolutamente
indipendente dal ritmo degli archi gotici. Vaccaro richiama il motivo ottagonale dei pilastri trecenteschi nella sezione dei nuovi
piedritti,smaterializzatidalladecorazioneamotivovegetalesumaiolica;inoltrerealizzerunpergolatosuperioredilegno.
Ilsaporenaturaledellinsiemesarrafforzatodallusodellacquapresentenellefontanedispostetraivialiminori.
BASILICA__conclusolinterventonelchiostro,lereligioseprocederannoconilrestaurodellabasilicatrecentesca,rimastaallametdel700tra
lepochearchitetturemedioevaleancoraleggibilineilorocaratteriangioinioriginari.Lachiesa,anavataunica,fiancheggiatada10
cappelle per lato, chiusa da un presbiterio, per la sua grandiosit per la preziosit delle memorie sepolcrali ivi contenute aveva
godutodiunagrandeammirazioneancoranel600.LeclarisseaffiderannoaDomenicoVaccaroeGaetanoBuonocoreilcontrollo
delcantiereavviatonel1743finoal1746.Inquestotriennio,inmanieraanalogaaquantoerastatofattoperlabsidedelduomodi
Napoli,verrpostaunacalottainlegnoincorrispondenzadellaltaremaggiore.Nascostalacoperturaacapriateconunsistemadi
legnoecannelareapresbiterialesarammodernatatrasformandoleduearcatelateraligotiche,peralloggiarvinuovicoriintagliati
inlegno,erivestendolavoltaconfintistucchi.
Tra il 1751 e il 1763 si apre la seconda fase del cantiere, durante la quale si assiste a un passaggio di direzione, a Giovanni del
Gaizo,chenoncomportailcambiamentodelprogettodiVaccaroBuonocore.Egliterminaillavorodimascheramentodelleantiche
capriate con una volta in legno e canne a sesto fortemente ribassato; tale copertura della navata contribuir a diminuirne lo,
slancioascensionale,coscomelavariazionedeldisegnodelleaperturelateralimodificherladiffusionedellalucenellabasilica.Le
trifore delle cappelle laterali verranno tamponate per realizzare pi moderne aperture quadrangolari sormontate da un arco
ribassato;leslanciatebiforesuperiorisarannosostituitedamonoforeeoculi.
Verrmessoinoperailrivestimentoinmarmipolicromideipilastriangioiniedellebalaustredellecappellelaterali.Ilrisultatofinale
dell intervento sar uno spazio anomalo nel panorama dell architettura barocca napoletana, vincolato nelle proporzioni dalla
preesistenzamedioevale.

4
_ilsuoatteggiamentoconfermatodallaposizioneassuntanel1740indifesadelleultimeduecolonnedelpronaodiSanPaoloMaggiore,
destinateallademolizionepervoleredeiteatiniodalprogetto,nonrealizzato,perilrestaurodellabasilicadiSantaChiara,connotatodal
rispettoperlefinestregotiche.

18
4.6 _Preesistenzereligioseeinterventidirestauronel600aRoma:BorrominieSanGiovanniinLaterano
A partire dalla met del 500 e per circa un secolo Roma, come Napoli, vivr una notevole crescita demografica che si
accompagneralladiffusionedifabbricheecantierisiacivilichereligiosi.Allaffermazionedeinuoviordinieallistituzionalizzazione
dei dettami tridentini si accompagner un programma urbanistico, culminante durante il pontificato di Sisto V (15851590), teso
allavalorizzazionedelleantiquitatescristiane,concepitecomefuochientrounamagliaurbanarigorosaefunzionale.
Rispettoalpianosistino,pigenerale,pidiampiorespiro,gliinterventieiprogrammiurbanisticieffettuatinelcorsodel600si
caratterizzeranno per un attenzione pi mirata a singole parti della citt: ne un esempio la riqualificazione di Piazza Navona,
promossadapapaInnocenzoXPamphiliconledificazionedelpalazzodifamiglia,dellachiesadiS.AgneseinAgoneedellafontana
dei4fiumi.QuestinterventosarvincolatosoloplanimetricamentedallepreesistentistrutturedelCircusdioclezianeo;siesprimer
infatticomemodernospazioallinternodiunacittstratificata.
Invistadellannosantodel1650verrannocommissionatenumeroseedispendioseimpresedalpapato,comeirestauridellegrandi
basiliche di Costantino, da San Paolo fuori le mura, a S. Pietro e a San Giovanni in Laterano, che non hanno solo un significato
tecnico ma soprattutto simbolico; sono finalizzate a conferire ai monumenti interessati il ruolo di punti focali di un percorso
celebrativocheintenderiaffermareleradicidellacristianit.

a) BasilicadiSanGiovanniinLaterano(dal1646)
L intervento di Francesco Borromini, operante a partire dal 1646, sar animato dalle discussioni tra committenza e progettista; tale continuo
confrontoporteradunrisultatocomplessopertematichesignificatielinguaggioarchitettonico.
IV sec d.C. impostata su una pianta a 5 navate suddivise da colonne, la
fabbrica costantiniana aveva perso parte delle antiche strutture
inseguitoagliincenditrecenteschi,cuiseguirannolasostituzione
deipiedrittidellanavatacentraleconpilastriottagoniraccordati
da archi e l apertura di finestre ogivali lungo la medesima
navata.
Rinascimentodecorazioneprospettonorddellanavataprincipale,posainopera
nuovapavimentazionesuquellacostantiniana,ricostruzionearco
trionfale.
1559/1565campagnadilavorisottoilpontificatodiPioIV:
_rifacimentodelfronteinternodeltransetto;
_costruzionecassettonatodichiusuradellanavatacentrale.
1600circalenavateminorisonoseparatedaquelleestremedacolonnedispoglioingranito,sormontatedapulviniecapitellicompositi;tali
elementi rappresentano le uniche testimonianze, gli unici resti, della basilica paleocristiana e pertanto rivestiranno grande
importanza nella restaurazione seicentesca. L incarico attribuito dal pontefice Innocenzo X a Borromini sar preciso e
circoscritto sia riguardo i tempi che lo spazio: il restauro si concentrer nel corpo longitudinale della chiesa, lasciando
volutamentefuoridalprogettolazonaabsidaleeiltransetto(sceltaconservativa).
1646 AdifferenzadiquantoaccaddenellachiesaS.PietroinS.Giovannilacommittenzaindirizzerlinterventoversoobiettiviprecisi
attraversounappositochirografodel1647:neldocumentopapaleevidentelimportanzadataallaconservazionedellafabbrica
nella sua primitiva forma. Borromini realizza tre progetti e progressivamente deve lasciare da parte i suoi ambiziosi propositi,
vincolatocomdalleaspirazioniconservativedelcommittente.
Nelprogettodefinitivoegliconservailcassettonatodel500,elinterventosirealizzernellanavatacentrale,inunascansionedi
pieni (ritmati da un ordine gigante di paraste e separati da arcate), e nelle navate laterali, nella successione di campate e
cappelle.Ampiefinestreverrannoassociateallearcate,mentreaipienicorrisponderanno10tabernacoli,sovrastatidacornicie
ovaliinstucco.Unadirettacorrispondenzaconlanavatasardefinitanellimpaginatodellacontrofacciata,oveilriproporsidella
travataritmica elandamentoconcavocontribuirannoadare unacertaunit compositivaall intervento.Egli attuerancheun
programmadiconsolidamentodellesistente,mediantelispessimentodellemuraturedellanavatacentralecheneaumentala
sezione resistente ma ne sposta anche il punto d appoggio verso fuori; per ovviare a tale problema Borromini utilizzer dei
saettoni.
1656ilprogettodicompletamentodellafacciataideatodaBorrominisareseguitosolopitardidaunaltroarchitetto.
Egliprevedeunasoluzioneporticataadunicolivelloantepostaalfrontedellabasilica;cosfacendoeglicitailporticopreesistente
delXIIsecoloconcolonnearchitravate.Egliconcepisceunarchitetturacontraddistintadallasuccessionedi5arcatedicuiquella
centrale segnata sui lati da colonne. La volont di mettere a confronto la preesistenza e la pi moderna aggiunta si sarebbe
attuatamediantelaconservazionedellaquintamedioevalegrezzainmattoni.Eglinonvedrmaiilrisultato,chesarmodificato
daAlessandroGalileicherealizzerlafacciatadefinitivanel1732;riprendendoilprogettoborrominianoloallungherinaltezza,
dandovitaadunordinegigantechecopretuttalaltezzadelledificio,incorniciatodacolossalipilastridiordinecomposito.
L intero progetto si contraddistingue per limportanza data al valore conservativo, evidente ad esempio nella volont di
mantenere a vista la muratura paleocristiana in corrispondenza degli oculi cinti di alloro, o nel riutilizzo delle colonne
costantiniane in verde antico, asportate per poter realizzare le navatelle laterali, in altri luoghi della fabbrica, come in un
tabernacolo.Borrominiquindiadatterlapreesistenzaaisuoiscopipiuttostochepiegarsidifronteaisuoivincoli.

19
4.7 _BerninirestauratorenellachiesaromanadiSantaMariadelPopolo
Il grande interesse per l architettura connoter il pontificato di Alessandro VII Chigi (16551667) che si tradurr in una diffusa
attivitediliziasiaascalaurbanachearchitettonica.LartistapredilettodalpapaGianLorenzoBernini,chericeverdaluimolti
incarichi,finoallimpresadelcolonnatodiSanPietro.
IlrestaurobeninianopicontrollatodallacommittenzaquelloriguardantelachiesaagostinianaSantaMariadelPopolo.

a) SantaMariadelPopolo(16551661)
Entro la preesistenza quattrocentesca egli svilupper un programma condotto per apposizione pi
che per sottrazione dell antico. L impianto si basa su 3 navate con cappelle laterali, lo spazio
scandito da pilastri con semicolonne addossate ed coperto nella navata princpale da crociere a
spigolovivo.
Bernini manterr il ritmo delle campate originario conservando le coperture delle navate; la
successionedellearcateverrsottolineatadaunaltatrabeazioneinstuccoadentellichesipiegae
seguelarchitetturapreesistente,sottomettendosiadessanellandamentomanonnellinguaggio;
taleelementohaunafunzioneregolarizzatrice,unificante.
Per quanto riguarda la finitura delle superfici egli elimina il pi antico intonaco per realizzare un
nuovointonacoafintomarmocipollino,eliminatoaiprimidel900.Inoltreridisegnaleaperturenel
corpolongitudinaletrasformandoledabiforeamonofore.
Il suo intervento procede quindi per giustapposizione di figure ed elementi isolati e non lo si pu
vederecomeununitariariconfigurazionedellafabbrica:unesempiodiarricchimentodecorativo.
Tale evidente volont di abbellire la fabbrica all interno si accompagner all esterno in un
intervento pi modesto, con limitate alterazione della facciata originaria. Bernini ridisegner la
scalinatadingresso,piarrotondata,aggiungertimpanisulleportelateralieapporrghirlandea
nuove volute raccordanti il corpo centrale e le navatelle. Anche in facciata le bifore diventeranno
monofore mentre l originario rosone sar sostituito da un oculo finestrato. Cos facendo Bernini
ricondurrlafabbricaentrolospiritodelpropriotempo.

b) PortadelPopolo(1655circa)
BerninisioccuperanchedellaquintaciviledellaportadelPopolo.Ilricorsodallevolute
segnate da ghirlande costituisce il punto d incontro, l unione tra i due poli visivi della
piazza, connotando il restauro chigiano non solo come un intervento architettonico
mabensurbanistico.Laspettoattualedellaportafruttodimolteplicitrasformazioni,
dicuiquellaseicentescaunafaseintermedia:lanticaPortaFlaminiainseritaentrole
mura aureliane, aveva subito un primo dissesto durante la costruzione della chiesa,
quando furono realizzati due torrioni addossati alla porta (poi demoliti nel 1879)
5
. Alle
maestranze seicentesche si presenter ad unico fornice inquadrato da una coppia di
colonnedorichetrabeateedotatadiunatticounicamenteallesterno.Ilfronteinterno
appariva incompiuto con parti fatiscenti sui lati; l intervento del papa pertanto si
concentrer soprattutto su questo lato, entro un pi ampio piano di allestimento
barocco della piazza. Il prospetto interno sar arricchito da colonne libere binate
proveniente dal transetto della basilica vaticana, mentre il registro superiore sar
caratterizzato da un attico sormontato da timpani spezzati reggenti ghirlande e monti
dello stemma Chigi e culminante nella cuspide tonda con la stella, altro simbolo dei
Chigi.

