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7 Fasi | dello sviluppo jon €6 dubbio che una madre non abbia la minima diffcolti a distinguere uno dalf altro i suoi bambini. Questo non solo dal nto di vista fisico, come la struttura del corpo, il colore dei capelli o de- giochi, ma anche dal punto di vista della diversa reattivits agli stimol, {2 particolare ed unico stile di reazione osservabile fin dalla nascita. Un bambino é molto mobile, curioso, sempre pronto ed instancabile aploratore dellambiente, mentre Valtro si desta da un lungo sonno ‘anquillo solo per poppare o quasi; uno ¢ molto sensibile al contatto ova molto facilmente il solletico allontanandosi percid dalle carezze, [altro dimostra gioia e piacere ad essere manipolato vigorosamente. Queste ed altre differenze, a volte molto marcate come in questi empi ma pit spesso molto numerose e sottil, sono riconoscibili fin dalla nascita (in effetti anche nei feti dal quinto mese in poi), soprattutto alun occhio attento come quello della madre o di chi si prende parti- clare cura del bambino. Queste differenze, che potremmo chiamare psico-funzionali, non sono quasi mai molto importanti o marcate di per se stesse. Almeno inun primo tempo, probabilmente, 'unica persona a rendersene con- tosara proprio la madre, Sono peri come una specie di solco sul qua- Jefinita per scorrere prima il ruscello e poi il fiume delle esperienze. Una differenza di reattivita @ uguale a dire che lo stesso stimolo siene recepito ed apprezzato in modo diverso, @ soggettivamente di- verso, fra un individuo e 'altro. La realta esterna finisce con il di ventare diversa in quanto suscita risposte diverse. Isecondo meccanismo di differenziazione é pitt oggettivo: le per- ‘one tendono a prendersi cura del bambino tenendo conto di come reigisce, quindi si crea una differenziazione negli stimoli in arrivo. evidente che il bambino sempre tranquillo e “pacioso” sentira parlare [amamma molto meno spesso rispetto al bambino iperattivo, sensibi- ive precocemente in movimento. La reattivita bassa induce la creazione éiun ambiente povero di stimoli, quella alta favorisce un arricchi- nento degli stimoli in arrivo. Ecco come delle piccole differenze, talo- raveramente piccole e scarsamente avvertibili, possono essere la cau- ainiziale di percorsi evolutivi completamente distinti. Qualeuno, specie ne passat amava contrappors Ia natura el Jtara ovvero la parte innata e genctica con quella legata alle espe- tine ed agli apprendimenti. Come dovrebbe essere chiro da questo {corso tale contrapposizione& senza significatoreale perc Mec ata predisposi7y 2 che possono modificare lo svitppo) Sono i palche vengono offerte ce possono motions Oa ecesaria pet Scordare come lo sviluppo obs Fe ce qualche sorta di "programma ‘pa redisposizione strutturale 183 —_———— (Cosa st reno interno” all‘organismo che ne delimita le potenzialita e dal’altro Vin sicme delle stimolazioni derivate dall'ambiente. Cosa si INTENDE PER sviILUPPO jcazione strutturale e fun. P« sviluppo si intende una mo zionale a carattere permanente. II percorso dello sviluppo non @ quindi circolare (con delle cose che tornano come prima e si ripe tono incessantemente, come il giorno segue alla notte) ma lineare Pur essendo lineare @ perd discontinuo: certi cambiamenti sono ab- bastanza netti e precisi da permetterci di distinguere delle fasi. Un po’ come andando avanti lincarmente nella serie dei numeri reali noi in contriamo dei numeri che hanno proprieta diverse (i numeri pari dispari, i numeri primi, ecc.), cosi egualmente osservando il progred- re dello sviluppo possiamo individuare dei periodi che hanno delle pre- prieta diverse e ben distinte. Proprio come per i numeri la sequenzadi queste fasi e le caratteristiche delle fasi seguono delle leggi generali,el ‘esse sono prevedibili ed eguali per tutti gli individu Ticoncetto di sviluppo deriva dall'idea di un disegno o progetto che | si dispiega, di una proprieta potenziale interna all’organismo che di venta reale e che si attualizza. Con lo sviluppo lorganismo si arricchisce infatti di proprieta, si “complica”. Questo arricchimento e complice zione strutturale molto evidente a livello biologico, quindi lo possiato utilizzare come esempio per capirci meglio. Nella primissima fase, quella che segue immediatamente alla fe condazione, non esiste ancora un organismo ma solo un piccolo amr ‘masso di cellule indifferenziate in rapida moltiplicazione che al mi- croscopio appare come una mora: @ la fase della morula. Dopo che ‘essa si comincia a trasformare in blastula (I'ammasso cellulare diver ta allungato e si ripiega come un piccolo sigaro, con una separazione sempre pid chiara fra le cellule che formeranno la cute ed i tessut nervosi € quelle che formeranno i visceri e i muscoli) possiamo co gliere le premesse del futuro embrione. Nella fase embrionaria (fra la terza e la quattordicesima settima dalla fecondazione) possiamo osservare una struttura che si sta diffe renziando e specializzando per forma e disposizione delle cellule, che @ ancora ben lontana dal ricordare l'aspetto di un bambino. Pret diamo il caso delle strutture nervose come illustrato nella figura: em brione di un mese (che nel disegno @ stato molto ingrandito per pote mostrare qualche dettaglio) presenta una struttura nervosa vermifr mea forma di lettera C con delle piccole irregolarita. 194 Cosa si mrenoe Fat ‘Sviuppo lembronaro @. 4 setimane . 6 settmane ©. Bsatimane 6. teto (12 settenane) Col ter70 mese di gestazione esso diventa un fete, ovvero un or- Janismo immaturo e privo di vita autonoma ma gia strutturato in tes- si ed organi distinti e con la riconoscibilita di tuti gli elementi che poi sranno presenti al termine della gravidanza. Icambiamenti che abbiamo qui riassunto sono un esempio di ma- razione. La maturazione & un cambiamento che deriva solo da leggi } programm interni dell’organismo. Il concetto di sviluppo compren: Je quello di maturazione ma & qualeosa di pit, & sovraordinato ri- Hretto ad eso. Anche il concetto di crescita, come aumento di dimer Hone ma anche come aumento del numero di proprieta e differenzia- fone progressiva, @ ben esemplificato dallo sviluppo pre-natale. Il jncetto di sviluppo comprende in sé, chiaramente, anche quello di cre- ta oltre che quello di maturazione. Se, tuttavia, passiamo dal campo biologico a quello psicologico jediamo che esiste una differenza basilare. I cambiamenti evolutivi 185 186 biologici sono indipendenti dall’ambiente, tuttalpitt ambiente fis: co pub inibirli e bloccarli (e organismo muore o il feto viene abortito oppure accelerarli un poco rispetto alla media I cambiamenti evolutivi psicologici, al contrario, sono esclusive mente interattivi, derivano dallincontro mutevole fra I'ambientee Yorganismo e quindi in sostanza dipendono dall’ambiente e dal! ganismo insieme. Lo sviluppo é un processo che interessa simult neamente tutti gli aspetti, sia funzionali che strutturali, di un organise | Non ha quindi molto senso esaminare un solo aspetto alla volta del sviluppo psichico (lo sviluppo della percezione, quello del pensiem quello del linguaggio, ecc.) Ha invece molto pitt senso esaminare globalmente ed insieme lec ratteristiche psichiche delle diverse fasi dello sviluppo. Anche see periodi della vita vedono uno sviluppo molto rapido e con delle fs molto ben chiare e distinte (tanto che si & parlato di eta evolutival essere umano non smette mai di cambiare e di evolversi fino al git no prima di morire. ‘Quindii in questo capitolo esamineremo le fasi dello sviluppos guendo come riferimento I’eta e faremo questa esplorazione dello st luppo interessandoci dell’intero arco di vita Una cosa molto importante da ricordare é che all'inizio della vi Ie fasi dello sviluppo sono quasi uguali per tutti gli indivicui, ioe neonati e nell’infanzia i cambiamenti sono molto regolari ¢ q “cronometrici”. Questo perché si tratta quasi esclusivamente di car] biamenti di tipo maturativo, derivati dall’interno e poco o nullaie fluenzati dall’ambiente. A partire dalla fanciullezza, ma con molta maggior evidenza cl Yadolescenza, la fase adulta e la maturita, le differenze di s una persona e Valtra aumentano sempre di pi, Esiste allora sem ‘meno regolarita nello sviluppo, poiché questo sviluppo & sempre pi fluenzato da fattori variabili esterni come le esperienze, le scelte a rative, icondizionamenti culturali, ece Se paragoniamo Veta cronologica e I’eta mentale o psicologic chiaro che nel neonato e nel bambino normale esse coincidono fettamente mentre nel ragazzo e nell’adulto possono non coinci per nulla? Per capire meglio questo concetto proviamo ad usare una met za ferroviaria. L'individuo & un treno, lo sviluppo @ il percorso dal treno lungo la strada ferrata. | primi secondi ed i primi mis dalla partenza (= dalla nascita) sono per forza uguali per qualun treno. Poi, dopo i primi scambi(= fattori esterni/ambientali), & vedere che alcuni treni prendono un percorso ed altri um altro, Qual eno @ pid veloce, altri fanno molte soste, altri si fermano per dei guasti ix passa del tempo dal momento della partenza meno é facile prevedere sche punto si trovi ogni singolo treno. Allora fare delle previsioni usan- ‘oil criterio del tempo trascorso dal punto di partenza (= eta cronologica) impossibile e sbagliato. Lo sviLuppo FINO A DUE ANNI LA PRIMA INFANZIA Winizio della vita la crescita corporea ® tanto veloce da apparire quasi tumultuosa: all'eta di due anni la statura @ in media aumentata del 70% ed il peso di quattro volte.