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Waffenatlas
Atlas of the arms
Edoardo Mori
www.earmi.it
e.mori@earmi.it
Iprimipassidellapistolasemiautomatica
DieerstenSchrittederSelbstladepistole
Thefirststepsofselfloadingpistol
Il problema delle invenzioni non di aver lidea, ma di avere unidea
realizzabile. Leonardo stato un geniale ideatore, ma ha concluso ben poco
quando uscito dal solco delle tecnologie del suo tempo; anzi, talvolta ha
combinato
dei
guai.
Ci vero anche nel campo delle armi, dove lidea di avere unarma che
sparasse pi colpi era ovvia e banale (i cinesi gi avevano pensato a costruire
una balestra a ripetizione manuale), ma gli infiniti tentativi di realizzarla sono
stati vani fino allavvento di Colt il quale non avrebbe potuto creare il suo
revolver prima che fosse perfezionato il sistema a percussione con capsula
fulminante.
Lidea di unarma a ripetizione manuale ha dovuto attendere linvenzione di una
cartuccia con bossolo metallico (ad esempio la Henry 44 RF del 1858) per poter
creare il fucile Henry 1858 e poi il fucile Winchester 1866.
Ovvio passo successivo era quello di rendere automatica loperazione di
ricaricamento dellarma, ma vi si opponeva linadeguatezza della precisione di
lavorazione delle parti meccaniche e la variabilit delle prestazioni delle
munizioni. Unarma automatica per funzionare senza continui inceppamenti
richiede un perfetto funzionamento delle parti meccaniche con attriti e
resistenze costanti, una cartuccia che si adatti senza variazioni alle parti
meccaniche, una cartuccia che abbia prestazioni costanti. Tutte cose che erano
ancora di l da venire e che dovranno attendere lavvento della polvere senza
fumo.
Il revolver era lunica arma corta che poteva digerire ogni tipo di munizione,
indifferente alla potenza o alla lunghezza del bossolo (entro i limiti del tamburo,
ovviamente!) ed in teoria sarebbe potuto essere automatizzato abbastanza
facilmente; per la trasformazione del movimento rettilineo del rinculo o di un
pistone azionato dai gas di sparo, in movimento rotatorio del tamburo e nella
monta del cane richiedeva pi energia di quanta disponibile e si riusc a
2
La pistola Bittner
Per i veri concreti progressi si hanno dopo il 1880 quando entrano in campo
dei
grandi
inventori
come
Maxim,
Browning,
Mauser,
ecc.
Nel 1883 Maxim brevetta una Winchester semiautomatica e nel 1885 la sua
mitragliatrice ed subito chiaro che lutilizzo del rinculo o della forza dei gas
per espellere il bossolo sparato e per prelevare una nuova cartuccia da un
serbatoio
applicabile
anche
ad
una
pistola.
Una delle prime invenzioni dovrebbe essere quella dei fratelli Jean Baptiste
Clair (1831) e Benoit Clair (1842) che hanno una officina meccanica a SaintEtienne, fondata dal padre, per la produzione di armi bianche, canne di fucile e
armi ad aria compressa. Nel 1888 Benoit inventa un fucile a ripetizione che
utilizza lenergia del rinculo e una pistola a recupero di gas; nel 1893 i due
fratelli brevettano un fucile da caccia e da guerra a ripetizione semiautomatica
che poi nel 1900 vienee prodotto come fucile da caccia a sette colpi (fucile
Clair-Eclair). Sempre nel 1893 brevettano anche una pistola semiautomatica. Il
sistema fu alla base di quello adottato poi dalla Francia per il fucile RSC17. Non
ho per trovato indicazioni sulla pistola del 1888 che dovrebbe essere simile a
quella da loro brevettata lanno successivo negli USA.
Il vero sviluppo della pistole semiautomatiche si ha per in Austria a partire dal
1891 con molte invenzioni rimaste a livello di prototipo.
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Una strana pistola su cui non trovo altri dati quella mod. 1891 in cal. 8 mm.
con bossolo a bottiglia di Louis Schlegelmilch. Questi era lingegnere capo
dellarsenale di Spandau, pi noto per aver contribuito a migliorare lotturatore
del Mauser 88. Ha una forma che ricorda un revolver e il serbatoio per 5 colpi
posto anteriormente al grilletto. Segu un secondo modello a doppia azione.
Del 1892 la pistola di Konrad Kromar della cui arma non sono riuscito a
trovare altre indicazioni. Nello stesso periodo Karel Krnka fa esperimenti per
trasformare
un
Werndl
in
un
fucile
semiautomatico.
Dello stesso anno la pistola di Schnberger. Trattasi di arma rarissima di cui
si
sono
conservati
pochi
esemplari.
Si dice che sia stata ideata dai fratelli Schnberger di Vienna e brevettata da
Joseph Laumann; ma si trova scritto anche che pure l'idea fosse di Laumann.
Venne
prodotta
dalla
Waffenfabrik
Steyr
AG.
Il sistema di ripetizione basato sullo sfruttamento della forza dell'esplosione
dell'innesco per provocare l'apertura del carrello. Non neppure sicura la data di
produzione anche se il modello indicato come M1892 (prodotta per, a
quanto
pare,
nel
1895).
Il calibro era di 8 mm, detto 8 mm Schnberger, ma anche 8 mm Schnberger, 8
mm Selbstlade Pistole System Kromar, 8 mm Schnberger-Kromar, 8 mm
Kromar Revolver, 8 x 22,5 R Revolver. Il proiettile aveva un diametro di .323
millesimi di pollice, la palla pesava 125 grani e il bossolo era lungo .825
millesimi di pollice (22,5 mm). Il bossolo era "a bottiglia" ed aveva un alloggio
per linnesco del tutto particolare.
