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Barbara Polacchi
Come
armonizzare una
melodia data?
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Barbara Polacchi
Ciao,
ecco un nuovo argomento che voglio affrontare: come fare quando si ha una melodia e voglio armonizzarla per creare un arrangiamento?
Per seguire bene questo argomento, necessario avere un po' qualche nozione
di base di armonia, mentre per quanto riguarda la melodia, qui trovi tutti gli
articoli in cui m sono occupata di come trasformare e variare una melodia (oppure qui puoi richiedere direttamente il pdf gratuito sulla melodia).
Bene, diciamo subito che quando abbiamo una melodia e vogliamo armonizzarla, le regole da applicare nella scelta degli accordi non rigorosa.
1) trovare il basso
2) numerarlo e quindi trovare gli accordi che posso usare per l'accompagnamento
3) realizzare l'accompagnamento.
Tra la melodia e il basso non deve esserci nessun movimento proibito (come le
quinte o le ottave parallele, per moto contrario o le quinte o le ottava nascoste,
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Il basso scelto pu essere inserito sotto ogni nota del canto in modo che ogni
nota della melodia faccia parte di un determinato accordo.
Da qui vediamo che la nota da armonizzare far necessariamente parte integrante dell'accordo destinato all'accompagnamento ed essa pu essere la tonica, la terza o la quinta dell'accordo scelto.
Per quanto riguarda il basso, io posso decidere se mettere l'accordo allo stato
fondamentale oppure allo stato di primo o secondo rivolto.
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In un primo momento il lavoro che far sar quello di trovare tutti gli accordi,
in tutte le tonalit, che comprendono al loro interno, la nota DO.
Allora partiamo dalle scale maggiori e vediamo che trovo la nota DO nelle
scale di:
DO maggiore
SOL maggiore
FA maggiore
SIb maggiore
MIb maggiore
LAb maggiore
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REb maggiore
Gli accordi che trovo contenuti in queste scale che contengono la nota DO sono i seguenti:
Puoi vedere, quindi, quanti accordi posso sottoporre ad una determinata nota
della melodia, e quindi quanti sono (gli accordi) che possono accompagnare una nota della melodia data.
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Beh, intanto diciamo che partiamo sempre dalla tonalit in cui ci troviamo: se,
ad esempio, mi trovo nella tonalit di DO minore, escluder gi in partenza l'
accordo di DO maggiore o quello di LA minore.
Fai poi la stessa cosa con tutte le note della scala di DO maggiore (quindi RE,
MI, FA, SOL, LA e SI).
Infine fare la stessa operazione con le note alterate (quindi DO#, REb, RE#,
MIb, FA#, SOLb, SOL#, Lab, LA# e SIb).
Dopo aver trovato gli accordi che possiamo sottoporre ad una determinata nota
della melodia, avrai sicuramente visto quanti sono (gli accordi) che possono
accompagnare una nota della melodia data.
Ma vediamo insieme, concretamente, come fare a stabilire il basso in una melodia qualsiasi.
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Prendiamo una melodia qualsiasi che non sia modulante (cio che non cambi
tonalit): essa sar accompagnata da accordi allo stato fondamentale,
allo stato di primo o di secondo rivolto.
La parte del basso dovr necessariamente far parte dell'accordo che abbiamo
deciso mettere sotto la nota della melodia.
Ricorda sempre che tutte le frasi che iniziano un brano devono necessariamente affermare la tonalit, quindi di solito si sceglie la tonica per accompagnare la prima nota.
Dopo aver analizzato un po' la melodia, basta mettere la numerazione sotto ogni nota per essere pronti a realizzare l'accompagnamento.
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Dovremo, poi, controllare la parte del soprano e quella del contralto (per vedere se ci sono eventuali errori), cos come la parte del soprano e quella del tenore.
possibile, a questo punto, che la correzione di un errore porti al cambio di una posizione d'accordo.
Riassumendo quanto detto finora possiamo dire che la prima preoccupazione che abbiamo, quando dobbiamo armonizzare una linea melodica,
quella di trovare la parte del basso, ma per fare questo, dobbiamo conoscere la tonalit e il modo nel quale la melodia scritta.
Supponiamo, ora, che la linea melodia nella stessa tonalit, quindi non modulante.
Per stabilire il modo (maggiore o minore) dovremo guardare il V grado: se esso alterato con un'alterazione che lo alza di un semitono e che non
troviamo in chiave, senza nessuna esitazione diremo che siamo in una tonalit
minore; al contrario, se non troviamo nessuna alterazione nel quinto grado, sa-
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Nel caso siamo in una tonalit minore, bisogner alterare di un semitono questa nota (il settimo grado) ogni volta che essa si presenter nel
corso della realizzazione dell'accompagnamento.
L'assenza delle alterazioni nel corso di una linea melodica non deve farci abbandonare a priori l'eventuale modo minore in quanto un passaggio melodico
pu NON contenere la sensibile.
In questo caso si dovr esaminare la melodia fino alla fine per capire i gradi
dove l'alterazione o la non-alterazione pu farci capire la tonalit alla quale appartiene realmente la melodia proposta.
Bisogna, perci, capire il senso tonale del brano esaminando soprattutto le finali delle frasi e le cadenze che potranno eventualmente essere
determinate dalle note della melodia stessa.
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