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2009/2010
VARIE
TIPOLOGIE DI
IMMIGRATI
SOMIGLIANZE E DIFFERENZE
Daniele Danese – Dottore in “Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace” (Università di
Padova)
Flussi migratori
Popolazione straniera in ITALIA
I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI.
L’articolo 23 della legge Bossi-Fini va a modificare la disciplina dei ricongiungimenti familiari
attualmente contenuta nell’articolo 29 del T.U. La possibilità di ricongiungimento dei genitori a
carico viene limitata al caso in cui non vi siano altri figli o qualora siano impossibilitati al loro
sostentamento per documentati gravi motivi di salute. Viene inoltre abrogata la possibilità di
ricongiungimento per i parenti entro il terzo grado.
LE ESPULSIONI
Il meccanismo di espulsione viene completamente riformato al fine di superare le inefficienze
mostrate dalla applicazione della Turco-Napolitano. In particolare si prevede che la forma
ordinaria di espulsione sia quella del provvedimento, immediatamente esecutivo, di
accompagnamento coattivo alla frontiera. Per superare gli attuali problemi di identificazione degli
irregolari è stabilito un allungamento dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza
temporanea in modo da non vanificare gli effetti del provvedimento di espulsione.
SANATORIA
L’articolo 33 del testo Bossi-Fini prevede una limitata regolarizzazione dei lavoratori stranieri
riferita solo a coloro che svolgono lavori di particolare rilevanza sociale. E’ perciò prevista la
possibilità di regolarizzazione per le cosiddette “badanti” che svolgono attività di assistenza a
persone portatrici di handicap o non totalmente autosufficienti e a coloro che svolgono attività di
collaborazione domestica limitatamente ad una persona per nucleo familiare. Il Governo con un
decreto- legge ha esteso la possibilità di regolarizzazione anche ad altri lavoratori adibiti ad altre
attività.
Pacchetto Sicurezza 1
(DDL 733-B/2009)
RICONGIUNGIMENTI
Per quanto riguarda i ricongiungimenti familiari si aggiunge al certificato di idoneità alloggiativa
quello igienicosanitario (in precedenza era richiesto alternativamente il certificato rilasciato dal
Comune o dall’ASL locale) entrambi rilasciati dai competenti uffici comunali. Si prevede quindi
ipoteticamente l’emanazione di appositi regolamenti per l’individuazione dei criteri che, seppur
dovendo rispondere alla normativa vigente in materia, possono trovare delle applicazioni
disomogenee con conseguente arbitrarietà delle amministrazioni nella decisione;
Pacchetto Sicurezza 3
(DDL 733-B/2009)
RIMESSE DI DENARO
I cosiddetti servizi di money transfer avranno l’obbligo di richiedere il permesso di soggiorno e di
conservarne copia per dieci anni. Inoltre dovranno comunicare l’avvenuta erogazione del servizio
all’autorità competente nel caso riguardi un soggetto sprovvisto di permesso.
CANCELLAZIONE ANAGRAFICA
E’ prevista dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno.
In sintesi:
In caso di espulsione la PRIMA OPZIONE, si ribadisce, dovrà essere
la PARTENZA VOLONTARIA (ora in Italia rimane
l’accompagnamento coatto alla frontiera)
Ma se l’espulsione è conseguenza di una condanna penale NON si
prevede l’opzione volontaria.
ECCO DUNQUE IL TRUCCO CHE METTE IN ATTO IL REATO
DI CLANDESTINITA’ IN ITALIA: siccome questo viene punito per
via penale, non sussiste la prima opzione volontaria in ogni caso. In
questo senso è possibile che si verifichi un contrasto tra norme interne
(nazionali) e comunitarie.
Decreto Flussi 1
Il “decreto flussi” è un provvedimento del Presidente
del Consiglio dei Ministri che, a cadenza almeno
annuale, fissa il tetto numerico massimo di ingressi in
Italia – le cosiddette "quote" – da parte di cittadini
extracomunitari per motivi di lavoro subordinato e
autonomo, ed il numero di permessi di soggiorno per
motivi di studio che possono essere convertiti in
permessi per lavoro.
Decreto Flussi 2
A chi è rivolto?
Cosa si propone?
Come funziona (in realtà)?
Fonte: UNHCR, 2008 Global trends. Refugees, Asylum-seekers, Returnees, Internally Displaced and Stateless
Persons.
Richiedenti asilo
E' anche possibile che la Commissione, pur non accogliendo la domanda, ritenga
che sussistano gravi motivi di carattere umanitario che impediscono allo straniero
di rientrare nel suo Paese senza subire danni. In questo caso, la Commissione
trasmette gli atti alla Questura territorialmente competente per l'eventuale rilascio
di un permesso di soggiorno.
Livelli di protezione e rispettivi permessi di soggiorno
Asilo politico: sancito dalla Convenzione di Ginevra del 1951 – PS 5
anni
Protezione sussidiaria: Direttiva 2004/83/CE del Consiglio, 29 aprile
2004 - PS 3 anni
Protezione per Motivi umanitari: art. 5 comma 6 del T.U
sull’immigrazione del 1998 - PS 1 anno
Asilo politico 1
Certificato di rifugiato
La Commissione territoriale rilascia al rifugiato un certificato che attesta il suo status
di rifugiato.