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Nel successivo brevetto del 1895, con miglioramenti al serbatoio, appare cos:
Del 1893 la pistola C-93 del tedesco Hugo Borchardt (1844-1924), prodotta
da lui assieme alla Ludwig Loewe & Co. di Berlino; basta sul sistema a
ginocchiello di Maxim ed utilizza il calibro 7x63 Borchardt (poi Mauser) con
bossolo a bottiglia, appositamente sviluppato; ricordo che il bossolo a bottiglia
pu essere usato solo in armi a chiusura stabile. L'arma venne studiata da Luger
per la sua pistola e fu la prima pistola semiautomatica ad essere prodotta in un
consistente numero di esemplari.
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Pure del 1893 la pistola di Andreas Schwarzlose poi modificata nel 1898 (vedi
oltre):
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(foto DWJ)
Karl Krnka un militare e un dotato inventore che lotta per lintroduzione
della pistola semiautomatica nellesercito. Egli vende il suo brevetto alla ditta
Georg Roth che la produce come Mod. Roth 1895; larma viene provata
dallesercito austriaco negli anni successivi e nel 1904, come modello RothSteyr M 1907, sar la prima pistola semiautomatica adottata da un esercito
importante.
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Carola y Anitua sono fra i pochi spagnoli , fra cui anche Campo-Giro (1905),
che invece di imitare armi altrui, hanno avuto idee originali. La loro pistola del
1897 assomiglia esteriormente alla C96, ma molto diversa nella meccanica.
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Viene creata in cal. 5 mm con bossolo a bottiglia, il che la relegava fra le pistole
per il tiro sportivo; a chiusura stabile ed il sistema di svincoli si ritrover poi
nella Glisenti 1910. Il serbatoio viene caricato dallalto con lastrine di
caricamento. La maggior parte delle armi prodotte venne venduta in Sudamerica.
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Nel mod. 96 la canna arretra di 2,5 cm dopo lo sparo e il cane viene montato da
una leva posta sulla destra. Il serbatoio si trova davanti al guardavano e viene
caricato con lastrina di 7 colpi. La cartuccia simile a quella Mauser 7,63, ma
con carica pi debole. Oltre al modello con canna mobile viene studiato un
modello analogo nellaspetto, ma con canna fissa.
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I primi 12 prototipi vennero prodotti dalla Webley & Scott nei calibri 8,5 mm, 9
mm e .45. Il cal. 45 aveva una velocit iniziale di 1250 fs mentre l8,5
raggiungeva i 1750 fs e cio una velocit doppia rispetto a quella usuale in quei
tempi. Fino allavvento del 44 magnum rimasta la pistola pi potente. Larma
viene proposta allesercito inglese che la respinge per la necessit di munizioni
particolari, per leccessivo rinculo e per il fatto che il bossolo veniva espulso
sulla faccia del tiratore! Nel 1907 Mars era gi fallito; pare che non siano stati
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Fino a lui era stata percorsa la via delle pistole con chiusura stabile,
indubbiamente opportuna quando si usano munizioni potenti e di grosso calibro,
tali da rendere necessario che il bossolo esca dalla camera di scoppio solo
quando la pressione dei gas si ridotta a zero, evitando cos deformazioni o
rotture del bossolo con fiammate e frammenti sul volto del tiratore. possibile
ottenere lo stesso effetto con una potente molla di richiamo (come nella Astra
400) o aumentare il peso delle masse in movimento, ma non erano soluzioni
ottimali. Browning riesce a trovare il giusto equilibrio nel 1898 e la sua pistola
mod. 1900 un tale successo che in 12 anni ne vengono vendute un milione di
esemplari, grazie anche alla semplicit di produzione. La pistola era pensata per
il cal. 7,65 Browning che rester per decenni la munizione standard per le
pistole civili.
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Merita una menzione il giapponese Kijiro Nambu che ha creato circa nel 1904
una pistola con una linea che ricorda la Luger, ma con meccanica originale. Per
essa viene creato il cal 8 mm con bossolo a bottiglia, alquanto fiacco per non
sollecitare troppo il sistema di chiusura, forse ispirato a quello della C96. Era
arma che richiedeva una lavorazione complessa con fresature dal pieno e con
aggiustamento
successivo
dei
pezzi.
La molla di recupero posta sul lato sinistro dellarma, il che le d un aspetto
asimmetrico. Vi una sicura sulla impugnatura, posta anteriormente e che
blocca il grilletto se non si impugna larma. Un serio difetto costituito dal
caricatore che blocca lotturatore in posizione di apertura, ma viene danneggiato
dallo stesso! La chiusura del tipo stabile.
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L'Italia non pare aver partecipato alla nascita della pistola semiutomatica. A
parte due o tre brevetti per fucili a tiro rapido (Ruffolo del 1887 e Ricci del
1889), solo nel 1905 vengonoo presentate all'esercito italiano, che voleva
adottare una pistola semiautomatica, la pistola Vitali del gen. Giuseppe Vitali
cal. 7,62 e la pistola della fabbrica Glisenti, poi prescelta, che ha preso il nome
da essa, ma che era una costruzione di Bethel A. Revelli, divenuto poi famoso
per la mitragliatrice Fiat 1914. L'arma aveva parecchi difetti, primo fra tutti
quello di non reggere il cal. 9 para per cui era stata progettata! Venne
abbandonata ancor prima della fine della guerra.
