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Introduzione
Le piastre in calcestruzzo armato rappresentano una soluzione molto diffusa nelledilizia
civile, soprattutto al di fuori dellItalia (Figura 1). La monoliticit`a, la possibilit`a di limitare
gli spessori e il comportamento statico bidirezionale con la conseguente riduzione del
regime statico e deformativo sono i vantaggi principali di questo tipo di strutture.
Gli usuali metodi di dimensionamento utilizzati per i sistemi di travi non sono applicabili, ma vanno opportunamente adattati per tenere conto in maniera adeguata delle peculiarit`a delle piastre e fornire cos` al progettista strumenti affidabili, ma anche semplici.
Tra questi rientra il metodo del momento normale, che sar`a illustrato nella prima parte
della dispensa.
F IGURA 1: Esempio di solaio a piastra: getto di un impalcato del nuovo stabilimento Rolex
SA a Ginevra (settembre 2004).
Si proceder`a quindi allillustrazione del metodo con riferimento ad un esempio applicativo, dove si evidenzieranno anche i principali vantaggi delle strutture a piastra, in termini
di riduzione del regime sia flessionale che di spostamento.
Tutti i momenti (sollecitanti e resistenti) saranno caratterizzati dal pedice u, a ricordare che il metodo illustrato si applica per le situazioni di stato limite ultimo.
1.1
Aspetti teorici
Myucos
x
M yxu sin
t
Mxyusin
M yusin
M xucos
Mtnu
M nu
Mxusin
Mtu
M xyu cos
M ntu
1
y
(a)
(b)
F IGURA 2: Convenzioni di segno per i momenti sollecitanti e resistenti per la giacitura (a)
avente normale n, e (b) con normale t.
Con riferimento alla Figura 2 ed alle giaciture aventi normale uscente n e t, le azioni
interne Mnu , Mntu ed Mtu assumono le seguenti espressioni:
Mnu = Mxu cos2 + Myu sin2 + 2Mxyu sin cos
Mntu = (Mxu Myu ) sin cos + Mxyu sin2 cos2
Mtu = Mxu sin2 + Myu cos2 2Mxyu sin cos
(1a)
(1b)
(1c)
Si osservi che la giacitura con normale t - coincidendo con la giacitura avente normale +
/2 - rientra comunque nella famiglia di giaciture con normale n, e non verr`a nel seguito
considerata, cos` come verranno in generale ignorati i momenti Mtu ed mtu . Sempre
con riferimento alla stessa giacitura, i momenti resistenti mnu , mntu ed mtu sviluppati
dallarmatura valgono:
2
(2a)
(2b)
(2c)
dove mxu ed myu rappresentano i momenti resistenti sviluppati rispettivamente dalle armature orientate secondo le direzioni x ed y; landamento del momento resistente in
funzione della giacitura (individuata dallangolo ) e` mostrato in Figura 3.
mx
my
mn = mxcos2() + mysin2()
=0
(asse x)
= /2
(asse y)
I momenti possono essere calcolati facilmente facendo uso delle formule tradizionali per il calcolo a rottura di sezioni rettangolari soggette a pura flessione; nel caso di
una piastra, la base e` rappresentata dallunit`a di larghezza e laltezza dallo spessore. In
prima approssimazione, per sezioni debolmente armate, valgono le seguenti espressioni
semplificate:
mxu = zx fyd ax 0.9dx fyd ax
myu = zy fyd ay 0.9dy fyd ay
(3a)
(3b)
Per qualunque giacitura e quindi per qualunque orientamento di n, il calcolo dellarmatura deve rispettare le seguenti condizioni:
Mnu mnu
(4)
Mntu mntu
(5)
Si osservi che nel calcestruzzo armato e fessurato sono presenti vari modi di resistere a
torsione, riconducibili
(a) alla continuit`a del materiale in zona compressa;
(b) allazione di spinotto sviluppata dallarmatura tesa in corrispondenza delle fessure;
(c) allingranamento delle facce fessurate.
Ladditivit`a di tali modi, pur non presenti simultaneamente con le rispettive massime
resistenze, unitamente al contributo delle armature di cui alla (2b), permettono di ritenere
la disuguaglianza (5) sempre verificata. Rimanendo la sola (4), si pu`o parlare di criterio
del momento normale nel calcolo dellarmatura nella piastra inflessa.
