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il PiaCere DellaCQUa:

nUoTo e TUffi
nuotare con il proprio cane pu essere una bella esperienza che aiuta a tenersi in forma, ma non potr mai eguagliare come durata o continuit di allenamento la camminata e la corsa e le altre attivit svolte allasciutto. Un
amante del nuoto non potr mai fare le sue quaranta vasche in piscina insieme al proprio cane, mentre un maratoneta ben allenato pu condividere con
lui la sua impresa.
la nostra struttura fsica meglio predisposta al galleggiamento rispetto a
quella canina. Siamo pi anfbi, almeno in potenza. Una grande fortuna, dato che il nuoto una delle attivit fsiche e degli sport pi completi e salutari che ci siano, consigliato a tutti a ogni et. Porta longevit e benessere, e
anche il fsico ne riceve grandi benefci estetici. rispetto ad altri sport che
concentrano il movimento e il dispendio di energia su parti specifche del
corpo (come calcio e tennis), il nuoto li distribuisce in ogni parte del corpo. il
galleggiamento evita sovraccarichi allo scheletro e alle articolazioni e il massaggio dellacqua aiuta contro la cellulite. il nuoto migliora la coordinazione
motoria e sensoriale, la capacit respiratoria e anche il portamento rendendo slanciati, perch aumenta la massa muscolare delle spalle, delle braccia

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parte 2 Il pIacere dellacqua: nuoto e tuffI

e del torace e rassoda cosce e pancia. oltre al sistema cardiocircolatorio e


a quello neuromuscolare, il nuoto migliora la struttura scheletrica: soprattutto
se praticato fn da piccoli, previene e corregge le deviazioni della colonna
vertebrale, come cifosi e scoliosi.
anche per i cani il piacere di andare in acqua soggettivo. Perfno fra i labrador, che pure sono cani da riporto e amano lacqua, alcuni ne hanno paura.
non dunque solo questione di razza, anche se alcune sono pi predisposte
allacqua perch appositamente selezionate nei secoli per particolari incombenze come la caccia e il salvataggio.
Tuttavia, il nuoto per il cane benefco in ogni caso, in particolare per esemplari grossi, anziani, artritici e con problemi di deambulazione, che traggono
grande vantaggio dallassenza di peso. in origine la piscina per cani stata
introdotta in italia, grazie al lavoro dellautore di questo libro, proprio per la
loro riabilitazione: il galleggiamento aiuta la fuidit dei movimenti, permette

gli effetti del nuoto


l nuoto produce gli stessi miglioramenti della camminata e della corsa sul
piano cardiorespiratorio ma garantisce
un maggiore lavoro di forza e potenza
sullapparato muscolare di tutto il corpo.

rispetto a camminata e corsa per ha


minori effetti sul sistema tonico posturale,
ovvero linsieme dei muscoli legati alla
postura, perch quando siamo immersi
nellacqua manca la forza di gravit.

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un gioco per sensibilizzare allacqua: il pescatore*


i utilizzano tre palline di gomma di
peso crescente (la prima leggera in
modo che galleggi, la seconda e la terza
piene e pi pesanti) e un catino riempito
con acqua che permetta il galleggiamento di una pallina.
Si appoggia la prima pallina galleggiante sulla superfcie dellacqua (attenzione,
devono essere palline impermeabili, non
vanno bene quelle da tennis che assorbono lacqua: il cane berrebbe, prendendole in bocca e schiacciandole come una
spugna).
Con la prima pallina, il cane tiene ancora
gli occhi aperti e immerge solo parzialmente il naso per prenderla. Dopo
questa prima pesca, si aggiunge acqua

al catino portandola a unaltezza di 2030 centimetri secondo le dimensioni del


cane; la seconda pallina affonda, il cane
cerca nuovamente di prenderla e se ci
riesce lo fa senza immergere tutta la testa
ma solo lintero muso.
Si rialza di nuovo il livello dellacqua
(30-50 centimetri) e vi si mette la terza
pallina, che come un pesce ancora pi
pesante, che non nuota ma scende lentamente fno a toccare il fondo.
a questo punto il cane istintivamente chiude gli occhi e cerca a naso la
preda, ma non riuscendo ad annusarla
affonda tutta la testa sottacqua a occhi
chiusi, con la bocca aperta, per cercarla
sul fondo.