} Anche lo sviluppo psicologico ® veramente tumultuoso in questo periodo della vita. AI principio il bambino dorme quasi continua- mente. Di norma, ma naturalmente esistono molte differenze indivi- suali, egli si sveglia ogni 4 ore circa per prendere il latte, resta ben. esto per circa mezz’ora ogni volta e dopo qualche minuto di sonno- lenza si riaddormenta profondamente. Come abbiamo gia visto par- lindo del sono, il neonato fino al primo mese di vita @ lucido e ben desto per non piti di 3-4 ore su 24, Gia a partire dal secondo mese il pe- iodo di veglia si allunga sostanzialmente e poi verso la fine del se- condo anno arrivera a 10-12 ore al giorno. Dato che il periodo di veglia &ilsolo che permette il contatto con la realta esterna, si pud ben dire che jineonato & isolato quasi per intero dagli scambi con I'esterno e che que- simomenti di scambio o “finestre” nel rapporto con il mondo si apro- n0 quasi solo al capezzolo e allallattamento. La condizione del primo mese di vita @ particolare anche dal pun- \odi vista della capacita di sentire ed elaborare gli stimoli. II neonato son ha ancora un rivestimento mielinico dei nervi (sia sensoriali che notori) del tutto completo. Questo vuol dire che la trasmissione dei se- gnali ® meno precisa e pitt lenta del normale. Sembra, inoltre, che anche circuiti interni al cervello siano meno “isolati” e che quindi la capacita del sistema nervoso centrale di elaborare e collegare gli stimoli sia an- cora ridotta.t In pratica questo vuol dite che il sistema sensoriale del neonato non’ bancora tanto efficiente, che egli non ode chiaramente certi suoni, she non ha una visione nitida degli oggetti posti oltre il mezzo metro. didistanza, che predilige stimoli semplici e ripetitivi in quanto ve- rosimilmente sono gli unici ben elaborabili dal suo sistema nervoso. Una prova empirica quotidiana di tutto questo é data dagli stimo- liche vengono offerti normalmente al lattante, come il cullamento, la r- Lo smureo Lo smurro 188 | petizione di semplici melodie delle ninne-nanne, il parlare con loro con | un tono di voce particolare ed un ritmo speciale “da bambino” A livello di esperimenti in laboratorio si @ dimostrato che Vatten- zione del neonato (misurata attraverso il tempo di deviazione dello sguardo verso lo stimolo) @ sollecitata solo da stimoli molto semplici esimmetrici, mentre gli stimoli complessi sono trascurati. Facendo la prova con delle scacchiere, per esempio, il neonato rivolge lo sguardo lungamente a quella con solo quattro quadrati (due per lato), trascura 0 guarda per poco tempo quella con nove quadrati (tre per Jato) e sembra non badare per nulla ad altre scacchiere con tuna trama pill minuta (con sedici o venticinque o pitt quadrati). Gia ad un mese di vi ta la situazione cambia, e si trascura la scacchiera pit! semplice a favore della seconda o della terza. Uno dei motivi di questa evoluzione ? sensoriale (il nconato @ attratto dalla scacchiera e dallo stimolo pit grossolani e semplici perché sono gli unici che focalizza con chiarez- za)mentre Valtro @ un aumento delle capacit’ di elaborazione per cettiva del sistema nervoso. A partire dal secondo mese si & visto che il tempo di maggiore viene riservato alle figure geometriche circolari p\ quelle quadrate ed a quelle simmetriche e concentriche a spirale piut tosto che alle altre, Evidentemente, una volta superato lo scoglio dell carente focalizzazione sensoriale, fra i vari stimoli tutti egualmente nitidi e chiari il bambino & attratto ed incuriosito da quelli meno pre- vedibili o pitt ricchi. Neonato Due settimane Un mese Oltre un mese > bambino nasce quindi ancora immaturo dal punto di vista sen- jale e percettivo. Quello che sa fare & comunque perfettamente io alle sue necessiti, la sua vista gli consente di vedere in modo jentemente chiaro il biberon o la mammella materna, il suo udito permette di riconoscere la voce umana. ‘Adilferenza della vista e delt’udito gli altri sensi, gusto, tatto ed ol- , appaiono alla nascita pitt sviluppati. Si é visto, per esempio, che nato mostra una preferenza spiccata per il sapore dolce rispetto altri sapori (cosa stabilita confrontando le reazioni di fronte al lat- mano ed al Jatte vaccino, alquanto meno ricco di zuccheri). Sono inoltre presenti da subito alcuni fondamentali riflessi mo- primi fra tutti quelli della suzione e della prensione. Accostando un oggetto, il capezzolo, ma anche un dito, alle labbra un neonato vediamo che automaticamente parte il riflesso della su- w. Se tocchiamo il palmo della mano con un oggetto, per esempio dito 0 una matita, questa in modo riflesso si stringe intorno all’og- 10. Iriflesso della suzione ha un owvio significato per la soprav- wenza, quello dell’aggrappamento o prensione appare un po’ meno ja, Estato osservato che il riflesso di prensione é presente identico an- nelle scimmie neonate, per le quali @ indispensabile potersi sal- snente aggrappare alla pelliccia della madre quando vengono al- ate. Nel piccolo dell’'uomo non esiste chiaramente pit questa ne- tae tale riflesso parrebbe spiegarsi come un residuo evolutivo jela specie. Imovimenti alla nascita sono quasi tutti di tipo riflesso e non vo- itario, il coordinamento senso-motorio &@ molto carente. Questo Joordinamento é cosi carente che molto spesso i neonati sono strabi- ,poiché un occhio non segue in parallelo il movimento laterale l'altro, Anche la forza muscolare & molto ridotta rispetto alle masse da por- rin movimento, In pratica il bambino riesce solo a stare sdraiato in posizione fetale se viene posto a sedere, non riesce a restare seduto e neppure a sol- levare la testa stil tronco. Le uniche parti che riesce a muovere age- Jnlmente sono le dita delle mani e dei piedi, gli occhi e i muscoli jiella facia. Col passare delle settimane e dei mesi questa situazione cambia iuttosto in fretta, i movimenti riflessi cedono il posto a quelli vo- intari e il coorcinamento motorio si fa preciso e completo. La se- penza ed i tempi di questi cambiamenti sono uguali per tutti i bam- ai sani. Di conseguenza il vedere che un bambino arrivato ad tuna de- leminata eta riesca o no a fare certe cose diventa un criterio per dia- Lo suuero. 189 Lo smurro 190 gnosticare la regolarita del suo sviluppo e la sua buona salute, ‘stono molte scale di valutazione dello sviluppo infantile, piti note fra di esse sono quella di Gesell e quella di Brunet-Lézine In parallelo con lo sviluppo motorio si registra un formidabile svi- luppo intellettivo. Per comprenderlo meglio dobbiamo fare ricorso al modello teori- co di Jean Piaget, lo psicologo che resta il principale punto di rifer: mento per gli studi sullo sviluppo dell'intelligenza. Questo modello si chiama epistemologia genetica,> concepisce lin telligenza ed il pensiero come meccanismi che hanno lo scopo di adat tare Vorganismo all/ambiente. L/adattamento corrisponde ad uno ste to di equilibrio, nel rapporto fra organismo ed ambiente. Questa cor dizione di equilibrio non é statica, cio’ raggiunta una volta per tutte, ma é dinamica. Infatti cambia continuamente non solo ‘ambiente con i suo stimoli ma anche l’organismo con le sue risposte. Questa equilibra- zione continua si ottiene attraverso i meccanismi della assimilazione (incorporazione da parte dell’ organismo di stimoli e di schemi) ¢ dell'accomodamento (trasformazione strutturale del modo di funzie nare mentale dell’ organismo, che sara cosi meglio capace di assimile- re ulteriori stimoli). ‘Naturalmente affinché lo stimolo possa venire assimilato deve in: contrare un organismo che abbia una struttura compatibile con esso, cle lo possa recepire e comprendere. Gli stimoli tattili, la voce umana che ripete delle parole brevi e scandite, sono stimoli ben assimilabili dal lat- tante. Questi stimoli possono quindi essere ordinati in schemi che poi permetteranno un accomodamento ed una assimilazione successive d stimoli di maggiore complessita. Ma se noi presentassimo al lattante de gli stimoli non assimilabili, per esempio dei calcoli aritmetici, dei gi chi di costruzione o altre stimolazioni che sono collocate ad un livelle di complessita per lui inaccessibile, non avremo ovviamente alcun tip) di accomodamento. La teoria piagetiana dello sviluppo prevede infatti che lo sviluppo stesso sia dipendente dalla interazione adattativa dell’ organismo con Yambiente ma, allo stesso tempo, che giochi una parte importantel maturazione biologica e Ja trasformazione della struttura dell‘org> nismo per leggi sue interne, indipendentemente dalle sollecitazioni¢ dagli apprendimenti lla nascita fino ai due anni abbiamo la fase che Piaget ha chia- della intelligenza senso-motoria. ta face si suddivide in 6 sottoperiodi: da ad 1 mese - fase deghi esercizi riflessisi meccanismi riflessi, co- la suzione, si perfezionano con Yesercizio ed il bambino tende a ge peralizzarli (succhia oltre al capezzolo anche le proprie dita e tenden- Jialmente ogni oggetto che incontra a portata di bocca). 2 da 1a4-5 mesi - fase delle reazioni circolari primarie: il bambino ri- ete in modo attivo un risultato gradevole. Dopo che? riuscito per ca- s0 a succhiarsi il pollice, per esempio, coordinera i movimenti del braccio per ripetere attivamente I'esperienza. Cominciano i primi ri- flessi condizionati (per esempio, il bambino si prepara a succhiare quando vede i movimenti o le situazioni che precedono Vallattamento). 3, da 5 a9 mesi - fase delle reazioni circolari secondarie: il bambino fipete in modo attivo un‘azione che ha portato ad un risultato gradevole non pitt agendo sul proprio corpo ma sull’esterno. Se, ad esempio, toccare per caso un carillon ha prodotto un suono gradevole il bambi- no sembra collegare la causa (toccare o tirare) con V'effetto (suono musicale) e ripete attivamente il gesto. Questa 2 anche la fase delle pri- me generalizzazioni logiche (se al bambmo giunge un suono gradevole da lontano, per esempio, pud succedere che egli tocchi il carillon per far- locontinuare), |4. da9 a 12 mesi - fase del coordinamento degli schemi secondari: gli schemi di azione vengono coordinati ed usati con una certa sistemati- cita per raggiungere lo scopo. | |5. da 12 a 18 mesi - fase della sperimentazione: il bambino non si li- | | mita pitt a ripetere le azioni che hanno prodotto dei risultati ma espe- | rimenta attivamente delle varianti per scoprire nuove possibilita. Ma- | nipola dunque sistematicamente gli oggett, tira degli oggetti da varie anze, ecc. La comprensione della realta si allarga ma passa sempre per la verifica empirica 6: da 18.024 mest fase della interiorizzazione e rappresentazione mentale: nel fare le sue ricerche si vede che il bambino a volte cessa di agire e poi mostra i segni di una comprensione improvvisa. Egli mo- stra, quindi, la capacita di fare delle riflessioni e delle “prove mentali” in assenza dell’oggetto. & questa la fase in cui cominciano i primi giochi simbolici, in cui il bambino comincia ad essere capace di “fare /finta”. Questa & anche la fase, come sappiamo dello sviluppo del lin- guaggio, dell apprendimento delle prime regole di combinazione dei morferi. 