Il primo passo del metodo consiste nellindividuazione della giacitura pi`u critica cr ,
alla quale cio`e occorre fare riferimento in fase di progetto dellarmatura. Tale giacitura e`
quella per cui il momento sollecitante ultimo pi`u si avvicina al momento resistente ultimo, pur rimanendone minore (Figura 4). Essa pu`o essere identificata tramite la seguente
relazione di stazionariet`a:
d/d(mnu Mnu ) = 0
con
(6)
Lo sfruttamento ottimale delle risorse della sezione in esame suggerisce poi di imporre
luguaglianza tra momento sollecitante Mnu e momento resistente mnu in corrispondenza
della giacitura critica cr (Figura 5):
mnu (cr ) Mnu (cr ) = 0
(7)
La terza equazione si ottiene imponendo che la (6) e la (7) siano soddisfatte con il
minimo quantitativo di armatura. Tale condizione si scrive, analogamente alla (6):
d/d(asx + asy )|cr = 0
con
d2 /d2 (asx + asy )cr > 0
Ricordando le (3), che stabiliscono una proporzionalit`a tra i momenti resistenti nelle
due direzioni e le rispettive armature, si ottiene:
d/d(mxu + myu )|cr = 0
con
d2 /d2 (mxu + myu )cr > 0
mx
mn - Mn > 0
mn
my
Mn
Mx
My
=0
(asse x)
= cr
= /2
(asse y)
mn - Mn
mn - Mn > 0
mx
mn
Mx
Mn
my
My
=0
(asse x)
= cr
= /2
(asse y)
con
d2 /d2 (mnu + mtu )cr > 0
(8)
Le tre quantit`a incognite mxu , myu e cr vanno determinate risolvendo il sistema costituito
dalle (6), (7) e (8), nel rispetto delle condizioni sulle derivate seconde ivi enunciate.
Si pu`o dimostrare che per Mxu , Myu > 0 (lembo inferiore teso) le espressioni per il
progetto dellarmatura si presentano nella seguente forma:
5
(9a)
(9b)
(10a)
(10b)
Le (9) e (10) devono essere sempre applicate congiuntamente ad ogni punto della struttura: vi sono infatti punti nei quali si ha una debole flessione (positiva o negativa) e una
forte torsione. Tale condizione si verifica fintanto che valgono le seguenti diseguaglianze:
|Mxu | < |Mxyu |
|Myu | < |Mxyu |
(11a)
(11b)
In tali casi le armature tese (rispettivamente nelle direzioni x e y) sono richieste dalla
torsione.
Esempio di calcolo
7.00 m
muro portante
pilastro
campo principale
sbalzo
5.00 m
3.50 m
2.1
Geometria
lato lungo:
ly = 7.00 m
lato corto:
lx = 5.00 m
ly /lx = 1.4
h = 18 cm
lmin /h = lx /h 28
d = 15 cm
J=
1
12
2.2
Materiali
fck = 30 MPa
Ecm = 9500 (fck + 8)1/3 = 32000 MPa
modulo elastico:
Ai fini progettuali le resistenze caratteristiche cilindriche vanno abbattute tramite opportuni coefficienti parziali, pari rispettivamente a c = 1.5 per il calcestruzzo e s = 1.15 per
lacciaio ([3], prospetto 2.1N), per tenere conto delle inevitabili incertezze e imprecisioni
nella realizzazione dei materiali. I valori delle resistenze di progetto dei due materiali
valgono pertanto:
fcd =
fck
= 20 MPa
c
fyd =
fyk
= 435 MPa
s
Nel calcolo della resistenza di progetto del calcestruzzo si introduce generalmente unulteirore riduzione dovuta allapplicazione di carichi di lunga durata (con coefficiente =
0.85); nel seguito tale riduzione non e` stata applicata per rendere lapplicazione numerica
confrontabile con quella presentata in [4].