*Dal libro 100 idee per giocare con il tuo cane, aldo la Spina, De vecchi, 2012.

il recupero post-traumatico senza la necessit di appoggiare le zampe, aiuta a


superare le infammazioni articolari, un toccasana per i cani mutilati. ma nel
tempo si rivelata un modo per ovviare ai problemi dovuti alla noia e allassenza di movimento dei cani urbani, avvicinandoli allacquaticit. imparare a
nuotare, cosa che gli riesce in 2-3 sedute in piscina, un piacere e permette
al cane di salvarsi se fnisce in acqua per errore: in una roggia, in un fume o
nel mare fra le onde, per esempio, rischia di morire. il suo corpo non adatto
al movimento in verticale, non sa spingere, quindi va sotto, beve e affoga. anche i cani da salvataggio devono essere sottoposti a training in piscina prima
di affrontare il mare aperto e le situazioni reali di soccorso. Per il cane nuotare
non quindi un lusso ma un fattore di benessere e di prevenzione.
anche i cani riluttanti possono essere educati allamore per lacqua. il modo
migliore farli divertire. Si pu cominciare a farli giocare con lacqua da cuccioli per abituarli a non aver paura di immergersi, ma anche i pi grandicelli

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gli spEcchi dacQua


il tipo di specchio dacqua pi semplice da affrontare per il cane il lago:
lacqua ferma e normalmente il fondo leggermente digradante, cosa che
facilita il suo ingresso. la situazione ottimale per passare al nuoto vero e
proprio. i possibili rischi del lago sono le sponde scivolose, lacqua torbida
che impedisce al cane di vedere sotto le proprie zampe, i mulinelli e la bassa
temperatura dellacqua, soprattutto in montagna.
il cane ama anche il ruscello, dove trova pozze nelle quali facile entrare e
dalle quali altrettanto semplice uscire. i rischi del ruscello si nascondono
nelle buche profonde nelle quali il cane pu incastrare le zampe, nei sassi e
nellacqua fredda.
il cane entra facilmente anche nel fume: cammina, sguazza, prende legni e
sassi e si immerge senza accorgersene in acqua. i rischi del fume sono legati
alla corrente (spesso diffcilmente percepibile), alla presenza di animali selvatici e alle molte altre distrazioni che possono portare il cane fuori controllo.

parte 2 Il pIacere dellacqua: nuoto e tuffI

possono essere gradualmente convinti; ci vorr pi tempo ma il risultato arriver. Sono molto utili alcuni semplici giochi come la progressiva immersione
in una tinozza per cercare di riprendere un oggetto.
le attivit acquatiche con il cane dunque vanno studiate con ancora maggiore attenzione, considerando fra i molti fattori anche i vari ambienti con le loro
caratteristiche che possono suscitare nel cane reazioni diverse.

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Tuttavia per un cane pericoloso sia nuotare nel fume che nel ruscello, per
ragioni di sicurezza e per la possibile presenza della giardia, un parassita intestinale che causa diarrea e crampi. lacqua, inoltre, potrebbe essere inquinata da pesticidi e diserbanti e causargli disturbi e intossicazioni.
nelle rogge e nei fossi in campagna invece il cane si d una semplice
rinfrescata nel corso di una passeggiata; ci salta e li attraversa per riprendere il legno che gli getti ma ne esce subito perch sono angusti per giocare,
sguazzare o nuotare.
al mare c la grande opportunit di correre insieme sulla spiaggia e tuffarsi con grande divertimento, ma i problemi possono essere soprattutto due: il
fondo e le onde. i cani gradiscono i fondi sabbiosi che digradano molto lentamente, meno indicati sono quelli sassosi o rocciosi o che scendono subito in
profondit e gli scogli che non offrono saldi punti di riferimento e spesso obbligano al tuffo. le onde possono rappresentare un trabocchetto: alcuni cani
tendono a morderne lacqua per gioco e quindi bevono; un esempio tipico
il Dobermann: gioca con le zampe con londa, beve e poi vomita quasi subito appena uscito a causa dellacqua salata. Un altro effetto collaterale della
bevuta inopinata la dissenteria. anche i Pit Bull hanno gli stessi problemi. al
termine del bagno importante sciacquare delicatamente sotto la doccia il
cane perch lacqua salata potrebbe causare irritazioni cutanee o dermatiti.

