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Pieter Paul Rubens


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Disambiguazione "Rubens" rimanda qui. Se stai cercando il nome proprio di persona, vedi Ruben (nome).
Sir Pieter Paul Rubens /pi:tr pl ry:bns/ (Siegen, 28 giugno 1577 Anversa,
30 maggio 1640) stato un pittore fiammingo. La sua opera, secondo Giuliano
Briganti, pu considerarsi larchetipo del "barocco";[1] per Luigi Mall, ha aperto la
via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.[2]
Indice [nascondi]
1 Biografia
1.1 Infanzia
1.2 Formazione
1.3 Rubens in Italia
1.4 Ad Anversa
1.5 Lo stile eroico
1.6 Grandi commissioni
1.7 Il ciclo di Maria de' Medici
1.8 Ultimi anni
2 Opere
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni

Biografia

Pieter Paul Rubens Autoritratto


(1623)

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Infanzia [modifica wikitesto]


Rubens nacque a Siegen, in Westfalia, Germania, il 28 giugno 1577 da Jan Rubens, avvocato fiammingo Calvinista, e da
Maria Pypelynckx. Trascorse l'infanzia a Colonia dove il padre si rifugi con la famiglia per sfuggire alla persecuzione
spagnola contro i protestanti. In seguito, nel 1589, si trasfer ad Anversa dove ricevette una educazione umanista, grazie allo
studio del latino e della letteratura classica e si convertir al cattolicesimo.
Alla et di quattordici anni, incominci il suo apprendistato artistico con Tobias Verhaeght (1561-1631).

Formazione [modifica wikitesto]


Sappiamo che nel 1596 Rubens esegu alcuni dipinti, tra cui un perduto Parnaso
insieme al maestro Otto van Veen (1558-1629) e Jan Brueghel il Vecchio. Di questo
primo periodo sono sia il Peccato originale, conservato al Rubenshuis di Anversa, in
cui i personaggi sono resi con proporzioni classicheggianti, che la Battaglia delle
amazzoni, della Bildergalerie di Potsdam, ove le piccole figure sono inserite in un
paesaggio realizzato da Jan Brueghel, secondo la tradizione anversana della
divisione dei compiti nei paesaggi con figure. Nel 1598 venne iscritto come maestro
alla corporazione dei pittori della gilda cittadina.

Rubens in Italia [modifica wikitesto]


Nel maggio del 1600 part per l'Italia dove rimase per i successivi otto anni, facendo
tappa prima a Venezia dove studi Tiziano, Veronese e Tintoretto, poi, entrato in
contatto con Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova il giovane pittore accett l'incarico
di pittore di corte, conservando tale carica fino alla fine del suo soggiorno italiano,
arricchendo ulteriormente la sua cultura figurativa studiando le opere della ricca
collezione dei Gonzaga e copiando dipinti famosi.

San Sebastiano soccorso da angeli


(dopo il 1604)

Nel 1601 venne inviato dal duca a Roma per copiare alcuni quadri, in questo soggiorno romano, ha modo di ampliare
ulteriormente i suoi orizzonti figurativi, grazie alla copia di modelli di Michelangelo e Raffaello, allo studio dell'antico, ma
guardando anche alla coeva produzione artistica del Carracci, di Caravaggio e di Federico Barocci. Entro il 1602, realizz per
la cappella di SantElena nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme il Trionfo di santElena, lIncoronazione di spine e