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Atlantestoricodellearmicorte
HistorischesAtlasderHandfeuerwaffen
HistoricalAtlasofhandguns
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Rivoltelle
1- Austria
2 - Belgio
Pistole
Rivoltelle
26 - Austria
9 - Olanda
28 - Argentina
54 - Iugoslavia
29 - Belgio
42 - Messico
39 - Canada
43 - Norvegia
3 - Brasile
17 - Cecoslovacchia
10 - Polonia
44 - Polonia
50 - Cecoslovacchia
11 - Portogallo
51 - Cile
12 - Romania
40 - Cina
13 - Russia
45 - Russia
41 - Corea
7 - Spagna
37 - Spagna
48 - Finlandia
14 - Stati Uniti
46 - Stati Uniti
16 - Francia
49 - Francia
19 - Svezia
53 - Svezia
5 - Germania
33 - Germania
18 - Svizzera
52 - Svizzera
20 - Giappone
55 - Giappone
15 - Turchia
47 -Turchia
4 - Inghilterra
34 - Danimarca
31 - Ungheria
30 - Inghilterra
32 - Vietnam
35 - Indonesia
21 - A spillo
36 - Iran
22 - Bulldog
6 - Israele
8 - Italia
23 - Velodog
38 - Italia
24 - Copia S &W
25 - Vari
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Pistole
56 - Sconosciute
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2-8 - Warnant
2-9 - Warnant
2-10 - Pieper o Bayard, Liegi, cal. 7,62 Nagant
2-11 - Pieper o Bayard, cal. 7,62 Nagant
2-12 - Perfectionne, Pieper, Liegi, cal. 8 Lebel
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2-25 - HDH, Henrion, Dassy & Heuschen, Liegi (imitazione Colt), ca. 32 o 38
2-26 - Pryse, prodotta da A. Francotte per l'Inghilterra, 1870, cal.450
2-27 - Gilion N., Liegi, cal. 11
2-28 - Levaux D. D., Liegi, cal. 32
2-29 - Levaux D. D., cal. 38
2-30 - Copia belga del revolver Saint-tienne, Chamelot-Delvigne
2-31 - Copia belga del revolver Saint-tienne
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4-12 - Webley RIC (Royal Irish Constabulary), 1867, cal. 442 Boxer
4-13 - Webley RIC
4-14 - Webley RIC, mod. 2, cal. 450
4-15 - Webley mod. II
4-16 - Webley n. 2, 1878, The British Bulldog
4-17 - Webley n. 5 Express, vari calibri
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4-44 - Excelsior
5-1 - Mod. 1873 e 1874 copia di S & W, cal. .442 (10,75) per la Sassonia
5-2 - Mauser 1 mod. Zickzack, Mod. 1878
5-3 - Mauser 2 mod. Zickzack, Mod. 1878 (telaio chiuso)
5-4 - Mauser 2 mod. Zickzack, Mod. 1878 (telaio chiuso)
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5-5 - Armeemodell 1879 (M/79) (Reichrevolver; marchiato Mauser e Dreyse), cal. 10,6
5-6 - Armeemodell 1883 (marchiato Mauser e Dreyse), cal. 10,6
5-7 - Armeemodell 1883, cal. 10, 6 versione civile
5-8 - Armeemodell 1883, versione civile, cal. 10,6
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5-15 - Rhm, RG 10
5-16 - Rhm, RG 10 S
5-17 - Rhm, RG 11
5-18 - Rhm, RG 12
5-19 - Rhm, RG 14
5-20 - Rhm, RG 20
5-21 - Rhm, RG 23
5-22 - Rhm, RG 24
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5-23 - Rhm, RG 30
5-24 - Rhm, RG 38
5-25 - Rhm, RG 57
5-26 - Rhm, RG 63
5-27 - Rhm, RG 66M
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5-28 - Rhm, RG 88
5-29 - Cicago Cub (Reck)
5-30 - Reck R-15
5-31 - Reck R-18
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13-3 - Smith & Wesson russian, terzo modello (1880), Cavalry, cal.10,67
13-4 - Smith & Wesson russian, terzo modello
13-5 - Nagant 1895 3-linee, cal. 7,62
13-6 - Nagant 1895
13-7 - Nagant 1895, civile o per polizia
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14-54 - Colt, conversione Richards per cartucce a percussione centrale (Army Model
1971, modifica del New Model Army 1860)
14-55 - Colt, idem
14-56 - Colt, mod. Old line 1870
14-57 - Colt, mod. Colt's House Pistol (Cloverleaf Colt & Jim Fisk Pistol 1871-1875)
14-58 - Colt, mod. 1871 Colt Pocket 14-59 - Colt, mod. 1873 New Line, S. A. Pocket
14-60 - Colt, mod . 1874 New House o New Line
14-61 - Colt, mod. 1872 Frontier (munizioni anulari) o 1873 (munizioni a percussione
centrale)
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14-100 - Harrington & Richardson, mod. Automatic con lama di coltello (1900 circa).
14-101 - Harrington & Richardson, mod. Premier
14-102 - Harrington & Richardson, mod. Worcester ( la citt di produzione)
14-103 - Harrington & Richardson, mod. Defender
14-104 - Harrington & Richardson, mod. Defender Special
14-105 - Harrington & Richardson, mod. Defender 1925
14-106 - Harrington & Richardson, mod. 900
14-107 - Harrington & Richardson, mod. 929
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14-135 - Liberty
14-136 - Maltby, Curtiss & Co. 1884
14-137- Maltby, Henlay & Co. 1889
14-138 - Manhattan Fire Arms Co.