le spiagge per cani


inalmente si stanno moltiplicando
le spiagge aperte ai cani. Si stanno
diffondendo anche le cosiddette dog
beach, che non solo li lasciano entrare
ma permettono loro di muoversi senza
guinzaglio e fare il bagno, pretendendo
solo buona educazione e rispetto delli-

giene e degli altri utenti. alcune offrono


anche servizi particolari come la presenza di un veterinario, lanimazione, il dog
sitting, brandine e ciotole per i cani. Cagne in calore e cani aggressivi o troppo
territoriali che possono creare problemi
sono banditi.

la piscina un ambiente a parte. Sotto un certo aspetto lambiente acquatico peggiore per il cane perch non naturale, asettica, non ci sono odori
o attrazioni speciali. il cane se ne accorge e lesperienza forzata, a meno
che non sia unampia piscina-laghetto scavata nel terreno allaperto. la piscina rappresenta per lui un dilemma: vede un buco pieno dacqua e di solito ci

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inizia a bere (i prodotti chimici e il cloro presenti nellacqua possono causargli irritazioni agli occhi, al naso e alla pelle: per questo nelle migliori piscine
per cani si utilizzano acque speciali depurate con procedure naturali). nella
piscina non entrerebbe senza motivazioni, stimoli e giochi, mentre nel lago
basta lanciargli un legnetto, suffciente che veda una foglia che galleggia o
che senta un odore e la sua naturale curiosit lo fa buttare in acqua. Dal punto
di vista delligiene e della sicurezza, invece, la piscina per cani senzaltro
lambiente acquatico migliore soprattutto per i cani poco avvezzi allacqua,
ma anche per i proprietari. lacqua pulita e a temperatura controllata per
evitare infezioni e raffreddamenti e c sempre un assistente di vasca esperto
a controllare che il cane non abbia problemi. anche il proprietario pu fare
il bagno ed eventualmente nuotare un poco con il suo cane. lambiente circoscritto delle piscine al chiuso favorisce anche la relazione fra il cane e il
proprietario: in uno spazio chiuso i due possono stare insieme, giocare, tuffarsi pi vicini e concentrati, soprattutto se la piscina indoor, riscaldata, climatizzata. anche in italia cominciano a esserci molte piscine per cani, anche
perch in inverno sono diffcilmente sostituibili.
in alternativa ci sono le vasche da giardino, utili a sensibilizzare il nostro
cane allacqua.
in ciascuno di questi ambienti, comunque, non bisogna dimenticarsi di portarsi dietro dellacqua potabile, altrimenti il cane tender a bere dallo specchio dacqua.

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il canE non sa nuotarE, ma pu impararE!


ricorda che il cane non sa nuotare come noi umani. entra volentieri in acqua
per sguazzare e giocare, ma la sua stessa conformazione fsica gli rende
diffcoltoso e oneroso quello che per noi semplice. Galleggia facendo un
nuoto di sostentamento in verticale, muovendo le zampe, e non pu fare il
morto come noi perch non gli possibile allargarle.
il cane come un iceberg: la parte immersa pi grande di quella che si vede fuori dellacqua. Quando siamo in orizzontale noi umani siamo per met
fuori; loro per spostarsi e galleggiare devono faticare e muoversi di pi, specialmente razze come il Carlino e il Bassethound. in generale bisogna prestare particolare attenzione ai cani anziani, a quelli di piccola taglia, ai cuccioli e
ai cani con le zampe corte. Se proprio vogliamo farli nuotare, dotiamoli di un
giubbotto di sicurezza.
il cane nuota solo quando c una motivazione a spingerlo: allora riesce a
essere propulsivo, mette il muso a pelo dacqua, si protende in avanti e automaticamente le zampe spingono indietro, procede tenendo la bocca chiusa
per non bere e controlla la respirazione. Perch acquisisca questa effcienza
nel nuoto deve per avere un obiettivo, che il proprietario a dargli. alcune
razze non ne hanno bisogno: sono i cani dacqua, selezionati per questo
elemento nel tempo e i migliori cani da salvataggio. lesempio tipico di cane
amante dellacqua il Co de agua portugus, dalle grandi capacit natatorie; ma anche i retriever sono portati per lacqua e naturalmente i Terranova,
che galleggiano perfettamente in orizzontale. Questultimo il cane turacciolo: ha una grande massa corporea ed largo, con una gran massa di pelo
leffetto iceberg