191 Lo svurro 192 Lo sviluppo emotivo e somato-psichico sono esaminati congiu tamente e con grande profondita dal modello freudiano. La fase della prima infanzia, dalla nascita fino ai 18-24 mesi, view deta da Freud fase orale. Essa ha questo nome perch @ dominata dalla centralita della bo cae delle funzioni alimentari. E attraverso la bocca che il bambino sume cibo e prova piacere calmando la fame, il suo primo conte con I'esterno avviene attraverso la bocca alla ricerca del seno. Sempre attraverso la bocca, con assaggiare, con il mordicehiar4 bambino fa le sue prime esperienze e conoscenze di tipo materia sulla consistenza e la natura degli oggetti e dei materiali. Fino a 4 mesi abbiamo la fase della incorporazione, dopo i4-6n€ si abbiamo I'inizio della fase della ambivalenza, coi primi esempi dia tacco e di distruzione. unico oggetto che si é costituito come tt nei confronti del neonato, oggetto primario, @ il seno materno. Ind tre parole il neonato 2 solo in rapporto con le proprie sensazioni ines ne, di fame e di sazieta, di quiete o di agitazione, ¢ unica parte dels corpo che diventa veicolo di scambio (nel senso ovviamente della ricezione e dell'incorporazione) ® la bocca. It primo oggetto che quit di egli pud riconoscere come tale (ovvero come cosa esterna e sept ta rispetto al proprio corpo) @ il capezzolb. Attraverso il costituirsi dell’oggetto ovviamente si costituisel primo nucleo della propria identita, il primo senso del proprio esset distinto da questo qualcosa che é diverso da sé. ‘Questo nucleo di identita primordiale é privo di sfumature ali emotivo: la condizione del neonato 2 sazia o affamata fino al de: Ai richiami (al pianto per fame, per esempio) segue una rispostadl soddisfazione del bisogno.* In qualche modo il neonato e il bambino sono in una condizione assoluta dipendenza che, nella totale inconsapevolezza di quanto. viene, diventa soggettivamente una esperienza di perpetua soci sfazione del bisogno e quindi una condizione di onnipotenza. Col progredire dello sviluppo cognitivo, particolarmente ap: dal sesto-ottavo mese, il bambino comincia ad accorgersi che lari sta al bisogno non dipende dal potere del suo richiamo ma solo prontezza c dalla disponibilita della madre (0 dell’ adulto che si de cura di lui). Talora I oggetto risponde prontamente, ? buono, talora risponde dio non risponde affatto, & cattivo. Per un periodo molto lung bambino, che si2 accorto ora di dipendere dall’oggetto e di non| onnipotente, non si rende conto che ad essere buona e cattiva és la stessa persona (la madre o chi si prende cura di lui) ma sembia dere che si tratti di due persone diverse. eo oor same indo egli comincia a riconoscere Ia persona e a capire che & la stessa (il che avviene di solito verso gli otto mesi) inizia un odi ambivalenza, cio? un periodo in cui egli prova sentiment anti di amore e di odio verso la mamma. caalla stessa epoca si trasforma il modo di rapportarsi agli altri segnale del sortiso. lanascita la risposta del sorriso @ presente come un movimento sJare riflesso che compare saltuariamente durante il sonno. E una +dirrflesso in risposta a stimoli di tipo interno, non compare co- aazione al contatto con Vesterno ma solo quando il neonato & imamente distaccato dalla realta, durante il sono profondo. inca all’eta di due-tre mesi il sortiso si presenta come una ri- tariflessa a qualunque sagoma in movimento, posta dinnanzi a breve clistanza, che contenga un disegno che schematicamente ri- liun volto umano. Quindi il sorriso diventa una risposta auto- ica ad uno stimolo esterno, risposta meccanica ma appropriata :hé “premia” chi si prende cura del bambino. Il bambino sorride quindi anche a dei disegni, oppure anche al todi una donna che non 2 Ja sua mamma 0 al volto di un estraneo ‘siavvicini molto a lui Ad otto-nove mesi mediamente il bambino, evidentemente, di- ta capace di riconoscere i volti, quindi al volto familiare della ma- eoanche del padre sorride con piena intenzione (non 2 pitt una ri- xstariflessa ma un segnale volontario ed orientato) mentre di fron- alvolto estraneo che si avvicina troppo o non sorride affatto oppu- sene viene spaventato, scoppia a piangere. Lambivalenza nel rapporto verso la madre @ quindi legata allo siluppo delle capacitd cognitive, ad una diversa percezione e ad una versa reazione emotiva di fronte agli stessi stimoli. Questa capacita cli riconoscere e di distinguere vale naturalmente jonsolo verso I’Altso ma anche verso se stesso. Circa alla stessa eta, per eempio, il bambino posto di fronte alla propria immagine riflessa in 30 specchio reagisce sorridendo e si protende verso di essa come se trattasse di un altro bambino. Questo vuol dire che egli ha un ru- nto di sentimento identitario (distingue sé dal mondo esterno) ma enon connette questo sentimento in una percezione chiara di sé quindi non riconosce nel riflesso l'immagine di se stesso). Dopo qualche tempo la risposta di fronte allo specchio cambia Jopprima sembra che il bambino si “arrenda’ di fronte alla presenza del iaframma di vetro che gli impedisce di toccare quel bambino che pu- evede cosi chiaramente. Ad un certo punto perd, magari dopo avere osservato ripetuta- mente che quando si allontana il bambino scompare e che i movimen- 193 Da ous 4 set anne {La SEoONDA inranzia 194 tiche fa Yaltro sono sempre uguali ai suoi, evidentemente la percecio ne si trasforma e il bambino dimostra di capire che si tratta di unain- magine di sé. Questa trasformazione concettuale ¢ frequente intoms| ai 15 mesi ed é costante nei bambini normali di 18 mesi, i qualis guardano allo specchio e si toccano parti del viso (come il nase 0 le ore chie) guidandosi con immagine riflessa Da due a set ANNI LA SECONDA INFANZIA D a un punto di vista somatico la velocita dell’accrescimenty rallenta notevolmente e passa dai 13 ai 7 centimetn all no fra 'inizio e la fine della seconda infanzia. II tipo di crescita edith buito diversamente: mentre la testa resta piit o meno uguale a cresce sono il tronco e le gambe. Questa? una erescita che si chiama cefalo caudale, in quanto procede dalla testa verso le estremita. I sistema nervoso non presenta ulteriori modificazioni maturab ve nella struttura (la mielinizzazione si gia ben completata nell ‘ma infanzia) ma si osservano delle importanti differenze funzioral A pattire dai 30 mesi circa si possono formare i primi ricordi episold permanenti. Mentre gli eventi sperimentati nella prima infanzia non lasciano:a tracce permanenti in memoria (quindi il soggetto adulto non ricox nulla che gli sia avvenuto a quell’eta), nella seconda infanzia la nel azione a lungo termine comincia ad essere attiva secondo ne dalita almeno in parte analoghe a quelle definitive. Questi ricordi infantili sono perd in genere frammentari e di lunghi seriodi possono essere ricordate solo delle scene che ad un adulto ‘exsono sembrate irrilevanti (come il colore di un lombrico, la voce del- “maestra all‘asilo, Yombra cupa di una nuvola su di un campo, ...)- Con ogni probabilita sono rimasti registrati in modo permanente solo distimoli che hanno colpito la fantasia e la emotivita del bambino. IL {nto di poterli ricordare, da adulti, indica che noi possiamo ancora pirare in contatto con alcune parti di noi infantili, il contatto non sié xers0 perché queste parti non si sono completamente perse. E per ‘uesto motivo che gli adulti hanno ricordi cosi frammentari e marginali della propria infanzia e fanciullezza ed & probabilmente per lo stesso rnotivo che sotto ipnosi (con un allentamento del rigido controllo del- lefunzioni adulte dell'io) possono emergere dei ricordi molto pitt ric- die dettagliati. A livello di coordinamento motorio, il bambino che aveva gia im- parato a camminare da solo diviene capace di correre, di saltare con la ‘orda, di giocare con la palla, di nuotare, di andare in bicicletta. La notricita si organizza con precisione e diviene gioco motorio. Il fine 1. ena 3, 2. led su na 2. tai i pat, ‘arene de peo aaa, 2 4: come ana roe 5. tmp ura ea © oi ie nagine a cue wee. conte Svea sats (DA ove A ser aunt tx'seconon iranzn Fg. 2 Suluppo dol coordnamento mototo ra 2 Gann 195 196 santa coordinamento che via via acquii baclare ase stesso ed apprende a vestirsi esvestin’ ea solo, ad allacciars lescarpe,a lavarsi la facia e le mani da solo. A lvello gioco compare Finteresse per le manipolazioni fin, con giochi dt biglie, interesse per sli incastrie semplici giochi di costruzione, per giochi by marionette © Per giochi con accessori per le bambole Soprattutto al principio di questa fase, nel terzo e quarto anno div {a alla capacita ci muoversi e manipolare.e alla vivaces dell‘attivita di esplorazione non corrisponde una adeguata perceviome dat pericoloe, in mancanza di cautele e di una sorveglianzs da Parte di un adulto, si incidenti anche gravie letali (col gas in cucia, Conde Posate ecoltell, con le prese di corrente, con animnay estranei, cl traffico stradale, ece.) ad un grande sviluppo delle capa. Imero di parole (che passa da un vo 2500) ma, soprattutto, si apprende co- in frasi, 'apprendimento linguistico parte da nie poi siestende ad una imitazione e ripro Tinguistiche. Aumenta il nu cabolario di 120-200. ad almeno me usarle e connetterle una imitazione dei suot jone delle regole sintattiche e grammatical. Al di sotto dei quattro il bambino fa tn uso egocentrico del linguaggio: lo usa per co- sicare dei bisogni oppure “gioca” con esso come in un soliloquio, fino ai 4 anni il bambino opera poche distinzioni concettuali e io traspare da come usa le parole che conosce. II suo linguaggio & to (Ia parola non indica un oggetto “e” Voggetto), la parola @ uni- egeneralizzabile (tutti gli animali a quattro zampe sono “‘cane”), il 90 ¢ solo presente, le frasi sono solo brevissime (due-tre parole 0 po- | pid) e direttamente dichiarative. Quando comincia ad imparare le regole, le adopera in modo rigido piendo quelli che si chiamano ipercorrettismi o regolarizzazioni (per pio dice :"fava” invece di faceva, “anderd” invece di andro, ecc.).