14-139 - Mervin & Bray
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14-152 - Plant
14-153 - Plant
14-154 - Pond, 1864
14-156 - Prescott, 1860
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16-5 - Galand
16-6 - Revolver ad 8 colpi tipo Galand
16-7 - Ordinanza Lefaucheux 1870, cal. 11
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16-11 - Lebel
17-1 - ZKR 590 o Grand (fabbrica di Brno)
16-12 - Lebel 1892
16-13 - "Agent", tipo Nagant
16-14 - Manurhin MP-73
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28-3 G.M.C. (Garbi, Moretti y Compania, Mar del Plata), cal. 22 l.r. (circa 1940).
28-4 Bersa, mod. 225, cal. 22 l.r. (Fabrica de Armas Bersa SA, Ramos Mejia)
29-1 Browning mod. 1900, cal. 7,65
29-2 Browning mod. 1900, cal. 7,65
29-3 Browning 1903, cal. 9 mm Br. lungo
29-4 Browning 1906, cal. 6,35
29-5 Browning 1910/12, cal. 7,65
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29-55 Le Monobloc
29-57 Pieper 1908, cal. 6,35
29-59 Pieper mod. O, cal. 7,65
29-61 Pieper 1909, cal. 7,65
29-64 Pieper Legia
29-63 Pieper, cal. 6,35
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37-15 Azul MM31 (Beistegui Hermanos for Eulogio Arostegui, Eibar, 1931), cal. 7,63
Mauser, anche a raffica
37-16 Bernedo (Victor Bernedo y Compania, Eibar, cal. 7,65 e 6,35
37-17 Bulwark (Beistegui Hermanos, Eibar), cal. 6,35
37-18 Boltun (Francisco Arizmendi, Eibar), cal. 6,35
37-19 Victoria M 1911, Unceta y Compania, Guernica, cal. 6,35
37-20 Campo Giro 1913/16, Esperanza y Unceta, Guernica, cal.9 largo
37-21 Colonial, Fabriques d'armes de Grande Prcision, Eibar, cal. 7,65
37-22 Continental (Tmas de Urizar of Barcelona), cal. 6,35
37-23 Llama mod. 1 e mod. 2, Gabilondo Y Compaia, Elgoeibar, 1933, vari calibri
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37-151-152 Colonial
37-153-154-155 Continental, Tmas de Urizar de Barcelona
37- 156 Crucelegui Hermanos
37-157-158-159 Liberty, Retolaza Hermanos o Fabrique d'armes de grande prci-sion
37-160 Libia, Beistegui Hermanos, Eibar
37-161 Looking Glass, Acha Hermanos, Eibar
37-162-163 Marina, Gregorio Bolumburu, Eibar
37-164 Marte, Erquiaga, Muguruzu y Compaia, Eibar
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37-236-237 Ignoto
37-238 AA 1916, Azanza y Arrizabalaga, Eibar
37-239 AAA 1916, A. Aldazabal, Eibar
37-240 Ignoto
37-241 Fabrique d'armes de guerre
37-242 Hijos de C. Arrizabalaga, Eibar
37-243 Ignoto
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37-259 Astra
37-260 Azul, Euologio Arostegui, Eibar
37-261 Acha Hermanos, Ermua
37-262 Le Basque, Eulogio Arostegui, Eibar
37-263 Beistegui Hermanos, 1914
37-264 Bolumburu, Gregorio, Eibar
37-265 Bristol, Gregorio Bolumburu, Eibar
37-266 Bronco 1918, Echave y Unceta, Guernica
170
171
172
37-283 Singer
37-284 Indian, Isidro Gaztaaga, Eibar
37-285 Ydeal, Francisco Arizmendi, Eibar
37-286 Izarra, Bonifacio Echeverria, Eibar
37-287 Cobra, Arizmendi, Zulaica y Compaia, Eibar
37-288 Ca-Si, Fabrique d'Armes de grande prcision, Eibar
37-289 Liberty, 1914, Retolaza Hermanos o Gregorio Bolumburu
37-290 Libia, Beistegui Hermanos, Eibar
173
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175
37-307 Regina
37-308 Republic
37-309 Reims, 1914, Azanza y Arrizabalaga Eibar
37-310 Retolaza 1914, Retolaza Hermanos, Eibar
37-311 Royal (Novelty), M. Zulaica y Compaia, Eibar
37-312 Royal
37-313 Royal
37-314 Roland, Francisco Arizmendi, Eibar
176
177
178
179
37-340-1-2-3 Express
37-344-345 Errasti, Antonio Errasti, Eibar
37-346 Jupiter, Fabrique d'Armes de grande prcision, Eibar
37-347-348 Ignota
180
181
182
183
184
185
186
187
188
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191
192
193
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196
197
46-32 Sterling mod. 400 Mark II, 1976-79, cal. 380 ACP
46-33 Sterling mod. 300 cal.25 ACP e 302 cal. 22 l.r
46-34 Savage mod. 1907, Savage Arms Comp., Utica, cal. 32 ACP
46-35 Savage mod. 1913, cal. 380 ACP
46-36 Savage mod. 1915 cal. 380 ACP
46-37 Savage mod. 1917 cal. 32 ACP
46-38 Savage 1914-18, cal. 25 ACP
46-39 Thomas, A. James, Covina Cal. 1970, cal.45 ACP
46-40 Combat cal. 45 ACP
198
199
200
201
202
203
49-32 Gallia, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye, cal. 6,35
49-33 EBAC, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye, cal. 6,35
49-36 Le Majestic, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye, cal. 6,35
49-38 Le Sans Pareil, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye, cal. 6,35
49-39 Triomphe Franais, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye, cal. 6,35
49-41 Union, M. Seytres, Saint-tienne, cal. 6,35
49-43 Lepco o Helepco, Man. d'Armes des Pyrennes Franaises, Hendaye per H. Le
Personne, London, cal. 6,35
49-40 Unique mod. 10, cal. 6,35
49-35 MAB mod. A o Defender, cal. 6,35
49-42 HV, Hourat et Vie, Pau, cal. 6,35
49-37 SA, Societ d'Armes de Paris, cal. 6,35
49-34 Kitu, ignoto, cal. 6,35
204
205
206
207
208
209
210
53-1 Hamilton mod. 1901, Thorssin & Sons, Alingss, cal. 6,35
53-2 M/07, Husqvarna Vapenfabriks, cal.9 Br.