il corpo del cane sta pi


sottacqua che a galla

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e le zampe quasi palmate


con una membrana fra le
dita, che gli permettono
di stare a galla quasi da
fermo. Ha la coda larga
alla base, che pu usare
come timone, e si muove bene in acqua. i cani
stretti come i levrieri,
invece, affondano. i Boxer
o i Dobermann, che hanno il posteriore pesante,
tendono ad andare gi
e oltretutto, non avendo
la coda, fanno ancora pi
fatica. fra i cani piccoli
alcuni, come il Bassotto
(che ha un assetto di nuoto perfetto), galleggiano
meglio perch hanno una massa corporea pi voluminosa in proporzione
alle zampe; altri pi secchi, come i Chihuahua, affondano.
i retriever e il Terranova sono le razze pi adatte allacqua anche perch il
loro pelo una sorta di muta da sommozzatori: impregnato di sostanze
idrorepellenti e ha un ricco sottopelo che protegge ancor pi la pelle. i primi
spendono il 50% delle energie in nuoto di sostentamento e il 50% in nuoto di
propulsione, mentre il secondo non ha bisogno del sostentamento e procede facilmente con forza e velocit: del tutto autonomo in acqua e riesce a
trainare dei gommoni con 20 persone sopra e per lungo tempo, con il mare
mosso. il labrador invece coadiuva nel salvataggio: gli si mette il salvagente
e pu portare le cime di salvataggio.
nuotare con un retriever non semplice, dato che per sua inclinazione si
butta in acqua per riportare qualcosa: tender sempre a ritornare a riva o da
te. Per spingerlo a nuotare devi lanciargli qualcosa (per esempio una cima
di salvataggio con attaccato un salvagente) e andare con lui a riprenderla; a
quel punto puoi anche agganciarti al salvagente e farti trascinare da lui, che
vorr riportare loggetto a riva. Usa questo espediente per nuotare insieme
a lui a lungo.

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alcuni cani hanno il piacere di stare in acqua e nuotare a prescindere dalle caratteristiche di razza. questione di dote naturale individuale. Prima di
programmare unattivit di nuoto con il cane bisogna aver compreso se va
in acqua con piacere, anche senza alcuna motivazione ulteriore. inoltre, come per ogni altra attivit intensa ma con ancor pi scrupolo, bisogna fare un
controllo adeguato dal veterinario. la fatica del nuoto molto elevata per il
nostro caro quattrozampe, e lo stress pu prostrarlo anche emotivamente.
la piscina il luogo ideale per capire se lacqua gli piace o meno. non ci sono distrazioni o altre motivazioni a interferire, non deve fare nulla nellacqua
ma solo starci per il piacere in s.
Una volta capito se nuota per se stesso (per il piacere di muoversi in acqua),
se dunque gli piace in s tuffarsi o galleggiare, o viceversa gli piace andare
in acqua per farci qualcosa insito nella sua razza o che lhai spinto tu a fare,
allora potrai decidere quale attivit acquatica svolgere con lui scegliendo la
pi consona al suo carattere e alle sue predisposizioni.
importante: ricorda che uscendo dallacqua il cane si scrolla vigorosamente
lacqua di dosso, senza alcun riguardo per chi si trova nelle vicinanze! Poich ci che infastidisce di pi il cane lacqua sulla testa e nelle orecchie,
scuote dapprima la testa e solo in un secondo momento il corpo. Un modo
per limitare i danni e impedire che venga schizzata altra gente intervenire
subito con un telo o un asciugamano, tenergli ferma la testa e asciugargliela,
spostandolo altrove nel frattempo e lasciandolo poi libero di completare loperazione. nelle piscine per cani solitamente c a disposizione un potente
phon che aiuta ad asciugare e ad affrontare poi lo sbalzo di temperatura con
lesterno. Questo previene anche i raffreddamenti che possono colpire il cane
domestico, poco abituato a tali repentini cambiamenti.