4.8 _

5
_iduefornicilateralisarannoapertinel1887perfarfrontealleesigenzedeltrafficocittadino.

20
Dissenonhavertalentoattoallemutazioni:BerninieilPantheon
Dal1730circafinoallasecondametdel700ilPantheonsarinteressatodanumerosiininterrottirestauri.
Nonostanteilriutilizzoapartiregidal608d.C.dellafabbricapaganacomechiesacristianadedicataaSantaMariaadMartyres,la
monolitica romanit della rotonda si porr quale riferimento immutabile nel corso dei secoli. Sia i progetti di Urbano VIII che i
propositidiAlessandroVIIsiconcentrerannosoprattuttosulpronaoesullavolta,cercandodiconsolidareilpipossibile.Tuttaviale
strutturedelPantheonsarannooggettodiunseriediinterventicheavrannocomeunicoscopoquellodiricavarematerialeperla
fabbricadiSanPietroepermigliorareleartiglieriediCastelSantAngelo:adesempioUrbanoBarberiniordinerdifondereilbronzo
dellecapriate,poisostituiteconcapriateinlegno.
Con la direzione di Carlo Maderno, demolito il campanile romanico preesistente, l impresa CastelliFancelliRadiBorromini dal
1625al1632ricostruirannoletorricampanariesulbloccocompresotrailpronaoelarotondaerestaurerannolangolosinistro
delportico,sostituendoilcapitellocorinziodangoloconunnuovopezzo,scolpitoforsedaBorromini,seguendolesempioantico,
attualizzatomediantelapedeiBarberiniscolpitaasimboloericordodellacommittenza.
Alessandro VII Chigi manterr fino alla morte, nel 1667, la regia di una fitta successione di
operazioni realizzate mediante la consulenza di Gian Lorenzo Bernini. Si manifesta la
volontdiricollegarelaquotadicalpestiodellapiazzaconilpavimentodelpronao,posto13
gradini pi in basso e di valorizzare la fabbrica adrianea con l eliminazione del mercato
antistante e l arretramento della casa dei Canonici sul lato est;questi saranno gli obiettivi
principalidelponteficeapartiredal1657.
IlruoloassuntodaBerniniapparepiuttostomarginale,limitatoapresiederelacommissione
incaricata del controllo tecnicogestionale dei lavori, senza essere citato nei documenti
come progettista o esecutore materiale. Schizzi e disegni anonimi lasciano immaginare il
desiderio della committenza di riconfigurare l intorno dell edificio con assi viari che lo
avvolgessero seguendo tracciati preesistenti o ne segnassero la prospettiva con tagli netti
confluentisulfuocovisivodellafontanacinquecentescadiGiacomodellaPorta.
In seguito a tali progetti verr ultimato solamente il ribassamento di circa un metro del
pianodisedimedellapiazzaalfinedimettereinvistalebasidellecolonne.Inquestafasedi
lavori si colloca anche il complesso intervento strutturale condotto sul lato sinistro del
pronaoapartiredal1666(giinteressatodalrestaurodiBarberini):lapresenzadiuntamponamentomurariomedioevaleerettoin
sostituzionedidueantichecolonnecostituirunincongruenzarispettoalrestodelledificio.Ilproblemadaaffrontarequellodi
trasferireilcaricodeltettodaunabasecontinuaadunsistemapuntualecomequellodellecolonne.Rinvenuteporzionidicolonne
dispoglioneipressidellachiesadiS.LuigideiFrancesisipensadiriutilizzarliqui,vengonoquinditrasportatimediantearganieslitte
lignee.Linterventoprenderilviadalpuntellamentodellarchitravepreesistenteedallosmontaggiodellacorrispondenteporzione
di copertura. Scaricato dai pesi superiori si potr demolire il tamponamento murario e ricomporre i rocchi di colonne,
opportunamenteimbracati,alloroposto.Impegnativosaranchesistemareicapitellinuovicometuttiglialtrielementidellordine,
rifattinel600riproducendomodanatureedecorazionidellapreesistenza;sitrattaquindidiunacopianelladefinizionedegliintagli.
Anchelinternosaroggettodiinterventirivoltiallapartebasamentale,allattico,alloculo.Ilpapaavevaintenzionediravvivarel
ornatodellacupolaesirivolgeaBerniniilqualerifiutadieseguireladecorazionedeilacunari,perchnonsiritieneallaltezza.
I due personaggi avevano una diversa opinione sul ruolo assunto dall antichit e sulla sua trasformazione: il papa stimava e
conoscevailpassatoeloritenevaunostrumentoutileanchenelpresentepercontribuireallaffermazionedellacittdiRoma,che
potevadiventarepigrandediquellacheerastatanelpassato;Berniniinveceritienechelintegritelautorictaschetalivestigia
possiedononongiustificavamailaliberaespressionee,pertanto,eglisirifiuterdiintervenire.
IlrisultatodelconfrontosaruncantiereavviatodaAlessandroVIIeinterrottodaClementeIX,quandogiunterzodellacupolaera
statoricopertodastucchiconmontiestellechigiani,poifortunatamenterimossi.

5.D DA AL LR RI IU US SO OA AL LL LA AC CO ON NO OS SC CE EN NZ ZA AD DE EL LL L

21
A AN NT TI IC CO O ( (A AR RC CH HE EO OL LO OG GI IA AE ER RE ES ST TA AU UR RO ON NE EL LX XV VI II II IS SE EC CO OL LO O) )
5.1_Lariscopertadellantico
Alla radice delle moderne formulazioni del restauro c la riscoperta settecentesca di un mondo a cui l uomo moderno non
appartiene ma che vuole indagarlo a fondo, scientificamente. Dalla letteratura dell epoca si denota l entusiasmo per la scoperta
dellantichit,ilsensodiattesachetalinuoveesplorazionisuscitavano.
Il contatto diretto con gli originali antichi e l affermazione di metodologie d indagine basate su un approccio analitico e
sperimentale contribuiscono allo spostamento degli interessi antiquari dai valori estetici ai valori intriseci, materiali dell oggetto
stesso: la forma, il tipo di lavorazione, la vicenda storica che si impressa sul dato oggetto sono i nuovi interessi. Ci comporta
conseguenzesulmododiscriverelastoria,sulmododiesporre,sullametodologiaefinalitdellinterventosulpreesistente.
A un idea di restauro come operazione artistica volta a rifare parti perdute o a ripristinare un primitivo modello via via si
contrapponeunistanzaconservativa;talefenomenocoinvolgesiaopereclassichecherinascimentali.
Talinuoveistanzeconservativesifondanosullaconsapevolezzacheiripensamentiegliultimiritocchidellartistasonostrumenti
con cui l autore ha perfezionato e personalizzato l opera e che le patine sono effetto di un processo di lenta trasformazione che
coinvolgeeuniformatuttiglistrati;sicontrapponeallideaditempodistruttorelideaditempopittore.
La seconda met del 700 costituisce una fase fondamentale di accumulazione per la storia del restauro; sviluppo delle discipline
storiche, ampliamento dei confini del GrandTour, apertura di alcuni cantieri di scavo e restauro che registrano i primi sviluppi
metodologici delle nuove discipline. E giunto a maturazione quel lento processo di emancipazione della storiografia da una
tradizione che poneva alla base della conoscenza i dogmi della fede; matura la consapevolezza della discontinuit con le epoche
passate, con un passato che ha dato luogo a una produzione artistica importante ma remota, finita, non ripetibile e pertanto
conoscibileconglistrumentidelpresente.
Legata al rifiuto del dogma l emancipazione dei concetti di arte e di bello dal giudizio morale apre la strada alla ricerca di nuovi
modelli di riferimento, che vengono attinti dalla natura e dalla storia, con la conseguenza instabilit dell ordine classico: si
scelgonointuttoilpassatoimodelliperilpresente,siestendeilcampodazionedellatutelaedelrestauroamanufattidiepoche
diverse.

5.2_Laconoscenzadellanticotraimitazione,revival,conservazione
Figura chiave nella fase di passaggio da un approccio erudito e antiquariale a un approccio che aspira alla sistematicit l abate
tedesco Johann Joachim Winckelmann. Trasferitosi a Roma nel 1755 ha la possibilit di visionare, in qualit di curatore delle
collezionidelcardinaleAlbaniediconsulentepervaricollezionisti,unavarietdirepertieccezionaleperuneruditodelsuotempo.
Egliprogettadisistematizzarelostudiodellanticoattraversounprocessochepartedallosservazionediretta,dallaricercadifonti
scritte e procede per confronto dei dati cos acquisiti; questo metodo gli consente di organizzare una storia dell arte universale
strutturatasecondopartizionicronologiche.Taleapprocciorichiedeunanotevolequantitdidaticheglistudiosisettecenteschinon
avevano. Assume quindi nuova importanza il reperto autentico, i monumenti di datazione certa e arriva un nuovo impulso all
esplorazionearcheologica.
Anchelarappresentazionedellantichitregistrasignificativicambiamenti:findalRinascimentoleopereanticheeranoconsiderate
unmodellodaeguagliareesuperare,illorostudioavevacomefinelappropriazionedellinguaggioclassico;nel700inveceviene
elettaqualesoggettodarappresentarelarealtstoricadiluoghieedifici.
Insieme all ampliamento delle rotte del GrandTour aumenta il numero di pubblicazioni illustrate a carattere scientifico che
documentano tali meraviglie: la pi importante sicuramente Antiquitaties of Athens degli inglesi James Stuart e Nicholas
Revett.Loperalesitodiunlavorodirilievoedisegnosulpostodurato3anniesiponequaleoperaparadigmaticaperlindagine
sistematica effettuata dagli autori sulle opere antiche, fondata sull esattezza e l oggettivit dei rilievi, sull adozione di un unica
unit di misura, la rappresentazione in scala. Anche le vedute rispondono esattamente alla realt dei luoghi, non era negli intenti
degliautorimodificarelarealtperrenderlapipiacevoleallocchio,orealizzarevedutepittoresche.
TaleoperadipuconfrontareconlacoevaoperadiLeRoychepubblicaprimadiquelladiStuarteRevett.LasuaTorredeiVenti
diAteneunavedutapittorescadoveloggettolarealtstoricadellarchitetturaedeiluoghi;neidisegnidiStuartloggettonon
immediatomafiltrato,rimeditato,lasciandogipresagireilcompletamento,laricostruzione.
Altrofenomenodiffusolanticodinvenzione,temadiesercitazionieconcorsi,maanchecommissionatoadarchitettiepittoriallo
scopo di promuovere l immagine di una raccolta, di una famiglia, di una citt all esterno, senza specificare se ci che viene
mostrato esiste o meno. E il caso di EnnemondAlexandre Petitot, che ha il compito di presentare all esterno un immagine
fascinosadeiducatiborbonicipadani.
In questo panorama le incisioni di Piranesi esprimo un ulteriori punto di vista: gli edifici romani sono ritratti attraverso una
dettagliataanalisidellatecnicamuraria,deisistemicostruttivi,delleformedidegrado.
InPiranesiconvivonoduediversetendenzeinperennecontrasto:unadinaturafantastica,cheloinducevaatrascenderedalpreciso

22
particolaredellafabbrica,elaltradinaturaculturale,cheinducevaallafedeltdifrontealvero.
L attenzione dell autore si sposta dal disegno degli oggetti alla loro consistenza fisica, alla coesistenza in un contesto, dal piano
delladocumentazionealpiantodelraccontoedellarappresentazionediunagrandezzapassata.