2.3
Carichi
I carichi agenti sulla struttura sono uniformemente ripartiti sul campo principale; la possibilit`a di disposizioni a scacchiera non sar`a considerata nel seguito, come anche la
possibile presenza di carichi concentrati.
carico permanente: Gk = 5.5 kN/m2 (somma del peso proprio della soletta in
calcestruzzo, pari a 4.5 kN/m2 , e del carico permanente delle finiture, pari a 1
kN/m2 )
carico accidentale: Qk = 7.0 kN/m2
Per le verifiche allo stato limite ultimo si deve considerare un carico complessivo pari
a:
qu = g Gk + q Qk = 1.35 5.5 + 1.5 7.0 = 17.93 kN/m2
ove i coefficienti parziali di amplificazione dei carichi sono desunti dalla normativa ([5],
tabella A1.2(A)). Per le verifiche di deformabilit`a illustrate nel seguito e pertinenti agli
stati limite desercizio, si considera un carico:
qe = Gk + Qk = 5.0 + 7.0 = 12.00 kN/m2
8
Tali coefficienti si riferiscono alla cosiddetta combinazione di carico rara, che costituisce la situazione pi`u gravosa per le verifiche in esercizio. In genere le verifiche di
deformabilit`a vengono invece svolte con riferimento alla combinazione di carico quasi permanente, ove il carico e` pari alla somma del carico permanente pi`u unopportuna
quota del carico accidentale.
2.4
2.4.1
Lanalisi del solaio prende le mosse dalla considerazione della striscia maggiormente sollecitata in direzione dellasse x, ossia lasse di simmetria del campo principale (Figura 7).
Su di essa si effettueranno alcune considerazioni preliminari volte ad evidenziare i benefici derivanti dalla rigidezza bidirezionale, caratteristica peculiare del comportamento a
piastra, sia in termini di sollecitazioni che di spostamenti.
incastro
appoggio
7.00 m
appoggio
appoggio
5.00 m
3.50 m
Il carico per unit`a di lunghezza del modello a trave e` pari al carico per unit`a di superficie
della piastra moltiplicato per una larghezza unitaria:
pu = 17.93 kN/m
Tale schema statico comporta i seguenti valori estremi delle sollecitazioni flettenti:
Mmax = M (x = 3/8L) = 9/128pL2 = 31.51 kNm
Mmin = M (x = L) = 1/8pL2 = 56.02 kNm
Questi valori di momento sono riferiti ad una striscia di larghezza unitaria e pertanto
possono essere considerati momenti di piastra a tutti gli effetti.
Modello a piastra: soluzione numerica La struttura in esame e` stata analizzata per
via numerica, mediante una modellazione ad elementi finiti di piastra sottile a 4 nodi,
di dimensione 25 25 cm. Tale metodo di analisi e` in genere molto utilizzato, ove le
condizioni al contorno e la geometria della piastra siano pi`u complesse del caso in esame.
Il momento massimo e minimo ricavati dal modello valgono rispettivamente:
Mmax = 24.82 kNm/m
Mmin = 48.12 kNm/m
Si osservi come la messa in conto del comportamento bidirezionale comporti una riduzione del regime flessionale pari al 21% in corrispondenza del momento massimo e del
14% in corrispondenza del momento minimo. In Figura 8 e` mostrato il confronto tra
landamento dei momenti Mx valutato con i modelli a trave ed a piastra.
-60
-40
M x [kNm/m]
trave
-20
piastra
20
40
0
punto A
x [m]
punto B
10
Modello a trave Gli spostamenti sullasse di simmetria vengono calcolati sullo schema
statico a trave illustrato al paragrafo precedente, ossia una trave di luce L = 5.00 m vincolata a terra da un appoggio e da un incastro. Per la determinazione degli spostamenti si
pu`o sfruttare landamento dei momenti determinato in precedenza e ricavare, tramite integrazione della corrispondente linea elastica e imposizione delle condizioni al contorno,
landamento della deformata:
px x3 3Lx2 L3
+
v=
EJ 24
48
48
ove il calcolo andr`a per`o effettuato con il carico p = qe = 12.00 kN/m, valutato in
precedenza per le verifiche in esercizio.
Lo spostamento massimo, valutato in corrispondenza di x = 2.00 m, vale:
vmax = 2.71 mm
L
1850
Modello a piastra: soluzione numerica Gli spostamenti lungo lasse di simmetria possono essere determinati mediante il modello ad elementi finiti usato in precedenza. Anche in questo caso si e` considerato un carico ridotto pari a qe . In Figura 9 e` mostrata la
deformata del campo principale.
Lo spostamento massimo, valutato in corrispondenza di x = 2.25 m, vale:
vmax = 2.01 mm
Nella Figura 10 e` mostrato il confronto tra i due modelli.
11
appoggio
incastro
appoggio
appoggio
vt , vp [mm]
-1
piastra
trave
3
0
punto A
x [m]
punto B
F IGURA 10: Confronto degli andamenti di v(x) per i modelli a trave e a piastra.
