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Disambiguazione "Rubens" rimanda qui. Se stai cercando il nome proprio di persona, vedi Ruben (nome).
Sir Pieter Paul Rubens /pi:tr pl ry:bns/ (Siegen, 28 giugno 1577 Anversa,
30 maggio 1640) stato un pittore fiammingo. La sua opera, secondo Giuliano
Briganti, pu considerarsi larchetipo del "barocco";[1] per Luigi Mall, ha aperto la
via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.[2]
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Infanzia
1.2 Formazione
1.3 Rubens in Italia
1.4 Ad Anversa
1.5 Lo stile eroico
1.6 Grandi commissioni
1.7 Il ciclo di Maria de' Medici
1.8 Ultimi anni
2 Opere
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Biografia
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Nel 1601 venne inviato dal duca a Roma per copiare alcuni quadri, in questo soggiorno romano, ha modo di ampliare
ulteriormente i suoi orizzonti figurativi, grazie alla copia di modelli di Michelangelo e Raffaello, allo studio dell'antico, ma
guardando anche alla coeva produzione artistica del Carracci, di Caravaggio e di Federico Barocci. Entro il 1602, realizz per
la cappella di SantElena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme il Trionfo di santElena, lIncoronazione di spine e
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lInnalzamento della croce. Di questo stesso periodo, in cui entra in contatto con la
cerchia del cardinal Scipione Borghese, sono anche il Compianto sul corpo di Cristo,
ora conservato alla Galleria Borghese e il Martirio di san Sebastiano di Palazzo
Corsini.
Nel 1603, fu in missione per il duca di Mantova presso il re di Spagna. Tornato a
Mantova all'inizio del 1604, vi rimase fino al 1605, quando, l'anno successivo, torn a
Roma presso suo fratello Philipp, dopo un breve soggiorno genovese ove dipinse il
Ritratto di Brigida Spinola Doria, ora conservato alla National Gallery of Art di
Washington, ricevette la commissione per la decorazione dell'abside di Santa Maria in
Vallicella, terminando l'opera, ora al Museo di Grenoble, alla fine del 1607, con riuniti
in un unico dipinto la Madonna e cinque santi. Quando Rubens si accorse che la
posizione del dipinto sull'altare attirava una luce eccessiva che rendeva l'opera poco
leggibile, decise di ritirarlo e di sostituirlo nel 1608 con tre dipinti su ardesia, materiale
pi adatto alla luce della chiesa: la Madonna della Vallicella, i Santi Gregorio, Papia e
Mauro e i Santi Domitilla, Nereo e Achilleo. La tavola centrale, dall'intenso dinamismo
con una composizione che sembra dilatarsi verso lo spazio circostante, anticipa
soluzioni che saranno adottate dalla successiva pittura barocca, infatti come scrisse
Giuliano Briganti: ... lo spazio sembra vibrare e dilatarsi per accogliere le
gigantesche figure che lo occupano in tutti i sensi con l'eloquenza solenne del loro
gestire e sfogarsi poi liberamente nella fuga prospettica della gloria angelica centrale
ove i raggi della luce divina, che partono da un punto focale cos alto e lontano da
suggerire una profondit infinita, irrompono per i fessi delle nubi e tra i corpi degli
angeli in controluce, disposti in una vorticosa continuit..
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A partire dal 1612 circa lo stile dell'artista cambia, probabilmente anche in rapporto
con le coeve istanze della Controriforma Cattolica; ora le sue composizioni sono pi
chiare e vicine a toni cromatici pi freddi, con un equilibrio pi marcato e una
scansione maggiormente simmetrica dei personaggi, distribuiti in modo pi armonioso
e dotati di un forte risalto plastico sull'esempio delle statue ellenistiche che Rubens
aveva copiato a Roma. Il cambiamento si pu vedere nella classicheggiante Discesa
dalla croce, realizzata da Rubens per la Cattedrale anversate tra il 1612 e il 1614,
ispirandosi per il corpo del Cristo al Laocoonte.
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Tra il 1617 e il 1618, lavora ai progetti per una serie di sette arazzi rappresentanti la Storia di Decio Mure su commissione di
nobili genovesi, i bozzetti oggi sono conservati nella Galleria dei principi del Liechtenstein a Vaduz, una sorta di ciclo
apologetico dello stoicismo romano. Del 1620 la decorazione dei soffitti della chiesa di San Carlo Borromeo ad Anversa,
andati distrutti nellincendio del 1718, rimangono gli schizzi, ora divisi tra vari musei e collezioni europee. La decorazione delle
volte era composta da circa quaranta grandi dipinti con scene tratte dallAntico, dal Nuovo Testamento e dalle vite dei santi,
disposte luna di fronte allaltra in due file su due registri.
Probabilmente Maria decise allora di giustificare il suo operato attraverso un grande ciclo pittorico: tornata a Parigi, prese un
primo accordo col pittore che prevedeva quattordici quadri raffiguranti scene della giovent di Maria e della sua vita come
moglie di Enrico IV:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Vennero anche progettati tre o quattro dipinti con ritratti allegorici sul tema del doppio matrimonio tra la Francia e la Spagna,
ovvero sui matrimoni fra Luigi XIII e Anna d'Austria e Filippo IV e Isabella di Francia, infine La maggiore et di Luigi XIII, il 20
ottobre 1614.