Tuttequesteesperienzeevidenzianounideadellanticocomemodellodaimitare,dallaqualeancorapossibileattingereforme,
materialietecnicheperlegittimarerestauricreativi,doveilproblemadelleintegrazionivienerisoltoinchiavestoricistica,spesso
dandoluogoaveriepropripastiche.
Si va affermando un ulteriore approccio che avr interessanti risvolti teorici e operativi nel campo dei restauri archeologici: il
riconoscimentoalleantichitdiunvalorestoricochepremessaadinterventidisempliceconservazione,direstaurimanutentivi
improntatiaminimodispendiodienergieemateriali,dovelintegrazionenonintenderivaleggiareconlanticonesottometterlead
unanuovaunitformale,quantoassicurarnelaconservazionedalpuntodivistastatico.

5.3_Ilrestaurodelleantichit
Se gli itineraritradizionali del GrandTourconoscono unnotevole ampliamento,Roma rimane il centro internazionale dell attivit
antiquaria. In rapporto agli studi e alle imprese archeologiche si sviluppano una serie di attivit imprenditoriali, come l editoria
specializzata, il mercato di autentici, copie e falsi. E qui infatti, a Roma, che Winckelmann elabora alcune delle sue teorie pi
significative,quichesiformaunascuoladieruditidiprestigiointernazionale.
Il restauro ha una storia lunga quanto il collezionismo d antichit, all interno della quale individuabile una metodologia che
inizialmente perseguiva l unit estetica, in sintonia con lo sforzo rinascimentale di eguagliare e superare l antichit, per poi
giungereunaprassiopposta,tesaarenderelostesointerventointegrativounostrumentodiricerca.
Ancorafinoal600lintegrazionediunrepertoeraconsiderataoperazionesimileallacostruzionediunanuovascultura,anchese
duranteilperiodobaroccoilrestauropassainsecondopianorispettoallattivitartisticaexnovo.
Nella seconda met del 700 il rigore filologico che si vuole imporre all interpretazione dei reperti, il valore di documento
insostituibilechesiriconoscealpezzoautenticoentrainconflittoconleesigenzedeicollezionistichevorrebberovederreintegrate
lesculturemutile.
InquestocomplessocontestoemergononuoviorientamentimetodologicidirettamenteispiratialleteoriediWinckelmann:
__si afferma la necessit di far precedere le integrazioni da una accurata ricerca comparativa per giungere ad una identificazione
certadelsoggetto,deicaratteristilisticiedellascuoladiappartenenzadiunopera;
__siesigeilrispettodellamateriaautentica;
__siesigeladistinguibilitdellepartiaggiunte;
__sideterminanolecondizioniperunlavorosinergicotraartistiederuditinelpreliminarelavorodiindagine.
AnchesetraleoperediWinckelmannnonvennessunadedicataspecificatamentealrestauro,ilsuointeresseperlargomento
testimoniatodallasuaattivitdiPrefettoalleantichitdiRoma,dalsuoruolonellaformazionedellecollezionidelcardinaleAlbani,
edalrapportochelolegaaBartolomeoCavaceppi,ilprincipalerestauratoredimarmiantichiattivoaRomanellasecondametdel
700.Oltrechetitolarediunabottegaspecializzatainrestauroscultoreoautorediuntrattatoin3volumi,pubblicatotrail1768e
il1772chesiponecomeunasortadicatalogodellattivitdelrestauratore,chetrasmettelideadiunprofessionistaconnotevole
esperienza.
Secondo Cavaceppi il restauratore deve saper imitare lo stile dell opera su cui interviene senza dover ricorrere a trattamenti
superficialiuniformanti,coniqualigliartisticontemporaneicercavanodiconfondereleintegrazioniconlepartiantiche.Suogrande
meritoaverpostolaccentopropriosuquestaquestione,sullimportanzadelriconoscimentodelsoggetto,dellostile,dellepoca
direalizzazionedelreperto.
Tale valore di documento per la storia e modello per l arte riconosciuto al reperto tutelato Attraverso norme tecniche:
__leintegrazioninondevonosuperare1/3dellamateriadelloperafinita;
__ilmarmonuovoutilizzatodeveesseresimileaquelloantico;
__lintegrazionedeverisultareinvisibilesenzalinterventodipatinatureesenzalevigarelesuperficiantiche.
Con gli inizi del nuovo secolo, con il passaggio delle consegne ad una nuova generazione di artisti come Antonio Canova e
QuatremeredeQuincy,ipilegittimiprosecutoridellattivitdiWinckelmann,sifastradaunideadiautenticitcheponenuovi
limiti alle integrazioni, e che rivendica alla conservazione dell autenticit un valore non inferiore alle sue qualit estetiche e
tecniche. Un esempio di tale nuovo atteggiamento dato dalla posizione espressa dai due artisti in merito alla reintegrazione dei
marmi Elgin
6
:data l elevata qualit artistica dei gruppi scultorei l imitazione dell antico viene ritenuta impraticabile e la
reintegrazione sconsigliata. Quatremere suggerisce di lasciare i reperti frammentari come sono e di realizzare dei calchi su cui
esercitarelepraticheintegrative.Laconservazionesenzaintegrazioneriservataaesemplariinimitabili,dieccezionalevalore.

6
_ Collezione di statue attribuite a Fidia che in origine componevano il fregio del Partenone e che Lord Elgin aveva portato in Inghilterra a
conclusionediunaspedizionearcheologica.

23
5.4_LattivitarcheologicanelRegnodelledueSicilie
L attivit archeologica promossa dal governo borbonicocostituisce per molti versi un caso paradigmatico. Si tratta di una serie di
operazioni distinte, attuate in aree diverse e lontane fra loro, tra le quali esiste una sorta di continuit ideale, una comunit di
intenti:
__una normativa che limita il mercato antiquario, che riconosce un valore molto importante e complesso
7
ai materiali estratti dal
sottosuolo,suiqualisololaCoronapuriservarsiqualchediritto;
__istituzionediunserviziodecentratoperlatuteladeimonumentiinSicilia;
__aperturadeisitiarcheologicivesuviani;
__ riscoperta a Paestum ma ancora di pi in Sicilia di alcuni originali esemplari di architettura greca classica di notevole purezza
stilistica.

SICILIA__In Sicilia l azione di tutela e valorizzazione legata all iniziativa di un ceto aristocratico intellettuale che avvia a proprie
spesescaviericercheepromuoveuninterventodelgovernoborbonico.LazioneditutelainSiciliaassumeilsignificatodi
unaricercadellidentitdellisola,dellesueorigini,attraversoilritrovamentoeilrestaurodeiluoghisimbolodiquesta
civilizzazione. La prammatica del 1755 non estesa alla Sicilia perch a quel tempo il numero dei visitatori era ancora
modesto rispetto a quelli diretti a Napoli. Si individua un interesse pi ampio per l azione di tutela che si caratterizza
comeoperadiffusadiconoscenzaediconservazione.Nel1767lingegnereAndreaPigonatipubblicaLostatopresente
degliantichimonumentisiciliani,dovedivulgaidisegniriguardantiimonumentidiarchitetturaanticasiciliana.
Loggettodelvolumetendearisvegliaregliinteressidelreneiconfrontidelpotenzialearcheologicoancorainesploratodi
quellaterra.
Ilpassaggiodaglistudiantiquarialiadunacoordinataattivitditutelasihaconunprovvedimentodel1778conilqualesi
istituiscono due Regi Custodi, uno per la Val di Noto e Valdemone e uno per la Val di Mazara; ciascun custode doveva
presentareunplano,ciounprogrammadelleattivitditutela:
__IlplanodelPrincipeBiscari(valdiNoto)siponeincontinuitconlattivitdiricercadaluisvolta:siconfiguracome
organizzazionediunasistematicaesplorazionearcheologicadelterritorioacuisiaccompagnanoindicazionispecifiche
per interventi volti alla valorizzazione e alla conservazione dei monumenti. Dedica maggiore impegno alle opere di
liberazione degli edifici antichi e all eliminazione di cause di degrado. raro il ricorso a interventi di restauro intesi
comeintegraliripristinioricostruzionisiaperragioneeconomichechetecniche.
__ilplanodelprincipediTorremuzza(valdiMazara)configuraunproprioprogrammadirestauri.Traiprimiinterventivi
il restauro del Tempio di Segesta del 1781. Era caratterizzato da un peristilio molto ben conservato con i due
frontoni ancora in situ. L intervento necessario a seguito dei danni subiti dal frontone orientale e da una delle
colonne che lo sorreggevano dopo un fulmine del 1761; tutto ci andava ad incidere su una struttura gi indebolita
dalla forte erosione della pietra. I lavori sono affidati a Carlo Chenchi che intende ripristinare totalmente le parti
mancantiodeteriorateconmateriali,strumentietecnichesimiliaquelledelperiodoclassicoinmododanonessere
riconosciute e in modo tale da non disturbare la complessit. Per ragioni economiche il progetto viene limitato e
verrannoimpiegatimaterialidelposto,nonsimiliaquellioriginari.Linterventoprevederlamessainsicurezzadell
interastrutturaconlasostituzionediduecolonne,ilconsolidamentodegliarchitravi,ilricollocamentodeiframmenti
distaccatidelfregioedellacorniceelaliberazionedellabasedeltempiodalterrenochelasommergevainparte.
Il caso paradigmatico perch da un lato vi la nuova cultura archeologica che attraverso l imitazione dell antico
cerca uniformit estetica e solidit, mentre dall altro vi sono le ragioni economiche e la volont di alcuni a lasciare
intattalauradiantichit,chedannoluogoadintegrazionidistinguibiliedalminimointervento.
InSicilialariscopertadellanticaassumeitonieitempidiunaprogressivaconquista.

NAPOLI__Ercolano,PompeieStabia,unavoltaintuitoilpotenzialeinterminidiquantitqualitdeglioggetti,vengonosottoposte
adunospecialeregimeditutelacheprivilegiailpezzounicoechesancisceildirittoesclusivoregaledisfruttamento.Nel
1755vieneemanatalaPrammaticaLVIIchesancisceildivietodiesportazionedalRegnodiNapoli,echequinditutelai
solioggettimobili.
In stretto collegamento con gli scavi nascono l Accademia Ercolanense e l Accademia, rispettivamente con funzione di
Antiquarium e luogo di studio, restauro e coordinamento scientifico; in realt le due istituzioni rappresentano lo
strumentoburocraticoattraversoilqualelaCoronaesercitaipropridirittidisfruttamentodeiluoghi,ditesaurizzazione
dei reperti, di pubblicazione esclusiva di immagini e notizie. L accesso ai luoghi di conservazione non libero ma un

7
_siarisorsaeconomicachemodelloperlaproduzioneartisticachedocumentoperlascritturadellastoria,valoresimbolicoperlimmaginedel
Regno.

