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LEZIONE SU UN BRANO DEL RACCONTO SALSICCE DI

IAGIABA SCEGO
Video: http://www.scrittoriperunanno.rai.it/video.asp?currentId=1053
Pdf del brano: http://uavarese.altervista.org/UnaNessunaCentomila01.pdf
Livello: B2, gruppo di conversazione.
Obiettivi:
1)culturale/generale: introdurre un assaggio della letteratura italiana
degli immigrati di seconda generazione
2)culturale: introdurre degli stereotipi, dei luoghi comuni e delle
diversit tra immigrati, figli di immigrati, autoctoni
3) culturale: il tema dellidentit, la difficolt di dare una definizione
della propria identit
4) comprensione orale: visione di un video (lautrice legge un brano)
5) produzione scritta e poi orale: gli studenti elaborano una propria
lista per definire la propria identit e poi la riferiscono a un
compagno report in plenum
DURATA COMPLESSIVA: 2 lezioni da 90 minuti
SUPPORTI: laptop o proiettore, fotocopie, lavagna
Fase 1- introduzione e motivazione (durata 20-30 minuti)
prima parlo un po' degli stereotipi, dei luoghi comuni sugli italiani e
su qualche straniero
porto degli esempi concreti e chiedo alla classe di fornirne altri
- gli italiani gesticolano quando parlano
- si arrabbiano
- gli "africani" parlano urlando, secondo noi italiani, ma noi
italiani urliamo secondo i tedeschi
- noi italiani mangiamo pasta, ma i tedeschi mangiano wurtstel e
patate e bevono birra
Cerchiamo di capire insieme quali cose sono pregiudizi o stereotipi e
quali sono abitudini vere
Man mano che prosegue il brainstorming, scrivo le varie cose alla
lavagna, se necessario cerco di guidare gli studenti su alcuni aspetti
che escono fuori nel video e nel testo
(qualche nome di attore/attrici italiani, la passione degli italiani per
la politica, lo sport, gesticolare)
magari posso anche accennare a quali sono le differenze che

possono vedere loro nelle abitudini degli immigrati che stanno qui e i
tedeschi
che ne so, le abitudini alimentari, il vestiario, le donne
arabe/musulmane vestite coi vestiti lunghi e il velo, le donne
africane con vestiti colorati ecc
Posso gi anticipare una parte del contenuto del video, spiegando
che lautrice legger una lista, elencando quali cose la fanno sentire
italiana e quali somala. Presento una breve scheda su Igiaba Scego e
invito gli studenti a formulare delle ipotesi su quello che metter in
questa lista.
Io posso introdurre alcune cose personali per indirizzarli sul tipo di
lista che far lautrice:
mi sento italiana quando mangio i biscotti a colazione, quando
bevo il caff della moka, bello forte, quando prendo la
macchina per fare brevi percorsi, quando mi lamento del
tempo, quando canto le canzoncine della mia infanzia alla mia
bimba
mi sento tedesca quando uso la bici anche con la pioggia,
quando facciamo le gite tutti insieme e portiamo la bambina nel
carretto attaccato alla bici, quando compro la Bretzel per la
merenda di Sara, quando resto in un caff per unora o due,
con un libro, avendo ordinato solo un th
Fase 2:visione del video (durata circa 15-20 minuti)
Gli studenti, guardando il video, devono provare a prendere nota
delle cose elencate dalla scrittrice.
Dopo la prima visione, divido la classe in due o pi gruppi e lascio
che ogni gruppo metta insieme la propria lista in base a quello che
hanno capito.
A quel punto rifaccio vedere il video, per un secondo ascolto. (il
video dura circa 2 minuti e mezzo)
Fase 3: verifica della comprensione orale (20 - 25 minuti)
Lascio del tempo ai gruppi per aggiornare le liste e propongo poi un
confronto incrociato tra i gruppi
Tengo nota alla lavagna dei punti trovati dai vari gruppi, una sorta di
competizione tra gruppi. Lascio che man mano gli studenti
commentino i punti elencati.
Alla fine di questo confronto, propongo il testo con le due liste e

lascio che ciascun gruppo verifichi i propri risultati


(se le prime tre fasi sono state troppo veloci posso anticipare la fase
4 o provare stimolare la discussione sul tema dellimmigrazione in
Germania, quali problemi conoscono rispetto al tema, se conoscono
autori ecc)
FINE DELLA PRIMA LEZIONE (90 MINUTI CIRCA)
Fase 4: lettura, comprensione scritta (circa 15 minuti)
Leggiamo il testo in plenum a voce alta e facciamo il punto sul
lessico e le strutture.
Fase 5: produzione scritta e orale. (circa 30-35 minuti)
Dopo la lettura chiedo a ciascuno di fare una propria lista, di valutare
se oltre a tedeschi si sentono anche in altri modi, o se si sentono
tedeschi del sud, del nord, dellest, dellovest. Se studiando italiano
hanno scoperto dei lati italiani. Ci sono anche studenti non tedeschi
che vivono in Germania, posso indicarli come esempi. Possono
scrivere la lista. Quando sono pronti si confrontano con un
compagno (lavoro a coppie) spiegando i motivi dei punti del loro
elenco.
Fase 6: produzione orale, confronto, conclusioni (circa 35-40
minuti)
Quando ogni coppia pronta con il confronto, facciamo un report in
plenum, ogni studente racconta la propria lista, o quella del
compagno (da decidere) e discutiamo poi in plenum delle cose che
ciascuno ha raccontato.
FINE DELLA SECONDA LEZIONE (90 MINUTI CIRCA)

