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LIMPERO BRITANNICO

1. LUNIONE DEL REGNO


Lunione della Gran Bretagna stata sancita da tre Atti di Unione con Scozia, Irlanda e
Galles. Il primo caso di colonialismo, infatti, stato quello svolto dalla GB allinterno
del suo stesso territorio, tanto da essere appunto definito colonialismo interno.
La prima regione ad essere assoggettata al diretto controllo inglese fu il Galles,
annesso con lAtto di Unione nel 1563. Fino a questo momento cerano sempre
stati numerosi scontri, soprattutto sui confini, e latto di unione non far altro che
esacerbare le disuguaglianze che gi erano presenti tra i vari sudditi della Corona.
1707=>Atto di Unione con la Scozia, con cui i rapporti erano sempre stati
piuttosto complessi. La Scozia, attraverso lAtto, fu privata del suo Parlamento ma, a
differenza del Galles mantenne il proprio sistema giudiziario anche dopo lannessione,
mantenne la propria Chiesa (presbiteriana), il proprio sistema scolastico e una
generale autonomia rispetto al Galles.
Per quanto riguarda lIrlanda, la situazione fu un po pi complessa. LAtto di Unione
con lIrlanda fu stipulato nel 1808 e principalmente per evitare che linfluenza di
stati cattolici (Francia e Spagna) causasse altre rivolte. Le prime intrusioni in Irlanda,
comunque, risalivano al XII secolo e avevano a mano a mano tolto sempre pi libert
agli irlandesi. AllIrlanda fu imposta una politica di decattolicizzazione sempre pi
forte, e questo caus limpoverimento di buona parte della popolazione cattolica, che
era esclusa da svariate professioni e, in casi estremi, anche confinata in luoghi remoti.
A partire dal 500 la presenza protestante fu sempre pi massiccia e, ai cattolici non fu
concesso n il diritto di voto, n la possibilit di assumere cariche pubbliche.
Nel 1801 il Regno della GB fu governato come un'unica entit territoriale e politica,
unicamente da Londra, attraverso un Governo centralizzato. La GB aveva ora un solo
parlamento e una religione di stato (quella protestante) garantitagli dalla successione
al trono. Gran parte delle motivazioni iniziali del colonialismo interno britannico vanno
ricercate nel tentativo di mantenere questa sovranit protestante.
Il presbiterianesimo era accettato in Scozia, ma la sua presenza in Irlanda non faceva
altro che esacerbare i conflitti che gi erano numerosi. Per quanto riguarda il Galles, la
sopravvivenza di religioni diverse da quella protestante era principalmente legata al
fatto che le funzioni non si svolgevano in inglese. Tutti i sudditi non protestanti furono
esclusi dalle cariche pubbliche da numerose leggi.
Ovviamente la stabilit nazionale dipese da molto di pi che dal tentativo di
mantenere vivo il protestantesimo: le esigenze dei mercanti e dei banchieri furono di
vitale importanza. Negli anni furono emanate numerose leggi volte a regolare il
commercio e le tasse doganali e lInghilterra manteneva uno stretto controllo sul
commercio con le colonie. Con lAtto di Unione della Scozia, gli scozzesi potevano
commerciare direttamente con le altre colonie, ma per Irlanda e Galles, la situazione
fu diversa.

Mentre lIrlanda dovette aspettare molto pi tempo perch gli fosse concessa una
certa libert negli scambi commerciali, il Galles era molto trascurato e teatro di un
fiorente contrabbando sia oltremare che tra i confini del Paese. Uno dei moventi
principali dellannessione del Galles fu proprio quello di limitare ed eliminare il
contrabbando, al fine di attivare un efficiente sistema doganale.
Nonostante levidente interesse per gli affari commerciali di questi luoghi, non cera da
parte dellInghilterra un analogo interesse nellinvestimento in queste regioni. Non
cera una vera volont di fornire assistenza e collaborazione economica. LInghilterra
riteneva che le altre civilt (soprattutto quella celtica) fossero molto arretrate e
giustificavano in questo modo la loro invasione nei territori.
Le principali ragioni per cui lInghilterra annette le regioni celtiche sono quella di
fermare il contrabbando e proteggere i confini dalle invasioni straniere (soprattutto per
quanto riguarda la Francia). Tutti questi interventi inglesi non fecero altor che
aumentare limpazienza delle regioni celtiche nel far parte delle transazioni
commerciali dellInghilterra.
1720=>Declaratory Act in Irlanda: le leggi emanate in Inghilterra diventano
vincolanti anche per lIrlanda (un simile atto sar emanato anche nel 1766 nelle
colonie americane), suscitando un ampio malcontento tra la popolazione. Con
labrogazione di questo atto nel 1872 (perch lIrlanda si era rifiutata di acquistare
merci dallInghilterra) il Parlamento irlandese pot riunirsi, ma questo dur per poco
tempo anche perch era per la maggioranza protestante.
Nonostante i numerosi scontri con lInghilterra, le regioni celtiche erano loro stesse
divise allinterno. In Scozia, ad esempio, cera una profonda divisione tra gli abitanti
delle Highlands (molto pi arretrati e rozzi) e quelli delle Lowlands (che si adoperarono
al fine di distruggere la societ degli highlanders). In Galles, invece, dove la
popolazione era molto pi omogenea, furono gli immigrati inglesi a considerare i
gallesi come dei selvaggi ed erano quindi esclusi dalla societ civilizzata.
Il giogo dellInghilterra in Irlanda cominci ben prima del 500 (quando divenne in un
certo senso formale): diverse leggi limitarono la vita degli abitanti (soprattutto dei
cattolici), il matrimonio con un cattolico determinava la perdita dei diritti civili; i
cattolici potevano lavorare solo in determinati settori e le loro possibilit allinterno
della societ erano molto limitate. I programmi ufficiali di plantation in Irlanda
iniziarono nel 500 e crebbero considerevolmente in poco tempo. Dato il malcontento
molto diffuso, la presenza militare inglese in Irlanda era molto alta, ma lesercito era
pagato dagli stessi contribuenti irlandesi.
Per quanto riguarda luso delle lingue nelle regioni celtiche, la loro soppressione port
inevitabilmente ad un revival linguistico: solamente le classi pi alte parlavano
inglese, gli altri parlavano tutti i veri dialetti. Le classi pi istruite e agiate, infatti, si
schierarono sempre dalla parte degli inglesi, cercando di importare i costumi inglesi
nelle aree celtiche e creato inevitabilmente numerosi conflitti e separazioni territoriali.
Gli interessi inglesi erano, ovviamente, sempre anteposti a quelli celtici.

I poveri, per la maggior parte, cercarono di emigrare soprattutto nelle colonie


americane attraverso contratti di indenture dove, comunque erano considerati con pi
rispetto anche per il solo fatto di essere britannici.

2. SCHIAVI, NEGRIERI E MERCANTI


Nel 700, la supremazia navale della GB era indiscussa (sia per quanto riguarda la sua
capacit di sconfiggere le altre potenze europee che per quanto riguarda il controllo
del commercio e del trasporto di merci e persone sia sulle coste sia oltremare).
Piuttosto velocemente, lImpero acquis nuovi possedimenti e il suo punto focale si
spost nelle Americhe e nelle Indie Occidentali, che rappresentavano un punto focale
per la ricchezza britannica.
Buona parte della ricchezza della GB sicuramente da imputare al traffico degli
schiavi, che dur per tutto il secolo. Le pratiche schiaviste, ovviamente, erano gi
diffuse da molto tempo nel Mediterraneo e nellAfrica subsahariana, ma fu lo
sfruttamento da parte delle potenze europee che lo rese un commercio cos redditizio
legato al concetto di colonialismo. La tratta degli schiavi riforn di manodopera i
Caraibi e lAmerica settentrionale, ma se questa pratica era gi molto diffusa, quello
che la contraddistingue fu la sua specificit razziale: le persone che erano trasportate
erano di colore e andarono a lavorare praticamente tutte nelle piantagioni fino al
1807=>abolizione del commercio degli schiavi.
Una volta arrivati nelle piantagioni, gli schiavi svolgevano numerose mansioni diverse
e gradualmente, essi sostituirono la manodopera bianca (soprattutto irlandese)
arrivata con i contratti indenture. Ben presto, con laumento dellemigrazione forzata
di schiavi, limportanza dei lavoratori bianchi nelle piantagioni and calando. Le
condizioni degli schiavi erano terribili, sia a bordo delle navi sia una volta arrivati a
terra, ma non ci misero moto a capire che potevano attuare diverse forme di protesta
per ottenere delle migliorie. Gli schiavi che riuscivano a fuggire, andavano a infoltire le
fila dei Maroon, bande di ex-schiavi (ma non solo) che organizzavano razzie e
insurrezioni nelle piantagioni (e la cui base era Nanny Town). Fu anche firmato un
trattato con questi Maroon che garantiva loro la libert in cambio della restituzione
degli schiavi ai loro padroni.
Nel corso dei secoli, la GB aument sempre di pi la sua influenza nelle Indie
occidentali, soprattutto per limitare le azioni spagnole. Qui gli schiavi erano usati per
le pi svariate mansioni, tutte legate alla coltivazione della canna da zucchero, bene
primario di consumo in Inghilterra.
Gli schiavi, a differenza dei lavoratori indentured, avevano la possibilit di assicurare
un rifornimento praticamente continuo di braccianti attraverso la loro riproduzione.
Anche se a volte godevano di qualche privilegio, le donne erano generalmente anche
sfruttate sessualmente, per cui furono emanate diverse leggi che sostenevano che lo
status di eventuali figli nati da donne di colore e uomini bianchi, assumessero lo status
della madre.
Le rivolte degli schiavi erano frequenti e spesso represse con la violenza, poich a
nessuno interessava la loro condizione.