nuotarE insiEmE
Ci che pi diffcile nuotare in parallelo con il cane. Cerca di metterti le
zampe addosso, di grattarti, di arrampicarsi o di appoggiarsi su di te, come
quando lo chiami perch ti venga vicino. Bisogna dunque armarsi di pazienza
e insegnargli andando con lui in acqua; le prime volte bene premunirsi indossando una maglietta a maniche lunghe o meglio ancora una muta sottile e
leggera che ti protegga dai graff. fondamentale non spaventarlo n forzarlo
mai contro la sua volont ma provare con dolcezza e fermezza a farlo nuotare,
senza mai pretendere che impari subito. Dimostragli entusiasmo e motivalo
lanciandogli qualcosa da riprendere. Una distanza di sicurezza aiuta a evi-

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tare assalti impropri. fallo andare sempre pi lontano in acqua, poi invitalo a
nuotare con te fngendo di lanciargli qualcosa e nuotando in quella direzione
con lui. Quando arrivi al bordo della piscina, a una boa o a un punto specifco,
fermati, girati e riprendi a nuotare nellaltra direzione; torner indietro anche
lui, seguendoti. Ci che conta lasciare sempre al cane la sensazione di poter uscire dallacqua quando ne ha lurgenza e limpulso: se gli impedisci di
uscire pu reagire male.
Dapprincipio le sessioni di nuoto sono brevissime, durano anche solo qualche secondo; poi i tempi si allungano e cominci a percorrere qualche breve
distanza. Si pu arrivare a nuotare insieme anche per dieci minuti, un quarto
dora. ed un grande risultato! Questi tempi in termini di energie consumate
equivalgono a una mezzora di corsa, sia per noi che per il cane. Questultimo,
ricordiamolo, fatica pi di noi, circa il doppio. ma anche per noi dieci minuti di
nuoto sono impegnativi: richiedono energia, coordinazione, concentrazione,
respirazione profonda e ampia.
il cane in piscina ha anche linconveniente di non potersi fermare e appoggiare al bordo della vasca per riposarsi. Puoi sostenerlo tu, diventando la sua
boa di sicurezza.
lattenzione deve essere altissima perch quando il cane in acqua non ci
possiamo accorgere facilmente della sua fatica: ha la bocca semichiusa, non
lo si vede ansimare ma sbuffa, non suda dalle zampe e non disperde il calore; non si pu comprendere se stanco dalla temperatura corporea. Per
verifcare il suo stato di salute e il suo grado di affanno bisogna fare pause

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frequenti, interrompere ogni 2-3 minuti la sessione di nuoto, uscire dallacqua


e fare un controllo guardando le mucose, sentendo il battito del cuore e il respiro, cercando segnali che denotino affaticamento.
al cane non d particolare fastidio lacqua negli occhi, anche grazie alla terza palpebra che pu abbassare quando ha pi disturbo. Pu anche tenere
aperti gli occhi sottacqua, anche se ci vede meglio con gli occhialini per cani. alcuni cani imparano cos anche il nuoto subacqueo, per raggiungere degli oggetti lanciati loro. Per abituarlo bisogna lanciargli qualcosa che affonda
lentamente, altrimenti il cane la perde perch non la vede: quando arriva sul
punto dove ha visto arrivare loggetto, questo gi sparito e il cane resta con
un palmo di naso!