24
privilegioconcessoapochi,aiqualieraproibitodisegnareoprendereappunti;lapoliticaartisticadeiBorboneesprimeun
ritardoculturale.
La riscoperta dell antico non si configura come ricerca scientifica, ma gli scavi sono ridotti alla mera scoperta di cose
antiche, magari anche per contribuire ad arricchire la galleria reale. I cantieri vesuviani sono dominati inizialmente da
figureprofessionalispagnoleprovenientidalGenioMilitarechehannounruolodisupervisionemachenonseguonoda
vicino il cantiere. Anche i responsabili valutano gli oggetti ritrovati come oggetti d antiquariato, considerandone solo la
qualitestetica,lafattura,latrasportabilitcomeparametriperpoterarricchirelecollezionireali.
proprioinquesticantierichevengonoformulatiipriminodiproblematicisucomestaccareetrasferirepavimentimusivi
e pitture murarie, su come conservare ci che veniva alla luce dopo tanti secoli; persi trattava comunque di problemi
cheriguardavanooggetti,dipinti,sculturementreicontestiarchitettonicivengonoancoraviolatisenzaalcunaattenzione
oconservazione.
___ERCOLANO___Dal1738al1780gliscavidiErcolanosonodirettidallingegneremilitareDonRoquedAlcubierreche
si dedica esclusivamente all estrazione di statue e oggetti vari; pi un cercatore di tesori che un
archeologo,contuttiipossibilirisvoltinegativisuirestiarchitettonici.CoscomeaccadrancheaPompei
ilterrenospostatononvenivarimossomaaccantonatosullezonegiesplorate,senzaunrilievodiquanto
fosse stato gi scoperto. Questa carenza di metodo viene evidenziata da eruditi, quali Winckelmann,
Scipione Maffei, e dai successori di d Alcubierre, che senza una documentazione del gi fatto dovranno
ritornaresuzonegiesplorate.
Tra i rilievi fatti eseguire da d Alcubierre e i successivi di Bardet, Weber o La Vega c un evoluzione
metodologica sorprendente. Nei primi l architettura resa in modo schematico, essendo il documento
unostrumentodicomunicazionetecnica;BardetmostragimaggioreesattezzaneirilievimentreWeber
sirivelailpiinteressatoallarappresentazionegraficadelluogoedellarchitettura.
FrancescoLaVega,cheagliinizideglianni80sardirettoredegliscavi,custodedelmuseoercolanesee
membrodellaccademiaercolanense,faemergereunapproccionuovoallaricercaarcheologicaincuial
primo posto vi sono le finalit della conoscenza e della conservazione; appare dunque finalmente
necessariaunadocumentazionegraficadeiluoghiesplorati,chesiaccompagnaallaformazionedigrandi
collezioniarcheologicheeallamusealizzazionedeisitidiscavo.
___POMPEI___lavviodiscaviacieloaperto,dalasciareapertiedarenderefruibiliaivisitatori,poneproblemideltutto
inediti di conservazione e restauro. Qui trovano spontanea applicazione alcuni di quelli che oggi sono
riconosciuticomeprincipifondamentalidelrestauro:minimointervento,rispettodellamateriaanticaela
distinguibilitdelleaggiunte.
I primi restauri consistono in una serie di interventi di consolidamento e di messa in sicurezza di alcuni
edifici,mentrelericostruzionivengonolimitatealleporzionidimuraturanecessariearealizzareunpiano
di appoggio per le strutture di protezione. Vengono comunque scartate le ipotesi di ricostruzione
integraledialcunecase;ildesideriodivedererealizzatenellalorocompletezzaambientipompeianitrova
espressionenellacostruzioneexnovodiedificidestinatiadoperai,locande,ecc,imitandolarchitettura
deiluoghi.

Ilgovernofrancese,dibrevedurata,segnerilpassaggiodallinterventoisolatoallattivitsistematicaeprogrammata.APompei
vieneacquisitalinteraareacompresaallinternodellemuraurbiche,mentreadErcolanosiprogettalavviodiscaviacieloaperto;
nellemetodologiediscavovengonointrodotticriteripiscientifici,comelanumerazionedelleinsule,iprimiregolamentieiprimi
organiamministrativifinalizzatiacontrollareirestauriarcheologici.Inparticolareunacommissionemistadiarcheologiearchitetti
stilerunregolamentorichiamandoalcuniprincipifondamentalicome:
_lanecessitdiconservarequalunquepezzodivecchiodiintonacochesitrovi;
_lariconoscibilitdelleintegrazionidiintonacoedelleaggiunte;
_limitareinuoviintonaciaquellezonedovepuinfiltrarsilacqua.
Mamanmanochelattenzionesispostadalpezzosingolo(sculturaopittura)agliorganismiediliziourbanigliaspettimuseografici
delle sistemazioni archeologiche prendono il sopravvento, anche sui principi di minimo intervento e distinguibilit. il caso della
ricostruzione dell Anfiteatro di Pompei, progettata da Michele Arditi,attuata in parte nel corridoio ovale voltato, dove vengono
costruitideisottarchiinmattonianaloghiaquellidiepocaromanapresentiallingressodelledificio.
Lideadiunmuseoapertoascalaurbanasiaffermasempreconmaggiorforza,finoadeterminareuninversionediflussodeireperti
di scavo dai depositi e dal museo verso i siti d origine. Ed proprio qui che si pongono come un tema ancora pi complesso i
problemidellaconservazione:bisognastabilireilconfinetracichenecessariamenteledificiorichiedeecicheinvecedettato
solodallarbitrioedalcapriccio.

25
6.A AS SP PE ET TT TI ID DE EL LL LA AC CU UL LT TU UR RA AD DE EL LR RE ES ST TA AU UR RO ON NE EL LL L O OP PE ER RA AD DI IV VA AN NV VI IT TE EL LL LI I ( (S SE EC CO ON ND DO O 7 70 00 0) )
Nasce aNapoli nel 1700 dalpittore olandese Gaspar Van Wittel. Lascendenza paterna haun forte influsso su lopera di Luigi fin
dallaprimeesperienze.Leinclinazionipittorichesonoaffiancatedallapassioneperlascenografia,perladecorazioneequindiperl
architettura.
Nella Roma del primo 700 la situazione politica europea aveva generato una stasi per quanto riguarda le grandi opere
architettoniche, e cos gli architetti diedero maggior attenzione alle opere scritte, alla progettazione di architetture effimere, all
ammodernamento di edifici per famiglie nobili, al restauro di complessi religiosi, e all attivit d accademia. Sar proprio all
AccademiadiS.LucacheLuigipresenteripropriodisegniaFilippoJuvarra,cheloincoraggieinfluenzmolto.Inquestoperiodo
lavora presso la fabbrica di S. Pietro, partecipa al concorso per la facciata di San Giovanni in Laterano e a quello per la fontana di
Trevi(vintidaGalileieSalvi).
Diformazioneromana,VanvitellidiventapoilarchitettodireCarlodi BorboneperilqualecostruirlareggiadiCasertaealcune
opereperlanobilteilcleronapoletani.Nel1751sitrasferiscedaRomaaNapolideterminando,insiemeaFuga,unnuovoindirizzo
perlarchitettura.
Le sue capacit tecniche lo vedranno impegnato in importanti interventi di restauro in cui le soluzioni per il consolidamento
diventerannopretestoperinteressantielaborazioniarchitettoniche.Vieneattrattodairestiantichinoninquantotestimonianzeda
conservarequantoperchpuutilizzarneimaterialidispogliopregiati;talvoltapersimostraanchepisensibileversolantico.

6.1_LinterventosullacupoladiSanPietro
A met maggio del 1590 viene completata la costruzione della cupola ideata da Michelangelo e costruita da Domenico Fontana e
GiacomodellaPorta:giadistanzadipochidecennidallultimazionedeilavoripersimanifestanoiprimidissestieleprimelesioni.
Nelmarzo1743giungeaRomapervolerediBendettoXIVGiovanniPoleni,chericevelincaricodiscriverelastoriadelmovimento
che aveva subito la cupola e di esaminare i dissesti e gli intervento di restauro effettuati in passato. Inoltre avrebbe dovuto
elaborareilprogettodeirestauricheintendevacompiereeseguirelandamentodeilavori,affidatimaterialmenteaLuigiVanvitelli.
Vanvitellidalcantosuoproponeuninterventoalquantoinvasivo:
_sostienelanecessitdicostruire4speronidisostegnopostisuipiloniedicollocaremensolerovesceconstatuesuicontrafforti,
modificandodimoltolasoluzionemichelangiolesca;
_prevedelusodi34nuovicerchioni,tuttiricopertiedincassati;
_prevededirinforzareicontrafforti,riducendoquindilalucedelvano
dipassaggionelsottostantecorridoio.
Viene subito attaccato e il progetto finale molto meno fantasioso e
pi collaudato: vengono apposte delle semplici cerchiature
metallicheprevistedalprogettodiPoleni.
LapropostadiPoleninonhauncarattereparticolarmenteinnovativo;
si pone come un attenta disamina di tutte le proposte gi effettuate
perarrivareaunasintesi.Egliesaminainfattiilprimopareredatosulla
cupoladatrematematicifrancesi(Boscovich,SeureJacquier)earriva
alla conclusione che lo schema statico da loro proposto non
compatibileconlanalisidelquadrofessurativo.
Secondo i tre matematici il crollo della cupola poteva essere
imminenteedilrestauro,darealizzareconurgenza,avrebberichiesto
notevoli modifiche architettoniche dellopera. Secondo Poleni, la
situazione era invece meno drammatica. I difetti della grande cupola
potevano essere pienamente riparati con lesecuzione di lavori meno
invasivichenonavrebberomodificatolarchitetturadellopera.
Egli esegu innanzitutto una verifica statica: il procedimento da lui
eseguito consistette nel determinare anzitutto la configurazione di
equilibrio di un filo sottoposto a carichi proporzionali ai pesi dei vari
conci in cui aveva suddiviso lo spicchio di cupola, ottenuto questo
dividendoincinquantapartilinteroangologiro.
La lunghezza del filo era stata fissata in modo che le sue estremit
passassero,daunlato,perilbaricentrodellasezionediimpostadello
spicchioeiltrattocentraleperilbaricentrodellanelloterminaledichiave.
Rovesciandolacurvadiequilibriodelfilocosdeterminata,Poleniverificchelasuddettacurvaeratuttacontenutaallinternodello
i6nuovicerchionidispostidaPoleni

26
spicchio.
La grande cupola potette essere riparata e rinforzata utilizzando le valide tecniche
dellepocasottoleattentedirettivediPoleniediVanvitelli.Ilavoridiconsolidamento
statico consistettero nellesecuzione di una fitta rete di sarciture
8
e di ripresa di
muratura,eseguiteconlasapientetecnicadelscuciecuci.Venneroinoltredispostee
messeinforzaintornoallacupola,conunsistemacuratodallostessoVanvitelli,cinque
cerchiature in ferro. Tale sistema consisteva in due paletti a cuneo contrastanti, utili
perserrareicerchioniintornoallacupola.
Unsestocerchionevennepoidispostonel1748,dopocheVanvitelli,duranteilavoridi
consolidamento, aveva riscontrato che uno dei due vecchi cerchioni di ferro, disposti
nellacupolaallattodellasuacostruzione,erarisultatospezzato.
Dopo lintervento di restauro, nei secoli successivi vennero eseguiti altri lavori di
rinforzo nei contrafforti ma di minore rilevanza rispetto allinsieme dei lavori eseguiti
nelSettecento.
Vanvitelli rimarr sempre convinto, anche in seguito al suo trasferimento a Napoli nel
1751,cheiltipodiprovvedimentiadottatisiainsufficiente.

6.2_LinterventosullachiesadiSantaMariadegliAngeli
QuandoricevelincaricoinizialmentesitrovaadoveaffiancareClementeOrlandi,
che concepisce una delle soluzioni che pi hanno indebolito l impianto spaziale
dellabasilica:lachiusuradegliambientichesiaprivanosullagrandeauladiquella
cheoggiapparecomeunacrocegreca.
Nel momento in cui Vanvitelli interviene vengono alterate definitivamente le
condizionispazialeoriginarie,datalavolontdellarchitettodisegnarecomeasse
privilegiatoquellocheunisceilvestibolocircolareconlazonapresbiteriale.
GranpartedellaspettoattualedellachiesadovutoaVanvitelli:
_leottocolonneinmuraturadainserirelungolasselongitudinaleperimprimervi
ilritmodiunanavata;
_ l adozione di una trabeazione e di un cornicione fortemente aggettante vuole
fornire un elemento di mediazione, ma l intento non raggiunto
completamente.
L aspetto maestoso ancora oggi presente nella chiesa da attribuire pi alla
sopravvivenza dell organismo dioclezianeo che non alle successive
riconfigurazioni.