Verso la fine del secolo, cominci a farsi strada un sentimento antischiavista, legato
anche alle ideologie illuministe. Se alcuni abolizionisti sostenevano che la schiavit
fosse incompatibile con il progresso umano, altri erano pi legati a questioni religiose:
cristiani evangelici e protestanti svolsero un ruolo fondamentale nella lotta contro la
schiavit. La redenzione degli schiavi verso il cristianesimo inizia ad essere uno dei
punti fondamentali delle azioni abolizioniste . questo movimento crebbe velocemente,
fino alla creazione nel 1787=>Societ per labolizione del commercio degli
schiavi.
1807=>abolizione della tratta degli schiavi.
1833/34=>abolizione della schiavit. Gli schiavi rimanevano comunque vincolati
agli ex padroni per cui dovevano continuare a svolgere dei lavori per un certo numero
di anni, in cambio di sostentamento. Molti schiavi si trasferirono per in altri luoghi
dove poterono vivere come uomini liberi.
A differenza delle Indie Occidentali, in Africa orientale la schiavit non fu abolita
neanche dopo lemanazione delle leggi da parte della GB, soprattutto a causa della
separazione tra commercio e possesso di schiavi (che in molte zone fu abolito
solamente nel 900).
1787=>creazione di una colonia libera nera.
1808=>la Sierra Leone diventa una colonia britannica.
La posizione di prestigio che avevano acquisito le colonie delle Indie occidentali, cal
dopo lemancipazione degli schiavi e a causa del declino delleconomia di piantagione.
Ovviamente, questa posizione di prestigio, comportava la possibilit di ottenere certi
privilegi e concessione dal Governo. Erano molte le leggi che governavano gli scambi
commerciali tra le diverse colonie, cos come quelle che determinavano le tariffe
doganali (che fino allintroduzione del libero scambio erano protezionistiche nei
confronti dei beni inglesi). Spesso le compagnie commerciali versavano una certa
quota alla Corona, in base alla quale gli era concesso un monopolio commerciale.
Attraverso questo sistema mercantilistico, le colonie fornivano alla madrepatria le
materie prime in cambio di prodotti finiti: le colonie rimasero sempre subordinate alle
esigenze britanniche e ognuna di loro deteneva un certo monopolio. Questo scambio
monopolistico fu sempre sostenuto dalla Marina Britannica che acquistava sempre pi
potenza.
In questo periodo strettamente legato al commercio, i popoli che non se ne
interessavano erano inevitabilmente considerati primitivi ed arretrati e questo loro
status giustificava in qualche modo lappropriazione di terreni da parte della GB. Tutti
concordavano sul fatto che questi popoli arretrati avrebbero solamente tratto un
beneficio dallintervento della GB nel loro commercio.
I temi importanti in questo periodo furono, quindi, il commercio di esseri umani e di
persone, ma divent anche molto importante la gestione della rivalit tra le varie
potenze europee che volevano conquistare sempre pi territori a discapito luna dalle
altre. Ci furono rapidi scambi di territori in India, America e nei Caraibi, senza mai
pensare alle esigenze della popolazione locale. Ci furono diverse guerre anglo-francesi,
la pi decisiva delle quali fu quella del 1763 (Guerra dei Sette anni) che prosciug le

finanze britanniche e la lasci vulnerabile in America. LImpero, allo stesso tempo si


ampli molto, cos come linteresse in Asia meridionale.
In America inizia a nascere un certo risentimento nei confronti dei britannici (che
porter allindipendenza) a causa delle molte restrizioni e tasse che sono imposte dal
governo britannico, e da parte dei francofoni cattolici del Canada che vedevano di
cattivo occhio le azioni anti-cattoliche della GB.

3. LA COLONIZZAZIONE DEL NUOVO MONDO


Le colonie atlantiche (che in seguito sarebbero diventate lAmerica) si svilupparono
parallelamente a quelle caraibiche, ma in maniera piuttosto differente.
La realt della colonizzazione americana, ricondotta allemigrazione pi che alla
conquista: queste colonie erano caratterizzata da una grande quantit di bianchi che
avevano scelto di emigrare volontariamente (oppure attraverso contratti indentured) e
avevano un alto livello di libert politica. Gli effetti di questa colonizzazione ebbe
comunque terribili conseguenze per gli amerindi.
I nativi americani lasciarono piuttosto velocemente il posto ai colonizzatori sia perch
morivano per mezzo delle malattie a loro sconosciute e a causa della perdita di terreni
che, se a prima vista risultavano desertici e non sfruttati, erano invece usati dai nativi
per la caccia. Le popolazioni diventarono quindi sempre pi dipendenti dai coloni a
causa dei cambiamenti intervenuti nellagricoltura che divent sempre pi legata al
commercio.
I primi emigranti erano prevalentemente giovani, maschi e celibi, ed andarono a
formare la popolazione delle prime settler colonies. Ci che rendeva le colonie
americane cos attraenti era la libert che promettevano: queste colonie nel 700 e 800
diventarono luoghi in cui le piccole sette religiose potevano agire indisturbate e la
situazione religiosa era molto diversa rispetto alla GB. Queste colonie offrivano,
inoltre, numerose merci che non erano presenti nella madrepatria. Infine, era anche
lenorme disponibilit di terre che convinse molte persone ad emigrare.
Nonostante la numerosa quantit di persone che sbarcarono con contratti indentured,
la maggioranza della societ americana del 700 pu essere considerata middle class,
e composta soprattutto da proprietari terrieri e lavoratori della working class: la
componente aristocratica era praticamente assente in queste zone. Queste settler
colonies godettero di un ampio grado di libert politica (grado che era concesso
solamente alle colonie bianche). Il sistema del governo rappresentativo britannico,
agiva per mezzo di assemblee elettive; le questioni della difesa e della tassazione
rimanevano nelle mani del governo britannico, mentre le assemblee delle colonie
avevano la possibilit di approvare leggi che fossero applicate specificatamente per
ogni realt locale.
Quello che stava a cuore a Londra, era soprattutto la regolazione del commercio, e fu
solo quando questo entr in conflitto con la politica che la GB inizi a preoccuparsi
delleffettiva governance dellAmerica. La costante crescita della popolazione e
delleconomia delle colonie americane, le rese sempre pi insofferenti nei confronti

delle limitazioni imposte dalla GB al loro commercio. Durante e dopo la Guerra dei
Sette Anni, le tensioni tra America e GB si inasprirono ancora di pi, soprattutto perch
i coloni si erano rifiutati di interrompere i loro scambi commerciali con i rivali della GB.
Dopo il conflitto, la presenza della GB nelle colonie americane sempre pi massiccia,
cos come le loro imposizioni fiscali e politiche, e questo non fa altro che alimentare il
malcontento.
I coloni americani sentivano che i loro interessi erano sempre subordinati a quelli di
Londra e del governo centralizzato, cosa che divent sempre pi evidente dopo lo
Stamp Act (che imponeva un'imposta su tutte le transazioni commerciali). 12 delle 13
colonie protestarono, la legge fu abrogata, ma il parlamento britannico continu ad
ignorare le esigenze dei coloni.
1766=>Declaratory Act simile a quello irlandese che permetteva alla GB di imporre
quanti dazi volesse. Anche se questo fu abrogato (assieme a molti altri atti), la
situazione non miglior.
1773=>Tea Act era un atto volto a favorire lazione della Compagnia delle Indie (che
stava andando in crisi) e che permetteva di vendere il the direttamente ai
consumatori. Peccato che la Compagnia fosse vista di cattivo occhio in America, in
quanto rappresentante dei regimi monopolistici che la GB voleva imporre.
16 dicembre 1773=>Boston Tea Party. Come risposta al danneggiamento del
carico delle navi ormeggiate, la GB impose ancora pi controllo sulla politica e sul
commercio americani attraverso lemanazione di una serie di atti volti anche a
cambiare la costituzione dello Stato. I coloni americani si sentono sempre pi
minacciati dalla GB, soprattutto temono che la sua influenza possa espandersi anche a
sud.
1774/1776=>si tengono due congressi continentali, nel secondo dei quali fu
firmata la Dichiarazione di Indipendenza americana.
I ribelli americani trovarono sostegno nei nemici della GB (francesi e pi tardi anche
spagnoli), ma le colonie delle Indie Occidentali continuarono a rimanere fedeli alla
madrepatria (dove i piantatori godevano di una certa influenza).
1780=>le truppe britanniche guidate da Cornwallis si arrendono ai coloni.
Laccordo di pace fu formalizzato nel 1783 attraverso il Trattato di Versailles, in
base al quale la Spagna e la Francia avrebbero restituito alla GB le colonie che
avevano conquistato durante la guerra, a patto che questa consegnasse alla Francia le
colonie che si era annesse. Nello stesso anno fu anche formalizzato un accordo di
libero scambio con gli Stati Uniti. La perdita dei territori americani non segn una
perdita significativa di potere per la GB, che ben presto conquist nuovi territori.
La Guerra di Indipendenza americana considerata allo stesso modo importante,
proprio perch per la prima volta spost il punto focale di interesse della GB verso altri
territori a cui non si era mai interessata. Inoltre, questa sconfitta fu una delle poche
subite dalla GB nel 700. Se nelle altre guerra la GB aveva combattuto contro potenze
straniere, qui per la prima volta si era trovata a combattere contro i suoi stessi
connazionali britannici e protestanti (che ricevettero un importante aiuto dalle potenze
cattoliche). Lesito della guerra influenz la direzione della futura espansione della GB,