il parere del cinogogo


e attivit in acqua con il cane, se fatte
con piacere da questultimo, sono
molto importanti per rinsaldare la relazione. la scoperta e lesplorazione di un
ambiente diverso fonte di sollecitazioni che portano il cane fuori dalla routine
quotidiana e lo stimolano sensorialmente.
la mobilit in acqua differisce da quella
normale e ci ha ripercussioni sullintero complesso psicofsico del tuo cane,
che esplora nuove possibilit del proprio
organismo, nuove indicazioni e nuove
attivit svolte insieme. anche il vostro
rapporto, che contiene una dimensione
fsica molto forte, si arricchisce: la comunicazione corporea ed emozionale integra aspetti inediti e si intensifca di fronte
alle novit. insegnandogli a nuotare e
andando in acqua con lui lo gratifchi con
il tuo entusiasmo premiandolo per i suoi
successi; cos aumenti la sua autostima
e rinforzi il vostro legame. Per i cani da

riporto e dacqua, poi, unesperienza


insostituibile che soddisfa le esigenze ancestrali della loro razza.
Per i cani di grandi dimensioni stare in
acqua realizza un sogno altrimenti impossibile: possono essere tenuti in braccio dal proprietario, almeno per poco,
grazie al principio di archimede!
limmersione in acqua aiuta anche il benessere del cane e la sua riabilitazione
dopo traumi o infammazioni articolari. oggi viene impiegato anche il Dog
Watsu, lo Shiatsu dellacqua, una pratica con la quale si tiene in braccio il cane
massaggiandolo sapientemente con
leggere pressioni. il Watsu unevoluzione dello Shiatsu, la disciplina giapponese basata sulla pressione che loperatore
effettua con i polpastrelli e con altre parti
del corpo su punti energetici del corpo
che corrispondono a quelli su cui agisce
lagopuntura.

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Prima ancora della nuotata naturalmente bisogna entrare in acqua, con un ingresso progressivo o tuffandosi. il cane deve imparare entrambe le cose: non
ha il senso del salto, dellaltezza e della distanza. alcuni cani si buttano gi dai
tavoli, non percepiscono vuoto e altezza. lo stesso avviene con lacqua, che
per di pi appare loro come un vetro trasparente. non capiscono che cosa
hanno davanti e allinizio allungano la zampa per tastare cosa c sotto.
le prime volte bisogna accompagnarli in acqua. Se necessario portandoli
in braccio o facendo un tuffo da un punto basso. Quando non riescono a toccare lacqua si abbassano e allungano la zampa, poi si allungano ancora e
motivati dalla presenza del proprietario in acqua infne si lasciano andare e
osano tuffarsi. Devi quindi fare abituare il tuo cane, in modo giocoso e gratifcante, senza aspettative n rimproveri se non riesce. al contrario, devi premiarlo con grande esultanza se trova il coraggio di buttarsi!
ecco come si svolge il gioco per insegnare al cane a tuffarsi.

parte 2 Il pIacere dellacqua: nuoto e tuffI

lEntrata in acQua E il tuffo

splash dog il tuffatore*


Diventer un tuffatore provetto, il cane gi sensibilizzato allacqua: solo cos
sapr amare e giocare con lacqua e avr lardire di tuffarsi per prendere gli
oggetti che gli lanciamo! i cani pi titubanti invece vanno incoraggiati. il metodo quello di condividere lesperienza con lui per rassicurarlo e di proporgli
un gioco allettante. Provare in una piscina lideale, ma si pu tentare anche
in un piccolo specchio dacqua bassa, al lago o al mare; lacqua deve essere
calma e lo spazio preferibilmente delimitato e protetto. la base di partenza
deve essere ad almeno 20 centimetri daltezza rispetto al pelo dellacqua: al
mare si pu fare da una tavola da surf, una barca, un materassino gonfabile
(coperto da una protezione), o da un moletto.
Prima di tutto bisogna lasciare che il cane si avvicini allacqua, per permettergli di ambientarsi; quindi gli si mostra un oggetto conosciuto e normalmente
adibito a gioco, per invogliarlo al tuffo. il proprietario entra in acqua e si pone di lato rispetto al cane che ancora fuori sul bordo. Si deve tenere una
distanza di sicurezza in modo che non possa prendere subito loggetto che
abbiamo in mano e gli mostriamo, come sarebbe tentato di fare. il corpo del
proprietario deve essere orientato nella direzione verso la quale si lancer