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Latvieu

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lInnalzamento della croce. Di questo stesso periodo, in cui entra in contatto con la
cerchia del cardinal Scipione Borghese, sono anche il Compianto sul corpo di Cristo,
ora conservato alla Galleria Borghese e il Martirio di san Sebastiano di Palazzo
Corsini.
Nel 1603, fu in missione per il duca di Mantova presso il re di Spagna. Tornato a
Mantova all'inizio del 1604, vi rimase fino al 1605, quando, l'anno successivo, torn a
Roma presso suo fratello Philipp, dopo un breve soggiorno genovese ove dipinse il
Ritratto di Brigida Spinola Doria, ora conservato alla National Gallery of Art di
Washington, ricevette la commissione per la decorazione dell'abside di Santa Maria in
Vallicella, terminando l'opera, ora al Museo di Grenoble, alla fine del 1607, con riuniti
in un unico dipinto la Madonna e cinque santi. Quando Rubens si accorse che la
posizione del dipinto sull'altare attirava una luce eccessiva che rendeva l'opera poco
leggibile, decise di ritirarlo e di sostituirlo nel 1608 con tre dipinti su ardesia, materiale
pi adatto alla luce della chiesa: la Madonna della Vallicella, i Santi Gregorio, Papia e
Mauro e i Santi Domitilla, Nereo e Achilleo. La tavola centrale, dall'intenso dinamismo
con una composizione che sembra dilatarsi verso lo spazio circostante, anticipa
soluzioni che saranno adottate dalla successiva pittura barocca, infatti come scrisse
Giuliano Briganti: ... lo spazio sembra vibrare e dilatarsi per accogliere le
gigantesche figure che lo occupano in tutti i sensi con l'eloquenza solenne del loro
gestire e sfogarsi poi liberamente nella fuga prospettica della gloria angelica centrale
ove i raggi della luce divina, che partono da un punto focale cos alto e lontano da
suggerire una profondit infinita, irrompono per i fessi delle nubi e tra i corpi degli
angeli in controluce, disposti in una vorticosa continuit..

Compianto sul corpo di Cristo


deposto o Sepoltura Borghese,
1605/1606[3], Roma, Galleria
Borghese.

Ad Anversa [modifica wikitesto]


Fin dal ritorno in patria Rubens ebbe il sostegno di due potenti protettori: lo scabino e
borgomastro Nicolas Rockox e larciduca Alberto, governatore dei Paesi Bassi
meridionali. In questo periodo il suo stile evolve verso composizioni caratterizzate da
contrasti luministici molto accentuati, di parziale ascendenza caravaggesca, con figure
michelangiolesche disposte in gruppi poco simmetrici e in atteggiamenti vari e come
compressi sul quadro, come per esempio avviene nel Sansone e Dalila del 1609-10
circa, ora conservato alla National Gallery di Londra e nel trittico con l'Erezione della
croce, realizzato tra il 1610 e il 1611 per la Cattedrale di Anversa, dalle forme
possenti ma dinamiche.

Cristo morto, 1612 circa, Berlino,


Gemldegalerie.

Lo stile eroico [modifica wikitesto]

Kapampangan
Polski
Piemontis

Portugus
Runa Simi
Romn


Sicilianu
Smegiella
Srpskohrvatski /

A partire dal 1612 circa lo stile dell'artista cambia, probabilmente anche in rapporto
con le coeve istanze della Controriforma Cattolica; ora le sue composizioni sono pi
chiare e vicine a toni cromatici pi freddi, con un equilibrio pi marcato e una
scansione maggiormente simmetrica dei personaggi, distribuiti in modo pi armonioso
e dotati di un forte risalto plastico sull'esempio delle statue ellenistiche che Rubens
aveva copiato a Roma. Il cambiamento si pu vedere nella classicheggiante Discesa
dalla croce, realizzata da Rubens per la Cattedrale anversate tra il 1612 e il 1614,
ispirandosi per il corpo del Cristo al Laocoonte.

Simple English
Slovenina
Slovenina
/ srpski
Seeltersk
Svenska
Kiswahili

Trke
/tatara

Ozbekcha
Vepsn kel
Ting Vit

Venere al bagno, 1612-15 circa,


Vaduz, Frstlich Liechtensteinische
Gemldegalerie

Tra il 1613 e il 1614 realizza l'Incredulit di


san Tommaso, ora al Koninklijk Museum di
Anversa, prendendo a modello per il Cristo un
Giove antico. Di questo periodo anche il
Martirio di san Sebastiano della
Gemldegalerie di Berlino, con figure
modellate su prototipi antichi.