| A partire dai 4 anni il linguaggio non é pitt egocentrico ma diventa alizzato. II bambino parla molto e usa il inguaggio sia per fare del- domande che per descrivere, seppure con frasi giustapposte ed in jo non articolato, quello che ha fatto. Verso i sei anni comincia, infine, la ricerca della collaborazione con teelocutore, il bambino articola meglio il proprio discorso ed inizia a lare non solo di quello che ha fatto ma anche di quello che pensa. Illivello di competenza linguistica dipende molto strettamente da- stimoli ricevuti dall’ambiente familiare. Nelle famiglie meno ac- urate gli scambi verbali sono pitt semplici, utilizzano un vocabolario i ristretto, sono pertinent a oggetti e azioni concrete piti che a con- i astratti. I messaggi verbali vengono cio trasmessi utilizzando ello che Bernstein ha chiamato il codice linguistico ristretto, per irapporlo al codice linguistico allargato delle famiglie pitt accul- fe. Molti studi hanno ripetutamente dimostrato che in rapporto al- diversa stimolazione in famiglia i bambini giunti all’eta scolare ri- lano differenze di competenza linguistica che la scuola ben difficil- nte riuscira poi ad eliminare. Questo # un primo importante esempio di come lo sviluppo gia nel- |.seconda infanzia sia influenzato potentemente dagli apprendimen- equindi presenti delle differenze sempre pitt ampie fra un soggetto alte. Sempre in questa fase compare e si sviluppa rapidamente la capa- Jia di disegnare. A tre anni si tratta per lo pitt di semplici e rudimen- si scarabocchi di difficile interpretazione. Le forme geometriche sono Imprecise e mal tracciate, le prime figure umane sono dei pupazzett fi- fori e incompleti. Successivamente le figure si precisano e si arric~ tiscono nella clefinizione dei particolari, compare un rudimento di pro- pettiva e la distinzione fra figura e sfondo. La progressione delle capacita di disegnare ¢ legata alla progressio- .edello sviluppo intellettivo, mente il contenuto espresso dai disegni @ 197 Da ous 4 set ane 198 ampiamente dipendente dalla condizione emotiva ¢ dalla personalitd del bambino. Di conseguenza certi tipi di disegni sono caratteristici solodi certe particolari eta (per esempio, sono tipici dei bambini di 4 anni). AF lora osservando dei disegni liberi o proponendo di fare dei disegni at chiesta (test del disegno) si possono ottenere delle informazioni utilis pud formulare una diagnosi di sviluppo intellettivo oppure si pud diz gnosticare la presenza di disturbi della personalita, Per quanto riguarda lo sviluppo intellettivo abbiamo prima quel la che Piaget chiama la fase del pensiero pre-operatorio o pre-com cettuale (fra 2 e 4 anni) e successivamente la fase del pensiero intuitive (fra id ed i 6-7 anni). Fra i due e i quattro anni compaiono i primi rudimenti di concettio operazioni mentali. fl bambino ha chiaramente superato la restrizione della fase della intelligenza senso-motoria (nella quale la compte sione é ridotta alla immediata verifica di un effetto materiale) e co mincia a fare alcune anticipazioni mentali sull’andamento dei fenomesi Egli quindi comincia ad avere capacita di rappresentazione mentale € di simbolizzazione, cosa che del resto ben dimostra con il inguaggo econ il gioco. Non si trata tuttavia di concetti completi e general, frutto di deduzione dal generale al particolare, ma di concetti rud mentali (0 pre-concetti come li chiama Piaget). Nella fase del pensiero intuitivo (di norma dopo i quattro anni bambino usa ampiamente la rappresentazione mentale per fare del ipotesi di tipo analogico. La rappresentazione mentale permette a bambino di manipolare dei pensieri piuttosto che degli oggetti concrei ‘ma il modo della rappresentazione é solo lineare e additivo. Non so possibili delle vere operazioni mentali, non esiste la reversibiliti ed il pensiero presenta una logica unidirezionale strettamente ade rente alla realta e alla sua rappresentazione. Una classica illustraziont di questo modo di pensare ancora pre-operatorio é fornita dalla prow dei bicchieri. Se si presenta al bambino un bicchiere alto e stretto pieno fino al br do e poi si travasa il liquido, davanti ai suoi occhi, in un bicchicre bar so e largo e poi gli si domanda in quale dei due c’é pitt acqua (os chiede se co no differenza fra i due bicchieri), la risposta in questat se é sempre la stessa: c’8 pitt acqua nel bicchiere stretto, quello con it vello pitt alto. Quando I'acqua é nel bicchiere basso, ce n’@ «li mens Anche ripetendo pitt volte il travaso nei due sensi la rispostaa que sta prova di conservazione della quantita non cambia mai perché, cr tro ogni logica, il bambino sembra ancorare la sua risposta al solo dio percettivo del livello, che @ pitt alto “quindi vuol dire che 2 pii ae qua”. Lo stesso risultato si ottiene modellando a sigaro delle palle dip stilina oppure scomponendo dei cubi in cubetti pii Nel modello dello sviluppo psicodinamico secondo Freud il pe- riodo della seconda infanzia non é tna fase unitaria. Il periodo fino ai 3-4 anni @ la fase anale. In questa fase inizia Yau tonomia motoria del bambino, autonomia che ha la sua prima radice nel controllo degli sfinteri. Il bambino pud trattenere e rilasciare il contentito dei suo’ intestini, su questo controllo si gioca in parte il rapporto edu- «ativo e la relazione con i genitori. II trattenere, la stitichezza, pud di- venire un sintomo di un guasto nella relazione con i genitori, un segno del desiderio di controllare e di possedere. E da disturbi di sviluppo in questa fase che si fanno derivare sia alcune forme di perversione ses- suale in etd adulta che dei disturbi di tipo ossessivo o, nelle forme meno gravi, delle distorsioni del carattere nel senso della avarizia e del- la possessivita Fra i tre anni e mezzo e i sei si colloca la fase fallica, caratterizzata dalla preminenza della scoperta ¢ della manipolazione del proprio corpo e in particolare dalla scoperta dei genitali maschili e femminili In questa fase tipicamente i bambini si sentono attratti dal genitore di sesso opposto, tendono a sentirsi a disagio e in colpa per questo e, pitt o meno chiaramente, temono una punizione e vivono come ostile eminaccioso il genitore dello stesso sesso. Richiamandosi alla nota tragedia greca Freud ha chiamato questa fa- secon il nome di fase edipica (per le bambine forse sarebbe pitt esatto parlare di fase di Elettra, ma si usa lo stesso nome per entrambi i sessi per semplicita). La fase edipica ® un evento fisiologico e naturale che non di- venta necessariamente una patologia o un problema clinico. A’ pitdi BY Due esempi di conservazione Da ous 4 set an Fig. 93 Fino acca? anni bambint acqua, anche davant a xo 199 La ramciuiueaza Quando perd il comportamento dei genitori non 2 adeguato (perché, ad esempio, mostrano delle preferenze spiccate nel rapporto con il bam bino) o per circostanze successive che fanno rivivere i contemuti di que: sta fase dello sviluppo, pud avvenire che il complesso edipico si tradu- cain un disturbo di tipo nevrotico. Un esempio di nevrosi di origine ed pica, come vedremo pitt avanti, 2 la nevrosi isterica. La ranciuLiezza IN Per ease a abbiamo mancato di indicare i pres iimiti temporali di questa fase evolutiva. Infatti se Vini Zio pud essere fissato con ragionevole precisione intorno ai 6-7 anni con Vinizio delet scolare, la sua conclusione coincide con la maturazio ne puberale, la quale si verifica in un’eta diversa fra maschi e femmmi- nee con una grande variabilita da soggetto a soggetto. In termini molto generali si pud dire che la fanciullezza si conclude intorno agli 11 anni in media per le bambine e ai 13 per i bambini. A differenza dell'infanzia questa fase non @ caratterizzata da can biamenti molto evidenti dal punto di vista fisico. Vaumento di statu a prosegue con lo stesso ritmo di 5-6 cm I'anno che abbiamo gia os servato al termine della seconda infanzia. Al termine della fanciul- lezza, nei due anni che precedono la maturazione sessuale definitive, si osservano sia alcuni segni iniziali della trasformazione puberale che un improvviso salto di velocita della crescita. Nel momento di pic cola crescita pud arrivare anche a 12 cm all’anno. In definitiva la fanciullezza dei maschi 2 in media pitt prolungata di quella delle femmine di circa un paio danni. Per motivi abbastanza mi steriosi (anche se qualcuno sostiene che il motivo-chiave sia la mi- gliore alimentazione) negli ultimi cento anni si@ assistito ad un ae corciamento della fanciullezza, in quanto la trasformazione puderale ancora alla fine dell’ottocento era collocata circa tre anni pid tardi di adlesso (15 anni per le femmine e 17 per i maschi). Da un punto di vista sensoriale e fisiologico cominciano ad appari, anche se per la loro minima entita non sono praticamente avvertbil ak cuni fenomeni che caratterizzano l'invecchiamento. Uno i questi Tiduzione del contenuto acquoso e la riduzione della elasticita dei tes suti. La cute si presenta quindi leggeremente meno liscia