Modello a piastra: soluzione esatta La soluzione tabellare [6] utilizzata al paragrafo precedente per valutare i momenti massimo e minimo, viene utilizzata anche per
controllare gli spostamenti calcolati in precedenza per via numerica. In particolare lo
spostamento nel punto centrale del campo esaminato vale:
v(x = 2.50 m) = 0.0040
qe lx4
= 1.93 mm
D
ove
Eh3
D=
= 16200 kNm
12(1 2 )
e` la rigidezza di piastra. I valori ottenuti, molto vicini a quelli ottenuti tramite la soluzione
numerica, sono unulteriore conferma della bont`a della discretizzazione adottata.
12
La riduzione degli spostamenti, pari a circa il 26% rispetto al calcolo a trave, e` dovuta
principalmente a due cause concomitanti:
1. la ripartizione del carico nelle due direzioni x e y;
2. la contrazione trasversale della sezione, che nella trave (dove la deformazione e`
proporzionale a 1/E) e` libera di avvenire e risulta al contrario impedita nella piastra
(dove la deformazione e` proporzionale a (1 2 )/E), in ragione della continuit`a
della struttura in direzione y che impedisce ad una striscia di piastra di larghezza
unitaria di deformarsi in direzione trasversale.
E importante osservare come il precedente calcolo degli spostamenti, effettuato nellipotesi che la struttura sia in stadio I (sezione interamente reagente), sia perfettamente lecito
nel caso in esame. In Figura 11 sono mostrate le zone del campo principale soggette a
fessurazione, ovvero le zone in cui il massimo momento principale, sia esso negativo o
positivo, eccede il momento di prima fessurazione: si pu`o notare come tale fenomeno
interessi solo zone limitate del campo principale.
2.5
Dimensionamento e verifica
Si proceder`a ora al dimensionamento dellarmatura della piastra nei punti ritenuti maggiormente significativi, la cui posizione e` riassunta in Figura 12:
punto A: massimo momento positivo in direzione x;
punto B: massimo momento negativo in direzione x;
punto C: massimo momento positivo in direzione y;
13
x
B
incastro
C
appoggio
7.00 m
2.25 m
appoggio
2.00 m
appoggio
5.00 m
F IGURA 12: Punti maggiormente significativi del campo principale.
2.5.1
M
xyu = 0
14
Tale punto giace infatti sullasse di simmetria della struttura e pertanto il momento torcente e` nullo. I momenti resistenti dellarmatura necessari al lembo inferiore hanno i seguenti
valori:
(
mxu = Mxu + |Mxyu | = 24.82 kNm/m
myu = Myu + |Mxyu | = 11.84 kNm/m
Al lembo superiore si ha:
(
Dunque nel punto in esame e` richiesta solo armatura al lembo inferiore. Larmatura nelle
due direzioni pu`o essere determinata mediante tabelle di dimensionamento disponibili in
letteratura [4]. A tale scopo si determina il momento adimensionale Sdx :
mxu
= 0.055
bd2 fcd
si ricava dalle tabelle il corrispondente rapporto meccanico darmaSdx =
As fyd
= 0.0576
bdfcd
Il valore di ricavato consente di determinare il quantitativo darmatura in direzione x:
=
Sdy =
=
myu
= 0.026
bd2 fcd
As fyd
= 0.0268
bdfcd
x
= 0.082 < 0.25
d
15
2.5.2
M
xyu = 0
I momenti resistenti dellarmatura al lembo inferiore devono avere i seguenti valori:
(
mxu = Mxu + |Mxyu | = 48.12 kNm/m
myu = Myu + |Mxyu | = 9.62 kNm/m
Al lembo superiore si ha:
(
mxu = Mxu |Mxyu | = 48.12 kNm/m
myu = Myu |Mxyu | = 9.62 kNm/m
Nel punto in esame e` richiesta pertanto solo armatura al lembo superiore. Procedendo
come per il punto A si ottiene larmatura in direzione x:
Sdx =
=
mxu
= 0.107
bd2 fcd
As fyd
= 0.1155
bdfcd
Sdy =
=
myu
= 0.021
bd2 fcd
As fyd
= 0.0216
bdfcd
x
= 0.074 < 0.250
d
16
2.5.3
M
xyu = 0.49 kNm/m
I momenti resistenti dellarmatura al lembo inferiore devono avere i seguenti valori:
(
mxu = Mxu + |Mxyu | = 22.41 kNm/m
myu = Myu + |Mxyu | = 12.54 kNm/m
Al lembo superiore si avr`a invece:
(
mxu = Mxu |Mxyu | = 21.43 kNm/m
myu = Myu |Mxyu | = 11.56 kNm/m
Anche il punto C e` allora soggetto a doppia flessione positiva. Il contributo del momento
torcente, pur essendo il punto spostato dallasse di simmetria, si mantiene esiguo. Il
dimensionamento dellarmatura nel punto considerato pu`o essere effettuato come per il
punto A.