Grandi commissioni [modifica wikitesto]


In questo periodo di intensa attivit organizza una bottega, applicando al lavoro
artistico quelli che erano i metodi dell'industria e impiegando i suoi collaboratori con
criteri razionali, scegliendoli in base alle singole specializzazioni. Il Rubens, per far
Ritratto di Agrippina e Germanicus,
fronte alle numerose e imponenti commissioni, preparava un cartone e lasciava alla
1614.
bottega la trasposizione dellidea figurativa nella sua forma ultima, in definitiva divide
nettamente l'idea prima dall'esecuzione, riallacciandosi alla coeva teoria artistica
classicheggiante italiana, questo metodo and progressivamente scomparendo nel corso della sua ultima attivit.

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West-Vlams
Volapk
Winaray

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Tra il 1617 e il 1618, lavora ai progetti per una serie di sette arazzi rappresentanti la Storia di Decio Mure su commissione di
nobili genovesi, i bozzetti oggi sono conservati nella Galleria dei principi del Liechtenstein a Vaduz, una sorta di ciclo
apologetico dello stoicismo romano. Del 1620 la decorazione dei soffitti della chiesa di San Carlo Borromeo ad Anversa,
andati distrutti nellincendio del 1718, rimangono gli schizzi, ora divisi tra vari musei e collezioni europee. La decorazione delle
volte era composta da circa quaranta grandi dipinti con scene tratte dallAntico, dal Nuovo Testamento e dalle vite dei santi,
disposte luna di fronte allaltra in due file su due registri.

Il ciclo di Maria de' Medici [modifica wikitesto]


Alla fine del 1621, il Rubens riceve, da Maria de' Medici, madre del re francese Luigi
XIII, l'incarico di dipingere una serie di quadri monumentali per ornare la galleria del
Palazzo del Luxembourg con un ciclo allegorico-encomiastico che illustrava la vita e la
concezione politica della committente.
Il ciclo, completato nel 1625 e realizzato nei modi tipici della pittura secentesca
(unendo allegorie e ritratti), rappresenta non un avvenimento storico lontano nel
tempo, ma un capitolo recente della politica francese: Maria de' Medici nei suoi sette
anni di reggenza tra il 1610 e il 1617, aveva cercato di assicurare la pace con
l'impero asburgico sconfessando il segreto Trattato di Bruzolo (antispagnolo) del 25
aprile 1610, e, attraverso i matrimoni dei figli (Elisabetta col re di Spagna Filippo IV e
Luigi XIII con Anna d'Austria, sorella del re spagnolo), aveva cercato di porre le basi
per una pace duratura con la potenza spagnola.
Ritratto di Maria de' Medici
All'interno la sua politica volta alla pacificazione, venne sostenuta da concessioni
politiche e finanziarie ai suoi rivali, affidando gli affari al suo favorito italiano Concino
Concini. Nel 1617, con l'assassinio di quest'ultimo, il diciassettenne Luigi XIII assunse la reggenza, Maria fu allontanata da
Parigi e costretta dal re a risiedere nel castello di Blois; nel 1619 fugg da quest'ultimo per rifugiarsi presso il duca di
Empernon, guida dei ribelli, schierandosi con questi. Dopo vari negoziati, nel 1620 si riconcili definitivamente col figlio e con
la pace di Angers ottenne di essere prosciolta da ogni accusa.

Probabilmente Maria decise allora di giustificare il suo operato attraverso un grande ciclo pittorico: tornata a Parigi, prese un
primo accordo col pittore che prevedeva quattordici quadri raffiguranti scene della giovent di Maria e della sua vita come
moglie di Enrico IV:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.