6.3_IlpalazzoRealediNapoli
Nel luglio 1753 Vanvitelli era gi impegnato nelle prime fasi della realizzazione delle reggia di Caserta quando riceve da Carlo di
Borboneunnuovoonerosoincarico:ilrestaurodelpalazzoreale.Dopounaccuratosopralluogosirendecontochelasituazione
complessa ma nonostante tutto egli intende portare a compimento l opera con rapidit ed efficacia, viste le aspettative e l
interessamentodelsovrano.
Prima di procedere col progetto egli fa eseguire alcuni sondaggi per verificare lo stato delle fondazioni: il palazzo risulta fondato
sopra terreno molle, e cos decide di realizzare in corrispondenza della facciata sulla piazza profonde sottofondazioni, a circa 30
palmisottoleantichefondamenta.Linterventovaabuonfine,eentrounannodalliniziodeilavoriilcantieresiavviaadultimare
larealizzazione:vienerisistematalafacciataconlatamponaturaalternata
9
diottodellecampatedelloschemaelaboratodaFontana
nel1600.Ilnuovoparamentorisultaaverecaratteristichemorfologicheecromatichedifferentidaquelloprecedente:adesempioi
laterizi anche se affini come materiale, appaiono diseguali per dimensione e colore. Per alleggerire le tamponature realizza delle
nicchieentrolequalivengonocollocatestatuedidimensionieccessive.
Da sottolineare l intento programmatico di Vanvitelli di conformarsi quanto pi possibile all opera esistente: insolito perch
provienedachihausatoognioccasionedirestauroperproporrelapropriaarchitettura,spessoancheincontrastoconlemode
imperanti.

8
Cosa???
9
_proponetalesoluzioneancheperilpalazzoOrsinidiGravina,allaqualevienepreferitalapposizionedicatenemetallichepercontenerele
spinteesercitatedallevoltedelcortileinterno.
la verifica statica di Poleni: il modello
funicolareperlaverificadeicarichi

27
6.4_LaricostruzionedellachiesadellAnnunziata
Taleinterventononpuessereconsideratopropriamenteunrestauro,mapiuttostounrifacimentodiunachiesarealizzatanel1540
dallarchitettoFerdinandoManliopoidanneggiatadaunincendionel1757.
La soluzione progettuale adottata tiene conto delle preesistenze nella realizzazione di un nuovo spazio. Egli si trova a dover
affrontarevariproblemicome:lacompatibilitdelnuovoedificioconlepartiresidue;lastabilitdellenuovestruttureperlacupola;
iltrattamentodeirestiarcheologicivenutiallaluceinfasediscavodellefondazioniche,consideratielementididisturbo,saranno
demolitidopounattentorilievo.
Ildannoprovocatodallincendionotevoleinquantodistruggelacoperturaepartedellamurature.Rimaserointattilasacrestia,la
cappellaCarafa,lospedaleeilconservatorio:sitrattavadiunaistituzionedigrandevalore epertantolachiesaconvocaimigliori
architettideltempopersanarneidanni.
Vieneconvocataunariunioneconvariarchitettichedopoaveresaminatoilproblemasidividonosuposizionidiverse:
__Astarita,PollioeGioffredosostengonolanecessitdirifareiltettoconunafintavolta;
__Manni,Canale,FugaeVanvitellisuggerisconounavoltainmuratura,(soluzionegraditaanchealsovrano).
IlprogettodiVanvitellivienesottopostoalpareredellacommissioneeAstaritaaffermacheuntaleprogettononsipurealizzarein
quantosidovrebberorifarebuonapartedellemurature,enonsitratterebbepidirestauromadirifacimento.
Il sovrano per affida l incarico solo a Vanvitelli e nel 1758 gli consente di riedificare la chiesa, con grande soddisfazione dell
architetto.Abrevecomincianoilavorididemolizionedicicherimanevadellavecchiachiesaenel1760ebberoinizioleoperedi
fondazionedelnuovoedificio,abbastanzacomplesseacausadellapresenzadiacquasotterranea.
Per consentire le celebrazioni religiose anche durante i lavori di ricostruzione, il Vanvitelli realizz una chiesa sotterranea, la
rotonda,indipendentedaquellasuperiore,anchesepostaincorrispondenzadellacupola.
Si tratta di un ambiente particolarissimo e assai suggestivo: seminterrato, rispetto al livello del cortile, a pianta circolare e a volta
ribassata, con sei nicchiealtare nelle quali Vanvitelli sistem alcune delle sculture sopravvissute all'incendio della chiesa
cinquecentesca,pidueaperturediametraliperleportecheapronoilcerchio.Laparticolaritdellospaziointernosottolineatada
unulteriorecerchiointernocostituitodaottocoppiedicolonnetuscaniche.
IlprogettodiVanvitelliconsistenelrealizzareuninternoanavataunicaconseicappellelaterali;lospaziosipresentamoltoampioe
prevale il principale intervento settecentesco di suddetto artista e del figlio Carlo (la disposizione delle 44 colonne corinzie che
raccordanolanavataallecappellelaterali,intervallatedallepossenticolonnebinate).
Perquantoriguardaimaterialidacostruzioneeglidimostragrandeesperienzaeconoscenzatecnicanellosceglierequellipiidonei
inbaseallalororesistenzaolavorabilit.
Nel1761sottounpilonedellacupola,duranteunoscavo,Vanvitellisiimbatteinunanticocolombaio
10
concellesepolcrali,versoil
quale dimostra scarsa sensibilit. Dopo attenti rilievi dei ritrovamenti demolir tutto per procedere alla costruzione della prima
colonnadimarmo,costituitadatrepezziscanalati.
Nellachiesasuperioreilveroprotagonistadellacomposizionelacupola,nonostantelosviluppolongitudinaledellarea;eglidla
massimaimportanzaaquestoelementonontantopereliminarelavedutaagrandedistanzadellaltareedellabsidemaperridurre
il numero di cappelle lungo la navata unica. proprio la cupola che con le fasce binate e i lacunari stellati, che domina il profilo
cittadino,aconnotarelospaziointernoconundisegnooriginale.
Gli amministratori della casa dell Annunziata volevano modificare il progetto sostituendo alla cupola un pi economico catino.
Vanvitellinonaderallapropostaenel1769lincaricofuaffidatoaGioffredo.Tuttaviadoposolidueanni,nel1771,vennedinuovo
richiamato per cominciare la costruzione della cupola i cui lavori, nel 1773, data della sua morte, ancora non erano cominciati.
Vanvitellidimostracheladifferenzadispesaeratalmenteirrisoriadanongiustificareuntalestravolgimentodelprogetto,essendo
lacupolaparteintegrantedellopera.
La cupola verr costruita sotto la direzione del figlio Carlo che completer anche la facciata, caratterizzata da un andamento
leggermenteconcavoeornatacondueordinisovrappostidicolonneclassiche,nel1782.

10
_sepolturaapareteconloculisovrapposti.

28
7.C CO ON NS SE ER RV VA AZ ZI IO ON NE EE ER RE ES ST TA AU UR RO ON NE EI IP PR RI IM MI ID DE EC CE EN NN NI ID DE EL LL L 8 80 00 0A AR RO OM MA A
7.1_Lavventodeifrancesieiprimiprogrammi
Conundecretodel1809fucreatadaNapoleonelaConsultastraordinariapergliStatiRomanichecustodirimonumentiromania
spesedelgovernofranceseechehacomeresponsabiledegliInterniilbaronedeGerando.LaConsultaistituisceunaCommissione
prepostaallatutelaealrestaurodeimonumentiantichiemoderni.dopochelostatopontificiofuannessoallimperonapoleonicoi
francesivollerorealizzareimportantiopereeportareatermineiprogrammigiavviatidaPioVII.
Durante il governo francese (18091814) furono emanati decreti che regolamentavano gli scavi e impedivano le esportazioni di
oggetti darte e furono affidati a Giuseppe Valadier e Giuseppe Camporesi i progetti di architettura e i controlli dei lavori da
effettuare. Valadier doveva controllare i lavori che riguardavano le mura di Roma, il Palazzo della Cancelleria, la chiesa di San
Lorenzo,ledogane,leporteetuttelealtreantichit.
Molti interventi consistevano nella liberazione delle parti basamentali dei monumenti, anche per consentirne lo studio, come
accaddeperiltempiodiAntoninoeFaustina.
L amministrazione francese per far fronte ai gravi problemi di disoccupazione promosse lavori di sgombero e abbellimento che
avevano lo scopo anche di occupare molti operai. Fu quindi anche varato un decreto che consentiva a tutti i disoccupati di
guadagnarsidavivereinquestomodo;gliscaviarcheologicifuronoquindiaddossatialcapitolodellabeneficenza.
DopounmesedallelezionedellacommissioneperlatutelaeilrestaurolaConsulta,peraccelerarelattuazionedeldisegnochesi
era prefisso, decide di sostituire la vecchia commissione con la Commissione degli edifici civili, il cui presidente era il barone de
Tournon, gi prefetto di Roma. Egli programma il restauro di tutti i monumenti sacri e civili di Roma, che ha come motivazione
principalequelladioccuparelapopolazione.Egliproponeun p pi ia an no og ge en ne er ra al le ep pe er rg gl li ia ab bb be el ll li im me en nt ti id di iR Ro om ma anel1810,dasottoporre
allaCommissionedeiMonumenti.Ilpianoprevedediversiprogetti:
__renderenavigabileilTevereallinternodellacitt;
__costruireunpontepercollegareduequartieridellacitt;
__realizzareunlungofiume;
__ restauro monumenti antichi: tra i primi vi la sistemazione del Foro Romano. Egli propone di trasformare il Campo Vaccino,
pieno di case e mercati, in un parco archeologico che ridia dignit all antico foro. La proposta di trasformare il campo in un
giardinopubblicoche,partendodaipiedidelCampidoglio,comprendailColosseoelArcodiCostantino.
Propone la liberazione del Portico di Ottavia e la sistemazione del Teatro di Marcello; demolendo alcune case si sarebbe
ottenuta una piazza comprendente i due monumenti. Il portico di Ottavia possiede alcune colonne di rara bellezza ma
circondatodavecchiedificiedalmercato;suggeriscequindididemoliregliedifici,spostareilmercatoedirealizzareunapiazza
checonsentadigoderedellabellezzadelmonumento.
IlteatrodiMarcellofindallepocamedioevalefuoccupatodapiccolecostruzionifinotrasformarsiinuncastellofortificato;nel
1500 la famiglia Savelli fece edificare a Baldassarre Peruzzi il palazzo tuttora esistente sopra le arcate della facciata. Nel XVIII
secolo ne divennero proprietari gli Orsini. De Tournon riteneva queste costruzioni successive degli atti barbari, che hanno
distruttoirestidelteatro,chehaquindibisognodiunrimedio.
__realizzarepasseggiatepubbliche,comequellagiprogettatafuoripiazzadelPopolo.Iprogettiperlepasseggiate,realizzatidalla
Commissione per il Retablissement du Forum, creata in seno alla Consulta, non si proponevano tanto di valorizzare i resti
archeologici quanto di creare, in ambienti naturali, percorsi ricchi di scorci scenografici; furono quindi presi in considerazione
sopratutto i ruderi antichi che concorrevano al conseguimento di tali effetti. Gli interventi pi frequenti previsti per i ruderi
archeologiciriguardavanolaliberazionedellepartiinterrate,cherisultanoesserelemeglioconservate.
Particolare attenzione merita la relazione inviata da De Tournon al barone De Gerando, commissario del governo francese, nel
1810,relativaallaconservazionedellechieseedeglioggettimobiliinessecontenuti.Eglitemechelabbandonodimoltiedificisacri
possadeterminarneladistruzioneequindisollecitalamministrazioneapreoccuparsidellaconservazione.
Innanzituttosostienechelechiesepossonosuddividersiinquattroclassi:
__chieseantiche(S.Clemente,S.Sebastiano,SantaSusanna);
__chiesemoderne(ilGes,laVittoria,SantIgnazio);
__chiesechecontengonoaffreschiomonumentiinamovibili(TrinitdeiMonti,SantaSabina);
__chiesechenonhannoalcunpregioparticolare.
Eglisuggeriscedinonspostareiquadrichefuronodipintiappositamenteperesserecollocatiinquellachiesaedinonspogliarele
chiesedeiloroornamenti.
Dopo aver sottolineato l importanza che tali chiese rivestono per l intera Europa, termina come delle proposte concrete: chiede
chesianodestinatideifondifissiperlaconservazioneditalibeniechetuttiglioggettimobilirimanganoalloroposto.
Le considerazioni contenute in tali documenti saranno la base per la formulazione di regolamenti e leggi che verranno emanate
anchedopolacadutadeiFrancesi.

