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L'abraccio.

Il mio nome Nathan Giuliani, e prima di Morire ero uno sciocco.


Pensavo di avere sangue blu nelle vene. Il sangue Blu dei giorni nostri, il sangue blu della classe dirigente del pi
grande paese al mondo.
La mia famiglia ha dato i natali ad alcuni tra i pi potenti e scaltri uomini della politica statunitense, sindaci, sentatori e
parlamentari nel corso degli anni. La mia strada era dritta e gi spianata dall'eredit del mio sangue.
Mi sono sempre reso degno dei mieni natali, dopo la laurea in Legge e i 2 anni di servizio militare il cursus honorem mi
avrebbe portato inevitabilmente l.
Sarei stato chiamato davanti al popolo Americano a giurare,
diretto guerre ed accordi dalla scrivania regalata dalla regina Vittoria,
successore di quei volti scolpiti nella pietra...
E sarei stato condannato a vivere primo tra gli ultimi.
Ma riuscii a rendermi conto presto della vacuit dei mie sogni.
La Notte tra il 9 ed il 10 settembre il professor Chapman, mio vecchio docente di storia della filosofia alla Columbia, mi
diede appuntamento, dicendo di volermi parlare di affari urgenti e molto delicati.
La stessa sera mio padre, il senatore Arthur Giuliani, doveva incontrarsi con uno dei suoi parthner esteri pi importanti,
Otto Becker, che aveva fatto la curiosa richiesta di volermi incontrare.
Non sapendo di essere grano sulla bilancia di potere scelsi di seguire il sangue, e non ottenni che altro.
Il nostro ospite era un ottimo oratore, nonostante lo spiccato accento tedesco, e mentre il suo interesse per le portate era
praticamente nullo, al contrario sembrava soppesare ogni mia parola.
L'attaccamento alla stirpe e l'ambizione che vide in me lo convinsero a chiedermi in un modo cui non riuscii a rifiutare
di seguirlo altrove a bordo di una berlina con autista.
Perdendo cognizione del tempo non mi resi conto della distanza che stavamo percorrendo, finch non mi capii che ci
stavamo dirigendo verso un castello che avrebbe potuto trovarsi plausibilmente in europa, ma non l.
Attraversammo il cancello e sebbene fossi pieno di dubbi semplicemente non riuscivo a fare altro che seguire Becker in
silenzio, fino ad un lungo salone, illuminato dalla fioca luce di candele.
In fondo alla sala una figura slanciata, capelli lunghi, vestiti neri ed eleganti.
Il mio accompagnatore si rivolse a lui dopo un leggero inchino:
"Signore, il giovane si rivelato adatto, l'ho portato qui per ricevere il vostro benestare"
"Bene, avvicinati e dimmi il tuo nome"
"Sono Nathan Giuliani, e voi siete?"
"Il mio nome Vincent Von Dale, e tu sei stato scelto per entrare a far parte della nostra famiglia"
"vi rignrazio ma non sono interessato ad entrare a far parte di un'organizzazione mafiosa"
"Silenzio!" e in un attimo prima che potessi accorgermene si avvicin abbastanza da guardarmi negli occhi ad un palmo
di distanza.
Sebbene lo sovrastassi fisicamente la sua figura mi intimoriva. Gli occhi glaciali, la pelle cerulea e le labbra matide di
scarlatto "E' davvero questo il meglio che sei riuscito a propormi Becker?" senza togliere i suoi occhi dai miei.
Deferente il mio accompagnatore fece per giustificarsi. "Vostra eccellenza, posso assicurarLe che il giovane capace,
istruito e dar il suo contributo alla causa. E' solo figlio dei tempi che corrono"
"Si, lo vedo..." ed arretrando di un passo, probabilmente affinch potessi vedere tutta la sua figura
"Sono un vampiro, come lo il signor Becker, e cosi come lo quello sciocco del professor Chapman. Questa notte
stato deciso che ti venisse concesso l'abbraccio, e l'unico merito che hai dimostrato fin ora stato quello di avere un
buon istinto e di saper seguire la famiglia...Io sono Vincent Von Dale, nella linea blu di sangue Ventrue, un Clan antico e
potente, e tu stasera morirai per entrarvi a far parte." Snudando i canini lunghi ed affilati