La nascita della regina, a Firenze il 26 aprile 1573;


L'educazione della regina;
Enrico IV riceve il ritratto di Maria de' Medici e si lascia disarmare dall'Amore;
Il matrimonio per procura di Maria de' Medici e Enrico IV, a Firenze il 5 ottobre 1600;
L'arrivo della regina a Marsiglia, il 3 novembre 1600;
L'arrivo della regina a Lione, il 9 dicembre 1600;
La nascita del Delfino, futuro Luigi XIII, a Fontainebleau, il 27 settembre 1601;
L'incoronazione della regina all'abbazia di Saint-Denis, il 13 maggio 1610;
Apoteosi di Enrico IV e la proclamazione della reggenza, il 14 maggio 1610;
La presa di Jlich, il primo settembre 1610;
La pace della reggenza
Il consiglio degli dei per il matrimonio della Francia e della Spagna.

Vennero anche progettati tre o quattro dipinti con ritratti allegorici sul tema del doppio matrimonio tra la Francia e la Spagna,
ovvero sui matrimoni fra Luigi XIII e Anna d'Austria e Filippo IV e Isabella di Francia, infine La maggiore et di Luigi XIII, il 20
ottobre 1614.
Realizzate le prime nove scene, si decise di limitare ad una sola tela Le Nozze spagnole, realizzando la scena con Lo
scambio delle due principesse di Francia e Spagna sulla Bidassoa a Hendaye, il 9 novembre 1615. Per iniziativa di Nicolas de
Peiresc, prima dell'Incoronazione, venne dedicato un quadro alla consegna della reggenza da parte di Enrico IV a Maria
prima della partenza del primo per la guerra contro Jlich, il Rubens realizz la tela con i Preparativi del re per la guerra, o La
regina riceve la reggenza, il 20 marzo 1610.
Apportate queste variazioni rimasero libere cinque zone, il 26 agosto fu il Peiresc stesso a comunicare i restanti temi,
invitandolo a trattarli con figure mistiche e con ogni rispetto al figlio: La partenza di Maria da Parigi, successivamente
rimosso, e sostituito per volont del re Luigi XIII, con la tela con La felicit della Reggenza, La regina fugge dal castello di
Blois nella notte tra il 21 e il 22 febbraio 1619, Il trattato d'Angoulme, il 30 aprile 1619, Il rinnovato inizio delle ostilit presso
Pont de C, soggetto abbandonato, ma ancora menzionato nella corrispondenza dell'artista dell'agosto 1622, e La
conclusione della pace ad Angers, il 10 agosto 1620, con questo il ciclo doveva concludersi facendo retrocedere la Maggiore
et di Luigi XIII al quattordicesimo posto.
Questi temi, ad una prima lettura, possono apparire problematici, per i delicati equilibri politici, tra la regina e il figlio: il primo
narra la precipitosa fuga di Maria dalla capitale francese a seguito di una sollevazione provocata dal pessimo governo del
suo favorito e il suo confinamento nel castello di Blois ad opera del re, nel secondo la fuga da Blois significava l'aperta
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ribellione al re, nel terzo l'accordo di Angoulme, che se non aveva fatto finire la guerra civile, aveva almeno gettato un
ponte per un primo accordo, nel quarto, mai realizzato, le truppe di Maria erano sonoramente battute.
La scelta di questi temi ad una lettura pi attenta e tenendo conto dell'influsso allora esercitato dal cardinale Richelieu,
allineato durante la ribellione dalla parte delle regina, successivamente relegato da Luigi XIII ad Avignone, dove accolse
positivamente la notizia della riconciliazione fra madre e figlio, adoperandosi prima nelle trattative di Angoulme poi di Angers,
tendono a presentare Maria de' Medici come incolpevole, la sua temporanea inimicizia col figlio come opera dei nemici della
Francia e a sottolineare la loro nuova intesa come opera del Richelieu. Secondo le Memorie del cardinale fu il favorito del re
il Conestabile Luynes il vero responsabile dell'inimicizia tra la madre e il figlio, infatti nella Galleria, l'ultimo quadro eseguito
successivamente dal Rubens, venne intitolato Riconciliazione della regina col figlio dopo la morte del Conestabile di Luynes,
il 15 dicembre 1621.
Anche se la Partenza da Parigi, venne successivamente rimossa, nelle Memorie del Richelieu la fuga da Parigi viene
spiegata come necessit in seguito alla morte di Concino Concini, la fuga da Blois, venne lasciata in quanto la regina voleva
conservare almeno in un quadro il ricordo delle sofferenze subite, La Pace di Angoulme, narrava le trattative svolte a
Angoulme tra la regina e il plenipotenziario del re, queste rimaste senza risultati videro l'attiva partecipazione del Richelieu
che ottenne per questo l'abito cardinalizio. Tra il 1621 e il 1622, prepar i cartoni per dodici arazzi con la Storia
dellimperatore Costantino, su commissione di Luigi XIII.