che per la prima volta inizia a focalizzarsi ad est (a causa dellabolizione del
commercio degli schiavi e dalla conseguente perdita di interesse per le Indie
Occidentali).
Non tutte le colonie atlantiche andarono perse nel 1783: molti coloni lealisti si
trasferirono in Canada, la prima colonia ad ottenere un autogoverno responsabile.
Incoraggiando lemigrazione dei coloni verso il Canada, e assegnando appezzamenti di
terra ai coloni che erano rimasti leali alla Corona, la GB sperava di aumentare la sua
influenza in questo territorio misto abitato anche da cattolici. Il Canada meridionale
rimase prevalentemente francese e tra il 1830 e il 1840 una ribellione minacci di
spezzare lequilibrio che era stato trovato tra britannici e francesi.

4. DOPO LAMERICA
Dopo un secolo di guerre con le varie potenze straniere, la Marina Britannica assunse
un ruolo strategicamente importante non solo per proteggere le coste delle colonie.
Con la perdita delle colonie americane, linteresse della GB inizi a spostarsi nel
Pacifico e in Asia, zona fiorente di traffici navali. Furono create nuove settler colonies
bianche (Australia e Nuova Zelanda) che nel 1860 disponevano gi di forme di
autogoverno responsabile come quella canadese. Le ragioni per le numerose
esplorazioni nel Pacifico furono numerose: cera una continua ricerca di nuove risorse
e ricchezze, accompagnata anche dalla ricerca di nuovi porti e golfi. Si risveglia inoltre
linteresse scientifico per i luoghi esotici e sconosciuti, in cui vivevano culture diverse
da quella britannica.
1788=> creazione della prima colonia penale nel Pacifico. Spedire i propri
prigionieri oltremare (prima venivano spediti in America) sembrava un gesto ovvio alla
GB, e in queste nuove terre avrebbero anche potuto sfruttare il lavoro forzato dei
prigionieri ottenendo numerosi vantaggi economici e commerciali. Il progetto di
creazione delle nuove colonie penali era molto ambizioso sia perch queste si
trovavano molto lontane, sia perch i territori erano totalmente sconosciuti. Il metodo
di governo, ovviamente, data la natura dei deportati non poteva essere lo stesso delle
colonie americane. La nuova colonia divent un ibrido tra una colonia militare diretta
dagli ufficiali di Marina, ma basata sul sistema legale della madrepatria. Lobiettivo era
quello di trasformare questi delinquenti in persone modello che avrebbero posto le
basi per i futuri insediamenti in questi territori.
Per i primi coloni la vita fu durissima, a causa della vastit del territorio, della
mancanza di risorse e soprattutto di carestie ed epidemie di malattie sconosciute.
Questa nuova presenza sulle coste del Pacifico divenne di fondamentale importanza
strategica. Nei primi anni di insediamento, i galeotti erano destinati a lavori pubblici
oppure assegnati loro da un padrone; disponevano anche di un certo tempo libero che
gli permetteva di dedicarsi ad attivit autonome. Le donne erano si dedicavano
solitamente al lavoro in fabbrica oppure al servizio domestico. Per tutti quelli che si
ribellavano cerano punizioni corporali molto dure, che servissero da esempio per
future proteste.

1800=> molti dei privati che si avvalevano del lavoro dei detenuti erano a
loro volta ex detenuti che avevano scontato la pena e avevano scelto di rimanere l
per iniziare una nuova vita. A met 800 le condizioni dei lavoratori forzati
peggiorarono: non cera pi tempo libero e le persone pi ribelli venivano mandate in
insediamenti isolati (prigioni allinterno di altre prigioni). Anche le concessioni di
terreni ai detenuti cessarono, creando una manodopera di ex lavoratori forzati da
destinare alle nuove colonie.
Ci fu allo stesso tempo, una grande crescita demografica: al numero di forzati che
venivano deportati sui territori, si aggiungeva quello dei nuovi nati, cos che la
popolazione ben presto era composta prevalentemente da giovani, che a loro volta si
riproducevano (soprattutto perch la quantit di terra che veniva assegnata variava in
base al numero dei figli). Le donne erano molto svantaggiate, in quanto non potevano
neanche scegliere che lavoro fare. Solo nel 900 si raggiunger una parit numerica
tra uomini e donne. Non solo le donne avevano un trattamento differenziato: questo
succedeva anche ai deportati politici (soprattutto se irlandesi) che venivano segregati
rispetto ai loro compagni. A questa popolazione bianca, si aggiungeva anche quella
degli ex schiavi che erano stati condannati e successivamente deportati.
1867=> la deportazione dei condannati giunge al termine.
Tutte queste attivit britanniche si svolsero su un territorio che era gi abitato dalla
popolazione aborigena, che si vide privata dei territori di caccia, dei mezzi di
sostentamento e di un posto dove vivere. Nei primi tempi, i funzionari britannici furono
molto cauti nei rapporti con gli aborigeni (anche se non esitarono a rapirli per cercare
di inserirli nella societ britannica come mediatori), ma gi alla fine del 700 iniziarono
numerose spedizioni punitive volte ad eliminarli completamente, anche se la maggior
parte furono uccisi dalle varie epidemie portate dai bianchi. Come in molte altre
colonie, questo popolo fu considerato primitivo e arretrato, incapace di adattarsi ai
meccanismi occidentali .
Uno dei capitoli pi famosi degli scontri con gli aborigeni, fu quello avvenuto nella Van
Diemens Land, che costrinse il governatore generale a dichiarare la legge marziale a
causa delluccisione di alcuni coloni da parte degli aborigeni. Fu creata una Black
Line per spingere gli aborigeni verso sud e rinchiuderla nei territori a loro destinati: il
piano fu un fiasco.
Lidea della protezione degli aborigeni prese velocemente piede anche in patria, dove
furono create diverse associazioni con questo scopo. Nellottica dei britannici, le
popolazioni aborigene che abitavano sui territori da loro occupati, non facevano
nessun uso produttivo della terra, e questo port alla nascita del concetto di Terra
Nullius secondo il quale la terra era di chi la sfruttava. Questo concetto fu alla base di
tutti gli insediamenti britannici in queste zone e spinse nellisolamento le trib.
Diversamente dalle altre colonie in cui gli insediamenti bianchi erano in minoranza,
ben presto lAustralia divent la rappresentante della civilt britannica dal capo
opposto del mondo (tanto che, il diritto di voto era concesso tanto ai proprietari terrieri
quanto ai loro salariati), e lautogoverno responsabile cre una GB in miniatura. Alla
base della creazione di queste settler colonies responsabili, ci fu ovviamente il
passaggio da colonie penali a insediamenti coloniali.

1831=> si inizia a sponsorizzare lemigrazione nelle colonie del Pacifico,


attraverso viaggi marini gratuiti. Con il tempo nuove colonie andarono ad aggiungersi
a quelle gi create, sia grazie allo spostamento massiccio della popolazione, che
grazie agli interessi politici: le nuove colonie furono create per impedire ai francesi di
insediarsi in questi territori.
Nonostante si svilupp come economia prevalentemente agricola e pastorale,
lAustralia si rivel una societ altamente urbanizzata. Ci fu la creazione di una
consistente classe lavoratrice bianca, ma a causa del clima a cui i britannici non erano
abituati, spesso i proprietari terrieri ricorsero allaiuto di braccianti aborigeni, oltre
allutilizzo di braccianti indentured provenienti dalle zone limitrofe.
A sud-est dellAustralia, si estendeva la Nuova Zelanda che sarebbe anchessa
diventata una settler colony, ma profondamente diversa dallAustralia. La Nuova
Zelanda si dimostr da subito una zona pi facile da colonizzare, sia per il clima che
per la composizione dei terreni, era una zona ricca di legname e che permetteva
quindi la costruzione di imbarcazioni. Gi prima della colonizzazione lattivit
commerciale sullisola era fiorente: sia americani che francesi usavano le sue coste
come avamposti per il commercio.
1839=>insediamento permanente in Nuova Zelanda, lattivit era svolta da
imprenditori privati con il consenso della comunit indigena locale: i maori.
Riformatori e soprattutto missionari sostennero che la speculazione economica in
Nuova Zelanda stava diventando cos alta ed insostenibile che portava i maori verso
una situazione di anarchia, che avrebbe messo loro stessi in pericolo; lazione dei
missionari era anche spinta dalla necessit di allontanare ogni possibile rivale dal
territorio.
1840=>La Nuova Zelanda diventa un protettorato britannico, attraverso un
trattato viene riconosciuta ai maori la propriet della terra, offriva loro la protezione e
la sudditanza del Regno Unito in cambio della concessione ai britannici del diritto
esclusivo di acquistare le terre che i maori erano disposti a vendere. Ovviamente,
attraverso alcuni espedienti, i britannici riuscirono ad ottenere terre a pochissimo
prezzo, e le tensioni tra loro e i maori si inasprirono, scatenando una serie di guerre
che si propagarono per il Paese.
Nonostante la popolazione maori calasse a vista docchio, a questi indigeni furono
concessi privilegi che in Australia non erano stati concessi: alle donne maori era
permesso di votare e ai maori stessi erano stati concessi dei seggi in Parlamento. A
met 800 fu anche concessa loro una costituzione federale e unassemblea generale.
Questo modello di settler colony non fu il solo modello di colonizzazione presente sui
territori orientali. Linsediamento dei britannici nelle Indie orientali, non fu per niente
semplice, anche a causa delle potenze rivali che erano gi presenti sul territorio. Fu
grazie alle numerose guerre (tra cui anche quelle Napoleoniche) nel corso del 700 che
i britannici riuscirono ad impossessarsi di alcuni importanti territori nella zona,
soprattutto per proteggere il territorio dai francesi.
1811=>la GB occupa tutte le colonie olandesi, che vennero in seguito restituite a
patto che alla GB fosse concessa una base mercantile e la libera navigazione.

