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Carmen Murua Inserita definitivamente sotto la tu-

Progetti
terraneo e la vicinanza alle principali
tela dell’Unesco (nel 2000) come “pa- vie di collegamento urbano rapido
trimonio dell’umanità”, Bruges – città sono stati alcuni dei fattori che contri-
del Belgio nord-occidentale – fu nomi- buirono alla scelta, ma il fattore vera-
nata due anni più tardi (insieme con la mente determinante fu la volontà di
spagnola Salamanca) “Capitale europea sistemare una parte di città senza “carat-
della cultura”. Fu un’occasione unica, tere”, un cosiddetto “non-luogo”.
colta al volo dalle autorità municipali Il programma prevedeva la costruzione
del capoluogo della provincia della di una sala da concerti per 1.300 spet-
Fiandra Occidentale, per cercare di tatori (di cui 700 in platea), un’altra più
“svecchiare” l’immagine stereotipata di piccola da 350 posti e i relativi servizi
una cittadina turistica di stampo forte- atti a far funzionare un complesso del
mente medievale. genere; inoltre, la grande sala/auditorium
Infatti, oltre ai restauri di tipo conserva- doveva essere anche in grado di ospita-
tivo di numerosi edifici importanti della re spettacoli teatrali. A partire da questi
città, furono promosse alcune realizza- aspetti tecnico-funzionali e dalla situa-
zione planimetrica, il progetto si è svi-
paul robbrecht, hilde daem luppato in pianta in un edificio compo-

Auditorio e sala
sito di forma vagamente antropomorfa.
La sua massa scultorea si confronta
senza paura e nessuna timidezza con

per musica da camera,


monumenti storici (la cattedrale gotica
del Santo Salvatore ed altri) emergenti
dallo skyline della città. Le due torri del

Bruges, Belgio progetto (con i 35 m della torre sceni-


ca e i 30 m della sala per musica da
camera) – una indispensabile, vista l’esi-
zioni di architettura contemporanea, genza di dover ospitare spettacoli tea-
come il padiglione trasparente di Toyo trali, e l’altra, una chiara scelta tipologi-
Ito e i due ponti di Jürg Conzett e dei ca in omaggio al teatro elisabettiano –
West8. L’intervento più rilevante fu la completano il quadro d’insieme della
costruzione del nuovo Auditorio citta- nuova costruzione. L’unica concessione
dino in un’area semi-centrale di al carattere storico di Bruges, al suo
Bruges, che fu assegnata grazie a un humus, fu la scelta da parte dei progetti-
concorso ad inviti vinto dallo studio sti di ricoprire letteralmente l’intero
d’architettura Robbrecht en Daem; volume (tetto e facciate) con tegole di
altri partecipanti alla gara furono: Beel terracotta rossa (colore caput mortuum)
& Lievern, J. Coenen, P. Eisenman, M. cercando di “sintonizzarlo” con le
Hopkins, K. Kurokawa, Neutelings coperture circostanti di questa città di
Riedijk e Von Gerkan, Mark und circa 120.000 abitanti.
Partner. Paul Robbrecht e Hilde Daem Si tratta dunque di un’architettura
sono entrambi nati nel 1950 e si sono imponente, che cerca, però, di non
Veduta della grande sala dell’Auditorio
durante una rappresentazione.
laureati presso l’Hoger Architectuur- essere mai invadente; un’architettura
instituut di Gand (Gent, in fiammingo), “familiare”, la cui presenza non può (e
Nella pagina a fianco: ove risiedono e lavorano insieme a par- non vuole) essere nascosta e il cui volu-
il complesso visto dall’alto.
tire dal 1975. me, con le sue due torri, concorre atti-
Pianta del piano terra, del primo Il sito prescelto per l’ubicazione vamente a dar un carattere alla piazza
e del sesto livello.
dell’Auditorio e della sala per musica da ’t Zand dal punto di vista urbanistico,
camera fu un’area resasi libera dopo la architettonico e funzionale (punto di
demolizione della stazione ferroviaria informazione, ristorante, ecc.).
di ’t Zand. La prossimità al centro citta- L’ingresso principale al Concertgebouw è
FOTOGRAFIE Kristien Daem dino, la presenza di un parcheggio sot- situato sul fronte nord dell’Auditorio

12 CIL 116
13 PROGETTI
Vista dell’intervento da nord-ovest. In primo piano il volume della sala per musica da camera.

Fronte est e sezione trasversale est-ovest sulla sala per musica da camera. Fronte nord e sezione longitudinale sull’Auditorio.

14 CIL 116
Vista da sud-ovest, dai tetti della città. Sullo sfondo la cattedrale cittadina.

Fronte sud e sezione trasversale ovest-est sull’Auditorio. Fronte ovest e sezione trasversale ovest-est sul foyer.

15 PROGETTI
30°
Dettaglio costruttivo della schermatura in laterizio.

Lato est della sala per musica da camera.

Planimetria, orientata a nord.

68 6 68

32 16

84
36
voorzijde betonplaat

MULTIPLEX VERSTIJVINGEN T.P.V. VERTRAPPINGEN

308
224
38 48 5 36 5 48

17

16 36 16
Nella pagina a fianco:
16 36 16

68
fronte nord, dalla piazza ’t Zand.

Scheda tecnica che, insieme al fianco est della seconda


Progetto: Paul Robbrecht, Hilde Daem
torre, costituisce un angolo di 90 gradi,
Collaboratori: Piet Crevits,William Mann,
Wim Walschap, Sofie Delaere, definendo così i due lati di una nuova
Brigitte D’hoore, Mathias Baeten, piazza-vestibolo in prossimità della
Pieter Vandendries, Gert Swolfs, parte densamente costruita della città.
Gilberte Claes, Els Claessens,
Michael Seeger
Viceversa, sulla piazza, ’t Zand presenta
Cronologia: 1999, concorso; il fronte nord della torre “minore”,
2002, realizzazione come una specie di avamposto, richia-

16 CIL 116
mo visivo per le masse di spettatori corte centrale interamente circondata All’interno del complesso, le finiture
belgi desiderosi di musica di qualità. dai palchi. L’altra sala, quella del- sono prevalentemente in cemento a
Le due sale da concerti, oltre alle rispet- l’Auditorio, esibisce a prima vista una vista, con sapienti intervalli cromatici
tive diverse dimensioni, adottano due forma spigolosa, ma, nello stesso tempo, delle panchine, balaustre, vetri colorati,
differenti organizzazioni dello spazio dinamica e di eccellente soluzione acu- superfici delle porte, ecc.; le finestre
per l’ascolto musicale che si ripercuoto- stica; una sala intima (la distanza massi- sono situate spesso in posizioni “strate-
no sulla composizione generale dell’e- ma tra la scena e il pubblico è di 30 m) giche” e ciò consente di determinare
dificio. La sala per musica da camera (da con la luce naturale proveniente dai una serie di inquadrature ad effetto
sinfonia e jazz) presenta una tipologia a due grandi lucernari. verso la città circostante. ¶

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