La nascita della regina,


a Firenze il 26 aprile
1573

L'educazione della
regina

Enrico IV riceve il ritratto


Il matrimonio per
di Maria de' Medici e si
procura di Maria de'
lascia disarmare
Medici e Enrico IV, a
dall'Amore
Firenze il 5 ottobre 1600

L'arrivo della regina a


Marsiglia, il 3 novembre
1600

La nascita del Delfino


(futuro Luigi XIII) a
Fontainebleau, il 27
settembre 1601

Preparativi del re per la


guerra, o La regina
riceve la reggenza, il 20
marzo 1610

La presa di Jlich, il
primo settembre 1610

La pace della reggenza

Lo scambio delle due La maggiore et di Luigi


principesse di Francia e XIII, il 20 ottobre 1614
Spagna sulla Bidassoa
a Hendaye, il 9
novembre 1615

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La regina fugge dal


castello di Blois nella
notte tra il 21 e il 22
febbraio 1619

Il trattato d'Angoulme, il
30 aprile 1619

L'incoronazione della regina all'abbazia di


Saint-Denis, il 13 maggio 1610

La conclusione della
pace ad Angers, il 10
agosto 1620

Riconciliazione della
regina col figlio dopo la
morte del Conestabile di
Luynes, il 15 dicembre
1621

Apoteosi di Enrico IV e la proclamazione


della reggenza, il 14 maggio 1610

Il consiglio degli dei per il matrimonio della


Francia e della Spagna

Ultimi anni [modifica wikitesto]


Tra il 1625 e il 1628, prepar i bozzetti di quindici grandi arazzi col Trionfo dell'eucaristia, su
commissione dellarciduchessa Isabella e destinati al convento madrileno delle Carmelitane
scalze. Tra il 1627 e il 1631, su commissione di Maria de' Medici, inizi la decorazione della
Galleria di Enrico IV, del progetto abbandonato rimangono due grandi composizioni,
ampiamente abbozzate, alla Galleria degli Uffizi e alcuni schizzi al Museo di Bayonne e alla
Wallace Collection di Londra.
Nel 1627 acquist una casa di campagna ad Ekeren. L'anno successivo Rubens in
missione diplomatica alla corte del re spagnolo Filippo IV e tra il 1629 il 1630 fu alla corte di
Carlo I d'Inghilterra. Tra il 1629 e il 1634 lavor, su commissione di Carlo I d'Inghilterra, alla
decorazione della Banqueting House di Whitehall a Londra realizzando nove dipinti con la
Glorificazione di Giacomo I.

