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Minna von Barnhelm

Primo atto
La commedia si apre con Just, il servitore del maggiore Tellheim, addormentato, che immagina di
sferrare pugni all'oste che li alloggia nella sua locanda. Il giorno dopo, si spiegano le ragioni di
tanto astio: l'oste ha pensato di far spostare il maggiore nella piccionaia della locanda, dal momento
che una signora facoltosa aveva bisogno d'alloggio e Tellheim, congedato, non ha il becco di un
quattrino e non salda il pagamento da due mesi. Neanche corrotto con bicchierini di liquore Just
cambia la sua opinione: l'oste non nient'altro che un villano e basta. Entra quindi Tellheim, che d
ragione all'oste, in quanto una signora ha bisogno di spazio e lui non ha saldato il debito. Si offre
dunque di saldare il conto dell'oste, il quale tenta con ogni mezzo di convincere Tellheim a restare,
dato che ha visto le cento pistole d'oro sulla sua scrivania. Lasciati soli, Tellheim e Just discutono.
Tellheim vuole far saldare il conto a Just, in quanto sa quanto sa essere sprezzante e vuol far lui
pregustare il piacere della vendetta; il problema che i due non hanno il becco di un quattrino, dal
momento che le cento pistole non appartengono a Tellheim, bens all'amico Paul Werner. Tellhelm
annuncia a Just che deve lasciarlo andare, e lo prega di porgergli il conto saldato. Mentre Just si
allontana con I suoi tristi conti da fare, una donna si avvicina a Tellheim: la moglie del maggiore
Marloff, morto in combattimento e con un debito nei confronti di Tellheim. Tellheim, per, finge
generosamente che non ci sia stato alcun debito, in quanto non toglierebbe mai il pane di bocca a
una donna vedova con pure un figlio. Just, frattanto, ritorna: il suo saldo dimostra che persino in
debito con il suo padrone. Just prega von Tellheim, malgrado il suo brutto carattere, la sua
aggressivit e il suo temperamento iracondo, di farlo rimanere con lui: si paragona al cane barbone
che lui possiede e che all'inizio non voleva, ma che gli rimane sempre fedele. Con il pensiero che
c' sempre un po' di umanit in ciascuno di noi, Tellheim accetta. I due vengono avvicinati dal
servitore della signora che ha sottratto la camera a Tellheim, portando loro un complimento
(Kompliment). Alle richieste di Tellheim di sapere chi sia questa signora, il servitore risponde di
essere totalmente ignorante sul suo conto, nonostante conosca una serie di pettegolezzi succosi. Il
maggiore Tellheim, urtato dalla cortesia falsa della signora, incita Just ad andarsene: gli affida un
suo anellino d'oro, in modo tale che possa impegnarlo presso l'oste. Sulla via Just incontra Werner,
che gli racconta di essersi posto a servizio del principe georgiano Eraclio contro i Turchi; i due
concordano nel giocare un brutto tiro all'oste.

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