1815=>viene introdotto il concetto di Colonia della Corona per denominare tutte le


acquisizioni territoriali del periodo. Il parlamento imperiale esercitava un totale
controllo su questo tipo di colonie e gli organismi locali dovevano conformarsi a quelli
di Westminster. Oltre a questo tipo di colonia si diffusero anche i protettorati che
venivano affidati a sovrani locali ma non conferivano nessun diritto di cittadinanza agli
abitanti.
A met 800 lunica settler colony senza un governo responsabile era la colonia del
Capo (che era stata occupata nel 1795 sempre per impedire ai francesi di farlo). Ci
furono molte rivendicazioni territoriali, fino a quando i coloni olandesi (boeri) che la
abitavano diventarono formalmente cittadini britannici, cambiamento che provoc non
poche tensioni.
Mentre nella prima parte dell800 linteresse britannico per lAfrica era ancora
piuttosto tiepido, la sua espansione continu in altre parti del globo, soprattutto nei
confronti delle Isole Falkland (dichiarate colonia della Corona nel 1832). Nonostante le
numerose rivalit con la Francia, non sono da dimenticare neanche quelle con la
Spagna, soprattutto per quanto riguarda lo stretto di Gibilterra.
Tutte queste conquiste oltremare dimostrano quanto la potenza imperiale della GB
dipendesse dalla sua superiorit navale. LImpero non soltanto si era espanso nel
Pacifico, ma ora aveva in suo possesso anche una serie importante di porti e golfi che
gli assicuravano quella preminenza imperiale che ebbe per moltissimi anni.

5. LA GRAN BRETAGNA IN INDIA


Quando la GB si trov in India, si accorse che non era un territorio unito: era formato
da numerose piccole realt governate in modi diversi e con culture estremamente
diversificate. Sul territorio erano inoltre presenti molte grandi potenze che gi da
tempo esercitavano i loro commerci per concessione dei sovrani locali.
La principale impresa commerciale della GB in India era la Compagnia delle Indie
(fondata nel 1600), fondata da privati e che deteneva il monopolio di tutti i traffici
britannici in Oriente. Era uno strumento economico e politico che agiva sia a vantaggio
dei suoi soci, sia a vantaggio della GB; la Compagnia godeva inoltre del diritto di
giurisdizione nei confronti dei cittadini britannici che si trovavano sul territorio.
La presenza britannica in India si rafforzo di pari passo con la perdita delle colonie
americane e limportanza assunta da questo territorio, ormai non riguarda pi
solamente le merci che produce, ma anche un simbolo della potenza britannica
oltremare , agendo da scuola per i futuri funzionari coloniali (ruolo che svolger fino
al 900).
Furono molti i tentativi britannici di proteggere lIndia dalle altre potenze, tra i quali
possiamo ricordare le guerre anglo-birmane (tra 1823 e 1826) che porteranno alla fine
allannessione di parti del territorio della Birmania. Attraverso lacquisizione di altri
territori sottratti alle potenze europee (come Mauritius e Ceylon), la GB riusc a creare
un ampio cerchio di protezione attorno allIndia e a permettere alla Compagnia di

diventare una transnazionale in cui interessi finanziari e politici erano strettamente


legati tra loro.
Nel 1700 sul territorio indiano erano gi state create 3 presidenze (Bombay, Madras e
Bengala) ed erano state concesse alla GB delle piccole stazioni commerciali: in cambio
di queste i sovrani locali si aspettavano che la GB li avrebbe aiutati contro la pirateria
e ad organizzare la riscossione delle imposte. Ben presto, infatti, linteresse della
Compagnia si spost da interessi meramente commerciali ad interessi fiscali.
1757=>la Compagnia sconfigge le forze moghul (dopo un conflitto scatenatosi a
causa della fortificazione di Calcutta per difendersi dai francesi) e inizia la vera
espansione nel territorio. Le presidenze fondate in India dominavano aree sempre
pi vaste di territorio, grazie soprattutto agli eserciti e alle corti di giustizia. Iniziano in
questo periodo anche una serie di dissensi attraverso lo sviluppo di alcune figure di
spicco allinterno della Compagnia: i nababbi (il pi famoso dei quali fu Robert Clive).
Nonostante la ricchezza che si era creata, verso il 1770 la Compagnia inizi ad andare
male, costringendo il Governo britannico ad agire attraverso un intervento regolatore.
1773=>Lord North emana il Regulating Act, un provvedimento che cambiava il
ruolo della Compagnia, sancendo il principio dellautorit del Governo sulle attivit
della Compagnia e istituendo la figura del Governatore Generale che doveva
amministrare tutte e 3 le presidenze. Il principale motivo di sdegno da parte dei
funzionari della Compagnia fu ovviamente il diritto di intervento governativo:
attraverso questa procedura, la Compagnia diventava sempre meno indipendente. La
Compagnia non aveva perso n il monopolio commerciale, n il ruolo nella riscossione
dei tributi, ma attraverso la creazione di un Board la GB aveva giurisdizione sulle sue
attivit civili, militari e fiscali.
Ciascuna delle presidenze continuava a mantenere il proprio esercito, formato
soprattutto da Sepoys (soldati indiani che facevano parte della casta guerriera) e in
minoranza da britannici. Questi eserciti erano necessari per mantenere il controllo
sulla popolazione, per controllare il commercio e per lespansione territoriale (che a
sua volta finanziava lo stesso esercito).
1857=> Rivolta dei Sepoys. La situazione ritorna a posto un anno dopo, ma la
composizione dellesercito non sar pi la stessa.
Allinizio dell800 in buona parte dellIndia inizia a svilupparsi un'lite indiana, a cui gli
inglesi impartiscono una educazione di stampo occidentale nel tentativo di tenerla
sotto controllo e di sviluppare una classe di amministratori, senza la quale lIndia
britannica non avrebbe potuto funzionare. Fino al 1858, il numero dei britannici in
India rimase molto contenuto, la maggioranza di loro erano funzionari della
Compagnia e con la sua trasformazione, questi lasciarono il posto agli emissari e agli
amministratori. Per quanto riguarda la presenza delle donne, questa era molto bassa,
perch raramente a questi funzionari era concesso di partire con la famiglia al seguito.
Solamente durante il corso del secolo questa minoranza cominci a crescere con
larrivo nel Paese di missionarie e infermiere.
La popolazione indigena divenne sempre pi mobile. Molte delle professioni che prima
svolgevano erano ormai scomparse con larrivo dei britannici e di nuove forma di