53-3 M/1940,( tipo Lahti) Husqvarna Vapenfabriks, cal.9 para
54-1 Mod. 1931 Yovanovich, Arsenale di Kragujevac, cal. 9 corto
54-2 Mod. 57, Zavodi Crvena Zastava, Kragujevac, cal. 7,62 (copia Tokarev)
55-1 Hino, Komuro, Tokio, 1908, cal.7,65
211
212
213
56-6-7-8-9-10-11-12 Ignote
214
56-13-14-15-16-17-18-19-20-21 Ignote
215
ESPLOSI
216
Rivoltella
217
Pistola semiautomatica
1 - Mirino; 2 - Carrello; 3 - Fermo della leva di scatto; 4 - Tacca di mira; 5 Estrattore; 6 - Percussore; 7 - Ritegno del caricatore; 8 - Cane; 9 - Portamolla e
molla cinetica del cane; 10 - Fusto o telaio; 11 - Caricatore; 12 - Molla della leva di
scatto; 13 - Guancetta; 14 - Chiavistello di bloccaggio; 15 - Chiavistello di
bloccaggio del carrello; 16 - Grilletto; 17 - Leva del grilletto; 18 - Ponticello o
guardamano del grilletto; 19 - Espulsore; 20 - Leva di scatto; 21 - Piastra del
percussore; 22 - Stanghetta di scatto; 23 - Canna; 24 - Guidamolla; 25 - Molla di
recupero; 26 - Molla del chiavistello di bloccaggio.
218
219
L'inconveniente della facile localizzabilit delle armi da sparo, anche per effetto
della vampata e della fumata prodotta dalla polvere nera, fu rilevato gi
all'inizio della storia delle armi da fuoco, e, in mancanza di rimedi, si continu
ad usare, per imboscate e per certe cacce, fino alla fine del 700, la balestra o
l'arco. Un piccolo passo avanti venne fatto con i fucili a vento che potevano
essere
uditi
ma
non
visti.
Alla fine dell'ottocento gli inventori cominciarono ad interessarsi al problema
del silenziamento dello sparo, ma (se si escludono alcuni ingenui tentativi di
inventare meccanismi che chiudessero la bocca dell'arma subito dopo il
passaggio del proiettile), il silenziatore come lo conosciamo ancora oggi nella
sua struttura fondamentale nasce nel 1908 ad opera di Hiram Percy Maxim,
figlio del pi famoso Sir Hiram S. Maxim, inventore dell'omonima
mitragliatrice. Il primo modello, applicato su di un fucile Winchester, non
silenziava gran che, ma gi nel 1910 H.P. Maxim brevettava un modello di
silenziatore veramente efficace, ampiamente commercializzato, avente la
caratteristica che il foro per il passaggio del proiettile era eccentrico e non
richiedeva
quindi
la
modifica
della
linea
di
mira.
Negli anni immediatamente successivi, i brevetti di nuovi tipi di silenziatori si
moltiplicarono. Prima di passare alla loro descrizione e storia per opportuno
esporre i principi teorici fondamentali alla base della costruzione dei silenziatori.
I rumori connessi allo sparo di un'arma derivano da tre fonti:
1) rumori prodotti dal meccanismo di sparo ed espulsione dell'arma
2) rumori prodotti dall'espansione dei gas di sparo dell'arma
3) rumori prodotti dal proiettile nell'aria e al momento dell'impatto.
1) Nelle armi a ripetizione ordinaria vi solo il rumore dello scatto del grilletto
e del percussore che colpisce l'innesco. Nelle armi automatiche vi pu essere il
rumore della massa battente che percuote, retrocede e ricamera una cartuccia.
Questi rumori sono quasi sempre mascherati dai rumori dello sparo vero e
proprio ed assumono un certo rilievo solo nelle armi munite di silenziatore.
Infatti la massa battente a vuoto di un mitra Sten produce un rumore di circa 100
dB,
pari
al
rumore
di
un'arma
ben
silenziata.
2) Lo sparo vero e proprio prodotto dalla rapida espansione dei gas che escono
dalla bocca dell'arma con una velocit che pu essere doppia di quella del
220
rumori prodotti dal meccanismo dell'arma o dal proiettile e, tanto meno, sul
rumore dell'onda balistica. per questo motivo che in tutte ha armi silenziate,
che impiegano munizioni sviluppanti velocit supersonica, si cerca di ridurre la
velocit iniziale del proiettile a velocit subsonica o impiegando munizioni con
carica di lancio opportunamente ridotta, opporre modificando la canna dell'arma
con prese di gas di sparo, che causano una diminuzione di pressione e
conseguentemente
di
velocit.