Realizzate le prime nove scene, si decise di limitare ad una sola tela Le Nozze spagnole, realizzando la scena con Lo
scambio delle due principesse di Francia e Spagna sulla Bidassoa a Hendaye, il 9 novembre 1615. Per iniziativa di Nicolas de
Peiresc, prima dell'Incoronazione, venne dedicato un quadro alla consegna della reggenza da parte di Enrico IV a Maria
prima della partenza del primo per la guerra contro Jlich, il Rubens realizz la tela con i Preparativi del re per la guerra, o La
regina riceve la reggenza, il 20 marzo 1610.
Apportate queste variazioni rimasero libere cinque zone, il 26 agosto fu il Peiresc stesso a comunicare i restanti temi,
invitandolo a trattarli con figure mistiche e con ogni rispetto al figlio: La partenza di Maria da Parigi, successivamente
rimosso, e sostituito per volont del re Luigi XIII, con la tela con La felicit della Reggenza, La regina fugge dal castello di
Blois nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 1619, Il trattato d'Angoulme, il 30 aprile 1619, Il rinnovato inizio delle ostilit presso
Pont de C, soggetto abbandonato, ma ancora menzionato nella corrispondenza dell'artista dell'agosto 1622, e La
conclusione della pace ad Angers, il 10 agosto 1620, con questo il ciclo doveva concludersi facendo retrocedere la Maggiore
et di Luigi XIII al quattordicesimo posto.
Questi temi, ad una prima lettura, possono apparire problematici, per i delicati equilibri politici, tra la regina e il figlio: il primo
narra la precipitosa fuga di Maria dalla capitale francese a seguito di una sollevazione provocata dal pessimo governo del
suo favorito e il suo confinamento nel castello di Blois ad opera del re, nel secondo la fuga da Blois significava l'aperta
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ribellione al re, nel terzo l'accordo di Angoulme, che se non aveva fatto finire la guerra civile, aveva almeno gettato un
ponte per un primo accordo, nel quarto, mai realizzato, le truppe di Maria erano sonoramente battute.
La scelta di questi temi ad una lettura pi attenta e tenendo conto dell'influsso allora esercitato dal cardinale Richelieu,
allineato durante la ribellione dalla parte delle regina, successivamente relegato da Luigi XIII ad Avignone, dove accolse
positivamente la notizia della riconciliazione fra madre e figlio, adoperandosi prima nelle trattative di Angoulme poi di Angers,
tendono a presentare Maria de' Medici come incolpevole, la sua temporanea inimicizia col figlio come opera dei nemici della
Francia e a sottolineare la loro nuova intesa come opera del Richelieu. Secondo le Memorie del cardinale fu il favorito del re
il Conestabile Luynes il vero responsabile dell'inimicizia tra la madre e il figlio, infatti nella Galleria, l'ultimo quadro eseguito
successivamente dal Rubens, venne intitolato Riconciliazione della regina col figlio dopo la morte del Conestabile di Luynes,
il 15 dicembre 1621.
Anche se la Partenza da Parigi, venne successivamente rimossa, nelle Memorie del Richelieu la fuga da Parigi viene
spiegata come necessit in seguito alla morte di Concino Concini, la fuga da Blois, venne lasciata in quanto la regina voleva
conservare almeno in un quadro il ricordo delle sofferenze subite, La Pace di Angoulme, narrava le trattative svolte a
Angoulme tra la regina e il plenipotenziario del re, queste rimaste senza risultati videro l'attiva partecipazione del Richelieu
che ottenne per questo l'abito cardinalizio. Tra il 1621 e il 1622, prepar i cartoni per dodici arazzi con la Storia
dellimperatore Costantino, su commissione di Luigi XIII.
L'educazione della
regina
La presa di Jlich, il
primo settembre 1610
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Il trattato d'Angoulme, il
30 aprile 1619
La conclusione della
pace ad Angers, il 10
agosto 1620
Riconciliazione della
regina col figlio dopo la
morte del Conestabile di
Luynes, il 15 dicembre
1621
La vena artistica di Rubens mescol linee classicheggianti con quelle barocche di dilatazione delle forme, di ritmo infinito, di
fastosit e di bellezze decorative, e uno sfondo di realismo che fa da scenario alla trasfigurazione dei sensi.[4]
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Opere
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Note
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Gluck (1933) e Longhi (1928). Citata nel Fidecommesso Borghese del 1833 come opera di Antoon van Dyck, attribuita
definitivamente al Rubens alla fine del XIX secolo da Jacob Burckhardt
4. ^ "Atlante della pittura - Maestri fiamminghi" di Luigi Mall, ediz. De Agostini, Novara, 1965 (alla pag.48 - voce "Pieter Paul
Rubens")
Bibliografia
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Voci correlate
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Pittura fiamminga
Pittura barocca
Antoon van Dyck
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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Portale Pittura
Categorie: Pittori fiamminghi del XVII secolo Nati nel 1577 Morti nel 1640 Nati il 28 giugno Morti il 30 maggio
Nati a Siegen Morti ad Anversa Pittori alla corte britannica Artisti associati alla Corporazione di San Luca di Anversa
Pittori (Barocco) | [altre]
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