"io Morir?... E' uno scherzo? E' un rito di iniziazione per la vostra socet segreta? Sono sicuro che posiamo trovare un
accordo soddisfacente, non c' bisogno di arr..."
"Deludente" disse l'anziano vampiro prima di avventarmi sul mio collo, e lasciandomi a terra in fin di vita sporco del
poco sangue rimastomi.
"Becker, puoi procedere" ed aggiunse " Istruiscilo bene, che torni al mio cospetto ben istruito, da ora in avanti i suoi
fallimenti saranno i tuoi"
L'ultima cosa che vidi prima di perdere conoscenza era Becker togliersi un guanto e far colare una goccia del suo
sangue verso di me.
Ero morto ma il mio torpore venne interrotto da due enormi esplosioni, in lontananza, ovattate, ma comunque terribili,
ma ero troppo debole ancora, e non riuscii a fare nient'altro che ricadere nel buio.
Mi svegliai in un letto pulito, una camera ben arredata con mobili antichi senza finestre. Prima ancora di stupirmi di
essere vivo una cameriera mi port nello studio di Chapman. Mi trascinavo, colpito dai morsi di una fame che non
riuscivo a capire. I miei sensi mi suggerivano qualcosa di invitante nella mia guida ma li ignorai, finche nello studio
quello che era diventato il mio sire mi insegn a nutrirmi della giovane donna.
Ero diventato un mostro... ma poco mi importava. Cap subito l'opportunit che mi ero guadagnato con il mio lignaggio
e la mia condotta esemplare fino ad ora, mano a mano che Becker mi illustrava la storia del Clan. Cosa poteva darmi
Skull and Bones in confronto alla cosa di cui avevo fatto parte.
Ero morto, ed i miei sogni presidenziali mi erano stati strappati via da due canini affilati...
Ma cosa me ne facevo di un misero sogno come quello, che sarebbe durato massimo otto anni?
Ora avevo l'eternit davanti a me, una eternit di forzamgiovinezza e potere. Ed avevo tutta intenzione di sfruttatla...

Sangue per le strade di NY.


Il mio Sire a discapito della sua compostezza mi fece capire subito l'eccezionalit e la gravit della situazione. Era la
notte del 15 dicembre 2001, e il mondo piangeva da 4 notti le vittime dell'attacco terroristico al World Trade Center, il
vero bersaglio dell'attacco era la riunione straordinaria dei Primideniti e del Principe che vi si teneva in pieno giorno per
rendere impossibile un attacco.
Evidentemente la precauzione si era rivelata inadeguata, e il principato stava subendo l'attacco di un nemico molto
preparato.
Ma non inatteso.
Il Principe era stato messo in guarda, e ordin il provvedimento eccezionale che port alla creazione mia e di altri 4 figli
di Caino, per avere pi forze per creare il principato.
Alan del Clan Tremere, un ragazzetto pelle ed ossa, che prima dell'abbraccio sapeva fare magie solo con una tastiera
sotto le mani
Vipera del Clan Bruja, un sicario della mafia, ottimo pilota, ma con meno carattere dei copertoni della sua auto che fece
l'idiozia di innamorarsi della sua sire
Tiffany del Clan Toreador, che in vita era riuscita a diventare proprietaria di una casa editrice grazie ad un paio di
matrimoni con uomini molto pi anziani di lei.
...E Tenebra del Clan Gangrel, un Negro, guerrigliero mercenario senza onore del Kenya, che riusc a diventare la mia
peggiore spina nel fianco
Tutti i primigeniti del principato erano stati ridotti in cenere in una volta sola, e per fronteggiare l'emergenza la citt era
in mano al consiglio dei Nuovi primigeniti perche tutti riconobbero che le lotte di potere che sarebbero seguite per la
conquista del titolo avrebbero portato solo pi danni della mancanza di una figura centrale ed autoritaria.
Oltretutto da 4 notti per le strade della citt una nuova minaccia mieteva vittime e rompeva la Masquerade, una belva
sanguinaria, che nessuno che non aveva lasciato in vita nessuno che si fosse avvicinato abbastanza da avvicinarlo.
La speranza di Becker, che era diventato Primogenito Pro-tempore del Clan, era che l'unico vampiro abbastanza potente
da poter causare tanti danni era il Principe miracolosamente sopravvissuto e ridotto in frenesia dai danni che aveva