agricoltura che causarono molte carestie. Molti indiani si misero al servizio dei
britannici, soprattutto attraverso contratti indenture (dato che con labolizione della
schiavit mancava forza lavoro nelle piantagioni).
In GB, nel frattempo, il clima politico era molto cambiato, il movimento per il libero
scambio (che si opponeva al protezionismo e ai monopoli) stava prendendo sempre
pi piede, di pari passo con la perdita di molti monopoli da parte della Compagnia.
Le varie amministrazioni indiane iniziarono ad agire su una serie di costumi indiani che
per gli occidentali erano inconcepibili e che, secondo loro, frenavano lo sviluppo della
societ (tra questi ricordiamo limmolazione delle vedove sul letto di morte del
marito). Linglese doveva diventare la lingua di stati indiana e loccidentalizzazione
avrebbe sicuramente migliorato la condizione della popolazione, oltre a mantenere la
fedelt delle lite. Labolizione di numerose pratiche indiane, non tenne conto delle
differenze tra quelle che erano adottate dalle lite e quella adottate dalla maggioranza
della popolazione, assumendo che le tradizioni delle caste pi alte erano per forza
anche quelle degli strati pi poveri della societ. Queste riforme non fecero altro che
rinforzare il potere delle caste e conferire ai bramini uninfluenza sproporzionata
rispetto al ruolo che effettivamente avevano. A causa di tutte queste riforme attuate,
lIndia rimase molto arretrata rispetto allEuropa che stava iniziando il suo processo di
industrializzazione.
Per quanto riguarda la religione indiana, la politica della Compagnia era sempre stata
quella del non intervento. Le religioni indiane venivano tollerate, e ai missionari per
molto tempo era stato vietato lingresso nel territorio (questo fino al 1813).
Il settore che sfugg veramente ad ogni controllo da parte della Compagnia era quello
del commercio delloppio con la Cina. Lostilit del governo cinese riguardo
allimportazione di questo bene non ne ferm la produzione, e costrinse anche la
Compagnia a cercare sistemi illegali per riuscire a mandarlo in Cina. La Compagnia si
sforz sempre di nascondere la propria posizione in questo traffico, anche se il fatto
che fosse lei a gestire il contrabbando era abbastanza evidente. Ovviamente le
continue importazioni illegali di oppio, causarono numerose guerre tra trafficanti
britannici e Cina (le famose Guerre dellOppio, con cui lInghilterra riusc anche ad
aggiudicarsi la colonia di Hong Kong) che aprirono questo territorio al commercio e alla
penetrazione straniera. Dopo la seconda guerra delloppio il suo commercio venne
legalizzato attraverso listituzione di dazi.
La prima met dell800, fu quindi un periodo di grandi espansioni per la GB: ci furono
diverse annessioni territoriali, e il ruolo della Compagnia diventa sempre pi politico. Il
Governatore generale dellepoca apr la strada alla costruzione di ferrovie , di navi a
vapore e di canali di irrigazione, permise la costruzione delle universit indiane e
introdusse la Doctrine Of Lapse, secondo la quale i territori dei principi indiani che
morivano senza eredi maschi, sarebbero passati direttamente alla GB.
Ci furono molte ribellioni in questi anni, e tutte supportavano lidea che la GB cercasse
di imporre in India valori estranei ai suoi cittadini. Il risentimento nellesercito era
molto alto, soprattutto a causa dellintroduzione di nuovi regolamenti che furono usati
come capro espiatorio per linsurrezione del 1857.

1857=>Great Mutiny. Quella che era partita come una ribellione dellesercito, si
espanse ben presto in tutte le fasce della societ, e colse i britannici piuttosto di
sorpresa. La risposta dei britannici (che ci misero un anno per rimettere a posto la
situazione) fu piuttosto violenta. Il risultato fu la perdita dei poteri della Compagnia e il
trasferimento delle sue funzioni al Governo diretto britannico. Con labolizione della
Compagnia, rimasero comunque diversi piccoli Stati che rimasero in un certo senso
indipendenti a patto che assicurassero la lealt alla GB. Il numero di soldati
britannici aument, la presenza dei Sepoys era sempre molto alta, ma questo bast a
scoraggiare le future rivolte.

6. CRESCITA GLOBALE
Nel corso dell800 lImpero britannico si espanse su moltissimi territori vicini e lontani
dalla madrepatria. Per governare tutti questi territori, per, non fu usata una sola
forma di governo. Tutte queste annessioni, non furono accidentali, ma furono una
conferma dellaggressiva politica imperiale ed espansionistica della GB in questi anni:
la missione civilizzatrice and di pari passo con quella affaristica, i territori conquistati
non erano scelti a caso.
Uno dei principi importanti in questo secolo fu quello di autogoverno responsabile,
concesso per primo al Canada, in modo da assicurarsi la sua lealt. Alle colonie che
venivano considerate sufficientemente mature veniva concessa la possibilit di
legiferare sugli affari interni, mentre la GB si sarebbe occupata di difesa e politica.
Questo esperimento riguard solamente le settler colonies bianche, mentre gli
indigeni erano considerati troppo arretrati perch gli fosse concessa una minima
autonomia. Ovviamente, la GB non concede lautogoverno a caso, ma lo fa perch lo
vede come un modo di risparmiare fondi, dato che dora in poi queste colonie
avrebbero pagato tutto di tasca loro. Le colonie rimangono sempre legate alla
madrepatria dai rapporti commerciali (che vanno praticamente solo a vantaggio della
GB).
Nella scelta di governo delle varie colonie, la questione della razza diventa di estrema
importanza: mentre le settler colonies si muovevano verso lindipendenza, cerano
molti altri territori che vedevano una scarsa presenza europea al loro interno: alcune
diventarono colonie della Corona, mentre altre si trasformarono in protettorati. Per
quanto riguarda lIndia, questa manteneva una forma di governo simile a quella di una
colonia della Corona, ma disponeva anche di una propria rappresentanza a Londra e
gestiva a sua volta altri territori. Lontanissima dai principi dellautogoverno si trovava
invece lIrlanda, le cui faide allinterno tra varie classi sociali, non erano state risolte
neanche dallAtto di Unione. Cerano altre aree, inoltre, in cui la GB non era presente
direttamente, ma dove influiva in maniera indiretta: questo il caso dellAmerica
Latina che era legata alla GB dal commercio.
Una delle colonie pi difficili da gestire fu lEgitto. Il ruolo della GB in questo Paese,
risaliva a molto prima della sua occupazione militare (nel 1882) ed era strettamente
legato alle sorti dellImpero Ottomano. Per buona parte dell800, la GB ebbe una
posizione filo-ottomana, mentre questo Impero lottava per bloccare gli impulsi delle
altre potenze occidentali e le spinte indipendentiste al suo interno. Mano a mano che

la crisi nellImpero si aggravava, la GB mand sempre meno aiuti, mentre i suoi


tentativi per occupare lEgitto iniziarono a farsi sentire, soprattutto dopo lapertura del
Canale di Suez.
1875=>la GB detiene buona parte delle azioni del Canale
1878=>Francia e GB intervengono congiuntamente per tenere
controllo la situazione in Egitto e proteggere i loro investimenti nel Canale.

sotto

1882=> aumentano le insurrezioni nel Paese e la GB (a fronte dello scarso


interesse della Francia nei confronti di una azione in Egitto) decide di bombardare il
porto di Alessandria. Questa si rivel una scelta sbagliata, perch le insurrezioni al
posto di calmarsi aumentarono, e la GB fu costretta ad inviare sul territorio forze
militari. In questo modo lEgitto passa sotto il diretto controllo della GB.
Fino a questo momento, lAfrica si era resa utile solamente per il commercio degli
schiavi e la presenza britannica consisteva solamente in squadre antischiaviste che
pattugliavano le coste. Con labolizione del traffico degli schiavi, gli interessi
commerciali dellAfrica si spostarono verso lolio di palma (il cui commercio non era
comunque tanto redditizio quanto quello degli schiavi). Verso la met dell800 lAfrica
diventa un luogo di esplorazione di numerosi personaggi e studiosi come David
Livingstone. Dopo la scoperta di numerosi giacimenti di diamanti nel Sudafrica, si
cerca la sua annessione e questo diventa uno dei punti focali di interesse della GB in
questi anni (seconda met dell800). Anche in queste zone, il colonialismo si apr
grazie alle compagnie commerciali a cui successivamente si sostitu lo Stato. LAfrica
era comunque molto meno redditizia, e anche per questa ragione rimase molto meno
sviluppata rispetto agli altri territori.
Alcune delle ragioni per questo sottosviluppo africano, sono da ricercare innanzitutto
nel fatto che la GB dovette fare i conti con gli indigeni che a loro volta erano
interessati allespansione; e poi perch cera una enorme diffusione dellislamismo
(che port a diverse ribellioni, la pi famosa delle quali fu quella che port allo scontro
contro le truppe del Mahdi e alla morte di Gordon). La GB decise che per evitare gli
scontri con le varie popolazioni, era meglio mantenere un basso profilo in Africa, e
decide quindi di adottare il sistema del governo indiretto, attraverso numerosi accordi
con i sovrani locali.
Durante l800 guerre e conflitti locali si susseguirono senza sosta in India, in Irlanda e
in Nuova Zelanda.
Quali furono le spinte che alimentarono lenorme espansione ottocentesca della GB?
In alcuni casi i fattori furono economici o strategici, ma anche il progresso tecnologico
ebbe un ruolo importante a supporto dellespansione. Un altro fattore importante fu il
riemergere di conflitti con le altre potenze europee, che spinse la GB a conquistare
sempre pi territori (soprattutto in Africa e nel Pacifico) per limitare la loro influenza
oltre a garantirsi importanti stazioni di sosta per i lunghi viaggi in mare.
1884-1885=>Conferenza di Berlino in cui Bismarck stabilisce la divisione
dellAfrica tra le potenze europee. La Germania inizia a diventare sempre pi potente e
a rappresentare una minaccia per la GB, che capisce di non essere pi la potenza

dominante nel mondo, ma continu a rivendicare la sua autorit politica (lasciando in


secondo piano la supremazia economica).
1870=>Grande Depressione in GB, con ripercussioni un po in tutto il mondo. I dazi
che erano stati imposti dalle potenze europee e dagli Stati Uniti erano molto alti, e
appare ben presto chiaro che la GB non ritorner mai ad avere linfluenza che aveva in
passato.
1895=>Chamberlain diventa Ministro delle Colonie e lo sviluppo coloniale
ritorna ad essere una voce importante per la politica della GB che anche coadiuvata
dalle nuove tecnologie (anche se poi queste si rivelarono molto dispendiose). La GB si
accorse ben presto che le spese erano molto pi dei guadagni, anche se queste
cadevano soprattutto sui colonizzati. Nonostante le preoccupazioni per i costi, un
futuro senza Impero era ancora impensabile per la GB.