Documento di viaggio
Lo Stato italiano ha l’obbligo di fornire al rifugiato un documento equipollente al
passaporto.
è rinnovabile;
Il cittadino extracomunitario, in possesso del ‘permesso di soggiorno per asilo politico’, può fare
richiesta di‘ricongiungimento familiare’ per consentire l’ingresso in Italia dei propri familiari, nel
caso in cui non venga loro estesa la protezione.
N.B. Il cittadino straniero, ai fini del ricongiungimento familiare, non deve dimostrare di possedere
i requisiti relativi ad alloggio e reddito.
Se, invece, i familiari si trovano già in Italia, anche se non in possesso di un regolare permesso di
soggiorno, possono fare richiesta - tramite uno degli uffici postali abilitati – del ‘permesso per
motivi familiari’.
I titolari di permesso per asilo politico non possono presentare richiesta del ‘permesso CE per
soggiornanti di lungo periodo.
Cittadinanza italiana
Per il titolare di status di rifugiato sono previsti tempi dimezzati per la richiesta della cittadinanza
italiana per naturalizzazione, Potrà, quindi, fare richiesta dopo soli 5 anni di residenza in Italia.
Protezione sussidiaria 1
…
A) decreto flussi
(potenzialmente);
C) I punti A e
Respingimenti in mare B determinano
POLITICHE a quali
categorie di
immigrato si
possono
B) Normativa specifica (ad
applicare le
esempio punti previsti dal
politiche a
“Pacchetto sicurezza” in ambito
questo livello
scolastico, lavorativo, abitativo,
familiare, ecc…)
Chi è l’immigrato? 5
Chi è l’immigrato? 6
Arrivo e prospettive
Clandestino/
irregolare
RESIDENZA: si
Essere ottiene dimostrando
umano di abitare in un
alloggio “adeguato”
(NB: residenza
fittizia/anagrafica)
Chi è l’immigrato? 8
Il Rapporto Caritas-Migrantes 2009
Cos’è, quando e come nasce
Presentazione del Rapporto – 19 novembre 2009, Trento
Pietro Pinto, Comitato Scientifico Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
Prof. Maurizio Ambrosini, curatore del Rapporto - Università di Milano
2.670.000 3.891.000
+ 45% incremento superiore alla media EU,
l’Italia è il 1° o 2° paese in EU
Il Rapporto Caritas-Migrantes 2009
PESENZA REGOLARE: 4.329.000 (7% del totale della popolazione italiana)
Gli Irregolari: attendono la regolarizzazione tramite sanatoria, quasi 1 volta
all’anno. La sanatoria è l’unico riferimento per stimare gli irregolari. Ultima
sanatoria per categoria, le badanti, circa 300.000 regolarizzazioni.
GLI SBARCHI
Si sente spesso dire: aiutiamoli nei loro paesi. Ma le politiche italiane sono coerenti?
L’Italia destina lo 0,7% del PIL come promesso alla cooperazione allo sviluppo (obiettivo
minimo per dimezzare la povertà mondiale entro il 2015)?
NO, oggi solo lo 0,1%
Quello che investono gli enti locali nella cooperazione decentrata supera di fatto quello che
investe il governo. Lo 0,7% del PIL non può comprendere anche la cooperazione decentrata, deve
essere il governo a investire, non gli enti locali.
MA ATTENZIONE: la cooperazione allo sviluppo non serve per diminuire l’immigrazione.
Potrebbe anche aumentarla!!! L’obiettivo è un altro: può servire per creare ponte tra comunità
immigrate qui e i loro paesi.
RIMESSE: sono la vera lotta degli immigrati contro la povertà nei loro paesi. Queste tutte
insieme superano la cifra degli aiuti allo sviluppo ITA. (6,3 miliardi di euro contro circa 3)
Il Rapporto Caritas-Migrantes 2009
Altri dati…
NUOVI NATI: 12% sono stranieri
E’ inutile guardare dunque in maniera ossessiva alle frontiere. La
quota di stranieri in Italia aumenterà comunque. E tra un tot di anni
saranno sul mercato del lavoro, a scuola ecc. Anche bloccando le
frontiere la popolazione straniera aumenterà.
SCUOLA: oggi il 7% degli iscritti è straniero, nelle scuole
dell’infanzia il 19-20 % e più…
La scuola di oggi ci parla della società del domani.
Sono importanti le politiche nazionali; sono fondamentali però anche gli ENTI
LOCALI, che possono intervenire in qualche modo: ex. nelle scuole dell’infanzia.
Sempre più stranieri nati in Italia vanno all’università (2,9% degli
iscritti)
Il Rapporto Caritas-Migrantes 2009
IL MONDO DEL LAVORO
CI RUBANO IL LAVORO!!!
Ma…
… la loro incidenza sul PIL è del 9,7%, versano dunque
all’INPS qualcosa come 7 miliardi di Euro, producendo
un gettito fiscale da 3,2 miliardi di euro.
In conclusione…
Fonte: UNHCR, 2008 Global trends. Refugees, Asylum-seekers, Returnees, Internally Displaced and Stateless
Persons.
Tasso di criminalità