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7.2_Glianniditransizioneeleprimeprescrizioniinmateriaditutela
Dal maggio 1809 al gennaio 1814 Roma sotto il dominio francese. Con l insediamento del nuovo governo viene istituita la
Consulta con responsabile il barone de Gerando. Il barone svolger un ruolo importante di organizzazione delle trasformazione
della citt antica. Egli studia la situazione della zona archeologica, i progetti e l esecuzione degli scavi effettuati sotto il governo
pontificioesipreoccupadiformularenuoviregolamenti.
Per poter affrontare i problemi di conservazione dei beni dell ex stato Pontificio i francesi cercano di conoscere tale patrimonio
inviandounquestionarioatuttiicomuniincuisirichiedediindicarelapresenzaditalibeni,illoro statodiconservazione,laloro
utilizzazioneecollocazione,sepubblicooprivato.
Il 1809 dunque un anno ditransizione per l amministrazione delle Antichit e delle Belle Arti e ci si evince anche dal carteggio
esistentetrailsegretariodelministerodellInterno,baronedeGerando,eilcommissariodellAntichit,avvocatoFea.
Inunarelazionedel1809egliriassumeiruolidegliaddettialpatrimoniodelleAntichiteBelleArti,ilavorichesivannocompiendo,
iregolamenti,lespeseinatto.Lavvocato,riferendosialchirografopontificiodel1802,regolamentovigenteaRoma,sottolineal
importanza di vietare l esportazione delle sculture antiche, materiale di studio e di conoscenza; se si autorizza l esportazione di
marmi antichi lavorati il dazio da pagare e pari al 18%, tassa necessaria per sostenere la conservazione delle antichit. Nel
regolamento inoltre presente il diritto di prelazione da parte del governo sui beni per i quali si richiede il permesso per l
esportazione.

7.3_Criteriemetodidiconservazioneerestaurosottoilgovernofrancese
Alcuni mesi dopo il loro insediamento a Roma i francesi cominciarono ad indicare i nuovi criteri di intervento e ad attuare una
politicaditutelachetendeadettarenormedicaratteregeneraleallequaliiprogettistidevonoattenersi.
Moltointeressanteatalpropositolacorrispondenzadel1813traGisors,Ispettoredegliedificicivili,MartialDaru,intendentedella
CoronaeilbaronedeGerando,MinistrodelRe.
GiuntoaRomanel1813Gisorsattentoalledemolizionieagliscavichesiandavanocompiendoesuggerisceilsistemadaadottare
inquegliedificicheminaccianorovina,comelarcodiTitooilColosseo,inmodotaledaconciliaregusto,soliditerispetto.Cita
quindialcuniesempidoveimetodiadottati,seppurefficacidalpuntodivistastatico,nonsoddisfanoillatoestetico.
il caso dell intervento attuato sul Colosseo sotto il pontificato di Pio VII, quando uno sperone enorme viene fatto costruire allo
scopodiprevenirelacadutadiunapartedelporticoesterno.CpoilesempiodellarcodiTito,aicuilati,persostenerlo,sierano
addossate costruzioni orrende e anche insufficienti: fino ad allora, egli sottolinea, ci si era limitati a consolidare le rovine, senza
preoccuparsiditrasmetterneleformeeleproporzionialfuturo.
Un intervento corretto di restauro era quello effettuato sul Pantheon, dove si era rifatto l angolo sinistro della trabeazione e del
timpano non utilizzando il marmo. Egli dunque, rifacendosi a questo esempio, fa una proposta di carattere generale sul modo di
intervenire in tutti gli edifici e monumenti che minacciano rovina: egli sostiene che a an nz zi ic ch h p pu un nt te el ll la ar re e, , c co on nt tr ro ov ve en nt ta ar re e l le e p pa ar rt ti i
v va ac ci il ll la an nt ti id de ei im mo on nu um me en nt ti i m me eg gl li io or ri ic co os st tr ru ui ir rn ne el le em ma as ss se en ne el ll le el lo or ro of fo or rm me ee ep pr ro op po or rz zi io on ni i, ,i in np pi ie et tr ra ao om ma at tt to on ne e. .Adesempio,secondolui,
larcodiTitodovrebbeinnanzituttoesserepuntellatoecentinatointuttelepartiperpotersmontareerimontaretranquillamente
le pietre sconnesse dopo aver ricostruito le masse delle parti di piedritti di cui l arco era privo, in modo tale che il monumento
presenti di nuovo la sua forma e le sue primitive proporzioni. Nell'opera di liberazione, isolamento e reintegrazione delle parti
perdutedell'ArcodiTitoattuatadaRaffaeleStern(181821)eproseguitadaGiuseppeValadierfrail1822eil1824,gliarchitettisi
rifannoalleindicazionifornitedaGisors.
A queste considerazioni si accompagna tutta una fitta corrispondenza tra lui, Daru e de Gerando che mostra come il ministro de
GerandosostieneleideediGisorseculminaconleconsiderazionisulrestaurodiDarucheaffermacheimonumentidevonoessere
lasciati intatti fino a che il tempo lo permette e che nel conservarle bisogna fare attenzione a non snaturarle. Daru quindi pone l
accentosullautenticitdelmonumento.

7.4_Ilruderenelpaesaggiourbano(neoclassicismo)
Fino al XIX secolo il restauro inteso quasi esclusivamente come operazione rivolta a ripristinare edifici antichi con lo scopo di
utilizzarlievalorizzarli.Inetneoclassicataleatteggiamentoassuntosoloneiconfrontidioperemodernementreilrudereviene
considerato una testimonianza storica da conservare nella sua integrit fisica. Le rovine rammentano i tempo passati e assumono
pergliarchitettineoclassiciunmaggiorenaturalezzaquandosonoimmersenelleboscaglieenellavegetazione.
Si verificano quindi episodi di realizzazione di finti ruderi volti a realizzare particolari effetti scenografici, come nel caso della
realizzazione del Tempio di Diana e di quello di quello di Faustina all interno di Villa Borghese. Alla vicenda costruttiva della villa
sonolegatiancheiprogettidiValadierperlingressodiPiazzadelPopoloconlapasseggiatadelPincioeilprogettodiLuigiCanina
perlampliamento.Questultimointerventorappresentailrisultatodellostudiofattosuigiardinifrancesi,inglesieanglocinesi,e
risponde a una precisa scelta estetica e funzionale. Escludendo la soluzione romantica dei percorsi tortuosi privilegia una
soluzione pi razionale che per propone ingressi che sono il risultato dell imitazione di forme antiche secondo i canoni dell

30
eclettismodiffusointuttaEuropa.
Sidiffondequindiunesteticadelpittorescocheconifintiruderisiproponediricreareglieffettidiquelliautentici;questapassione
per il pittoresco indurr Stendhal a scrivere nel 1827 a proposito del Colosseo che tale monumento pi bello nel 1827, quando
cade in rovina, che al tempo del suo splendore, in quanto allora era un teatro, mentre nell 800 rappresenta una testimonianza
preziosadelpopoloromano.
Il restauro architettonico ha inizio sul finire del XVIII secolo, precisamente nel 1794 quando la Convenzione nazionale francese
proclama il principio di conservazione dei monumenti. A partire da questa data si assiste allo sviluppo di vari modi di tutelare l
operaarchitettonica.Laprimaconcezionedelrestauro sifondasulprincipiodiricomporreleparti delledificioantico;ilcriterio
con il quale a Roma si eseguono le sistemazioni dei monumenti classici, che vengono restaurati con metodi pi rigorosi di quelli
adottatiperedificimedioevaliomoderni,perchomonumentidellantichitsonoconsideraticomefacentipartediunparticolare
paesaggioequindinonmaterialmenteutilizzabili.
E proprio durante il decennio francese saranno progettate nelle zone ricche di ruderi, passeggiate archeologiche con lo scopo di
conseguireeffettiscenografici.

7.5_Leleggiditutelanellostatopontificio
NelXIXsecololasituazionelegislativainItaliaeramoltocomplessaeognistatoemanavaleggisullatuteladibeniartisticirifacendosi
allalegislazionepontificia.AdeccezionedelPiemonteciascunostatodipreoccupdidisciplinaregliscaviarcheologiciedicustodire
leoperedarteanticheperimpedirnelesportazione.
In particolare nello stato pontificio fin dal XV secolo i papi si erano mostrati molto attenti al problema della conservazione dei
monumenti antichi: i primi editti furono emanati al solo scopo di limitarne la distruzione, mentre quelli successivi sancirono l
assolutodivietodiesportazionedeirepertiarcheologiciscavati.

EDITTOdel1750provvedimentodelcardinaleValenti,riprendeeconfermaledisposizionivigentiecercadicolpireilcommercio
deifalsimoltodiffusoaRoma;
EDITTOdel1802provvedimentodelcardinaleDoriaPamphili,sottoilpontificatodiPioVII,conilqualelamministrazionedeibeni
artistici viene regolata con maggiore severit. Viene ristabilito il posto di ispettore generale delle Belle Arti,
affidatoalCanova.Vieneconfermatoledittodel1750,vieneimpeditoinmodoassolutolesportazionedaRoma
e dallo Stato pontificio di qualsiasi oggetto antico e viene impedita la demolizione dei ruderi antichi che si
trovavanoinproprietprivate.
Viene proibito a chiunque nel costruire nuove strade o edifici rinvenisse reperti di devastarli o demolirli. Tali
disposizionivalevanoancheperlescultureelepitture.Lasituazionemutduranteilgovernofrancese,quando
molteoperedartefuronotrasferiteaParigi.
EDITTOdel1820provvedimentodelcardinalePacca,rappresentauncaposaldodellalegislazioneneglialtristatiprimadellUnit.
Partendodalledittodel1802,taleedittosiavvaleanchedituttiiregolamentiedisposizionielaborateduranteil
governo francese. La novit dell editto riguarda l organizzazione del servizio amministrativo, perch gli organi
destinati a far rispettare le leggi erano insufficienti, e quindi le precedenti leggi non erano stato correttamente
applicate. Al commissario delle antichit (Paolo III), ai 3 assessori (cardinale Valenti) e all ispettore generale
(cardinale Doria), Pio VII aggiunge un corpo consultivo tecnico: la Commissione delle Belle Arti, alla quale si
aggiungevano commissioni ausiliarie nelle province. Il principale compito della Commissione era quello di
regolare gli scavi archeologici e di sorvegliare i lavori compiuti dai privati nei loro fondi. Con questa legge
bisognava denunciare qualsiasi rinvenimento nel sottosuolo di fabbricati antichi
11
, era vietato rompere muri e
pavimentiantichiederavietatorimuoveretalioggettidalluogooriginario.
REGOLAMENTOconessosivuolerichiamarelattenzionedelleCommissioniausiliariesulpatrimonioartisticocustoditonelle
del1821chiese,dicuisiauspicalacatalogazione.Vieneinoltreribaditoilconcettocheleoperedarte,mobilioimmobili,
sonobeniappartenentiallacollettivit.Ildocumentosottolinealanecessitdieseguireprecisirilievidegliscavi
senzafareipotetichericostruzionichepotrebberononcorrispondereallarealt.