e tesa ti spetto alla fase dell'infanzia. La lente dell’occhio é leggermente meno elastica rispetto a prima, quindi il punto piit ravvicinato di messa a fur co nitida passa dai 5-7 centimetri della seconda infanzia gradatamen te fino ai 10-13 centimetri nella fase pre-puberale. ML Aeevios st am inn JF Ament tata sno in mo 3 2 re) 9 2 Ty La psico-motricita nella fanciullezza non progredisce in modo si- ificativo rispetto alla seconda infanzia, anche se il consolidamento ile masse muscolari che precede la puberta comincia a rendere pos- le un impegno atletico non agonistico. In considerazione della buo- capacita di apprendimento motorio, della motivazione crescente & lare, & proprio a partire dall’eta di 11-12 anni che cominciano ad es- possibili gli esercizi ginnici sistematici ela prima selezione dei fu- jr atleti.. Da un punto di vista pedagogico ed evolutivo, tuttavia, un hdestramento intensivo di tipo atletico ed agonistico risulta prematuro controproducente, poiché impoverisce lo sviluppo psico-sociale, af- Jatvo e intellettivo del fanciullo. Losviluppo della intelligenza 2 rilevante perché questa é la fase che pele, per usare la terminologia di Piaget, la comparsa delle opera- jioni concrete IMfanciullo comincia ad essere capace di effettuare delle operazio- ilogiche vere e proprie. La prova della costanza della quantita, che ab- amo visto nel precedente paragrafo, viene risolta correttamente per- Jil fanciullo comincia ad essere capace di fare operazioni mentali re- feribili e non piti semplicemente riproduttive e lineari come nella Jeconda infanzia, faumento della capacita respiratoria e della resistenza e forza mu- | 201 La ramcwnurzzs 202 Leta media della comparsa di ragionamenti logici di tipo concre- to @ quella dei sette anni, bambini particolarmente precoci e intelli ¢genti oppure riccamente stimolati possono avere questa capacita a pat- tire dai sei anni circa, mentre dei bambini ipo-stimolati o con una minore dotazione intellettiva possono non averla ancora fino ad otto anni Questa é, non a caso, I’eta della prima scolarizzazione. Fi infattia partiré dall’eta di 6-7 anni circa che il fanciullo comincia ad avere la cx pacita di compiere le prime operazioni logiche concrete che rende anno possibile la acquisizione sia del concetto di numero che la for malizzazione delle regole linguistiche e Vapprendimento della letture della scrittura. Un noto problema pedagogico ¢ quello della even- tuale opportunita di una anticipazione a 5 anni dell’ obbligo scola- stico. Sulla base delle conoscenze psicologiche intorno allo sviluppo in tellettivo del fanciullo ® chiaro che tale anticipazione generalizzata non 2 opportuna, poiché sottoporrebbe la grande maggioranza dei bambini a stimoli inadeguatamente complessi e non assimilabili. Per la teoria psicoanalitica di Freud la fanciullezza & una sorta di fa se silente o di transizione, collocata a ponte fra le decisive trasforma zioni dell'infanzia e i rivolgimenti maturativi della adolescenza. Per lt teoria psicoanalitica questa é la fase della latenza. Pur non trattan- dosi di una fase di grandi trasformazioni si registra uno sviluppo del- le capacita affettive, in particolare il fanciullo esce dal ristretto am familiare e comincia a creare dei rapporti sociali fra i pari. In questa fase i problemi gia presenti nella fase edipica sono come assopitie silenti, da cui il nome di fase di latenza, ed il fanciullo mo stra una affettivita espansiva e dilatata oltre l'ambito familiare. Que sta 2 allora la fase delle prime amicizie e sodalizi di gioco, delle prime conoscenze di vicinato e scolastiche, dei giochi emulativi e di gruppo, della capacita di riversare il proprio affetto anche sugli animali do- mestici. Latteggiamento generale del fanciullo & molto meno egocentrico, le relazioni sono meno conflittuali e si verifica, nei confronti delle pulsioni {gid cosi vivaci ed emergenti nella fase edipica, un proceso di subli- mazione. La sublimazione degli affetti comporta molto spesso che i fanciullo idealizzi le qualita dei propri genitori, particolarmente del ge- nitore del suo stesso sesso. Tipicamente il fanciullo e la fanciulla des- derano compiacere i propri genitori e li ammirano apertamente, assi- ‘mendoli come modelli sia per i loro giochi che per le prime fantasie vor cazionali su cid che faranno da grandi. Questo processo di identific zione adesiva nei confronti di un adulto non é riservato solo al rap- portocon i genitori ma abbastanza di frequente si attua anche verso ak tre figure adulte di riferimento sia appartenenti alla famiglia allargot (come i nonni) che ad adulti esterni alla famiglia, come gii insegnant éementari, Tale identificazione @ ingenua, priva di spirito critico e fa- imente manipolabile. Questa fase si caratterizza quindi per la grande importanza degli sti- noli sociali e per il rilievo assunto, nello sviluppo dei contenuti iden- tiari, dalle figure adulte di riferimento. Si pud dire che psico-peda- togicamente questa @ la fase dell’assorbimento dei modelli. Il fan- {allo assume i modell e gli schemi che gli vengono proposti in modo stanzialmente passivo e conformistico. Le differenze qualitative di questi modelli adulti e dell’ ambiente fa- niliare e sociale nel loro complesso, risultano di conseguenza molto im- portanti per determinare lo sviluppo successivo dell’individuo. E in juesta fase che si possono creare, con il meccanismo della identifica- rione imitativa, le premesse di un comportamento antisociale ¢ de- siante oppure industrioso e pro-sociale nel soggetto adulto. Contra- ramente a quanto si tende a ritenere @ proprio in questa fase, fra i set teed i dodici anni circa, che i bambini possono subire le pitt gravi e du- rnture consegutenze per una separazione coniugale dei loro genitori. TI fanciullo non mostra soltanto un aumento delle capacita di ap- prondimento legate alla capacita di riprodurre e di comprendere dei modelli che gli vengono offerti, ma mostra un notevole aumento del- le capacita di fantasticare e di creare. Questo momento particolar- mente propizio e recettivo si osserva di norma a partire dai sette-otto an- niin poi. I primo campo in cui si nota una maggiore recettivita e crea- ‘vita & quello della musica, al quale segue quello della grafica e del di- segno. Per questo motivo I’eta di sette otto anni risulta ottimale per Tinsegnamento della musica e per la prima pratica su di uno stru- mento’ In sostanza nella fase della fanciullezza maturano delle nuove pos- sibilita (a livello affettivo, sociale, intellettivo e della creativita artistica), equali possono tradursi in cambiamenti reali oppure no in stretta di- pendenza con le caratteristiche dell'ambiente in cui il fanciullo cre- sce, Le caratteristiche dell’ambiente (la famiglia e la societa in cui vive ilfanciullo) assumono quindi in definitiva una importanza capitale Lapousscenan per otientare concretamente il corso dello sviluppo del fanciullo. | L’apovescenza Lo iesnseem fase di trasformazione e di passaggio che inizia con la puberta e si conclude con Iingresso nel mondo degli adulti, Questa definizione mettea fuoco un aspetto decisive: rmentre Vinizio della adolescenza @ marcato da un cambiamento fisico (lo 203 Wapovescanza Fig. a Lota mecia ‘ata puerta (e-dotcuimne ‘ela crescta) circa 13 ann’ pric ragazze ¢ 15 peri ragaze: 204 | sviluppo sessuale della puberta) il suo termine non é fissato dalla fisiologia | ma dalla psicologia sia dell'individuo che del mondo che lo circonda. 8 12a.9m, 2.9m. 0.9m, a) \> ea 9m, | 4a. 9m. ta adulto perché ci si sente tale, perché si assumonore sponsabilita e si fanno cose tipiche dell’adulto e perché, infine,l societa riconosce e sancisce che questo ingresso nel mondo adultot avvenuto. I tre fattori sono quindi la consapevolezza, la condotta edi riconoscimento sociale. Spesso, per comodita, utilizziamo delle date convenzionali ps stabilire tale ingresso nel mondo adulto e chiamiamo questa eta “tae: giorita”. TI ragazzo e la ragazza diventati maggiorenni (un tempo! 21 ed oggi a 18 anni) possono votare ed essere eletti, firmare dei cut tratti, contrarre liberamente matrimonio, scegliere autonomamentel propria residenza, prendere la patente di guida, ece. Questa data ré almente @ solo una convenzione, mediamente giusta, per fissare indo 'adolescenza si ® conclusa in un modo valido per tutti e senza jovere giudicare caso per caso. In questo modo si commette certamente qualche errore di giudizio, agire diversamente, cio’ giudicare caso per caso con dei test e del- Jemisuce psicologiche se un giovane é cliventato adulto e responsabi- leoppure no, sarebbe sicuramente fonte di errori ed arbitri pid gravi. La societa ritiene che I’avere raggiunto una determinata eta (da sii 18 anni) dimostr, fino a prova contraria, che si pud entrare nella ocieta stessa a pieno titolo, con responsabilita ed autonomia. Le co- foscenze scientifiche della psicologia ci dicono perd che lo sviluppo non solo maturazione e che le esperienze e gli apprendimenti sono deci- svi per lo sviluppo della persona, Anche le convervioni sociali e le leggi tengono in parte conto di que- sto. Se, ad esempio, un giovane si 2 sposato da minorenne egli acqui- ssce con il matrimonio alcuni dei riconoscimenti sociali dello status jdulto: pud firmare contratti, scegliere la residenza liberamente. L’ave- reagito dei ruoli adulti (sposarsi) implica una trasformazione di status anticipata rispetto all’eta canonica. Fsistono viceversa altre situazioni nelle quali alla maturazione fisica ‘completa e al passare degli anni ben oltre la maggiorita (anche fino ai ‘rentanni) non corrisponde per nulla una autonomia di tipo adulto. Un. sempio tipico di questa situazione psico-sociale ibrida e di prolun- jamento della dipendenza ¢ quello degli studenti universitari o dei gio- vani non studenti che restano disoccupati per anni e anni. Queste si twazioni, nelle quali esiste uno scarto ampio