Nei tre punti sinora considerati, in considerazione del fatto che la piastra in esame e`
simmetrica per carico e vincolo rispetto allasse A-B, i momenti torcenti sono nulli (o
comunque esigui) e dunque non vi e` alcun contributo di Mxyu nel calcolo di mx ed my . Si
osservi inoltre come si sia effettuato il dimensionamento dellarmatura anche in direzione
y, bench`e in tale direzione, in ragione dellesiguit`a dei valori di Myu , il quantitativo risulti
determinato dai minimi previsti dalla normativa e pari, per esempio, ad una opportuna
percentuale dellarea di calcestruzzo (e.g. 0.15%).
Molto spesso nel dimensionamento i momenti torcenti vengono trascurati e questo perche, nelle strutture a piastra pi`u ricorrenti nella pratica (piastre su appoggi puntiformi
= pilastri), nelle zone di campata come anche in corrispondenza dei pilastri, prevale il
contributo della flessione nei due sensi (positiva in campata, negativa sopra gli appoggi).
Peraltro, le armature disposte per la flessione in corrispondenza dei pilastri vanno sempre integrate per far fronte al fenomeno del punzonamento, di particolare rilevanza per
strutture sottili (quali appunto le piastre su pilastri).
Nel caso in esame i momenti torcenti acquisiscono importanza solo nelle zone dangolo. Il metodo di dimensionamento verr`a pertanto illustrato con riferimento alle zone
dangolo. Non si effettuer`a invece il dimensionamento dellarmatura necessaria per il
punzonamento, poich`e per la struttura in esame (che insiste su appoggi lineari e dunque
non puntiformi) il fenomeno non appare critico. Si rammenta comunque limportanza del
fenomeno, che nelle strutture reali non va mai trascurato.
17
2.5.4
Si vuole ora dimensionare larmatura nella zona dangolo contrassegnata dal punto D,
ove il contributo della torsione pu`o avere un ruolo prevalente rispetto alla flessione. La
posizione del punto considerato e` riportata in Figura 13.
0.50 m
D
0.50 m
M
xyu = 12.95 kNm/m
I momenti resistenti richiesti allarmatura al lembo inferiore hanno i seguenti valori:
(
mxu = Mxu + |Mxyu | = 16.74 kNm/m
myu = Myu + |Mxyu | = 15.95 kNm/m
Al lembo superiore si ha:
(
Si osservi come i momenti resistenti richiesti allarmatura siano positivi al lembo inferiore
e negativi al lembo superiore. Linterpretazione fisica suggerisce che:
al lembo inferiore leffetto dellelevata torsione si somma alla trazione dovuta alla
doppia flessione positiva e dunque ne aumenta lentit`a;
al lembo superiore lelevata torsione porta ad una trazione pi`u elevata della compressione dovuta alla doppia flessione positiva e dunque alla necessit`a di unopportuno quantitativo darmatura.
Si noti inoltre come la vicinanza dei valori di mxu e myu sia al lembo inferiore che al
lembo superiore suggerisca lopportunit`a di adottare due reti darmatura isostrope.