11
_laperditadelsuolovenivaindennizzataallexproprietario.

31
7.6_GliinterventidiSternediValadiersulColosseo
Nel1756,quandoPiranesiscriveLeAntichitRomane,irestidiquesteandavanoperdendosipercolpadeltempoedelluomo,ed
egliquindiritenevautileconservarnelamemoriaattraversoleproprieincisioni,volteamagnificarelabellezzadiRomaantica.Trai
temi pi trattati vi sicuramente il Colosseo, chefin dalXV secolo viene consideratosolamente come una cavadi travertino utile
percostruirelaRomamoderna.
Alliniziodell800nonostantefossemetaobbligatadelGrandTourversavainunostatoditotaleabbandono;eracopertodierbe
ederadiventatodepositodiletameeluogodimercato.
Si decise quindi di dare avvio ad una serie di lavori di ripristino, cominciando con l eliminare il letame e con il consolidare le
strutture:erainfattinecessariointerveniredallapartedelLaterano,inquantoquellatominacciavadicrollare.PioVIInominauna
commissionecompostadagliarchitettiGiuseppePalazzi,GiuseppeCamporesieRaffaeleStern.Itresioppongonoallasoluzionedi
demolire la parte pericolante, proponendo, nel 1806, di costruire un grosso sperone in laterizio che rispondesse sia a ragioni di
ordineeconomicochestatico,oltreaconformarsicomeunaoperamoderna,ingradodi
reggere il confronto con l antico. Stern propone inoltre di murare gli archi che
presentavano un ribassamento dei conci di chiave. Egli, che risulta essere il vero
responsabile dell opera, con la costruzione dello sperone ritiene di aver compiuto un
opera indispensabile per arrestare la distruzione del monumento; inoltre tale opera
degnadiessereammirataanchepersstessa.
proprio per consentire la vista di tale contrafforte a coloro che arrivavano da San
Giovanni che papa Pio VII ordin di demolire alcune casupole. Stern si mostra molto
fiero dell opera in quanto la ritiene capace di sostenere il confronto con l antico: per
questomotivorealizzalosperoneinlaterizio,materialeromano
12
.
AltrointerventonelColosseoattuatodaSterniltamponamentodegliarchirealizzato
inmodotaledalasciareiconcidichiavenellaposizionecheavevanoassuntoinseguito
al dissesto manifestatosi dopo il terremoto del 1806. Tale intervento corrisponde al
gusto romantico del pittoresco, del voler conservare l aspetto di rudere anche con la
tompagnatura.
Moltiallepocasostennerotaleintervento,manonifrancesi;Gisors,allontanandosidai
criteri seguiti da Stern, formul nuovi principi sui quali si sarebbero dovuti basare gli interventi futuri. Circa venti anni dopo tale
intervento, nel 1826, interverr sul lato opposto delColosseo, Giuseppe Valadier. Giprima di tale intervento, durante ilgoverno
francese, erano stati compiuti dei lavori pi generali di sistemazione urbanistica della zona: non sono solo le casupole a
compromettere la realizzazione del piano di risanamento di De Tournon ma soprattutto la presenza di acqua che invade larea
causandogravidissesti.
nel 1823 che ha inizio lintervento di Valadier nell area occidentale del Colosseo,
consistentenellarealizzazionediarcateinnumerodecrescenteapartiredalbasso,con
unbarbacane
13
perciascunordine.Linterventonascedaesigenzediordinestaticoma
persegue l obiettivo di rispettare il valore estetico del monumento, utilizzando
intonacotrattatoatravertino.

12
_unaffrescopresenteneiMuseiVaticanimostralosperonedelColosseoimbiancato,macinonverosimileinquantoSternessendocosfiero
dellamuraturainlateriziononavrebbeavutonessunmotivoperintonacarla.
13
_contrafforte,rinforzoaformadiscarpanellaparteinferiorediunmuropersostegno.

32
7.7_IlrestaurodellarcodiTito
IlmonumentoprobabilmenteoperadellultimoimperatoredelladinastiaFlavia,Domiziano.giuntofinoalliniziodell800grazie
al suo inserimento nelle fortificazioni dei Frangipane di et medioevale, anche se sub notevoli danni dovuti all estrazione del
marmo. Tuttavia la zona centrale, che costituiva l entrata monumentale della fortezza, in buone condizioni e permane fino ad
oggi. In et medioevale fu distrutta totalmente la zona dell attico, sostituita con una costruzione in mattoni, ancora visibile nelle
vedutediPiranesidel700.ApartiredalXVIsecolo,sottoilpontificatodiPaoloIIeSistoIVvenneroeffettuatiiprimirestauriche
consistettero nella demolizione di alcuni edifici addossati e nella realizzazione di un contrafforte. Successivamente larco fu
inglobatonellestrutturedelconventodiSantaFrancescaRomanaesoloapartiredal181213ebbeiniziolinterventodiliberazione
chesiconcluseconilripristinodellarcoeffettuatotrail1818eil1824adoperaprimadelloStern,edopolasuamortenel1820,dal
Valadier.
Durante il decennio francese, con la soppressione degli ordini religiosi, si propose di demolire parte del convento addossato all
arco,madopoilterremotodel1812chelecondizionistatichedellarcodiventanoprecarie;ilrestaurodelmonumentopertanto
dellamassimaurgenzaeicriterichesarannoassuntisonoquellipropostidaGisorsnel1813.
ImportantelaNarrazioneartisticadelloperatofinoranelristaurodellarcodiTitodel1822diGiuseppeValadier,documento
cherappresentaunindaginestoricadelmonumentoeunesposizionecriticadellintervento,contenentediversetavoleillustrate.
Tale documento mostra che la metodologia adoperata era quella che faceva precedere l indagine storica e tecnica all
identificazione del dissesto e delle sue cause. Nella relazione descritto quindi lo stato di conservazione dell arco ad un unico
fornicecherisultavamutilodellattico,adeccezionedellalapideconliscrizione.Eranostatiasportatisiailrivestimentodeifianchi,
sialecolonneangolari,conlabase;restavanoinpiedilozoccoloeunapiccolapartedelpodio.
Eglicertochelecolonneinoriginefosseroposteinangoloareggerelatrabeazionesporgente
14
;inoltrerinvieneinsitularchitrave
delvano,postotragliintercolumni,cheglipermettedicalcolarelaltezzadelvano.
Giinprecariecondizionilarcominacciavadicrollare;cosnel1818siaffidaronoilavoriaRaffaeleStern.Lasuaoperariguardala
puntellaturadellastrutturaelalibrazionedicicherimanevadellarco,ovvero ilfornice,ilpassaggiointerno,lecolonnecentrali
cheloinquadravanosuiduelati,elasovrastantetrabeazionesormontatadallagrandetargacelebrativa.
GiuseppeValadiernel1822,dopolamortediSterndel1820,proseguerealizzandouncastellodilegnameutilepersmontareivari
pezzi, come la lapide, e poi rimontarli, dopo averli contrassegnati: egli compie cos un operazione di anastilosi
15
. Erano gi stati
predisposti da Stern i pezzi che avrebbero dovuto integrare le parti mancanti, con materiale diverso dall originario (travertino al
postodelmarmo)equindiValadiernonfaaltrochemettereinoperaquantodaluipredisposto.Valadierinoltresiopponeacoloro
cheavrebberovolutorealizzaredellestrutturedisostegno.
Egli reimpieg tutto il materiale lapideo originario e utilizz il travertino al posto del marmo non solo per motivi economici ma
soprattuttoperdifferenziareilnuovodallantico.
Pertantotaleinterventosipuconsiderareunrestaurofattoconcriterimoderni,perlimpiegodimaterialidiversodalloriginale,
per il rifiuto di qualunque imitazione del dettaglio e
perilrispettodeirepertioriginari.
Molto criticato da Stendhal, l intervento fu molto
apprezzato da Quatremere de Quincy che nel
Dictionnaire historique d Architecture del 1831
afferma:larcodiTitostatofelicementesgombrato
da tutto quanto ne riempiva l insieme ed anche
restaurato nelle parti mutate, precisamente nel modo
enellamisuracheabbiamoindicato.

14
_glisonodaiutogliarchidiTraianodiBeneventoeAncona.
15
_tecnicadirestauroconlaqualesirimettonoinsieme,elementoperelemento,ipezzioriginalidiunacostruzionedistrutta,peresempiodopoun
terremoto.

33
8.T TR RA AS SF FO OR RM MA AZ ZI IO ON NI ID DE EL LL L A AR RC CH HI IT TE ET TT TU UR RA AE ED DE EL LL LA AC CI IT TT TA A D DU UR RA AN NT TE EI IL LD DE EC CE EN NN NI IO O
F FR RA AN NC CE ES SE EA AN NA AP PO OL LI I
InseguitoallascopertadiErcolanoePompeieallafondazionenel1755dellAccademiaErcolanenseleistanzeneoclassicheerano
gi diffuse a Napoli, ma in architettura bisogner attendere il decennio francese (18061815) per assistere all affermazione del
neoclassicismo.
Nella Napoli di fine 700 si vive un momento di transizione politicostorico che si riflette in architettura. Dopo la morte di grandi
protagonisti come Vanvitelli, Fuga e Gioffredo nei primi decenni dell 800 si assiste soprattutto al completamento di opere
monumentali,maancheallincrementodicostruzionipubblicheeprivateeadunassettourbanisticoconlarealizzazionedinuove
strade.
Con la venuta di Giuseppe Bonaparte prima (1806) e di Gioacchino Murat dopo (1808) si attu una generale riforma con la quale
venneromodificatisecondogliorientamentifrancesisiagliordinamentipolitici,giudiziari,amministrativisialeistituzionivigenti.

GIUSEPPEBONAPARTE__nel1806istituisceilMinisterodellInternochesioccupavadellamministrazionecivile.Vieneconferitaal
regnounastrutturaamministrativasimileaquellafrancese,basatasullasuddivisioneinprovinceciascuna
con un proprio capoluogo. Ogni provincia era dotata di un Consiglio di Intendenza, presieduta da un
intendente.Lastrutturaamministrativariguardanteleoperepubblichevennemodificataconlistituzione
nel1807delConsigliodeiLavoriPubblici.
GIOACCHINO MURAT __ subentra a Giuseppe nel 1808. Subito istituisce a Napoli il Corpo degli Ingegneri di Ponti e Strade e nel
1811 la relativa Scuola di Applicazione che avrebbe dovuto formare in pochi anni nuovi ingegneri
(presente in Francia con il nome di Ecole des Ponts et Chausses). Da questa scuola usciranno notevoli
figureprofessionali,comeStefanoGasseeGiulianodeFazio.
Nel 1809 viene fondata la Societ Reale di Napoli divisa in tre sezioni: Accademia Ercolanense di
Archeologia,AccademiadiScienzeeAccademiadiBelleArti
16
.
Lapitturaconsiderataunacosaimportanteenel1809ilMinisterodellInternosottolinealimportanza
di realizzare una storia della pittura napoletana: nel 1809 viene emanato un decreto che ordina una
collezione di pitture di autori napoletani nel Palazzo dei Regi Studi sotto il nome di Galleria di Pittori
napoletani. Si nutrono timori in merito alla possibile sottrazione di opere pittoriche e scultoree dai
complessi religiosi (dopo la soppressione degli ordini): si emana un decreto nel 1806 che prescrive la
compilazionediuninventariodituttoquantocontenutoinciascunmonasteroconlobbligodiconservare
talibeni.