fra maturazione fisica cambiamento di ruolo, possiamo anche considerarle come esempi di adolescenza prorogata Ladolescenza si potrebbe anche definire, quindi, come la fase del- lavita che intercorre fra la maturazione sessuale ¢ fisica e Vassun- tione di un ruolo sociale autonomo. In alcune societi umane non esiste l'adolescenza ma solo la pu- j best Strata di societd nee quail compimento della maturazione sessuale e con la evidenza della capacita riproduttiva i giovani passa- | no immediatamente a fare parte del mondo degli adulti, Questo in- " gresso in genere viene sancito con un rito di passaggio, il quale pud tal- volta consistere nel superamento di una particolare prova codificata nel [io cto ‘Questa pud essere una prova di coraggio, una prova di resistenza al- la solitudine ed al dolore, un semplice distacco dalla casa familiare ed isolamento di qualche giorno, cui segue il rientro da “adulto” nella comunita sociale. Una volta compiuto questo passaggio rituale il neo- adulto comincia a fare da subito cid che dagli adulti ci si aspetta, cioé si, Laoovescenza Lroocescenca sposa, comineia a lavorare, ecc. Anche presso di noi é possibile rice noscere delle situazioni che ricordano gli antichi riti di passaggio ‘Queste possono essere la cresima o la maggiorita religiosa, oppure las lezione di leva ed il servizio militar. Le societa senza adolescenza sono semplici e soprattutto statich poco evolutive. All’apparenza sono societa primitive e preistoricy} ‘ma forse sarebbe pitt corretto chiamarle, come ha fatto Levy Strauss 0 cieta senza storia. Non esiste in esse richiesta di scolarizzazione, ilaver ed i ruoli sociali ad essi connessi si trasmettono sempre uguali di pad in figlio, di madre in figlia. In pratica ognuno ha gia una sua colloc zione prevedibile fin dalla nascita, Le societa complesse, che richiedono specializzazione e scolar zazione prolungata, che sono relativamente mobili ed evolutive, na permettono che diventare adulto sia una cosa cosi semplice da potes risolvere con un rito. Si diventa adulti per gradi, come in un lung] apprendistato. | ruoli adulti prima di essere agiti vengono, per cs | dire, recitati e provati per gioco. | Lesocieta come la nostra, quindi, “creano” V'adolescervza. In altre pe role ’adolescenza cosi come la conosciamo 2 non solo una fase ee Tutiva ma anche e soprattutto una costruzione psico-sociale Abbiamo detto che ladolescenza pud essere anche vista come ua specie di “palestra”, nella quale si possono esercitare in modo ancoa giocoso e sperimentale le capacita di tipo adulto che sono maturatecs la puberta Vediamo rapidamente di che capacita si tratta. Le capacita ins lettive, fra gli 11 ed i 14 anni, fanno un grande progresso qualita perché il giovane per la prima volta comincia a fare delle operavio mentali con dei concetti astratti Inizia la fase pitt alta dello sviluppo ¢gnitivo nella specie umana, la fase che Piaget ha definito delle o Zioni formal. Poter fare ragionamenti astratti significa poter manipolare concetti che non hanno una rappresentazione materiale e concreta solo o prevalentemente logica. Si possono quindi formulare delle ipotesi, comprendere e ri mulare dei concetti filosofici e matematici. Si apre concettualm una finestra sul mondo, per certi versi si crea nella mente del giov adolescente un mondo nuovo perché tutto quanto era nella sua m viene vagliato con spirito eritico. Un autore seguace delle teorie di Piaget, Kohlberg, ha studiat particolare le fasi dello sviluppo morale nella loro owvia relazione le fasi dello sviluppo intellettivo. Il concetto di bene e di male'ed i dizio morale sulle proprie ed altrui azioni seguono chiaramente linee di riferimento che sono di tipo concreto nel bambino e nel fa intiva degli sta ‘meglio di che si tratta. tipo astratto ed etico nel giovane e poi nell’adulto. Una tabella i sviluppo morale secondo Kohlberg ci aitita a ‘COSA VIENE RITENUTO GIUSTO Si obbedisce per evitare le punizioni. E sbagliato quello che comporta delle punizioni E giusto cid che & strumentale al proprio vantaggio, cid che serve. E giusto agire in conformita con cid che si stabilito, fare quello che gli altri si aspettano da noi. Le leggi ed i doveri vanno sempre adempiuti, @ giusto per mantenere i ruoli ed il sistema. UVELLO MI Post-convenzionale 0 fondato sui principi_ |14e pit Siadio5 |] sadio6 Consapevolezza che esistono molte opinioni e molte scale di valori. Nasce il relativismo e la tolleranza ma, per esempio perla liberta, esiste il concetto di valore assoluto che va oltre le scelte della maggioranza. ‘Nasce il proprio sistema di valori, che si fonda sulla razionalita ed universa- lita di principi e non sulla utilita per s€0 peril gruppo. Come si vede con Vadolescenza inizia Vepoca in cui le idee che rima erano accettate passivamente e in modo conformistico (come & Laoourscena 207 Wapouescenea tipico della fanciullezza) vengono riesaminate. lI nuovo modo die’ gliere le cose, la logica e la razionalita, viene applicato al giudizio de: le cose e adolescente si crea una propria opinione del mondo e dell ae biente che lo circonda. Abbastanza spesso il mondo degli adulti din coerente, poco lineare e contradditorio, ben lontano nei fatti dag ideali che enuncia a parole. 11 mondo nuovo dell/adolescente & inve un mondo di coerenza ¢ di assoluti. Abbastanza spesso il giovan adolescente, fra i 13 ed i 16 anni, assume un atteggiamento che pe tremmo chiamare ascetico e questo lo pone in conflitto anche aspro cot i genitori e con gli adulti in genere, da lui colti come opportunist contradditori. Il conflitto con i genitori non deriva solo dalla trasformazione it tellettiva e dallo sviluppo del giudizio morale da parte del giovane re ha anche delle cause di tipo affettivo. Le trasformazioni sessuali de la puberta aprono al ragazzo ed alla ragazza un mondo nuovo di espe rienze e di sensazioni. Esiste quindi una tensione verso il nuovo, unde| siderio di fare delle prove, degli esperimenti di ogni genere. I] nuott) Fignoto, 2 perd anche fonte di paura, di timore di non farcela, di none sere all‘altezza dei compiti. Esiste allora una sorta di ambivalena verso il cambiamento, con la presenza sia della voglia di provare de di quella di trovare un rifugio noto e tranquillo. Sia verso il proprio pe sato infantile che ormai svanisce che verso i propri genitori, ct misto indefinito di voglia di distacco e di rassicurazione. Il giovan vuole distaccarsi ma ha anche paura di farlo davvero. Questa altale si riflette direttamente nella relazione conflittuale e nelle discussioni so} lo apparentemente politiche, morali o filosofiche che si accendord| con i genitori. Molto spesso gli adolescenti trasmettono degli stili nelle loro te comportamentali e nelle loro opinioni. Questa trasmissione si ora] nizza e diventa qualcosa che travalica il singolo, tanto che si& park di cultura adolescenziale. Tipici di questa cultura sono lo spiritet sgressivo, il desiderio di colpire con Vesibizione di concotte 0 di si la gregarieta e lo spirito di gruppo, la determinatezza nel sostenere te Je posizioni non mediabili associata ad una certa volubilita I rapporti sociali si allargano con la puberta e si creano delle darieta di gruppo. Il gruppo adolescenziale & tipicamente un grup dei pari, con rigide barriere di eta sia verso gli adult ciulli, poco mobile ed aperto nei suoi confini. In un primo tempo: sto gruppo, che pud essere amicale e di gioco ma pud anche av connotati diversi e pitt strutturati, é tipicamente un gruppo om: suale, cio? @ composto solo da ragazzi o solo da ragazze. Solo in un: condo momento questi gruppi adolescenziali diventano mist, sit tumano per la formazione di copie ¢ quindi cessano di esistere. che verso if Col termine della puberta il giovane entra in quella che Freud chi na fase genitale. I meccanismi di sublimazione che abbiamo visto all'opera nella fanciullezza vengono usati pitt estesamente e Vadolescente pud iniziare aivolgere I'affetto verso I’Altro da sé. La energia libidica non si con- centra pit solo sul propro corpo o sulle gonadi (anche se la prima adolescenza é tipicamente I’eta della autostimolazione e della ma- surbazione) ma si protende verso un rapporto totale della persona con un’altra persona. Questo percorso, che viene fatto per tentativi e spesso con molte contraddizioni, ha come sbocco finale una trasfor- nazione del legame affettivo con i genitori. Con la scoperta dell’amo- ree della sessualita matura il giovane, in qualche modo, sostituisce il legame primario che dall’infanzia lo vincolava alla madre o al padre. Con ladolescenza, quindi, rivivono delle gelosie e delle tensioni di {ipo edipico. Problemi edipici non risolti possono essere all'origine di >esanti inibizioni a livello sessuale o, viceversa, di condotte iperattive enon regolate. I genitori stessi, perché non hanno ben risolto il proprio pO, possono ostacolare con divieti e restrizioni sconsiderate e "g hose" le esperienze dei figli oppure, pitt raramente, anticipare il d saeco da essi con un disinteresse apparentemente tollerante. Attraverso questa situazione turbolenta e conflittuale, di vera e propria crisi ado- Iescenziale, il giovane costruisce una propria identita separata e di- siinta da quella dei genitori. II termine della fase genitale coincide con lacapacita piena di assumere il ruolo sessuale e la capacita di comple- tare la separazione dalla coppia familiare dei propri genitori con la creazione di un rapporto di coppia autonome. Lev abuita & La veccHiaia ‘© sviluppo non cessa con il termine della adolescenza e con la fine della cosiddetta “eta evolutiva” ma prosegue in mo- do meno evidente e pitt “sottile” per tutto arco della vita. La lun- ghezza media della vita ha una grande importanza nel definite i confini eicontenuti di questa evoluzione adulta, momento del passaggio dalla adolescenza alla adultita e quello dalla maturita adulta alla vecchiaia sono cambiati nel