I sistemi finora escogitati per attenuare l'onda di bocca cercano tutti di sottrarre
in
vario
modo
energia
ai
gas
di
sparo.
I sistemi applicati, singolarmente o congiuntamente sono i seguenti.
- Espansione dei gas in un contenitore; i gas si mescolano con l'aria ivi
contenuta e la comprimono con la conseguente diminuzione della loro pressione
e temperatura. Ricordo che la pressione media dei gas alla bocca di 100-200
atmosfere e la temperatura di oltre 1000. In pratica qualunque tubo o scatola
opportunamente applicato alla bocca dell'arma ed avente un volume pari ad
almeno 20 volte quello dell'anima della canna, attenua il rumore di una decina
di
decibel.
Una certa attenuazione si ottiene anche racchiudendo l'arma in una camera d'aria,
che si gonfia al momento dello sparo e lascia poi defluire lentamente i gas
attraverso il foro prodotto dallo stesso proiettile (cosiddetto "guanto in
Churchill"). Funzione analoga pu svolgere una borsa per l'acqua calda
assicurata
alla
canna.
- Assorbimento di calore da parte di radiatori lamellari, di filamenti metallici, di
liquidi, e delle stesse pareti di silenziatore. Per questo motivo quasi tutti i
silenziatori sono costruiti con metalli conduttori; la sostanza pi usata per
assorbire il calore per la lana o la rete di acciaio non troppo fine. Qualche
decennio fa (1967, Frankford Arsenal) stato sperimentato un tipo di
silenziatore, tra i pi efficaci, costituito da una barra di speciale lega di
alluminio spugnosa ottenuta fondendo l'alluminio assieme a dei sali che poi
vengo disciolti . La barra, salvo una piccola camera iniziale, forata con
un'anima liscia che ha lo stesso diametro del proiettile ed i gas di sparo si
diffondono attraverso la massa spugnosa con una attenuazione dello sparo di
quasi
30
decibel.
- Formazione di turbolenze all'interno del silenziatore per rallentare la velocit
dei gas. A questo scopo l'interno del silenziatore viene diviso con diaframmi
223
(che assorbono anche calore) in vari scompartimenti in modo che il gas deve
espandersi e ricomprimersi nel passare dall'uno all'altro; i diaframmi inoltre
possono essere variamente sagomati o intagliati per far turbinare i gas. In alcuni
silenziatori in luogo dei diaframmi vi una spirale che allunga il percorso che i
gas
devolvo
compiere.
- Trasformazione in lavoro dell'energia dei gas che per uscire devono
comprimere
delle
molle.
In sostanza un silenziatore per armi del tutto simile ad un silenziatore per
motori a scoppio, con l'unica differenza che il primo deve essere forato in modo
da consentire il passaggio del proiettile, il che impedisce di ottenere una
attenuazione totale del rumore (questa potrebbe essere raggiunta solo con
dimensioni del silenziatore praticamente inaccettabili). In alcuni silenziatori il
foro per il proiettile chiuso da uno o pi diaframmi di gomma che vengono
perforati dal proiettile stesso, oppure sono gi incisi a croce in modo da aprirsi
al suo passaggio e poi rinchiudersi. Questo artificio consente di guadagnare
alcuni decibel di attenuazione in quanto i diaframmi sopprimono quasi
completamente l'onda precorritrice, ma presentano l'inconveniente di dover
esseri
sostituiti
quasi
dopo
ogni
sparo.
Non utile applicare utilmente il silenziatore ad un revolver (salvo che si tratti
di un Nagant, in cui il bossolo al momento dello sparo avanza e si inserisce nella
canna, assicurando la tenuta dei gas)) perch non si riuscirebbe, comunque, ad
eliminare il rumore dei gas che sfuggono nella fessura tra il tamburo e la canna.
Con le pistole semiautomatiche, se si vuole ottenere un buon silenziamento,
occorre evitare le pistole a chiusura labile il cui otturatore si apre quando nella
canna
vi
ancora
una
pressione
rilevante.
La maggior difficolt costruttiva di un silenziatore consiste nel perfetto
allineamento e centraggio dei componenti interni rispetto all'anima della canna
in modo che il foro per il passaggio del proiettile sia quanto pi possibile
piccolo (in genere pochi decimi di millimetro in pi del diametro del proiettile),
senza compromettere la sicurezza dello sparatore. Infatti all'uscita dalla bocca il
proiettile, come gi detto, pu non essere ben stabilizzato.
Un silenziatore arrangiato in casa, o serve a ben poco, oppure rischia di volar
via
assieme
al
proiettile,
al
primo
sparo.
Un buon silenziatore non altera la traiettoria del proiettile e non influisce sulla
precisione dell'arma. Se il silenziatore consente che i gas sorpassino il proiettile,
224
225
Silenziatore Klau
226
Il silenziatore Walther MPK stato fabbricato dopo il 1963 per l'omonima arma.
Consiste in un tubo di circa cm. 25 x 4,8, contenente un elaborato assortimento
di parti geometricamente complicate: tubi, coni, cilindri, eliche, camere di
espansione. Il silenziatore completamente costruito in alluminio e riduce lo
sparo ad un suono paragonabile ad uno smorzato battito di mani, seguito da un
sibilo.
La stessa Walther ha brevettato nel 1969 un altro silenziatore, studiato dallo
specialista Siegfried Hubner: trattasi sostanzialmente di un silenziatore a camere
in cui la prima studiata in maniera da immagazzinare parte dei gas e lasciarli
uscire solo quando la pressione interna nelle altre camere scesa oltre un certo
valore.