7. GOVERNARE UN IMPERO
Come fecero i britannici a mantenere lordine sui numerosi territori e popoli diversi che
avevano conquistato?
La maggior parte dei britannici erano convinti che il destino della GB fosse proprio
quello di governare tutti i popoli, che loro erano stati creati per quello, e che gli altri
popoli fossero inevitabilmente arretrati e lunico modo per sopravvivere era quello di
essere civilizzati dalla GB. Via via che la supremazia della GB andava in crisi, verso
la met dell800, molti iniziarono a vedere lImpero solamente come un mezzo di
sopravvivenza economica e politica, piuttosto che come un mezzo per portare alla
civilt i popoli pi arretrati e inferiori, e per aiutarli a sfruttare al meglio le loro risorse.
I rapporti con le popolazioni autoctone furono diversi da colonia a colonia. Nelle
colonie americane, i primi colonizzatori commerciarono con le popolazioni locali,
impararono da loro e cercarono in qualche modo una convivenza pacifica (almeno
allinizio), ma ben presto questo si trasform in conquista e dominio, oltre che in
espropriazione dei loro territori. Il senso della superiorit britannica divenne ben presto
percepibile. I britannici ebbero sempre in qualche modo contatti con le popolazioni
autoctone che assoggettavano, ma se quando un indigeno assumeva i costumi
britannici era considerato un fatto positivo, quando succedeva il contrario queste
persone erano malviste: i costumi indigeni andavano eliminati.
Se il 700 fu caratterizzato dagli spostamenti forzati e dalla schiavit, l800 un
periodo di grandi migrazioni volontarie in direzione delle colonie bianche. Al di fuori di
queste settler colonies, i britannici nelle colonie erano pochi e molto disseminati sul
territorio: questi erano soprattutto funzionari e militari, oltre ad una piccola
percentuale di medici e di missionari. La ragione principale per questa scarsa presenza
era che si credeva che questi luoghi fossero malsani e una culla per tutti i tipi di
malattia mortale (anche se in realt in molte zone dellInghilterra la situazione era
molto simile). La maggioranza dei britannici abitava nelle citt, dove ben presto
sorsero zone divise per tenere a distanza i colonizzatori dai colonizzati.

Per quanto riguarda le zone di frontiera (soprattutto nel Canada), la condizione dei
bianchi era molto austera, la manodopera bianca veniva separata dagli stessi
connazionali di classe pi alta, e spesso ricadeva nellalcolismo e nei vizi.
Nonostante la GB non lasciasse mai grandi contingenti militari nei territori che
conquistava (forse perch pensava in questo modo di assicurarsi il consenso delle
popolazioni locali), non esit ad usare la violenza quando lo riteneva necessario. Il
successo della GB non si dovette solamente alla forza, ma anche al sapere: tutti gli
abitanti delle colonie (ma anche quelli della madrepatria) furono sottoposti a sondaggi
e inchieste, e tutti furono ritenuti inferiori alla GB, attraverso una rigida gerarchia
razziale.
Nell800 nascono molte societ che si occupano di evitare i contatti tra i britannici e le
razze inferiori, intento che viene esasperato dalla creazione di vere e proprie riserve,
in cui gli indigeni erano confinati in condizioni terribili e da cui spesso non potevano
neanche uscire, e se necessario venivano che minacciati con le armi da cui non
potevano difendersi. (per quanto riguarda lIndia, la situazione un po diversa,
perch la GB tenta la creazione di una lite indiana che assuma costumi occidentali e
che rimanga fedele alla madrepatria) Per tenere sotto controllo la popolazione
venivano anche impiegate forze di polizia molto pi militarizzate rispetto a quelle
presenti nella GB, e spesso provenienti da altri luoghi (e spesso divise a loro volta in
base alla superiorit razziale).
Una figura importante allinterno delle colonie era quella del missionario che nelle
zone pi povere e degradate si occupava di portare sulla retta via gli indigeni, mentre
nelle zone abitate da bianchi, cercava di non farli ricadere nel vizio in cui sicuramente
sarebbero precipitati a causa del contatto con le popolazioni locali. Spesso il lavoro dei
missionari fu visto con sospetto (dato che avevano sostenuto labolizione della
schiavit), ma presto furono accettati per la promozione delle pratiche occidentali (e
quindi imperialiste, dato che anche loro consideravano gli indigeni come inferiori).

8. ESSERE GOVERNATI
I popoli colonizzati conobbero forme di governo ben diverse da quelle presenti in GB
negli stessi anni. Le amministrazioni delle colonie non erano elettive, e le maggiori
cariche erano ricoperte dai cittadini britannici. Questo tipo di governo era
antidemocratico, e fu in buona parte responsabile per la nascita dei movimenti
nazionalisti nelle colonie.
Escludendo la Nuova Zelanda e la Colonia del Capo, i diritti di partecipazione politica
furono sempre negati agli indigeni. Le amministrazioni britanniche cercarono di
stabilire un certo grado di collaborazione con le lite locali, ma questa tattica permise
solo la sopravvivenza delle tradizioni pi conservatrici e questi non rappresentavano di
certo le masse. In India e in Africa principi e sovrani collaborarono con la GB in cambio
di alcune concessioni.
Le esigenze economiche del colonialismo influirono pesantemente sul paesaggio:
lurbanizzazione modific completamente i territori che prima erano rurali, sottraendo
ancora pi terre agli abitanti. Ci furono migrazioni di massa nelle nuove citt, ma le

aree residenziali indigene rimanevano sempre separate da quelle europee. I quartieri


popolari erano visti come luoghi malsani e pieni di criminalit, i movimenti degli
indigeni erano spesso regolati dal coprifuoco (quando questi non furono costretti a
trasferirsi nelle riserve).
Le trasformazioni della conformazione e delluso della terra portarono
allimpoverimento di buona parte della popolazione, anche a causa dellimprovvisa
mancanza di lavoro. I lavori erano ora svolti soprattutto dagli uomini (soprattutto quelli
domestici), mentre le donne furono quasi sempre discriminate. I rapporti tra datore di
lavoro e braccianti indigeni erano regolati da norme molto severe che andavano a
vantaggio solamente del padrone, che poteva usare la violenza come e quando
voleva.
Le condizioni di lavoro erano molto spesso dure e pericolose e gli operai erano
costretti a vivere in luoghi malsani e sovraffollati, molto spesso lontani dalle loro
famiglie. Ci accadde in Africa e in India, ma anche in Australia ci furono diversi
problemi, in quanto gli aborigeni furono sempre pi rilegati ai margini della societ e
senza terre da coltivare, mentre le lite locali pi collaboravano con la GB e pi ci
guadagnavano.
Nelle prime fasi del colonialismo, le popolazioni autoctone avevano spesso tratto
vantaggio dal commercio con i colonizzatori, attraverso uno scambio reciproco. Le
opportunit dei colonizzati di trarre vantaggio da questi scambi commerciali finirono
ben presto, con laffermarsi delleconomia capitalistica e dellindustrializzazione.
Via via che le forme di lavoro forzato andavano scomparendo, lindenture conobbe una
nuova rinascita, dato che i proprietari delle piantagioni cercavano braccianti che
andassero a sostituire gli schiavi liberati. La maggior parte di questi lavoratori erano
indiani, ma ci fu anche una buona parte di cinesi e di abitanti delle isole del Pacifico. I
lavoratori indentured, essendo vincolati da contratti, erano spesso preda della violenza
dei commercianti, e le loro condizioni non erano molto positive; inoltre erano spesso
mal visti dalla popolazione locale perch rubavano il lavoro.
Per quanto riguarda le condizioni igieniche generali delle colonie, queste erano
terribili: ovunque cerano epidemie che si diffondevano velocemente anche tra la
popolazione bianca a causa della mancanza di strutture mediche. I rapporti tra medici
britannici e colonizzati erano visti con sospetto da questi ultimi, dato che molto spesso
intere famiglie venivano separate e isolate a causa delle malattie.
Listruzione in generale era molto scarsa nell800 e lunica possibile per una minima
parte della popolazione indigena era quella impartita dai missionari. Non tutti
vedevano positivamente listruzione per gli abitanti delle colonie, e molto spesso si
decise di anglicizzare solamente le lite, per assicurarsi una certa fedelt da parte di
queste. La lingua inglese venne modificata e adattata, cos come la cultura stessa e la
religione.
I missionari sperarono sempre in una effettiva cristianizzazione della popolazione, ma
questa si mescol sempre con le pratiche indigene e, almeno inizialmente, in ben
pochi casi ebbe successo.

Gli abitanti delle colonie erano considerati primitivi, e ben presto capirono di poter
trarre vantaggio da questa generalizzazione che veniva fatta loro. I britannici
modificarono molte societ che non avevano un leader, in quanto a loro servisse
qualcuno che gli assicurasse fedelt e che tenesse la situazione sotto controllo. Questa
situazione non fece altro che deteriorare la stabilit sociale di questi gruppi. Il
colonialismo, era in generale visto di cattivo occhio dai colonizzati e lesasperazione
del divario tra ricchi e poveri non fece altro che alimentare la nascita di movimenti e di
gruppi anticolonialisti.