*Dal libro 100 idee per giocare con il tuo cane, aldo la Spina, De vecchi, 2012

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loggetto: sar quella del tuffo del nostro cane. Si comincia a stuzzicarlo lasciando cadere loggetto galleggiante vicino a noi; ogni volta che il cane tenta
di prenderlo lo si allontana leggermente di un po nella direzione desiderata.
Dopo alcuni di questi tentativi infruttuosi il cane si lancia per conquistare la
preda. Splash!
non bisogna preoccuparsi se la prima volta cadr senza volere in acqua, in
maniera un po buffa, come se gli fosse mancato il terreno sotto le zampe! Si
butter nuovamente, perch avr capito che non gli succede nulla di male e
avr visto che entrando riuscito comunque a raggiungere loggetto.
Quando il cane ha preso coraggio e si tuffato diverse volte, si pu fare il
passo successivo insegnandogli la rincorsa. Si deve dare un messaggio convenzionale, arrivare insieme a un punto di battuta e via! Tuffarsi insieme
bellissimo. a quel punto anche il cane pi timoroso pu farlo da solo. la rincorsa pu anche essere di 10 metri, aggiungendo al brivido del tuffo il piacere della corsa. nei giochi olimpici per cani sono previste anche gare di tuff,
con rincorse lunghe anche parecchi metri; vince il cane che arriva pi lontano, che ha lo stile migliore, che supera la distanza maggiore e che dimostra
un grande desiderio di tuffarsi.

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ecco come articolare lallenamento sullarco di quattro settimane per rispondere ai criteri di progressione che ne garantiscono il migliore esito.
livello principiante
lobiettivo di arrivare ad allenarsi per 15 minuti, da 3 a 5 giorni la settimana.
prima settimana: 2 minuti di camminata con lacqua a met gamba, 1 minuto
di camminata con lacqua alle ginocchia per 3 serie, per un totale di 9 minuti.
seconda settimana: 2 minuti di camminata con lacqua allaltezza delle
ginocchia, 2 minuti di camminata con lacqua allaltezza delle anche per 3 serie,
per un totale di 12 minuti.
terza settimana: 3 minuti di camminata con lacqua alle anche, 1 minuto di
galleggiamento verticale per 3 serie, per un totale di 12 minuti.
Quarta settimana: 3 minuti di camminata con lacqua alle anche, 2 minuti di
galleggiamento verticale per 3 serie, per un totale di 15 minuti.

parte 2 Il pIacere dellacqua: nuoto e tuffI

il programma di allEnamEnto pEr il nuoto

livello intermedio
lobiettivo di arrivare ad allenarsi per 16 minuti, da 3 a 5 giorni la settimana.
prima settimana: 2 minuti di camminata con lacqua allaltezza del petto,
1 minuto di nuoto a crawl per 3 serie, per un totale di 9 minuti.
seconda settimana: 2 minuti di camminata con lacqua allaltezza del petto,
2 minuti di nuoto a crawl per 3 serie, per un totale di 12 minuti.
terza settimana: 2 minuti di camminata con lacqua allaltezza del petto,
3 minuti di nuoto a crawl per 3 serie, per un totale di 15 minuti.
Quarta settimana: 1 minuto di camminata con lacqua allaltezza del petto,
3 minuti di nuoto a crawl per 4 serie, per un totale di 16 minuti.
livello avanzato
lobiettivo di arrivare a nuotare per 16 minuti, da 3 a 5 giorni la settimana.
prima settimana: 1 minuto di nuoto a crawl, 30 secondi di nuoto a rana
per 6 serie, per un totale di 9 minuti.
seconda settimana: 1 minuto di nuoto a crawl, 1 minuto di nuoto a rana
per 5 serie, per un totale di 10 minuti.
terza settimana: 2 minuti di nuoto a crawl, 1 minuto di nuoto a rana
per 4 serie, per un totale di 12 minuti.
Quarta settimana: 2 minuti di nuoto a crawl, 2 minuti di nuoto a rana
per 4 serie, per un totale di 16 minuti.

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TRATTO DALLI
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