Adorazione dei magi, 1634,

Cambridge, King's College


Tra il 1630 e il 1632 realizz la serie di otto arazzi con la Storia di Achille. Nel 1635, comper
Chapel
la tenuta dello Steen a Elewyt, nello stesso anno realizz gli apparati per l'entrata trionfale
ad Anversa del nuovo governatore generale dei Paesi Bassi, l'arciduca Ferdinando
d'Austria. Tra il 1637 e il 1638, venne chiamato a realizzare la decorazione della Torre de la Parada, o meglio venticinque
stanze del padiglione di caccia del re spagnolo Filippo IV, realizzando una serie di 53 bozzetti tratti dalle Metamorfosi di Ovidio
su un totale di 163 dipinti censiti in un inventario di inizio 1700. Di sua mano anche la realizzazione di 14 dipinti dagli stessi
bozzetti da lui realizzati mentre i restanti bozzetti sono serviti ad allievi e pittori fiamminghi per realizzare i quadri.

La vena artistica di Rubens mescol linee classicheggianti con quelle barocche di dilatazione delle forme, di ritmo infinito, di
fastosit e di bellezze decorative, e uno sfondo di realismo che fa da scenario alla trasfigurazione dei sensi.[4]

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Opere

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Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre, 1599-1600, olio su tela,


Battaglia delle Amazzoni, 1600 ca, olio su tela, Potsdam, Bildgalerie.
Deposizione nel sepolcro, 1602, olio su tela, 180 x 137 cm, Roma, Galleria
Borghese.
Autoritratto con amici a Mantova, 1602-1604, olio su tela, 78101 cm, Colonia,
Wallraf-Richartz Museum of Fine Arts
Democrito, 1603, olio su tela, 179 x 66 cm, Madrid, Museo del Prado.
La Trinit adorata dalla famiglia Gonzaga, 1604-1605, olio su tela, 381 x 447 cm,
Mantova, Palazzo Ducale.
Ero e Leandro, 1605 ca, olio su tela, 128 x 217 cm, Dresda, Gemaldegalerie.
Ero e Leandro, 1605 ca, olio su tela, 96 x 127 cm, New Haven, Yale University Art
Gallery.
Venere e Cupido con uno specchio
San Giorgio sconfigge il drago, 1606-1610, olio su tela, 304 x 256 cm, Madrid,
dopo Tiziano(1650-1700)
Museo del Prado.
Venere al bagno con Cupido, 1608 ca, olio su tela, 137 x 111 cm, Madrid, Museo
Thyssen-Bornemisza.
Estasi di san Gregorio Magno, con i santi Domitila, Mauro, Papiano, Nereo e
Achilleo, 1608, olio su tela, 447 x 288 cm, Grenoble, Muse des Beaux-Arts.
Madonna della Vallicella, 1608, olio su tavola, 425 x 250 cm, Roma, Chiesa di
Santa Maria in Vallicella.
Adorazione dei pastori, 1608 ca, olio su tela, Anversa, St.-Pauluskerk.
Adorazione dei pastori o La notte, 1608 ca, olio su tela, Fermo, San Filippo Neri,
oggi nella coll. civica di Fermo.
Annunciazione, 1609-1610, olio su tela, 224 x 200 cm, Vienna, Kunthistorisches
Museum.
Cristo crocifisso, 1610-1611, olio su tela, 219 x 122 cm, Anversa, Koninklijk
Museum voor Schone Kunsten.
Punizione di Prometeo, 1610-1611, olio su tela, 243 x 210 cm, Filadelfia,
Philadelphia Museum of Art.
Ritratto di bambina (Clara Serena
Rubens), 1618, Vaduz, Frstlich
Morte di Argo, 1611 ca, olio su tela, 249 x 296 cm, Colonia, Wallraf-Richartz
Lichtensteinische Gemldegalerie
Museum.
L'ebbrezza di Ercole, 1611 ca, olio su tavola, 220 x 220 cm, Dresda,
Gemldegalerie.
Il rapimento di Ganimede, 1611-1612, olio su tela, 203 x 203 cm, Vienna,
Schwarzenberg Palace.
Deposizione nel sepolcro, 1611-1612, olio su tavola di quercia, 88 x 66 cm,
Ottawa, National Gallery of Canada.
Venere, Cupido, Bacco e Cerere, 1612-1613, olio su tela, 141 x 200 cm, Kassel,
Staatliche Museen.
San Giacomo Apostolo, 1612-1613, olio su tavola, 108 x 84 cm, Madrid, Museo
del Prado.
La statua di Cerere, 1612-1615, olio su tavola di quercia, 91 x 65,5 cm, San
Pietroburgo, Ermitage.
Giove e Callisto, 1613, olio su tela, 202 x 305 cm, Kassel, Staatliche Museen.
Cupido prepara il suo arco, 1614, olio su tela, 142 x 108 cm, Monaco, Alte
Pinakothek.
Venere con Amore e un Satiro, 1614, olio su tavola di quercia, 142 x 184 cm,
Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
Madonna della Cesta, 1615 circa, olio su tavola, 114 x 88 cm, Firenze, Galleria
San Domenico e San Francesco
Palatina
preservando il mondo dall'ira di Ges
Cristo, 1618-1620, Lione, museo di
Caccia al cinghiale, 1615-1620, olio su legno di quercia, 137 x 168 cm, Dresda,
belle-arti.
Gemldegalerie Alte Meister.
Caccia al lupo ed alla volpe, 161521, New York, Metropolitan Museum of Art
La regina Tomiri davanti alla testa di Ciro, 1622, olio su tela, Boston, Museum of Fine Arts
Betsabea alla fontana, 1635 circa, olio su legno di quercia, 175 x 126, Dresda, Gemldegalerie Alte Meister.
Ercole e Onfale (1603)
La circoncisione (1605), olio su tela, cm 400X225, Genova, chiesa del Ges e dei Santi Ambrogio e Andrea
Ritratto di Brigida Spinola Doria (1606)
Ritratto di Giovanni Carlo Doria a cavallo (1606)
Ritratto di gentildonna con nano (1606 circa)
Susanna e i vecchioni (1607)