corso dei secoli in- sieme alle trasformazioni socio-culturali e soprattutto con Vallunga- mento della speranza media di vita. Ancora nel sei-settecento in Europa (come peraltro continua a succedere in alcuni paesi poveri del terzo e del quarto mondo) un individuo entrava nella maturita adulta a ven- tanni, era considerato vecchio intorno ai quaranta e l'adolescenza come Vera apuira 209 Leva abuts fase di transizione non esisteva. La differenza nella durata della vita me dia implica che c’é pitt 0 meno tempo a disposizione per assumere in pieno e sviluppare i compiti e i ruoli che caratterizzano le diverse ett della vita. Questa variazione non é soltanto psicologica ma anche bie logica: negli ultimi secoli si2 anche anticipato il momento della ma turazione sessuale (passato mediamente da 17 a 13 anni) esié ritardato il momento della cessazione delle mestruazioni o menopausa (passalo da 42a 51 anni in media). Si? dunque allungato di quasi 15 anni il pe- riodo fertile e fisiologicamente pii attivo della vita umana. Talorasi dice che con Yaumento di durata della vita andiamo incontro ad una so cieta piena di vecchi, ma probabilmente sarebbe pitt corretto dire che an diamo incontro ad una dilatazione della giovinezza e ad una societa pie- nadiadulti Fi. _ re sol or | area f@ovn| wants |vecosaa| ya ma ear 1683 | | +e vere a 38 aon 09 op "80 ise | ple oe [| vane — [per [ree 1993 0 10 20 30 40 50 60 70 Lo sviluppo adulto non 2 il risultato dello sviluppo infantile mat una sorta di continua ristrutturazione e superamento progressivo della struttura infantile ed adolescenziale. L’adulto esattamente some il bambino é una struttura aperta al cambiamento e agli influ bientali, anche se in rapporto a compiti estimoli diversi da quelli chese no importanti per il bambino. ‘Questa ristrutturazione (che interessa la percezione di sé, cent, il mondo degli affetti, il modo di comprendere e di ragionare, lo stiledi reazione e la condotta) prosegue per tutta la vita ma ha dei moment delle fasi di accelerazione che sono precipitate da eventi particolas Si tratta di eventi che segnano come delle biforcazioni vitali ode punti di non ritorno. Questi eventi che costituiscono altrettante ‘apr. dello sviluppo adulto sono dati, per esempio, dall'inizio del lavoro, da matrimonio, dalla nascita di figli, dalla morte dei propri genitorie dalla uscita di casa dei figli resisi ormai autonomi, dal pensionament. 210 Ognuno ci questi passaggi o eventi trasformativi & allo stesso tem- unevento di perdita ma anche di acquisizione. Come l'adolescenza no stato di incertezza e di ambivalenza fra la sicureza infantile e la zione verso un nuovo mondo di autonomia, cosi ad ogni evento sformativo anche V’'adulto tende a rivivere lo stesso dilemma. In ere questo vissuto meno drammatico ¢ conflittuale, perché la tura psichica dell’adulto é pitt solida rispetto a quella dell'adole- te. Lagioventii adulta é da questo punto di vista una fase di conso- mento e di apprendistato. La assunzione di compiti e ruoli adulti me cominciare una attivita lavorativa o professionale, sposarsi, ) & insieme la sanzione dell’avvenuto cambiamento ¢ un fattore jambiamento di per sé. Ladiversita delle esperienze lavorative e di vita moltiplica le di- penificazioni che gia esistono a causa di disposizioni individuali o di saiela di formazione familiare e scolastica. Prendiamo l'esempio del- saitvitd lavorativa, Seil giovane appartiene ad una classe sociale subalterna media- ‘enteil suo ingresso nel mondo del lavoro avverra sui 15-17 anni, A 25- Tanni egli sara gia da lungo tempo abituato e condizionato in profon- 4d da tale esperienza. Si sara creato delle competenze specifiche, ariuna immagine di sé legata al ruolo lavorativo e alla sua gerarchia, ari una certa cerchia di conoscenze ed amicizie connesse al lavoro 0 mpatibili con esso, avra preso 'abitudine a ragionare di cose legate dlavoro e perso Vabitudine esercitata quando era a scuola di ragionare ‘amodo astratto e generale. In qualche modo questo giovane adulto a fora di “fare il suo lavoro “8” diventato come il suo lavoro vuole. Probabilmente, dato che gode da dieci anni dell’autonomia eco- romica, a questa eta sara anche sposato da qualche anno. Alla stessa etd, di 25-27 anni, un giovane che appartiene alla classe aedia ha appena terminato 'universita e sta tentando Vingresso in gusto monclo nuovo. La diversa collocazione sociale determina quin- disistematicamente delle differenze nei tempi dello sviluppo adulto. 1 ‘ambiare attraverso il fare” & anticipato o posticipato di ami a seconda della classe di appartenenza Ricerche psico-sociali hanno dimostrato ripetutamente che esisto- ‘oanche profonde differenze nella immagine di sé. Un operaio di 40 an- sisiautodefinisce come maturo o di mezza eta, mentre un professio- ‘isa a 40 anni si considera ancora in piena espansione giovanile e spesta la mezza eta verso i 55 anni. I cambiamenti introdotti dalle esperienze non sono soltanto sog- sttvi, come nella percezione di sé, ma sono soprattutto opgettivi e per- ftamente misurabili ‘rca dieci Lierd sours an Werk aputra Anche se se ne parlera pit: diffusamente quando esamineremo lo studio della personalita e delle differenze individuali, possiamo gia adesso fornire qualche dato illuminante che riguarda lo sviluppo det Je capacita cognitive. In una recente ricerca si sono paragonati i rendi mentia test di abilita verbale, spaziale e di ragionamento astratto in sog getti di 18 e di 22 anni. Questo confronto 2 stato fatto sia esaminando de gli studenti che dei lavoratori di settori diversi. Come si vede dalla ta bella sono bastati cosi pochi anni di esperienze diverse per cambiarein modo significativo e sistematico le capacita intellettive “e° \ tro Dt olen |) ATTIVITA —VERBALE SPAZIALE RAGIONAMENTO camoiano furzoravenio | STUDENT! +4 +18 +29 COMMESSI —-1,2 °1,3 -0,7 OPERA -0,4 +3 +13 -0,5 IMPIEGATI—+1,8 Se noi spingessimo I’esame del cambiamento nelle funzioni co- gnitive per un arco di tempo pitt lungo ? chiaro che tali differenze st rebbero tanto estese da non rendere quasi pitt riconoscibile la situazione di partenza. Alcune capacita avranno subito una vera e propria “ato- fia da disuso” mentre altre si saranno estremamente potenviate ed a: nate. ‘Va poi ricordato, ed anche se 2 una ovvieta 2 perd una cosa fonda mentale, che tutte le esperienze della vita adulta sono coerenti fra dilo 10 e quindi differenziate nella stessa direzione. Fare un certo lavoro fe vorisce un certo tipo di gusti ed un certo tipo di frequentazioni. Quin di molto probabilmente si finird con I'innamorarsi e lo sposare unt persona dello stesso ceto. I matrimoni omogamici (fra persone della stessa origine sociale? culturale) sono oltre il 90% del totale. Addirittura si @ visto che circai 50% delle coppie oltre ad appartenere allo stesso ceto sono anche or: ginarie della stessa citta o quartiere. 11 motivo di queste scelte di persone affini a sé & da ricercare nal ralmente anche nella maggiore facilita materiale di contatto (matrintca |fra compagni di scuola, fra colleghi di lavoro, fra vicini di casa oi quartiere, ecc.) ma ha anche delle spiegazioni pit profonde. Da un punto di vista psicologico abbiamo visto che il giovent adulto vive una situazione di apprendistato, di immedesimazion 212 mgressiva in una nuova identita. Egli@ di fronte al compito di entrare nuna parte. In pratica il modo piu agevole che ha a disposizione per ventare un adulto come tutti gli altri é quello di prendere a model- bla coppia adulta dei suoi genitori. Nonsi tratta di solito di una imitazione e riproduzione consapevole eyluta ma, semmai, inconscia. II distacco dalla famiglia, segnato dal ito di abbandonare gli antichi affetti infantili verso il babbo o la amma per innamorarsi di un ragazzo 0 di una ragazza, risulta in esto modo meno lacerante perché ci si innamora di qualcuno che as- mistia per qualche aspetto al genitore del sesso opposto. In altre pole la scelta amorosa adulta @ spesso erede di un meccanismo ipo Non solo si cerca un partner che ricorda, in qualche modo piti 0 me- npalese ed evidente a tutti, il genitore del sesso opposto ma con una fnquenza molto grande si ripete anche la situazione familiare ca- teristica della famiglia di origine. La riprocuzione non si ferma al- J selta del partner ma si completa con la perpetuazione dello stile di Josotta nella vita di coppia, dello stile educativo verso i figli, ecc. Questo fatto & accertabile anche a livello statistico (per esempior i fi- di genitori separati divorziano o si separano molto pitt spesso degli iri). Se studiamo le persone pitt da vicino ci accorgiamo che spesso inno preso dai genitori anche cose come le idee politiche e religiose, susti e le opinioni sul mondo. Mano a mano che ci si allontana ‘adolescenza cessa I'antagonismo e la contrapposizione e ci si as- il compito di preservare e di trasmettere. Questo @ ormai possibile ‘hé la autonomia adulta dellindividuo & consolidata e non pit in di- feusione. Quando si arriva all’eta in cui i propri figli, ormai grandi ed adole- nti, si distanziano e contrappongono a loro volta, ci si comportera come i propri genitori si erano comportati a suo tempo con noi «camo fatica a comprendere questo cambiamento, proviamo timore questo distacco che ci sembra arrivato troppo presto, ci sembra rin che i figli non siano pit i nostri bambini di pochi anni prima. Ingenere lo scontro con i figli adolescenti ¢ la loro uscita da casa, incide con altri eventi rilevanti per lo sviluppo dell’adulto, che sono morte o Vevidente deterioramento dei genitori, 'essere arrivato al cul- re della carriera possibile o alle soglie del pensionamento, il co- iciare a vedere su di sé i primi segni tangibili della vecchiaia. Questa particolare eta o fase di passaggio e di ingresso alla vecchiaia quella che viene correntemente detta mezza eta e si colloca in media avallo dei 50-35 anni. Molto spesso questa