18
mxu
= 0.037
bd2 fcd
As fyd
= 0.0384
bdfcd
Sd,max = Sdy =
=
myu
= 0.022
bd2 fcd
As fyd
= 0.0331
bdfcd
max =
2Mxyu
1
arctan
2
Mxu Myu
max = 135
min = 45
19
Tali giaciture rappresentano le direzioni su cui agiscono rispettivamente il massimo momento positivo ed il massimo momento negativo. Nel punto in esame ci`o corrisponde
alla possibile formazione di linee di rottura al positivo ed al negativo orientate come illustrato in Figura 14. I corrispondenti valori massimo e minimo di momento si ottengono
sostituendo nelle espressioni (1a) i valori di max e min :
(
Mmax = 16.35 kNm/m
Mmin = 9.56 kNm/m
armatura al
lembo superiore
armatura al
lembo inferiore
'
y'
y
n
x'
Lespressione dei momenti resistenti sviluppati dalle armature orientate lungo gli assi
x ed y 0 pu`o essere trovata adattando lespressione dei momenti resistenti fornita dallEquazione 2:
0
(12a)
(12b)
(12c)
con
0 =
ed mx0 u e` il momento resistente sviluppato dallarmatura orientata in direzione x0 , ed my0 u
e` il momento resistente sviluppato dallarmatura orientata in direzione y 0 .
Nel caso del punto D, gli assi x0 ed y 0 sono allineati rispettivamente con le direzioni
individuate da = 45 e = 45 . Indicando allora con m+ = mxu = 16.74 kNm/m
il momento resistente al lembo inferiore lungo la giacitura corrispondente ad Mmax e con
m = myu = 9.95 kNm/m il momento resistente al lembo superiore lungo la giacitura
corrispondente ad Mmin , si ottengono le seguenti espressioni per i momenti resistenti al
lembo inferiore e superiore:
+
+
2
mnu = m cos +
4
2
mnu = m sin +
4
La verifica del punto considerato pu`o essere visualizzata come mostrato in Figura 17: si
confrontano il momento sollecitante Mn in funzione della giacitura (linea continua),
ricavato combinando Mx , My ed Mxy secondo lespressione (1a), con il momento resistente mn (linea tratteggiata) relativo alle armature isotrope con barre orientate come gli
assi x ed y. Si osservi come il momento sollecitante risulti sempre compreso tra le due
linee che delimitano il momento resistente. Le giaciture maggiormente sfavorite, ove cio`e
risultano minime le differenze tra Mn ed mn , sono proprio quelle corrispondenti ai valori
mx ed my utilizzati per il dimensionamento delle armature.
21
momento
minimo
-15
-10
-5
0
5
momento
massimo
10
15
20
0
45
90
135
180
[]
F IGURA 17: Andamento dei momenti sollecitanti e resistenti nel punto D per le differenti
disposizioni di armatura.
In Figura 18 e` mostrata una tipica disposizione di armatura, con reti di armatura isotrope
al lembo inferiore e superiore. Le differenze di altezza utile dei vari strati, dovute alla
dimensione delle barre, sono in genere di entit`a trascurabile.
112/15 al lembo superiore = 0.37%
18
2.5.5
Le elaborazioni del paragrafo precedente possono essere applicate in maniera del tutto
similare al punto E, ove il contributo della torsione risulta ancora rilevante per il di22
0.50 m
E
0.50 m
F IGURA 19: Posizione del punto E.
M
xyu = 7.42 kNm/m
I momenti resistenti richiesti allarmatura al lembo inferiore hanno i seguenti valori:
(
mxu = Mxu + |Mxyu | = 2.04 kNm/m
myu = Myu + |Mxyu | = 7.42 kNm/m
Al lembo superiore si ha invece:
(
mxu = Mxu |Mxyu | = 12.80 kNm/m
myu = Myu |Mxyu | = 7.42 kNm/m
Anche in questo caso, a causa dellelevata torsione, i momenti resistenti richiesti allarmatura sono positivi al lembo inferiore e negativi al lembo superiore. Procedendo come
per il punto D si ottengono i momenti sollecitanti (linea continua) e resistenti (tratteggiata
- armatura isotropa e tratto-punto - armatura obliqua) mostrati in Figura 20.
Considerazioni conclusive
23
-15
-10
-5
momento
massimo
0
5
momento
minimo
10
15
0
30
60
90
120
150
180
[]
F IGURA 20: Andamento dei momenti sollecitanti e resistenti nel punto E per le differenti
disposizioni di armatura.
i quantitativi di armatura sono molto esigui: nel caso in esame il massimo valore del
rapporto geometrico vale circa 0.50% sopra gli appoggi: tale osservazione giustifica
lutilizzo di metodi di calcolo basati sulla teoria della plasticit`a (e.g. metodo delle
linee di rottura).