228
Silenziatore di S. Hubner
229
Il silenziatore della Heckler & Koch per la pistola mitr. MP5SD riunisce i
diaframmi ad imbuto a camere di espansione con rete metallica di
raffreddamento. Attenua il suono di circa 20 dB.
Qui sotto un altro modello tedesco della seconda guerra mondiale per il fucile
K98. Un modello precedente aveva i coni di deflessione con lamelle flessibili.
230
Chiudiamo questa breve rassegna con due dei tanti brevetti, assolutamente
impossibili, con cui si cercato di risolvere il problema del silenziamento
chiudendo la volata della canna subito dopo il passaggio del proiettile!
231
232
Atlantestoricodellearmilunghe
HistorischesAtlasderGewehre
HistoricalAtlasofguns
Inquestasezionehoraccoltounampioassortimentodiimmaginidiarmilunghemilitari.
I modelli illustrati sono 550 tra fucili a ripetizione ordinaria, fucili semiatomatici ed
automatici,
pistole
mitragliatrici
e
fucili
di
assalto.
Le immagini sono tratte dal libro russo "Revolver e pistole" di A.B. Juk, pubblicato a
Moscanel1983.Essenonsonocopertedacopyrightperchall'epocal'UnioneSovietica
non aderiva alle convenzioni internazionali sul diritto d'autore. Alessandro Borisovich
Juk nato in Ucraina nel 1922 ed stato disegnatore e grafico per le forze armate
sovietiche. Questo suo libro ebbe grande successo ed egli ottenne un premio
importante. Esso stato ripubblicato in Inghilterra nel 1995, con aggiunta di molte
immagini(oltre2500intotale)enoteeconunavestegraficadiversa,coniltitolo:A.B.
Zhuk,TheIllustratedEncyclopediaofHandguns,GreenhillBooks,London.Nel2002ne
stataripubblicataunaversioneaggiornataacuradelDeutschesWaffenJournal(DWJ).
Le armi sono divise per nazione di origine. I numeri individuano l'arma nella pagina. Il
primo dei due numeri individua anche la nazione di origine dell'arma e perci, ad
esempio, pistole mitragliatrici che iniziano con il nr. 72 sono tutte tedesche.
233
Stato
Fucili a
ripetizione
manuale
Fucili
semiautomatici
Fucili
d'assalto
Argentina
66
102
Australia
64
100
Austria
43
65
101
Belgio
51
67
103
Brasile
68
104
Canada
15
Cecoslovacchia
33 - 42
114
60
92
128
Cile
34
93
Cina
16 - 40
79
115
Colombia
17
Costa Rica
18
Danimarca
10
Egitto
Estonia
45 - 53
73
108
11
74
96
Finlandia
31
58
90
126
Francia
32
50 - 59
91
127
Germania
8 - 39
44 - 52
72
107
Giappone
38
99
132
Grecia
India
111
Indonesia
76
Inghilterra
69
105
Iran
12
Israele
110
78
113
14
Iugoslavia
37
97
80
81
Messico
19
46 - 54
75
Italia
Lussemburgo
47
234
Pistole
mitragliatrici
Norvegia
21
Olanda
20
117
Paraguay
22
Per
23
82
Polonia
24
83
119
Portogallo
25
84
98
118
Repubblica Araba
Rep. Dominicana
Romania
Russia
Siam
Singapore
55
109
26
27 - 41
48 - 56
120
86
122
28
121
Spagna
13
Svezia
36
Svizzera
35
Tailandia
124
Taiwan
125
Turchia
30
88
Ungheria
70
106
Uruguay
89
87
123
Usa
29
Venezuela
Vietnam
77
112
62
95
130
61
94
129
49 - 57
71
235
85
236
237
100-1 - LI -A1-F1
100-2 - LI A1
100-3 - SAR 101-1 - Mod. 58
101-2 - AUG
102-1 - FARA-83
238
64-1 - Sten MK I
64-2 - Sten MK II
64-3 - Owen MK I/42
64-4 - Owen MK I/43
64-5 - X3 (F1), del 1962
239
240
241
242
243
103-1 - FN FAL
103-2 - FN FAL (1958)
103-3 - FN FAL
103-4 - FN FAL (1964)
103-5 - FN KAL
103-6 FNK
244
245
246
247
248
114-1 - FN K1
114-2 - FN K2
115-1 - Tipo 56
115-2 - Tipo 68
249
250
251
91-5 - Jevarm
91-6 - Hotchkiss Universal
92-1 - SK-383
92-2 - SK-247
92-3 - SK-466
92-4 - SK-467
252
253
92-5 - SK-476
92-6 - SK-476
92-7 - SK-47
92-8 - Modello 23
92-9 - Modello26
92-10 - Modello 61 (Skorpion)
93-1 - Famae
254
255
256
257
8-16 - Volksgewehr VG 2
8-17 - Volksgewehr VG K-98 carabina
9-1 - Mannlicher-Schonhauer 1903/14
9-2 - Mannlicher-Schonhauer 1903, carabina
10-1 - Krag-Jorgensen 1889
10-2 - Krag-Jorgensen 1889, carabina
258
52-1 - G-41M
52-2 - G-41B
52-3 - G-43
52-4 - FG-42, primo mod.
52-5 - FG-42, secondo mod.