Scheda sullautrice: copia e incolla da wikipedia e da scrittori per un anno


(http://www.scrittoriperunanno.rai.it/scrittori.asp?currentId=125)

Igiaba Scego, immigrata di seconda generazione, nasce in


Italia nel 1974 da genitori somali fuggiti dalla dittatura di
Siad Barre.
Dopo la laurea in Letterature straniere presso la Sapienza di
Roma, ha svolto un dottorato di ricerca in Pedagogia
allUniversit di Roma Tre e attualmente si occupa di scrittura,
giornalismo e di ricerca incentrata sul dialogo tra le culture e la
dimensione della transculturalit e della migrazione.
La sua prima prova letteraria nel 2003 La nomade che
amava Alfred Hitchcock, a cui segue Rhoda nel 2004. Nel
2005 pubblica i racconti Dismatria e Salsicce nella raccolta
Pecore nere e, nel 2008, Identit, in Amori Bicolori. Sempre
del 2008 il romanzo Oltre Babilonia. Nel 2010 partecipa
come interprete al film di Ascanio Celestini La pecora nera e
pubblica La mia casa dove sono.
Collabora con molte riviste che si occupano di migrazioni e
di culture e letterature africane tra cui Latinoamerica, Carta, El
Ghibli, Migra e con alcuni quotidiani come la Repubblica,
Il Manifesto, L'Unit e Internazionale.

REPORT delle lezioni svolte:

Lintroduzione va organizzata bene, io ho portato qualche esempio forse


un po confuso, necessario avere una bella lista strutturata.
importante preparare gi delle domande, soprattutto se gli studenti sono
timidi. Il video porta delle difficolt intrinseche. Lautrice ha due difetti di
pronuncia sulla esse e sulla erre e si nota anche uno spiccato accento
di Roma. Questo rende la comprensione piuttosto difficile. Abbiamo visto il
video due volte subito, pi una terza volta dopo il lavoro di gruppo. Senza
testo. Il controllo incrociato dei due gruppi in plenum ha funzionato molto
bene. Anche la lettura, dopo tutto il lavoro filata liscia. Sulla questione
della stesura della lista ho dovuto sciogliere le riserve di alcuni studenti
che si sono barricati dietro al io sono solo tedesca/o (questo un
problema concreto che si pone in una classe quasi esclusivamente
monolingua. Per fortuna su 14 studenti ne ho 2 o 3 stranieri o di origine
straniera, e qualche tedesco che ha vissuto allestero per un certo
periodo). Ma alla fine ho cercato di essere flessibile e di convincerli che
potevano solo dire quali cose li avvicinano allItalia o quali cose hanno
scoperto di s studiando le abitudini italiane, e si sono lasciati andare.
Ognuno ha fatto la propria lista. Poi ho mescolato la classe e li ho divisi a
coppie. Ciascuno ha spiegato la propria lista al partner. Io ed una collega
presente per osservare la lezione ci siamo messe in gioco e abbiamo
parlato con uno studente ciascuna. Sentivo grandi risate e molta
partecipazione. La collega stata abbinata ad una studentessa molto
debole nella produzione orale, in modo che la potesse aiutare. La mia
studentessa (scelta apposta) era molto brava, abbiamo finito prima degli
altri e ho fatto un giro a vedere come procedevano. Hanno tirato fuori
cose molto carine e interessanti. Alla fine ciascuno ha detto/letto i punti
salienti della propria lista. Ecco alcune delle cose dette:
Mi sento tedesco/a
perch arrivo puntuale
quando faccio delle camminate di 4 ore/ in montagna/ in mezzo alla
foresta nera
quando ad una riunione di lavoro 9 tedeschi parlano in inglese
perch c un americano tra loro
quando faccio il bagno nel lago senza costume
perch mi piace la cucina pesante e mi piace bere tanto a pranzo
quando vado in bici/faccio sport/corsi di ballo/ping pong
perch prendo troppo sul serio le cose
perch sono riservata con gli sconosciuti e gli stranieri

quando mangio la carne col sugo/i ksespatzle/molte patate/ i


wrstel con i crauti
quando (in Italia) mi fermo per far passare i pedoni sulle strisce ( e
gli automobilisti italiano dietro mi suonano impazienti)
quando esco di casa senza ombrello anche se piove
Mi sento (un po) italiano/a
quando guido e mi sorpassano 3 motorini in 3 direzioni diverse (ma
non mi arrabbio)
quando mi vesto elegante
quando bevo un caff in piedi al bancone
quando mescolo la pasta col sugo gi nella padella
quando butto gli spaghetti nellacqua bollente tipo il gioco mikado
quando entro in una casa nuova e chiedo permesso
quando ho nostalgia dei paesaggi italiani
perch non bevo il cappuccino dopo pranzo
quando bevo il caff forte italiano invece che quello tedesco che
sembra acqua
perch quando guido mi piace suonare il clacson
perch mi piace ascoltare la musica italiana e cantare mentre guido
Mi sento francese:
quando porto la baguette sotto al braccio
Mi sento portoghese:
quando ascolto il Fado
Il bilancio dellattivit stato molto positivo, la partecipazione stata
buona e lattivit strutturata cos, divisa in due appuntamenti (ciascuno di
90 minuti) mi sembrata sufficiente equilibrata tra le varie fasi
(comprensione orale, comprensione scritta, analisi del lessico, produzione
orale e report orale in plenum). Io ho voluto limitare lattivit in questo
modo, per concentrarmi sulla produzione orale dei miei studenti, senza
approfondire temi (sullimmigrazione, lidentit ecc) di pi ampio respiro,
perch il mio corso leggero, ma questo testo (video e scritto) d molti

spunti anche per un lavoro di maggior spessore culturale.

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