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schiena, tra gli sghignazzi diffusi degli altri compagni limitrofi: tutta la
classe era ormai familiare a quel "gioco" che durava ormai da mesi,
ripetendosi ogni mattina con le varianti del caso.
"S, riderei anche io, se non fossi troppo sconsolata dal fatto che... Solo
l'istituto Makarekawa pi piatto di cotanto piattume..." La seconda parte
della frase era stata quasi pronunciata in coro, con fare canzonatorio, da
vari compagni di classe, che tanto l'avevano sentita ripetere da saperla a
memoria.
"Si, si, bravi, prendetemi pure per il cu...", si indispett Sae.
"..per il custode della classe!" Fin la frase la professoressa di inglese,
che era tanto arcigna quanto piatta, e stava facendo il suo ingresso nella
classe proprio in quel momento. "Ovviamente, cos che volevi finire la
frase, vero Nishimura Sae? Immagino che tu volessi offrirti volontaria per
le pulizie della classe per tutto il mese, al posto dei responsabili di turno.
Ho interpretato bene il tuo pensiero?"
"... be... benissimo, Ojiwara-sensei..." si rassegn Sae, che aveva
abbassato a terra gli occhi verdi di solito tanto spavaldi, e giocherellava
nervosa con l'orlo della gonna bordeaux.
Tutti sapevano gi da tempo che il credo della professoressa Ojiwara era
quello di "ripulire" le espressioni volgari o i comportamenti inappropriati
degli studenti mediante punizioni che avessero a che fare con l'igiene.
"Mente pulita in ambiente pulito", questo era il suo motto, parafrasando il
noto brocardo latino.
Archiviato questo piccolo incidente, la lezione prosegu nel modo pi
normale possibile, o usando l'espressione preferita da Sae, nel modo "pi
piatto possibile". Raramente, infatti, il present perfect" ha causato nelle