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Comunicato della Direzione territoriale del lavoro di Crotone

TUTELA DEI LAVORATORI NEI CAMBI DEGLI APPALTI


In materia di successione di appalti, spesso ci si chiede quali siano le tutele
esperibili al fine di garantire i diritti dei lavoratori alla conservazione del posto.
La disciplina, un tale materia, si trova nellambito della contrattazione
collettiva.
Ad esempio lart. 4 del contratto PULIZIE-MULTISERVIZI applicabile in
tutti i casi di cessazione di appalti di servizi per qualunque motivo ( il pi
comune la scadenza del contratto stesso),nel quale lappaltante procede ad
nuova aggiudicazione dappalto che viene assegnato ad una azienda diversa
dalla precedente.
In questi casi i rapporti di lavoro presso la prima azienda appaltatrice vengono
a cessare e la nuova impresa potrebbe instaurare nuovi rapporti di lavoro, a
condizioni economiche differenti e soprattutto con personale diverso da quello
impiegato precedentemente.
Per tutelare i lavoratori nei cambi di appalto le parti sociali hanno previsto una
procedura da eseguire da parte di entrambe le aziende ed il mantenimento in
servizio dei lavoratori precedentemente impiegati.
La disciplina valida sia per limpresa cessante che per quella subentrante, a
prescindere dalla tipologia delle stesse, ivi incluse le societ cooperative.
Tuttavia, la stabilit dei rapporti di lavoro, garantita dal contratto collettivo
nazionale, potrebbe essere attaccata, perch il contratto ha una efficacia
limitata e le clausole che garantiscono la continuit dei rapporti di lavoro,
risultano opponibili solo se limprenditore subentrante applica lo stesso
contratto collettivo o altro analogo.
Da precisare, inoltre, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha
precisato, con varie note circolari, che la perdita di un appalto,non pu essere
ricondotta a sospensione di lavoro o a licenziamenti per riduzione di
personale
n a ipotesi di crisi aziendale considerando,invece, tali
licenziamenti
come licenziamenti individuali plurimi per giustificato
motivo oggettivo.
Infine,da ricordare che in base allart. 29 , comma 3, del DLgs 276/2003,
lacquisizione di personale dipendente, gi impiegato nellappalto, a seguito di
subentro di nuovo appaltatore, in forza di legge di contratto collettivo nazionale
di lavoro, non costituisce trasferimento dazienda o di parte di essa.
Ci sta a significare che il passaggio di un dipendente, da una azienda ad
unaltra, pu avvenire in maniera diversa da quanto previsto dallart. 2112 del
c.c., senza cio, riconoscere lanzianit del lavoratore o la sua retribuzione o il
livello di inquadramento.

Del resto la giurisprudenza, pi volte, si trovata a decidere su licenziamenti


effettuati per cambio di appalto o per mancate assunzioni da parte delle nuove
societ appaltatrici, ribadendo la tutela del diritto allassunzione, per il
lavoratore,previsto dal CCNL, in situazioni di cambio di appalto ( cassazione,
sez. lavoro 12613/2007).
Anche la Suprema Corte,ha pi volte ribadito che il lavoratore, pi che
impugnare il licenziamento al datore di lavoro, deve vedersi riconosciuta la
continuit giuridica del rapporto originario ( cassazione sez. lavoro
4166/2006- cassazione sezione lavoro 15593 /2002 etc).
Vediamo ora dal punto di vista tecnico gli obblighi previsti dalle aziende,
sempre in tema di cambio di appalto:
1) in particolare lazienda cessante deve fornire comunicazione preventiva
di cessazione dappalto alle strutture sindacali aziendali e territoriali, nei
15 giorni precedenti tale cessazione. Tale comunicazione deve contenere
le informazioni sulla consistenza numerica degli addetti interessati,
sullorario di lavoro e indicare chi sono i lavoratori impegnati nellappalto,
da almeno 4 mesi;
2) lazienda subentrante deve comunicare alle organizzazioni sindacali,
firmatarie del CCNL, del suo subentro nellappalto.
Da precisare,ancora, che la nuova assunzione, da parte dellimpresa
subentrante, deve avvenire senza periodo di prova.
Dal punto di vista operativo, una volta espletate le procedure di consultazione
sindacale, il passaggio dei dipendenti, tra aziende, avviene con il licenziamento
dei dipendenti dellimpresa cessante e la nuova assunzione presso limpresa
subentrante.
La cessazione accompagnata dal pagamento di tutte le competenze di fine
rapporto (TFR, mensilit aggiuntive, ferie, permessi etc.)
Lazienda cessante, inoltre, esonerata dal dover corrispondere lindennit
sostitutiva del preavviso.
RESPONSABILITA SOLIDALE

In termini di responsabilit solidale, lart. 1675 cc, stabilisce che il committente


obbligato in solido alla corresponsione delle retribuzioni non pagate
dallappaltatore .
Ancora lart. 29 del DLgs 276/2003 definisce lobbligatoriet solidale, a carico
del committente, verso dipendenti dellappaltatore e di eventuali
subappaltatori, alla corresponsione delle somme non pagate, a titolo di crediti
retributivi, TFR e previdenziali, nei limiti di 2 anni successivi al termine
dellappalto.
IL RESPONSABILE SERVIZIO ISPEZIONE LAVORO

(Dott.ssa Bruna De Martino)

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