Utilizzando il metodo delle linee di rottura nel caso in esame per la valutazione dello
stato di sollecitazione [7], si sarebbero ottenuti i seguenti valori per i momenti massimo e
minimo nelle due direzioni:
(
Mx,max = 26.89 kNm/m
Mx,min = 36.30 kNm/m
Come si pu`o notare, a fronte di un esiguo aumento di Mmax (+8%), si ha una notevole
diminuzione di Mmin (-25%). Tali valori presuppongono un meccanismo di collasso globale del tipo mostrato in Figura 21: le linee di plasticizzazione al lembo inferiore (che
sviluppano momenti resistenti positivi) sono indicate con tratto continuo, quelle al lembo superiore (che sviluppano momenti negativi) con un tratteggio. Le linee di appoggio
(segnate a tratto-punto), caratterizzate da valori di momento resistente nullo, non forniscono alcun contributo resistente. Si osservi come il meccanismo di collaso non risulti
simmetrico rispetto allasse verticale, in virt`u della dissimetria dei vincoli sui lati lunghi
(appoggio a destra, incastro a sinistra).
24
(13)
ovvero
mxu sin 2 + myu sin 2 + Mxu sin 2 Myu sin 2 2Mxyu cos 2 = 0
Dividendo per sin 2 si ha:
mxu + myu + Mxu M yu 2Mxyu
1
=0
tan 2
(14)
1
tan
tan
Mxyu
+ kMxyu = 0
k
(15)
mxu cos2 + myu sin2 Mxu cos2 Myu sin2 2Mxyu sin cos = 0
Dividendo poi per cos2 e ponendo ancora k = tan si ottiene:
mxu + k 2 myu Mxu k 2 Myu 2kMxyu = 0
(16)
m + m + M M Mxyu + kM
xu
yu
xu
yu
xyu = 0
k
m + k 2 m M k 2 M 2kM
xu
yu
xu
yu
xyu = 0
si ottengono le espressioni finali di mxu ed myu :
1
1
1
mxu 1 + 2 Mxu 1 + 2 Mxyu k +
=0
k
k
k
myu 1 + k
Myu 1 + k
Mxyu
myu = Myu +
1
+k
k
(17)
=0
Mxyu
k
(18)
(19)
1
d/d(mnu + mtu ) = Mxyu d/d k +
=
k
1
1
= Mxyu
(20)
k2 = 1
k = 1
(21)
Imponendo le diseguaglianze sulle dervate seconde contenute nelle (6) e (8) (che garantiscono la minimizzazione delle rispettive funzioni) si ottiene la condizione:
kMxyu > 0
(22)
Ne consegue che per Mxyu < 0 e Mxyu 0 andranno scelte rispettivamente le radici k =
1 e k = 1, di modo che nelle (9) i prodotti kMxyu e Mxyu /k divengano semplicemente
|Mxyu |.
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Ringraziamenti
Si ringraziano sentitamente i Proff. Luigi Cedolin e Pietro Gambarova per i preziosi
suggerimenti forniti in fase di elaborazione e stesura della presente dispensa.
Un grosso ringraziamento va anche allIng. Lorenzo Lelli (Capo Progetto allo Studio
di Ingeneria Guscetti & Tournier di Ginevra, Svizzera) per il materiale fotografico e le
consulenze relative ai casi reali.
Riferimenti bibliografici
[1] R.H. Wood (1968): The Reinforcement of Slabs in Accordance with a PreDetermined Field of Moments, Concrete, Vol. 2, No. 2, pp. 69.76 (discussion by
Armer).
[2] P. Gambarova, D. Coronelli e P. Bamonte (2008): Linee guida per la progettazione
delle piastre in C.A., Patron Editore
[3] UNI EN 1992-1-1 (2005): Eurocodice 2: Progettazione delle strutture di calcestruzzo - Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici, UNI (Ente Nazionale
Italiano di Unificazione)
[4] Deutscher Ausschuss fur Stahlbeton, Heft 425 (1992): Bemessungs-hilfmittel zu
Eurocode 2 Teil 1, Planung von Stahlbeton- und Spannbetontragwerken, Beuth
Verlag
[5] UNI EN 1990 (2006): Eurocodice - Criteri generali di progettazione strutturale,
UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione)
[6] S.P. Timoshenko e S. Woinowsky-Krieger (1959): Theory of Plates and Shells,
McGraw-Hill
[7] British Standard BS 8110 (1985): Structural use of concrete, part 1: Code of
Practice for Design and Construction, British Standards Institution
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