é una eta di crisi e di profonda trasformazione sé. Una identita ormai consolidata viene messa in discussione. Que- eva aouura 213 era spurs, sto per quanto riguarda il primo bilancio di cid che @ stata la propria carriera lavorativa (Si attua un paragone inevitabile fra la realta ed i so gni e progetti giovanili) sia per quanto riguarda la propria collocazione generazionale (si diventa riferimento e “padre” per i propri genitori che si sono fatti debolie vecchi e non si ha pitt la funzione di genitore peti propri figli che se ne vanno di casa), sia infine per la propria gioventi (tanti segni piccoli e grandi chiariscono che la giovinezza & chitisa e che i termine della vita non & pitt una idea astratta e lontana) Questo periodo di crisi e di ristrutturazione della percezione disé & stato da molti paragonato alla crisi adolescenziale. Come l'adole scente anche l’adulto di mezza eta @ ambivalente verso il cambiamen to, incerto se andare avanti abbandonando le sicurezze del passatoo cercare di negare la realta e arrestarsi. Molte persone si fissano con ostinazione alla propria immagine giovanile (si potrebbe dire che sono come degli adolescenti che si |fiutano di crescere e cercano di restare bambini). Abbastanza spess | questa negazione della realta si traduce in avventure sessuali con per |sone molto pitt giovani, con un terremoto emotivo che pudd mettereit crisi matrimoni che avevano fino a li apparenza della solidita. Molte altre persone tuttavia escono da questa fase di crisi dell mezza eti trasformate e cresciute, proprio come il giovane che dopo crisi adolescenziale esce trasformato ed adulto. Questa crescita site duce nella assunzione del ruolo di guida e di méntore verso le giovani generazioni, in una preparazione a tramandare cid che si sa fare ada ti, a favorire la propria sostituzione nel lavoro e nella Chi fa un lavoro creativo, pensiamo agli artisti in particolare ma not solo a loro, traduce questa trasformazione interiore in un cambiamer to di contenuti e di stile delle sue creazioni. Qualche volta, come 2 esempio 2 successo al pittore Gauguin, lattivita artistica, che primaee marginale, diventa unica e preminente e si abbandona tutto il propri assato, il lavoro passato, la famiglia, la casa ed il proprio Paese. Propri richiamandosi al caso emblematico di Gauguin, che abbandono Francia ed il lavoro impiegatizio per andare a dipingere nei mari dd sud, si parla spesso, in riferimento alla crisi di mezza eta, di sindrome di Gauguin. Daun punto di vista psicodinamico la crisi di mezza eta & unt volgimento che si attua per contrastare I'inevitabilita della propria fix @ una forma di resistenza e di difesa contro I'inizio della percezione co creta della propria morte. La vecchiaia invece @ caratterizzata dalla progressiva elaborazice| ed accettazione dell'idea della propria morte. La morte come perdita totale della propria realta ed esistenza eat ticipata da perdite parziali, da “morti parziali”. Uno di questi eve 214 «i perdita, che per molti segna il vero confine psicologico con la vec- diaia, @ la perdita della funzione produttiva con il pensionamento. Tutto un mondo di relazioni, rapporti, abitudini, potere, cessa di esi- sure, Le energie e gli interessi, che non sono cessati d’incanto come la propria funzione lavorativa, sono diventati improvvisamente senza stoeco, Per chi non si era preparato per tempo questa situazione di vuo- ‘odiventa una situazione depressiva ed una stagione di rimpianti Unaltro evento é la perdita degli amici e la vedovanza. Il mondo de- giafletti si svuota, e lentamente diventa un mondo di estranei e di sco- rusciuti. Il veechio, in particolare il “grande vecchio” di oltre 90 anni, son ha pit tanta pauira di morire perché la sua vita diventata simile ad un deserto di coetanei, ad una realta occupata interamente da nuove generazioni. Se il distacco da questa realta ¢ grande, ed in genere nel grande vec- «tio @ molto grande, il distacco dalla vita & come se fosse gia compiu- ‘oeVaccettazione della fine diventa qualcosa di naturale. Numerosi stu- disul campo dimostrano la giustezza di questa previsione teorica. La depressione, il rifugiarsi nell'alcool, la paura della morte diventano pi ‘requenti all’inizio della vecchiaia (in particolare al momento della one) ma poi diventano sempre meno comuni mano a mano che si n gli anni invecchiamento, dal punto di vista psicologico, ® quindi una ul- teriore trasformazione della percezione di sé. Tutto un percorso di vi- tapud a questo punto essere visto “dall’alto”, come in un bilancio ge- rerale. Questo bilancio d’assieme non si fa fuorviare da piccoli episo- Gio da minuti particolari ma estrae le tendenze, trova e scopre i signi- ficati generali e complessivi. [n questo senso il distacco @ una fonte di suova comprensione, di tna nuova saggezza e diventare vecchio non significa pid solo accettare delle perdite ma elaborarle e crescere ancora Lark aoucra Eun vecomaa 215 216 NOTE Naturalmerte le diferenze dt reazione osservabi ne fei sone soo di ordine moti (api ‘requenza, ampezrae reativia nolo sequence moore visibil con lecog‘alia). Dato che la map. | Goo parte ol movment feta sero scher floss i paragone correo € pe due fein gestazore Rela stessa dona dn cond zon ambental (uterine) analaghe. in stu di questo tp sono si |e ossowale doe serarae scleraiche aun iets ato che sono cone, spre de | incon cunt comet poi an 2 Questo ron wale dr ch bab sano tut ug ra or aa rasta, ra sorpcereri che e cantare dello svluppo sono prateamente denicho.ché tut bem ce ‘mango ematoe loses soo 0 suo, resenano a essa sequenza cormorant ‘Grad concave carina acer gage wee vl propo conte. Beloastone alcune somgianae legate ae ques sano oo mono rportart rts Merenra che sono smmete e mokpicate ncaa dol va ® La statura media alla nascta ¢ 50 om et pov medio @ d13kg. Alta dk due ann ta status magia € 0185 ome peso 6 i ofre 12 kg, Dopo due annie fino a cngue la Cesc corpora fallenta moo # pel prosegue con una ce‘ fegolahte ing alla maturazione puberale Pe pe \edere quae sara latura aduta este un serpice ani, Si8 osservato che le Bemba a5 ‘Sungono larmeta doa oro satura acuta a 18 moe! ei bamoni a 24 mest | Ricoraiame che al momento dela nascita i cervalo na una massa che & circa i! 25% rspato | acqueta cer corel edu pumero dei neuron (tomo ai 100 mir @ pressappoco Qi | [atéeintve o leggormonte superior (dato che un certo numero di neurons muare e dopo lars Sctrs non viene fipierato} mae miner fa drnensione fnale des neuron’ « manecano quasi dl tutto gi element! di cantata e colegamento, fe snaps. Le Celule dela gla (quelle che cost | lusadne liegamento’mietnice) sone hao poco numetose, piccole e discontmue. La matuazkne ‘Cerebral € motto celero arto che a sua assa’a2 ann sara pai al 75% di quella acuta ae |, Epistomologia, dale parole grecno che signitcane aiscorso sulacisposzion ordnala de |lecose, la selena che suds come gl elomert dela conoscenza’s satwano vengona a (Gancet Genetica saad vcseare che questo suc 9 Hace ana prograrmazione ce) Senotice cog eomontiat conoscenza «Che cosa suecee a bambins mato piczo che vengene asco, magar perch ai |tinoranoofio dala nase ta, nan gadono dele cure solecie d una madre’ Secondo Freud e: 'i-non potenco costiure un rapper dattaccarento valde e non potendo coettare un bun ‘oggetia primar, rschang oi arestarsi nal propre sviuppo ed restare ad un wvelo mertsie pt ‘moe dino pecotca Mat stusos, ra aul pinot sono Bowtby e Spitz hanno fat ‘Cerche sistomaliche pee volioar ia oalta deka provisione reudana 8 @ visto che feramey plac © gra! s hanna quo un baring cha hala made vane abbandonalo eres Eamente: ha I quadra del coskddeto expitaliame, con lipccolo che nduce atta, nde © cesta falmertarone anche tno ala morte e nan resisle anche a malate infetive moto barat ‘pam ene hanno mast ineostarn neta nsposte alicia! (9 porch depresse grav one ‘che malate e spesso assent) harco une evoluzione psicopaologica. da grand non avraneo ce [Bacid dh amare © legal covfetarronte rel rapport socal: sposso sviuoperanno dev sntor > atic e diventoranno schizetrenict con una frequenza movie piv aa del normal. ? Pub score interossante note che dal punta di vista medion viene considerata come putert precace cuca che inierwione pema de! 10 anne puerta taciva quela che arrwa dopo Tea Fy (eonsigerando eniram sees) Anche go @ media pu tequerte @ ct 125 ann perf lemme © 4. por | mazchi. doll variazion: anche ampie sepetlo a queste due eta sono normale hon devon Gestare alcuna preocc pazione. | + stato gia osservato che sembraro esisiere neo sviuppe del woo dete “tas genet 8 ‘ante lak cere abita meine \ aprendono a modo timate Prowarro a forme nde ‘o, con feta ottmale corrspondente Camminare 10 mesi corerelsatara. 8 arm, rupive-+ fn serveraleggere -Ganni:musica e canta -? anni modolare -8 ann, dsegnare - 10am Serve poesie 8 faccont «12/15. Le eta neste gone quote lal Un apprendmento pe Tustire bene anche see fargo rispetto al period oltmale, ma Go ron siveriica sermpree ‘hiede comunque une siorz0 mata super pr otenere des risuati meno val ° Questo significa, per exempia, che un gudice a ibunale tiene il maggiorenne capace dr tenoere ¢ & vole @ penalments persegubile pore sue avon. Questa valulacione oh mous Die écostane salvo prova contana Fral 14 81 1B an | mputabiila 6 condizonata da un # Cerlamenio psieadiagrastoo che vat la mala del soggetlo Adi soto Get 4 anni sogge= fone mai considorato responsable @ non €¢ mputabita ogni CaSO CHIAVI DI LETTURA Battacchi M. W., Giovanelli G., Psicologia dello sviluppo, La Nuova Italia Scientifica, Roma, 1988 Bowlby J., Lina base sicura, Raffaello Cortina, Milano, 1989. Canestrari R., Battacchi M. W., Crociati C,, If disadattanrento degli anziani e il problema dell’ t pubblica, Cappelli, Bologna, 1967. Decarie T. G,, Piaget ¢ Freud, Armando Armando, Roma, 1976. Erikson E. 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