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2 E definito molto tossico per inalazione. I sintomi possono includere tosse, insufficienza respiratoria,
vertigini, nausea, perdita di conoscenza. Allacido solfidrico associata la frase di rischio H330
(Letale se inalato).
I testi di siderurgia del resto riportano il dettaglio dellacidit delle emissioni nella fase di
granulazione della loppa.3
Le conclusioni dellARPA Puglia hanno portato diversi giornali a considerare innocui i
vapori raffigurati nelle immagini delle emissioni giunte al Presidente della Regione Puglia
Emiliano.
Vogliamo rendere noto sia ad Arpa sia al Presidente della Regione Puglia che quelle
immagini definite riduttivamente da Arpa emissioni di vapore erano emissioni di vapore
acido, non erano innocue e anzi contenevano oltre 290 chilogrammi di H2S (acido
solfidrico).
Allacido solfidrico sono associati due simboli di rischio chimico: tossicit acuta e
pericoloso per lambiente, rispettivamente:
I cittadini che hanno informato sui social network il Presidente della Regione, lungi dallaver
lanciato un falso allarme. hanno segnalato disfunzioni reali che si sono verificate tra il 12 e il
13 agosto 2015 nellAltoforno 1, provocando emissioni non convogliate per oltre 290 chili di
acido solfidrico (H2S), velenoso. Queste sono le stime che abbiamo elaborato su
documentazione tecnica di Arpa e di ILVA.
"I lavori sulla condensazione vapori loppa permetteranno di ridurre le emissioni diffuse di
acido solfidrico (H2s)", scrive la stessa ILVA. Pertanto quando vi stato il malfunzionamento
del nuovo impianto, l'Alfoforno 1 ha riversato in atmosfera molti chili di acido solfidrico.
In una nota stampa diffusa nei giorni scorsi ILVA riassumeva i benefici degli interventi fatti
sullimpianto dalla capacit produttiva giornaliera di 5500 tonnellate di ghisa. I migliori
risultati si sarebbero ottenuti sulle emissioni diffuse dei vapori loppa il cui fattore emissivo
indicato dalla produzione di H2S la cui produzione di 368,5 chilogrammi al giorno
dovrebbe scendere secondo le stime a 5,5 chilogrammi al giorno grazie ad un sistema di
condensazione.
Proprio il malfunzionamento del nuovo sistema della granulazione della loppa ha portato alla
vanificazione di questi risultati e allemissione in atmosfera di emissioni non convogliate di
H2S (acido solfidrico). Il malfunzionamento (registrato dalla relazione dellARPA) avvenuto
dalle ore 14.30 del 12 agosto alle ore 9.30 del 13 agosto. Ossia 19 ore di liberazione dei
vapori di loppa con acido solfidrico.
Facendo una semplice proporzione
3 Cfr. pagina 99 di questa tesi di laurea del Corso di formazione superiore per attivit siderurgiche:
http://www.c-s-m.it/uploaded_files/attachments/201311121384248264/tesi_rivarabonelli.pdf
24 : 19 = 368,5 : x
e calcolando il valore della x si ottiene 291,7 kg di H2S (acido solfidrico).
Nel rifacimento dell'Altoforno 1 il vapore derivante dalla granulazione della loppa doveva
essere contenuto e abbattuto con nuovi sistemi che evitassero emissioni diffuse di vapori
che chimicamente avevano una loro non trascurabile tossicit.
Le ecosentinelle si sono rivolte ad Presidente della Regione perch hanno visto proprio
nella giornata del 13 agosto 2015 cospicue emissioni (dovute al malfunzionamento del
nuovo impianto, per cui sono state attivate le vecchie vasche di granulazione della loppa) da
cui non uscito solo vapore ma anche un notevole quantitativo di acido solfidrico.
"I lavori sulla condensazione vapori loppa permetteranno di ridurre le emissioni diffuse di
acido solfidrico (H2s)", aveva scritto la stessa ILVA annunciando benefici ambientali che i
cittadini non hanno certo visto il 13 agosto quando hanno lanciato lallarme. Pertanto quando
vi stato il malfunzionamento del nuovo impianto, l'Alfoforno 1 ha riversato in atmosfera
molti chili di acido solfidrico.
Ma le conclusioni della relazione di Arpa parlano solo di generiche emissioni di vapore,
omettendo il polverino e soprattutto l'acido solfidrico mescolati al vapore ma
specificando al Presidente Emiliano che levento segnalato del 13/08/2015 non ha
determinato alcun impatto rilevabile sulla qualit dellaria.
I risultati sono stati quelli di una cattiva informazione alla stampa da parte dellArpa, il che
ha rafforzato nellopinione pubblica pi disinformata lo stereotipo che le vistose emissioni
dellILVA sarebbero vapore, per cui si pu stare tranquilli.4
Per molti anni i tarantini non hanno fatto caso alle emissioni diffuse proprio per questa
azione di minimizzazione mista a disinformazione scientifica.5
Ed ecco i risultati:
Ilva, Arpa smentisce ambientalisti su ripresa di Afo1. Solo vapore
(Gazzetta del Mezzogiorno)
Altoforno riacceso, lIlva non inquina
Il 14 e il 15 agosto scorsi sono stati effettuati i monitoraggi sulla qualit dellaria
4 Molti ricordano la frase del parlamentare Michele Pelillo a Blustar nel gennaio 2014: Possiamo
stare tranquilli perch anche un non addetto ai lavori capisce che vapore quindi il fumo bianco.
(http://www.peacelink.it/ecologia/a/39580.html)-
5 Ad esempio le nuvole bianche dopo lo sfornamento e spegnimento del coke portano con s anche
una parte del benzo(a)pirene cancerogeno, bench non siano la principale fonte di emissione. La
sostanziale accettazione delle emissioni diffuse di vapore bianco hanno portato allannientamento
della percezione del rischio nellopinione pubblica e quindi mancata richiesta - per troppo tempo - di
idonei sistemi di abbattimento degli inquinanti sia per la cokeria (sistemi di depolverazione allo
sfornamento o di spegnimento a secco) sia per gli altoforni (sistemi di contenimento dei vapori di
loppa).
6 La cattiva informazione di Arpa induce questa testata a parlare di informazione nei limiti
nonostante le emissioni dellAltoforno 1 risultino fuori dei limiti per il parametro polveri proprio nel
giorno 13 agosto 2015 a cui si riferiscono le immagini inviate al Presidente Emiliano..
7 Anche in questo caso il titolo riporta uninformazione non vera: le emissioni dellAltoforno 1 non
erano a norma proprio il 13 agosto 2015 quando il presidente Emiliano ha ricevuto le immagini dai
cittadini su Twitter.
Crediamo che non siano necessari ulteriori commenti al cattivo servizio che Arpa ha reso ai
giornalisti e allopinione pubblica, nel tentativo maldestro di smentire o sminuire a tutti i costi
la credibilit della nostra associazione che in questi anni si invece sforzata di svolgere
unazione di educazione ambientale, cittadinanza scientifica e di rigoroso fact checking nei
confronti del potere politico.
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
www.peacelink.it
associazione.peacelink@pec.it