9. GENERE E SESSUALITA
Per tutta la sua durata, lImpero fu dominato da interessi maschili: lImpero era una
realt irta di difficolt, e solamente gli uomini pi forti erano in grado di affrontarle.
Con limportazione della manodopera indentured si iniziano a creare diversi squilibri
tra la popolazione maschile e quella femminile in netta minoranza. Questo riguard
ovviamente solo le societ create artificialmente perch nelle societ indigene il
rapporto era piuttosto paritario.
Nelle settler colonies, la popolazione femminile fu per moltissimi anni in minoranza,
questo principalmente perch le donne venivano considerate troppo deboli e fragili
per poter affrontare una simile situazione. Gli uomini e le donne facevano parte di due
sfere separate: i primi si occupavano della sfera pubblica, mentre le seconde di quella
privata=luomo affermava la propria mascolinit attraverso la domesticit della
moglie.
Quando andarono in altre societ, per, spesso i colonizzatori si trovarono ad avere a
che fare con norme sociali e sessuali molto diverse dalle loro e, anzich vederli come
possibili alternative, non facevano altro che condannarli. Ci che accomunava tutte
queste situazioni, era che veniva sempre messo in evidenza come le donne fossero
sfruttate e brutalizzate dagli indigeni (senza ovviamente pensare che la stessa cosa
bene o male capitava anche in GB con le donne britanniche). Agli inizi dell800 il
Governo britannico inizi ad intervenire per cercare di abolire alcune delle pratiche pi
disumane a cui venivano sottoposte le donne.
Allo stesso tempo, si inizia a porsi delle comande e a chiedersi se loccidentalizzazione
die costumi delle popolazioni indigene sia il metodo adatto per il futuro delle colonie.
Le riforme britanniche in questi campi erano considerate ad un livello superiore
rispetto alla cultura dei paesi colonizzati, e per questa ragione i colonizzatori davano
per scontato che i colonizzati avrebbero accettato tutto quello che gli sarebbe stato
imposto. La GB non ebbe mai una percezione realistica della cultura degli indigeni,
principalmente perch a lei interessava solamente assicurarsi la collaborazione delle
lite, e dava per scontato che la loro cultura fosse anche quella delle masse.
Mentre da un lato la donna colonizzata stata presa come simbolo di tutto quello che
cera di negativo nelle colonie, dallaltro la donna britannica era lesemplificazione
della gerarchia e dellintolleranza del colonialismo. Larrivo in alcune parti dellImpero
di un certo numero di donne cambi la conformazione sociale della societ: a causa
dei cambiamenti e della necessit di un maggiore controllo statale, molti funzionari
dovettero stabilirsi definitivamente nelle colonie e con loro tutta la famiglia. Questo

comport anche la presenza di numerosi bambini e questo implic un cambiamento


delle condizioni abitative con la creazione di zone residenziali che esclusero ancora di
pi gli indigeni. I funzionari governativi ritennero inoltre che una maggiore presenza
femminile nelle colonie le rendesse pi stabili e produttive.
Nonostante la presenza femminile sempre pi alta, la mascolinit era un valore
fondamentale, anche se spesso fondato sullincertezza: era inevitabile che in ambienti
completamente maschili nascessero voci sulla presunta omosessualit di ufficiali
dellesercito e di funzionari. Di pari passo con laumento dellimportanza della
mascolinit, ci furono molte leggi per regolare il traffico e il commercio sessuale, sia
dal punto di vista economico, sia da quello sanitario.
La posizione britannica nei confronti della sessualit rimase molto spesso
contraddittoria: se da un lato condannavano le societ con troppa libert sessuale,
dallaltro ne approfittavano. Le leggi emanate non regolamentavano solamente i
rapporti sessuali, ma anche i matrimoni, la vita di coppia, laborto e molto altro
ancora.
Anche nel settore lavorativo le differenze di genere furono molto importanti. Gran
parte del lavoro manuale era svolto dagli uomini, mentre lagricoltura divenne sempre
pi un settore destinato alle donne. Lemancipazione dai lavori pesanti per le donne
giunse molto tardi nelle colonie, e il suo effetto fu quello di ridurre lindipendenza
economica che queste potevano avere. Le donne cominciarono quindi a partire alla
ricerca di lavoro verso piantagioni e citt dove lavorarono come venditrici ambulanti,
domestiche o prostitute. Anche le donne bianche trovarono lavoro nelle colonie
britanniche pi o meno con le stesse occupazioni che avevano in madrepatria, per
quanto riguarda le dependent colonies, si trovarono a svolgere lavori molto pi umili.
Per le donne indigene che andavano in GB la situazione era molto difficile, e non
sempre trovavano lavoro.
La parte delle donne bianche nelle colonie fu principalmente quella di allevare i futuri
colonizzatori e di offrire un esempio di civilt, mantenendo ordine e pulizia. Le missioni
in particolare, si assicurarono di diffondere il modello di famiglia cristiana, partendo
prima di tutto dal ruolo della donna che veniva istruita per il mantenimento della casa
gi da bambina. In alcuni casi, la presenza delle donne permise la creazione di diverse
leggi punitive contro gli eventuali abusi da parte degli indigeni e della loro sessualit
incontenibile.
Furono molti gli sforzi delle donne per raggiungere la parit dei sessi in madrepatria
quanto nelle colonie. In Nuova Zelanda e in Australia le donne conquistarono ben
presto il diritto di voto (1839 e 1908) con la convinzione che la maggior parte di loro
avrebbero votato come i propri mariti. Nel 1927 ci fu la prima donna indiana ad
entrare nel consiglio legislativo di Madras. Molte donne furono attive nella lotta contro
il colonialismo, soprattutto nel 900 quando offrirono sostegno a molti movimenti
nazionalisti. Nonostante tutti questi tentativi di emancipazione, la posizione pi diffusa
tra le femministe britanniche era che la donna delle colonie era debole e indifesa,
oppressa e schiavizzata e soprattutto bisognosa di aiuto. Non era vista come una
possibile alleata nel tentativo di raggiungere la parit dei sessi.

Molte femministe, furono anche convinte imperialiste, e le loro critiche furono mosse
soprattutto contro lincapacit britannica di migliorare la condizione delle donne,
proprio perch queste non erano in grado di far sentire la loro voce.

10. CONTESTARE LIMPERO


LImpero britannico, raggiunse la sua massima espansione alla fine della WWI, grazie
ai territori conferitigli dalla Societ delle Nazioni.
La concezione di Nazione aveva gi una lunga storia alle sue spalle quando inizi a
farsi seriamente strada tra i popoli colonizzati dalla GB. I nazionalismi erano
fortemente influenzati dalla cultura della nazione in cui nascevano, ma praticamente
tutti erano caratterizzati dalla necessit di fare distinzione tra dominio legittimo e
illegittimo.
Il nazionalismo anticoloniale fu una forma di protesta che scaturiva dalla critica al
colonialismo. Fu nel Novecento che la protesta si diffuse seriamente e che ampi settori
dellImpero dovettero affrontare numerose ribellioni. I vari conflitti che la GB aveva
dovuto affrontare (prima su tutti la WWI) avevano destabilizzato i rapporti allinterno
dellImpero: questa fu una guerra che richiese la partecipazione di moltissimi uomini, i
dominions e le colonie inviarono contingenti di lavoratori x sostenere lo sforzo bellico,
peccato che questi furono costretti a svolgere lavori marginali. Tutte le dependent
colonies ad esclusione dellIndia furono escluse dai processi decisionali del periodo
bellico.
La situazione in India, gi allo scoppio della guerra, non era delle migliori: il
nazionalismo era gi molto diffusi e molte persone iniziarono a vedere questa
partecipazione alla guerra come una strada verso lindipendenza. Per quanto riguarda
lIrlanda, i nazionalisti al suo interno approfittarono della situazione per perseguire i
loro obiettivi di autogoverno.
1916=>Insurrezione di Pasqua: i nazionalisti irlandesi, a causa della sospensione
dei progetti per la Home Rule, decidono di proclamare un governo provvisorio a
Dublino. Furono inviate delle truppe dalla GB che riportarono lordine con molte perdite
da parte irlandese. Questa reazione cos violenta scaten una nuova ondata di
indignazione in Irlanda, spingendo ancora pi persone ad avvicinarsi alle cause
nazionaliste.
Il nazionalismo nelle settler colonies, era mirato al raggiungimento di parit culturale
con la GB: i nazionalisti volevano che la loro cultura fosse distinta da quella della
madrepatria, ma messa sullo stesso piano, non inferiore (e non avevano nessuna
intenzione di tagliare i rapporti con la GB). Lunico dominion che voleva tagliare i ponti
con la GB era lIrlanda: vista limpossibilit dellapplicazione della Home Rule, la GB si
trovava molto combattuta sul da farsi perch la sua secessione avrebbe sicuramente
portato ad una destabilizzazione dellImpero.
1920=>Government Of Ireland Act che cre due parlamenti irlandesi: uno
repubblicano per il Nord protestante, e uno unionista per il Sud cattolico.

1921=>nasce a Sud lo Stato Libero dIrlanda.