subito e dalla quantit di sangue che aveva dovuto consumare per non venir ridotto in cenere.
Naturalmente eravamo noi i pi sacrificabili allo scopo di farlo rinsavire.
Dopo due notti di indagini, in cui convenimmo rapidamente tutti e 5 sul fatto che, lo scontro diretto era una semplice
follia, e che ognuno di noi era al pi tragicamente impreparato a quella nuova vita, l'ignoto nemico del principato si
rivel essere una congrega di Assamiti che inizi ad attaccare la citt con diversi branchi affamati di sangue.
In uno di questi assalti mi avvicinai per la prima volta alla distruzione ultima, quando uno di quegli invasati riusci a
cogliermi di sorpresa tanto da affondare i suoi canini dentro di me.
Il suo sangue lontano quasi fino alla diluizione completa da Caino, e la sua volont tutt'altro che ferrea mi permise di
Soggiogarlo e volgerlo come mia arma contro i suoi fratelli. Ferito, quello che poi scopr chiamarsi Jhamal Samir
Hussein, si era rivelato utile, e sebbene l'aver gia assaggiato il mio sangue lo rendesse una costante minaccia decisi di
tenerlo, sapendo che sarei riuscito a piegarlo completamente al mio volere prima che lui riuscisse a dissanguarmi per
soddisfare la sua nuova nata dipendenza.
Riuscimmo a sopravvivere ad altri tre notti di caos tenuto nascosto alle vacche a fatica, e mentre avevamo deciso che
svolgere il compito deciso dagli anziani per noi era palesemente tentare di abbracciare il suicidio, avevamo anche
deciso che se fossimo riusciti a conseglargli il capo degli invasori ci saremmo rivelati abbastanza utili da risparmiarci la
distruzione.
Gli equilibri di potere nel gruppo erano delicati, e purtroppo Tenebra era un combattente troppo esperto per lasciarsi
semplicemente uccidere da un figlio di Haquim e liberarmi della sua presenza, troppo paranoico perche riuscissi a
dominarlo senza che ci fossero ripercussioni per me, e troppo cocciuto per farsi da parte nella mia rinnovata scalata
sociale.
La bestia a capo degli invasori aveva preso ad abitare le rovine di Ground Zero, che considerava un monumento al suo
potere, e ci convincemmo di avere una possibilit contro di lui.
Ovviamente ci sbagliavamo e stavamo per incontrare la nostra distruzione ultima, quando una coterie composta dai
nostri Sire, dal principe e da un vampiro che aveva l'aspetto di Von Dale sbaragli rapidamente il capo degli Assamiti e
mand in fuga i suoi pedoni.
Nessuno dei primigeniti si aspettava che noi riuscissimo in quello che ci avevano chiesto, ma si aspettavano che il
nostro operato distrasse per sufficente tempo l'occhio degli invasori da lasciargli il tempo di risolvere la faccenda del
principe.
Il fatto che fossimo sopravvissuti era una piacevole sorpresa.

Guerra Civile.
Il caos e il disordine aveva lasciato dei vuoti di potere da riempire, ed ognuno di noi giovani riusc ad intravedere delle
possibilit di crearsi rapidamente il proprio habitat da cui ricavare le risorse per sopravvivere nella societ Cainita.
Il nuovo primigenito Ventrue era Vicktor Von Dale, in vita gemello del vampiro che avevo conosciuto la notte della mia
morte, e che era diventato suo sire dopo l'abbraccio.
Anche se la mia strada per le sale del potere di Washington era diventata difficile da percorrere decisi di accumulare
potere ed influenza li a NY, e li il vero potere era quello economico, non politico.
Ma mentre continuavo ad accumulare potere avevo bisogno di liberarmi di Tenebra.
La sua mancanza di rispetto lo porto a minacciarmi apertamente, e se non lo avessi ucciso io per primo sicuramente
sarebbe toccato a me.
Gli attacchi iniziarono alla lontana da entrambe le parti, cercando di erodere il briciolo di influenza che l'altro aveva
guadagnato, diventando sempre meno sottili e mentre non riuscivo a dissuadere il cane dal cercare di mordermi pi lo
volevo al guinzaglio o in cenere.
La faccenda divenne presto una questione di Clan, e mentre la soluzione ovvia sarebbe stata distruggere entrambi il
Principe per mantenere la pace e non scontentare nessuno dei due Primigeniti ci costrinse ad un legame di sangue che ci
avrebbe impedito di attaccarci ulteriormente.

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