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Adorazione dei pastori (1607)


Sansone e Dalila (1609)
Autoritratto con la moglie Isabella Brant (1609-1610)
Innalzamento della Croce (1610-1611), olio su tela, 462341 cm, Anversa, Cattedrale di Nostra Signora
Trittico della Deposizione dalla Croce (1611-1614), olio su tavola, 420150 cm, Anversa, Cattedrale di Nostra Signora
Resurrezione di Cristo (1611-1612), olio su tavola, Anversa, Cattedrale di Nostra Signora
I quattro filosofi (1612 circa)
Incredulit di San Tommaso (1613-1615)
Battaglia delle Amazzoni (1615 circa)
Romolo e Remo (1615-1616)
Resurrezione di Cristo (Il sepolcro pasquale) (1616)
Caccia alla tigre (1616)
Incontro di Abramo e Melchisedec (1616-1617)
Cristo con i quattro grandi penitenti (1617 circa)
Il peccato originale (1617 circa)
L'imperatore Teodosio e sant'Ambrogio (1617-18), in collaborazione con van Dyck
Il ratto delle figlie di Leucippo (1618 circa)
La Medusa (1618 circa)
Due Satiri (1618-1619)
Ges in Croce tra i ladroni (Il colpo di lancia) (1620)
Tigre che allatta i cuccioli (1620 circa)
Perseo libera Andromeda (1620 circa)
Tre Grazie a monocromo (1620-1623 circa)
Ritratto di Suzanne Fourment (1622)
Perseo e Andromeda (1622)
Maria de' Medici a Marsiglia (1622-1625)
Conversione di San Bavone, 1624, Gent, Cattedrale di San Bavone.
Ritratto dell'infanta Isabella Clara Eugenia di Spagna in abito di clarissa, 1625
Pala dell'Assunzione (1626), olio su tela, 490 325 cm, Anversa, Cattedrale di Nostra Signora.
Enrico IV alla battaglia d'Ivry (1627)
Minerva protegge la Pace da Marte (Pace e Guerra) (1629-1630)
Trittico di Sant'Ildefonso (1630-1631)
Ulisse nell'isola dei Feaci, 1630-1635 circa
Ultima Cena (1632 circa)
Il giardino d'amore (1632-1633 circa)
Hlne Fourment con il figlio Frans (1635 circa)
Il castello di Steen (1635 circa), 131295 cm, Londra, National Gallery.
Kermesse fiamminga (1635-1638)
Paesaggio con arcobaleno (1636)
Hlne Fourment con due dei suoi figli (1636 circa)
Ratto di Ganimede (1636-1638)
L'origine della Via Lattea (1636-1638)
Diana e Callisto (1637-1638)
Hlne Fourment esce dal bagno (La piccola pelliccia) (1638 circa)
Ercole nel giardino delle Esperidi (1638 circa)
Deianira presta ascolto alla Fama (1638 circa)
Le Conseguenze della Guerra (1638)
Le tre Grazie (1638?)
Il serpente di bronzo (1638-1639)
Il giudizio di Paride (1638-1639?)
Autoritratto (1638Ecce Homo (1639 ?)
Ritorno dei contadini dai campi, 1640 circa
Sant'Ignazio guarisce un'ossessa, 1619 circa, olio su tela, cm 442X287, Genova, chiesa del Ges e dei Santi Ambrogio e
Andrea
Ritratto equestre di Gio. Carlo Doria , Genova, Galleria Nazionale di Palazzo Spinola

