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La Spagna ci compra Foodinho, boom della consegna

online
www.wired.it /economia/business/2016/04/04/foodinho-glovo/
La nuova societ non consegner solo cibo, in un mercato in crescita esponenziale

Fondata dallex bocconiano e investment banker Matteo Pichi, la startup della consegna di cibo a domicilio
Foodinho appena stata oggetto di shopping iberico. Lacquirente Glovo, societ spagnola attiva nel mercato
dellanything delivered, che oltre al cibo consegna letteralmente ogni altra cosa . Il business model prevede
infatti che lutente possa, tramite app, scegliere cosa ordinare, dove reperirlo e che sia una lasagna al forno,
un paio di calzini, un pacchetto di sigarette o una scatola di aspirina vederselo recapitare a destinazione in
meno di unora.
I nostri clienti hanno ben chiaro non solo cosa vogliono, ma anche dove andarla a prendere, ha affermato il cofondatore di Glovo Oscar Pierre, che con lacquisizione di Foodinho apre le porte alla diversificazione geografica
su un mercato, quello italiano, a suo dire ricchissimo di opportunit (il che significa che gli spagnoli ci reputano
pi pigri di loro) e sul quale imporsi in breve tempo quale leader di mercato.
Il business di Glovo sicuramente pi ampio rispetto a quello di Foodinho, focalizzata sul solo food delivery;
nonostante ci, lacquirente spagnola si tenuta ben stretta gli asset della nostra startup, rilevando la rete di
contatti, i corrieri eco-friendly con biciclette al seguito e persino il team manageriale.

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Abbiamo parlato con Pichi, che oltre alle ispirazioni sudamericano-calcistiche alla base del nome scelto per la
sua creatura ci ha spiegato che vi rimarr a bordo, passando da CEO di Foodinho a Country Manager Italia di
Glovo. A nulla per servito il tentativo di estorcergli dettagli finanziari: il prezzo della transazione rimarr
segreto per decisione aziendale. Il che fa presumere che sia tremendamente alto, anche perch azionista di
minoranza della startup era il fondo Club Italia Investimenti 2 e, si sa, i fondi escono da un business solo se
possono incassare almeno una volta e mezza ci che a suo tempo hanno sborsato per acquisirlo.
Il fatto poi che detenesse una quota di minoranza cosa abbastanza inusuale per un fondo, dato che lo rende di
fatto incapace di disporre liberamente della societ e di venderla quando lo ritiene pi conveniente fa pensare
che ci fosse fin da subito una grande fiducia nella crescita di fatturato e margini , e di conseguenza unalta
probabilit che qualche player internazionale prima o poi facesse unofferta che non si pu rifiutare. Fiducia che
non stata disattesa, in unacquisizione tuttaltro che improvvisata.

Nonostante la trattativa si sia chiusa in tempi brevi, le ragioni a essa sottese sembrano accuratamente
ponderate. Se da un lato il settore specifico del food delivery diventa ogni giorno pi competitivo , dallaltro

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quello della generica consegna a domicilio offre enormi opportunit di crescita. Gli investimenti nelle societ
dedite ai nostri pranzi in ufficio sono infatti esplosi, da 46 milioni di dollari nel 2013 a oltre un miliardo nel 2015,
con la conseguenza che il mercato risulta oggi dominato da giganti del calibro di JustEat, GrubHub, Foodora e
Deliveroo. Societ che, a causa della loro ingombrante presenza negli USA e in Europa, oltre a innalzare le
barriere allentrata hanno reso difficile, per le nuove arrivate, raggiungere dimensioni anche vagamente rilevanti.
Il pi ampio settore dellanything delivered, invece, fertile e inesplorato. Innanzitutto perch dei 70 miliardi di
dollari che stimato valere solo 9 riguardano le ordinazioni online: il restante 87% avviene ancora offline (ovvero
attraverso la classica chiamata telefonica alla pizzeria pi vicina), lasciando spazio di manovra a un
cambiamento di rotta che secondo gli esperti avverr entro la prossima decade. In pi, i player rilevanti in
Europa sono due (Jinn e Quiqup) ed entrambi attivi unicamente in Inghilterra.
Alla destra del ring cera quindi Foodinho, gioiellino di efficienza made in Italy soggetto per a crescente
pressione e rischio erosione di quote di mercato da parte delle big 4; alla sinistra Glovo, realt emergente in un
mercato emergente, con tutto il potenziale per diventare la n.1 dellEuropa continentale. Chi ha vinto? Molto
probabilmente entrambe.

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