I leader dei dominions iniziarono a porsi diverse domande sulla loro effettiva
partecipazione alle scelte fatte dalla GB e nel 1931 fu creato il moderno
Commonwealth che riconosceva i dominions come stati indipendenti non pi
vincolati (se non per scelta) dalle norme britanniche.
Bench la partecipazione dellIndia alle decisioni della GB fosse stata maggiore delle
altre colonie, la sua situazione post-bellica fu diversa da quella dei dominions. Il
nazionalismo era portato avanti da diverse associazioni e partiti politici come lIndian
National Congress (INC) che svolgeva la sua azione soprattutto a Calcutta. A scontrarsi
con questo movimento prevalentemente induista, furono i musulmani che criticavano
il ruolo dellOccidente in India e volevano riaffermare i valori tradizionali.
Gli attacchi nazionalisti al potere britannico furono moltissimi, cos come il
boicottaggio delle merci e, in alcuni casi, violente azioni terroristiche. Di fronte a
queste minacce, il Governo indiano decise di offrire alla popolazione un suffragio
limitato. Lo scoppio della guerra non fece altro che alimentare il malcontento viste
anche le numerose tasse che lIndia doveva pagare per finanziare le azioni della GB.
1917=> nasce il movimento di protesta guidato da Gandhi, che sosteneva
come lIndia fosse pronta allautogoverno attraverso forme di resistenza non violenta.
Al termine della guerra, lIndia si aspettava di essere ripagata dalla GB per gli aiuti dati
attraverso lautogoverno, ma non fu cos , le proteste dilagarono e nel 1919 durante
una manifestazione pacifica, il comandante delle truppe della GB fece disperdere la
folla riunitasi in piazza: fu un massacro. Ci furono opinioni discordanti sulla azione di
Dyer, ma tra gli indiani non fece altro che infondere nuova forza al nazionalismo,
facendo crescere i disordini tra gli anni 20 e 30.
Con lo scoppio della WWII, i ministri del Congresso di dimisero perch, ancora una
volta la GB aveva deciso di entrare in guerra senza consultare nessuno.
1942=>sotto la guida di Bose viene creato lIndian National Army che dichiara
guerra agli alleati e questo dimostr come le spinte nazionaliste prevalessero ormai
sulla realt allImpero.
Lindipendenza dellIndia inizia ad essere vista come lunica soluzione per fermare le
numerose insurrezioni e nel 1947=>indipendenza e divisione dellIndia in
Unione Indiana e Repubblica Islamica del Pakistan, entrambi come dominions.
In questi anni nascono molti movimenti nazionalisti anche nelle Indie occidentali e in
Africa, al fine di ottenere un autogoverno. Soprattutto in Africa, le ideologie
anticoloniali erano esacerbate anche dal fatto che cera una grave crisi economica
unita a numerose migrazioni interne in cerca di lavoro. NellAfrica subsahariana nasce
lAfrican National Congress che si ispira al nazionalismo indiano. La popolazione era
profondamente indignata soprattutto a causa delle enormi differenze tra loro e la
popolazione bianche che abitava in queste colonie (che, anche se non era ricca, viveva
sicuramente in condizioni migliori rispetto alle persone di colore). Attorno agli anni 50
e 60, buona parte dellAfrica reclama la propria indipendenza e questa viene concessa.

La GB dovette fare i conti un po ovunque con questo nazionalismo anticoloniale: in


Egitto, x es, il nazionalismo fu duramente represso, ma quando sorsero i primi
disordini (attorno al 1919) la GB si vide costretta a fare alcune concessioni e a
dichiararne lindipendenza nel 1922, mantenendo sempre il controllo sul Canale di
Suez.
Anche in Palestina la GB si ritrov a fare i conti con numerose insurrezioni,
principalmente a causa dellimmigrazione degli ebrei che scappavano dalle
persecuzioni in Europa. Ci furono numerosi disordini negli anni 20 e 30 soprattutto
degli arabi ai danni degli ebrei. Da un lato i palestinesi volevano mantenere la
maggioranza araba nel Paese, e dallaltro gli ebrei cercarono di imporre sempre pi la
creazione di uno stato ebraico. Solo dopo nel 1947 questo territorio raggiunge
lindipendenza diviso in uno stato arabo e uno ebreo.
Entrambe le guerre mondiali ebbero importanti ripercussioni sulla struttura politica
delle colonie, soprattutto perch buona parte delle guerre furono combattute in
scenari coloniali. Per i popoli soggetti al dominio imperiale, nazionalismo significava
ottenere lindipendenza e lautogoverno, ma molti di loro speravano anche in una
effettiva fine dellImpero. Il divario tra i ricchi e i poveri era enorme, cos come le
discriminazioni razziali (soprattutto nelle settler colonies). Furono molte anche le
donne che iniziarono a partecipare alla vita politica, anche se venivano sempre
relegate in secondo piano per privilegiare gli ideali maschili. Inoltre, ci che contribu a
favorire i nazionalismi, fu che questi si diffusero anche nelle campagne.

11. LA DECOLONIZZAZIONE
I fattori che contribuirono alla decolonizzazione furono molteplici, e il nazionalismo
solo uno di questi. La decolonizzazione fu un fenomeno globale che si divise
essenzialmente in 3 fasi: anni 40=la conquista dellindipendenza riguarda solo i Paesi
dellAsia meridionale; fine anni 50/primi anni 60=buona parte dellAfrica diventa
indipendente; anni 60/70=la GB rinuncia alle altre sue colonie a causa della sua
debolezza economica.
Quale fu la ragione che spinse la GB a liquidare i suoi possedimenti?
La posizione della GB durante le due guerre era declinata sempre di pi, fino a passare
lo scettro di potenza mondiale agli Stati Uniti che elargiscono numerosi aiuti economici
alla GB e a buona parte dellEuropa. La posizione degli USA per quanto riguarda il
colonialismo era piuttosto ambivalente: se da un lato lasciarono libere le loro colonie,
dallaltro non esitarono a preservare il colonialismo quando questo si rendeva utile per
fermare lavanzata sovietica (allo stesso modo, i sovietici favorirono e diedero
supporto ai diversi movimenti nazionalisti che sorgevano nelle colonie), soprattutto
durante la Guerra Fredda.
1961=>la GB chiede di entrare nella Cee, ma la Francia si oppone, sostenendo che
questa, essendo legata agli USA non fosse abbastanza europea. Ottiene ladesione nel
1973.

Le difficolt economiche della GB la misero in una posizione molto difficile: sempre pi


dipendenti dagli aiuti americani, i politici dellepoca iniziarono a chiedersi se valeva
davvero la pensa mantenere in vita limpero o se i suoi costi fossero pi alti degli
effettivi guadagni. Al fine di irrobustire la sterlina, la GB sfrutt in questi anni i Paesi
africani e quelli dellAsia, aumentando solamente il numero dei poveri. Questo era un
piano volto ad avvantaggiare solo la GB, senza pensare che anche le colonie negli anni
della guerra avevano avuto molti problemi economici. Anche lAustralia si indigna
perch sostiene di essere stata lasciata mal difesa dalla GB e a dimostrazione di
questo, viene invasa dal Giappone.
La crisi di Suez per cui la GB fu costretta a lasciare lEgitto, aument sempre di pi i
timori che questa zona ricca di petrolio venisse inglobata nella sfera sovietica. Il
Canale fu nazionalizzato da Nasser, e gli USA non di dimostrarono disponibili ad
intervenire per aiutare la GB, che costretta a negoziare laiuto di francesi e israeliani:
gli israeliani avrebbero attaccato lEgitto, la GB e la Francia sarebbero intervenute con
questo pretesto per riprendersi il territorio. Questo evento, non fece altro che
indebolire sempre di pi la Sterlina e di conseguenza la GB stessa.
1965=>crisi nella Rodhesia del Sud. Cera una minoranza di bianchi che si
opponevano al governo nero e dichiararono la loro indipendenza sotto la guida di Ian
Smith, sostenuti dal Sudafrica. Fu un duro colpo per la GB, lONU stesso condann la
mossa di Smith che aveva un chiaro intento razzista, ma neanche questo riusc ad
aiutare la GB. La GB era riluttante ad usare la forza contro una comunit bianca e
lunica soluzione che si trov ad adottare fu imporre una serie di sanzioni economiche
che non ebbero leffetto sperato.
1931=>fondazione del Commonwealth che molto spess si dimostr solamente
un meccanismo di facciata (dato che la GB non era comunque costretta a consultarsi
con i partecipante per prendere decisioni). La partecipazione fu concessa alle settler
colonies gi dotate di autogoverno e solo successivamente fu concessa una minima
partecipazione alle dependent colonies asiatiche e africane.
La GB inizia a capire che lunica soluzione quella di disgregare limpero, anche se i
suoi residui li possiamo notare ancora oggi, e sono stati causati pi che altro dalla
velocit con cui la GB ha ritirato le truppe (lasciando spesso persone di una religione
nel territorio in cui la religione prevalente era unaltra, costringendole spesso ad una
emigrazione forzata). Limmagine della potenza e della gloria britannica rimarr
sempre una forte componente dellidentit nazionale britannica (soprattutto questo
quello che emerso dopo la difesa delle Falkland nel 1982).

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