Quindidopoilperiododistasiediliziasuccessivoallarivoluzionedel1799conildecenniofrancesesiassisteadunincrementodelle
costruzioni e delle opere urbane: l atteggiamento assunto dagli architetti in questo periodo di fronte ai ruderi sicuramente pi
conservativorispettoaquelloadottatoneiconfrontidegliedificimonumentali;nonhannoancorapresocoscienzadelvaloreditali
beni e, moltospesso, non esitano a sacrificarli del tutto o in parteper la realizzazione do nuove strade o l allargamento diquelle
antiche.Durantetaledecenniograndeinteressevienerivoltoallaconfigurazioneurbanamediantelasistemazionedialcunestradee
larealizzazionedinuovicollegamentitrailcentroelareaorientale.

8.1_Istituzioniculturaliestruttureamministrative
Le istituzioni che consentirono di formare gli architetti, che operarono anche dopo la restaurazione borbonica, e di controllare l
attivitediliziasonoilPensionatonapoletanodiArchitettura(18131875),laScuoladiapplicazionediPontieStradeeilConsiglio
degliEdificiCivili(1806),prepostoalcontrollodelledilizia.

PENSIONATO __ istituzionalizzato con un decreto del 1813, posto sotto il controllo del ministero dell interno, fornisce ad artisti
meritevoliborsedistudiopercompletareglistudiaRoma.IspiratoalfranceseGranPrixdeRomedurava5anni.
SCUOLADI__fondatanel1811dovevaformarenelgirodipochiannilaclassediprofessionistiappartenentealCorpodegli
PONTIEIngegneridipontiestrade.IldirettoreilgeneraledelGeniomilitareJacquesDaviddeCampredonche,seguendo
STRADEilmodellofrancese,contraddistinguelistituzionecolcentralismoeilcontrollodelterritorio.

Anchesefuronorealizzateimportantioperepubbliche,comelOsservatorioelOrtoBotanico,numerosifuronogliinterventisulle
preesistenzeinseguitoallasoppressionedegliordinireligiosi:ciportadunrazionaleutilizzodeigrandicomplessiconventualima
ancheadalcuneperditedelpatrimonioartisticonapoletano.

16
_perlAccademiadiBelleArti,fondatadaCarlodiBorbonenel1752,duranteildecenniofrancesevieneavviataunagranderiforma,conla
creazionenel1806dellacattedradiArchitettura.

34
8.2_Leoperepubbliche
Cos come accadde a Roma molte opere avviate dai francesi furono portate a termine dopo la restaurazione e rivestirono grande
importanza per lo sviluppo della citt. Opere di questo tipo sono le grandi strade, come Corso Napoleone (oggi via Santa Teresa
degliScalziecorsoAmedeodiSavoia)chedalMuseoraggiungelacollinadiCapodimontescavalcandoilvallonedellaSanitconun
ponte.LarealizzazionediquestaarteriarientraneiprovvedimentiurbanisticipromossidaGiuseppeBonapartecheriguardaronol
aperturaditresistemiviari:
__tracciativiariperlacollinadiCapodimonte;
__collegamentotraNapolieAversa;
__perimetrazionedelBoscodiCapodimonte;realizzazionediunastradalungoifondiappartenentialsovrano.
UnaltraoperaimportantelastradadiCapodichinoeilraccordoconlaviaAppia:costruitaintempobrevi,da1811al1814,fu
caratterizzata da importanti interventi tecnici, come tagli del monte, costruzione di due ponti e opere di consolidamento per l
intero tracciato. Inizialmente il progetto era di Stefano Gasse e Gaetano Schioppa, ma il loro lavoro non soddisf il ministro dell
interno, che non vi trov soddisfatte le qualit paesaggistiche: succeduti da Giuliano de Fazio e Luigi Malesci, re Gioacchino
collaborperdisegnareiltracciato.
TragliarchitettipiattividuranteildecenniovisicuramenteDeFazio,architettomunicipaleappartenentealCorpodegliIngegneri
dipontiestrade.

8.3_LasoppressionedegliordinireligiosielacostruzionedelmercatonelcomplessodiMonteoliveto
Nel 1807 fu promulgata la legge di soppressione degli ordini religiosi che agevol la sistemazione urbanistica della citt a danno
talvoltadelpatrimonioartistico.Furonodemolitefabbrichereligioseoadibiteanuovefunzioni,come:
__ilcomplessodiSanMarcellinoeFestoadibitonel1808aeducandatofemminile;
__ilconventodiSanPietroMartirediventamanifatturatabacchi;
__ilcomplessodelGesVecchiovienetrasformatoinmuseomineralogicoecollegioreale;
__ il complesso di Monteoliveto che viene trasformato in mercato, inserito all interno del giardino. Costruito in seguito all
emanazionedeldecretodel1807cheprevedevalarealizzazionedi4mercati,realizzatodaStefanoeLuigiGasse,costituisceun
importanteoperapubblicarimastainfunzionepertuttol800distruttaneglianni30perlarealizzazionedelRioneCarit.
Inizialmentesivolevanoutilizzaregliedificiesistentiintornoalgiardino,mapoisipreferinserireunanuovastrutturaallinterno
delgiardinocheinpiantasisviluppavainunrettangoloeinunesedrasemicircolarecostituitadacolonnesenzabasiconilfusto
inmattonieilcapitellielaparteinferioreinpiperno.
Fu considerato uno dei migliori mercati d Europa per la soluzione a corte chiusa verso l interno con due soli ingressi che
garantivano maggior controllo. La struttura era nata per risolvere problemi igienici, raccogliendo tutti i venditori sudici di via
Toledo,eilprogettistaadoperunlinguaggiarchitettonicoispiratodaitemiinusoaPompeiedErcolanonelForo,nellapalestra,
nelperistiliodelledomus.

Episodicheriguardaronoiltessutopreesistentedellacitt:
__ sistemazione della Riviera di Chiaia, 1813, consent la realizzazione di un recupero urbano con la ristrutturazione di alcune
facciate e la razionalizzazione di attivit poco decorose, come quelle delle lavandaie o dei pescatori, ad opera di Francesco
Maresca.
__rettificadiViaForia,trail1808eil1815,adoperadiStefanoGasseeGaetanoSchioppa.Vengonodemolitidueisolati,costruiti
nuoviedificieristrutturatialtrialloscopodirealizzareunfrontestradaleomogeneo.
__piazzadifrontealPalazzoreale,vieneordinataconundecretodel1806,masolonel1809vienebanditounconcorsopubblico
cheavevaperoggettoanchelarealizzazionediunasalaperassembleepopolari.IlconcorsofuvintodaLaperuta,econlinizio
dei lavori furono demoliti edifici religiosi, come la chiesadi SantaMaria a Cappella o i monasteridiSan Luigi e SantoSpirito, e
furono costruite le fondazioni. Al ritorno dei Borbone i lavori furono interrotti e nel 1816 un nuovo concorso bandisce la
realizzazionediunachiesa,cheverreseguitadaPietroBianchi.

Al loro rientro i Borbone tennero conto dei programmi e dei progetti avviati dai francesi e diedero incarichi a professionisti gi
impegnaticolpassatogoverno:ilcasodiAntonioNiccolinichechiamatodaRomaprimadellarrivodeifrancesi,comescenografo
del San Carlo,rimase ad occuparsi del teatro, rinnovandone le decorazioni e rifacendo la facciata, aggiungendo latrio e il portico
antistante.

35
8.4_IlpontedellaSanit
Ifrancesiperrealizzaregrandioperealivellourbanisticosacrificaronoancheimportantimonumenti,comenelcasodelcomplessodi
SantaMariadellaSanit.AppenagiuntoaNapoliGiuseppeBonapartevollerealizzare,nel1806,ilprolungamentodiviaToledofino
aCapodimonte;larteriapreseilnomediCorsoNapoleone,checollegadirettamentelacittalsitoreale.
In seguito a tale decisione l area urbana della zona delle Vergini e della Sanit sub una notevole trasformazione e l importante
complessodiSantaMariadellaSanitvennestravolto.
XVIsecolo__fondazionedapartedeidomenicani,progettatodaFraNuvolonel1602.Linterocomplessorimaseinalteratofinoall
arrivodeifrancesi;
1808 __ il monastero di Santa Maria della Sanit viene soppresso e i lavori per la realizzazione del corso proseguirono con la
realizzazionedelponte.Perconcluderequestilavorisisacrificunapartedelborgoedelmonastero;diquestultimo
fu demolita la parte superiore, furono rasi al suolo il chiostro rettangolare e gli ambienti a nord, conservando il lato
sud.Atuttocisiaggiunselamanomissionedelchiostroovalechevennedivisoinduedaipilonidelponte.
Il progetto originario, di Avellino e Leandro, prevedeva il miglioramento dell antico percorso, mediante la
realizzazione di un passaggio attraverso una cavit nel monte ad ovest della piazza che il progetto prevedeva in
corrispondenza dell attuale tondo di Capodimonte. Il progetto non fu approvato e il sovrano emise nel 1807 un
decretodiapprovazionedellaperturadiunastradarettilineacheconunpontesovrastasseilvallonedellaSanit.

Ha prevalso dunque la volont di realizzare un opera imponente a scapito di un rione che rimasto tagliato fuori e di un
monumentolacuivalenzaarchitettonicanonstatapresainconsiderazione.CinondaattribuireesclusivamentealLeandro,ma
piuttosto alclima culturaledi allora, che aveva trovato nei francesi gli esecutori di unpiano organico per l urbanistica dell intera
citt.

8.5_Latuteladelpatrimonioartisticoearcheologico
Durante il decennio si assiste ad una attivit istituzionale rivolta alla tutela del patrimonio storico artistico, in prevalenza quello
archeologicoequellodelleoperedartemobili.Ilministerodellinternosioccuperdeimonumenti,dellistruzione,degliscavi,dei
museiedelleaccademie.
Viene promulgata una specifica legislazione per razionalizzare gli scavi delle antiche citt vesuviane: nel 1807 il re fa sospendere
tutteleoperazionidiscavoinattesachevengaformulatounregolamento.Nel1808vieneemanatounregolamentocherecepisceil
piano dell Arditi: Michele Arditi, sovrintendente generale degli scavi dal 1807 al 1837 viene incaricato di redigere un piano sugli
scavidelregno,cheavevacomescopoanchequellodicontrollaregliscavieffettuatidaiprivati.
Grande impulso agli scavi fu dato soprattutto durante il regno di Gioacchino Murat, la cui moglie, Carolina Bonaparte, era
interessataallescopertearcheologicheancheperchconessiarricchivalapropriacollezioneprivata.
In questo decennio si avvia una vera e propria metodologia che prevede l istituzione di un giornale per divulgare i risultati degli
scavielanumerazionedelleinsulae.
In quel periodo venne acquistata tutta larea di Pompei e vennero accelerate le opere di sterro e di restauro; la preoccupazione
maggiore era data dagli interventi che consistevano in aggiunte di parti nuove che toglievano il carattere all antico. Fu quindi
emanatounregolamentodicaratteretecnicocheanticipamoltideiprincipiancoraoggiinuso.
Unaltroproblemachefuaffrontatodaifrancesifulasalvaguardiadeleoperedarte,quasiesclusivamentepittoriche,contenutenei
monasterisoppressi:nel1806fuemanatoundecretoperevitarecheilpatrimonioacquisitodallostatovenissesoppresso:sistabil
diinventariareemettereindepositotalibenifinoallaselezionedeimiglioridaportarealmuseoreale.
Nontuttieranodaccordoconiltogliereiquadridallechieseemetterliindepositosenzarestaurarli.
GiuseppeMazzucca,avvocato,invialministroZurlounmemorialeincuisostienelanecessitdiconservareancheibeniimmobili;
preferibileconservaretalibenipiuttostocheimusei,inquantoglioggettiivicontenutiseparatadalluogodorigineperdonoparte
dellorointeresse,mentreibeniimmobilipossonodurareneltempoconcostantemanutenzione.

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