53-1 - Madsen-Ljungman
54-1 - Scotti mod. 1931
54-2 - Beretta, mod. 1931
259
260
261
262
74-1 - Akaba
75-1 - Uzi
75-2 - Mini Uzi
75-3 - Micro Uzi
76-1 - Mod. 8 1957
76-2 - Beretta 38-49
76-3 Star
263
264
265
266
126-1 - M60
126-2 - M71 S
126-3 - M76 B
126-4 - M76 T
126-5 - Valmet M82
127-1 - MAS
127-2 - MAK
267
268
98-1 - VXP
98-2 - VW-84
99-1 - Bergmann 1920
99-2 - Tipo 100 o Tipo 0
99-3 - 8 mm, Tipo II
99-4 - 8 mm. Tipo II
99-5 - Mod. 65
99-6 - Mod. 66
269
270
271
272
273
113-1 - BM 59 MK1
113-2 - BM 59 MKII
113-3 - BM 59 MKIII
113-4 - Beretta P30 M781 (carabina)
274
275
276
277
278
279
119-1 - PMK-DGN-60
120-1 - AKM
120-2 - Tipo Kalashnikov
120-3 - Mini-Dragunov
121-1 - SAR-80
280
281
282
283
284
122-1 - SKS
122-2 - SKS
122-3 - AK-47
122-4 - AKS-47
122-5 AKM
285
286
287
288
289
129-2 - SG-540
129-3 - SG-543
129-4 -SG-542
129-5 - SIG-550 o Sturmgewehr 90
129-6 - Mod. W + FC-42 130-1 - MKS (fucile)
130-2 - MKS (carabina)
130-3 - FFW-890
290
291
123-18 - Steyr-Mannlicher
123-19 - AAI
123-20 - Colt
123-21 - Heckler e Koch
124-1 - RPS-001
125-1 - Tipo 65
292
87-19 - MK-760
87-20 - FMG
87-21 - Ares FMG
87-22 - Viking
87-23 - Marlin mod. 9 ????
87-24 - Reising mod. 60
88-1 - Mod. 1968
293
294
295
296
132-1 - Tipo 64
132-2 - Tipo AR-18
297
ESPLOSI
298
Fucile a ripetizione
299
Piastra a ruota
300
Funzionamento:
1 - La ruota viene montata mediante la chiave; il cane alzato.
2 - Il polverino viene versato nello scodellino e il cane viene abbassato a contatto della
ruota.
3 - Azionando il grilletto la ruota gira contro il pezzo di pirite e genera scintille che
dnno fuoco alla carica.
301
Piastra a miccia
302
Il grilletto preme sulla estremit destra della stanghetta che agisce quindi sullo snodo del
cane. Successivamente venne introdotto un meccanismo a scatto.
303
Fucile ad ago
Il fucile ad ago venne inventato dal prussiano Johann Niklaus von Dreyse (1787- 1868)
che anche lo realizz. Egli nel 1824 aveva fondato una fabbrica di capsule per fucili a
percussione a Smmerda e si accorse che gli inneschi esplodevano anche per effetto
della percussione di un ago.
Costru (1827) quindi una cartuccia che conteneva anche l'innesco, ma il caricarla dalla
bocca dell'arma con la bacchetta era troppo pericoloso. Decise cos di creare un sistema a
retrocarica. L'arma fu perfezionata per molti anni e solo nel 1841 vene acquistata in
60.000 esemplari dall'esercito prussiano. Essere rimasero nascoste nell'arsenale di
Berlino fino ai moti del 1848, forse per ragioni di segretezza. Comunque solo nel 1866
venne riconosciuto come un valido sistema di arma a retrocarica.
Il merito di Dreyse anche quello di aver costruito il primo otturatore alla base delle
armi di ordinanza di fine ottocento.
La cartuccia cilindrica, di carta, riempita per la met di polvere, su cui posto
l'innesco; la palla posta al di sopra di questo e la cartuccia era poi chiusa come un
sacchetto. L'ago perci doveva perforare la base della cartuccia, raggiungere l'innesco
attraverso la polvere (si dovette studiare un sistema per far s che l'ago retrocedesse dalla
cartuccia per nno essere "bruciato" dalla deflagrazione).
Il funzionamento era il seguente: si apriva l'otturatore e si inseriva la cartuccia nella
camera; chiudendo l'otturatore veniva compressa la molla dell'ago e l'arma era pronta per
lo sparo.
L'arma non disponeva di un sistema efficiente di tenuta dei gas, in quanto l'otturatore era
semplicemente premuto contro contro la volata della canna che presentava una
rastrematura conica. Per dietro alla cartuccia, attorno al tubicino di guida dell'ago, era
304
ricavata una camera in cui si espandevano i gas di scoppio,cos che l'allargamento della
canna fosse eguale a quello della testa dell'otturatore, in quanto sottoposti alla stessa
pressione
305
Piastra a percussione
306
Acciarino a focile
Funzionamento generico:
1 - Si alza la batteria formata da copri-scodellino e martellina, e si versa il polverino; 2 Si chiude lo scodellino con la batteria e si monta il cane che stringe la pietra focaia tra le
ganasce; 3 - Azionando il grilletto, la batteria si rialza di quel tanto che serve per aprire
lo scodellino, la pietra focaia percuote la martellina e accende la carica.
Vi sono diversi tipi di acciarino (o piastra) a focile.
Il pi antico detto piastra a pietra focaia con martellina (o snaphance), nato poco dopo
la met del 1500. Azionando il grilletto il copriscodellino si apre e la pietra sfrega contro
la batteria della martellina, tenuta in posizione da una molla. E' noto anche un tipo, detto
307
308
NOTE
309
310