Note

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1. ^ www.ilgiornale.it - Il Barocco? Nasce cos, nelle Marche


2. ^ "Atlante della pittura - Maestri fiamminghi" di Luigi Mall, ediz. De Agostini, Novara, 1965 (alla pag.45 - voce "Pieter Paul
Rubens")
3. ^ Compianto sul corpo di Cristo deposto opera del 1601/1602 secondo il Puyvelde (1950) 1605/1606 secondo Oldenbourg (1916),
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Gluck (1933) e Longhi (1928). Citata nel Fidecommesso Borghese del 1833 come opera di Antoon van Dyck, attribuita
definitivamente al Rubens alla fine del XIX secolo da Jacob Burckhardt
4. ^ "Atlante della pittura - Maestri fiamminghi" di Luigi Mall, ediz. De Agostini, Novara, 1965 (alla pag.48 - voce "Pieter Paul
Rubens")

Bibliografia

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G. P. Bellori, Vite dei pittori, scultori ed architetti moderni, Roma 1672.


A cura di W. von Bode, Peter Paul Rubens. Sammlung der von Rudolf Oldenbourg verffentlichten oder zur
Verffentlichung vorbereiteten Abhandlungen ber den Meister, Mnchen-Berlino 1922, pp. 63-80.
F. Zeri, Un ritratto di Pietro Paolo Rubens a Genova, in Paragone, n. 67, 1955.
M. Jaff, Rubens, in Enciclopedia Universale dellArte, volume XII, Venezia-Roma 1964, ad vocem.
J. Mller-Hofstede, Rubens und Tizian: Das Bild Karls V, in Neue Zrcher Zeitung, n. 266, 1 ottobre 1966, pp. 19 sg.
J. Mller-Hofstede, Rubens in Italien, catalogo della mostra, Kln 1977.
J. Rowlands, Drawings and Sketches, Londra 1977.
M. Jaff, Rubens and Italy, Oxford 1977.
M. Jaff, Rubens, Milano 1989.

Voci correlate

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Pittura fiamminga
Pittura barocca
Antoon van Dyck

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Peter Paul Rubens - Zoomable Paintings


Peter Paul Rubens' Paintings
Rubens e i fiamminghi - mostra Villa Olmo a Como
creativit Rubens
[1]
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Portale Pittura

Categorie: Pittori fiamminghi del XVII secolo Nati nel 1577 Morti nel 1640 Nati il 28 giugno Morti il 30 maggio
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Pittori (Barocco) | [altre]

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